giovedì
11 Dicembre 2025
Petrolchimico

Cgil attacca Versalis: «Vuole limitare il diritto di sciopero usando la sicurezza come scusa»

Il sindacato lamenta i vincoli posti dall'azienda del gruppo Eni per i turnisti e afferma: «Nell'ultimo anno una scia inquietante di incidenti»

Condividi

Il sindacato Cgil di Ravenna accusa l’azienda Versalis di voler limitare la possibilità dei lavoratori turnisti degli impianti nel petrolchimico ravennate di aderire allo sciopero generale proclamato dallo stesso sindacato per domani, 12 dicembre.

Secondo quanto riferisce il sindacato, nei recenti incontri l’ufficio risorse umane dell’azienda del gruppo Eni avrebbe ribadito che «tutti gli impianti devono marciare» e che la partecipazione allo sciopero sarebbe consentita solo al personale a giornata.

In occasione dei molteplici scioperi, unitari e non, che si sono susseguiti negli anni, l’azienda si è confrontata con le parti sindacali per garantire gli assetti dello sciopero, per fare in modo che il diritto individuale potesse essere esercitato da più lavoratori possibile, garantendo la sicurezza di impianti e persone. «I turnisti hanno sempre potuto aderire agli scioperi, ovviamente nel rispetto delle squadre di sicurezza e della legge».

Fabio Rossi, segretario generale della Filctem-Cgil di Ravenna, la sigla che tutela i lavoratori del comparto chimico, ricorda che «proprio ora tantissimi impianti sono normalmente fermi o a regime minimo, con una linea ancora ferma dopo il recente incendio e i magazzini pieni di prodotti che obbligano la produzione a fermarsi di continuo».

In questo quadro, per il sindacato non reggerebbe la motivazione legata alla sicurezza degli impianti. «È chiaro – sostiene Rossi – che questo atteggiamento è dettato solo da ragioni politiche. È in corso una vertenza dura, dai toni decisamente aspri, che vede contrapposte la Cgil a Eni e Versalis in merito al futuro della chimica nel nostro Paese. Non è accettabile che le conseguenze del confronto finiscano per colpire i diritti dei singoli lavoratori, in particolare e in modo selettivo quelli che appartengono alla nostra organizzazione».

Di recente un incendio ha danneggiato la linea 300 (nella foto in questa pagina): «Se veramente fosse la sicurezza a stare a cuore all’azienda – conclude Rossi –, avrebbe preso più sul serio i nostri dubbi e le nostre preoccupazioni in merito alla inquietante scia di incidenti che si sono susseguiti nell’ultimo anno, meno spettacolari del recente incendio ma altrettanto gravi. E magari ci avrebbe ricevuto, come chiediamo invano da più di due mesi».

Condividi

Notizie correlate

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

Metafisica concreta

Sull’intitolazione dell’ex Piazzale Cilla a Piazza Giorgio de Chirico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi