giovedì
18 Dicembre 2025

Tenta di sequestrare l’ex, lei si butta dall’auto in corsa e viene salvata da alcuni passanti

Un 42enne è indagato per tentato sequestro di persona, lesioni e rapina ai danni dell’ex compagna. L’uomo, davanti al giudici, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nei suoi confronti è stato disposto il divieto di comunicare con la donna e di avvicinarsi a meno di 500 metri.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli dai due quotidiani in edicola oggi, 11 settembre.

I fatti risalgono a fine agosto e si sarebbero svolti nei pressi di Riolo Terme. I due sono stati fidanzati per 7 anni, ma già da 3 anni la relazione (da cui è nata anche una bambina) si era interrotta. Durante l’ultimo incontro, la donna avrebbe tentato per due volte la fuga disperata. La prima volta è stata ripresa dall’uomo e riportata nell’auto di lei, di cui le aveva rubato le chiavi, dopo averla anche presa a schiaffi e puntato un coltello alla gola. La vittima dell’aggressione si è quindi buttata in strada dall’auto in corsa, venendo soccorsa da alcuni automobilisti di passaggio. L’ex compagno a quel punto ha restituito chiavi dell’auto e cellulare della vittima, inizialmente “sequestrato”.

La donna – che si è procurata lesioni giudicate guaribili in 4 giorni – il giorno dopo è andata a denunciare formalmente l’accaduto.

Il Porto Robur Costa presenta le maglie per il quarto campionato consecutivo in A2

Puntare nuovamente a essere tra le protagoniste del campionato cercando un piazzamento nei playoff. È l’obiettivo con cui parte la stagione sportiva 2025-26 per il Porto Robur Costa 2030 nel campionato di A2 di pallavolo maschile per il quarto anno di fila. Al ristorante Il Molinetto, il 10 settembre, la presentazione ufficiale della prima squadra.

Il presidente del club, Matteo Rossi, ha rivendicato con orgoglio il costante investimento della società Consar nella pallavolo e nel settore giovanile: «Abbiamo più che triplicato il numero degli iscritti nelle giovanili, abbiamo avviato il progetto del settore femminile, anche grazie a opportune collaborazioni perché crediamo che tutto il territorio debba partecipare a un progetto che è di tutta la città, e continuiamo a portare avanti un programma sportivo e sociale di cui siamo orgogliosi».

Il coach Antonio Valentini, dopo avere presentato, salutato e ringraziato staff tecnico e medico, ha espresso la sua soddisfazione per come si è sviluppata la prima settimana di lavoro. «Si sta formando un gruppo speciale, con ragazzi che hanno voglia chi di rilanciarsi, chi di debuttare al meglio, ma tutti con una grande dedizione al lavoro. In questa seconda settimana abbiamo cominciato a saltare e a fare le prime sedute tecniche con il pallone. Sono soddisfatto per il lavoro che stiamo portando avanti ma soprattutto per il gruppo che si sta formando. Il 20 contro Siena inizieremo anche i primi test agonistici che ci diranno come procederà il nostro lavoro».

È una stagione importante anche per il vivaio, come ha confermato Francesco Mollo, responsabile del settore giovanile. «Puntiamo da un alto a formare e crescere giocatori di alto livello, in grado poi di fare parte della prima squadra, e dall’altro a portare quanti più ragazzi in palestra per dare loro la possibilità di fare e praticare sport. In quest’annata schieriamo tutte le squadre maschili, dal minivolley all’Under 20, il cui gruppo disputerà anche la serie B in collaborazione con la Pietro Pezzi, più i Cas, per un totale che supera i 200 tesserati, numero che contiamo di incrementare di una cinquantina di unità, e implementiamo il settore femminile, con quattro squadre gestite in collaborazione con la Teodora Volley, che prenderanno il nome di Consar Teodora. L’obiettivo è duplice: da un lato puntiamo a formare e crescere giocatori di alto livello, in grado poi di fare parte della prima squadra, e dall’altro di portare quanti più ragazzi in palestra per dare loro la possibilità di fare e praticare sport».

