martedì
16 Dicembre 2025

Asfaltatura delle vie Campagnoni e Due Giugno a San Pietro in Campiano

Al via lavori di ripristino della pavimentazione stradale sulle vie Campagnoni e Due Giugno a San Pietro in Campiano. Gli interventi, rispettivamente di 390 e 180 metri di lunghezza, prevedono l’asfalto delle due strade che hanno subito allagamenti a causa dell’esondazione dei vicini scoli consorziali.  Il completamento dei lavori, che ammontano a 186.912 euro, è previsto entro fine settembre. Si tratta di un progetto rientrante nell’ambito di quelli finanziati con contributo statale all’interno del PNRR, per il piano degli interventi di messa in sicurezza e ripristino della viabilità delle infrastrutture stradali.

In migliaia a Solarolo per l’inaugurazione del museo di Laura Pausini – VIDEO

Oltre duemila persone (provenienti da tutta Italia e anche dall’estero) hanno partecipato in una Solarolo blindata all’inaugurazione del Laura Pausini Museum, alla presenza della stessa artista, che ha fatto gli onori di casa, cantando anche il suo nuovo singolo “La mia storia tra le dita”, cover di Gianluca Grignani.

Il giorno prima si era svolta al Pala Cattani di Faenza la festa del fan club, per un weekend tutto romagnolo.

Il museo aprirà al pubblico dal 13 settembre.

Le pagelle del Ravenna dopo la vittoria con il Bra: Spini e Donati tra i migliori, con “bomber” Tenkorang

Le pagelle del Ravenna vittorioso al Benelli contro il Bra (3-1).

ANACOURA 6,5: Si fa trovare pronto in due occasioni complicate (anche se la prima non conta, essendo stato segnalato poi un fuorigioco). E può sempre dire di aver ipnotizzato Lionetti dal dischetto…

DONATI 6,5: il migliore del primo tempo (e non è un complimento per il primo tempo…): voglia, cattiveria, esperienza e intraprendenza da 7, qualche sbavatura nel finale. Senza dubbio un’arma in più per Marchionni, che forse non pensava di poterlo avere già così in forma a inizio a settembre.

ESPOSITO 6,5: chiusure tra gli applausi, facendo sembrare facili interventi difensivi non banali, solita personalità anche nell’impostare, anche se nei lanci più lunghi è spesso mancata la precisione.

SOLINI 6: partita pulita e attenta, nel finale si rende anche pericoloso di testa.

CORSINELLI 6: in leggera crescita rispetto a Forlì, buona intesa con Donati, ma sembra ancora un po’ frenato. Può dare sicuramente di più (dal 24′ st DA POZZO 6: assist decisivo per Tenkorang ma anche il fallo del rigore che poteva costare la vittoria).

TENKORANG 7: la doppietta decisiva (seconda consecutiva al Benelli) ma poco altro. Ma va bene anche così, no?

LONARDI 5,5: troppo macchinoso nel primo tempo, ha spesso rallentato una manovra già di per sé lenta, con qualche sbavatura. In crescita nella ripresa, ha sicuramente bisogno di ancora un po’ di tempo per entrare in condizione (dal 24′ st ROSSETTI 6: fa il suo, in un momento della partita con gli schemi un po’ saltati).

DI MARCO 6,5: esce fuori nella ripresa, dopo un primo tempo sotto ritmo, entrando più nel vivo del gioco, con la solita qualità (dal 30′ st FALBO sv).

RRAPAJ 6,5: senza mai strafare, crea comunque gioco e giocate, corre tanto, senza soffrire in fase difensiva. Chiude mezzala come ai vecchi tempi (dal 42′ st MANDORLINI 6,5: si fa trovare pronto per chiudere la partita, facendo festa davanti ai suoi tifosi e concittadini).

SPINI 7: probabilmente il migliore in campo, unico nel primo tempo a riuscire ad andare al tiro (ben quattro volte, di cui una nello specchio, con conseguente bella parata), nella ripresa mette a referto due assist per Tenkorang e Mandorlini e altre giocate di qualità.

MOTTI 5,5: stranamente impreciso quando ha avuto le occasioni per fare male, solita abnegazione e solita intelligenza calcistica, ma da lui ci si aspetta qualcosa in più (dal 42′ st ZAGRE sv).

