sabato
27 Dicembre 2025

Moni Ovadia al Goldoni con “Cabaret Yiddish”

Domenica 21 dicembre alle 20.30 il Teatro Goldoni di Bagnacavallo ospita “Cabaret Yiddish”, spettacolo di e con Moni Ovadia in collaborazione con Corvino Produzioni, inserito nel calendario di “Bagnacavallo d’inverno”. “Cabaret Yiddish” è uno spettacolo che attraversa memorie, luoghi e sentimenti universali, parlando di sradicamento, identità, fragilità e resistenza culturale, ma anche della capacità della musica e della parola di restituire dignità e senso all’esperienza umana, anche nei suoi passaggi più dolorosi.

Lo spettacolo è un intenso viaggio nella lingua, nella musica e nella cultura yiddish, quell’universo composito nato dall’incontro tra tedesco, ebraico e lingue dell’Europa orientale, che ha dato voce per secoli alla condizione dell’ebreo errante e alla sua memoria collettiva. Attraverso racconti, aneddoti, citazioni, canti e brani musicali, Ovadia alterna ironia e poesia in una forma che richiama il cabaret tradizionale, ma che si fa anche racconto civile e culturale. Al centro dello spettacolo c’è la musica klezmer, definita dallo stesso Ovadia «il suono dell’esilio, la musica della dispersione», eseguita con violino, violoncello, clarinetto e fisarmonica, strumenti che rimandano alla tradizione musicale degli ebrei dell’Europa orientale a partire dal XVI secolo. Accanto a Moni Ovadia salgono sul palco Michele Gazich al violino, Giovanna Famulari al violoncello, Lorenzo Marcolina al clarinetto e Gian Pietro Marazza alla fisarmonica, con il suono curato da Mauro Pagiaro. I biglietti costano 18 euro e sono disponibili in prevendita su Vivaticket.

Arlena Buelli è la vincitrice del Premio D’Attorre: premiazione giovedì 18 dicembre alla Classense

Giovedì 18 dicembre alle 17 nella sala Muratori della biblioteca Classense si svolgerà la consegna del premio Pier Paolo D’Attorre. La vincitrice dell’edizione 2025 è Arlena Buelli, dell’Università degli Studi di Bologna, che ha partecipato con la tesi di dottorato “Print Culture as Political Networks: The Circulation of Anticolonial and Antiracist Periodicals in Africa and the African Diaspora, 1910s-1930s”. Il premio è dedicato alla memoria di Pier Paolo D’Attorre (1951-1997), docente di Storia contemporanea dell’Università di Bologna e sindaco di Ravenna negli anni 1993-1997, prematuramente scomparso nell’aprile del 1997. Negli anni il premio ha coinvolto molti neodottori di ricerca provenienti da diverse università italiane, con tesi su temi cari a D’Attorre quali: economia e amministrazione pubblica nell’Italia contemporanea, il rapporto pubblico-privato nella società di massa e le relazioni tra Europa e Stati Uniti.

Queste le motivazioni espresse dalla commissione scientifica, composta da Marica Tolomelli (Università degli Studi di Bologna), Valeria Deplano (Università degli Studi di Cagliari), Ferdinando Fasce (già docente dell’Università degli Studi di Genova), Anna Pellegrino (Università degli Studi di Bologna) e Silvio Pons (Scuola Normale Superiore di Pisa).: “Il lavoro di Arlena Buelli si distingue tra le tesi dottorali candidate per il premio D’Attorre per la maturità di trattazione e analisi di un tema tanto originale quanto complesso da indagare. Adottando un approccio transnazionale che tiene assieme il continente africano e la sua diaspora, e attraverso l’analisi della stampa periodica, Buelli si pone infatti l’obiettivo di ricostruire e studiare le reti politiche e culturali anticoloniali tra le due guerre mondiali. Tramite un ampio scavo archivistico e bibliografico, la ricerca non si limita a ricostruire i network di produzione culturale, ma anche la diffusione delle idee, la ricezione, la reazione censoria delle potenze imperiali. La tesi in oggetto si colloca all’intersezione di due filoni di ricerca che stanno conoscendo in questi anni uno sviluppo consistente, anche teorico: da una parte, la storiografia sulle reti culturali ed intellettuali transnazionali; dall’altra gli studi sull’imperialismo contemporaneo da una prospettiva globale, con particolare attenzione alla storia dei movimenti anticoloniali prima della decolonizzazione. Il lavoro contribuisce a entrambi gli ambiti di studio in maniera convincente, innovativa, e matura. Nel complesso dunque la tesi di dottorato di Buelli offre un importante contributo allo studio della storia dei movimenti nel contesto globale, ponendosi in linea con degli ambiti di ricerca coltivati da Pier Paolo D’Attorre”.