Alla presentazione ha partecipato il sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, il quale nel suo saluto ha ricordato che «qui c’è storia, c’è un presente solido che anticipa un futuro che mi auguro sia altrettanto positivo. E un profondo legame con il territorio e una progettualità che merita di essere sostenuta. Spesso si legge che lo sport di base è in competizione con lo sport professionistico, ma io credo in un valore di valorizzazione reciproca. Non esiste sport professionistico, senza lo sport di base. E allo stesso modo non ci sono i giovani nello sport di base se non c’è il sogno di poter arrivare a competere ad alti livelli».

Nel corso della mattinata sono state presentate le tre maglie ufficiali della Consar, disegnate da +Adrenalina, nuovo sponsor tecnico del club ravennate: la blu per le partite casalinghe, la rossa per le trasferte e la gialla che sarà indossata dai due liberi. In più è stata mostrata la casacca che sarà indossata prima delle gare nel riscaldamento.

L’Unione dei Comuni: «La rassegna artistico-culturale “Acqua” vuole tenere alta l’attenzione sulle alluvioni»

«La rassegna artistico-culturale “Acqua” non vuole offendere i cittadini alluvionati, anzi l’intento è quello di riflettere insieme e di tenere sempre acceso il faro dell’attenzione su quanto è accaduto». La presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e sindaca di Lugo, Elena Zannoni, risponde così in merito alle perplessità suscitate dalla rassegna che inaugurerà sabato 13 settembre al Pavaglione di Lugo alle 21 (al teatro di Bagnacavallo in caso di maltempo) e prevede undici appuntamenti dislocati in dieci comuni della provincia di Ravenna. In occasione della serata inaugurale ci sarà una manifestazione di protesta ai piedi del monumento di Baracca (e non al Pavaglione, come erroneamente indicato in alcuni articoli).

Zannoni assicura di aver recepito le perplessità manifestate da alcuni cittadini e li invita ad assistere alla rassegna (il primo spettacolo è gratuito) «per avere tutti gli elementi fondamentali per maturare un giudizio, critico o meno, in merito».

La rassegna è dedicata al tema del cambiamento climatico e «rappresenta una importante opportunità di mantenere alta l’attenzione sui temi inerenti l’adattamento del territorio e la sicurezza idrogeologica – continua la presidente -. Una occasione per approfondire le cause e gli effetti di alcuni fenomeni inediti per queste zone che non hanno riguardato solo l’alluvione ma anche il manifestarsi di periodi di siccità e fenomeni meteorologici estremi come tornado, grandinate violente».

Al termine dello spettacolo è previsto uno spazio dedicato alle domande inerenti il contenuto della «conferenza immaginaria», che vuole raccontare come si svilupperà il mondo da qui a cent’anni rispetto a crisi climatiche sempre più grandi, a cui risponderanno il protagonista Stefano Accorsi e lo scienziato e autore Giulio Boccaletti.

Il festival vuole essere, nelle intenzioni dei promotori e organizzatori, un momento di approfondimento e diffusione di informazione parallelo agli interventi di ripristino e miglioramento del territorio: «Per esempio, lunedì 15 settembre alle 18.30 a Castel Bolognese ci sarà la presentazione del piano di interventi sul bacino del Senio».

La rassegna Acqua è un progetto di Ater Fondazione, realizzato in collaborazione con la Fondazione del Monte di Bologna e Ravennaa

Furti e una rissa con coltellate: la questura chiude il Localito per cinque giorni

La questura di Ravenna ha disposto oggi, 10 settembre, la chiusura per cinque giorni del discopub e ristorante Localito a Marina di Ravenna. Il provvedimento arriva per questioni di sicurezza e ordine pubblico. Il locale in viale delle Nazioni è stato monitorato per mesi dalla polizia ed è emerso che era divenuto luogo di frequente ritrovo per persone con precedenti. Numerosi sono stati gli interventi delle forze dell’ordine per furti e altri episodi di illegalità. Tra le vicende più rilevanti, una rissa che aveva portato all’aggressione di uno dei coinvolti con un coltello: la vittima aveva riportato ferite e varie fratture, rendendo necessario il trasporto in ospedale.

