Aprirà ufficialmente nei prossimi giorni a Casola Valsenio il cantiere per la sistemazione di via San Rufillo, uno degli interventi più attesi dopo le frane del maggio 2023. Lo scorso 29 ottobre sono stati infatti aggiudicati e consegnati i lavori alla ditta Consap che si occuperà del cantiere, per un importo totale di 6 milioni. Il termine previsto per la consegna è in 11 mesi, stimata a settembre 2026. In questa assegnazione Casola Valsenio ha fatto da apripista rispetto agli altri centri colpiti dall’alluvione: è stato il primo Comune ad avviare una procedura speciale, occupandosi sia della progettazione tecnica che della fattibilità economica del cantiere, lasciando a Consap solo l’ultimo livello del progetto esecutivo. In questo modo è stato possibile velocizzare la procedura e arrivare all’aggiudicazione dei lavori.
Nei prossimi giorni inizieranno le attività di bonifica bellica e il posizionamento del cantiere nelle aree già disponibili. La prima fase riguarderà esclusivamente via San Rufillo, con transitabilità limitata; seguiranno poi gli interventi sulle altre strade comprese nel piano. Casola è stata la prima amministrazione a essere interpellata e ad avviare un percorso completo di progettazione, andando oltre il semplice Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP), livello al quale si sono fermati quasi tutti gli altri Comuni. Questa scelta, più impegnativa, si è rivelata premiante, consentendo di anticipare notevolmente i tempi.
Attualmente circa il 90% della rete viaria rurale del territorio comunale presenta ancora criticità. Molte strade restano accessibili soltanto ai residenti o ai mezzi di emergenza e vengono chiuse al traffico in occasione di eventi meteorologici intensi, causando disagi significativi alla popolazione. A Consap è stato attribuito dalla struttura commissariale il ruolo di stazione appaltante e soggetto attuatore, mentre al Comune è rimasto il compito di vigilanza tecnica e controllo locale. Il Comune di Casola già a partire da aprile 2024 ha avviato il percorso tecnico e amministrativo finalizzato alla ricostruzione e messa in sicurezza delle principali strade comunali danneggiate dalle frane del 2023 incaricando un gruppo di progettisti per la redazione del Progetto di Fattibilità tecnico economica delle vie San Rufillo, Chiesuola, Settefonti, Capanne, Campiuno, Cerro e Cestina. Nel corso della primavera 2025 è stato nominato il nuovo commissario responsabile e, tra maggio e giugno, sono stati definiti i rapporti con i proprietari dei terreni agricoli interessati dalle opere, mediante la firma degli atti di occupazione temporanea e dei limitati atti di esproprio relativi alle aree marginali
A Casola sono stati assegnati complessivamente 36 milioni di euro, di cui 34 milioni provenienti da fondi PNRR e 2 milioni da altre fonti, destinati interamente alla ricostruzione e la messa in sicurezza della rete stradale colpita dalle frane. Il primo progetto di Fattibilità Tecnico Economica eseguito e trasmesso a CONSAP Spa a Gennaio 2025 dal Comune di Casola Valsenio è inerente la via San Rufillo. Durante l’estate, Consap ha completato la verifica dei progetti esecutivi e pubblicato la gara d’appalto per i primi interventi sulle vie San Rufillo, Chiesuola, Settefonti, Capanne, Campiuno e Cerro, chiusa il 21 luglio 2025, per un importo iniziale di 22 milioni di euro. Tra agosto e ottobre si è svolta la fase di controllo documentale delle imprese aggiudicatarie, conclusa il 29 ottobre 2025 con l’aggiudicazione dei lavori alla ditta Beozzo Costruzioni di Verona e Conscoop di Forlì.
«Fin dall’inizio ho ritenuto importante evidenziare un aspetto concreto – spiega il sindaco di Casola Valsenio Maurizio Nati –: con un bilancio comunale di circa due milioni e mezzo di euro, il Comune di Casola Valsenio non avrebbe mai potuto sostenere in autonomia interventi di questa entità, sia per la complessità amministrativa sia per la dimensione economica delle opere. Per questo la scelta di affidare a CONSAP la gestione tecnico-finanziaria dei progetti si è rivelata non solo opportuna, ma indispensabile per garantire trasparenza, capacità di spesa e una rendicontazione puntuale delle risorse. Al Comune resta un ruolo fondamentale di controllo tecnico, di presidio territoriale e di raccordo con la cittadinanza, che consente di mantenere un contatto diretto con le esigenze reali del territorio L’esperienza di Casola, primo Comune dell’area ad avviare un cantiere con questo iter speciale, rappresenta oggi un modello operativo concreto per la ricostruzione post-frane in Emilia-Romagna; un risultato che nasce dalla collaborazione tra istituzioni e dal senso di responsabilità condiviso nel ricostruire in modo efficace e trasparente».



