È stato presentato a Ravenna l’Osservatorio nazionale di CNA “Comune che vai, fisco che trovi”, uno studio che esamina la tassazione sulle imprese con particolare attenzione alle differenze tra i territori. È emerso come il Total Tax Rate nazionale è sceso dal 64,5% del 2012 al 52,3% del 2024, ma rimane significativamente superiore alla media europea del 40%. Nella provincia di Ravenna si osserva una situazione articolata: Faenza si attesta al 50,4%, Ravenna al 52,1%, Lugo al 52,4%, mentre Cervia raggiunge il 55,1%.
«Questo significa che le nostre imprese lavorano fino a luglio solo per pagare il fisco (dal 2 luglio a Faenza al 20 luglio a Cervia) prima di poter produrre reddito per sé e per le proprie famiglie – dichiara il Presidente della CNA Territoriale di Ravenna, Matteo Leoni. Il sistema fiscale italiano resta iniquo e complesso. È urgente completare la riforma fiscale: ridurre la tassazione sui redditi medio-bassi, eliminare definitivamente l’IRAP, semplificare gli obblighi amministrativi e rimuovere gli oneri impropri come reverse charge e split payment. Con la scadenza della riforma prorogata al 2028 e le elezioni del 2027 all’orizzonte, rischiamo l’ennesimo rinvio. Non possiamo permettercelo: le nostre imprese meritano un fisco più equo e sostenibile».
Claudio Carpentieri, Responsabile Politiche Fiscali e Societarie di CNA Nazionale, ha parlato del lavoro dell’associazione di categoria nei confronti dei governi: «La diminuzione di oltre 11 punti percentuali dal 2012 ad oggi è effetto delle numerose proposte fatte da CNA – deducibilità IMU, deduzioni IRAP, rimodulazione dell’IRPEF – e accolte dai governi negli anni. Sono ancora molte le proposte di CNA in discussione: ripristinare l’equità nel prelievo IRPEF, agevolare il passaggio generazionale con la neutralità fiscale per le cessioni d’azienda, ridurre gli oneri amministrativi, tra quelle più importanti. Se queste venissero accolte la pressione fiscale si ridurrebbe notevolmente per riavvicinarsi alla media europea».
Alessandro Barattoni ha parlato degli ultimi governi che hanno fatto scelte di forte riduzione dei trasferimenti a favore dei comuni e questo ha generato diffusamente politiche più attente sulla tassazione di competenza: «L’importante è che a fronte di un’imposizione fiscale ragguardevole corrisponda una buona soddisfazione dei servizi da parte di imprese e cittadini – dichiara il sindaco di Ravenna – . Non potendo agire liberamente su tutte le leve fiscali possiamo intervenire su altri asset per essere sempre più attrattivi per le imprese, come i piani urbanistici, la semplificazione, la velocità dei permessi, la formazione di personale qualificato. Occorre, poi, porre attenzione alle politiche abitative e sui servizi per l’infanzia per rendere il territorio attrattivo anche per le persone che scelgono di viverci. Serve, infine, una revisione profonda e complessiva della mobilità e viabilità della città, oltre a un grande lavoro sull’offerta turistica per rendere Ravenna una città sempre meglio vivibile. Resta confermato, infine, il sostegno alle imprese e ai loro consorzi Fidi per favorire l’accesso al credito».
Il sindaco di Cervia Mattia Missiroli ha concordato con Barattoni: «Il dato presentato oggi va contestualizzato e analizzato in rapporto ai servizi che le città offrono a imprese e cittadini. Cervia è una realtà molto particolare e complessa, che cambia profondamente a seconda della stagionalità. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni la città continua a crescere e riesce a garantire tutti i servizi a residenti e turisti. Parallelamente, continuiamo a sostenere le imprese attraverso i consorzi Fidi per facilitare l’accesso al credito e rafforzare il tessuto economico locale. Un aspetto importante da considerare sono le sproporzioni immobiliari: la riforma del catasto avrebbe una ricaduta di giustizia perché potrebbe riallineare i valori immobiliari a quelli catastali permettendo una redistribuzione più equa del prelievo fiscale basata sui valori di mercato effettivi, riducendo le disparità di trattamento tra proprietari di immobili con caratteristiche e ubicazioni simili».
Ha concluso il confronto Elena Zannoni, sindaca di Lugo, che ha sottolineato come nei bilanci dei comuni della Bassa Romagna oggi incidano molto anche gli interventi e gli investimenti in sicurezza del territorio, fondamentali dopo le alluvioni degli ultimi anni, e tutti gli interventi programmati per prevenire eventi futuri. «Vogliamo continuare a sostenere quelle leve che ci consentono di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale, come il sostegno ai consorzi Fidi, i progetti di reti d’imprese e investendo nella formazione, in particolare in quella professionale. Il nostro obiettivo è rendere il territorio attrattivo tanto per i lavoratori quanto per le imprese, attraverso servizi di alta qualità».