La cerimonia di premiazione è organizzata dal comitato promotore del premio D’Attorre, composto da Comune di Ravenna, Fondazione Casa di Oriani, famiglia D’Attorre e Fondazione Gramsci Emilia Romagna, con il sostegno della Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna. La serata vedrà i saluti del sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni, di Patrizia Ravagli per l’Istituzione Biblioteca Classense e di Lorenzo Cottignoli per la Federazione delle Cooperative della Provincia di Ravenna.

L’azienda ravennate Molino Spadoni rafforza l’export e debutta alla fiera internazionale di Riyad

La pizza piace sempre di più anche agli abitanti dei Paesi Arabi, dove sta diventando un vero e proprio fenomeno di costume. Molino Spadoni, azienda specializzata nella produzione di farine di alta qualità, coglie il trend presenziando per la prima volta, dal 15 al 17 dicembre, al 14° HORECA RIYADH 2025. Si tratta di una delle più importanti fiere annuali per il settore dell’ospitalità e del food service in Medio Oriente e, in particolare in Arabia Saudita.

Una presenza, quella di Riyadh, che conferma il crescente interesse dell’azienda ravennate verso le opportunità offerte dai mercati internazionali, che quest’anno svilupperanno circa il 33% del totale fatturato. «All’interno dell’area mediorientale, l’Arabia Saudita oggi è senza dubbio il mercato principale e quello in più rapido sviluppo, grazie alle nuove politiche di attrazione del turismo da parte della famiglia Reale – afferma l’amministratore delegato Leonardo Spadoni. Si tratta di realtà relativamente nuove per noi, anche se in Arabia Saudita abbiamo acquisito come cliente uno dei due principali attori nel canale horeca (hotel, restaurant, cafè) che supporteremo con attività di affiancamento alla sua forza vendita e demo tecniche per i suoi principali clienti, ovvero catene di hotel, ristoranti e pizzerie».

L’evento arabo propone workshop, show culinari e competizioni per baristi, attirando espositori e visitatori da tutto il mondo in cerca di nuove tendenze e opportunità di business. Molino Spadoni è presente allo stand del distributore Squiby Foods con il suo ambassador Gaetano Garofalo, secondo classificato per la categoria Pizza Napoletana STG all’ultimo Campionato Mondiale della Pizza, che realizzerà le sue iconiche creazioni, utilizzando l’originale farina per pizza alla napoletana tipo “0” Chella llà, la farina specifica ideata dall’azienda e approvata dall’Associazione Verace Pizza Napoletana. L’ultima nata di Molino Spadoni sarà naturalmente affiancata da altre referenze di punta, come le intramontabili PZ3, PZ4, per pizze tradizionali o croccanti, e altri prodotti indispensabili per i professionisti tra cui Madre Pizza, Staccapizza e Lievito di birra secco attivo.

Federcoop Romagna presenta i dati: utile di 100mila euro e 280mila euro di benefit ai lavoratori

La convention di Federcoop Romagna, svolta all’Almagià di Ravenna, è stata l’occasione per ripercorrere le cifre della crescita, dalla costituzione del 2017 a oggi: 114 occupati (+45%), di cui 88 donne, 6,5 milioni di euro di fatturato (+20%) e quattro sedi tra Ravenna, Forlì, Rimini e CesenaIl bilancio 2025 si chiuderà con un utile di circa 100mila euro, ristorno alle cooperative associate e premio di produzione pieno ai dipendenti. Nel 2025 i lavoratori hanno ricevuto circa 280mila euro di benefit, quasi 2.500 euro a testa, fra ticket, welfare, bonus di risultato e altri incentivi.

Tra gli obiettivi emersi dall’incontro ravennate, figura il rafforzamento del modello organizzativo, per affiancare in modo ancor più efficace le cooperative romagnole aderenti a Legacoop nel loro percorso di crescita e consolidamento. Questo significa anche favorire i percorsi di formazione dei dipendenti Federcoop e l’ulteriore innalzamento del loro livello professionale. «Sappiamo che se vogliamo rimanere leader di mercato, dobbiamo saperci proiettare sul medio e lungo periodo — dicono il presidente di Legacoop e Federcoop Romagna, Paolo Lucchi e la coordinatrice della direzione operativa di Federcoop, Ornella Rutigliano —. Questo significa implementare l’Intelligenza Artificiale nei servizi di supporto più tradizionali e avviare sperimentazioni di utilizzo dell’IA per le consulenze più avanzate, ma anche allargare il percorso di certificazione di genere a tutte le cooperative del mondo Legacoop nazionale, favorire la massima trasparenza e chiarezza dei bilanci delle cooperative associate e garantire percorsi di crescita professionale ai soci e dipendenti delle cooperative romagnole».

Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme rischiano di non essere più riconosciuti come comuni montani

«Nel ravennate, realtà come Casola Valsenio, Brisighella e l’area collinare faentina (Riolo Terme, ndr) rischiano di vedere messo in discussione il loro riconoscimento come comuni montani, con conseguenze molto concrete: meno risorse per la manutenzione delle strade, minori fondi per la sicurezza del territorio, meno tutele per scuole, trasporti pubblici e servizi sanitari di prossimità». Sono queste le parole del consigliere regionale Niccolò Bosi, a seguito della decisione del governo di declassare 1.200 comuni d’Italia (su 4.000 totali), ridefinendo i nuovi parametri di un comune montano.

D’ora in poi per essere montano, un comune deve avere il 25% di superficie sopra i 600 metri e il 30% di superficie con almeno un 20% di pendenza. In alternativa, un secondo criterio stabilisce che si può ritenere comune montano anche un territorio con altimetria media superiore ai 500 metri. Infine un terzo parametro prevede un’altimetria media più bassa ma che consenta di considerare montani anche quei comuni che sono interamente circondati da territori che rispettano i primi due criteri. Saranno quindi “tagliati” oltre il 40% dei 121 comuni montani regionali, tra cui Casola Valsenio (195 metri sul livello del mare), Brisighella (115m) e Riolo Terme (80m).

«È da oltre settant’anni – dice Roberto Calderoli, il ministro per gli affari regionali e le autonomie, in occasione delle celebrazioni della Giornata internazionale della montagna a Cortina – che si aspettava un rinnovo complessivo e funzionale dei criteri, soprattutto considerando quelli in vigore fino a ieri. Ci abbiamo lavorato molto e siamo alle battute finali. In questo modo prevediamo di risolvere il paradosso tutto italiano per cui il 35% di territorio italiano è montano, ma oltre il 55% dei comuni risultava negli elenchi degli Affari regionali».

Il consigliere Niccolò Bosi vista la preoccupazione di molti sindaci e della conferenza stampa indetta dal Gruppo Pd, ha dichiarato: «Come Regione Emilia-Romagna abbiamo sempre difeso un’idea di montagna viva, abitata e presidio del territorio, investendo su servizi, infrastrutture e coesione sociale. Le famiglie, senza incentivi per i nidi, incentivi per la casa e tutela dei servizi pubblici, rischiano di decidere di non abitare più i territori montani, aumentando così lo spopolamento e la fragilità di quei comuni che invece dovrebbero essere un baluardo contro l’impoverimento territoriale e il dissesto idrogeologico. Non possiamo accettare che, con un colpo di penna, si sottraggano strumenti fondamentali a comunità che già fanno i conti con grandi fragilità. Questa norma traccia una linea chiara tra chi crede che l’appennino possa ancora essere una risorsa fatta di aziende che meritano una fiscalità di vantaggio e di cittadini che meritano servizi territoriali, e chi come il Governo crede che invece le aree interne e collinari debbano essere lasciate sole».

Nella giornata di oggi, martedì 16 dicembre, è stata presentata una risoluzione all’Assemblea Legislativa dal Gruppo Pd per chiedere alla Giunta Regionale di farsi portavoce in Conferenza delle Regioni della necessità di rivedere i criteri annunciati dal Governo. «Con questa risoluzione – ha dichiarato Daniele Valbonesi, consigliere regionale PD e primo firmatario – chiediamo al Governo di fermarsi e rivedere criteri che sono sbagliati nel metodo e nel merito. La montagna non è solo una questione di metri sul livello del mare: è fatta di comunità, di servizi da garantire, di lavoro, di presidio del territorio e di sicurezza idrogeologica. Tagliare i Comuni montani significa colpire tutto questo e mettere a rischio anni di politiche virtuose».