Una nuova strada nei pressi del Pala de Andrè intitolata all’ex sindaco Dragoni

«Oggi Ravenna ha riannodato un filo con la sua storia» così il sindaco Alessandro Barattoni ha annunciato sui suoi canali social l’intitolazione di una nuova strada all’ex sindaco di Ravenna Mauro Dragoni.
La via, ancora in fase di completamento, si trova tra via Destra Canale Molinetto e viale Europa, nei pressi della rotonda Francia.

La cerimonia si è svolta nella mattinata di oggi 10 settembre, alla presenza del sindaco di Ravenna, Alessandro Barattoni, del vicesindaco Eugenio Fusignani, dei familiari dell’ex sindaco e dei cittadini.

«A Mauro Dragoni, sindaco dal 1987 al 1992, abbiamo intitolato un luogo pubblico. Una strada davanti alla quale passeranno tanti amici che l’hanno conosciuto e tanti nuovi ravennati che, leggendo il suo nome, andranno a ricercare chi era e quante cose sono successe nel suo mandato – continua il primo cittadino su Facebook -. Dragoni, con apertura e curiosità, ha saputo tracciare direttive nette e lungimiranti su temi che costituiscono l’ossatura di una società: i giovani, gli anziani e la capacità, da parte di una città, di essere accogliente. Un uomo politico e un amministratore: visionario per alcune cose, concreto e anticipatore per altre, in una stagione di grandi cambiamenti non solo a livello locale, ma anche internazionale e nazionale. Oggi tutta la città gli ha dedicato un ricordo collettivo, ringraziandolo per il suo impegno volto alla crescita con un occhio sempre attento, vigile e curioso, all’innovazione, alle energie emergenti e al futuro».

Mauro Dragoni, nato a Fusignano il 14 aprile 1951 e scomparso a Riccione il 14 gennaio 2006, è stato segretario della federazione provinciale del Partito Comunista Italiano e sindaco di Ravenna.
La strada si trova a pochi passi dal Pala De Andrè, sorto proprio per volontà di Dragoni: a lui si devono, tra i tanti interventi, anche la nascita del Parco di divertimenti Mirabilandia e l’avvio del Ravenna Festival.
La sua amministrazione diede un forte impulso ai Servizi Sociali, al contrasto alla povertà e all’emarginazione, con un’attenzione mirata agli anziani e ai giovani per i quali nacque, nel 1987, il primo Informagiovani. In quegli anni si iniziarono a delineare anche le prime politiche di accoglienza dei migranti.

Nel giorno dell’intitolazione, dalla Lista Civica La Pigna ricordano come la mozione per dedicare un luogo pubblico a Dragoni, approvata nel gennaio del 2022, provenisse proprio da una proposta di Veronica Verlicchi, Capogruppo in Consiglio comunale per La Pigna.

Al via i percorsi psico-educativi gratuiti dedicati a donne e uomini

Continunao le attività di promozione sociale dell’associazione Psicologia Urbana e Creativa, con l’avvio dei nuovi percorso psico-educativi gratuiti per diminuire la conflittualità nei rapporti e favorire il cambiamento tra le relazioni di potere fra i generi, promuovendo la cultura della non violenza. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’assessorato alle Politiche e Culture di Genere, Linea Rosa e Casa delle Donne.

