sabato
28 Giugno 2025

La diocesi piange don Sergio, cappellano del carcere di Ravenna

Aveva 72 anni. I funerali il 4 marzo in Cattedrale

Peano

La diocesi di Ravena piange don Sergio Peano, canonico del capitolo della Cattedrale, rettore della chiesa di Santa Maria del Suffragio e cappellano della casa circondariale di Ravenna, morto all’età di 72 anni. Colpito da un’emorragia cerebrale, è stato ricoverato sabato d’urgenza al Bufalini di Cesena dove è morto ieri mattina (2 marzo).

Originario di Boves, aveva frequentato il seminario del Paradiso a Bergamo. Ordinato prete era arrivato a Ravenna dove era stato cappellano a San Rocco e a Portomaggiore e poi è stato nominato canonico del Capitolo della Cattedrale e rettore della chiesa del Suffragio, in piazza del Popolo, dove per il momento sono sospese le celebrazioni liturgiche. Per un certo periodo è stato anche segretario del cardinal Ersilio Tonini.

Da anni seguiva spiritualmente le persone detenute della casa circondariale con momenti di preghiera e celebrazioni soprattutto in occasione dei momenti forti, a Natale e a Pasqua con le Messe presiedute dall’arcivescovo, monsignor Lorenzo Ghizzoni.

La camera ardente per don Sergio Peano sarà allestita in Duomo a Ravenna, dove la salma arriverà oggi. Da domani sarà possibile visitarla.

Le esequie sono in programma sempre domani, martedì 4 marzo, alle 15,30 in Cattedrale e saranno presiedute dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni. Giovedì mattina poi il feretro di don Peano tornerà a Boves (Cuneo), suo paese natale, per la tumulazione.

Daniel Blumberg vince l’Oscar: sette anni fa il suo concerto a Ravenna

All’Almagià nell’ambito del festival Transmissions, che lo celebra come «uno dei compositori più brillanti dei nostri tempi»

Daniel Blumberg Transmissions 2018
Daniel Blumberg a Transmissions nel 2018

Tra i vincitori dei premi Oscar 2025 c’è anche Daniel Blumberg, musicista inglese che nel 2018 fu tra i protagonisti del festival Transmissions, all’Almagià di Ravenna. Blumberg ha vinto la statuetta nella categoria “migliore colonna sonora originale” per le musiche di The Brutalist di Brady Corbet.

Festival di musica contemporanea e sperimentale a cura di associazione culturale Bronson, Transmissions ha spesso anticipato i tempi, portando alla luce artisti di nicchia acclamati dalla critica mondiale. Sulle proprie pagine social il festival fa le congratulazioni a Blumberg, ricordando di aver ospitato «la sua performance unica nella nostra XI edizione nel 2018. Siamo felici per il suo riconoscimento come uno dei compositori più brillanti dei nostri tempi».

Anche il direttore artistico di Bronson, Chris Angiolini, lo celebra sui social, ricordando anche il concerto organizzato l’anno dopo per la Triennale di Milano.

A questo link una recensione di un disco di Blumberg a cura di Bruno Dorella, pubblicata nel 2018 sulla nostra rivista R&D Cult.

Riapre l’ufficio postale: sarà possibile anche richiedere e rinnovare il passaporto

Grazie al progetto Polis, che interesserà 12 comuni in provincia, i cittadini potranno usufruire dei servizi di pubblica amministrazione in posta

Sportelli Relazionali UP Polis

 

Ha riaperto al pubblico l’Ufficio Postale di Solarolo, dopo una serie di lavori di ammodernamento che hanno interessato la sede di via Madonna della Salute 4. I nuovi spazi consentono di accogliere tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione, tra cui quello della richiesta e rinnovo passaporti: grazie all’accordo tra Poste e Ministero dell’Interno infatti i residenti e domiciliati nel Comune potranno presentare la documentazione per il passaporto direttamente allo sportello. Sarà necessario un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare il bollettino di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisogna consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica, l’operatore raccoglie le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto può essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.