Esercitazione sul rigassificatore in mare: simulazione di un incendio con un infortunato da evacuare

Nel pomeriggio di oggi, 16 dicembre, si sta svolgendo un’esercitazione antincendio a bordo del rigassificatore in mare al largo di Punta Marina (detto anche Fsru) con l’evacuazione di un marittimo infortunato. La conclusione del test è prevista per le 17.

Due gli scenari che verranno simulati. L’ipotesi principale prevede che, durante operazioni di discarica di gas naturale liquefatto (Gnl) tra una metaniera e la Fsru, un aumento repentino di pressione provochi un’esplosione e l’innesco di un incendio, con un ferito a bordo e l’attivazione delle procedure previste dal piano di emergenza. Nella seconda ipotesi, invece, l’incendio avviene senza che ci siano navi attraccate al rigassificatore.

Si tratta di un’esercitazione di routine per mantenere lo standard di preparazione. L’operazione coinvolge la capitaneria di porto (che ha il coordinamento di tutta l’esercitazione), la guardia di finanza, i vigili del fuoco, l’Autorità portuale, i Piloti del porto, gli Ormeggiatori, i rimorchiatori della Sers, la Secomar per l’antinquinamento e il 118.

Allarme E-Work Faenza: a Ragusa arriva la quinta sconfitta consecutiva

Prosegue il momento negativo per le ragazze di coach Paolo Seletti: sono ora cinque le sconfitte consecutive. L’ultima è maturata in terra sicula, contro Ragusa per 67-54 in una partita fatta da difese aggressive, transizione e contropiede. Un’ulteriore tegola per Faenza è l’infortunio occorso dopo nemmeno tre minuti di gioco a Julia Bazan, che si è accasciata urlando a terra per via di una torsione del ginocchio sinistro.

Ragusa spinge e con di Fine, Stroscio e Johnson riesce a mettere in paniere un piccolo distacco chiudendo la prima frazione a +5, 16 a 11. Inizio della seconda frazione con la Passalacqua che parte a razzo; dall’angolo Moriconi insacca e conquista anche un libero supplementare poi, con la parentesi di Nori, sarà Stroscio a mettere dentro dall’arco grande. Quattro punti di Johnson e due di Di Fine, aumentano il vantaggio delle aquile iblee che arrivano al +15 (28-15 a metà frazione). Per la E-work sono le iniziative di Guzzoni, un cecchino da ogni parte del campo, a tenere a galla la squadra che riesce a mettere dentro un parziale di 7 a 0 e a portarsi al -8 al fischio di sirena del riposo grande. La Passalacqua conduce per 35-27. Le danze vengono riaperte da Cedolini dall’arco grande seguita da una scatenata Stroscio che chiuderà l’incontro con 27 punti e Ragusa prende il largo, stavolta senza che Faenza dia l’impressione di potere ribaltare il risultato. Tra il -10 e il -15 Guzzoni perde parte dei superpoteri – merito anche della difesa iblea -, che ne avevano segnato l’azione; Georgieva fa sentire la sua voce da sotto e si riparte per gli ultimi 10 minuti. Faenza non riesce a ricucire lo svantaggio e la partita termina con il punteggio di 67 a 54 per le siciliane.

 

Passalacqua Ragusa – E-Work Faenza 66-53
16-11; 35-27 (19-16); 52-42 (17-15); 67 -54 (15-12)

Passalacqua Ragusa: Mallo, Consolini ne , Cedolini 9, Mazza 3, Stroscio 27, Moriconi 3, Narviciute 4, Olodo, Di Fine 6, Johnson 15. All.Buzzanca

E Work Faenza: Brzonova 2 , Bazan, Ciuffoli , Nori 8, Georgieva 13, Milanovic ne, Zanetti 4, Cappellotto, Guzzoni 18, Onnela 9 . All. Seletti

Note. Tiri da due: Ragusa 18/43 (41%) Faenza 16/39 (41%); Tiri da tre: Ragusa 8/22 (36%), Faenza 5/18 (27%); Tiri liberi: Ragusa 7/8 (87%) Faenza 7/8 (87%);  Rimbalzi: Ragusa 40, Faenza 35: Palle perse, Ragusa 17, Faenza 21; Palle recuperate Ragusa 11, Faenza 11; Assist  Ragusa 20, Faenza 11.

