S’intitola L’uomo che sconfisse il boogie il documentario di Davide Cocchi del 2006 dedicato a come Secondo Casadei seppe ripristinare il primato del liscio in sala da ballo dopo l’invasione dei generi d’oltreoceano nell’immediato dopoguerra. Quest’autunno, l’espressione con cui i giornali dell’epoca salutavano l’autore di “Romagna mia” battezza una serata al Teatro Alighieri: venerdì 3 ottobre, alle 21, Moreno il Biondo e l’Orchestra Grande Evento e la Dino Gnassi Big Band, con la partecipazione di Roberta Cappelletti, Mauro Ferrara, Fiorenzo Tassinari, Riccardo Mazzi e il Gruppo Folk alla Casadei, esplorano l’eredità musicale di Secondo Casadei anche attraverso la lente di un genere quale il jazz, dei cui stilemi anche Casadei seppe appropriarsi in un uso libero e intelligente, fra appropriazioni e reinvenzioni, studiando i dischi di Duke Ellington, Armstrong, Ella Fitzgerald, Glenn Miller e Count Basie. Una contaminazione da riscoprire alternando il liscio della tradizione agli arrangiamenti in chiave jazz.
L’immagine del re del liscio, autore di quello che è ancora oggi l’inno ideale dei territori di Romagna, è spesso ridotta a quella di un campione non solo della tradizione ma del tradizionalismo – impermeabile, dunque, ai venti di novità che spiravano dagli Stati Uniti in particolare. Ma a guardar bene, fra dischi e biografia, emerge un ritratto di Secondo Casadei sicuramente più consapevole e informato di quanto accadeva nel mondo musicale a lui contemporaneo: dal jazz, scoperto dalle orchestre che si esibivano negli alberghi della Riviera quanto dal cinema, provengono certi strumenti, modalità e ritmi che si possono ancora scovare nelle sue incisioni. D’altronde, la prima diffusione del jazz non fu certo come musica per intellettuali e conoscitori…ma come musica da ballo; esiste dunque un’affinità fra jazz e liscio e non solo nel primato dei sassofoni, ma anche nello spazio che hanno saputo conquistare nel cuore popolare delle terre dove sono nati e non solo. Il concerto del 3 ottobre al Teatro Alighieri è più di un semplice tributo; è un’occasione per restituire complessità alla figura di Secondo Casadei, custode di un’identità romagnola aperta al mondo.
L’incasso della serata, realizzata in collaborazione con Casadei Sonora e con il contributo di Gruppo Tecno Solutions, sarà devoluto in beneficenza a favore dello IOR – Istituto Oncologico Romagnolo. Biglietti 10 Euro presso la Biglietteria del Teatro Alighieri (anche telefonicamente), su teatroalighieri.org e sui consueti canali.