 

Finale thrilling al Benelli: il Bra sbaglia un rigore e il Ravenna vince 3-1

RAVENNA-BRA 3-1
Ravenna (3-5-2): Anacoura; Donati, Esposito, Solini; Corsinelli (24′ st Da Pozzo), Tenkorang, Lonardi (24′ st Rossetti), Di Marco (30′ st Falbo), Rrapaj (42′ st Mandorlini); Spini, Motti (42′ st Zagre).
A disp.: Stagni, Borra, Mandorlini, Rossetti, Calandrini, Zagre, Ilari, Bianconi, Castellacci, Scaringi, Sermenghi, Zakaria, Da Pozzo, Menegazzo.
All. Marchionni.
Bra (3-5-2): Franzini; Chiesa, Cannistra, De Santis; Cucciniello, La Marca (28′ st Lionetti), Brambilla (10′ st Campedelli), Maressa (20′ st Tuzza), Pautassi; Sinani (28′ st Di Biase), Baldini (20′ st Minaj).
A disp.: Renzetti, Rottensteiner, Sammouni, Morleo, Dimatteo, Rabuffi, Chiabotto, Chianese.
All. Nistico.
Rete: 16′ e 37′ st Tenkorang, 44′ st Di Biase, 49′ st Mandorlini.
Ammoniti: Cucciniello (B), Chiesa (B), Di Marco (R).
Corner: 4-0.
Spettatori: 3.813 (2.170 abbonati).

Il Ravenna sbriga nel secondo tempo la pratica Bra (3-1) e torna alla vittoria in campionato dopo il ko nel derby di Forlì, confermando la regola del Benelli (3 vittorie su 3 in questo avvio di stagione, considerando anche quella di Coppa). Vittoria thrilling, va detto, con il Bra che in pieno recupero ha calciato alle stelle il rigore (Lionetti) del possibile 2-2 e il ravennate (in tutti i sensi) Mandorlini ha potuto chiudere la partita in contropiede su assist di Spini. Prima c’era stata la doppietta del “solito” Tenkorang (assist ancora di Spini e del subentrato Da Pozzo).

Il tutto dopo un primo tempo soporifero con il Ravenna che non è riuscito ad andare oltre al più sterile dei predomini territoriali. Tanto possesso palla, tanti passaggi indietro, tanta, troppa, calma. Il 3-5-2, come capitato spesso anche l’anno scorso in D, si rivela un modulo fin troppo prevedibile se interpretato in maniera così statica.

Nel secondo tempo il Ravenna entra in campo più aggressivo e vuole vincere la partita, i gol sono solo una conseguenza: al 16′ Tenkorang chiude in rete (non proprio sicuro, nell’occasione, il portiere Franzini) un bel cross di Spini, a sua volta servito da Di Marco; al 37′ la mezzala ex Lumezzane deve solo depositare in rete dopo una bella incursione di Da Pozzo. La partita sembra finita e invece ne inizia un’altra, con il gol di Di Biase a difesa distratta, il rigore (procurato da Da Pozzo) sbagliato e il gol che chiude l’incontro di Mandorlini.

6 punti nelle prime 3 partite nel girone B per il Ravenna, atteso sabato prossimo (13 settembre) dalla trasferta di Latina contro il Guidonia (ore 15).

Violenta rapina in zona stazione: arrestato

Violenta rapina nella zona della stazione di Faenza, dove un uomo è stato aggredito mentre si trovava nella sua auto. Il rapinatore ha colpito la vittima più volte con dei pugni al volto, utilizzando anche lo smartphone del malcapitato, andato in frantumi.

L’aggressione è poi proseguita fuori dall’auto, con il rapinatore che è riuscito a sottrarre alla vittima il borsello con denaro e documenti, prima di infrangergli il lunotto posteriore dell’auto.

La vittima dell’aggressione è stata trasportata al pronto soccorso (8 giorni di prognosi) mentre il rapinatore (di nazionalità colombiana) è stato arrestato in flagranza dai poliziotti del commissariato di Faenza e portato in carcere a Ravenna.

