domenica
24 Agosto 2025

Attivati i varchi delle aree pedonali del centro: da luglio scatteranno le multe

Gli impianti di controllo sono in «pre-esercizio», ma le infrazioni riscontrate dagli operatori di polizia locale saranno fin da subito contestate sul posto

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A partire da oggi, lunedì 5 maggio, è attivo a Lugo il controllo elettronico degli accessi ai varchi delle aree pedonali del centro storico. Fino al 6 luglio gli impianti di controllo saranno in forma di «pre-esercizio», pertanto le violazioni all’accesso alle aree pedonali riscontrate attraverso il controllo elettronico saranno rilevate a livello statistico, mentre quelle riscontrate direttamente dagli operatori di polizia locale saranno contestate immediatamente sul posto.

In particolare, sono stati installati impianti elettronici per il controllo dei varchi di accesso nelle aree pedonalizzate di via Vaccari (al civico 25, in piazza Savonarola) e di piazza Trisi, all’ingresso dalla chiesa del Carmine, al civico 4, e lato Pavaglione, al civico 29. Ulteriori sistemi di controllo sono stati installati in aree pedonali come via Matteotti, all’altezza dell’intersezione con via Pisacane, e piazza Baracca, al civico 6.

Queste aree pedonali sono attive solo nei fine settimana; il sistema dei varchi elettronici sarà pertanto attivato pertanto dalle 19.30 del venerdì alle 24 della domenica.

Minorenne rapinato in stazione da tre giovani con spray al peperoncino, due arresti

La vittima è un 17enne che era appena sceso dal treno ed è stato circondato dagli aggressori per rubargli il cellulare

Radiomobile Stazione Ferroviaria

Rapina nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio nella stazione ferroviaria di Cervia. A farne le spese è stato un 17enne, aggredito e derubato da tre giovani: due sono poi stati arrestati dai carabinieri, si tratta di due stranieri di 23 e 22 anni.

Secondo la ricostruzione raccolta dai militari, i fatti si sono verificati intorno alle 23: il 17enne, in compagnia della fidanzata e di altri amici, era appena sceso da un treno ed è stato avvicinato da un gruppo di sconosciuti, circa una decina di giovani, tre dei quali, dopo averlo accerchiato, gli hanno sottratto il cellulare dallo zaino. Alla reazione del giovane per cercare di riprendersi il telefono, è stato aggredito con un calcio e con dello spray al peperoncino sul volto.

I tre aggressori si sono dati alla fuga a piedi all’esterno della stazione, venendo inseguiti dalla vittima che nel frattempo ha contattato il 112. I carabinieri di Cervia sono riusciti ad intercettare un gruppo di giovani, due dei quali sono poi stati identificati come presunti autori della rapina commessa poco prima. I due fermati sono stati arrestati e, su disposizione del magistrato di turno, condotti in carcere a Ravenna.

«Siamo a tutti gli effetti un gruppo di opposizione»: il programma della sinistra

Marisa Iannucci presenta le liste della coalizione e i punti principali della sua campagna elettorale: «In caso di ballottaggio tra centro destra e centro sinistra ci asterremo»

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Ambiente, lavoro, cultura e coesione sociale: questi i quattro assi fondamentali del programma della coalizione di estrema sinistra a sostegno della candidata sindaca Marisa Iannucci in vista delle prossime amministrative. Nella mattinata di oggi, i capi lista delle quattro liste coinvolte (Ravenna in Comune, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Partito Comunista Italiano) hanno presentato alla città una sintesi del programma elettorale che mantiene fede ai «principi guida della sinistra: giustizia sociale, sostenibilità ambientale, redistribuzione della ricchezza, partecipazione e tutela dei beni comuni».

Iannucci presenta la coalizione come «un’opposizione a tutti gli effetti, opposta al centro destra e alternativa all’attuale amministrazione del centro sinistra», coalizioni che, secondo Gianfranco Santini (capolista di Potere al Popolo) «Fingono di litigare per rivelarsi in realtà la stessa cosa, coese sugli stessi principi, come il sostegno al mercato, ai poteri forti, alle catene commerciali e il mancato rispetto degli spazi culturali e cittadini. In un eventuale ballottaggio tra centro destra e centro sinistra, noi ci asterremo dal voto». Secondo Ilario Farabegoli e Antonella Piraccini (capi lista di Rifondazione) «La vera novità di questa campagna elettorale è la nostra coalizione. In questi ultimi 10 anni Ravenna è peggiorata, a dirlo sono le statistiche, e continuerà a peggiorare sul piano ambientale. C’è necessità di una sinistra che rimanga a sinistra, questa mancanza nell’ultimo consiglio ha causato un grave danno, come il rigassificatore. Alla soglia della terza guerra mondiale poi, non c’è stato neanche un ordine del giorno sull’argomento, che in una città come Ravenna, è ben più vicino di quanto si pensi. Il consiglio comunale attuale è spogliato della politica. Noi abbiamo raccolto oltre 1400 firme, il che ci da speranza di vedere Marisa in consiglio e magari qualcuno al suo fianco a supporto». Anche Giovanni Gavelli, (capo lista Pci), ha ribadito la centralità geopolitica della città e l’importanza di una lista dagli ideali coesi e compatti.

