venerdì
19 Dicembre 2025

Aveva 45 grammi di hashish e un bilancino di precisione ai giardini Speyer: arrestato un 18enne

Un 18enne tunisino è stato arrestato dalla polizia dopo essere stato sorpreso ai giardini Speyer di Ravenna con 45 grammi di hashish, un bilancio di precisione e 135 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Durante la stessa giornata, sempre in zona stazione, la polizia ha individuato un altro cittadino tunisino e lo ha accompagnato in carcere in quanto a suo carico pendeva un ordine di carcerazione, mentre sono state controllate una quarantina di persone; in 20 avevano precedenti.

Statale Adriatica: per 40 giorni si viaggia sulle nuove complanari di via Savini

Al via le ultime fasi di interventi al nuovo “quadrifoglio” di via Savini, nell’ambito dei lavori Anas di ampliamento della strada statale 16 “Adriatica”, alle porte della città di Ravenna. Le ultime lavorazioni prevedono il risanamento profondo dell’asse viario esistente e la sostituzione della barriera centrale spartitraffico. Nel dettaglio, a lavori completati, la sezione stradale avrà una larghezza di 20,60 metri, 6 in più rispetto all’attuale configurazione.

A partire da lunedì 15 settembre la Statale sarà chiusa al traffico, in entrambe le direzioni di marcia, dal km 149,500 al km 150,240 con deviazione dei mezzi sulle nuove complanari di via Savini aperte al traffico in modalità di cantiere. La modifica alla viabilità sarà attiva fino al termine dei lavori, attualmente programmato per sabato 25 ottobre.

L’intervento – che riguarda il primo Stralcio funzionale di 1,45 km, per un importo dei lavori di circa 15 milioni di euro – rientra nel più ampio progetto di riqualificazione della “Tangenziale di Ravenna”.

In arrivo tra Cervia e Ravenna un torneo di calcio giovanile con 28 squadre provenienti dall’Asia

È stato ufficialmente siglato l’accordo tra la 𝐅𝐮𝐭𝐮𝐫𝐢 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐄𝐯𝐞𝐧𝐭𝐬 e l’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐫𝐨𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐒𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐡𝐨𝐧𝐠𝐪𝐢𝐧𝐠 𝐢𝐧 𝐂𝐢𝐧𝐚, per l’organizzazione di un evento  che vedrà la partecipazione di talenti giovanili da tutto il mondo.

Si tratta del 𝐑𝐚𝐯𝐞𝐧𝐧𝐚 𝐂𝐞𝐫𝐯𝐢𝐚 𝐖𝐨𝐫𝐥𝐝 𝐂𝐮𝐩, torneo di calcio giovanile che si terrà negli impianti sportivi dei comuni di Cervia e Ravenna dal 30 aprile al 3 maggio prossimi, con la partecipazione di 56 squadre, di cui 28 asiatiche e altrettante tra italiane ed europee, nella categoria Under 15.

L’evento si propone di poter contribuire anche significativamente ai flussi turistici dei due comuni in un periodo di bassa stagione, dicono gli organizzatori.

Ristoranti per quattro giorni negli stand di piazza Kennedy per celebrare il cappelletto e i suoi “amici”

Archiviata l’esperienza della Festa del Cappelletto e, successivamente, di “Bella Romagna”, dal 9 al 12 ottobre debutta in centro a Ravenna il nuovo format “Caplèt & Friends”, manifestazione di gastronomia e di cultura gastronomica organizzata da Confesercenti. In piazza Kennedy saranno quattro i ristoranti del territorio (aperti dalle 18 alle 22 il giovedì e dalle 11 alle 22 negli altri tre giorni): Officine del Sale (Cervia), Ustarèia (Savarna), Mercato Coperto (Ravenna) e Zeno Cucina & Caffè (Ravenna). Gli stand potranno proporre, oltre alle loro versioni del celebre cappelletto, i primi piatti tipici romagnoli e i dolci. Ospiti della manifestazione, i food truck di Gusto Parma, che porterà l’anolino e le tipicità parmensi, e Stappo, con il tortellino e le pietanze bolognesi.

