Ravennati in grande forma, domenica derby decisivo, in ottica play off, a Cesena
Grande impresa dell’Olimpia Teodora che al Pala Costa batte 3-2 la capolista del girone C del campionato di B1 di volley, la Vtb FCRedil Bologna.
Si tratta della settima vittoria nelle ultime otto partite per le ravennati, che a partire da dicembre hanno cambiato nettamente marcia e a 9 giornate dalla fine della regular season possono ancora sognare un piazzamento nei play-off (il terzo posto, l’ultimo valido per accedere agli spareggi promozione, è a pochi punti di distanza). In questo senso sarà decisivo il derby di domenica prossima, 9 marzo, contro Cesena, quarta in classifica con 4 punti di vantaggio sull’Olimpia Teodora.
Al timone due imprenditori provenienti da altri settori, tra cui Filippo Tagiuri dell’omonimo marchio di abbigliamento
I lavori in corso all’ex bagno Pelo
Altro importante cambio gestione sui lidi ravennati. Dopo l’annuncio dell’apertura del Formentera al posto del Me Beach di Marina di Ravenna, notizia di questi giorni è l’addio a una storica insegna di Punta Marina. Si tratta del bagno Pelo, che da questa stagione diventa Cala Cedrina.
Al timone della nuova gestione due imprenditori ravennati che provengono da altri settori, Massimo Bonci e Filippo Tagiuri. Quest’ultimo, in particolare, è un cognome noto nel mondo dell’abbigliamento e per dedicarsi allo stabilimento balneare chiuderà il negozio del marchio Tagiuri, “T-Age”, al centro commerciale Esp di Ravenna.
I locali del bagno saranno completamente rinnovati e l’obiettivo è aprire tra aprile e l’inizio di maggio. L’intenzione è di attirare anche una clientela giovane, con cene-spettacolo e aperitivi in stile Ibiza – hanno raccontato i titolari al Carlino – con un occhio rivolto in particolare allo sport, con la possibilità di prenotare in anticipo i campi sulla sabbia e l’arrivo di quello che è stato definito come il primo campo da padel di Punta Marina.
La presentazione giovedì 6 marzo al centro culturale Venturini
Ha visto la propria casa, nel comune di Massa Lombarda, devastata dall’alluvione del maggio del 2023. Un dramma vissuto da tante famiglie romagnole, che Antonella Golinelli ha voluto raccontare in un libro, “La mia alluvione”, che verrà presentato giovedì 6 marzo (ore 17) al centro culturale Venturini di Massa Lombarda.
In questo diario – si legge nella cartella stampa del libro – «vengono riportate le vicende, le persone e le impressioni di quanto accaduto nella settimana tra il 16 e il 22 maggio 2023, in cui la catastrofe si è abbattuta sul territorio dell’Emilia-Romagna, con un focus particolare su un piccolo comune del ravennate, Massa Lombarda. Ancor più in particolare sulla frazione di Fruges.
La vicenda, che parla dei luoghi e delle persone reali – nel bene e nel male – coinvolti nell’alluvione che ha colpito la Romagna, è raccontata attraverso gli occhi dell’autrice e arricchita da considerazioni personali sulla cura e la gestione del territorio, sul valore delle connessioni umane e sulla difficoltà del ritorno alla normalità dopo un evento traumatico».
Tra le proposte, una riduzione delle imposte comunali tramite un taglio della «spesa improduttiva» che potrebbe valere 2 milioni di euro l’anno
La lista civica La Pigna rompe il silenzio, senza però svelare il “finale”. La consigliera comunale uscente Veronica Verlicchi, con il sostegno del gruppo dirigente, ha incontrato la stampa all’indomani dei vari annunci che hanno ridefinito lo schieramento del centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative e c’era attesa per capire le strategie della combattiva lista civica di opposizione, che festeggia i dieci anni di attività, per capire se l’intenzione sarà quella di andare da sola o in alternativa di sostenere uno dei due candidati già in campo, Nicola Grandi (sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Viva Ravenna) o Alvaro Ancisi (Lega, Lista per Ravenna e Popolo della Famiglia).
Prima di decidere, però, Verlicchi sottolinea come la precedenza la debbano avere i programmi e le persone. Solo una volta che ci sarà stato un confronto su questi temi, allora, la Pigna prenderà una decisione. Sarebbero comunque in corso «colloqui fitti con il centrodestra» – è stato detto – con la consapevolezza però di partire da una base strutturale forte, con persone sul territorio pronte a candidarsi. E infatti l’unica certezza ufficializzata durante l’incontro è che la lista e il simbolo della Pigna, alle prossime elezioni, ci saranno.
Tra i temi cari alla compagine quello della riduzione delle imposte comunali, da portare avanti tramite un taglio a quella che viene definita «spesa improduttiva», che potrebbe garantire 2 milioni di euro l’anno. E poi sicurezza, viabilità, rivitalizzazione del commercio e del centro storico, gestione dei rifiuti, giovani, assistenzialismo, il tutto da delineare all’interno di un programma elettorale che verrà presentato nelle prossime settimane, «frutto dell’ascolto del territorio in tutti questi anni».
L’iniziativa del centrosinistra, dal 7 marzo, tutti i giorni dalle 14 alle 15
“Un caffè con Alessandro Barattoni” a partire da venerdì 7 marzo, ogni giorno, dalle 14 alle 15, per dare la possibilità, a chiunque lo voglia, di incontrare il candidato sindaco del centrosinistra e portare alla sua attenzione un tema specifico.
«Ogni giorno mi prenderò un momento speciale dalla campagna elettorale per fare la cosa che mi piace di più – osserva Barattoni – ovvero stare in mezzo alle persone. Questo appuntamento riassume la modalità con cui finora ho interpretato le mie esperienze lavorative e politiche. Conosco il territorio, ma sono le persone che ci lavorano e che lo vivono a fare la differenza: sono convinto che il miglioramento e il cambiamento passino dalla partecipazione, solo così si possono generare confronti utili alla crescita di una comunità».
Chiunque si potrà prenotare per portare Barattoni ai tavolini di un bar del centro storico o del paese, per invitarlo a casa propria, nella sede del centro sportivo che frequenta, nel quartiere in cui vive, al lavoro, ovunque ritenga sia necessaria la sua presenza per sottoporgli un tema o, semplicemente, per conoscerlo meglio. «Sono convinto che le idee nascano dal confronto e che solo partecipando si possa migliorare ciò che si ha intorno. Ho già pronta la penna, ordinate il caffè».
Per informazioni e prenotazioni tel. 3450362090; uncaffecon@barattonisindaco.it
Continua la sfida-promozione a distanza contro il Forlì, che ospita il Progresso
Dopo l’impresa infrasettimanale contro la Lavagnese, che ha consegnato al Ravenna Fc la prima storica finale di Coppa Italia di Serie D, i giallorossi tornano subito in campo per il 26° turno di campionato. Ad attenderli il San Marino, in una sfida che si disputerà sul terreno sintetico dello stadio Calbi di Cattolica.
Una gara che nasconde insidie, sia per le condizioni fisiche della squadra di Marchionni, chiamata a gestire le energie dopo lo sforzo in coppa, sia per la crescita recente del San Marino. Dopo un avvio complicato sotto la guida di Cascione, la formazione biancazzurra ha cambiato marcia con l’arrivo in panchina di Oberdan Biagioni. L’esperto tecnico ha ridato solidità e fiducia a una squadra che oggi lotta con determinazione per la salvezza e che nel turno precedente ha ottenuto una preziosa e inaspettata vittoria sul campo del Prato.
A spingere un Ravenna rimaneggiato (tra gli assenti i big Onofri, Lo Bosco e Ilari) ci sarà come sempre il suo pubblico. Con 600 biglietti disponibili per il settore ospiti, si prevede un grande seguito di tifosi giallorossi, che potranno anche acquistare il biglietto direttamente allo stadio (anche se non più nel settore ospiti, per cui la prevendita si è chiusa).
Prosegue naturalmente anche lo scontro a distanza con il Forlì capolista (con 2 punti di vantaggio sul Ravenna) che ospiterà al Morgagni la piccola sorpresa Progresso, a metà classifica.