La sintesi del programma:

Sul tema dell’ambiente i punti principali riguardano lo stop al consumo di suolo, con una moratoria sulle nuove lottizzazioni, il rilancio della rigenerazione urbana e del verde pubblico «anche come incentivo alla fruizione degli spazi pubblici e alla relativa sicurezza – precisa Iannucci – tema molto sentito in città, a cui la destra ha risposto in campagna elettorale citando droni e eserciti, parlando quindi come sua abitudine alla pancia dell’elettore e tralasciando che la sicurezza parte dagli stessi cittadini». Torna il tema del no al rigassificatore «inammissibile in un contesto ad alto rischio idrogeologico, scientificamente connesso anche alle trivellazioni, che verrebbe peggiorato da questo nuovo sfruttamento del fossile». Si passa poi al trasporto pubblico gratuito graduale, disincentivando il privato, aumentando le ciclabili e offrendo convenzioni per giovani e persone a basso reddito, fino alla revisione della raccolta differenziata «più equa ed efficace» e alla difesa della costa con la promozione di un turismo sostenibile: «Non vogliamo che Ravenna, come altre città prima, diventi una “vetrina” di bed and breakfast e spazi commerciali, senza spazi di aggregazione rivolti anche ai più giovani» continua Santini.

Per quanto riguarda il lavoro, le proposte sono quelle dell’introduzione della “Carta per il Lavoro Giusto” «per garantire tutele e contratti stabili, senza subappalti selvaggi». Clausole sociali negli appalti comunali, l’istituzione di un osservatorio comunale sul lavoro e sulla sicurezza, il sostegno al salario minimo e alla lotta contro il lavoro povero. Ci sono poi gli investimenti per l’economia verde, la valorizzazione del porto e dei portuali, il sostegno a cooperative e imprese sociali, la formazione professionale e gli incentivi all’assunzione, specialmente per giovani e donne.

Sul tema della cultura la priorità è quella dell’accessibilità, con musei gratuiti per fasce deboli e ampliamento orari biblioteche. Importante anche l’aspetto della promozione culturale dal basso: «puntiamo a una gestione più attenta dell’offerta culturale. L’amministrazione ha una gestione degli spazi stitica e restia alla condivisione con figure diverse dalle solite che li frequentano – commenta Paolo Secci, portavoce di Ravenna in Comune -. Si perdono festival storici nella più totale indifferenza, come nel caso del festival d’organo nella basilica di San Vitale, dalla valenza internazionale superiore a quella del Ravenna Festival, che rimane comunque un importante appuntamento della città. L’idea è quella di dare spazio a nuove e giovani voci senza pregiudicare quelle già affermate». In questa direzione anche l’idea di decentramento e valorizzazione culturale delle periferie e delle frazioni, promozione del patrimonio comunale, sostegno a biblioteche, librerie indipendenti e residenze artistiche e maggiore cultura digitale.

L’ultima area del programma tratta di coesione sociale, tra la ridistribuzione del welfare con un piano anti-povertà e contributi d’emergenza, riqualificazione degli alloggi popolari, agenzia comunale per l’affitto, tutela degli inquilini e riforma dei servizi sociali. In campo anche la proposta di potenziamento dell’accoglienza per i senza dimora, con cucine popolari e residenze femminili. Spazio anche all’integrazione dei migranti, con corsi di italiano e sportelli unici, nidi gratuiti per redditi medio-bassi, assistenza domiciliare per anziani, tra centri di socializzazione e iniziative contro la solitudine. Infine l’impegno per la salute mentale e contro le dipendenze, la sicurezza sociale attraverso la vigilanza di prossimità, la lotta alla criminalità con un l’osservatorio antimafie sulla legalità negli appalti e il rafforzamento della partecipazione democratica: tra bilanci partecipativi, open data, assemblee pubbliche.

«Il programma è radicale, ecologista e sociale – conclude Iannucci – punta a un modello di città sostenibile, giusta e partecipata, in cui le decisioni nascono dal coinvolgimento attivo dei cittadini. Nessuna proposta è pensata “dall’alto”, ma come frutto di un processo collettivo».

