sabato
09 Agosto 2025

Fino a 20 minuti di attesa al passaggio a livello, il sindaco scrive al ministro Salvini

I tempi di attesa al passaggio a livello di via Martiri Fantini a Cervia, uno dei punti cruciali della viabilità cervese, a volte superano i dieci minuti prima e dopo il transito dei treni, generando lunghe code e ingorghi e il sindaco Mattia Missiroli prova la carta della lettera aperta a Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà a Cervia questa sera, 31 agosto, per aprire la festa della Lega alla Torre San Michele. Di seguito il testo integrale della lettera.

Egregio Ministro Salvini,

nei prossimi giorni sarà nella nostra Romagna e contiamo che, tra i diversi impegni, possa dedicare attenzione a una questione concreta, quotidiana, che riguarda migliaia di cittadini, lavoratori e turisti: i tempi di attesa ai passaggi a livello, e in particolare in quello di via Martiri Fantini a Cervia, uno dei punti cruciali della viabilità.

Come Amministrazione comunale, da oltre un anno segnaliamo a Rfi – e per conoscenza al Prefetto di Ravenna – i gravi disagi provocati dalla chiusura prolungata delle sbarre, che dopo gli interventi tecnici del 2023 si è aggravata. Il passaggio a livello rimane chiuso anche per oltre dieci minuti prima e dopo il transito dei treni, generando lunghe code, ingorghi e disagi costanti, soprattutto nelle ore di punta, nei fine settimana e nei mesi estivi in cui Cervia conta oltre 300.000 presenze.

Sappiamo bene che la sicurezza viene prima di tutto, ma è altrettanto necessario che la viabilità della città non venga penalizzata.

Il nostro Comune, a seguito di questi lavori, viene costantemente messo a dura prova dal traffico congestionato e disagi continui, che si ripercuotono pesantemente sulla mobilità della città.

Finora le risposte da parte di Rfi alle nostre istanze non hanno lasciato un minimo di apertura alla soluzione del problema, affermando che esistono standard nazionali di sicurezza non superabili, e sono state prive di soluzioni concrete per venire incontro alle esigenze della nostra località.

Siamo quindi in piena sintonia con il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, che ha sollevato le stesse criticità, ricevendo i nostri stessi riscontri da Rfi.

Per questo ci rivolgiamo a Lei in qualità di Ministro dei Trasporti per valutare la possibilità di risolvere il problema, trovando una soluzione che garantisca un equilibrio tra sicurezza ferroviaria e mobilità e vivibilità urbana.

La necessità di affrontare questo disagio è emersa con forza anche in Consiglio Comunale, dove tutte le forze politiche – di maggioranza e opposizione – hanno condiviso l’urgenza di trovare una soluzione e hanno manifestato disponibilità a lavorare insieme alla redazione di un documento unitario e condiviso. Un segnale importante di responsabilità e coesione istituzionale, che sottolinea quanto il tema sia sentito trasversalmente, al di là degli schieramenti politici.

Le domandiamo, perciò, un intervento concreto e risolutivo per trovare un modo di ridurre i tempi di chiusura dei passaggi a livello, compatibilmente con la sicurezza, per garantire una mobilità più fluida e sostenibile.

I cittadini e i turisti non chiedono l’impossibile, ma solo di poter attraversare la città senza rimanere bloccati per venti minuti davanti a una sbarra, perché la sicurezza è indispensabile, ma lo è anche la dignità della vita quotidiana delle persone.
Mattia Missiroli, sindaco di Cervia

Un “hard boiled” in salsa faentina: la prima indagine di Ciparisso Briganti

La Romagna non è mai stata tanto misteriosa e tanto popolata di investigatori. Se lo scorso anno fu il casolano Cristiano Cavina a cimentarsi con il genere giallo in L’Ananas no (Bompiani), questa estate esordisce con il suo primo giallo/noir Claudio Panzavolta, di mestiere editor per la Marsilio, faentino e scrittore alla sua terza prova narrativa. Come nella seconda, il bellissimo Al passato si torna da lontano (Rizzoli, 2020), Panzavolta sceglie di nuovo il Novecento e l’area dove è nato e cresciuto per l’ambientazione storica e fisica di Lascia stare i morti (Ponte alle Grazie, 2025).