Nel resto del Ravennate dal 1° aprile. Cos’è e come funziona
Da martedì 4 marzo sarà attivo anche nel distretto telefonico di Lugo il Numero Unico Europeo di Emergenza 112.
In regione è già attivo dallo scorso 3 dicembre per i distretti telefonici con prefisso 051 e 0534, dal 21 gennaio per quelli di Parma, Fidenza, Fornovo di Taro e Piacenza, dal 4 febbraio per i distretti telefonici di Rimini, Forlì e Cesena e dal 18 febbraio per quello di Reggio Emilia. Entro il 1° aprile 2025 sarà attivato in tutto il territorio regionale. Nei distretti di Ravenan e Faenza si partirà proprio il 1° aprile.
Il Nue è il numero di telefono che permette, componendo il 112, di richiedere l’intervento della Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e del Soccorso in mare. La sua introduzione, con tempi diversi sull’intero territorio nazionale, recepisce la direttiva dell’Unione europea finalizzata ad armonizzare i servizi di emergenza e a permettere a chiunque si trovi sul suolo europeo di effettuare chiamate di emergenza componendo un unico numero di telefono valido in tutti gli Stati membri.
Il Nue 112 non sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi: i cittadini possono chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza, oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali. La centralizzazione delle chiamate assicura, dal punto di vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le diverse forze coinvolte, la tracciabilità della chiamata, la risposta multilingue e l’accesso alle persone con disabilità, anche dell’udito.
Il modello organizzativo messo a punto dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e i vertici delle Forze dell’ordine e dei Servizi di emergenza coinvolti, prevede che tutte le chiamate effettuate ai tradizionali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530) siano convogliate e prese in carico dalle due Centrali Uniche di Risposta (Cur), collocate una a Bologna e una a Parma, a seconda della provenienza della chiamata. Ogni Cur prevede 24 postazioni di lavoro, più 8 di riserva, sulle quali si alterneranno in più turni un totale di 90 operatori tecnici.
Il nuovo sistema di gestione delle chiamate permette alle Cur di ricevere in tempo reale l’identificativo e di localizzare in maniera rapida ed immediata la posizione geografica dell’utente, riducendo il tempo di intervista di chi chiama.
L’appello di Azione, Italia Viva, Più Europa e Socialisti, che invitano i cittadini a partecipare
Azione, Italia Viva, Più Europa e il Partito Socialista di Ravenna aderiscono agli appelli delle ultime ore per una mobilitazione immediata di cittadine e cittadini per l’Europa.
«Domenica pomeriggio, 2 marzo, di fronte al palazzo comunale in piazza del Popolo a Ravenna, alle ore 17, ci troviamo per manifestare pacificamente il sostegno all’Ucraina e per chiedere un’Europa federale più forte e più unita», dichiarano i segretari e coordinatori locali dei quattro partiti, rispettivamente Filippo Govoni, Roberto Fagnani, Nevio Salimbeni e Pier Domenico Lonzi.
I promotori, «in un momento di cambiamenti epocali in cui anche la libertà rischia di diventare negoziabile, le regole di base della convivenza civile trattabili e la democrazia schiavizzata agli interessi del più forte», invitano le persone, i partiti, le associazioni alla partecipazione e alla solidarietà con il popolo ucraino «che chiede una pace giusta e di non cedere all’invasore o a chi vuole rubargli il futuro, con un messaggio chiaro: “Stati Uniti d’Europa: subito”».
La Uil: «Pronto Soccorso sempre in affanno e situazioni poco comprensibili»
L’Emilia-Romagna è arretrata al terzo posto nella classifica stilata dal ministero della Salute sull’assistenza sanitaria, perdendo quasi 7 punti rispetto all’anno scorso nell’ambito dell’assistenza territoriale. Nel frattempo, l’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna scende di altre due posizioni, al 92esimo posto nella classifica dei migliori ospedali italiani, l’ultimo in Romagna e il penultimo in regione, secondo la rivista Newsweek. I parametri utilizzati per stilare quest’ultima classifica sono diversi. Tra questi i livelli di cura, la qualità della ricerca e la capacità di attrarre professionisti sanitari. Il punteggio è stabilito in base a un sondaggio online a cui hanno partecipato esperti medici e dati pubblici provenienti da sondaggi post-ricovero dei pazienti riguardo alla loro soddisfazione generale.