I candidati:

Di seguito, i nomi delle quattro liste della coalizione di sinistra

Rifondazione Comunista

Ilario Farabegoli detto Iuri, Antonella Piraccini, Lino Bacchilega, Daniele Ballardini, Giannetta Bassi, Silvio Bertilorenzi detto Ingroia, Alessandro Bongarzone, Ugo Casadio, Nevio Galeati, Riccardo Galeati, Silvia Lanza, Franca Mori, Alessia Moro, Enrico Petroncini, Valeria Ricci, Liliana Salvo, Fabrizio Sbaraglia, Manuel Sgalaberna, Dario Tassinari, Mirna Testi, Gianluca Valli

Potere al Popolo

Gianfranco Santini, Simonetta Scotti, Daniele Maioli, Gaia Granata, Luca Ronconi,  Daniela Cervi, Lorenzo Bartolotti, Angela Manna, Paolo Zama, Graziella Amato, Roberto Gentilini, Alice Angeloni, Leonardo Farolfi, Camilla Volpato, Fabio Farolfi, Susanna Giorio, Mario Martino, Elvira Scardaccione, Giuseppe Apicella Binni, Elisa Zamboni, Francesco Wilbert Vittori, Annalisa Vitali

Partito Comunista Italiano

Giovanni Gavelli, Laura SannaMirco Mazzotti, Valeria Marconi, Paolo Amoruso, Lucia Giunta,Tibisay Vizcaya, Michela Bernardi, Sonia Vincoli, Silvana Russo, Giovanni Puggioni, Stefano Randelli, Marco Pasotti, Mauro Covili, Luca Donati, Davide Pizzigati, Michele Iacovelli, Davide Cittadino, Angioletto Usai, Marco De Zaiacomo, Vladimiro Coveri

Ravenna in Comune

Matteo Valtancoli, Valentina Baldassarri, Paolo Secci, Emanuela Folli, Luca Dubbini, Martina Melluzza, Marco Michelacci, Amira Pollini, Giorgio Turchetti, Elena Vignoli, Stefano Pelloni, Roberta Ronchi, Massimo Marendon, Veronica Parato, Massimiliano Lisco, Latifa Bouamoul, Giuseppe Limantri, Aurora Cuppone, Andrea Paja, Elena Sartori, Desiderio Basile, Patrizia Diamante, Yuri Nati, Maria Rossini

Una nuova app per sapere i tempi di attesa al Pronto soccorso e al Cau

Aggiornata ogni trenta minuti, fornisce informazioni su tutta la Romagna

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È stata rilasciata su AppStore (per dispositivi Apple) e su PlayStore (per dispositivi Android) la nuova versione dell’app “Pronto Soccorso Romagna” che ora permette di avere informazioni e monitorare ogni 30 minuti anche la presenza dei cittadini nei Cau dell’Ausl Romagna. L’app consente di consultare i tempi di attesa e il numero di pazienti in attesa nei Pronto Soccorsi della Romagna, suddivisi per codice colore (i dati sono aggiornati ogni 30 minuti e calcolati sulla base dell’attesa media nelle ultime 24 ore). Geolocalizzando la posizione del cittadino, l’app offre in primo piano i dati del Pronto Soccorso più vicino, ma consente allo stesso modo di consultare le informazioni di tutti e 7 i Pronto Soccorso: Ravenna, Faenza, Lugo, Cesena, Forlì, Rimini e Riccione.

Scelta la struttura dove ci si vuole recare, attraverso l’app è possibile anche attivare la navigazione interattiva con le indicazioni stradali per raggiungerla. Ora, con l’ultima versione rilasciata, il cittadino trova anche le sedi, gli orari e il numero di pazienti presenti e in trattamento nei Cau attivi in Romagna (aggiornamento ogni 30 minuti). È inoltre possibile consultare rapidamente l’elenco dei principali sintomi per cui è consigliato rivolgersi ai Cau anziché ai Pronto Soccorso, per ridurre l’attesa (nei Cau della Romagna il tempo media di attesa è di 41 minuti) e fornire la risposta più appropriata al cittadino con problemi di salute urgenti ma a bassa complessità.

Al Centro Lgbt+ quattro giornate dedicate alla salute sessuale e alla prevenzione

Vaccinazioni, test rapidi gratuiti e consulenze per combattere lo stigma, in collaborazione con Arcigay Ravenna e Ausl

Dispositivo Test Rapido HIV

Quattro giornate dedicate alla sensibilizzazione, alla prevenzione e all’informazione sulla salute sessuale con la possibilità di fare gratuitamente test rapidi per Hiv, Ist (Infezioni a Trasmissione Sessuale) e consulenze Prep, oltre che a vaccinazioni per Hpv, Hav e Mpox.