L’opportunità è offerta dal progetto “Polis”, nato per favorire la crescita delle comunità periferiche. Grazie a un investimento di 1,2 miliardi di euro finanziati per 800 milioni con risorse del Piano complementare al Pnrr e per gli altri 400 dall’azienda) il disegno permetterà entro al 2026 ai cittadini di 7 mila comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti di usufruire dei servizi della Pubblica Amministrazione negli spazi del proprio ufficio postale di riferimento. Oltre a Solarolo, sono 12 gli uffici postali della provincia ravennate interessati.

Tra gli altri servizi offerti dal progetto, il ritiro di certificati anagrafici e di stato civile, resi disponibili dalla banca dati unica del Ministero dell’Interno; i servizi Inps per i pensionati come il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “Obis M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico e i servizi “Atti di Volontaria Giurisdizione”. Oltre all’implementazione dei servizi, sono stati rimodernati anche gli spazi, con un cambio delle disposizioni interne volto al miglioramento del confort ambientale attraverso la realizzazione di uno sportello relazionale ribassato ed interni più luminosi.

Massimiliano Alberghini, il commercialista che costrinse De Pascale al ballottaggio

Nel 2016  si candidò come civico con il sostegno di Lega, Fdi e Forza Italia: «Ero sconosciuto, portai aria fresca. Non ho avuto ricadute negative sul lavoro»

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 5 GIUGNO 2016 RAVENNA

Sono due i candidati sindaci che in sette elezioni comunali a Ravenna hanno costretto il centrosinistra al ballottaggio. Nel 1993 ci riuscì per primo l’ingegnere Ezio Fedele Brini, morto nel 2023. Nel 2016 l’ultimo a farcela è stato il commercialista Massimiliano Alberghini alla prima esperienza in assoluto in campo politico, sostenuto da una coalizione di quattro liste (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lista per Ravenna).

Sono passati quasi dieci anni: Alberghini, che ricordo ha?

«Sicuramente un’esperienza positiva. Mi sono confrontato in un campo per me nuovo mettendomi in gioco con entusiasmo. Mi ha portato a conoscere tantissime persone e entrare in contatto con diverse realtà, fatte di microcosmi nei quali regnano, anche, diseguaglianze su vari fronti. La frenesia che tipicamente caratterizza una campagna elettorale e l’entusiasmo di portare il mio messaggio politico nei diversi contesti via via incontrati hanno certamente lasciato un ricordo positivo, soprattutto perché hanno incontrato il favore positivo di tante persone».

Prima di quella candidatura, e della conseguente esperienza da consigliere comunale, non aveva mai messo piede in politica. Cosa l’ha colpita di più, in negativo o in positivo, dei meccanismi politici che non si immaginava?

«Sicuramente il confronto politico, la diversità di idee ed anche, nei dovuti modi, lo scontro politico sono fattori positivi e stimolanti. Tuttavia raramente, molto raramente, nella realtà dei fatti il confronto politico sulle tematiche trattate si è tradotto un qualcosa di costruttivo. Troppo spesso ciò che nasce dall’opposizione viene per principio osteggiato dalla maggioranza, ma è vero anche il contrario. Un maggior dialogo, se realmente costruttivo nei fatti e non solo nelle parole, sarebbe opportuno e di giovamento a tutta la comunità».

Perché decise di interrompere l’impegno politico? Da allora ha mai avuto la tentazione di tornare in campo? Le è stato chiesto?

«L’impegno politico comporta un notevole dispendio in termini di tempo e di energia che deve almeno avere come contraltare un progetto politico che punti a crescere e svilupparsi nel futuro. Questo era il mio pensiero post amministrative 2016: considerare il risultato ottenuto il punto di partenza per sviluppare coerentemente il progetto tentando di migliorarlo in termini di offerta e di risultati, indipendentemente da chi sarebbe stato il successivo candidato sindaco. Inoltre svolgo una professione che mi piace, che mi impegna tante ore e mi sta dando soddisfazioni. Pertanto non si sono verificati i presupposti perché la tentazione di tornare potesse definirsi realmente concreta anche se, sì, mi è stato chiesto».

