L’ampliamento ha permesso di creare 15 nuovi posti per l’anno 2025/2026, passando a un totale di 84 unità. L’aumento dei posti nei nidi e scuole per l’infanzia è infatti una delle finalità principali del piano finanziato dal Pnrr, che mira a rendere più accessibili i servizi educativi per i piccolissimi. Dal punto di vista strutturale, l’opera ha permesso il pieno adeguamento sismico e normativo di tutti gli spazi. In particolare, il vecchio spazio di raccordo centrale, che presentava problemi di altezza e sicurezza, è stato demolito e interamente ricostruito per ospitare la nuova aula per le attività motorie. Contestualmente, è stato realizzato un ampliamento per ospitare una nuova sezione del nido, dotata di un ingresso separato, spogliatoi, servizi igienici per i bambini e una zona dedicata al riposo, risultando strutturalmente indipendente e sicura. Anche il ‘corpo servizi’, destinato al personale ha beneficiato di rinforzi sismici e adeguamenti. I nuovi arredi e le dotazioni interne invece sono stati finanziati dal Comune di Faenza.
Per limitare al massimo i disagi di bambini e personale le fasi maggiormente invasive del cantiere sono state concentrate nel periodo estivo. Il cantiere, gestita dall’Impresa C.I.M.S. S.C.R.L. e diretta da InStudio Studio Associato di Ravenna, sotto la supervisione del Servizio Progettazione e Manutenzione Edifici – Settore Lavori Pubblici dell’Unione della Romagna Faentina, sempre in continuità con il servizio educativo.
«La giornata di inaugurazione segna un successo per la nostra comunità – commenta il sindaco Massimo Isola -. L’inaugurazione dell’ampliamento del Nido d’infanzia ‘Pepito’ non è solo la consegna di un cantiere terminato, ma è la concretizzazione di una visione politica che pone l’educazione e il sostegno alla genitorialità al centro della nostra agenda. Mettere in sicurezza e ampliare i luoghi destinati all’educazione sono opere che segnano e rimangono nel tempo. L’investimento, finanziato dal Pnrr, dimostra poi la capacità della nostra amministrazione di intercettare risorse importanti e tradurle in opere che hanno un impatto diretto sulla comunità: questo significa avere una visione solida per il futuro. L’ampliamento dei servizi 0-6 anni è, infatti, un investimento sociale, non un mero servizio: significa sostenere la conciliazione vita-lavoro delle famiglie e far sentire alle nuove generazioni che la nostra comunità è presente e vuole prendersi cura del loro futuro».