Girandola di nomine nella diocesi: nuovi parroci e Biondi prima donna a dirigere la Caritas

Una domenica di annunci quella di oggi (7 settembre) nelle parrocchie della Diocesi di Ravenna-Cervia. Tra le novità strutturali c’è il processo avviato per l’unificazione sotto un’unica parrocchia di tutte le comunità del centro storico. Già alcuni anni fa la Cattedrale (basilica di San Giovanni in Fonte) era stata unificata a San Francesco e Sant’Agata. Ora si va verso l’accorpamento con San Vitale-San Giovanni Battista. L’arcivescovo ha nominato parroci “in solido”, cioè corresponsabili, per la parrocchia del centro don Lorenzo Rossini e don Rosino Gabbiadini, già parroco di San Vitale. Don Lorenzo succede a don Arienzo Colombo in Cattedrale e sarà Il parroco “moderatore”, cioè rappresentante legale e responsabile pastorale, di tutta la parrocchia. A servizio del centro sarà anche don Pietro Parisi, cappellano di Santa Maria Maddalena che diventa canonico della Cattedrale.

Nuovi arrivi a San Biagio dove don Federico Emaldi prende il posto di don Dario Szymanowski come parroco e sarà affiancato da don Alessio Baggetto come collaboratore pastorale.

Nella parrocchia di Savio, che comprende anche Lido di Classe e Lido di Savio, diventa parroco don Giuseppe Russo, finora vicario parrocchiale a San Rocco.

Nella parrocchia del borgo San Rocco, ad affiancare il parroco, don Pawel Szczepaniak, arriverà don Arienzo Colombo come collaboratore pastorale.

Don Dario Szymanowski, già alla guida di San Biagio è nominato parroco “in solido” nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Cervia con don Pierre Laurent Cabantous, che resta come moderatore.

A San Giuseppe Operaio, al posto di don Lorenzo Rossini, è stato nominato parroco don Marcello Lopresti che assume anche l’incarico di cappellano della casa circondariale di via Port’Aurea. Ad affiancare don Marcello, a San Giuseppe Operaio, resta il diacono Luciano Di Buò.

Due nuovi parroci anche per due parrocchie rette da religiosi: a Santa Maria in Porto sarà padre Benedetto Pluta ad assumere la guida pastorale della comunità al posto di padre Francesco Calka, che resta nella parrocchia di via di Roma come viceparroco. A San Paolo al posto di padre Solideo Poletti diventa parroco padre Samuele Cortinovis, già presente nella comunità dei giuseppini.

L’arcivescovo ha poi nominato don Davide Riminucci, viceparroco a Portomaggiore, anche amministratore parrocchiale a Longastrino e Filo per il servizio domenicale e festivo. A collaborare con lui il diacono Edo Assirelli.

A Cannuzzo arriva don Antonio Ferrari come amministratore parrocchiale. Collaborerà con don Lorenzo Lasagni per il servizio pastorale.

Per le comunità di Sant’Alberto e Savarna, rimaste senza parroco per l’improvvisa morte di don Nicolò Giosuè, l’arcivescovo ha nominato il parroco di Mezzano, don Andrea Bonazzi amministratore parrocchiale e moderatore. Ad affiancarlo, come collaboratore pastorale, resta don Gilberto Putti e arriverà anche don Francesco Furlan sempre in qualità di collaboratore per tutta l’unità pastorale.

Monsignor Lorenzo Ghizzoni ha anche annunciato nuove nomine per enti e Fondazioni che fanno parte della vita della Diocesi. Daniela Biondi è la prima donna ad essere nominata direttrice della Caritas diocesana. Ad affiancarla, come vicedirettore sarà il diacono Anton Diac.

Don Alain Gonzalez Valdes, finora direttore della Caritas, assume l’incarico di direttore di Santa Teresa. Ad affiancarlo, come vicedirettore, Matteo Casadio, finora responsabile del Ramo Ets della Fondazione.

Don Rosino Gabbiadini, parroco in solido di San Giovanni in Fonte è nominato anche direttore della biblioteca diocesana e don Paolo Szczepaniak, parroco di San Rocco, direttore dell’Archivio arcivescovile.

Don Pietro Parisi, cappellano di Santa Maria Maddalena, delegato arcivescovile per il Giubileo e assistente di Unitalsi, Mac e Cvs diventa assistente diocesano dell’Azione Cattolica, al posto di don Paolo Pasini che resta assistente dell’Acr (Azione Cattolica dei ragazzi).

Nuova rassegna itinerante di E Production: al via il prologo con Menoventi e Fanny & Alexander

Dalle radici di Fèsta e Meme nasce Schiusa, una nuova rassegna itinerante, a cura di E Production, il cui prologo si manifesta nel corso del mese di settembre con cinque appuntamenti tra Ravenna, Brisighella, Faenza e Lugo.

La parte centrale del programma si svolgerà invece tra ottobre e dicembre.

Il primo appuntamento del prologo sarà il 10 settembre a Lugo, all’Arena del Carmine, alle ore 21 (a ingresso gratuito), con Menoventi che presenterà il suo ultimo spettacolo intitolato Veglia. In occasione dei primi venti anni di attività della compagnia Gianni Farina e Consuelo Battiston hanno ideato una serata che fa leva sul piacere dello stare insieme, sul gioco, sulla condivisione di alcuni pensieri e passioni che hanno segnato la poetica del gruppo. L’ironia filosofica dei racconti che verranno condivisi offre alcuni spunti di riflessione sul mondo in cui viviamo. Il riferimento narrativo principale è Le cercle des menteurs di Jean-Claude Carrière. I racconti verranno intrecciati a elementi ludici (indovinelli, sfide, scommesse).

L’11 settembre lo spettacolo Veglia verrà replicato a Brisighella, alla Cantina Bulzaga, alle ore 20.30 (aperitivo dalle 19.30), per un evento in collaborazione e nell’ambito del Festival dei Calanchi e delle argille azzurre, a cura di Museo Zauli.

In entrambi gli appuntamenti con Veglia, l’ospite per gli interventi musicali dal vivo durante lo spettacolo sarà Pazienthol compresse.

Il 15 settembre alle ore 17.30 alla Biblioteca Classense di Ravenna (chiostro grande), la scrittrice e giornalista Loredana Lipperini dialogherà con Chiara Lagani, traduttrice e curatrice del volume La finestra della signora Manstey e altri racconti di Edith Wharton (Einaudi 2025) da cui è stato tratto lo spettacolo Ghosts di Fanny & Alexander prodotto per Ravenna Festival.

Il 16 settembre si tornerà a Lugo, sempre all’Arena del Carmine, dove alle ore 21 la compagnia Fanny & Alexander presenterà L’amica geniale a fumetti, trasposizione teatrale del graphic novel dedicato al capolavoro di Elena Ferrante L’amica geniale, su cui Chiara Lagani e l’illustratrice Mara Cerri sono al lavoro per la casa editrice Coconino. Dopo il primo volume uscito nel 2022, da cui lo spettacolo di Fanny & Alexander prende le mosse, è ora in uscita il secondo volume intitolato Storia del nuovo cognome.

Nello spettacolo Chiara Lagani recita in scena i testi di Elena Ferrante nella riduzione che ne ha fatto per il fumetto. Alle sue spalle corrono i disegni animati tratti dal libro, per dar corpo e volto ai momenti evocati dalle parole del racconto. Lo spettacolo torna in Romagna dopo numerose rappresentazioni in tutta Italia e un tour in Germania (tra Amburgo, Colonia e Monaco di Baviera) e a Hong Kong.

Il prologo di Schiusa si conclude con la compagnia Menoventi che sarà animatrice di TEMPO X, progetto site-specific concepito per ULYSSES – Esplorazioni Sonore, il festival faentino dedicato alla musica sperimentale e alle sue connessioni con altre discipline artistiche. Nelle serate del 19 e 20 settembre all’Arena Borghesi di Faenza dalle ore 19.30, Menoventi curerà quattro momenti di transizione e comunità che si inseriranno tra un concerto e l’altro. Al termine di ogni performance, il pubblico sarà invitato a sedimentare l’ascolto e ad approfondire le opere in un dialogo ravvicinato con gli artisti ospiti. Questi “interstizi” prenderanno vita all’interno di un’installazione ambientale appositamente ideata da Consuelo Battiston e Gianni Farina.

