I vertici di Sapir, il presidente Riccardo Sabadini e l’amministratore delegato Mauro Pepoli, esprimono profondo cordoglio per l’incidente mortale avvenuto nel terminal, con il coinvolgimento di camionisti di aziende esterne.
«È una tragedia immensa e il nostro primo pensiero va alla famiglia della vittima – si legge in una nota inviata alla stampa – alla quale ci stringiamo, esprimendo le più sentite condoglianze. È un dramma per tutti, ed esprimiamo vicinanza anche all’autista dell’altro mezzo coinvolto».
La società comunica di stare collaborando fin dalle prime ore con le autorità competenti per fornire ogni informazione utile sull’accaduto. «Per noi, da sempre – concludono Sabadini e Pepoli – la sicurezza è la prima delle priorità, il valore di riferimento imprescindibile di ogni nostro operato».
Sul tema interviene anche il commissario dell’Autorità Portuale di Ravenna, Francesco Benevolo: «In attesa che le autorità competenti chiariscano la dinamica dei fatti che oggi sono costati la vita a Giuseppino Zuccoli, mentre svolgeva il suo lavoro all’interno di un terminal del porto, sento il bisogno di esprimere il mio personale dolore e la mia sincera vicinanza a tutta la famiglia di questo lavoratore. Desidero, inoltre, manifestare il mio partecipe cordoglio a tutta la comunità portuale, drammaticamente colpita da quanto accaduto. Il nostro impegno continua, incessante e determinato, per rafforzare, sempre e con ogni mezzo possibile, tutte le azioni e le procedure finalizzate ad innalzare strutturalmente i livelli di sicurezza del lavoro attraverso, l’informazione, la prevenzione, la formazione, l’organizzazione ed il controllo».
In mattinata era intervenuto anche il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, ricordando di aver lavorato oltre 15 anni nel mondo della logistica e di aver assistito centinaia di volte a operazioni di carico, scarico, manovra e pesatura: «Ancora non riesco a comprendere come, ciclicamente, possano accadere eventi di questo tipo. Se prevenzione e protocolli non riescono ad azzerare i rischi, tutti noi, a partire dalle istituzioni pubbliche, dobbiamo fare un salto di qualità nell’affrontare il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. Mi stringo in un forte abbraccio ai familiari dell’uomo deceduto, così come al camionista dell’altro mezzo coinvolto e agli operatori che erano al lavoro nel turno di stamattina».
Sull’episodio è intervenuta anche Ouidad Bakkali, deputata ravennate del Pd: «Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia della vittima, al collega coinvolto e a tutti gli operatori che erano in servizio. Episodi come questo non possono più essere considerati fatalità. È necessario capire cosa non ha funzionato e agire con decisione affinché la sicurezza non resti un principio astratto ma diventi una pratica concreta, quotidiana, condivisa tra aziende, lavoratori e istituzioni. Il richiamo dei sindacati è giusto e urgente: vanno riviste le procedure di carico e scarico e potenziati i protocolli di prevenzione e formazione. Ma serve anche un salto di responsabilità politica. Occorre ripensare un nuovo Testo Unico sulla sicurezza, aggiornato e calato nella realtà di oggi, che superi strumenti inefficaci e renda davvero operative le tutele. La sicurezza sul lavoro non è un costo, ma un dovere collettivo e morale».
«Esprimo il cordoglio, anche a nome della giunta regionale, ai familiari e ai colleghi dell’autotrasportatore deceduto questa mattina al porto di Ravenna. Pochi giorni dopo il tragico incidente a San Giorgio di Piano, dove ha perso la vita un giovane bengalese mentre lavorava, ci ritroviamo ancora una volta di fronte a un fatto drammatico che getta nello sconforto una famiglia e che rattrista tutta la comunità». Così l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, commenta la scomparsa di un autotrasportatore di 67 anni, deceduto questa mattina in seguito a un investimento su un piazzale del porto di Ravenna. «Un evento inaccettabile che deve richiamare tutti, per l’ennesima volta, al massimo impegno e al senso di responsabilità per garantire la massima sicurezza sul lavoro. Nel rinnovare la mia vicinanza alla famiglia voglio assicurare che, come istituzione, continueremo a fare ogni sforzo per assicurare che tragedie come questa non debbano ripetersi, e che il luogo di lavoro sia uno spazio in cui la sicurezza abbia sempre la priorità».