“Testati!” è un’iniziativa che nasce in collaborazione con Arcigay Ravenna e Ausl, con l’obiettivo di fare prevenzione sulla infezioni a trasmissione sessuale e Hiv e combattere lo stigma in occasione di maggio, il mese dedicato alla salute sessuale. Le iniziative prenderanno il via dall’8 al 29: il primo appuntamento, dalle 15.30 alle 18.30 dell’8 maggio sarà possibile vaccinarsi per Hpv Hav, Mpox. Il 15 maggio invece, dalle 17 alla 19 il dottor Gabriele Fabbri del Dipartimento di Malattie infettive dell’Ospedale di Ravenna offrirà consulenze gratuite e risponderà a domande su Ist  e Prep.
Il 22 maggio, sempre dalle 17 alle 19 si effettueranno test rapidi per Hiv a cui è abbinata una attività di counseling e di informazione, nell’ambito della European Testing Week. In questa occasione, sarà possibile anche vaccinarsi solo per Mpox. Nell’ultima giornata di test – il 29 maggio dalle 15:30 alle 18:30 – è prevista una seduta vaccinale per tutte le tre IST: Hpv, Hav e Mpox.

«Secondo i dati del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2023 si è tornati vicini ai livelli pre-Covid. Le nuove diagnosi di Hiv nel 2023 sono state 2349, in aumento rispetto alle 2140 del 2022. Dal 2015, inoltre, è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV. Questo valore è superiore alla media dell’Europa occidentale (45,9), centrale (57%) ed orientale (59,5%) – commenta Ciro Di Maio, Coordinatore del Centro Antidiscriminazioni – Questi numeri confermano la necessità di costruire una nuova cultura del test, considerando che la sifilide è in forte crescita negli ultimi anni. Fare il test regolarmente e vaccinarsi, sono le uniche strade percorribili se vogliamo proteggere la nostra salute e vivere una sessualità piena e consapevole».

La graphic novel di Stamboulis e Costantini premiata al Comicon di Napoli

L’opera, realizzata in collaborazione con l’artista Ai Weiwei, si è aggiudicata il titolo per la migliore sceneggiatura

Thumbnail AI WEIWEI Zodiac170C’è un’opera ravennate nel Palmarès del Comicon di Napoli: Zodiac, la graphic novel firmata da Elettra Stamboulis (sceneggiatura) e Gianluca Costantini (illustrazione) e realizzata insieme all’artista Ai Weiwei, si aggiudica il premio Premio Miglior Sceneggiatura del Comicon – Festival Internazionale della Cultura Pop di Napoli.

In poco meno di 200 pagine la graphic novel racconta la storia personale di Ai Weiwei (uno degli artisti cinesi più conosciuti al mondo) e insieme descrive la cultura e la storia della Cina (Serena Simoni lo racconta qui) ispirandosi alle celebri sculture dello “Zodiac Circle”, tra i più celebri lavori dell’artista, riflettendo su storia, censura e libertà d’espressione.

La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 3 maggio all’Auditorium del Teatro Mediterraneo. A decretare i vincitori è stata una giuria d’eccezione presieduta dalla fumettista e sceneggiatrice Teresa Radice, e composta dall’attore e membro de The Jackal Gianluca Fru, dalla cantautrice Francesca Michielin, dal rapper e stand-up comedian Ghemon e dalla giornalista Alessandra Roncato. A condurre la serata è stato lo stand-up comedian e autore televisivo Vincenzo Comunale.

Tentano di rapinare una bici in strada, ma passano i carabinieri: due arrestati

Due disoccupati hanno aggredito un passante in centro ma i militari impegnati nel controllo del territorio hanno assistito alla scena

CC FaenzaTentativo di rapina stroncato sul nascere in centro a Faenza nel pomeriggio di ieri, 4 maggio. I carabinieri hanno arrestato  due uomini che avevano aggredito un passante per rubargli la bicicletta. Il velocipede è stato restituito al proprietario e i due arrestati sono stati portati in carcere a Ravenna: sono due disoccupati, uno di nazionalità italiana e uno di nazionalità albanese, entrambi con precedenti e già noti alle forze dell’ordine.

L’arresto è stato eseguito dai militari del nucleo radiomobile della compagnia di Faenza impegnati in uno servizi quotidiani di controllo del territorio. Transitando in uno dei corsi principali del centro cittadino, i carabinieri hanno notato due uomini che si avvicinavano al passante e iniziavano ad aggredirlo.

Altra impresa del Ravenna, che ora si gioca i play-off a Jesi

Serie B: i giallorossi espugnano Fabriano e vanno al secondo e ultimo turno di play-in

Basket Ravenna Play In

Impresa del Basket Ravenna che vince a Fabriano dopo due overtime (94-95) il primo turno dei play-in (in gara secca) del campionato nazionale di serie B di pallacanestro.

I giallorossi, arrivati 12esimi al termine della regular season, eliminano così i marchigiani (noni) e si regalano il secondo turno dei play-in in programma mercoledì 7 maggio alle 20.30 ancora nelle Marche, al PalaTriccoli, contro Jesi (ottavi al termine del campionato). Chi vince, andrà ai play-off.