Il primo corso, in partenza il 16 settembre, è destinato a un’utenza esclusivamente femminile, e prevede incontri nella sede della Casa delle Donne (via Maggiore 120) ogni martedì fino al 21 ottobre dalle ore 21.30 alle 23. Il corso rivolto agli uomini partirà invece il 2 ottobre.
Per partecipare basta scrivere a psicologiaurbanaecreativaaps@gmail.com ed è necessario iscriversi all’associazione Psicologia Urbana e Creativa Aps (costo della tessera 10 euro). Si richiede inoltre un contributo per i materiali sempre di 10 euro.

Nel corso per le donne verranno affrontati alcuni temi fondamentali e forniti strumenti pratici per imparare riconoscere le situazioni di disparità; sviluppare una corretta autostima; migliorare la capacità di gestire le relazioni e le dinamiche familiari; favorire competenze di comunicazione empatica; consentire alle donne di individuare e decostruire i pregiudizi e gli automatismi che, sotto forma di luoghi comuni, giustificano il maltrattamento psicologico.

«Forniremo gli strumenti necessari per riconoscere e contrastare la violenza domestica, a partire dall’ascolto di sé, delle proprie emozioni e dei propri bisogni – commentano le psicoterapeute Giancarla Tisselli, Maria Luisa Amoroso, Antonella Longo e la psicologa Elisabetta Spada, responsabili del progetto –.  Verranno sviluppate competenze di comunicazione empatica, incoraggiando il passaggio dal piano conflittuale delle logiche, a quello più pacifico del sentire e dell’espressione affettiva di bisogni e desideri».

L’ex scalo merci accanto alla stazione dei treni è il nuovo capolinea degli autobus del trasporto pubblico

Da questa mattina, mercoledì 10 settembre, gli autobus del trasporto pubblico a Faenza hanno un nuovo capolinea. L’area rigenerata dell’ex scalo merci ferroviario tra via Laghi e piazzale Cesare Battisti, adiacente alla stazione dei treni, prende il posto della storica stazione delle corriere di viale delle Ceramiche. È il cosiddetto nuovo hub intermodale che dà avvio a una riorganizzazione complessiva del trasporto pubblico cittadino ed extraurbano.

Per garantire comunque un collegamento diretto con il centro storico e con gli istituti scolastici, in particolare con l’Itis, è stato definito uno schema di fermate che mantiene il servizio nelle zone più frequentate della città. In corso Garibaldi, nella fermata in direzione ferrovia, transitano le linee extraurbane provenienti da Tredozio e Modigliana (189), Casola Valsenio, Riolo Terme e Castel Bolognese (195), San Martino in Gattara e Brisighella (199), prima di raggiungere la stazione ferroviaria. Alcune di queste corse, una volta arrivate in stazione, ripartono entro pochi minuti, rendendo così la fermata di corso Garibaldi utile anche per ripartire verso le stesse destinazioni.

Restano attive anche altre fermate strategiche. In via delle Ceramiche, di fronte a Montevecchi, e in via IV Novembre, presso il “Torrione” (subito dopo piazzale Sercognani e prima di Largo dei Bersaglieri, in direzione Forlì) e Largo dei Bersaglieri, continueranno a fermare la linea 190, le corse di linea 126 e 189 da e per Forlì, e la linea 192 da e per Santa Lucia. La linea 155 da e per Russi e Ravenna, invece, fermerà in corso Garibaldi, scegliendo la fermata a seconda del senso di marcia: in direzione Ravenna utilizzerà la fermata in direzione ferrovia, mentre in direzione Faenza si fermerà nella fermata in direzione centro. Lo stesso schema viene seguito dalla linea 193, che si comporta in modo analogo. Le linee 177 da e per la Bassa Romagna e 188 da e per Solarolo e Bagnara di Romagna fermeranno invece presso le fermate di piazzale Sercognani.

Il nuovo hub comprende sei fermate: due in piazzale Cesare Battisti, davanti alla stazione FS, dedicate alle linee urbane 51, 52 e 53; quattro nell’area ex scalo merci, destinate alle linee del forese (192, 193, 194), alle linee extraurbane e ai servizi sostitutivi ferroviari. Sono inoltre predisposti spazi per la sosta lunga e per i capolinea dei mezzi extraurbani.

La riorganizzazione, coinvolge le linee già operative nel periodo di vigenza dell’orario estivo, e sarà monitorata nei prossimi giorni per garantire la massima funzionalità e eventuali correttivi. La piena operatività scatterà lunedì 15 settembre, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico e con l’entrata in vigore dell’orario invernale. Si ricorda che fino al 31 dicembre 2025 i servizi di trasporto pubblico locale urbano (comprese le linee 51, 52, 53, 192 e GreenGo Bus linee A e C) resteranno gratuiti.

In “Engramma” Felice Nittolo e Giorgia Severi connettono le immagini alle proprie esperienze

A breve chiude la bella mostra a due – con opere di Felice Nittolo e Giorgia Severi -, aperta alla niArt di Ravenna ancora a maggio e ora in chiusura, col finissage previsto per domenica 14 settembre, alle 18.30.

La mostra curata da Diego Galizzi porta il titolo di Engramma, una parola inventata nel 1908 dall’eploratore e biologo tedesco Richard Semon per definire il cambiamento permanente che ogni organismo eredita o acquista a seguito di stimoli nel corso della vita. Nella teoria di Semon, la somma di questi stimoli o engrammi prende il nome di Mneme che si può definire come una sorta di memoria organica in continua modificazione per ogni essere vivente, compresa fra uno stadio di quiete e l’altro. Fuori dall’ambito evoluzionista in cui è nata la teoria, potremmo dire che l’engramma è verificabile anche in altri campi come la psicologia e può considerarsi una cifra metaforica delle esperienze che modificano costantemente l’identità degli umani e per quanto ne sappiamo di molte altre specie. Applicata al mondo dell’arte, l’engramma sembra stabilire una forte connessione fra immagini e le esperienze dell’artista, mettendo in moto anche un coinvolgimento emotivo oltre alla dimensione estetica. Quello che distingue è il campo applicativo di ricerca che nel caso di Nittolo e Severi porta a esperienze lontane ma che – in maniera sorprendente – in mostra creano numerosi rimandi e oscillazioni, in un dialogo non solo formale.

Nella constatazione delle differenze fra le opere va ricordato che l’ambito da sempre privilegiato da Felice Nittolo è il mosaico. Nel corso della sua lunga carriera, l’artista ha incontrato il linguaggio musivo precocemente, al momento del suo trasferimento a Ravenna. Ed è stato amore a prima vista. Convinto fin da subito della forte autonomia linguistica della tecnica, Nittolo ha praticato per anni un’indagine che raramente si è soffermata su aspetti di resa tradizionale del mosaico: spesso la sua è stata una ricerca fortemente sperimentale che si è soffermata sulle possibilità di ibridazione fra questo e altri linguaggi come la performance, la musica, la poesia, con esiti talvolta dirompenti e fortemente anticipatori di esperienze riprese da alcuni giovani artisti in anni più recenti. La radicalità di alcune scelte l’ha portato inoltre a indirizzare la ricerca verso la decostruzione del linguaggio musivo fino a spingersi ad approdi concettuali: l’interesse verso lo stesso supporto invisibile delle tessere, verso il calco della tessitura musiva, l’indagine delle tracce fenomeniche una volta tolta di mezzo la loro materialità, hanno improntato un lavoro spesso intransigente nel suo rigore formale. Molto bella è la serie di opere in cui l’assenza, la traccia, l’orma, sono complici di una pura concentrazione sull’azione della memoria, sul rapporto anche residuale con la storia, considerata nella sua dimensione collettiva e individuale.