Ogni giornata sarà arricchita, nel tardo pomeriggio, da un incontro di approfondimento a cura di Andrea Rondinelli e Fiepet con degustazione e cooking show, spaziando dal pollo romagnolo (giovedì 9) al confronto fra le paste ripiene della tradizione emiliano-romagnola (venerdì 10), dai formaggi del compenso del cappelletto (sabato 11) alla piadina ed affini (domenica 12).

Tra i partner che impreziosiranno l’evento, l’Officina Ubuntu, nel Giardino Rasponi di via Guerrini, ospiterà giovedì 9 l’inaugurazione, mentre l’associazione Tralenuvole proporrà, nel primo pomeriggio di sabato 10 e nella mattinata di domenica 12, laboratori dedicati ai più piccoli, sperimentando fra paste fatte a mano e stampe romagnole.

Nel pomeriggio di sabato si terrà anche “Sounds of Europe” appuntamento che mira a sensibilizzare sui temi dell’Unione Europea utilizzando il fil rouge del cibo e della musica: al Fellini Scalinocinque si terrà un evento musicale dedicato. Il locale di piazza Kennedy proporrà inoltre, nei suoi spazi, il concerto live di Ariane Diakite & Chicco Capiozzo Band nella serata di venerdì 10 e un dj-set a cura della webradio Radio Social Coast.

Quell’idea “matta” di parlare dei giovani tra i Sassi di Matera

Sono tornati a casa ieri i tanti ravennati (l’elenco completo è alla fine di questo articolo) che hanno preso parte alla prima tre giorni del Progetto Hamelin, una messa in scena collettiva (sotto la guida di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe) della fiaba del “Pifferaio”. Matera è diventata così un set a cielo aperto per le riprese di quello che diventerà un film, parte di un percorso triennale che nel settembre del 2026 toccherà direttamente anche Ravenna.

Ne abbiamo parlato grazie al nostro ventenne collaboratore Ernesto Moia, che ha tenuto un diario di viaggio in cinque parti, che si conclude qui. (Ecco le puntate precedenti: giorno 0, giorno 1, giorno 2, giorno 3).

Giorno 4, fine

Foto Gruppo
Foto di gruppo dei partecipanti, di Luca Centola

Sveglia alle 8 e 20, partenza alle 9. Nove ore e 45 minuti di viaggio, saluto guide e ragazzi in piazzale Aldo Moro quasi alle 19 (di giovedì 11 settembre). Quattro giorni con le Albe, si ride e si gioca, si lavora, del resto così funziona questo teatro, l’ultimo giorno le prove sono iniziate alle 10 e 30 e l’ultima ripresa è finita alle 22 e 30. La bellezza costa fatica, me ne vale sempre la pena. Dietro queste opere ci sono vari ritratti, di vita e non, qualcosa di antico e al contempo assolutamente moderno. I ragazzi estasiati, i genitori ancor di più, per una storia non originale, proprio per nulla, che però sono pronto a scommettere non sia mai stata raccontata in questo modo. Un’idea matta, a pensarci, portare centinaia di persone in giro per una città rinomata per le sue viuzze e i “sassi”, cercare di coordinarle in file e gruppi per spiegare a chiunque guarderà l’opera che se perdiamo i giovani sostanzialmente possiamo anche non disturbarci a cercare di portare avanti il mondo, perché tanto, se continuiamo a fare come siamo avvezzi, un mondo per i giovani, per noi, non occorrerà.

Un’ultima riga a Matera: che città e che persone meravigliose. Grazie per l’impeccabile ospitalità, non è cosa da poco in questi tempi. Concludo questo diario con una citazione da uno sceneggiatore e scrittore a me caro, da Il ventaglio di Lady Windermere; credo meglio non si possa descrivere quest’opera e questa compagnia: “We are all in the gutters, but some of us are looking at the stars” (“Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle”).