Siamo quindi a Faenza, precisamente nel retro della bocciofila dove Ciparisso Briganti, detto Briga, ha il suo ufficio da investigatore privato. 53 anni, un passato da partigiano prima e poliziotto poi, è un uomo burbero e tenero, animato da solidi principi morali e profonde convinzioni politiche. Del resto siamo nel 1980, quando forse era più facile avere entrambi. La sua è un’indagine che lo porterà a scavare sotto la superficie di una Faenza dove l’Omsa è in piena espansione così come le distillerie che ne impestano l’aria, a pochi mesi dalla strage di Bologna e dallafine degli anni Settanta, in un’epoca in cui ancora si sente l’eco della guerra di Liberazione che da queste parti ha avuto uno dei fronti più incandescenti. Ed è per questo che il romanzo offre anche uno sguardo su cosa è successo negli anni successivi alla fine di quella guerra in Italia, ai destini di fascisti e antifascisti nelle pieghe del sistema, un po’ come successe con la prima trilogia di Carlo Lucarelli.

La storia di Briga, con i bei personaggi di contorno tra cui la compagna, il figlio e lo zio, permette a Panzavolta di tornare su temi fondativi della Repubblica, che oggi sono lungi dall’essere risolti e superati, e ci riporta con precisione da storico a un’epoca, quella degli anni Ottanta, ricca di contraddizioni e spunti utili a tentare di capire cosa sia successo a Faenza e in Italia nei quarantacinque anni successivi.

Se questo è il contesto storico, quello letterario è invece più chiaramente legato al cosiddetto “hard-boiled”. Il ritmo è serratissimo, l’azione è spesso sorprendente, non mancano scene di violenza e accelerazioni che solo un’indagine condotta da un investigatore privato può permettersi senza perdere in credibilità. Del resto Marlowe viene citato più volte in modo ironico, ma il riferimento è chiaro (se vogliamo pensare invece ad autori contemporanei e nostrani, in una libreria del giallo divisa per generi potrebbe forse stare vicino al Contrera di Christian Frascella per il ritmo).

A parte qualche piccolo “prestito” dal romagnolo nei dialoghi, la scrittura è pulita, fin troppo per un libro raccontato in prima persona da un uomo che per sua ammissione non ha potuto studiare, ma Panzavolta si premura di spiegarcelo: il nostro protagonista ha imparato da un partigiano, detto non a caso “Elzeviro”, la passione per la lingua e il vocabolario. Un piccolo escamotage che serve a ricordarci quanto un tempo non fosse scontato studiare ma fosse considerato essenziale (un po’ il rovescio di oggi?) oltre a permettere un racconto fluido, ricco, senza intoppi e che non richiede certo la conoscenza del romagnolo per essere apprezzato.

Da non perdere, insomma, per chi ama il genere, la cronaca del Novecento e ovviamente queste ambientazioni. Neanche a dirlo, c’è da sperare che questo sia solo il primo di una lunga e fortunata serie con il Briga a indagare.

Il Mei festeggia 30 anni a Faenza. Tra i premiati Eugenio Finardi e Antonella Ruggiero

Il Mei, festival della musica indipendente ed emergente italiana, compie trent’anni e li festeggia dal 3 al 5 ottobre a Faenza con 1.500 artisti e band iscritti per suonare.

Saranno tre giorni di concerti, forum, convegni, fiere e mostre nelle principali piazze, teatri, palazzi e palchi del centro storico.

Il Meeting delle etichette indipendenti, ideato da Giordano Sangiorgi, si aprirà con la mostra “30 anni di Mei in foto” nella Galleria della Molinella e proseguirà al teatro Masini con un concerto di Antonella Ruggiero, che riceverà il Premio alla Carriera.

Sabato 4 è in programma un incontro con Nicolò Picchioni di The Orchard, tra i principali player globali nella distribuzione digitale musicale, e verranno assegnate – sul palco centrale di piazza del Popolo – le Targhe Mei 2025 a Eugenio Finardi (Artista indipendente dell’anno), Anna Castiglia (Artista emergente dell’anno), Toni Esposito (Premio Mei Musica per la Pace) e i Punkcake (Premio Giovani). Altri riconoscimenti andranno al miglior videoclip indipendente e al miglior sito.

Per la prima volta in Italia si esibiranno i Foreign Air, duo composto da Jesse Clasen e Jacob Michael, un progetto electro-indie della costa orientale degli Usa, e le artiste scelte durante le fasi iniziali di Onda Rosa Indipendente.

Domenica chiusura con la premiazione dei Folkstone per i 20 anni di carriera indipendente e la prima assoluta di Opera Indie, diretta dal maestro Loris Ceroni, un progetto originale di rock d’autore sinfonico che rivisita brani che hanno fatto la storia degli ultimi trent’anni di musica indipendente italiana.