Ravenna, sconfitta indolore. Il 18 maggio semifinale playoff contro Tau o Pistoiese

Giallorossi imbottiti di seconde linee nella trasferta contro il Progresso: il 2-1 per i bolognesi non ha effetti sul secondo posto già certo

388A3101 Migliorato NRIl Ravenna chiude la stagione regolare con un’altra sconfitta, la seconda consecutiva: 2-1 in trasferta contro il Progresso. In una partita che non valeva nulla per entrambe le compagini in campo – il Ravenna era già certo del secondo posto finale – i giallorossi sono scesi in campo con le seconde linee per evitare infortuni e squalifiche in vista dei playoff. Il Ravenna era passato in vantaggio con Manuzzi al 24′, ma nella Ripresa i padroni di casa hanno ribaltato con Maltoni (49′) e Mascanzoni (57′).

La squadra allenata da Marco Marchionni tornerà in campo il 18 maggio per la semifinale degli spareggi che serviranno per determinare la graduatoria in caso di eventuali ripescaggi in serie C (la formula del campionato prevede infatti che solo le vincenti dei nove gironi, Forlì nel D, abbiano la certezza della promozione).

I giallorossi ancora non sanno chi sarà l’avversaria. Una tra Pistoiese e Tau Altopascio, rispettivamente quarta e quinta separate da un punto. Le due formazioni toscane giocheranno domenica prossima l’ultima giornata di campionato. La Lega nazionale dilettanti, infatti, ha disposto il rinvio di tutte le partite con le squadre impegnate nella lotta salvezza: questo perchè martedì 6 maggio verrà discusso il ricorso dello Zenith Prato contro la penalizzazione di 15 punti. Posticipate da domenica 4 a domenica 11 maggio quindi United-San Marino, Corticella-Sasso Marconi, Zenith-Piacenza e Lentigione-Sammaurese. Rinviata anche Tau-Pistoiese, impegnate nella corsa play-off col Lentigione.

La seconda posizione in classifica fa sì che il Ravenna giocherà sempre in casa. Si gioca infatti sul campo della squadra con la miglior posizione in classifica. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, saranno effettuati i tempi supplementari; persistendo la parità, la vittoria andrà alla società meglio classificata al termine del campionato. Di conseguenze con due pareggi il Ravenna sarebbe vincitore dei playoff del girone D.

Va ricordato che l’eventuale vittoria del playoff di girone non garantisce la promozione in serie C. Le nove vincenti dei nove playoff verranno messe in graduatoria per eventuali ripescaggi qualora venissero a mancare iscrizioni in serie C. Se il Ravenna vincesse i playoff sarebbe in cima alla graduatoria, grazie al coefficiente garantito dalla vittoria in Coppa Italia. Ma per un ripescaggio occorrerebbero due rinunce perché il primo eventuale posto verrebbe assegnato alla seconda squadra dell’Inter.

Record di partecipanti alla Lugo Run: 3.250 al via, Favaron e Bonci vincono la 21 km

Una festa di sport per la città attorno al Pavaglione

LugoRun 2025 02L’edizione 2025 della Lugo Run, iniziativa podistica che unisce aspetto competitivo e divertimento, ha superato i record di presenze già registrati nel 2024, confermandosi uno dei principali eventi sportivi, e non solo, della città. Oggi, 4 maggio, dal Pavaglione sono partiti in 3.250. La mezza maratona aveva già annunciato pochi giorni fa il nuovo record con 550 iscritti, la ludico motoria aperta a tutti ha raggiunto i 1.200 partecipanti, mentre LugoRun Kids Progetto Scuole ha toccato quota 1.500.

Allo stesso tempo, Lugo Run si è confermata una festa della città richiamando in centro persone di ogni età che hanno dedicato una mattina ad una camminata per le vie e per i parchi, sotto un sole cocente che ha costretto tutti a cercare spesso l’ombra in ogni angolo della piazza e sulle strade attraversate.

Una manifestazione collettiva in grado di coinvolgere adulti, bambini, famiglie e atleti da tante parti d’Italia, aperta già alle 8.30 del mattino, quando il cuore di Lugo era affollato da migliaia di persone nelle piazze, con l’esibizione di sbandieratori e musicanti dei quattro Rioni della Contesa Estense.

Per quanto riguarda i risultati della prova agonistica, tra gli uomini vittoria per Fulvio Favaron, tesserato per il team Triiron, che ha fermato il cronometro a 1h 15’15”. Al secondo posto Elmer Samuel Silva Requelme della Liferunner in 1h16’16” e terzo gradino del podio per Luca Benini dell’Asd Daunia Running con il tempo di 1h17’29”. In campo femminile invece tris per Giorgia Bonci dopo il successo già ottenuto nel 2023 e nel 2024. La regina di LugoRun, tesserata Gs Lamone, ha concluso le sue fatiche con il riscontro cronometrico di 1h23’49”. Secondo gradino del podio per Elena Neri della Polisportiva Rubiera in 1h28’49” e terzo per Alice Cuscini della Ssd Cinque Cerchi in 1h31’57”.

