giovedì
18 Dicembre 2025

Due fine settimana tra le vigne con l’evento “Trat-Tour Oriolo”

Nei week-end del 20-21 e 27-28 settembre torna il “Trat-Tour Oriolo” in vigna, appuntamento dedicato a chi desidera trascorrere un fine settimana all’insegna dei sapori della campagna romagnola. Il punto di ritrovo sarà come sempre la Torre di Oriolo: da qui il sabato dalle ore 12 alle 19 e la domenica dalle ore 10 alle 19 si potrà partire a piedi, in bicicletta o a bordo di un trenino per andare a visitare sette cantine del territorio: Calonga, San Biagio Vecchio, La Sabbiona, Poderi del Nazareno, Leone Conti, Spinetta e Ancarani.

Anche quest’anno si potrà scegliere tra percorsi di varia lunghezza e facilità riportati su una cartina che verrà consegnata al momento della partenza insieme al calice per le degustazioni in cantina. I diversi itinerari passeranno su strade di campagna o all’interno di vigne cariche di grappoli maturi, consentendo una full immersion tra i colori e i profumi della vendemmia e portando i partecipanti a degustare il Centesimino di Oriolo, il Famoso, l’Albana, il Sangiovese e gli altri vini tipici di questo angolo di Romagna. I trenini faranno la spola tra le cantine per tutta la durata dell’evento e faranno tappa anche alla Torre di Oriolo per il solo rientro a partire dalle ore 17. Il biglietto giornaliero del trenino (5 euro) deve essere prenotato online sul sito della Torre di Oriolo (www.torredioriolo.it) I biglietti sono disponibili in numero limitato e devono essere ritirati entro le ore 15 il sabato ed entro le ore 14 la domenica.

Chi vorrà vivere un tour speciale tra le cantine con trasporto personalizzato potrà prenotare un posto riservato su un carro panoramico trainato da un trattore (solo maggiorenni) in partenza dalla Torre di Oriolo in entrambe le giornate. Il trattore farà due partenze al mattino, alle ore 10 e alle 10.30, e due al pomeriggio, alle ore 14.30 e alle 15.00. I posti disponibili sono prenotabili fino a esaurimento sul sito della Torre di Oriolo (dove sono reperibili ulteriori informazioni per il noleggio bici).

All’interno della Torre di Oriolo sarà sempre visitabile la mostra di creazioni in argilla “Torri di Terra”, mentre sabato 20 settembre, alla sera, nello stand del punto ristoro andrà in scena lo spettacolo gratuito “Sogno Today” degli allievi di “Fatti d’Arte”, una performance onirica e poetica che rilegge Shakespeare con occhi contemporanei. In entrambe le giornate sarà attivo un servizio di navetta gratuito offerto da Viaggi Erbacci che collegherà la stazione di Faenza alla Torre di Oriolo con fermata intermedia al parcheggio della Palestra Lucchesi: la navetta partirà dalla stazione alle ore 10, 11 e 12 ed eseguirà il percorso inverso alle ore 18.30, 19.30 e 20.30.

«A Ravenna cento senzatetto, servono soluzioni sul mercato immobiliare»

«Da qualche tempo non esiste più il Tavolo delle Povertà a Ravenna, l’organismo che era stato istituito dal Comune per un coordinamento tra i soggetti che assistono i bisognosi, e ne sentiamo la mancanza». La presidente del comitato che gestisce il dormitorio Re di Girgenti, Maria Rosaria Mancini, auspica un ritorno del Tavolo: «Non c’è più per una scelta politica del Comune che ha ritenuto fosse inutile, invece per gli operatori era un momento di incontro che facilitava la distribuzione delle persone in base ai loro reali bisogni».

La chiusura del Tavolo ha reso più complesso il dialogo fra i tanti soggetti di una fitta rete di aiuto sociale che se coordinati potrebbero ottimizzare gli sforzi e trovare strade più opportune: «Per esempio negli spazi dei dormitori – continua Mancini – ci sono persone che avrebbero più bisogno di essere seguite dai servizi per le dipendenze o per la salute mentale».

Il Re di Girgenti, in via Mangagnina, è stato fondato nel 2003 da Carla Soprani e dal marito Gianremo Bassini. Conta venti posti letto (16 maschi e 4 femmine), il primo ospite della struttura fu un macedone. In più di vent’anni sono passate più di 1.500 persone. Da un paio di mesi è cambiata la presidenza. Soprani, una vera e propria istituzione nel mondo del volontariato a favore degli ultimi, ha lasciato l’incarico a Mancini, pur rimanendo come vice nel direttivo composto da 5 persone che prende le decisioni in maniera collegiale.

