Trasformare i luoghi iconici del centro medievale della città in spazi di dialogo tra memoria storica e artistica. Questo è uno degli obiettivi che si pone la mostra di sculture di Luciano Navacchia, proposta a Brisighella all’interno del progetto di arte contemporanea “Connessioni”. L’esposizione è curata da Cristian Cimatti su iniziativa dell’assessore alla Cultura Karen Chiarini. Tra la Rocca Manfrediana, la Torre dell’orologio e il museo civico “Giuseppe Ugonia” sono installate le opere di Navacchia, la cui personale sarà inaugurata domenica 10 agosto alle 17, partendo proprio dalla Rocca.
Le sculture resteranno installate nel centro di Brisighella almeno fino alla fine dell’anno. Domenica, giorno dell’inaugurazione, sarà possibile seguire il percorso espositivo insieme all’artista, fino alla Torre dell’orologio. L’ingresso per il primo giorno sarà libero. Orari, tariffe e indicazioni logistiche, per le successive giornate di apertura ordinaria, saranno disponibili su www.brisighellamusei.it.
“Connessioni” mette in scena, spiegano i curatori, opere che esplorano il tema delle origini: la materia, la cultura, l’esistenza umana. Sculture di metallo assemblato che sono radicate nel passato ma, proprio come il borgo di Brisighella, vivono nel presente, tra natura, storia e contemporaneità.
L’artista Luciano Navacchia è nato a Cesena nel 1946. Attivo dall’ultimo decennio del Novecento come pittore, dal 2010 si è dedicato con continuità alla scultura. Le sue opere scultoree nascono da materiali metallici assemblati, con un forte richiamo alle culture antiche (Africa, Egitto, Villanoviana), e alla donna come archetipo sacro ed eterno.
Le figure femminili di Navacchia sono austere, solenni e arcaiche. “Decine di opere tra sculture monumentali e di dimensioni contenute che dialogano perfettamente con il nostro territorio – sottolinea l’assessora alla Cultura Karen Chiarini – con la Rocca e gli altri luoghi iconici del centro che offrono una scenografia spettacolare per le opere di Navacchia. Opere d’arte che vengono installate accanto altrettante opere d’arte. Il titolo ‘Connessioni’ non è casuale: parla di legami, che si instaurano tra arte e luoghi, tra passato e presente, tra chi crea e chi osserva, tra chi vive Brisighella ogni giorno e chi la scopre per la prima volta”.