Cambio gestore in piscina: il candidato sindaco outsider ha dubbi sulla regolarità

Dall’1 maggio l’impianto di via Falconieri è nelle mani della Coopernuoto di Reggio Emilia che sarà il gestore anche della futura struttura, la lista Ravenna al Centro vuole chiarimenti: «A quale titolo è avvenuto il passaggio?»

IMG 5468La piscina comunale di Ravenna ha un nuovo gestore. Dall’1 maggio la società Coopernuoto di Reggio Emilia è subentrata alla Pool 4.0. Le società di nuoto attive nell’impianto di via Falconieri sono state messe al corrente dell’avvicendamento con una lettera ricevuta solo il 3 maggio, a cose già fatte, dal nuovo gestore e non dal Comune che rimane proprietario della struttura.

La circostanza è resa nota alla stampa oggi, 4 maggio, da Ravenna al Centro, la lista civica nata proprio dalla collaborazione delle diverse società di nuovo che si presenteranno alle elezioni comunali di fine maggio con Maurizio Miserocchi come candidato sindaco.

In un lungo comunicato stampa, Ravenna in Centro si chiede a che titolo e su quale presupposto Coopernuoto subentri: «Pool 4.0 non può cedere per legge il contratto a Coopernuoto. Coopernuoto non risulta del resto avere acquisito la società Pool 4.0. Quali atti contrattuali e debitamente motivati relativi al subentro, in grado di chiarire senza ombra di dubbio la situazione, sono stati perfezionati dal Comune e che consentono il subentro di Coopernuoto?».

La Pool 4.0 ha avviato la gestione della piscina a seguito dell’assegnazione di una procedura negoziata ad inizio 2020 per l’affidamento per soli 12 mesi, con possibilità di ulteriore rinnovo per altri 12 mesi. Il rinnovo è scaduto a maggio 2022 ed è seguita una sequela di proroghe continue. In cinque anni, quindi, due soli anni sono stati coperti da una gara e tre invece no.

Come noto, sono cominciati da pochi mesi i lavori per il rifacimento completo con ampliamento dell’impianto (spesa di circa 20 milioni). L’opera viene eseguita in regime di project financing e l’affidatario di fronte al Comune è Arco Lavori e Coopernuoto è stata indicata dal concessionario come gestore dell’impianto.

Ravenna al Centro sottolinea che il subentro non può essere la gestione del project «perché il capitolato prevede espressamente che “la concessione inizierà dalla entrata in esercizio del nuovo impianto realizzato dal concessionario a seguito di completamento delle opere e collaudi”. Ma se i lavori ritardassero, e a Ravenna è noto come negli ultimi anni i tempi di realizzazione dei lavori pubblici non vengano mai rispettati, magari persino per colpa dello stesso attuatore, questo si troverebbe paradossalmente già immesso nella gestione dell’impianto e nella comoda situazione di incassare comunque il corrispettivo annuo dal Comune. È del tutto evidente che Coopernuoto riesce a mettere di fatto le mani sulla gestione diversi anni prima della conclusione dei lavori del project e quindi al di fuori del project stesso».

La lista civica promette di continuare a denunciare pubblicamente le scelte sbagliate fatte da questa amministrazione comunale: «Siamo apartitici anche perché, di fronte ad una questione di evidente prolungata anomalia, nessuno da una parte o dall’altra ci sembra che si sia impegnato davvero fino in fondo per ottenere un definitivo chiarimento. Siamo pronti ad attivarci seriamente in ogni sede competente, perché siano valutate se siano state corrette le modalità espletate dall’amministrazione comunale sia per quest’ultimo subentro nell’attuale gestione sia per lo stesso project nel complesso e negli affidamenti succedutisi negli anni».

Ravenna Festival e cultura, nuove idee? Rispondono i candidati a sindaco

Continua la nostra rubrica in vista delle elezioni del 25 e 26 maggio: a tutti la stessa domanda e lo stesso spazio per le risposte. Questa settimana il focus è sulla scena culturale cittadina

RAVENNA 9/06/2024. RAVENNA FESTIVAL. RICCARDO MUTI, SIMONE NICOLETTA. Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Riccardo Muti Direttore Simone Nicoletta Clarinetto

Quinta puntata della rubrica che ci accompagnerà durante la campagna elettorale per le Amministrative di Ravenna in programma il 25 e 26 maggio (eventuale ballottaggio 8-9 giugno).