Candidarsi contro le forze politiche della maggioranza consolidata in città le ha portato difficoltà o ostacoli nella vita personale o professionale nei momenti della campagna o in seguito?

«Escludendo qualche piccolo episodio registratosi durante la campagna elettorale da parte di estremisti facinorosi, non ho avuto difficoltà di alcun tipo, mai. Posso affermare di avere avuto, e di avere tuttora, buoni rapporti personali con i rappresentanti delle forze politiche, al netto dello scontro politico sempre improntato nel massimo rispetto reciproco. La mia professione non è mai stata ancorata alla politica, o dipesa da essa. Non lo era prima del 2016 e non lo è stata dopo. Per cui non ho realmente avuto vantaggi o svantaggi di alcun tipo».

Quale fu il merito della coalizione o del candidato sindaco di centrodestra che vi consentì di arrivare al ballottaggio?

«Penso un insieme di fattori, non uno in particolare. Il contesto storico della città, un certo frazionamento a sinistra, la presenza di diverse liste civiche che hanno ottenuto importanti risultati e forse anche un candidato sindaco sconosciuto alla politica che probabilmente ha portato una ventata di aria fresca anche se l’inesperienza nel campo politico, almeno inizialmente, qualche svantaggio può averlo dato. Se rifacessi la campagna elettorale del 2016, conscio però dell’esperienza maturata, qualche decisione diversa la prenderei sicuramente, ma questa è un’altra storia».

Al momento ci sono tre candidati sindaci: Barattoni, Ancisi, Grandi; se restasse così l’offerta, per chi voterebbe?

«Certi segreti non si possono rivelare».

Una cena all’Alexander per sostenere lo Ior e l’ospedale

I ricavati della serata verranno devoluti all’acquisto di un ecografo di ultima generazione da installare nel reparto di Ginecologia del Santa Maria delle Croci

Charity Dinner 24 (1)
La “Charity Dinner” di novembre 2024

Tornano le serate dell’Istituto Oncologico Romagnolo tra buon cibo e beneficenza: il nuovo appuntamento è giovedì 6 marzo, al ristorante Alexander di Ravenna (via Bassa del Pignataro 8). Il contributo della serata sarà interamente devoluto all’acquisto di un ecografo di ultima generazione da installare nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale “Santa Maria delle Croci”, utile a identificare lesioni anche microscopiche, per rendere la guarigione dai tumori sempre più accessibile, con una degenza più breve e un impatto sempre minore nella vita delle donne.

Meno di un anno fa lo Ior ha donato un macchinario simile al Centro di Prevenzione Oncologica dell’ospedale, sempre nell’ottica di sostenere il lavoro dei professionisti verso diagnosi sempre più precoci nell’ambito, in quel caso, del tumore al seno, il più diffuso tra le donne di tutte le fasce d’età. Ior ricorda l’importanza della prevenzione e della diagnosi tempestiva in ambito oncologico: «Nel solo 2024, in Emilia-Romagna, sono stati diagnosticati circa 1500 tumori ginecologici, una malattia che spesso riesce a nascondersi anche all’occhio più attento. Si stima infatti che siano più di 5000 le donne che ogni anno ricevono una diagnosi tardiva di carcinoma ovarico: motivo per cui la sopravvivenza a 5 anni per questo tipo di malattia è ancora al di sotto dei 5 anni».

