Torna nel luogo che gli ha ispirato questa sua prima opera: è infatti alla Fattoria Guiccioli, nel 2019, che Gilberto Cappelli assiste all’annuale celebrazione dell’eroina dei due mondi, è lì che visita la stanza dove Ana Maria de Jesus Ribeiro morì, e scopre la singolare devozione che ancora anima i romagnoli per questa donna che al fianco di Garibaldi con passione dedicò la sua breve vita agli ideali di libertà. Dunque, nell’antica cascina-museo si dipanano un prologo e otto scene, percorse, come pretende l’autore, «da un suono lacerante, ruvido, rauco, sporco, scuro e violento, eppure da suonare e cantare in modo espressivo e poetico»: dal rinvenimento casuale del suo corpo poi, all’indietro, la vita divisa tra Sudamerica e Europa, tra amore, famiglia e politica, guerra, fughe – come l’ultima, la “trafila”, che ne affiderà corpo e memoria a questa terra.
musica di Gilberto Cappelli
libretto di Raffaella Sintoni e Andrea Cappelli
direttore Marco Angius
Chiara Guerra soprano
Alberto Petricca baritono
Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani
Coro del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto
produzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto
in collaborazione con il Teatro Alighieri