Due statistiche che preoccupano i sindacati. «La classifica del ministero – si legge in una nota della Uil Fpl – evidenzia la necessità, da tempo da noi espressa, di intervenire soprattutto nella medicina territoriale dove le problematiche sono in parte legate al sottofinanziamento da parte dello Stato ma anche a modelli organizzativi e ad una visione di insieme che a nostro avviso manca di prospettiva, per la quale da tempo sollecitiamo la Regione ad un piano complessivo di intervento».
Per quanto riguarda l’ospedale di Ravenna – «più volte abbiamo sottolineato alcuni dei problemi principali – è l’elenco della Uil -: la mancanza per tanti anni della continuità di un Direttore sanitario di ruolo e dedicato alla guida dell’ospedale; la presenza di un Pronto Soccorso sempre in affanno, per carenze di personale, ormai purtroppo ubiquitarie, e perché costretto a occuparsi anche di tanti pazienti che dovrebbero trovare altrove le loro risposte, ad esempio nella medicina territoriale, e che pertanto per poter garantire il servizio necessita sempre più di coinvolgere i medici degli altri reparti, con conseguente depauperamento anche di quest’ultimi. A questo si aggiungono alcune situazioni poco comprensibili come ad esempio la mancanza della Tac nel Dea di II livello del Ps come invece è presente negli altri Ospedali di Cesena, Forlì e Rimini».
Ritrovati anche un monopattino e due biciclette, ritenuti rubati
Avevano occupato un immobile abbandonato di Massa Lombarda, con sistemazioni di fortuna, allacciandosi abusivamente al contatore esterno della rete elettrica e alle tubature dell’acqua. Si tratta di cinque cittadini extracomunitari sorpresi nel corso di un blitz all’alba di polizia di stato e polizia locale, denunciati per i reati di occupazione abusiva di immobile, furto e ricettazione. Nelle loro disponibilità, infatti, sono state trovate due biciclette e un monopattino, di cui non hanno saputo giustificare il possesso.
Uno degli occupanti è stato anche sorpreso con una piccola quantità di hashish, per cui è stato segnalato alla prefettura.
In seguito ai controlli effettuati dall’ufficio Immigrazione della questura, due dei cinque stranieri sono stati espulsi in quanto irregolari sul territorio nazionale.
Fino al 14 giugno “Il Genio vagante” su Francesco Negri, Romolo Gessi e Pellegrino Matteucci
Ha inaugurato alla biblioteca Classense di Ravenna (Corridoio Grande) la mostra Il Genio vagante. Negri, Gessi e Matteucci: storie di viaggiatori tra Seicento e Ottocento.
La mostra sarà visitabile fino al 14 giugno e racconta le vite di tre grandi esploratori: Francesco Negri (1623-1698), Romolo Gessi (1831-1881) e Pellegrino Matteucci (1850-1881). Libri, mappe, manoscritti e una piccola collezione di armi africane fanno luce su epoche, personaggi e questioni sulle quali anche oggi è importante riflettere.
Il percorso, curato da Benedetto Gugliotta, responsabile dell’Ufficio Tutela e Valorizzazione dei beni museali dell’Istituzione biblioteca Classense, accosta esperienze tra loro molto diverse: quella di un viaggiatore che a fine Seicento percorre la via della Scandinavia e quella di due esploratori che a fine Ottocento si spingono a sud, nell’Africa profonda.
La mostra espone anche due preziosi oggetti di origine sudanese, provenienti dal Museo delle Civiltà di Roma: una tromba portavoce del popolo Bongo e un ferro-moneta, parte rispettivamente della Collezione Romolo e Maria Gessi e della Collezione Pellegrino Matteucci del museo romano, che custodisce centinaia di reperti collezionati dai due viaggiatori ravennati.
Grazie alla collaborazione con il Museo d’arte della Città di Ravenna, il percorso è arricchito da un intervento dell’artista camerunense Victor Fotso Nyie, per accompagnare la riflessione odierna su colonialismo, decolonizzazione e incontro tra civiltà. Fotso Nye ha inaugurato proprio in questi giorni il secondo appuntamento di Spazio Neutro al Mar, curato da Giorgia Salerno, con un intervento dal titolo Io sono l’altro.