La cena all’Alexander seguirà il filone della “Charity Dinner Ior”, l’ormai tradizionale evento di raccolta fondi che si è tenuto lo scorso 21 novembre al ristorante “La Campaza”. Durante la serata sono state servite 131 persone, per un ricavo complessivo di circa 17mila euro. «Con questo nuovo appuntamento cerchiamo di compiere un ulteriore, decisivo scatto di solidarietà per raggiungere l’obiettivo – piega Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale Ior – ritengo che questo sia il modo più concreto per restituire la grande fiducia che ci giunge dal territorio: un patto che porta le persone a sostenere la nostra realtà al fine di mantenere alta la qualità della presa in carico di chi soffre di una malattia che fa ancora paura, come il cancro».

Per partecipare alla “Cena di Beneficenza” basterà prenotarsi ai numeri 0544.34299 o 329.3155939, o scrivere a p.delorenzi@ior-romagna.it. Il costo per la serata sarà di 80 euro, per un menù che comprende un bis di antipasti a base di carciofo, patate, menta, pecorino, pesto di erbe e uovo impanato e fritto, cime di rapa e latte di provola affumicata; un primo a base di riso acquerello alla rapa rossa, erborinato e lenticchie soffiate; a seguire faraona, cipolline borettane al mosto cotto, salsa di vino rosso e spinaci croccanti; mentre il dessert sarà composto da tagliatelle fritte, gelato alla lavanda e composta di mele. La serata sarà allietata dalle note musicali della band “Oncomusic on the road”.

Nell’ultimo periodo Ior ha devoluto al Santa Maria delle Croci, oltre al già citato ecografo per il Centro di Prevenzione, un destinato all’Unità Operativa di Terapia Antalgica, uno per il centro di Anestesia e Rianimazione e un microscopio per l’Anatomia Patologica. «Siamo in attesa del momento più propizio per rivelare alla comunità anche i lavori di umanizzazione portati avanti nel reparto di Chirurgia, per degenze che raccontino sempre più di accoglienza e meno di sofferenza».

 

 

Il Comune mette a bando 25 alloggi di Edilizia sociale: domande fino al 4 aprile

Per chi lavora, ma non riesce a trovare soluzioni sul mercato. Con Isee da 8 a 32mila euro

RAVENNA 14/12/04. FOTO AEREE DI RAVENNA
Una foto aerea di Ravenna

Il Comune di Ravenna apre un bando per l’assegnazione di 25 alloggi Ers (Edilizia residenziale sociale). Per essere ammessi alla graduatoria le domande dovranno essere presentate da lunedì 3 marzo ed entro le 12 di venerdì 4 aprile 2025.

«È chiaro che ormai la crisi abitativa colpisce settori sempre crescenti della società – afferma l’assessore alle Politiche abitative Gianandrea Baroncini – arrivando a coinvolgere anche persone e nuclei familiari che lavorano, ma che comunque non riescono a trovare sul mercato un alloggio adeguato. Pur in assenza di strategia nazionale, cerchiamo di percorrere tutte le strade che ci vengono messe a disposizione, come questa iniziativa regionale – grazie alla collaborazione fra Regione, Comune e Acer – che ha consentito di costruire una via per il recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica ad oggi sfitti perché necessitavano di interventi di riqualificazione superiori a 25mila euro. Dopo essere stati riqualificati, gli alloggi entreranno a far parte del patrimonio di edilizia residenziale sociale (Ers) e poi saranno assegnati a canone calmierato per massimo 12 anni tramite questo bando. Si tratta di un contributo teso ad ampliare le opportunità abitative per famiglie e lavoratori. Un tentativo per provare a costruire risposte ai nuovi bisogni delle persone che già vivono nella nostra città o arrivano per motivi di studio e di lavoro».

Gli alloggi in assegnazione hanno una superficie che va da un minimo di 40,44 metri quadri ad un massimo di 104,36 metri quadri. Le metrature degli alloggi, le relative capienze e disposizioni abitative, gli indirizzi di ubicazione e il canone di locazione sono indicati all’interno del bando scaricabile dal seguente link: https://bit.ly/3FfjWfq

Per partecipare occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Cittadinanza italiana o di uno Stato che appartiene all’Unione Europea oppure ad altro Stato purché il richiedente sia titolare del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, sia regolarmente soggiornante in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che eserciti una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo;
  • residenza anagrafica o attività lavorativa nel Comune di Ravenna;
  • non essere titolare del diritto di proprietà, di usufrutto o di abitazione, di un alloggio o quote parti di esso nell’ambito provinciale, tranne nei casi indicati nel bando; essere in possesso di reddito ISE non inferiore a 16 mila euro e non superiore a 77.173 euro; di ISEE non inferiore a 8mila euro e non superiore a 32.154 euro.

