Fino a domenica 29 giugno, presso la Fondazione Sabe per l’arte, sarà attiva la mostraVortice cosmico dell’artista Andrea Raccagni (Imola, 1921-2005).
Esponente di spicco dell’Informale italiano, Andrea Raccagni è stato un protagonista del panorama artistico nazionale per oltre cinquant’anni. Si dedica alla pittura dal 1941, frequentando gli studi dei pittori Tommaso Della Volpe e Anacleto Margotti a Imola e, saltuariamente, quello di Giorgio Morandi a Bologna. Espone in mostre nazionali e internazionali dal 1948, riportando premi e segnalazioni. Tiene numerose personali in varie città italiane, tra cui Ravenna, presentate da critici come Francesco Arcangeli, Renato Barilli, Flavio Caroli, Gillo Dorfles, Claudio Spadoni e altri. Un aspetto centrale della sua ricerca è l’impiego di materiali insoliti, dal ferro al poliuretano, dalle lamiere ai copertoni, dalle lampadine elettriche a elementi naturali, organici e inorganici, come foglie, sassi, muschi e tralci di vite.
A vent’anni dalla scomparsa, la Fondazione Sabe intende ricordare l’artista evidenziando una peculiarità della sua ricerca plastica, la capacità di solidificare entità gassose altrimenti inconsistenti. Una capacità dimostrata nei Liberi attraverso l’interpretazione del tema cosmico, declinato nelle forme della sfera, della spirale, della nebulosa e della galassia, o di esplosioni nucleari, nella serie dei Funghi di Chernobyl. Una scelta che riflette l’esigenza tutta novecentesca di alleggerire la scultura, di sottrarla alla sua tradizionale grevità per ripensarla in soluzioni dinamiche ed eteree.
Fondazione Sabe per l’arte ETS nasce nel novembre 2021 con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’arte contemporanea – con particolare attenzione alla scultura – nella città di Ravenna attraverso mostre, incontri, proiezioni e altre attività culturali. Presieduta da Norberto Bezzi e da Mirella Saluzzo, si avvale della consulenza di un comitato scientifico coordinato da Francesco Tedeschi, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e composto dai professori dell’Università di Bologna Claudio Marra, Federica Muzzarelli e Claudio Spadoni, già direttore del Museo d’Arte della città di Ravenna. La direzione artistica è affidata a Pasquale Fameli, critico d’arte e studioso dell’ateneo bolognese. Sita a pochi passi dal MAR – Museo d’Arte di Ravenna, a Fondazione si dedica inoltre alla catalogazione delle opere di Mirella Saluzzo e alla costituzione di una biblioteca specializzata sulla scultura contemporanea.