In ordine alfabetico, tutti i partecipanti ravennati, attori per qualche giorno, bambini e bambine, ragazzi e ragazze, genitori e accompagnatori:
Elena Abbondanza, Antonio Achilli, Gianluca Achilli, Elisabetta Agostini, Lara Agresta, Matilde Alampi, Linda Ammendolea, Alfredo Ammendolea, Gabriele Antolini, Elinor Aquilino, Azzurra Arseni, Cosimo Arseni, Brigida Artuso, Margherita Babini, Viola Babini, Rosanna Balestrazzi, Ginevra Barlini, Bianca Bellenghi, Giulio Bernardo Garezzo, Alice Billò, Sebastiano Boldrini, Carlo Bolzoni, Arturo Bompart, Gaia Bonelli, Livia Carattini, Virginia Caravita, Enrico Caravita, Sofia Castagnoli, Davide Mihai Chis, Frida Rodica Chis, Sorin Chis, Eloisa Colombelli, Elisabetta Costa, Zoe Costanzi, Alice Cottifogli, Ludovica Danesi, Sara Di Giulio Cesare, Arianna Donatini, Pietro Fabbrocino, Asia Fantinelli, Luca Foglia, Gioele Franchi, Chiara Gentilesca, Massimo Giordani, Denise Giuliani, Jessica Giuliani, Celeste Giuzio, Greta Gotini, Gabriele Gotini, Gaia Gottarelli, Eugenio Gottarelli, Lorenzo Gottarelli, Giulia Grassetto, Francesco Grassetto, Riccardo Graziani, Carlotta Graziani, Adama Gueye, Alessia Guidotti, Sophie Giovanna Impagnatiello, Tania Lunardini, Serena Magi, Simone Magli, Rebecca Magnani, Giada Magnani, Rita Mambelli, Mara Mantovani, Claudia Mariana, Gessica Mariani, Morena Mattini, Alessandro Mazzavillani, Beatrice Mazzavillani, Debora Meldolesi, Pietro Mengozzi, Andrea Mengozzi, Guia Merlo, Diana Migliaccio, Elisa Migliaccio, Sophia Migliaccio, Pietro Migliaccio, Aida Milandri, Matteo Milucci, Stefania Minardi, Valentina Missiroli, Katiuscia Moccia, Pietro Moglie, Vittoria Nicita, Silvia Olivi, Camilla Onofri, Alice Onofri, Chiara Paganelli, Evelina Palushaj, Marianna Panebarco, Virginia Pannacci, Mattia Panvini, Diego Pappaccogli, Emma Petroncini, Mauro Petroncini, Alice Pleiadi Lampronti, Zoe Pollini, Michele Pollini, Letizia Putignano, Dario Racagni, Laura Redaelli, Mia Rizzo, Barbara Romualdi, Matteo Sansavini, Giulia Saporetti, Lorenzo William Scaglione, Leonardo Scaglione, Ottavia Salerno, Bartolomeo Salerno, Matteo Salerno, Asia Steri, Ylenia Tagliaferri, Mattia Torricelli, Anna Lou Toudjian, Giacomo Tramontani, Francesco Trotta, Goffredo Vasi, Guenda Vieceli, Ernesto Vistoli, Maya Zaffoni, Mascia Zito, Anna Zoli.

Un milione di euro per i nuovi spazi di Santa Teresa: 70 posti letto tra dormitorio e Casa della Carità

Un nuovo dormitorio e l’ampliamento della Casa della Carità. Sono queste le novità dell’Opera Santa Teresa di Ravenna al termine di due anni di lavori, costati circa un milione di euro. L’impegno è stato necessario per adeguare la struttura alla normativa di prevenzione incendi e quindi ampliarne la capacità ricettiva. Santa Teresa ora potrà mettere a disposizione fino a 70 posti letto per le persone e le famiglie indigenti: più di 50 destinati alla Casa della Carità “don Angelo Lolli” e fino a 16 per il dormitorio “Card. Ersilio Tonini”. 