Le domande dovranno pervenire, pena l’esclusione, con una delle seguenti modalità alternative:

  • consegna a mano – domanda corredata da documento di identità – Acer Ravenna – Ufficio Casa del Comune di Ravenna, viale Farini, 26, dal martedì dalle 8.30 alle 11; giovedì dalle 15 alle 17 oppure previo appuntamento telefonando al numero 0544.210156;
  • invio alla casella di Posta Elettronica Certificata (PEC) di ACER Ravenna all’indirizzo acerravenna@legalmail.it   avendo cura di precisare nell’oggetto “Avviso di concorso per n. 25 alloggi in locazione permanente in Ravenna” e di allegare tutta la documentazione richiesta.

È possibile ricevere informazioni e assistenza per la compilazione e la presentazione della domanda recandosi agli sportelli Acer Ravenna – Ufficio Casa del Comune di Ravenna in viale Farini, 26 previo appuntamento telefonico allo 0544.210156.

Valentina Palli eletta Presidente della Provincia di Ravenna

Era l’unica candidata. Hanno votato 141 persone sui 290 aventi diritto, sindaci e consiglieri dei vari Comuni

Valentina Palli
Valentina Palli nel momento del voto

Con 139 voti validi (si sono recati alle urne in 141 sui 290 aventi diritto) la sindaca di Russi Valentina Palli è stata eletta Presidente della Provincia di Ravenna. Palli ricopriva già l’incarico di presidente facente funzioni in seguito alle dimissioni di Michele de Pascale (diventato lo scorso novembre Presidente della Regione).

Nessun dubbio sull’esito delle elezioni, che si sono svolte dalle 8 alle 20 di domenica 2 marzo, nel seggio allestito nel Palazzo della Provincia di piazza Caduti, a Ravenna: Valentina Palli era infatti l’unica candidata.

Con la riforma della legge 7 aprile 2014, n. 56, le Province sono diventate enti di secondo livello, governati da amministratori comunali. Il Presidente, in particolare, è eletto con voto dei sindaci e dei consiglieri dei Comuni della Provincia. Deve essere un sindaco e la sua candidatura ottoscritta da almeno il 15% degli aventi diritto al voto. In provincia di Ravenna, con il solo comune di Brisighella (su 18) governato dal centrodestra, è evidente che è un tema che riguarda esclusivamente il centrosinistra.

La Consar torna alla vittoria e consolida il terzo posto in classifica

A2: ora le ultime due gare della stagione regolare

Esultanza Finale (2)

La Consar torna alla vittoria in campionato confermandosi implacabile nei tie-break. Soffrendo, vacillando, subendo a muro ma reagendo colpo su colpo e trovando nel servizio un’arma efficace (11 gli ace totali), la compagine di Valentini espugna il PalaFrancescucci, casa della Campi Reali Cantù, e si prende il settimo successo al quinto set sulle otto partite arrivate al tie-break: due punti che la consolidano al terzo posto del campionato di A2 e la avvicinano al Brescia, battuto a Pineto, quando mancano due giornate alla fine della regular season.

Domenica prossima, 9 marzo, si torna al Pala De André per l’ultima casalinga contro Saturnia, impegnata a difendere il settimo posto, ultimo valido per entrare nei play-off. La stagione regolare chiuderà poi il 16 marzo a Macerata. Dalla settimana successiva via ai play-off con i quarti di finale: tre partite tra le squadre classificatesi dal secondo al settimo posto (la prima conquista direttamente l’accesso alla semifinale).

