lunedì
15 Dicembre 2025
Teatro

Emilio Solfrizzi e Irene Ferri – “L’Anatra all’arancia”

dal 17 al 18 dicembre 2025 | 21:00
Teatro Goldoni di Bagnacavallo

Nel secondo giorno di programmazione dello spettacolo in città, giovedì 18 dicembre alle ore 18, gli Artisti incontreranno il pubblico nel Ridotto del Teatro

Descrizione fornita dagli organizzatori

Tratto dal testo di William Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon, dal quale fu realizzato anche un celebre film con Ugo Tognazzi e Monica Vitti, arriva al Teatro Goldoni di Bagnacavallo, mercoledì 17 e giovedì 18 dicembre alle ore 21, L’ANATRA ALL’ARANCIA, interpretato da Emilio Solfrizzi e Irene Ferri, insieme a Ruben Rigillo, Beatrice Schiaffino e Antonella Piccolo. Prodotta da Compagnia Molière e Teatro Stabile di Verona, la commedia è diretta da Claudio “Greg” Gregori.

Nel secondo giorno di programmazione dello spettacolo in città, giovedì 18 dicembre alle ore 18, gli Artisti incontreranno il pubblico nel Ridotto del Teatro. L’ingresso all’Incontro è gratuito.

Una coppia sposata da diversi anni finisce in crisi per colpa dalla personalità del marito, inaffidabile, incline al tradimento, alle bugie, all’infantilismo. Esasperata la moglie si innamora di un altro, l’opposto del marito, di animo nobile, gentile e attendibile.

L’anatra all’arancia è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Ogni mossa dei protagonisti, però, ne rivela le emozioni, le mette a nudo a poco a poco e il cinismo lascia il passo ai timori, all’acredine, alla rivalità, alla gelosia; in una parola all’Amore, poiché è di questo che si parla.

L’anatra all’arancia è una commedia che ti afferra immediatamente e ti trascina nel suo vortice di battute sagaci, solo apparentemente casuali, perché tutto è architettato come una partita a scacchi. La trasformazione dei personaggi avviene morbida, grazie a una regia che la modella con cromatismi e movimenti talvolta sinuosi, talvolta repentini, ma sempre nel rispetto di un racconto sofisticato in cui le meschinità dell’animo umano ci servano a sorridere, ma anche a suggerirci il modo di sbarazzarsene.

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