Da segnalare infine che è già possibile iscriversi a Meme, il progetto formativo ideato da Menoventi con tre laboratori di teatro a Faenza. Due percorsi laboratoriali, per l’infanzia e l’adolescenza, saranno condotti da Consuelo Battiston da ottobre 2025 ad aprile 2026, il martedì per ragazzi, il mercoledì per bambini (dalle ore 17 alle 19). Il percorso per adulti sarà invece condotto da Gianni Farina da gennaio ad aprile 2026, ogni mercoledì sera (dalle ore 20.30 alle 22.30). Alla fine dei 3 percorsi laboratoriali, come ogni anno nel mese di aprile, verrà allestito uno spettacolo conclusivo che coinvolgerà tutti i partecipanti ai laboratori.

Per info e prenotazioni: organizzazione@e-production.org 339 4358397 / 349 7767662

A Faenza nasce un nuovo hub intermodale, tra treni, bus e biciclette

Con il termine dei lavori di rigenerazione dell’area ferroviaria di Faenza, tra pochi giorni verrà attivato il nuovo hub intermodale, situato nell’ex scalo merci adiacente a piazzale Cesare Battisti (piazzale stazione ferroviaria), che sostituirà la storica stazione delle corriere di viale delle Ceramiche.

Si tratta di un intervento importante, che consentirà di riunire in un unico polo treni, autobus urbani ed extraurbani, biciclette tradizionali ed elettriche (con il nuovo servizio di bike sharing), migliorando l’integrazione tra i diversi mezzi di trasporto e favorendo una mobilità più comoda e sostenibile.

Il nuovo hub comprenderà sei fermate. Due saranno collocate in piazzale Cesare Battisti, davanti alla stazione ferroviaria, e dedicate alle linee urbane 51, 52 e 53. Le altre quattro saranno situate nell’area dell’ex scalo merci e riservate alle linee del forese 192, 193 e 194, alle linee extraurbane e ai servizi sostitutivi ferroviari. Nella stessa area saranno predisposti spazi per la sosta lunga e per i capolinea dei mezzi extraurbani.

Per agevolare gli utenti nella fase di avvio, i nuovi orari e i pannelli informativi saranno posizionati sia nel nuovo hub intermodale sia presso le fermate più frequentate, compresa l’ex capolinea di viale delle Ceramiche. Le informazioni avranno inizialmente carattere provvisorio e potranno essere aggiornate e migliorate in base alle esigenze che emergeranno.

Le linee urbane continueranno a transitare davanti al piazzale Cesare Battisti, mentre le linee extraurbane avranno come nuovo capolinea l’area dell’ex scalo merci. Pur trasferendosi, queste linee continueranno a servire viale delle Ceramiche e corso Garibaldi, restando così vicine al centro storico e agli istituti scolastici.

L’attivazione dell’hub intermodale e la conseguente riorganizzazione delle linee inizieranno la mattina di mercoledì 10 settembre e diventeranno pienamente operative con l’avvio del servizio invernale, in concomitanza con la riapertura delle scuole il 15 settembre.

«Vista la complessità del servizio – si legge in una nota del Comune -, che coinvolge quotidianamente decine di mezzi e diversi operatori, la nuova configurazione sarà soggetta a un periodo di osservazione, così da poter limitare eventuali disagi e introdurre i correttivi necessari grazie al coordinamento tra Amr (Agenzia della Mobilità Romagnola) e Consorzio Mete».

Il Comune ricorda infine che fino al 31 dicembre 2025 i servizi di trasporto pubblico locale urbano, comprese le linee 1, 2, 3, 192 e GreenGo Bus linee A e C, resteranno gratuiti.

«Aumentano gli italiani senza casa. Avere un lavoro può non bastare»

Far valere i propri diritti, soprattutto nei rapporti con la pubblica amministrazione, non è sempre facile e spesso richiede il ricorso a un avvocato. La parcella da pagare scoraggia tanti e per alcuni può essere un ostacolo insormontabile, soprattutto per chi vive in condizioni di indigenza, magari in strada. Ma chi è senza fissa dimora e ha bisogno di assistenza legale può rivolgersi allo sportello di Avvocato di strada che fornisce il servizio gratuitamente. L’associazione è nata a Bologna nel 2000, è arrivata a Ravenna nel 2012 e oggi è presente in sessanta città italiane.