La mostra rientra nella XVIII edizione del Festival delle Culture 2025.
Orari di apertura: lunedì 14-19; da martedì a sabato 9-19; chiuso domenica e festivi. L’ingresso è libero.
Verso un dividendo potenziato a favore dei Comuni soci. In vendita 1,2 milioni di azioni Hera
Mara Roncuzzi
L’assemblea dei soci di Ravenna Holding ha approvato il preconsuntivo 2024 e il budget previsionale per l’anno 2025 della società capogruppo e delle controllate, all’interno del più articolato programma triennale 2025-27. Si tratta come noto della società che detiene le partecipazioni azionarie del Comune di Ravenna.
A livello di preconsuntivo, il conto economico presenta un risultato netto di oltre 12 milioni e 200mila euro, superiore al budget di 800 mila euro: «grazie alle migliori performance registrate dalle società partecipate, agli interventi di razionalizzazione intrapresi dal gruppo nel corso degli anni e al minore impatto della gestione finanziaria rispetto al previsto», si legge in una nota del gruppo.
A causa della situazione economica generale (che risente ancora degli effetti dell’inflazione) che si riverbera sui Comuni soci di Ravenna Holding (Faenza, Russi e Cervia, oltre a quello di Ravenna e alla Provincia), viene confermata l’intenzione di distribuire un dividendo “potenziato” in sede di approvazione del bilancio d’esercizio 2024, come già avvenuto negli esercizi precedenti, la cui entità verrà decisa definitivamente da parte dei soci in occasione dell’approvazione del bilancio 2024, monitorando anche l’andamento della gestione 2025.
Per quanto riguarda il budget 2025, il totale dei ricavi previsto è di quasi 22 milioni; il risultato della gestione previsto si attesta intorno a 13,5 milioni di euro nel caso in cui si concretizzi nel 2025 anche la vendita di 1,2 milioni di azioni di Hera, la cui plusvalenza attesa caratterizza la voce della gestione straordinaria. Il patrimonio netto per il 2024 è di poco superiore ai 485 milioni.
Diversi sono gli investimenti in programma per il 2025, all’interno di un piano triennale 2025-2027 che prevede investimenti per 9,3 milioni di euro.
In primo luogo, la riqualificazione dell’immobile di viale Farini ad uso studentato (ne parlavamo qui): il cantiere è partito a ottobre 2024 e si prevede che si sviluppi per almeno un paio di anni, data l’importante mole di lavori.
Oltre a questo, vanno citati la valorizzazione di aree di proprietà di Ravenna Holding (a Savio e nella zona Bassette) per la realizzazione di campi fotovoltaici; alcune opere di miglioria dell’area sede di Start Romagna di via delle Industrie, sia per manutenzione straordinaria sia per adibire eventualmente una palazzina oggi inutilizzata a sede della Motorizzazione Civile di Ravenna; la manutenzione straordinaria dei magazzini dell’edificio “Ex Dogana” in via D’Alaggio (che ospita una parte degli uffici utilizzati dalla Polizia Locale di Ravenna); e studi per nuovi investimenti per uffici volti ad ospitare la società Ravenna Entrate ed eventuali altre società del gruppo.
Sulla base di accordi fra Comune di Ravenna, AMR (Agenzia Mobilità Romagnola), Mete, Start Romagna e Ravenna Holding, è infine prevista nel triennio la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla ricarica dei nuovi bus elettrici presso l’attuale sede del deposito di Start di proprietà di Ravenna Holding.
«I budget approvati, annuale e triennale, confermano la volontà di Ravenna Holding di realizzare investimenti concreti al servizio del territorio – sottolinea la presidente, Mara Roncuzzi –. Tutto ciò in linea con quanto fatto anche in passato, e in particolare con l’impegno che abbiamo profuso negli ultimi anni: particolarmente difficili sia in generale – dal Covid alla crisi internazionale – sia a livello locale, a causa delle alluvioni che hanno funestato il nostro territorio».