Il Ravenna vince a Cattolica con il minimo sforzo e resta in scia al Forlì

Battuto il San Marino 1-0. Sabato si torna al Benelli, prima del big-match del Morgagni che potrebbe decidere la stagione

IMG 2119
La festa dei giocatori del Ravenna a fine partita

È stato decisivo il gol nel primo tempo di Di Renzo, colpo estivo che non ha confermato finora le attese, ma che potrebbe essere l’arma in più di questo finale di stagione. Il Ravenna ha vinto 1-0 a Cattolica contro il San Marino, soffrendo più del dovuto nel secondo tempo, ma restando così in scia al Forlì (che ha vinta anche oggi, 2-0 contro il Progresso) in testa alla classifica del girone D del campionato di calcio di Serie D.

Restano due i punti di vantaggio dei forlivesi, che domenica prossima faranno visita al Prato, con il Ravenna che ospita invece al Benelli (nell’anticipo di sabato alle 17.30) lo Zenith, sperando di ridurre il gap in vista dello scontro diretto della giornata successiva (dopo una domenica di pausa e la finale di Coppa Italia), che potrebbe valere una stagione, quello del 23 marzo al Morgagni di Forlì.

Ci vorrà sicuramente un Ravenna più brillante di quello visto oggi a Cattolica, in uno stadio quasi completamente a favore, grazie a un’altra invasione dei tifosi giallorossi. Dopo un primo tempo controllato sempre nella metà campo del San Marino, il Ravenna nella ripresa è parso via via sempre più timoroso, rinunciatario, finendo quasi in affanno, con il risultato salvato da una bella parata del portiere Fresia.

Alla quarta presenza in serie A arriva il primo gol per il 22enne ravennate Casadei

Il centrocampista acquistato dal Torino a gennaio per 15 milioni di euro è andato a segno nella vittoria per 0-2 a Monza. Un anno fa un altro ravennate segnava la sua prima rete nel massimo campionato: Matteo Prati, ex compagno di Casadei nel Cesena

Casadei001Il calciatore ravennate Cesare Casadei ha realizzato il suo primo gol in serie A. Il 22enne originario di Cervia, centrocampista del Torino, è andato a segno a Monza oggi, 2 marzo, realizzando la rete del definito 0-2 per i granata nella gara all’orario di pranzo della 27esima giornata di campionato. Casadei è alla quarta presenza in carriera nel massimo campionato italiano di calcio: il Torino lo ha acquistato nel mercato di gennaio a titolo definitivo dal Chelsea per 15 milioni di euro comprensivi di bonus legati al rendimento.

Il cervese è considerato tra i giovani calciatori italiani più promettenti, vincitore del Pallone d’Oro al Mondiale Under 20 nel 2023 (riconoscimento che in passato è stato vinto da giocatori come Lionel Messi, Javier Saviola e Diego Maradona).

Nato il 10 gennaio 2003 a Ravenna in una famiglia cervese, Casadei ha iniziato a giocare proprio nel Cervia, prima di passare nel Cesena e successivamente all’Inter, dove ha vinto da protagonista il campionato Primavera 2021-2022 segnando un gol nella finale scudetto. Nel 2022 il clamoroso trasferimento in Inghilterra, in uno dei club più ambiziosi al mondo, il Chelsea, inizialmente nella squadra Under. Nel 2023 il passaggio in prestito al Reading, nella serie B inglese, dove ha giocato poi (sempre in prestito) anche nel Leicester, prima di tornare al Chelsea. L’esordio in Premier League risale a un anno fa, mentre in questa stagione ha debuttato con i Blues anche in Europa, in Conference League.

L’ultimo ravennate a segnare in serie A era stato un altro centrocampsita, Matteo Prati, coeatano di Casadei: il 19 maggio 2024 Prati realizzò la sua prima in A con la maglia del Cagliari, dove tuttora milita, nella partita Cagliari-Sassuolo disputata a Modena.

