Venerdì 19 settembre alle 20.30 nella sala polivalente «Giorgio Vassura», in largo della Libertà 37 a Bagnara di Romagna, ci sarà un incontro pubblico per celebrare la Giornata della memoria degli internati militari italiani (IMI), istituita con la legge dello Stato numero 6 del 13 gennaio 2025.
All’indomani dell’8 settembre 1943, circa 800mila soldati italiani furono catturati dai tedeschi. Il 20 settembre dello stesso anno, Adolf Hitler – ispirato dalla volontà di punire il tradimento dell’8 settembre – impose che i prigionieri italiani venissero classificati come Italienische Militär-Internierte (internati militari italiani), aggirando così le tutele previste dalla Convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra (secondo la quale un prigioniero di guerra non poteva essere impiegato nell’industria bellica, cioè per fabbricare armi e munizioni che sarebbero usate contro i suoi stessi commilitoni).
A essi fu proposto di continuare a combattere a fianco dei tedeschi; i soldati che rifiutarono tale proposta scelsero quindi di restare prigionieri. Ben circa 650mila furono i «no»: questi soldati subirono gravi maltrattamenti, furono usati per i lavori più faticosi e rischiosi e circa 50mila di loro non fecero ritorno.
L’incontro è aperto a tutti ed è rivolto in particolare a chi ha avuto parenti prigionieri in Germania durante l’ultima guerra e vuole scoprire quali furono le loro vicende o condividere informazioni e documenti.
La serata è organizzata da Bruno Maccolini, figlio di un internato militare italiano impegnato del recupero della memoria, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Bagnara di Romagna.