«Trovare volontari è un tema sempre più difficile per qualunque realtà del volontariato – si rammarica Mancini –. Intanto perché aumenta l’età della pensione e chi ci arriva preferisce godersi il riposo. Nel nostro caso poi è ancora più difficile perché parliamo di un contesto difficile, dove si ha di fronte la sofferenza delle persone». In totale oggi il gruppo è composto da una ventina di persone che si occupano di tutto, con la collaborazione degli ospiti: pulizie, accoglienza serale, raccolta delle donazioni alimentari, preparazione e distribuzione pasti. I conti tornano anche grazie alle scelte del Comune che concede in comodato gratuito l’immobile di sua proprietà, si fa carico delle bollette e garantisce altre risorse in virtù di una convenzione con il comitato.

Gli ospiti sono soprattutto stranieri, di varie età dai 18  no ai settanta, arrivano dopo la presa in carico dai servizi sociali e il primo contatto con l’ufficio Bassa Soglia del Comune in via D’Azeglio che gestisce le liste di ingresso. La tipologia di accoglienza è cambiata nel corso del tempo. «Oggi abbiamo diverse persone che restano da noi con una certa stabilità – spiega Mancini –. Per alcuni si tratta di mesi, per altri anche anni. Sono persone che convivono con situazioni patologiche, senza rete familiare, tutte con un assistente sociale di riferimento: il dormitorio non sarebbe lo spazio idoneo, ma nei fatti lo diventa perché l’alternativa sarebbero progetti di coabitazione con supporto all’autonomia, come housing first, ma non è così facile. Noi cerchiamo di impiegarli in piccoli lavori e nelle attività di gestione».

Ma ci sono anche persone che al mattino escono per andare al lavoro e rientrano la sera: «La paga non basta per permettersi un alloggio dignitoso in una città dove il mercato degli affitti è sempre più difficile. Questo sarebbe il primo fronte su cui intervenire per favorire l’inserimento di chi oggi vive in un dormitorio». Mancini fa i conti: «Le stime più recenti dicono che c’è una ventina di persone che dormono in strada. Se li sommiamo ai circa 80 posti letto dei dormitori fanno cento persone in situazioni di emergenza abitativa: non sembra un numero impossibile da assorbire per una città di 160mila abitanti».

Un ragionamento valido solo se l’intenzione è quella di fare qualcosa per diminuire queste persone: «Se invece la volontà è di gestire la situazione accettando i numeri attuali allora la rete è sufficiente e l’importante è che non vengano meno le donazioni di forniture alimentari e vestiario». La maggior parte degli ospiti è straniera. Mancini conosce bene il tema dell’immigrazione, il campo di cui si occupa da dipendente della prefettura, oggi a Gorizia e fino a pochi anni fa a Ravenna: «Alcuni di loro attendono la risposta alla domanda di protezione internazionale e se non c’è un posto nella rete dei Cas si rivolgono ai dormitori, oppure trovano sistemazioni di fortuna. Ma sono persone in regola a tutti gli effetti, solo che non trovano lavoro o se lo trovano poi non trovano casa».
Oltre a ospitare persone di notte, al Re dei Girgenti si rivolge anche chi ha bisogno solo di farsi una doccia, di una cena (le cosiddette “sportine”, 60 al giorno in agosto) o un pacco viveri (60-80 famiglie che ruotano in generale con varie cadenze).