L’anteprima del Mei, in programma il 17 settembre al Club Monte Brullo di Faenza, sarà dedicata ad Arte Tamburini, cantante folk faentina che, nel 1954, fu la prima a incidere su disco “Romagna Mia” insieme a Secondo Casadei. (Ansa.it)

Una manifestazione anti fascista ai giardini Speyer: «No alle ronde e alla giustizia fai da te»

Decine di persone, tra cui molti giovani, hanno partecipato alla manifestazione antifascista organizzata nel tardo pomeriggio di mercoledì 30 luglio ai giardini Speyer di Ravenna.

Un presidio che voleva essere una sorta di contromanifestazione rispetto a quella indetta dal padre del ragazzino accoltellato in centro a Ravenna nelle scorse settimane. «Noi siamo contro le ronde, contro la giustizia fai da te» – ha dichiarato Raffaella Veridiani, tra le organizzatrici, sottolineando i toni razzisti di quel primo presidio e in generale tra chi sta cavalcando il tema sicurezza a Ravenna in questo periodo, senza negare l’esistenza di un problema, ma indicando tra le soluzioni anche una diversa gestione dell’accoglienza dei migranti.

Le foto sono di Massimo Argnani.

Ricercato da un mese, un ventiduenne latitante è stato arrestato nei pressi della stazione

Dopo circa un mese di ricerche congiunte tra polizia locale e statale, un latitante 22enne ricercato per diversi reati contro il patrimonio e la persona è stato individuato e fermato mentre si aggirava nei pressi della stazione di Ravenna.

Il giovane, riconosciuto da alcuni agenti di una pattuglia della locale, è stato condannato a 3 anni 10 mesi e 27 giorni di reclusione, dopo la revoca degli arresti domiciliari. Nei suoi confronti infatti, era inizialmente stata disposta la detenzione in comunità terapeutica, tuttavia, l’uomo aveva violato il provvedimento allontanandosi dalla struttura già dal giorno dopo il suo ingresso. Terminate le formalità di rito, gli agenti hanno condotto il 22enne nel carcere ravennate.

 

Dopo più di due anni, i ristori per le Cab alluvionate superano il 50% del valore totale dei danni

Ci sono voluti più due anni per far ottenere alle Cooperative Agricole Braccianti almeno la metà dei ristori previsti per fronteggiare i danni dell’alluvione 2023: la soglia del 50% è stata superata grazie all’erogazione del primo saldo dal fondo nazionale Agricat, che ha portato il totale complessivo dei risarcimenti a 16 milioni di euro (su un danno totale stimato di 31 milioni).

Il fondo mutualistico nazionale Agricat è destinato all’indennizzo delle aziende agricole per danni da alluvione, gelo o siccità. È finanziato con il 3% dei contributi destinati agli agricoltori della Politica Agricola Comunitaria e, nel 2023, anche dallo Stato che ha stanziato fondi appositi per le aziende alluvionate. I danni riconosciuti alle CAB dall’ente sono stati oltre 13,5 milioni di euro, ma l’insufficienza delle risorse statali ha portato a un taglio lineare sul riconoscimento dei danni e alla liquidazione totale di 9,2 milioni di euro.

Sul fronte dei risarcimenti tramite piattaforma Sfinge, una delle voci più consistenti di ristoro per le aziende colpite, Legacoop Romagna auspica una revisione dei criteri di calcolo dei danni subiti e dei costi rendicontabili. Alcuni punti più urgenti riguardano i costi straordinari sostenuti dalle aziende, in particolare per i lavori in economia, e per i ripristini in seguito ai danni legati all’alluvione 2023. Sarebbe inoltre utile inserire nel canale di risarcimento anche i danni causati dall’alluvione 2024, al momento esclusi.

«Agricat – commenta il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi – è uno strumento utile che ha però dimostrato forti rigidità burocratiche, tecniche e limitazioni finanziarie. Al momento siamo ancora lontani dall’obiettivo del 100% di ristoro stabilito dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma bisogna prendere atto di un processo che, finalmente, si è sbloccato. L’auspicio è che lo Stato intervenga affinché i fondi raggiungano la capienza annunciata per tutte le aziende agricole».