«Nel 2021 abbiamo iniziato ad offrire una doccia calda, una colazione e un cambio di vestiti a uomini e donne ormai abituati a vivere per strada o che c’erano finiti da poco – afferma durante la conferenza stampa di presentazione Linda Giuditta Bari, responsabile della progettazione e del coordinamento dei servizi di carità -. Nel primi sei mesi del 2025, abbiamo accolto più di 300 persone, offerto più di 5.000 colazioni e quasi 1.500 docce, per una media di 45 colazioni al giorno e 15 docce. In questo primo semestre, in alcuni mesi, ogni giorno avvenivano almeno 2 nuovi ingressi di persone bisognose, in cerca d’aiuto. Il trend rimane in crescita, anche nel mese corrente»

La Casa della Carità è uno spazio co-abitato da persone sole, fuggite da Paesi in guerra o da situazioni familiari complesse, lavoratori stranieri, alcuni pensionati sfrattati e famiglie. La struttura è in grado di ospitare più di 50 persone sia di giorno che di notte, per un periodo medio lungo che va dai 3 ai 6 mesi, tempo utile per reintegrare la persona all’interno del tessuto sociale. Quella del dormitorio (che ha a disposizione 16 posti letto dedicati ad ugual numero sia a donne che a uomini) sarà, invece, un’accoglienza esclusivamente notturna con tanto di rinnovi settimanali.

L’inaugurazione ufficiale si terrà tra l’1 e il 2 ottobre. Mercoledì la giornata si aprirà con la visita guidata al Mudal, museo dedicato alla vita di don Angelo Lolli, fondatore dell’Opera e un convegno sulle figure femminili che hanno collaborato con don Lolli. Giovedì 2 ottobre ci sarà la messa celebrata dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e arcivescovo di Bologna.  «Siamo in una fase importante perché la storia di Santa Teresa è cambiata – afferma monsignor monsignor Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo della Diocesi di Ravenna-Cervia nonché presidente del Comitato promotore di Santa Teresa -: se in passato l’esigenza, colta da don Lolli, era quella di dare assistenza ai malati cronici, persone e bambini con disabilità, in un’epoca in cui non esisteva il sistema della sanità pubblica, oggi i “nuovi poveri” sono invece le persone sole, in difficoltà, senza una casa. In questi anni si è fatto un grande lavoro per salvare Santa Teresa dai problemi, anche economici, del passato. Oggi siamo pronti per rilanciare la sua missione che resta a servizio dei più fragili e di persone che spesso non possono pagare un affitto o permettersi una casa. Il nostro obiettivo è quello di dar loro un futuro migliore, riprendendo in mano la propria vita».

Santa Teresa ha deciso di lanciare una raccolta fondi (consultabile al seguente link https://www.operasantateresa.it/fondo-solidale-una-casa-a-santa-teresa/) per custodire questa “Grande Casa” e coprire i costi di energia, di pulizia, di manutenzione e di riparazione. «Nel corso di questi ultimi due anni, – ha spiegato l’amministratore del Ramo Ets di Santa Teresa, Matteo Casadio – abbiamo fatto un investimento che sfiora il milione di euro, per mettere a disposizione fino a circa 70 posti letto. Uno sforzo economico, che anche e soprattutto a regime sarà molto impegnativo, in particolare per quello che riguarda i costi della gestione ordinaria della struttura. Queste attività non si svolgono in regime di mercato, ma solo grazie alle liberalità e alle donazioni di coloro che capiscono il valore di questa cittadella e lo vogliono preservare. Fino ad oggi non abbiamo ancora ricevuto contributi pubblici. Per questo ci rivolgiamo a tutta la cittadinanza ravennate, affinché ci aiuti». Questa espansione fisica e di opportunità si aggiunge a servizi già esistenti all’interno del comprensorio: lo studentato che ospita 50 studenti, la casa di riposo di 70 ospiti, il centro medico ambulatoriale e la farmacia.

A Cotignola (con le candele) per la popolazione di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla

Cotignola si ritrova con le candele in mano, lunedì 15 settembre dalle ore 20, davanti alla Chiesa del Pio Suffragio (Corso Sforza 27), per un’iniziativa di solidarietà con la popolazione di Gaza, promossa dalle associazioni cotignolesi in collaborazione con il Comune.

In un’atmosfera raccolta e simbolica, si arriverà al buio con le candele accese per entrare nella Chiesa del Suffragio, dove sarà proiettato il documentario Gaza: Doctors Under Attack (2025), che racconta il coraggio dei medici impegnati durante la guerra.

