lunedì
15 Dicembre 2025
Ferrovie

Stazione riqualificata: all’esterno più luce, nell’atrio un’aula studio e archeologia in mostra

Investimento da 15 milioni di euro. Una nuova sala d'attesa, nuovo spazio per le bici e torna anche l'edicola

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Più accessibile, più luminosa, più accogliente: così vuole essere la stazione ferroviaria di Ravenna ora che si è concluso un intervento di riqualificazione durato quasi tre anni e costato 15 milioni di euro, finanziati da Rete ferroviaria italiana (Rfi, gruppo Ferrovie dello Stato) e ministero dei Trasporti. Stamani, 15 dicembre, l’inaugurazione alla presenza del sindaco Alessandro Barattoni, del presidente della Regione Michele de Pascale e dell’amministratore delegato di Rfi Aldo Isi.

I lavori, realizzati con la stazione sempre aperta al pubblico, hanno apportato diversi miglioramenti per i viaggiatori. Le quattro banchine sono state innalzate a +55 cm come da standard europeo per agevolare l’entrata e l’uscita dai convogli senza dislivelli. Sono stati posizionati nuovi percorsi tattili per le persone con disabilità. Potenziati i sistemi di illuminazione con tecnologia led – soprattutto all’esterno in piazza Farini per aumentare la sicurezza della zona – e gli impianti di informazione al pubblico sia visiva che sonora. Inseriti tre nuovi ascensori per il collegamento fra tutte le banchine di partenza e arrivo dei treni. La riqualificazione è stata estesa anche al sottopassaggio. Manutenzione delle coperture e pulizia delle facciate in mattoni a vista. Realizzata una nuova sala d’attesa e rinnovati i servizi igienici.

La riqualificazione ha reso possibile anche il recupero di spazi non più utilizzati, ora disponibili per nuove funzioni. In particolare, un’area in un’ala al piano terra del fabbricato sarà destinata a ciclofficina e velostazione, con accesso autonomo dall’esterno oltre che dall’atrio, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente l’intermodalità. Già lanciata una manifestazione di interesse che ha portato all’individuazione di un possibile gestore del servizio che sarà lo stesso che attualmente gestisce la velostazione all’esterno.

Inoltre, sempre da oggi, torna anche l’edicola in stazione a Ravenna. Lo spazio al piano terra è stato preso in gestione da una società che ha già altre edicole in altre stazioni della regione.

Al primo piano della stazione, reso trasparente nel suo affaccio, troverà spazio una sorta di aula studio dotata di servizi igienici dedicati con accesso esclusivo riservato agli studenti. Gli ambienti sono già ultimati, manca l’ascensore. Il progetto per la sua fruizione è curato dal Comune di Ravenna e dovrebbe prendere avvio nell’estate 2026. Al momento sono ancora da definire le modalità di accesso, ma l’idea di fondo è che possa essere un ambiente in dialogo con il futuro studentato in costruzione sull’altro lato della strada.

Ma il recupero del primo piano del fabbricato regala già oggi un nuovo colpo d’occhio a chi entra nell’atrio. In sostituzione delle pareti sono state create ampie vetrate trasformate in vere e proprie teche espositive che mettono in risalto i reperti archeologici ritrovati negli scavi per il prolungamento del sottopassaggio pedonale nel 2019: cinquanta frammenti architettonici provenienti dalla spoliazione di edifici romani poi reimpiegati nelle mura tardoantiche della città di Ravenna.

Prosegue così il percorso di valorizzazione dei reperti rinvenuti: attraverso un’importante attività di archeologia preventiva – nata dalla collaborazione fra Rfi e Soprintendenza – è stato portato alla luce un tratto significativo delle mura tardoantiche, testimonianza preziosa della storia urbana della città.

L’iniziativa si propone di restituire visibilità a un nucleo di reperti inediti, ora collocati in quattro teche espositive realizzate lungo il perimetro interno dell’atrio della stazione e raccontati grazie a tre vetrine digitali per offrire un’esperienza di fruizione innovativa e accessibile. Una sorta di museo a libera fruizione per i viaggiatori.

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