Giovedì 18 settembre alle 21 ci attende un raffinato recital pianistico dal titolo «Donne ch’avete intelletto
d’amore». Le donne di Dante nella musica del Romanticismo. Si evocano Beatrice, Francesca, Pia e altre
figure femminili attraverso il repertorio di compositori come Liszt e Prokof’ev, ma anche pagine meno note
come quelle di Hans von Bülow, Hermann Goetz, Antonio Scontrino e Teodulo Mabellini – quest’ultimo
compose anche per le celebrazioni del sesto centenario della nascita di Dante nel 1865, tra i primi eventi
della Firenze “italiana” post-risorgimentale. A unire virtuosismo e sensibilità filologica, come ideatore del
programma e suo interprete, è il pianista Gregorio Nardi, che da sempre si dedica alla ricerca di composizioni
nuove, inedite o pressoché sconosciute.
Il concerto introduce uno degli appuntamenti diventati una vera e propria tradizione del festival, ovvero il
Premio Dante-Ravenna, quest’anno destinato al giornalista e scrittore “errante” Paolo Rumiz. Come Dante,
Rumiz ha trovato nel viaggio un atto narrativo e uno strumento di interpretazione della nostra realtà: nei suoi
libri e reportage in cui racconta l’Italia, l’Europa e le sue frontiere, Rumiz concilia il passo del pellegrino con
quello del cronista, sguardo poetico e coscienza civile, finché la geografia non diventa metafora e la memoria
si fa bussola.
Descrizione fornita dagli organizzatori
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