La serata sarà aperta da testimonianze e musica dedicate a Gaza, con la partecipazione di Emergency, Medici Senza Frontiere, e il collegamento con Lorenzo D’Agostino, giornalista a bordo della Global Sumud Flotilla. Interverranno anche la cantautrice Luisa Cottifogli e altri artisti.

In piazza, l’associazione Primola realizzerà una barca fatta di candele, simbolo di vicinanza e sostegno alla Flotilla. Sarà presente un banchetto per le donazioni, che saranno devolute a Medici Senza Frontiere e alla Global Sumud Flotilla.

Il simbolo della manifestazione è Frazchi, raffigurato davanti alla Chiesa del Pio Suffragio, un bambino tra le macerie di Cotignola nel 1945, con una pecora al guinzaglio, unico mezzo per avere latte e sopravvivere. L’immagine, tratta dalla graphic novel L’Argine di Marina Girardi, diventa il filo invisibile che unisce la memoria cotignolese alla tragedia dei bambini di Gaza. «Siamo sempre gli stessi di allora – scrivono gli organizzatori nella cartolina dell’evento – quando salvammo 41 ebrei dal massacro nazifascista. Oggi i popoli devono fare l’impossibile per far prevalere la pace e salvare il popolo di Gaza».

Lavori urgenti, chiude per due giorni un tratto della provinciale all’uscita di Casemurate dell’E45

Dalle ore 7 del 15 settembre fino alle ore 19 del giorno dopo viene chiusa al traffico la strada provinciale 254R “di Cervia”, nel tratto tra la rotatoria vicino all’uscita dell’E45 di Casemurate (quella all’incrocio con le vie Nuova e Fossa) e l’incrocio con la strada provinciale 33 Mensa Matellica, nel territorio del comune di Ravenna.

L’interruzione del traffico è necessaria – si legge in una nota dell’Amministrazione – «per consentire l’effettuazione di lavori urgenti di ripristino della pavimentazione stradale lungo il tratto indicato».

La nuova stagione di “Linea Verde” parte con una puntata dedicata a Ravenna

Ravenna sarà la protagonista della prima puntata dello storica trasmissione televisiva Linea Verde Italia, in onda sabato 13 settembre alle 12.25 su Rai 1. Il programma, condotto da Monica Caradonna e “Tinto”, accompagnerà i telespettatori in un viaggio tra storia, arte, natura, sostenibilità e innovazione.

Durante la puntata si potranno ammirare i luoghi più iconici e sorprendenti di Ravenna e del territorio circostante. Dalla produzione di farine di granchio blu alle cozze selvagge, dai progetti di sostenibilità ambientale del porto di Ravenna e del Parco Marittimo, fino alle nuove esperienze inclusive per visitare i mosaici. Non mancheranno momenti dedicati alla cultura e alla memoria, come la visita alla Tomba di Dante, i murales ispirati al Sommo Poeta, la mostra Dante Plus e la preziosa Aula Magna della Biblioteca Classense, recentemente restaurata.

La Darsena di città sarà il palcoscenico della presentazione in anteprima della call del progetto Footprints. L’iniziativa prevede la selezione di 150 esploratori che saranno invitati a Ravenna per scoprire e raccontare la città attraverso esperienze sostenibili.

Spazio anche alla natura, con una tappa speciale all’Argine degli Angeli del Parco del Delta del Po.

In “Vetrina” c’è la giovane danza d’autore: «Un unicum in Italia per la visibilità degli artisti»

«Quello che emerge durante i due weekend lunghi di Ammutinamenti è solo la punta dell’iceberg di un lavoro portato avanti con determinazione e costanza nel corso di tutto l’anno»: Selina Bassini (curatrice dei progetti di Cantieri Danza) e Christel Grillo (curatrice del Festival Ammutinamenti, insieme a Francesca Serena Casadio, e coordinatrice delle azioni della Vetrina della giovane danza d’autore, Nuove Traiettorie e CollaborAction Kids) raccontano le azioni e le progettualità che interesseranno gli appuntamenti del festival dall’11 al 13 settembre (qui il programma completo).