Arbitri: Pierluigi Collura e Francesco Rosato di Roma

Ottime percentuale e vittoria per Faenza contro Ferrara. Serata buia per Ravenna che cade male in casa

18 punti in classifica per Tema Sinergie Faenza che, nella sedicesima giornata di campionato, fa valere il fattore campo imponendosi su una buona Ferrara per 89-81. I manfredi e gli estensi hanno regalato ai presenti una partita “tirata” per tutti i 40 minuti. Tra le mura amiche del Pala Costa male l’Orasì Ravenna, che rimedia una brutta figura contro Piombino (67-86) e si fa raggiungere in classifica a quota 10 dai livornesi.

La Tema Sinergie non ha buone percentuali offensive nel primo tempo, mentre in difesa è sempre attenta, ma alla prima difficoltà reagisce con grande lucidità. Ferrara si porta avanti 35-22 e Vettori (5 punti) e Fragonara (tripla) propiziano il break che riporta i faentini sotto 32-35. Nel secondo tempo aumentano anche le percentuali in attacco e i Raggisolaris trovano il sorpasso con due liberi di Romano (51-50) e l’allungo con Fragonara (58-53), venendo poi ripresi da Casagrande che firma il 58-58 del 30’. Poi la Tema Sinergie sfodera i suoi cecchini e inizia a segnare da tre punti, continuando a difendere molto bene, tanto che Marchini è l’unico a segnare per gli ospiti. Rinaldin spara da tre l’80-69 poi Fragonara dalla lunetta regala il massimo vantaggio: 86-74. Un vantaggio che i Raggisolaris gestiscono fino alla fine vincendo 89-81, mettendo il punto esclamativo ad un quarto dove hanno segnato ben 32 punti.

TEMA SINERGIE FAENZA: Camparevic ne, Tartaglia ne, Rinaldin 8, Stefanini 5, Mbacke 13, Vettori 14, Van Ounsem 13, Romano 9, Longo 2, Fragonara 21, Aromando ne, Fumagalli 4. All.: Pansa
ADAMANT FERRARA: Dioli ne, Bellini, Sackey 2, Renzi 16, Pellicano 2, Santiago 8, Tio 7, Solaroli 4, Marchini 23, Casagrande 15, Caiazza 4. All.: Benedeto

L’avvio di gara al Pala Costa ha subito buon ritmo: al primo canestro ospite di Menconi risponde Brigato, protagonista di un buon inizio personale che consente ai giallorossi di portarsi avanti sul 9-4 grazie anche a una tripla. Nella seconda parte del quarto, però, gli ospiti trovano continuità dall’arco con Giunta, che guida un parziale importante. Le triple di Piombino, unite a qualche palla persa di troppo, spingono gli ospiti sul 21-30 alla prima sirena. A complicare ulteriormente la situazione, l’uscita per infortunio di capitan Dron. Nel secondo periodo Ravenna rientra in campo con determinazione: Jakstas è incisivo in penetrazione e Brigato firma il -1 (29-30). Piombino con grande lucidità respinge il tentativo di rimonta giallorosso. Gli ospiti allungano nuovamente e chiudono il primo tempo avanti 33-47. Il terzo quarto si apre a ritmo alto, con Ravenna chiamata a inseguire e Piombino determinata a consolidare il vantaggio. Gli ospiti continuano a colpire dall’arco con Raivio e Ianuale, ampliando ulteriormente il margine. Nell’ultimo quarto Ravenna prova ad aumentare la produzione offensiva con le triple di Paiano e Paolin, ma Piombino controlla il ritmo della gara grazie alla solidità sotto canestro e alla gestione dei possessi. I giallorossi cercano di sfruttare il bonus avversario, ma il cronometro scorre e gli ospiti mantengono il controllo fino alla sirena finale. Il match termina 67-86.

OraSì Basket Ravenna: Dron 0, Jakstas 15, Cena 5, Brigato 22, Ghigo 3, Paiano 5, Morena 0, Paolin 4, Naoni 10, Feliciangeli 3, Catenelli (n.e), Venturini (n.e)

Solbat Golfo Piombino: Ianuale 16, Giunta 25, Buffo 3, Guaita 0, Carnevale 0, Ammannato 5, Raivio 17, Menconi 9, Fabiani 4, Forti 7, Ferraresi (n.e), Pipitone (n.e).