Michele Muscillo
Al centro, Michele Muscillo nel corso di un intervento in consiglio comunale

«Tecnicamente siamo lo studio più grande d’Italia, con il fatturato più basso», riassume l’avvocato Michele Muscillo, coordinatore dello sportello ravennate dal 2019. Tutti i legali, infatti, svolgono l’attività come volontari e qualora i procedimenti prevedano il rimborso dell’assistenza dalla controparte questo deve essere versato a favore dell’associazione. Lo sportello ravennate, ospitato negli spazi dell’Opera di Santa Teresa dopo anni alla Casa delle Culture, oggi conta una decina di volontari tra avvocati, laureati in giurisprudenza e persone che forniscono supporto grazie a contatti negli enti pubblici e nel sociale. Ma il solo volontariato non può bastare. Ci sono anche spese vive da sostenere e diventa necessario reperire risorse: «L’associazione nazionale partecipa a bandi generali e ogni sede può organizzarsi come crede per raccogliere fondi. A Ravenna facciamo parte dell’iniziativa “Adotta un progetto sociale” con cui il Comune favorisce l’incontro tra realtà sociali e aziende che fanno da sponsor con contributi».

Avvocato di strada nasce per rispondere a un vuoto nella tutela dei più deboli, come spiega Muscillo: «Chi non ha fissa dimora non può avere una residenza anagrafica e questo impedisce di accedere al cosiddetto gratuito patrocinio a spese dello Stato nelle cause legali. Ma la mancanza di residenza è un limite anche per altri diritti o necessità: per fare un esempio la persona non può essere presa in carico dai servizi sociali e non può avere un medico di base».

Nel 2025, finora, i casi trattati a Ravenna sono una quarantina. Numeri in crescita rispetto al passato, anche grazie a una maggiore visibilità a Santa Teresa dove giungono quotidianamente persone senza casa per il servizio docce o per il ritiro di viveri e aiuti vari. «Non tutti i casi trattati portano a una vera e propria causa in tribunale – dice Muscillo –. A volte facciamo più un servizio di accompagnamento in situazioni dove il cittadino non avrebbe bisogno di un legale, ma quando è una persona fragile, senza rete di aiuto, anche una semplice pratica diventa proibitiva. Sappiamo quali sono gli sportelli cui rivolgersi e chi sono le persone cui fare richieste». La burocrazia pubblica è la principale controparte dei fascicoli aperti da Avvocato di strada. Più rari i contenziosi contro privati: «Capita magari il recupero crediti per lavoratori non pagati, ma in generale abbiamo più a che fare con le istituzioni».

Il 40 percento dei clienti di Avvocato di strada oggi sono italiani. Una percentuale in aumento: nel 2019 era il 20 percento. Ma la maggior parte dei casi riguarda stranieri con problematiche con il permesso di soggiorno. «Dopo aver fatto la domanda di protezione, deve pronunciarsi la commissione territoriale competente che può metterci anche due anni. Mentre la domanda è pendente lo straniero è in regola con le norme per il soggiorno e può avere un posto nei centri di accoglienza straordinaria, i cosiddetti Cas coordinati dalla prefettura. La realtà dei fatti però dice che a volte passa anche un mese prima dell’ingresso e in quel periodo la persona non ha un tetto e diventa un ospite in più nei dormitori che invece sono presenti per altre persone che non hanno diritto di accesso ai Cas».

Muscillo ci tiene a evidenziare un paradosso che emerge dal profilo dei clienti di Avvocato di strada: «Diversi di loro, anche stranieri richiedenti asilo, hanno un lavoro retribuito. Ma la paga è talmente bassa che non basta per coprire i costi di un alloggio, autonomo o condiviso con altre persone, fuori dai dormitori. Oppure si scontrano con ostacoli, soprattutto gli stranieri: barriere linguistiche e diffidenza dei proprietari ad accettare inquilini stranieri. In generale è un segnale di un mercato immobiliare difficile dove chi ha case sfitte preferisce tenerle tali o metterle sul mercato degli affitti brevi per i turisti che sono più redditizi».

