Gli ultimi headliner del trentennale di Frogstock hanno influenzato una generazione di musicisti e sono un punto di riferimento per la musica alternativa italiana. Nel 2025 dànno alle stampe un nuovo lavoro con 12 brani inediti e lanciano un’operazione di totale ribellione nei confronti delle regole imposte dal mercato discografico italiano. I BLASTEMA, che si esibiranno sul palco di Frogstock giovedì 21 agosto, per la loro unica data estiva!
Sono passati dieci anni dal rilascio di “Tutto Finirà Bene” l’ultimo album in studio dei Blastema che era stato preceduto da “Pensieri Illuminati” (2010 e “Lo Stato in Cui sono Stato” (2012). Dal momento della formazione tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 la band di Forlì si è distinta per un genere unico e per una predisposizione alla contestazione dei dogmi imposti dal mercato. Un approccio artistico più simile al modo di concepire la musica degli anni 90 con grande importanza ai testi e agli arrangiamenti, un piacere per l’ascolto che si discosta totalmente dalle modalità di composizione attuali ed un genere unico che ha posto da subito i Blastema come una delle poche realtà indipendenti nel senso stretto della parola.
I Blastema hanno calcato i più grandi palchi italiani come quello del Festival di Sanremo nel 2013 e quello del primo maggio di Roma, sotto l’ala protettrice di Dori Ghezzi e di Nuvole Production fondata da Fabrizio De Andrè, hanno alle spalle tantissimi tour e condivisione del palco con grandissimi nomi come Skunk Anansie e Patty Smith, i Blastema non hanno mai accettato compromessi imposti dalle major, rinunciando talvolta ad una visibilità più ampia a favore della massima espressione artistica.
È questo il caso anche de “Il Tempo Che Verrà”, concept album e quarto lavoro in studio, prodotto da Alberto Nanni, che ha visto la luce sotto di forma di doppio vinile venduto online e direttamente al Vidia di Cesena, stampato in 200 copie numerate, uniche e diverse una dall’altra con copertine a sovrapposizione cromatica quadricromia in acetato, dove ogni colore rappresenta una sezione diversa del disco: un unicum assoluto andato esaurito in poche ore, anche questa una vera e propria opera d’arte performativa realizzata da un collettivo di artisti sotto la guida di Matteo Pini che dimostra come ogni segmento della filiera per questa operazione sia stata curata nei minimi dettagli a livello creativo. Ne “Il tempo Che Verrà” Cambiano le sonorità che hanno contraddistinto per anni il sound
dei Blastema e si fanno più elettroniche e profonde, una produzione ricercata e una scrittura diretta e poetica come quella di Matteo Casadei si fonde con le musiche di Alberto Nanni dando alla luce una vera perla che ha già riscosso grande consenso da pubblico e addetti ai lavori. Prima dell’uscita del vinile i Blastema hanno deciso di pubblicare sui canali digitali sotto forma di EP 4 episodi da tre brani ciascuno rilasciati ad una settimana di distanza, che hanno come obiettivo un ritorno ad un ascolto
consapevole della musica e più lento, con maggiore importanza ad ogni singolo brano e non un consumo massivo e veloce delle opere.