La settimana vedrà il turno infrasettimanale, con la Tema Sinergie che scenderà in campo mercoledì a Jesi e domenica 21 ancora al Pala Cattani con Caserta. Doppio match anche per Ravenna: giovedì 18 alle 20.30 contro Ferrara al Pala Costa e domenica 21 in trasferta a Fabriano.

Danneggiate tre auto in pieno centro, sopralluoghi anche della Scientifica

Tre auto sono state danneggiate nella notte tra il 15 e il 16 dicembre a Ravenna, nella centrale via di Roma. Ad accorgersene, i proprietari, al loro risveglio. Tra cui anche un turista che aveva trascorso la notte in un hotel in zona.

All’interno di una delle auto vandalizzate sarebbero state trovate anche tracce di sangue. Sul posto per le indagini anche la Polizia Scientifica. Potrebbero risultare decisive per le indagini anche le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della zona.

Il commento dei mister. Stellone: «Ravenna e Arezzo si giocheranno la B fino alla fine»

Nell’analizzare la terza sconfitta in campionato del suo Ravenna, mister Marco Marchionni prende in esame entrambe le frazioni di gioco. «Nel primo tempo abbiamo fatto meglio, cercando di fare le cose che avevamo preparato e infatti abbiamo creato diverse situazioni pericolose. Nel secondo tempo abbiamo fatto invece più fatica, non siamo riusciti a giocare con continuità». I meriti sono anche degli avversari. «Loro hanno bravi giocatori che sanno tenere la palla e ci hanno messo in difficoltà. Hanno anche difeso molto bene ed erano sempre ben messi in campo». Sul rigore dubbio che ha deciso la partita, Marchionni usa il solito fair-play: «I ragazzi mi hanno detto che il tocco c’è stato».

«Del pareggio dell’Arezzo non ci deve interessare – ha detto ancora l’allenatore del Ravenna -. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi, perché oggi in ogni caso ci è mancata la vittoria».

Il mister della Vis Pesaro, Roberto Stellone, è naturalmente soddisfatto. «Una bella vittoria e una bella partita. Affrontavamo una squadra forte, abbiamo fatto una gara attenta, vincendo tanti duelli. Non ci siamo disuniti. Abbiamo fatto un’ottima gara contro una squadra forte, che ha reso meno, ma per meriti nostri».

Rispondendo a una domanda su quale sia la favorita per la B, Stellone ha risposto: «Arezzo, Ascoli e Ravenna sono tre squadre forti, ma le rose più attrezzate credo le abbiano l’Arezzo e il Ravenna, nonostante l’Ascoli giochi forse un miglior calcio. Osservando l’andamento del campionato fino ad oggi, penso che Arezzo e Ravenna si giocheranno la promozione fino alla fine».

Le pagelle del Ravenna che ha perso a Pesaro: insufficiente (anche) la coppia d’attacco

Ecco le pagelle del Ravenna che ha perso contro la Vis Pesaro (qui tabellino e cronaca).

ANACOURA 5,5: tra i pali si fa trovare pronto, con i piedi invece va a pochi millimetri dal disastro nel secondo tempo, uscendone “pulito” solo dopo alcuni minuti di revisione al monitor da parte dell’arbitro, che decide di non dare il secondo rigore della serata.

DONATI 6: partita di sostanza, impreziosita da un cross da serie A che i compagni non riescono a trasformare in gol (35′ st DA POZZO sv).

ESPOSITO 6: solita sicurezza, prova a far partire l’azione con la consueta personalità, oggi però non sempre con i tempi giusti.

SCARINGI 6: fa il suo sia da braccetto di sinistra che da centrale nei quattro.

CORSINELLI 5,5: in difficoltà sulla fascia, poco propositivo (14′ st VIOLA 6: ci prova, senza trovare la posizione più efficace. Ma un angolo calciato alla sua maniera e una bella palla per Tenkorang – che poi reclama un rigore – fanno ben sperare per il girone di ritorno).

TENKORANG 6: tra i più attivi dei suoi, si inserisce con i tempi giusti ma gli manca il guizzo finale.