Al via i lavori per la demolizione del ponte: operazione da 6,1 milioni e sei mesi di cantiere

Lavori al via per la demolizione del ponte di Sant’Agata sul Santerno: nella giornata di domani (giovedì 31) la struttura del ponte verrà completamente rimossa, per poi essere smantellata a terra e successivamente smaltita. La demolizione richiederà un investimento di 6,1 milioni di euro e circa sei mesi di lavoro. 
Vista la mole notevole del ponte (dal peso di 200 tonnellate) in questa prima fase di intervento verrà utilizzata una gru speciale, di cui sono disponibili solo pochi esemplari in tutto il Paese e che opera attraverso un braccio meccanico di 40 metri. La gru è stata installata in queste settimane, dopo la realizzazione di un’apposita piazzola in calcestruzzo capace di garantirne la stabilità.
La seconda fase del cantiere prevederà invece la rimozione dei piloni in alveo, operazione questa che può essere eseguita solamente con condizioni meteo favorevoli. Per quanto riguarda invece la successiva ricostruzione, Rfi ha annunciato la propria disponibilità per le operazioni di rifacimento all’arrivo dei relativi finanziamenti.
A differenza della struttura attuale, realizzata nel 1951 e più bassa rispetto agli argini) il nuovo ponte sarà adeguato all’altezza delle sponde e non prevede l’installazione di piloni in alveo.

Doppia escursione guidata: da Sant’Alberto a Lido di Spina passando per le valli di Comacchio in bicicletta

Venerdì 1 e giovedì 14 agosto si terrà “L’Argine degli Angeli”, un’escursione in bicicletta o in e-bike lungo la ciclabile nel cuore delle valli meridionali di Comacchio. Si tratta di un’esperienza organizzata dal Centro Visite NatuRa alla scoperta della natura del Delta del Po tra specchi d’acqua e distese di fenicotteri.

Il tour, che parte alle ore 9, prevede l’accompagnamento di una guida ambientale lungo i primi 7 km. Una volta istruiti dalla guida sul proseguo del tragitto, ogni visitatore o gruppo sarà responsabile della propria bici, e potrà fruirne in autonomia fino a fine giornata. Ogni partecipante potrà proseguire in autonomia nel percorrere l’intero Argine degli Angeli fino a Lido di Spina. Il ritorno avverrà in maniera autonoma fino al punto di partenza, entro il tramonto.

Ogni partecipante avrà a disposizione un binocolo e l’escursione prevede il passaggio sul caratteristico traghetto del fiume Reno. Il punto di ritrovo è in Via Pereo 18 a Sant’Alberto e la lunghezza complessiva del tragitto fino a Lido di Spina (andata e ritorno) è di 36 km.

I biglietti (anche con bici propria) sono acquistabili online su shop.atlantide.net nella sezione del Centro Visite NatuRa: https://shop.atlantide.net/circuito-amaparco/museo-natura/?rwstep=product. Si può partecipare con bici propria oppure selezionare la bici muscolare o l’e-bike al momento della prenotazione.

Moto contro furgone, grave un 28enne al Bufalini

Un ragazzo di 28 anni è stato trasportato d’urgenza al Bufalini di Cesena, in condizioni definite critiche, dopo un incidente avvenuto nella mattinata di oggi (30 luglio) in via Di Vittorio, zona Bassette di Ravenna.

Stando a una prima ricostruzione, il giovane, che stava percorrendo via Di Vittorio in sella a una moto, si è schiantato contro un furgone che stava uscendo da una traversa, senza riuscire quasi a frenare e finendo nella corsia opposta dopo un volo di diversi metri.

Il 28enne, in stato di semi-incoscienza, è stato trasportato in elicottero al Bufalini con il codice di massima gravità. È stato soccorso anche l’autista del furgone, che ha accusato un malore per via di quanto successo davanti ai suoi occhi.

Ai campionati italiani di paracadutismo trionfa la ravennate Silvia Magnani

La ravennate Silvia Magnani vince i Crazy Fly Para Show 2025 di Nettuno, i campionati italiani di paracadutismo sportivo. La bizantina si è aggiudicata il titolo italiano assoluto nella specialità dell’atterraggio di precisione.

Silvia Magnani gareggia sotto le insegne dello Skydive Pullout di Ravenna ed è stata l’unica atleta non militare sul podio nonchè una delle pochissime partecipanti a non appartenere ad una squadra militare. Magnani, oltre ad aver vinto in campo femminile, si è piazzata al nono
posto assoluto, subito alle spalle del marito, Claudio Carbone.