A Lugo due raduni in occasione dell’Italian Motor Week 2025

Sono due gli eventi in programma a Lugo in occasione dell’Italian Motor Week 2025, la settimana del Made in Italy motoristico che vanta oltre 100 eventi in calendario in 38 comuni italiani.
Domenica 14 settembre alle 8, nel complesso sportivo di via Madonna delle Stuoie, l’evento «Cinquantini in Libertà» radunerà moto di 50 cc di ogni epoca. Dopo il ritrovo e l’iscrizione, tutti gli intervenuti si trasferiranno in piazza Baracca, da dove i motociclisti partiranno alle 8.30 per un giro sulle colline romagnole, con rientro al Maracanà per un pasta party tra le 13 e le 14.30.
Il secondo evento dell’Italian Motor Week che toccherà Lugo è in programma sabato 20, sempre in collaborazione con l’associazione Una passione in moto e in questo caso anche con il Moto Club Francesco Baracca. Alle 8.30 in piazza Baracca si raduneranno i partecipanti de «La Via degli Estensi», raduno motociclistico aperto a moto di ogni epoca, i cui partecipanti partiranno alle 9 alla volta di Ferrara, attraversando le valli di Comacchio per poi rientrare a Lugo via Argenta e radunarsi nuovamente alle 18 in piazza Baracca.
Il Comune di Lugo aderisce nuovamente all’iniziativa nazionale dell’Italian Motor Week, dopo aver coinvolto nel 2023 Gian Carlo Minardi e Luca Dal Monte per un approfondimento sul Cavallino Rampante e avere organizzato l’anno scorso la mostra «Formula Comics» al museo Baracca: «La passione per i motori fa parte dell’identità della nostra città – commenta il vicesindaco e assessore allo Sport Luigi Pezzi -. Per la terza edizone dell’Italian Motor Week, Lugo sarà il punto di partenza e arrivo di due eventi che coniugano le due ruote alla promozione del territorio. Per l’organizzazione di queste iniziative vanno ringraziate le associazioni “Una passione in moto”, della quale mi piace sottolineare l’attenzione anche per il sociale, e il “Moto Club Francesco Baracca”, grazie al quale anche la Storia con la S maiuscola farà parte di questi eventi. Parliamo di veri e propri spettacoli a due ruote, che raccontano la storia della motorizzazione con mezzi di ogni epoca. Il fatto che il punto nevralgico dei due raduni sia piazza Baracca, dove sorge il monumento all’asso dell’aviazione con il Cavallino rampante, è molto significativo e conferma l’importanza di Lugo nel mondo dei motori».

Cinquanta imbarcazioni da Ravenna a Trieste per la Barcolana: la competizione scatta giovedì 9 ottobre

Parte anche quest’anno da Marina di Ravenna la regata “Go to Barcolana da Ravenna – Trofeo Hera, che si conferma anche per il 2025 un appuntamento per gli appassionati di vela per cimentarsi in una competizione avvincente lungo la costa adriatica. La traversata è collaterale alla 57ª edizione della celebre Barcolana di Trieste, la più grande regata velica del mondo che si terrà dall’1 al 12 ottobre 2025. 

Nella “Go to Barcolana da Ravenna – Trofeo Heragli equipaggi partiranno da Marina di Ravenna alle 14 (con due ore di anticipo rispetto alle edizioni precedenti) di giovedì 9 ottobre, con l’obiettivo di raggiungere il Golfo di Trieste. La regata copre una distanza di 95 miglia nautiche (circa 176 km) e vedrà la partecipazione di circa cinquanta imbarcazioni provenienti dalla costa adriatica centrale e meridionale. La competizione è aperta a tutte le barche con una lunghezza superiore a 8,46 metri, che saranno classificate secondo i compensi ORC. Le iscrizioni si aprono mercoledì 10 settembre, e gli armatori riceveranno un unico numero di mascone valido sia per questa regata preliminare che per l’evento principale di domenica 12 ottobre a Trieste.

«La passione per la vela e per il mare unisce le persone e i territori del Gruppo Hera, molti dei nostri stakeholder, tantissimi nostri clienti.  Per questo con grande piacere confermiamo anche quest’anno l’adesione alla regata di avvicinamento alla Barcolana, a cui parteciperà anche una barca aziendale con un equipaggio composto da colleghi – commenta Isabella MalagoliAmministratore Delegato di Hera Comm  –. Sostenendo la sfida per la ‘Go To Barcolana da Ravenna’, ribadiamo anche quest’anno l’impegno di Hera per la sostenibilità e confermiamo il forte legame della nostra azienda con i territori attraversati dalla regata velica, da Ravenna a Trieste. Barcolana, il grande evento di ottobre, di cui siamo partner da molti anni con la nostra azienda EstEnergy, è un’occasione importante per far conoscere meglio al pubblico tutta la nostra energia. Vi aspettiamo in tanti, in mare, ma anche in piazza Unità d’Italia a Trieste, nel nostro stand».

«Siamo felici che ‘Go to Barcolana da Ravenna–Trofeo Gruppo Hera‘ sia diventato un punto fisso del calendario autunnale del nord Adriatico. Collaborare con Barcolana per questa regata è motivo d’orgoglio. “Go To” ha trasformato un semplice trasferimento di avvicinamento in una regata e in una serie di appuntamenti che mirano a far vivere il clima Barcolana già sulle banchine del Circolo Velico Ravennate – ha affermato Giovanni Ceccarelli Consigliere con delega all’altura del Circolo Velico Ravennate -. Da anni stiamo lavorando per alzare il livello agonistico e di sicurezza della flotta nella nostra area di mare e questo evento offshore è assolutamente in linea con questi due obiettivi ambiziosi. In stretta collaborazione con Società Velica di Barcola e Grignano miriamo ad aumentare le barche iscritte a questa manifestazione e siamo certi di poter fare un buon lavoro, per incentivare la partecipazione ricordiamo a tutti è garantita ospitalità sia prima dell’evento a Ravenna che all’arrivo sulle rive a Trieste».