ROSSETTI 5,5: meno sicuro e propositivo del solito, qualche fallo di troppo e una palla persa nella propria trequarti nel primo tempo che poteva costare molto cara (29′ st FALBO sv).

DI MARCO 6: mezzo punto in più per la bella percussione e la palla con il “contagiri” che serve a Spini nel primo tempo per l’occasione più ghiotta dei giallorossi (14′ st LONARDI 6: prova a dare ordine, ma non riesce a innescare il cambio di passo nel finale).

RRAPAJ 6: forse il migliore dei suoi per una ritrovata vitalità e per l’intraprendenza, oltre alla solita generosità. Va anche vicino al gol (35′ st MOTTI sv).

SPINI 5,5: il primo controllo è sempre una meraviglia, le iniziative sempre interessanti, ma oggi sbaglia anche (quasi) sempre la misura dei cross e dei tiri, compreso quello da distanza ravvicinata che calcia sull’esterno della rete e poteva invece portare in vantaggio il Ravenna. Nel finale un bel inserimento da destra poteva portare al pareggio.

LUCIANI 5: lavoro sporco davanti, con alcune sponde che fanno respirare la squadra, senza però riuscire a essere mai pericoloso. Decisivo suo malgrado per il rigore (anche se parecchio dubbio) causato in fase difensiva.

Un Ravenna poco “feroce” perde a Pesaro (1-0). Ma l’Arezzo (al momento) non ne approfitta

VIS PESARO-RAVENNA 1-0
Vis Pesaro
(3-4-1-2): Pozzi; Ceccacci (46′ Di Renzo) , Grimasso, Bove; Zoia, Pucciarelli (91′ Tonucci), Paganini, Vezzoni; Giovannini (72′ Berengo); Nicastro (85′ Ascione), Stabile (72′ Di Paola). A disp: Guarnone, Fratti, Nina, Beghetto, Ascione, Ventre. All. Stellone.
Ravenna Fc (3-5-2) : Anacoura; Donati (80′ Da Pozzo), Esposito, Scaringi; Corsinelli (59′ Viola), Tenkorang, Rossetti (74′ Falbo), Di Marco (59′ Lonardi), Rrapaj (80′ Motti); Spini, Luciani. A disp: Stagni, Borra, Mandorlini, Calandrini, Zagrè, Castellacci, Menegazzo. All. Marchionni.
Arbitro: Gianquinto Edoardo. Assistenti: Vitale, Leonardo.
Recupero: 3′, 5′
Reti: 39′ Paganini (R)
Ammoniti: Rossetti, Giovannini
Calci d’angolo: 4-3
Tiri (di cui in porta): 8(6) – 8(2)
Falli: 14-19
Fuorigioco: 2-2
Note: 2.199 spettatori, di cui 501 ospiti.

Un Ravenna poco feroce esce sconfitto dal fortino della Vis Pesaro (imbattuta in casa) senza demeritare ma con l’impressione di non essersela giocata fino in fondo. Decisivo il rigore realizzato da Paganini  sul finire del primo tempo (concesso dopo alcuni minuti di revisione al monitor per un fallo molto dubbio di Luciani).

Da segnalare sullo 0-0 un’occasionissima sprecata da Spini su assist di Di Marco e nella ripresa una traversa scheggiata sempre da Paganini che poteva portare sul 2-0 la Vis Pesaro (che recrimina anche per un altro rigore, su svarione di Anacoura). Non tantissime altre le occasioni, con Marchionni che ha provato a pareggiarla schierando contemporaneamente due punte (Motti e Luciani) e due trequartisti (Viola e Spini).

Il Ravenna – alla terza sconfitta in campionato – resta al comando con 2 punti di vantaggio sull’Arezzo (fermato sul 3-3 in casa contro il Pineto) che però domenica prossima potrà superare i giallorossi vincendo in casa della Torres fanalino di coda nell’ultima giornata del girone d’andata (il Ravenna riposerà, avendo dovuto giocare contro il Rimini, escluso dal campionato).

CLASSIFICA: Ravenna* 41; Arezzo 39; Ascoli 33; Guidonia 26; Pineto e Carpi 25; Forlì e Vis Pesaro 24; Ternana, Campobasso e Pianese 22; Juventus Next Gen 20; Gubbio 19; Livorno e Sambenedettese 18; Bra 14; Pontedera 13; Perugia 12; Torres 10 (* una partita in più).

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