Curiosità: Prati e Casadei sono stati compagni di squadra nelle giovanili del Cesena.

Prima di Casadei e Prati, i ravennati con presenze in serie A sono stati Antonio Raimondo (classe 2004), esordiente con il Bologna il 17 maggio del 2021 quando Sinisa Mihajlovich lo fece debuttare contro il Verona. Per trovare un altro gettone di un ravennate in A bisogna andare fino al 29 luglio 2020: Mirko Valdifiori (classe 1986) con la maglia proprio della Spal giocò a Verona (3-0 per gli scaligeri). Per Valdifiori in totale 117 presenze in A con Empoli, Napoli, Torino, Spal tra 2014 e 2020. In precedenza c’erano stati Claudio Rivalta, Gianluca Ricci e Stefano Torrisi.

Gruppo Nanou, la danza dopo il Premio Ubu

«Con la propria identità si possono fare grandi cose»

023 Them Kilowatt Festival Luca Del Pia Dsc2831
Them – Ph. Luca Del Pia

Martedì 4 e mercoledì 5 marzo (ore 20) La Stagione dei Teatri ospita al Teatro Rasi l’installazione Them. Immagine movimento, di gruppo Nanou, la compagnia ravennate fondata da Rhuena Bracci e Marco Valerio Amico da poco vincitrice del premio Ubu 2024 per il miglior spettacolo di danza con Redrum. Proprio con Marco Valerio Amico abbiamo fatto una chiacchierata.
Cos’ha portato il Premio Ubu alla compagnia?
«Un po’ di soddisfazione. È un momento in cui vieni riconosciuto per ciò che hai fatto, e per quanto non si lavori per il riconoscimento, fa molto piacere quando le due cose coincidono. Il premio è arrivato nei nostri vent’anni di attività e nel momento in cui abbiamo scelto di porci come punto di riferimento per realtà più giovani. Un esempio ne è Stefania Tansini, che ha accompagniamo produttivamente dal 2020. L’altro aspetto veramente molto bello dell’Ubu è rendersi conto che per alcuni artisti che stanno facendo percorsi linguistici personali come il nostro – anche azzardati rispetto al sistema teatrale e coreografico – il fatto che abbiamo vinto un premio così importante ha portato una gioia condivisa, la sensazione che non ci si debba sempre appartenere a uno stile, a una forma, ma che con la propria identità e la propria serietà si possano comunque essere riconosciuti per il proprio valore».
Redrum fa parte dell’ampio progetto Overlook Hotel. A quando il prossimo step?
«Ci stiamo lavorando. Quest’anno siamo su una cosa “piccola” e intima, certi che nel 2026 arrivi la seconda installazione. Sarà un gioiellino, una concentrazione su un interprete e su un aspetto del tema che stiamo affrontando, ossia le stanze dell’Overlook Hotel. Preferisco non anticipare molto altro se non il fatto che ci stiamo rendendo conto che ogni stanza avrà un regista del ‘900 a cui fare riferimento rispetto al nostro immaginario».
Le stanze vi hanno sempre affascinato, penso ovviamente anche a Motel, perché?
«Perché sono seriali, hanno dei numeri che portano sempre con sè del mistero. Il numero matematico – sia nelle composizioni aleatorie, come quelle di Cage, che in qualsiasi studio – porta con sè sempre un mistero affascinante, che può essere risolto ma anche lasciato com’è. La serialità delle stanze: possono uguali, diverse, possono rivelare qualcosa di familiare e allo stesso tempo qualcosa di conturbante. Ogni “stanza” è capace di sorprenderci ogni volta e, dopo vent’anni, è ormai uno dei nostri tratti distintivi e affettivi».
Veniamo a Them, che vedremo al Rasi. Un lavoro che sublima la vostra fascinazione per il video.
«Il video qui ha una doppia valenza: è un elemento scenico, nel senso che è trasmesso da tv a tubo catodico. La tv vecchia è un oggetto, non solamente un monitor, un video, un’immagine. Ha un peso rilevante. L’altro aspetto è lo sguardo del video, gestito dal vivo dalla coreografa Rhuena Bracci. Rhuena con la telecamera riscrive lo spazio, il tempo, riscrive una possibilità di sguardo dall’interno della scena. Questo dispositivo crea una sorta di prisma, una meravigliosa situazione in cui più piani vengono costruiti, gestiti e restituiti contemporaneamente. Al contempo questi piani si sfasano leggermente nel tempo perché la tecnologia a cui facciamo riferimento ha dei piccoli ritardi, dei piccoli errori affascinanti: il segnale video perde qualche frazione di secondo, una tv restituisce l’immagine leggermente diversa da come il nostro occhio guarda. Tra l’analogico e il digitale si crea una situazione immersiva. Ci si ritrova all’interno di qualcosa che si somma e si frastaglia, si separa e si ritrova nello sguardo. Them è nata come installazione online. Erano ancora i tempi del lockdown, volevamo imparare a usare la videocamera e l’idea di base era che fosse maneggiata da un corpo all’interno della scena stessa per restituire un ritmo coreografico».