Per la regata di avvicinamento “Go to Barcolana da Ravenna” anche quest’anno c’è in palio il Trofeo Gruppo Hera, che passa di mano in mano ai vincitori di ogni edizione, che sarà consegnato all’equipaggio vincitore dal Presidente della SVBG Mitja Gialuz in occasione della premiazione che si svolgerà venerdì 10 ottobre alla Camera di Commercio di Trieste. Il trofeo è stato realizzato dalla vincitrice del concorso interno indetto 5 anni fa dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna. 

La “Go to Barcolana da Ravenna” fa parte della “Sfida Adriatica”, il circuito di avvicinamento a Barcolana in quattro regate che unisce il Sud e il Nord del Mare Adriatico per poi arrivare a Trieste. Tanti i circoli coinvolti, a partire dal promotore dell’iniziativa, Assonautica Italiana: SVBG, circolo Velico la Scuffia, Marina di Pescara, Marina Dorica, Lega navale Manfredonia, CVR e le Assonautiche di Pescara/Chieti, Ancona, Ravenna e Trieste. è organizzata dal Circolo Velico Ravennate in collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano e vede confermata per il quinto anno consecutivo la partnership con la multiutility Hera che, oltre ad offrire in premio un trofeo con la formula ‘challenge perpetuo’, consegnerà a ogni equipaggio partecipante un pacco gara, con maglietta brandizzata.

Maratona di Ravenna sempre più importante: +49% atleti stranieri e +20% runners italiani rispetto al 2024

Crescita, nuove maglie e diverse novità per la Maratona di Ravenna Città d’Arte 2025, in programma domenica 9 novembre. Nel 2024 i partecipanti sono stati più di 16mila, ma è previsto un incremento notevole nel 2025, dato che le iscrizioni al 31 agosto parlano di un aumento del 49% di atleti stranieri e di un più 20% di runners italiani rispetto alla rilevazione di un anno fa.

A due mesi esatti dalla maratona di Ravenna sono state presentate le maglie, durante la conferenza stampa tenutasi nello store Cisalfa di Ravenna, uno dei main sponsor dell’evento. Il colore della t-shirt realizzata da Diadora per le due distanze dei 42K e 21K (rispettivamente corsa nel 2024 da 1.330 e 2.699 persone) sarà quest’anno il blu, con il claim “It’s rime to run”. Sul retro ecco la promessa del percorso di Ravenna: “Fun, Fast, Flat”. Divertente, veloce e pianeggiante, proprio come le strade della città che accoglieranno l’edizione 2025 di quella che lo scorso anno è stata nella mezza maratona una fra le tre gare più veloci in Italia in campo femminile e sul fronte maschile la più veloce in assoluto al mondo del secondo weekend di novembre. Per la sempre molto frequentata Martini Good Morning Ravenna 10km (8.541 partecipanti nel 2024) la t-shirt si colorerà di rosso e sul petto comparirà il marchio Cisalfa. Anche per questa edizione, i volontari dell’evento avranno poi una t-shirt dedicata di colore grigio con gli elementi grafici che saranno in gran parte gli stessi delle magliette dei runners, ma con la dicitura “Staff” ben evidente sulle spalle.

«La t-shirt è un oggetto che tutti aspettano – afferma Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club, associazione organizzatrice della Maratona –. Siamo sempre molto felici di vedere la maglietta che gira anche al di fuori della maratona, nei nostri parchi o pinete durante 365 giorni l’anno. La rinnovata partnership con due marchi iconici come Diadora e Cisalfa Sport per il secondo anno consecutivo è per noi un segnale importante di crescita e fiducia reciproca. Quello che rende unica la Maratona di Ravenna è la capacità di coinvolgere persone di ogni età attraverso tante iniziative collaterali e collettive creando un’atmosfera di festa che abbraccia tutta la città. Stiamo investendo molto per aumentare i numeri di partecipazioni ma siamo anche attenti ai tecnicismi che possano garantire tempi ai professionisti».

Due delle numerose iniziative collaterali sono legate al progetto “Train your Passion”, un percorso di allenamenti gratuiti con trainer professionisti per avvicinarsi al meglio alla maratona di Ravenna. Tre dei sette appuntamenti si sono già svolti, mentre gli ultimi quattro, in programma nelle prossime settimane, scandiranno la fase finale della preparazione in vista del 9 novembre. Gli incontri si tengono prevalentemente al punto vendita Cisalfa Sport di Ravenna con prossimo appuntamento previsto per il 20 settembre. Per la prima volta nel 2025 si terrà anche nella città bizantina la “Shake Out Run”, nel solco di quello che stanno facendo anche le grandi maratone internazionali. Sabato 8 novembre, alle ore 9.15 partirà dal Pala de Andrè una corsa leggera, informale e non competitiva di circa 6 km. «Sarà l’occasione per sciogliere i muscoli, scaricare la tensione pre-gara e condividere momenti di socialità con altri runner in vista del grande appuntamento del giorno dopo – dichiara il maratoneta e brand ambassador Cisalfa Lorenzo Liotti -. Giro l’Italia e il mondo e la maratona di Ravenna sta prendendo sempre più piede tra i professionisti: sia per il clima ideale che per la conformazione del tracciato».

Sempre al sabato si terrà la Family Run e la Dogs Run, alle quali si aggiungerà una festa dello sport cittadino. Il luogo centrale sarà il Pala de Andrè, in cui tra gli spazi espositivi e le varie attività ci sarà la possibilità di fare il test gratuito di espirometria in collaborazione con l’associazione Respiriamo e l’Ospedale di Ravenna.

«Sono in giunta da diverso tempo e già nel 2011 si iniziava a parlare della maratona senza sapere bene dove si potesse arrivare – dichiara Massimo Cameliani, assessore del Comune di Ravenna –. Quando nel 2014 decisi di chiudere le strade al traffico per portare la maratona fino a Sant’Apollinare, ci arrivarono tanti rimproveri dai cittadini che ora partecipano o assistono. Al giorno d’oggi questo evento attira turisti italiani e stranieri diventando volano per la promozione della città anche nel mese di novembre. Come comune di Ravenna abbiamo una convenzione triennale con Ravenna Runners Club, per pianificare al meglio il tutto e sono contento che si collabori ancora con la Regione Emilia-Romagna per sostenere una delle più importanti maratone del panorama regionale e italiano».

Una scogliera sommersa con ostriche e sabellarie contro l’impatto del cambiamento climatico

Partiranno entro l’anno i lavori di realizzazione della scogliera sommersa che verrà collocata poco più a nord della foce del torrente Bevano e a sud dell’abitato di Lido di Dante. Il progetto è stato finanziato dall’Unione europea nell’ambito dei progetti Life e ha l’obiettivo di testare delle soluzioni basate sulla natura contro l’impatto del cambiamento climatico.

L’intervento prevede la realizzazione di reef artificiali con l’obiettivo di ripristinare gli habitat sottomarini, aumentare la biodiversità, migliorare la qualità dell’acqua e proteggere la costa e gli ecosistemi costieri dalle mareggiate e dai processi di erosione su un tratto sabbioso particolarmente fragile ed esposto ai fenomeni erosivi. Il reef infatti fungerà da barriera artificiale,  smorzando la forza delle onde sulla battigia, ma  anche da vivaio per il ripopolamento di quel tratto di mare con ostriche autoctone e sabellarie, specie oramai minacciate nei nostri mari ma che un tempo erano presenti in quantità anche sul nostro litorale.

La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo che riguarda la realizzazione del reef e che prevede un contributo di quasi 650.000 euro dalla Commissione Europea grazie al programma Life 2021 – 2027 per la protezione dell’ambiente. Per la realizzazione del reef l’investimento complessivo sarà di circa un milione di euro, di cui 363.544 a carico dell’Amministrazione comunale.

I lavori consisteranno nella posa dei cosiddetti “materassi” in rete metallica di dimensioni modulari di 5 metri per 2 e alti 30 centimetri, posti su più livelli per formare dei macro blocchi e riempiti e confezionati prima della posa con materiale calcareo a spigolo vivo, in modo da creare un ambiente idoneo sia ad accogliere le ostriche sia alla loro crescita. Il reef artificiale non sarà visibile poiché si troverà ad una profondità tra i 2 e 2,60/2,80 metri sotto il livello del mare per favorire la crescita delle ostriche.

La dimensione complessiva della struttura coprirà un’area di circa 100 metri per 48. I lavori saranno svolti interamente da mare con mezzi marittimi (moto-pontoni) idonei al trasporto e alla posa dei massi per la struttura di base e dei “materassi” in rete metallica.

Il reef sarà popolato poi successivamente con le ostriche e le sabellarie, piccoli policheti in grado di creare scogliere sommerse aggregando la sabbia.

«L’area è particolarmente adatta all’insediamento e alla crescita delle specie che si intendono ripristinare – si legge in una nota del Comune -, come testimoniano le popolazioni già esistenti di Sabellaria spinulosa alla base delle vicine barriere frangiflutti. Inoltre, la documentazione storica testimonia la presenza di ostriche autoctone lungo le coste dell’alto Adriatico, di cui oggi, invece, non esiste più traccia. Si creeranno, quindi, le condizioni iniziali idonee all’insediamento di queste specie e si innescherà un processo di bio-costruzione mediante una pre-semina con ostriche autoctone raccolte o allevate (Ostrea edulis) e da Sabellaria spinulosa provenienti da aree limitrofe».

Indirettamente il sito consentirà di aumentare anche il numero di altre specie marine, tra cui alghe, invertebrati e pesci, offrendo un luogo ideale per la riproduzione e protezione degli individui giovanili e ripopolando il mare circostante. Inoltre, attraverso una successiva fase di monitoraggio alla realizzazione del reef si potrà studiare l’efficacia della proposta progettuale in modo da valutarne l’eventuale replicabilità in altre località del Comune di Ravenna o d’Europa.

Il progetto vede impegnati anche due dipartimenti dell’Università di Bologna (Bigea e Dicam) capofila del progetto, il Parco del Delta del Po, Proambiente, spin-off del Centro nazionale delle ricerche, Fondazione Flaminia con il suo centro per l’innovazione Cifla.

Non si ferma all’alt della polizia e tenta di fuggire in monopattino, gettando per strada due etti di hashish

I poliziotti lo hanno notato inveire ad alta voce mentre procedeva in monopattino. Ignorato il conseguente “alt” intimatogli dagli agenti, l’uomo si è dato alla fuga, gettando lungo la strada un involucro, poi recuperato dalla polizia e contenente quasi 2 etti di hashish.

Gli agenti sono poi riusciti a raggiungere anche l’uomo, un italiano di 39 anni con precedenti in materia di sostanze stupefacenti, e lo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

A Matera con le Albe, giorno 1: che spettacolo quei ragazzi, quella città, quelle riprese, quelle storie

Pubblichiamo volentieri (a questo link il Giorno 0) una sorta di diario del nostro appena ventenne collaboratore Ernesto Moia da Matera, città che ospita la prima tappa del Progetto Hamelin di Ravenna Teatro-Teatro delle Albe (in collaborazione con Iac – Centro Arti Integrate e con il supporto della cooperativa sociale Il Sicomoro). Per tre giorni, la celebre città in Basilicata sarà attraversata da riprese cinematografiche e azioni performative nei luoghi pubblici, con protagonisti oltre 200 bambini e ragazzi dai 7 ai 17 anni provenienti da Basilicata, Emilia-Romagna e Lazio, di cui la maggioranza dalle scuole di Ravenna. Il racconto guida è la fiaba de Il Pifferaio di Hamelin, riletta come metafora di una società che tradisce le nuove generazioni e ne paga il prezzo. Al centro, una domanda semplice e radicale: cosa succede a una società che smette di ascoltare i bambini?

Giorno 1, Matera
Foto di Luca Centola

Matera, per la prima volta in 20 anni faccio la tua conoscenza. Partenza alle 8, sveglia alle 7 e 15. Si arriva intorno alle 8 e 40 in piazza San Pietro Caveoso, dunque inizia uno dei momenti che definirei propri delle Albe: tre cori prendono vita grazie alle voci dei ragazzi e delle guide, tra chi è assonnato e chi pensa di essere sul palco del National Theatre, poi raccolti in cerchio si ascolta una registrazione di Ermanna Montanari (tra le fondatrici delle Albe) che apre le preghiere laiche, momenti di ascolto mattutino per tutti i partecipanti alla spedizione Hamelin. Segue la prima scena, anzi l’ultima. La prima scena che giriamo sarà la fine del film, io mi trovo in postazione di regia con il direttore artistico Alessandro Argnani e il regista Alessandro Penta: la scena è mozzafiato, ragazzi e ragazze che scendono per le viuzze dei sassi e si riuniscono attorno al pifferaio. Penta, utilizzando un megafono, dissuade i turisti dal passare nell’inquadratura e spiega ai ragazzi di non guardare in camera. Servono sei ciak prima che la scena venga bene. Una volta un gruppo è lento, un’altra spuntano 3 turisti, un’altra difetta di energia. Dopo un’ultima ripresa da una diversa angolatura i ragazzi vanno a fare merenda, poi abbiamo l’ultima scena del giorno con loro protagonisti, girata con la telecamera che retrocede per una via che a Genova si chiamerebbe carrugio per dimensione e praticità, cercando di riprendere i ragazzi che inseguono il pifferaio.

Mi stacco dal gruppo principale per pranzo e trovo il tempo per una passeggiata: architettura romanica e razionalista, palazzi ottocenteschi che ti guidano verso i sassi, una volta perso tra i vicoli chiudo Maps e vado a istinto, ci sono pochi passanti e a ogni curva la vista è sempre più incredibile. Mi dirigo verso il luogo dove giriamo l’ultima scena della giornata, sul tufo del rione Malve,  con gli adulti che guardano la vallata, disperati e coscienti, hanno abbandonato il loro futuro, hanno lasciato i ragazzi al pifferaio. Gli attori sono materani e ravennati, accompagnatori e non, genitori e non, un altro coro. Alcuni sono muti, altri credono (come i bambini) di essere sul palco del National Theatre a Londra. Argnani e Penta dirigono, dicono (come ai bambini) di non guardare in camera, di muoversi e di non esagerare. Dopo alcune dritte e prove la scena è buona, si prosegue con vari primi piani, singolari e di gruppo, e si rientra al Santuario. Oltre che tra gli adulti è la prima volta per me in cabina di regia, osservo con attenzione tutto ciò che succede e penso che in fin dei conti è tutto assurdo quanto meraviglioso, gente da tante scuole, gente da mondi diversi.

Chiacchiero con due coppie di turisti tra una ripresa e l’altra, una olandese e una britannica, spiego loro cosa stiamo cercando di fare, anche se alla domanda «Why?» tentenno sempre… Non c’è un perché unico e facile da snocciolare in 3 minuti, sono sicuro che quel perché è complesso e profondo, o forse no? Comunque credo non sia corretto riassumere decenni di lavori e ideali in 5 minuti di small talk, ergo concludo. La giornata è faticosa, usciamo alle 8 e rientriamo alle 20 e 30, appena in tempo per cena, con tre corpose fiasche di rosso. Che stanchezza eppure che spettacolo, quei ragazzi, quella città, quelle riprese e quelle storie che ci si racconta alla fine, con le gambe in frantumi e cuori e menti che viaggiano come Shinkansen.

 

Alluvione a Traversara, un anno dopo può partire il percorso di ricostruzione

A un anno dall’alluvione e dalla rottura dell’argine del Fiume Lamone che ha sconvolto la frazione di Travesara, abbattendo e distruggendo case e servizi, il Commissario Curcio ha nominato la commissione tecnica straordinaria che segna l’inizio del percorso di ricostruzione. La delibera è pubblica ed è già sul sito del Commissario Straordinario.

«Le case, ad un anno di distanza, sono lì, a ricordarci il disastro e a ricordarci che bisogna fare in fretta – sottolinea in una nota Luisa Babini, presidente del Consiglio di Zona -. Le famiglie che le abitavano sono a tutt’oggi sparse in appartamenti di fortuna, chi da parenti, chi in affitti trovati sul mercato a Lugo o a Bagnacavallo. Il disagio è enorme e sta venendo meno la fiducia. Ci sono persone anziane che non possono continuare a lungo a vivere in questa situazione. Le famiglie sono al limite della sopportazione e vedere che per un anno non si è mosso nulla crea sfiducia. Per questo la nomina di questa Commissione richiesta dal sindaco è importantissima perché finalmente si cominci a capire cosa ne sarà delle case distrutte e come verranno ricostruite».

Il Commissario, per la zona di Traversara, ha integrato la commissione permanente, già nominata, con esperti del territorio: l’architetto Marina Doni quale componente effettivo e l’Ingegnera Sara Matini supplente, Arnaldo Agresta in rappresentanza della Prefettura. Le risultanze della Commissione, che – dice la delibera di nomina – di norma opera entro 45 giorni, saranno formulate al Commissario Curcio che ne terrà conto per gli atti che dovrà assumere.

«Sono molto felice – dichiara Luisa Babini – perché questa nomina rappresenta l’inizio di una fase nuova. Ci sono ancora 53 famiglie che vivono fuori e che noi dobbiamo riportare a casa nel più breve tempo possibile. Il paese è ripartito ma dobbiamo fare in modo che tutti i traversaresi tornino nelle loro abitazioni. Quelle danneggiate devono essere ripristinate a breve e vanno ripristinati i servizi pubblici distrutti dall’alluvione. Occorre procedere con la demolizione e la successiva ricostruzione delle case distrutte perché il disagio di vivere in modo precario, il dolore di avere perso quanto fatto coi sacrifici di una vita, deve essere alleviato, almeno un po’, dalla speranza di potere vedere la propria casa ricostruita per ritrovare un briciolo di normalità e di tranquillità. Ovviamente ci aspettiamo che vengano anche intraprese tutte quelle opere di messa in sicurezza del territorio, perché vivere con la paura che possa riaccadere non ci fa stare per niente sereni».

