«I manoscritti ebraici della biblioteca Trisi di Lugo» è il titolo della conferenza che si terrà giovedì 11 settembre alle 17.30 al Salone estense della Rocca, in occasione della Giornata europea della cultura ebraica 2025.
La studiosa Elena Lolli terrà un incontro dedicato ai frammenti manoscritti ebraici rinvenuti alla biblioteca Fabrizio Trisi, promotrice dell’iniziativa. Un’occasione per conoscere da vicino la ricchezza culturale del territorio attraverso le tracce documentarie lasciate dalla comunità ebraica lughese e far luce sulle pratiche di riutilizzo dei libri impiegate nel passato.
Nonostante le sue piccole dimensioni, Lugo fu uno dei centri più importanti per la cultura ebraica italiana ed europea durante il XVII e il XVIII secolo. La comunità ebraica di Lugo è documentata con certezza a partire dalla seconda metà del XV secolo. Il loro insediamento è dovuto alla presenza di attività commerciali, come l’organizzazione sistematica di mercati e fiere, incentivato soprattutto dalla politica favorevole praticata dalla Casa d’Este, almeno prima del passaggio di Ferrara agli Stati della Chiesa nel 1598.
I frammenti rinvenuti nella biblioteca comunale di Lugo furono copiati tra il 1200 e il 1300 e poi riutilizzati tra il 1500 e 1600 nelle legature di altri libri e in fascicoli notarili. Appartenevano originariamente a due manoscritti diversi: uno contenente il compendio talmudico di Rabbī Shĕlōmōh Yṣḥāqī (Rashi) e l’altro contenente il Targum Yonatan su Ezechiele.
«Recuperare questi oggetti storici significa restituire vita a manoscritti scomparsi durante i secoli, ripercorrendone la produzione, la circolazione e le modalità e i metodi della loro conservazione – spiega Elena Lolli -. Inoltre, il ritrovamento di frammenti di volumi medievali scartati permette di analizzare le varie alterazioni subite dai libri ebraici, sia sotto forma di distruzione a causa delle persecuzioni guidate dalla Chiesa, sia nella loro «vita dopo la morte» attraverso la riparazione, il riutilizzo o il riciclaggio.
Elena Lolli, di origini lughese, ha conseguito il dottorato in Studi ebraici all’Università di Bologna e attualmente lavora come ricercatrice presso l’École pratique des hautes études di Parigi. Ha preso parte al gruppo di ricerca europeo «Books within books» per lo studio dei manoscritti ebraici medievali riusati come legature e al progetto franco-israeliano «Tikkoun Sofrim» che ha l’obiettivo di rendere i manoscritti ebraici medievali fruibili e disponibili online. Per la studiosa quesa non è la prima collaborazione con la Trisi: nel 2020 ha preso parte alla rassegna culturale degli AperiTrisi, presentando il suo lavoro «Il libro dei morti della comunità ebraica di Lugo di Romagna per li anni 1658-1825».
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Ingresso gratuito