Nell’atterraggio di precisione, i lanci avvengono da circa 1000 metri. L’obiettivo è di centrare in atterraggio con il tallone un bersaglio che è un disco rosso di 2 cm di diametro situato all’interno di un apparato elettronico che misura fino a 15 cm di errore dal centro. Vince l’atleta che facendo la sommatoria dei lanci, totalizza un minor numero di centimetri di errore dal centro. 

Silvia Magnani dei sette lanci in programma è riuscita ad ottenere uno scostamento dal centro esatto di appena 13 centimetri: collezionando 1 solo centimetro di errore al primo lancio, 2 al secondo e nuovamente 1 al terzo e nuovamente 2 al quarto, fino ad amministrare il vantaggio ottenuto sino a quel momento.

Dal 1 al 3 agosto torna il “MiMa Vintage Market” tra arte, antiquariato, moda e musica d’altri tempi

Torna per la sua undicesima edizione il MiMa Vintage Market, in programma nei giorni 1, 2 e 3 agosto 2025 nella suggestiva cornice della Rotonda 1° Maggio e lungo Via Forlì, nel cuore di Milano Marittima. L’evento, nato nel 2014, si è ormai affermato come un punto di riferimento per appassionati e collezionisti provenienti da tutta Italia e in questi anni ha registrato oltre 100.000 visitatori complessivi.

Quest’anno saranno presenti circa 50 espositori selezionati, provenienti da tutta Italia, che porteranno in mostra una ricercata offerta di arredamento d’antiquariato e vintagequadrisculturetappeti e arazzistampe d’arte modernamusica in vinile, oltre a una raffinata selezione di abbigliamento vintage e accessori di brand di lusso. L’apertura al pubblico sarà dalle ore 17 alle 24, mentre molti espositori saranno presenti anche durante la mattinata, per accogliere i visitatori già nelle prime ore della giornata.

L’evento è organizzato dalla società Brandozzi. Il MiMa Vintage Market si svolge con il patrocinio del Comune di Cervia – Ufficio Commercio e con la collaborazione della Confcommercio Ascom Cervia.

Prosegue l’istituzione della Zona Logistica Semplificata: «Nuove imprese, 20mila addetti in più e incremento del 90% del fatturato»

«Nascita di nuove imprese, 20mila addetti in più e incremento del 90% del fatturato del sistema portuale». Sono questi gli scenari elaborati da Unioncamere E-R e ricordati dal presidente della Camera di Commercio Guberti durante il convegno Legacoop Romagna sulla nuova Zona Logistica Semplificata. Attrarre investimenti, semplificare le regole, valorizzare il porto di Ravenna come porta di accesso alla Regione sono i punti cardine del progetto. La “ZLS” dell’Emilia-Romagna interesserà 4.563 ettari di terreno in 28 comuni di tutta la Regione e saranno coinvolti 6 settori: ceramica, meccanica, tessile-abbigliamento, agroalimentare e chimica-plastica.

«Lo scalo portuale ravennate, tra l’altro, parte da una condizione di vantaggio rispetto ai competitori – dichiara Legacoop Romagna attraverso il comunicato –. Non solo perché dispone di 300 ettari di terreno dove progettare gli interventi su cui sviluppare la nuova zona, ma anche perché il sistema economico romagnolo è abituato, in una logica di sistema, a condividere i ragionamenti sulla crescita economica dei vari territori».

Tra i relatori presenti al convegno: il Sindaco, Alessandro Barattoni, il presidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna Giorgio Guberti, il Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Ravenna, Francesco Benevolo, il Presidente di Sapir, Riccardo Sabadini e gli esperti Marco Radaelli (SCS Consulting), e Davide Missiroli, responsabile di Legacoop regionale per i Trasporti e la Logistica. I lavori sono stati coordinati da Simona Benedetti, responsabile Attività Sindacale di Legacoop Romagna. In sala erano presenti una cinquantina di rappresentanti del mondo economico. Tra gli ospiti istituzionali anche i consiglieri regionali Eleonora Proni e Nicolò Bosi, e l’assessora alle Politiche per l’impresa del Comune di Forlì, Paola Casara.

«La Zona Logistica Semplificata – ha concluso il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi – è una enorme occasione non solo per l’economia di Ravenna, ma per quella di tutta la Romagna, per non dire di tutto il Paese. Dobbiamo pensarla come un’opportunità che coinvolga l’intero sistema economico, quasi come se fosse la base di partenza di una sorta di “piano regolatore” condiviso che ci consenta di sviluppare il territorio sulla base dei valori che ci caratterizzano, prima di tutti la legalità».

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