Se la prima sezione del festival è dedicata ai grandi nomi della danza di ricerca e d’autore, la seconda parte è dedicata al Network Anticorpi XL, tra talenti emergenti, giovani coreografi e performance pensate anche per un pubblico di giovanissimi. Attraverso il finanziamento ministeriale che il network riceve dal 2014 come “ente di promozione della danza per il ricambio generazionale”, sono state rafforzate e ampliate le azioni di formazione, accompagnamento e sostegno produttivo dedicate alla più giovane generazione di coreografi. Oggi il progetto si pone l’obiettivo di continuare a fare rete, portando avanti progetti di promozione e formazione laboratoriale: «La Vetrina è una delle azioni principali della nostra rete. È un unicum in Italia, perché è in grado di fotografare i giovani autori favorendo la visibilità delle loro creazioni» precisa Selina Bassini.

Il network è formato da 38 realtà partner provenienti da 16 regioni di Italia, che collaborano all’ideazione e all’attuazione dei progetti, creando una copertura capillare sul territorio. Ogni anno, i coreogra  emergenti (ovvero senza limiti di età, ma con meno di 5 anni di esperienza nel campo) possono presentare il proprio progetto alla commissione di Anticorpi, con la possibilità di venire selezionati e trasposti in scena nell’ambito del festival ravennate. «E non solo – precisa Grillo – perché dal 2021, con l’implementazione di “Extra”, l’iniziativa affianca alle presentazioni un laboratorio formativo, dove gli artisti vengono guidati nella gestione degli aspetti più tecnici, burocratici e amministrativi del proprio ambito professionale, in modo che siano pronti per approdare in grandi teatri e rassegne».

I criteri che guidano la selezione riguardano la capacità di innovazione, l’originalità del progetto artistico e la coerenza della struttura coreografica, performativa e drammaturgica: «Requisiti che aiutano la selezione senza limitarla – proseguono Bassini e Grillo –. In modo da restituire un’attenta e costante mappatura della nuova scena italiana». Le candidature si aprono a febbraio e si chiudono in aprile; da maggio prende il via il percorso di formazione che accompagna gli artisti fino al debutto di settembre, alla presenza di tecnici, operatori e promotori della rete. «È un progetto che connette territori, reti, artisti e artiste per mappare il presente e costruire il futuro – continua Selina Bassini –. Sono tanti i grandi nomi della scena della danza italiana che hanno mosso i loro primi passi qui, a Ravenna, partendo proprio dalla Vetrina».

Quest’anno sono 125 i lavori pervenuti e 14 quelli selezionati per la Vetrina: «Abbiamo notato una prevalenza di temi politici e introspettivi, con riflessioni sulla relazione con l’altro. C’è poi attenzione alle dinamiche del presente, spesso con l’intento di scardinarle» commenta Grillo. A questa selezione, si aggiunge la sezione Nuove Traiettorie, composta da lavori in cui emerge un forte potenziale ancora da affinare. «Anche in questo caso – prosegue –, si imposta un percorso che aiuti gli autori a valorizzare la propria creatività, più incentrato sull’elaborazione artistica che burocratica». I partner si mettono poi in gioco offrendo supporto, consulenza e spazi di residenza per la creazione: «Luoghi che purtroppo mancano nel ravennate, soprattutto per mancanza di ambienti adeguati. Il sogno sarebbe quello di una riqualifica, magari proprio in zona darsena, che possa offrire uno spazio trasversale agli artisti, fruibile per la danza, la musica e il teatro, con ambienti dedicati alle prove e una foresteria» spiega Bassini. Tra le azioni che entrano in campo nell’ultimo fine settimana di Ammutinamenti anche il progetto CollaborAction Kids che prevede la messa in scena di uno spettacolo di danza per l’infanzia (in questo caso, le prove aperte di Walt e l’arte di volare di Gruppo Ibrido, sabato 13, all’Almagià) accompagnato quest’anno da due pratiche laboratoriali per bambini: letture organizzate dalla libreria Momo e una sessione di Yoga Family.

Infine, la collaborazione con Nerval Teatro che vede partecipare alcuni artisti della Vetrina al Laboratorio permanente, un progetto di inclusione sociale rivolto a persone con disabilità. «Il nostro obiettivo è quello di continuare ad essere un ponte di dialogo a supporto delle realtà emergenti, che rappresentano l’elemento più vitale e dinamico del mondo dell’arte e, al contempo, quello con meno garanzie e strumenti – conclude Bassini –. Speriamo di poterci confrontare prossimamente anche con il Ministero, portando le istanze raccolte in questi anni e mettendo a frutto la nostra esperienza a sostegno delle nuove generazioni».

Il Ravenna impegnato in trasferta contro il Guidonia Montecelio. Mister Marchionni cerca risposte anche lontano dal Benelli

La partita contro il Guidonia Montecelio evoca dolci ricordi per mister Marco Marchionni e tutto il mondo giallorosso. Sono passati esattamente 6 mesi dalla vittoria della coppa Italia di Serie D ai calci di rigore contro la compagine laziale, che cercherà la rivincita tra le mura dello stadio Domenico Francioni di Latina (designata come casa provvisoria in attesa dei lavori di completamento dello stadio Comunale). Un Guidonia Montecelio – che dopo la sconfitta in coppa aveva vinto il girone G di serie D – che si affaccia per la prima volta della storia nel calcio professionistico.  Non è invece un debuttante l’ambizioso proprietario Mauro Fusano, imprenditore nella grande distribuzione degli articoli per la casa che aveva già portato il suo marchio (Maury’s) sulle maglie di un’altra squadra, il Monterosi, arrivato in C nel 2021 e retrocesso ai playout del 2024 contro il Potenza. Dalla stagione seguente quel titolo è stato trasferito al Guidonia Montecelio, che dopo solo un anno di dilettanti ha vinto il campionato con 69 punti.

Nella nuova stagione sono 4 i punti totalizzati dalla società del comune di circa 90mila abitanti alle porte di Roma. Così come il Ravenna, anche la rosa a disposizione di mister Ciro Ginestra è cambiata rispetto alla passata stagione, confermando appena 1/3 dell’organico. «Il Guidonia ha una squadra forte con tanti giocatori di categoria e ottime idee – dichiara l’allenatore del Ravenna in conferenza stampa -. Nelle prime 3 partite di questo campionato ha ben figurato, ottenendo forse meno di ciò che meritava. Ha creato tanto ma perso in casa contro il Pineto, ha sbagliato il rigore nel pareggio con il Perugia e ha vinto a Livorno. Sarà una partita difficile con tante insidie che ci farà capire a che livello siamo».

Il Ravenna torna così fuori casa dopo la sconfitta amara di Forlì: «Dobbiamo iniziare a far capire anche lontano dal Benelli di che pasta siamo fatti – commenta Marchionni -. Sono contento della squadra perché sia in casa che in trasferta cerca sempre di imporre il proprio gioco. Il Forlì ha fatto un solo tiro in porta, mentre il Bra ci ha aspettato con 10 giocatori sotto la linea della palla. Bisogna lavorare per essere più bravi e cinici a sfruttare le tante situazioni e palle gol create ogni partita».

Una delle poche note dolenti della stagione sono i gol subiti nei minuti finali, che hanno rischiato di compromettere due buone prestazioni contro il Campobasso (incassato il 3-2 al 92esimo) e il Bra (subito il gol del 2-1 al 89esimo). «Se in più partite succede la stessa cosa c’è un problema di fondo e bisogna capire come risolverlo, curando i particolari – conferma Marchionni -. Domenica abbiamo subito un gol derivante da un calcio d’angolo nostro. Penso che sia stata una distrazione dovuta al fatto che avevano speso tanto nei novanta minuti, ma come ho detto anche ai ragazzi, in serie C le partite non sono mai finite».

A un mese dall’inizio della stagione è stato chiesto a Marchionni un parere sull’utilizzo del Football Video Support, chiamato in causa di recente per il rigore poi sbagliato dal Bra oltre al 90esimo minuto. «Penso che la tecnologia sia utile, il calcio si sta evolvendo ed è giusto agire di conseguenza. Ci sono meno telecamere rispetto alla massima serie e ciò rende comunque il lavoro difficile agli arbitri che devono interpretare ciò che vedono. Ovviamente dobbiamo limitarci nelle proteste: l’arbitro, così come giocatore e allenatore, può sbagliare».