Giorgia Severi condivide con Nittolo la stessa formazione sul mosaico, nonostante alcune generazioni di differenza, anzi più sul restauro che sul linguaggio creativo autonomo. Nel tempo, l’evoluzione del lavoro l’ha portata a utilizzare altre tecniche – scultura, disegno, frottage, calchi, video e installazioni – tutto ciò che può meglio adattarsi a ogni campagna di ricerca ed esplorazione su uno stesso focus preciso: il rapporto fra umani e natura, la fragilità degli ecosistemi messi in crisi dall’azione antropica e dal surriscaldamento globale. In azioni appassionate e coinvolgenti, l’artista ha dedicato tempo a viaggi che l’hanno portata in vari continenti per testimoniare le forme residuali e in estinzione del nostro mondo: foreste, ghiacciai, specie vegetative, laghi glaciali e altre forme silenti di vita sono i capisaldi della sua azione di testimonianza e di oggettiva denuncia. Con una pietas che non sborda mai nel sentimentalismo, Severi prende in carico il mondo che scompare sotto agli occhi, raccoglie gli amabili resti di una vita la cui età si conta non in secoli ma in ere. Nonostante il lavoro si basi su una prima fase documentaristica ed esplorativa, le opere superano la soglia del documento reale e si trasformano in testimonianze asciutte, rigorose, solidamente ancorate ad aspetti formali da cui traspare una profonda poesia. Anche qui, traccia e orma sono gli stipiti di una soglia che costringe a confrontarsi con quello che è, con quello che sarà del nostro mondo.
In sintesi, i lavori dei due artisti a confronto trovano alleanze nel definire una congiunzione di interessi sui tempi della memoria e sul rapporto fra esseri umani e storia, presente e futura. Ma oltre ai temi, in modo sorprendente sono gli aspetti formali a creare continui rimandi: siano le texture dei materiali inerti, vegetali, o quelle dei supporti musivi, siano i calchi di tronchi e massi oppure dei materiali extra-artistici, la rarefazione e la purezza dei risultati diventa il territorio in comune su cui viene ritmato un dialogo poetico continuo.

 

Felice Nittolo e Giorgia Severi. Engramma – fino al 14 settembre 2025 – Ravenna, NiArt artgallery, via Anastagi 4a/6 – ingresso libero e apertura su appuntamento: prenotare al 338 2791174 – finissage 14 settembre: ore 18.30

 

La Regione investe 200mila euro per tutela e conservazione della riserva Ortazzo-Ortazzino

La Regione Emilia-Romagna investe 200mila euro per la tutela e la conservazione della riserva naturale protetta Ortazzo-Ortazzino nel comune di Ravenna. Con un finanziamento di 100mila nel 2025 e 100mila nel 2026, l’area che si estende per circa 480 ettari tra la foce del torrente Bevano e l’abitato di Lido di Classe potrà contare sulle risorse necessarie per realizzare interventi urgenti di conservazione e gestione attiva a tutela degli habitat e delle specie presenti, salvaguardando al tempo stesso l’equilibrio tra uomo e natura.

I contributi regionali, a favore del Parco del Delta, saranno utilizzati in particolare per realizzare le misure previste dal piano di gestione approvato nel 2024: dagli interventi di messa in sicurezza alla regolazione degli accessi, dalla gestione idraulica al contenimento delle pressioni antropiche. «Rafforziamo il nostro impegno per la tutela della biodiversità e delle aree naturali di pregio – sottolineano il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora a Parchi e Forestazione, Gessica Allegni -, a conferma della volontà di dare piena attuazione alle politiche ambientali, in coerenza con la strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, la strategia nazionale per la biodiversità e gli indirizzi dell’Unione Europea 2030. L’intervento su Ortazzo-Ortazzino rappresenta per noi una priorità, sia per il valore intrinseco dell’area, sia per il contributo che offre al raggiungimento degli obiettivi globali di tutela ambientale. Investire in questi luoghi significa non solo proteggere ecosistemi fragili, ma anche valorizzare un patrimonio naturale che appartiene a tutte e tutti, da difendere e preservare anche per le generazioni future».

