Nel 2024 l’Emilia-Romagna è stata la prima regione in Italia per raccolta differenziata di rifiuti. Lo dice il Rapporto Rifiuti Urbani 2025 appena redatto dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale controllato dal ministero per l’Ambiente.
La percentuale di differenziata in Emilia-Romagna è 78,9. In Veneto 78,2. Seguono Sardegna (76,6), Trentino-Alto Adige (75,8), Lombardia (74,3) e Friuli-Venezia Giulia (72,7). Tra queste regioni, l’Emilia-Romagna è quella che fa registrare la maggiore progressione della percentuale di raccolta, con un incremento pari a 1,7 punti rispetto ai valori del 2023. Superano l’obiettivo del 65 percento anche Marche (71,8), Valle d’Aosta (71,7), Umbria (69,6), Piemonte (68,9), Toscana (68,1), Basilicata (66,3) e Abruzzo (65,7).
Analizzando i dati provinciali, emergono differenze legate alle specificità territoriali e alle scelte organizzative delle amministrazioni locali. Tra le province più virtuose spiccano Reggio Emilia con l’84,4 percento (+1,1), Modena all’84,2 (+5,5) e Forlì-Cesena con l’83,2 (+1,5). Seguono Ravenna all’80,7 (+2,4), Parma al 79,8 (+0,2), Ferrara al 76,9 (-0,2), Bologna al 75,1 (+1,5), Piacenza al 74,2 (+1,2%) e Rimini al 69,2 (+0,4).