Nell’estate che volge al termine si sono visti diversi sgomberi di persone senza tetto che avevano trovato rifugi di fortuna in zone pubbliche. «È comprensibile che non si possa accettare la permanenza di persone in certi luoghi – riconosce Muscillo – ma allo sgombero deve accompagnarsi la presa in carico del caso, altrimenti l’unico risultato è che quelle persone si sposteranno». L’avvocato teme il consolidarsi di un atteggiamento verso i più bisognosi: «Essere poveri non può diventare una colpa, ma è una sventura. Il degrado urbano e la povertà sono due cose diverse. La soluzione non sta negli sgomberi, servono fondi e idee». Si potrebbe cominciare dal coinvolgimento dei privati: «Viste le difficoltà a trovare un alloggio, sarebbe un’ottima prospettiva se ci fosse una rete di soggetti, coinvolti dalle istituzioni, che possano facilitare l’uscita delle persone dai dormitori verso alloggi indipendenti. E poi servirebbe un centro diurno, come c’era un tempo in via Cavour: le persone senza fissa dimora lo sono anche di giorno, non solo di notte. Uno spazio dove favorire il reinserimento sociale sarebbe un grande aiuto».

Alla Mostra del Cinema di Venezia premiato un film girato anche nel Ravennate

Alla Mostra del Cinema di Venezia il premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile è andato a Benedetta Porcaroli, protagonista de Il Rapimento di Arabella, il film di Carolina Cavalli sostenuto dall’ Emilia-Romagna Film Commission e realizzato in buona parte nella nostra regione, con riprese anche nel Ravennate (oltre a Rimini, Misano e i lidi ferraresi).

«Luoghi della nostra regione – commenta sui social il Presidente Michele de Pascale – che ancora una volta diventano protagonisti del grande cinema, raccontando al mondo la bellezza e l’unicità dell’Emilia-Romagna».

Il film arriverà nelle sale il 4 dicembre.

 

A Cervia si è rinnovato il rito della distribuzione del sale – FOTO

Si è rinnovata, a Cervia, la tradizione dell’Armèsa de Sel (La rimessa del sale), la suggestiva rievocazione storica che porta la burchiella carica di sale lungo il canale, fino ai Magazzini del Sale. Qui è stato distribuito a tutti i presenti, rinnovando un rito che affonda le radici nella vita dei salinari. Il ricavato della distribuzione del sale sarà dato in beneficenza (l’offerta minima era di 2 euro).

L’evento rientrava nella tradizionale manifestazione “Sapore di sale”, che prosegue anche oggi, domenica 7 settembre.

Oltre 2mila fan da tutto il mondo a Faenza per la festa-concerto di Laura Pausini

Oltre duemila fan arrivati da più di venti Paesi – dal Messico alla Gran Bretagna, dal Brasile alla Polonia, agli Stati Uniti – hanno partecipato ieri (sabato 6 settembre) al PalaCattani di Faenza al Pau Party 2025, il raduno riservato ai soci del Laura4u.com, gli iscritti al Laura Pausini Official Fanclub, l’unico fanclub ufficiale, fondato nel settembre 1995, che ha raggiunto il traguardo dei trent’anni di vita.

L’artista romagnola è stata protagonista di uno show dal vivo con una scaletta inedita, fatta di grandi successi e di anteprime. Laura Pausini ha voluto infatti che fossero proprio gli iscritti al fanclub ad ascoltare per primi un estratto del nuovo singolo, La mia storia tra le dita, in uscita il 12 settembre, in tutte le versioni che verranno pubblicate: italiano, spagnolo, portoghese e francese.

Sul palco con lei la sua band e alcuni momenti a sorpresa, come l’incursione del gruppo delle Sincronette, le amiche di una vita protagoniste di un indimenticabile karaoke, e il suo personal trainer, che ha insegnato una coreografia a dieci fan in 30 minuti.

Oggi è in programma a Solarolo, il suo paese d’origine dove ha vissuto dall’infanzia ai primi anni di carriera, l’inaugurazione del museo che vedrà Pausini tagliare il nastro davanti alle mura di quella che è stata un tempo la casa della famiglia e poi sede del Laura Pausini Official Fanclub. Il Laura Pausini Museum aprirà poi al pubblico il 13 settembre: una vera e propria mostra permanente, un viaggio tra premi, riconoscimenti, abiti di inestimabile valore, oltre a lati inediti della sua storia e della sua carriera. (fonte Ansa.it)

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