Oggetto di numerose compravendite tra privati, l’ultima a marzo del 2023, l’area Ortazzo-Ortazzino è stata ufficialmente acquisita il 2 aprile 2024 dal Parco del Delta del Po al prezzo di 516mila euro, grazie al finanziamento congiunto di Regione (255mila euro), Parco (166mila euro) e Comune di Ravenna (95mila euro). La riserva rappresenta un unicum a livello regionale e nazionale per la presenza di una successione di habitat litoranei intatti e di elevata naturalità. L’area comprende zone umide salmastre, i meandri della foce naturale del torrente Bevano, ampie praterie umide e aride, nonché sistemi dunali consolidati con macchia mediterranea e pineta costiera. Un sito di straordinaria importanza ambientale, inserito nella Rete Natura 2000 come Zona Speciale di Conservazione (ZSC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). L’area ospita numerose specie di interesse comunitario e conservazionistico: dagli uccelli migratori agli anfibi, dai rettili a specie vegetali rare. Inoltre, riveste un ruolo fondamentale per la connettività ecologica delle zone umide costiere e retro-dunali dell’Emilia-Romagna.

Torna Urban Fair: la tre giorni di sport, musica e cultura che accorcia le distanze tra giovani e istituzioni

Il percorso triennale di Urban Fair (acronimo di Festival, Arte, Immagine e Rumore, quello dei giovani desiderosi di fare sentire la propria voce) torna a Faenza per la terza tappa. Il progetto, promosso dall’Unione della Romagna Faentina e realizzato con il contributo della Regione, nasce per costruire un ambiente condiviso attraverso linguaggi multiculturali e creativi, dove i più giovani possano contribuire con idee e progettualità al dialogo con le istituzioni.

Il programma spazierà tra musica, cultura, sport, food e sociale ed è stato progettato e promosso da un team di venti giovani tra i 18 e 25 anni, in collaborazione con l’amministrazione comunale e il Servizio Politiche Giovanili.
Si parte venerdì 12 settembre nell’ex complesso dei Salesiani. La giornata sarà interamente dedicata alla musica elettronica, con Dj del territorio a partire dalle 20 e fino a notte inoltrata. Alle 18 è previsto un talk con produttori romagnoli di musica, alla scoperta del panorama locale.

Sabato 13, sempre nell’ex complesso dei Salesiani, dalle 14.30 alle 18.30 si svolgerà il torneo di basket, accompagnato dai dj set rap, e dal talk della “Giornata Tipo” di Don Burgio. La serata proseguirà con le esibizioni di rapper locali alle 19.30, il Contest di Freestyle dalle 20.30, e dalle 22.30 fino a tarda notte con il live Diss Gacha.

Gran finale domenica 14, con partenza dalle 9.30 per i tornei di pallavolo e calcio, accompagnati per tutta la giornata da dj set. Dalle 14.30 apertura del Mercatino urbano che comprende anche mostra del Gruppo Fotografia “Aula 21”. A seguire performance di breakdance e live writing/graffiti.
Nel tardo pomeriggio, dalle 19.30, ci sarà il talk con Marco Evangelisti e saliranno sul palco i giovani artisti locali, seguiti dalle animazioni del gruppo Flower e del dj bresciano Battart a partire dalle 21. La chiusura del festival sarà affidata all’attesissimo live di Fasma, doppiamente partecipe al festival di Sanremo negli anni scorsi, dalle 22.30 fino a notte inoltrata.