 

Stefania Tansini in scena con My body solo
Sempre martedì 4 e mercoledì 5 marzo (ore 21) la coreografa e danzatrice Stefania Tansini, vincitrice del premio Ubu 2022 come miglior performer un-er 35, proporrà al Rasi My body solo, spettacolo di danza in cui l’artista continua il percorso di ricerca sul corpo e sul movimento, in una forma di espressione autentica e in contatto profondo con l’altro. In uno spazio metà nero e metà oro, un suono accoglie l’ingresso del pubblico e tre luci ne guidano l’incontro con il movimento, il respiro e la voce della performer.

Arrivata a Ravenna una nave con 71 migranti: «Hanno i segni delle torture in Libia»

Inascoltati gli appelli della Sos Humanity per trovare un porto alternativo più vicino

Migranti 2 Marzo 2025

È arrivata a Marina di Ravenna la nave della Sos Humanity. Ha sbarcato 71 naufraghi, tra cui 21 minori, molti dei quali sotto i 16 anni, soccorsi lunedì scorso quando si trovavano a bordo di un gommone nel Mediterraneo.

Lo sbarco dalla nave alla banchina della Fabbrica Vecchia è stato ultimato poco dopo le 13 e subito dopo sono iniziati gli screening sanitari e gli adempimenti di polizia al Pala De André, terminati senza complicazioni nel tardo pomeriggio con le partenze di tutti i migranti verso le designazioni assegnate. Circa 50 persone sono state trasferite a Bologna, mentre i rimanenti rimarranno a Ravenna.

Inutili gli appelli dei giorni scorsi alle autorità italiane per trovare un porto più vicino al punto di soccorso.

«I sopravvissuti hanno ferite, ustioni da carburante e alcuni hanno raccontato di essere stati torturati in Libia e mostrano segni visibili – spiegano da Sos Humanity (citiamo un’agenza di Adnkronos) -. Alcuni hanno infezioni polmonari, ma a causa delle limitate possibilità diagnostiche a bordo, è difficile definire la gravità delle infezioni, che potrebbero portare a ulteriori danni».

Tra i sopravvissuti ci sono anche diverse donne che viaggiano tutte da sole, una con un bambino di 5 anni, e 20 minori non accompagnati. I migranti sono stati soccorsi lunedì notte, intorno a mezzanotte, dopo un sos lanciato da Alarm Phone. «Era buio pesto quando il nostro equipaggio ha trovato un gommone non idoneo alla navigazione – dice Sos Humanity -. Nessuno indossava il giubbotto di salvataggio e c’era un forte odore di carburante nell’aria. Avevano trascorso diversi giorni e notti in mare aperto». Molti sopravvissuti hanno raccontato ai soccorritori le violenze e i maltrattamenti subiti in Libia.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi