mercoledì
10 Dicembre 2025
post alluvione

In vigore un’ordinanza per snellire le procedure di rimborso per i privati con danni fino a 30mila euro

A partire da lunedì 15 dicembre si potrà presentare domanda sulla piattaforma regionale Sfinge

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Procedure di rimborso più snelle per i privati che hanno subito danni alluvionali fino a 30mila euro, oltre alle spese tecniche e all’indennizzo per i beni mobili: è entrata in vigore negli scorsi giorni l’ordinanza commissariale 54 che porterà alcune semplificazioni nei processi di ricostruzione. I contributi sono suddivisi in tre categorie (minori, lievi e gravi), a seconda dell’entità del danno. 

Per danni minori si intendono tutti gli interventi con un importo inferiore ai 15mila euro, svolti unicamente in edilizia libera. I danni lievi sono invece compresi tra i 15mila e 30mila euro svolti in edilizia libera oinferiori ai 30 mila euro se effettuati con titolo edilizio. I danni gravi prevedono invece un importo dei lavori superiore ai 30mila euro.

È inoltre prevista una nuova articolazione delle erogazioni, in tre parti: un primo acconto, a titolo di anticipazione, nei limiti del 50% del totale del contributo concesso; un secondo acconto, pari al 40% del contributo concesso, su richiesta dell’interessato, che attesti di aver speso non meno dell’80% dell’importo erogato come primo acconto e alleghi la relativa attestazione della spesa; infine, un saldo fino al massimo del 10%.

Anche la procedura di prenotazione delle domande è stata semplificata e, per danni minori e lievi, viene semplificata anche la relativa istruttoria in capo ai Comuni e la conseguente rendicontazione. Per le spese tecniche di supporto all’istanza dei danni minori è riconosciuto un corrispettivo del 6%, calcolato sul costo dell’intervento, e comunque non inferiore a 750 euro. Inoltre, tra le spese tecniche vengono inserite alcune tipologie precedentemente escluse.
C’è infine una semplificazione nell’assegnazione degli incarichi: viene eliminato il vincolo di terzietà rispetto al beneficiario.

Per i danni gravi o che comportano cantieri più complessi si potrà procedere con varianti in corso d’opera, rivedendo, laddove necessario, il contributo assegnato fino a un limite del 20%. In generale, situazioni di particolare complessità potranno essere esaminate, prima della presentazione delle istanze , dalle apposite commissioni tecniche straordinarie.

I cittadini potranno presentare domanda di contribuito a partire dal 15 dicembre sulla piattaforma Sfinge. Per gli edifici danneggiati dalle alluvioni di maggio 2023, per i quali siano stati effettuati interventi di riparazione ma non sia stata presentata la domanda di contributo, e che siano stati nuovamente danneggiati dalle emergenze dell’ottobre 2024, possono essere presentate due distinte domande di contributo, ciascuna relativa alle lavorazioni eseguite e documentate.

«Con questa ordinanza compiamo un passo decisivo verso una ricostruzione veloce e vicina ai cittadini – ha aggiunto ha sottolineato il commissario Curcio -. Abbiamo ascoltato le esigenze dei territori e lavorato insieme al Governo, ai Sub-commissari regionali per costruire risposte efficaci. L’ordinanza non è un punto di arrivo, ma un ulteriore passo avanti in un percorso che richiede ancora determinazione e vicinanza alle comunità colpite. Il nostro impegno è chiaro: semplificare senza rinunciare ai controlli, accelerare senza perdere qualità, ricostruire restituendo futuro a questi territori».

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