Intanto, si sta organizzando per il 19 settembre, primo anniversario del disastro, un momento di ricordo, una biciclettata che unisce idealmente la rotta di Boncellino del 2023 con quella di Traversara del 2024. Alle 19 ci sarà poi un momento di ricordo coi presidenti delle 3 frazioni e del sindaco Matteo Giacomoni. La serata verrà chiusa da Ilaria Baruzzi, traversarese di nascita, che ha scritto un racconto in poesia sul disastro.

Contributi fino a 3mila euro a sostegno della mobilità casa-lavoro-casa per chi ha disabilità

La giunta del Comune di Ravenna ha approvato contributi regionali a sostegno della mobilità casa-lavoro-casa da destinare a lavoratori e lavoratrici con disabilità (fisica, psichica e intellettiva). Si tratta di risorse che vengono stanziate quest’anno e che vanno a coprire le spese sostenute nel 2024 da chi manifesta particolari difficoltà nel recarsi sul luogo di lavoro con mezzi propri o di trasporto pubblico. Beneficiari della misura possono essere anche parenti o affini di terzo grado, colleghi e associazioni di volontariato che supportano la persona con difficoltà nei suoi spostamenti quotidiani per andare e tornare dal lavoro.

Le risorse disponibili quest’anno ammontano a 58,762,59 euro. Ogni beneficiario può rendicontare un tetto massimo di spesa pari a 3mila euro annui, che saranno erogati quale rimborso diretto per le spese ammissibili effettivamente sostenute nel ‘24 e debitamente documentate. In proposito, sarà emanato un apposito avviso pubblico che stabilirà i termini di presentazione delle richieste e al quale sarà data ampia diffusione tramite i siti del Comune di Ravenna, Cervia e Russi.

«Anche quest’anno – ha osservato il sindaco Alessandro Barattoni – il Comune si impegna a fare la propria parte per favorire un’integrazione che sia il più efficace possibile, perché riteniamo che a tutti debbano essere concesse le stesse possibilità. Abbiamo appurato che tutte le richieste pervenute negli anni scorsi sono state soddisfatte e ci auguriamo che questo avvenga anche per i nuovi stanziamenti. Riteniamo che questa misura possa essere di sollievo sia per chi si trova a fronteggiare difficoltà quotidiane, sia per chi si prende cura degli altri».

 

 

Sorpreso con alcune dosi di hashish, a casa aveva 3.200 euro in contanti: 26enne arrestato per spaccio

I carabinieri di Milano Marittima hanno arrestato un 26enne del posto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il fatto si è verificato durante la serata di sabato 6 settembre, quando i militari dell’Arma hanno fermato il giovane che si aggirava a piedi con fare sospetto.

Dopo un primo controllo che ha permesso di sequestrare alcune dosi di hashish, i carabinieri hanno perquisito la sua abitazione. In casa sono stati rinvenuti e sequestrati circa 20 grammi di hashish, quasi 100 gr di marijuana, un bilancino di precisione, diverso materiale per il confezionamento della droga, la somma di 3.200 euro in contanti (ritenuta essere il provento dell’attività di spaccio), nonché una radio portatile sintonizzata sulle frequenze in uso alle forze di polizia e un proiettile calibro 9 luger.

Il ragazzo pertanto è stato anche denunciato per detenzione abusiva di munizioni e di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni.

Dopo aver trascorso due notti agli arresti domiciliari, è stato convalidato il suo arresto e il giudice ha emesso nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Non rientra in carcere dopo il permesso: a Lugo 58enne arrestato all’alba

Nella mattinata di domenica 7 settembre, i carabinieri di Lugo hanno rintracciato ed arrestato un 58enne del posto che, dopo un permesso premio, non era rientrato presso il carcere di Volterra (PI). I militari, alle prime luci dell’alba, sono intervenuti in una frazione alle porte di Lugo dove era stata segnalata la presenza in un’abitazione, di una persona in stato confusionale. Quando i carabinieri sono entrati in casa si sono trovati difronte un uomo in preda ad un forte stato di agitazione in compagnia di alcuni parenti, i quali hanno immediatamente informato i militari che il 58enne, dopo un permesso premio, non aveva fatto rientro presso il carcere di Volterra (PI), dove era detenuto da diverso tempo. Dai primi accertamenti effettuati, effettivamente è stato riscontrato che l’uomo sta scontando una pena fino al 2030, per un cumulo di condanne per reati contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti. Pertanto, dopo aver fatto intervenire sul posto personale sanitario del 118 che non ha riscontrato particolari patologie, l’uomo è stato arrestato per evasione e successivamente accompagnato in carcere a Ravenna.

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