«L’Urban Fair – spiega l’assessore con delega al Welfare Davide Agresti – vuol essere molto più di un festival. Da quasi un anno lavoriamo a questo progetto a stretto contatto con i giovani, arrivando a costruire l’iniziativa mattone dopo mattone. Proprio ai giovani loro abbiamo voluto lasciare carta bianca, facendone decidere i contenuti, le modalità e i dettagli organizzativi dell’evento; il nostro compito è invece stato quello di supportarli nelle fasi di realizzazione della costruzione del progetto proprio e questo perché volevamo fossero loro a creare sia il contenitore che i contenuti, in piena autonomia».

Rissa fuori dal locale notturno: emessi tre daspo e un divieto di ritorno nel Comune

Quattro ragazzi, tutti di età compresa tra i 21 e i 24 anni sono stati denunciati dai Carabinieri della stazione di Marina di Ravenna come presunti autori di una rissa avvenuta all’esterno di un noto locale di Punta Marina.

I quattro, tre emiliani e un toscano, sono stati sorpresi negli scorsi giorni nel mezzo di una rissa notturna, durante un controllo straordinario del territorio volto a contrastare degrado e microcriminalità. Alla vista della pattuglia, alcuni ragazzi si sono dati alla fuga.

I militari sono intervenuti separando le fazioni e, una volta riportata la calma, hanno identificato i soggetti, alcuni già noti alle forze dell’ordine. Anche durante l’identificazione, due dei ragazzi hanno continuato a minacciarsi e colpirsi a vicenda. Dopo aver verificato che nessuno necessitasse di cure mediche, i quattro sono stati sono stati denunciati alla Procura per rissa.

Iil Questore di Ravenna, valutata la gravità dell’episodio e la pericolosità sociale dei soggetti (uno in particolare) ha emesso le relative misure di prevenzione. Per un 22enne con precedenti per reati contro la persona, già destinatario del divieto di accesso a due locali pubblici nel territorio di residenza è stato emesso un foglio di via con divieto di ritorno nel comune di Ravenna per quattro anni. Nei confronti degli altri tre giovani è stato invece emesso il “Daspo Willy”, provvedimento finalizzato a contenere gli episodi di violenza, con divieto per un anno di accedere o stazionare nelle vicinanze del medesimo locale.

Sono tutt’ora in corso indagini per cercare di identificare gli altri partecipanti alla rissa, anche con l’ausilio di testimonianze e delle immagini dei vari circuiti di videosorveglianza.

L’orario invernale di Start Romagna in vigore dal 15 settembre

Insieme all’avvio delle scuole, lunedì 15 settembre entrerà in vigore anche il servizio invernale di Start Romagna. Tutti gli orari, differenziati per bacini, sono già disponibili sul sito di Start e degli altri vettori privati, mentre sono in corso le sostituzioni delle tabelle alle fermate.

Rispetto allo scorso anno scolastico ci saranno alcune novità per gli studenti: a Faenza è in funzione da oggi (10 settembre) il nuovo hub intermodale, situato nell’ex scalo merci adiacente a piazzale Cesare Battisti (piazzale stazione ferroviaria), che sostituisce la storica stazione delle corriere di viale delle Ceramiche.

Le nuove tabelle orarie contengono inoltre il Qr Code per accedere al servizio Start In Time, attivo dallo scorso giugno, che consente di visualizzare in tempo reale l’arrivo o la partenza dei bus, fornendo una stima precisa del tempo di attesa, con aggiornamenti in tempo reale su eventuali soppressioni o modifiche del servizio. Prosegue anche l’inserimento dei nuovi biglietti Qr Code di Start Romagna, in sostituzione dei titoli di viaggio magnetici tradizionali. Il titolo a lettura QR code è disponibile in ogni Punto Bus e nelle rivendite autorizzate ed è possibile acquistare biglietti anche tramite Whatsapp grazie al servizio Chat&Go.

Secondo le prime stime, saranno oltre saranno oltre 70mila gli abbonamenti sottoscritti quest’anno, in costante incremento anche per le niziative a sostegno, come la campagna Salta Su della Regione e i contributi delle Amministrazioni per promuovere l’uso dei bus.

 

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