giovedì
13 Novembre 2025
welfare

Anziani, 23 nuovi posti accreditati in più nelle Cra dei comuni di Cervia, Ravenna e Russi

Entro il 2026 si passerà da 750 a 773. Nel 2017 erano 670. Lo ha deciso il Comitato di Distratto socio sanitario

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Da dicembre aumenteranno i posti accreditati nelle Cra (Casa Residenza Anziani) dei comuni di Ravenna, Cervia e Russi. Lo ha deciso il Comitato di Distretto di Ravenna – composto dai sindaci dei Comuni di Ravenna, Cervia e Russi, rispettivamente Alessandro Barattoni, Mattia Missiroli e Valentina Palli, dalla direttrice del Distretto Roberta Mazzoni e dalla dirigente del Servizio sociale associato dei Comuni di Ravenna Cervia e Russi, Elena Zini. La decisione consentirà un passaggio dagli attuali 750 posti disponibili a 773 entro fine 2026.

Si tratta di un incremento di ulteriori 23 posti che va ad arricchire un’offerta gradualmente aumentata a partire dal 2017. Si è passati, infatti, da una disponibilità di 670 posti complessivi nel 2017, agli attuali 750, con incremento quindi di 80 posti in 9 anni, di cui 30 solo nel 2024, ai quali si aggiungeranno i nuovi 23 approvati in sede di programmazione 2025/2026.

L’aumento della popolazione ultrasettantacinquenne, che nel Distretto di Ravenna è passata dalle 26.916 unità  del 2017 alle 27.805 unità del 2024 – con una percentuale che, dal 13,45% sulla popolazione residente passa all’attuale 14,15% – porta i territori a una riflessione rispetto all’offerta di servizi ad alta integrazione socio sanitaria, quali la necessità di un aumento dei posti accreditati, il potenziamento dei servizi domiciliari, gli strumenti a sostegno dei caregiver. «Grazie all’aumento dello stanziamento di risorse regionali tramite il Fondo Regionale della Non Autosufficienza – spiega Alessandro Barattoni, presidente del Distretto socio sanitario – abbiamo deliberato di programmare un aumento importante di posti accreditati nel territorio del distretto. Si tratta di una misura strategica, perché ci troviamo a dover fare i conti con una popolazione sempre più anziana, famiglie con reti più deboli rispetto al passato e che necessitano di servizi mirati e diversificati. In questo caso l’attenzione è rivolta alle persone anziane, in particolare non autosufficienti, ma anche ai loro familiari, che spesso coincidono con la figura dei caregiver e portano il peso di gestioni complicate e difficili da conciliare con il quotidiano. Il tema, per un territorio come il nostro, dove gli anziani sono in aumento, e dove occorre incrementare i servizi per persone con disabilità, è tra le principali sfide che ci troviamo ad affrontare e con cui dovremo fare i conti anche in futuro, per questo era importante intervenire fin da subito in maniera tempestiva e decisa».

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