domenica
23 Novembre 2025
Teatro

Slowmachine – Notti

dal 19 al 20 dicembre 2025 | 21:00
Teatro Comunale Walter Chiari di Cervia

Uno spettacolo dalla forte tensione visionaria, un dialogo tra teatro, video e video live, realizzato partendo da una riflessione sul racconto Le notti bianche di Dostoevskij,

Descrizione fornita dagli organizzatori

drammaturgia e adattamento di Elena Strada Rajeev Badhan

con Elena Strada, Ruggero Franceschini, Alberto Baraghini

regia, video, luci e musiche di Rajeev Badhan

Può Le notti bianche, a duecento anni dalla nascita del suo autore, parlare ancora alle generazioni di oggi? Quali universi può aprire? Quali immaginari può svelare? Quali contrasti può portare alla luce?

Uno spettacolo dalla forte tensione visionaria, un dialogo tra teatro, video e video live, realizzato partendo da una riflessione sul racconto Le notti bianche di Dostoevskij, passando attraverso Amore liquido di Bauman, in cui due e più livelli visivi e temporali si intrecciano nella ricerca di un senso profondo nelle relazioni ai nostri tempi.

In scena tre attori/autori di una storia che si sdoppia, tra parallelismi e seconde dimensioni, producendo nuovi interrogativi: può la liquidità della nostra epoca, intesa come la fragilità di qualsiasi costruzione, influire anche sui sentimenti più forti e apparentemente solidi? Il concetto di amore ha un denominatore comune? Amore e libertà sono un binomio così incompatibile?

“L’opera dell’autore russo Dostoevskij è il punto di partenza, drammaturgico e narrativo, dell’intera performance teatrale che, con forza, riemerge attraverso il mezzo del video, quasi fosse un sogno o una proiezione caleidoscopica di ciò che è accaduto o potrebbe accadere.

Il testo diventa sia elemento d’indagine che strumento metateatrale, all’interno del quale i personaggi stessi si immergono e si perdono, facendo affiorare nuove domande sull’amore nella liquidità dell’oggi attraverso una recitazione desaturata, “liberata” da cliché o sovrastrutture teatrali che possa così correre in parallelo alle emozioni e mettersi in dialogo con la costruzione registica che viaggia tra il video e il reale”. (Rajeev Badhan)

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