Stiamo cercando di toccare temi trasversali per mettere a confronto le opinini e le proposte dei candidati sindaci in campo a cui abbiamo concesso uno spazio limitato e uguale per tutti.

La prima puntata: cosa può fare il Comune per gli adolescenti?

La seconda puntata: dal rigassificatore alle trivelle, tra energia e fonti fossili

La terza puntata: quali progetti per rilanciare i lidi ravennati?

La quarta puntata: il carovita e l’emergenza abitativa

Per la quinta puntata il tema riguarda la scena culturale della città. Ecco la domanda e, nel resto dell’articolo, le loro risposte (ogni settimana varia l’ordine dei candidati):

Sta per iniziare il Ravenna Festival, arrivato a una prossima svolta nella direzione artistica. Dovrà continuare a essere l’evento culturale principale della città? Che ruolo immagina per questo festival e per le altre realtà culturali? C’è un problema di ricambio nel panorama culturale cittadino?

GIOVANNI MORGESE (Democrazia Cristiana): «Zaccagnini un esempio: la cultura accessibile a tutti»

Giovanni MorgeseIl Ravenna Festival rappresenta un esempio straordinario di impegno culturale che ha radici nella visione politica della Democrazia Cristiana, grazie all’influenza di figure come il senatore Benigno Zaccagnini. Fondato nel 1990 da Cristina Mazzavillani Muti su invito proprio di Zaccagnini, il festival è un simbolo del suo impegno per la cultura e l’arte come strumento di crescita sociale e politica. La Democrazia Cristiana, con la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, ha avuto un ruolo chiave nel dare vita a iniziative culturali come il Ravenna Festival, che oggi è un punto di riferimento internazionale. Il contributo di Zaccagnini va letto in un contesto di grande apertura alla cultura, con l’intento di costruire ponti tra diverse realtà e di rendere l’arte accessibile a tutti. Il Ravenna Festival deve continuare a essere il principale evento culturale della città, rinnovandosi. La sinergia con altre realtà culturali, come il Festival Internazionale dei Burattini, il Coconino Fest e il Festival delle Culture, potrebbe rafforzare il sistema culturale locale. Inoltre, è fondamentale promuovere il ricambio generazionale e una rete di volontariato, coinvolgendo giovani e anziani nella vita culturale cittadina, per garantire l’inclusione sociale e rendere la cultura accessibile a tutti.

ALVARO ANCISI (lista Lega-LpRa-Pdf): «Porterermo trasparenza e rivedremo le convenzioni»

Alvaro AncisiAlle domande può rispondere solo il Pd. Su Ravenna Festival il consiglio comunale non è informato di nulla da anni, benché il sindaco sia presidente di Ravenna Manifestazioni, che lo amministra. Chi è stipendiato come direttore artistico di Ravenna Festival (altra cosa la statura artistica del festival, merito indiscutibile di Riccardo e Cristina Muti)  va verso i 70 anni. Nasce da qui “la svolta”? E per volontà politica di chi, se non del partitone? Ma il problema è piuttosto quello generale della cultura, di cui è certamente attiva a Ravenna una vasta serie di istituzioni, anche di grande prestigio, che però spesso non dialogano o sono in conflitto, e le cui potenzialità si disperdono dunque largamente, pur essendo tutte più o meno, politicamente, in mano al Comune. Parlo del Mar, delle biblioteche Classense e Oriani, del Museo Classis e della Fondazione Ravenna Antica,  della Fondazione Flaminia (per l’Università), del Museo del Risorgimento, di Ravenna Teatro e, ovviamente, di Ravenna Manifestazioni. I miei progetti sono, da un lato, di riformarne da capo a fondo la governance, portandola a organicità/trasparenza e liberandola da dipendenze politiche, e dall’altro di rivedere le convenzioni con l’associazionismo culturale, allo scopo di includervi le offerte che ne sono degne, rompendo i circoli chiusi che ne privilegiano altre meno meritorie.

ALESSANDRO BARATTONI (Pd-Avs-M5s-Pri-Progetto Ra-Ama Ra): «Mancano spazi, anche per gli artisti emergenti»

BarattoniRavenna, negli anni, ha saputo alimentare un ricco panorama culturale, che ha trovato nella diversità di registri e di linguaggi uno degli elementi vincenti. Allo stesso modo, la presenza e la forza di un festival internazionale, capace di portare il nome di Ravenna nel mondo, continua a rappresentare un’eccellenza fortemente radicata in città. Una realtà che collabora e coinvolge tante e diverse esperienze culturali attive sul territorio. Siamo certi che da questa relazione possano continuare a nascere grandi opportunità. Contemporaneamente, siamo convinti che per rilanciare il virtuoso modello ravennate, garantendone una prospettiva di lungo periodo, occorra immaginare anche nuovi strumenti di sostegno alla cultura che permettano ad altri operatori di potersi strutturare e crescere, così come è avvenuto nel tempo per le generazioni precedenti. Per questo, oltre al tema delle risorse economiche a sostegno, diventa prioritario affrontare il problema della mancanza di spazi. Siamo infatti consapevoli che a Ravenna, come quasi ovunque, una delle grandi difficoltà sia la carenza di luoghi in cui potersi sperimentare e far crescere la propria poetica. Questo sarà un altro degli argomenti su cui ci concentreremo nei prossimi anni, per fare in modo di garantire le stesse possibilità sia ad artisti emergenti, sia a chi è già strutturato.