La squadra è partita per Latina con il nuovo pullman intorno alle ore 12  e arriverà alle 19 nel capoluogo di provincia laziale. Ad accogliere i giallorossi (fischio d’inizio sabato 13 settembre alle 15) ci saranno un centinaio di tifosi (prevendita attiva fino alle 19 di oggi).

Per quanto riguarda i convocati, Okaka, Corsinelli e Mandorlini non sono disponibili per fastidi muscolari, mentre è stato convocato per la prima volta l’attaccante Luciani, che sembra aver recuperato pienamente dalla lesione al gluteo che lo ha tenuto fuori per circa un mese.

A Lugo è tornata pienamente accessibile Piazza XIII Giugno, con 200 parcheggi

Piazza XIII Giugno, a Lugo, ha riaperto al traffico nella serata di giovedì 11 settembre, dopo la chiusura del cantiere partito nella primavera del 2024. Dallo scorso 23 giugno erano tornati disponibili la maggior parte degli stalli, con il cantiere spostatosi nell’area dei parcheggi adiacente al complesso dei Diamanti, mentre oggi la piazza è pienamente accessibile e dispone di 200 parcheggi: 4 per disabili, 4 per ricarica auto elettriche, 4 riservati alla Stazione dei Carabinieri e 188 generici.

I lavori hanno riguardato il completo rifacimento della piazza per recuperare lo spazio pubblico che era da tempo inagibile a causa di gravi dissesti dovuti a errori esecutivi precedenti. I parziali correttivi messi in campo prima di quest’ultimo cantiere, che è stato finanziato interamente con risorse del bilancio comunale di Lugo per 1,4 milioni di euro, non erano stati sufficienti a ripristinare il normale uso del parcheggio, che oggi torna nella piena disponibilità dei lughesi.

«Si conclude finalmente una vicenda lunga e complessa, che ha coinvolto in modo prioritario la nostra amministrazione fin dal suo insediamento e creato disagi anzitutto ai residenti e agli esercenti di quell’area, ma anche di tutto il centro storico – commenta la sindaca di Lugo Elena Zannoni -. Oggi siamo felici di riaprire ai lughesi una piazza XIII Giugno completamente rinnovata, fruibile e migliorata nell’aspetto, consci della sua importanza cruciale per la viabilità del centro storico. Ora contiamo sul fatto che la disponibilità della piazza avrà ricadute positive sulla decongestione del traffico e sull’attività degli esercizi commerciali. La disponibilità di un grande parcheggio a pochi passi dalla zona pedonale, unita a piazza Garibaldi e a tutti gli stalli blu per la sosta breve, completa un’offerta di parcheggi differenziata e consistente, anche se continueremo a lavorare per individuare ulteriori aree».

«Il cronoprogramma del cantiere è stato rispettato, compreso il terzo e ultimo stralcio che ancora rendeva inutilizzabile la parte della piazza adiacente ai Diamanti – commenta l’assessora ai Lavori pubblici di Lugo Veronica Valmori -. L’ottima riuscita dei lavori si deve naturalmente all’impresa esecutrice e alla direzione lavori, costantemente disponibili al confronto con i tecnici comunali e soprattutto con i residenti e gli esercenti che hanno dovuto sopportare un lungo periodo di disagi. Constatare la serietà e la disponibilità della ditta, insieme al progresso graduale e tangibile dei lavori, ha dato fiducia a tutti e il cantiere si è concluso senza alcun intoppo. Ora restano da completare la segnaletica, che sarà pronta entro la settimana prossima, e opere di finitura come le pensiline per le bici e i dissuasori a protezione dei pedoni. Entro il mese di ottobre saranno piantumati i 23 alberi che disporranno di una superficie permeabile superiore rispetto al passato, per garantire una crescita in salute della pianta e mitigare l’effetto “isola di calore” del parcheggio. Aumenteranno anche le aree a verde con superficie drenante, che contribuiranno a rendere la piazza un luogo più accogliente».

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