domenica
16 Novembre 2025
Teatro

Spettacolo Gli Innamorati

dal 5 al 7 dicembre 2025 | 21:00
Teatro Masini, Faenza

Claudio Casadio, Loredana Giordano, Valentina Carli, Leone Tarchiani tra gli attori

Descrizione fornita dagli organizzatori

Prima Riallestimento

di Carlo Goldoni
adattamento e regia Roberto Valerio

con Claudio Casadio, Loredana Giordano,
Valentina Carli, Leone Tarchiani,
Maria Lauria, Lorenzo Carpinelli,
Damiano Spitaleri, Alberto Gandolfo

scene e costumi Guido Fiorato
musiche Paolo Coletta
light designer Michele Lavanga
assistente regia Gloria Martelli
assistente scene e costumi Anna Varaldo
realizzazione scene Laboratorio Scarpa, Faenza
direttore di palcoscenico Matteo Hintermann
tecnico luci Marco Golinucci
aiuto tecnico Lorenzo Guccione

produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri,
La Contrada Teatro Stabile di TriesteLa Pirandelliana
in collaborazione con Comune di Verona – Estate Teatrale Veronese

Specchiatevi, o giovani, in questi Innamorati ch’io vi presento;
ridete di loro, e non fate che si abbia a rider di voi.

Così Carlo Goldoni introduce la sua commedia al lettore, e in questa breve frase c’è davvero tutto il succo dell’opera. Due giovani innamorati (Eugenia e Fulgenzio) ci mostrano come un amore dolce, limpido e senza inganni si possa trasformare senza alcun motivo in folle gelosia: da qui nascono una serie di ripicche, furibonde liti, alternate a dolci riappacificazioni e languidi desideri.

Esiste un tema più universale e contemporaneo di questo?
Chi di noi non ha sofferto, penato per amore rendendosi anche ridicolo agli occhi degli altri?
Quale altro sentimento scuote e dilania le nostre anime quanto l’amore folle?

Diventa allora necessario rimettere in scena questo capolavoro goldoniano che ci rammenta quanto ancora oggi ci sia di sciocco, buffo, nei nostri comportamenti durante un innamoramento; ma anche quanto si possa essere fragili, indifesi e alla mercè delle onde del cuore.

Goldoni non si accontenta di raccontare in modo semplice la vicenda, al contrario ci presenta una magnifica galleria di personaggi intorno ai due giovani amanti che consigliano, rimproverano, ingarbugliano ancor di più la vicenda. Il campione assoluto nel creare scompiglio e nel creare strade drammaturgiche aggrovigliate, è Fabrizio (lo zio di Eugenia), magnifica maschera di chiacchierone, bonario bugiardo che esalta e magnifica tutte le persone che lo circondano provocando ilarità degli altri personaggi e di riflesso del pubblico.

Con una scenografia contemporanea e costumi moderni, nasce uno spettacolo asciutto, diretto, senza fronzoli, che mescola leggerezza, risate, momenti di grande commedia a cupe atmosfere per poter rappresentar un amore più violento di tutti gli altri; uno spettacolo in cui trionfa il Teatro e la magnifica macchina teatrale inventata dal più grande drammaturgo italiano, capace con un testo scritto nel 1759, di parlare ancora oggi alle persone sedute in platea. (Roberto Valerio)

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