NICOLA GRANDI (Fdi-Fi-Viva Ra): «Servono dati concreti sulle ricadute economiche»

12È essenziale che il Ravenna Festival rimanga il principale appuntamento culturale cittadino. La cultura non è solo patrimonio immateriale e identitario di una città, ma è anche una leva strategica per la sua economia: genera valore che va oltre il perimetro artistico, creando occupazione, attraendo investimenti, stimolando l’indotto turistico e contribuendo alla qualità della vita urbana. Per valorizzare questo potenziale, è indispensabile analizzare i riflessi reali sull’economia locale, perché senza dati concreti sul ritorno economico della cultura si rischia di sottovalutarne il peso nelle politiche pubbliche e nei piani strategici di sviluppo. Il ruolo di un’amministrazione comunale, specie in campo culturale, non è quello di scegliere in autonomia cosa proporre alla cittadinanza, ma di creare uno spazio di ascolto, confronto e valutazione. Il sindaco ha il dovere di mettere al centro il dialogo con le associazioni culturali, gli enti del territorio, i professionisti del settore e tutte le realtà che da anni contribuiscono con competenza alla vita culturale della città. Solo attraverso un processo di concertazione reale è possibile costruire una proposta culturale solida, condivisa e capace di lasciare un impatto duraturo. Governare la cultura è un atto di cura e di visione, non un esercizio di potere personale.

MARISA IANNUCCI (Ravenna in Comune-Potere al Popolo-Rifondazione Comunista-Pci): «Non c’è solo il grande festival, apriremo a chi oggi è escluso»

Marisa IannucciIl Ravenna Festival è senza dubbio una delle manifestazioni culturali più importanti della città, ma è giunto il momento di riflettere sul suo futuro. Negli ultimi anni, la direzione artistica ha mantenuto un alto livello qualitativo, ma non ha lasciato un segno concreto e duraturo per la città. Manca ancora uno spazio adeguato dedicato alla musica classica, un luogo stabile che possa ospitare eventi e promuovere la formazione musicale durante tutto l’anno. Inoltre, è fondamentale interrogarsi sulla natura delle sponsorizzazioni che sostengono il Festival. La presenza di Eni come sponsor principale solleva questioni etiche, considerando le critiche mosse all’azienda per il suo contributo alle emissioni di gas serra. Infine, è evidente la necessità di un ricambio generazionale nel panorama culturale cittadino. È fondamentale creare opportunità per i giovani artisti e operatori culturali, promuovendo la partecipazione attiva e la diversificazione dell’offerta culturale. Il Comune deve investire non solo nel grande Festival, ma anche nella cultura popolare, nei giovani artisti, nelle periferie, uscendo dalle logiche autoreferenziali e aprendo la cultura a chi oggi è escluso.

VERONICA VERLICCHI (La Pigna): «Il Ravenna Festival un faro. In tanti costretti a emigrare»

Veronica VerlicchiIl Ravenna Festival è un pilastro fondamentale dell’identità culturale ravennate nonché un motore di attrazione turistica.Immaginiamo un Festival sempre più integrato nel tessuto ravennate, con l’obiettivo di intercettare nuove sensibilità artistiche e ampliare l’eco della nostra città. Il festival dovrà continuare a essere il fulcro di grandi eventi, capace di attrarre talenti di fama mondiale. Al contempo dovrà farsi sempre più permeabile alle energie creative del territorio e giocare un ruolo attivo nel dialogo con le nuove generazioni. In quest’ottica, pensiamo a residenze artistiche che possano ospitare giovani creativi, collaborazioni con le scuole e le università, format innovativi che mescolino diverse discipline artistiche e che sfruttino al meglio gli straordinari spazi storici e culturali di Ravenna in modi inediti. L’obiettivo è creare un ecosistema culturale dinamico, dove il Festival sia un faro che valorizza le espressioni artistiche della nostra città. È indubbio che oggi la cultura ravennate sia ingessata da scelte sbagliate e spesso autoreferenziali portate avanti dall’amministrazione Pd, che punta a premiare soggetti a lei affini, a discapito delle tante realtà culturali che spesso sono state costrette a migrare altrove.

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