giovedì
21 Agosto 2025

Violenza sessuale di gruppo in spiaggia, la denuncia di una minorenne in ospedale

Sarebbe successo a Lido di Classe nella notte tra venerdì e sabato prima di Pasqua

Free Public Domain CC0 Photo.

Sono in corso indagini per una presunta violenza sessuale di gruppo che sarebbe avvenuta nella notte tra venerdì e sabato scorsi in spiaggia a Lido di Classe. Le verifiche degli inquirenti sono partite in seguito all’apposito protocollo attivato dopo che la vittima, una minorenne del Forlivese, si è recata in ospedale per le cure del caso.

La notizia è riportata sul Carlino Ravenna in edicola oggi, 23 aprile.

Secondo il racconto della ragazza – che al momento non è riuscita a riportare molti dettagli – sarebbero stati in quattro ad abusare di lei, prima di sparire nel nulla.

Parcometri fuori uso nel giorno di Pasqua al mare, Azimut: «Problemi fisiologici»

Diversi gli stabilimenti balneari che hanno raccolto le lamentele dei clienti. Dal 25 aprile operativi a pieno regime

Parcometri Marina Ravenna

Partenza falsa per la stagione balneare, almeno per quanto riguarda i parcometri. Sono diverse infatti le segnalazioni di stabilimenti balneari che si sono ritrovati di fronte, in particolare a Marine e nella giornata di Pasqua, clienti spaesati (quando non spaventati) per non essere riusciti a pagare regolarmente la sosta. Nonostante il Comune avesse informato dell’avvio della sosta a pagamento sui nove lidi ravennati a partire dal 20 aprile.

Molti parchimetri, infatti, risultavano non funzionanti o addirittura ancora coperti e quindi inutilizzabili. Da Azimut, la società che gestisce la sosta a pagamento per conto del Comune, fanno sapere che erano una ventina, sui 115 distribuiti sui nove lidi, quelli che hanno avuto effettivamente dei problemi «fisiologici, quasi sempre legati alla funzionalità del programma gestionale informatico alla base dei pagamenti».

Per il ponte del 25 aprile viene comunque già annunciato che i parchimetri entreranno in funzione a pieno regime.

Alluvione, riaperti i termini per le domande di contributo straordinario del Comune

Le nuove richieste dovranno essere presentate entro il 31 maggio

Vigili Del Fuoco Gommone Faenza Alluvione 2024

L’amministrazione comunale di Faenza, da mercoledì 23 aprile, ha deciso di riaprire i termini per presentare domanda di contributo straordinario a sostegno dei nuclei familiari colpiti dalle due alluvioni verificatesi nel maggio 2023 e nel settembre 2024.

Possono presentare domanda i nuclei familiari con abitazione al piano terra colpita da allagamenti il 18 e 19 settembre 2024, già residenti nella stessa unità abitativa al 15 maggio 2023 e percettori del CAS o CIS 2023 per un contributo fino a 10mila euro. Le famiglie residenti in appartamenti al primo piano, ma con locali di servizio (cantine, ingressi esclusivi, tavernette) allagati per un contributo fino a 3mila euro, convertibile, su richiesta, in buoni spesa per generi alimentari e farmaci. Altresì, potranno chiedere il contributo le famiglie a cui è stata richiesta la restituzione del CAS 2023, che abbiano subìto entrambe le alluvioni, mantenuto la residenza e non abbiano già percepito il contributo straordinario; in questo caso potranno ricevere fino a mille euro, pari alla somma oggetto di restituzione.

Tra le spese rimborsabili ci sono: cure mediche, bollette, premi assicurativi, mutui, mezzi di trasporto (biciclette, auto), dispositivi elettronici, arredi e elettrodomestici, spese tecniche, interventi di pulizia e ripristino, e ogni altra spesa documentata riconducibile alle necessità del nucleo familiare.

Le domande dovranno essere presentate entro il 31 maggio 2025. Le spese rendicontabili devono essere state sostenute tra il 18 settembre 2024 e il 30 settembre 2026.

«La riapertura del bando straordinario – spiega l’assessora al Bilancio Denise Camorani – nasce dall’ascolto costante che l’amministrazione riserva a cittadini e ai comitati degli alluvionati, elemento fondamentale nelle decisioni di questa giunta. Proprio da questo dialogo è emersa la necessità di offrire un’ulteriore opportunità a coloro che, pur in possesso dei requisiti, non avevano potuto partecipare alle precedenti scadenze. Desideriamo sottolineare, inoltre, che si tratta di un sostegno straordinario erogato dal Comune di Faenza, un contributo economico immediato distinto dal Cis e dal Cas».

Dal primo maggio torna lo “street food” ai Giardini Pubblici

L’evento dedicato al cibo di strada per quattro giorni dalle 11 a mezzanotte

Street Festival Ravenna

Altro appuntamento con il cibo di strada a Ravenna. L’evento culinario che prende il nome di “Truck’n’Food Festival” porterà le cucine mobili ed eventi collaterali ai giardini pubblici di viale Santi Baldini. L’evento di “street food” sarà attivo nei pressi della Loggetta Lombardesca da giovedì 1 a domenica 4 maggio, dalle 11 a mezzanotte.

Oltre alle specialità culinarie provenienti da tante regioni italiane, l’evento coincide con la giornata della Festa dei Lavoratori (1° maggio). Cibo di strada, birra e musica si aggiungeranno alle diverse iniziative organizzate dai sindacati. I giorni seguenti, grazie alla collaborazione tra il Festival e Radio Bruno, si terranno dj set e varie esibizioni musicali dal vivo.

Pini salvati dal Tar a Lido di Savio, il Comune chiude la strada: «Sono pericolosi»

Divieto di transito e di sosta in viale Romagna: «Gli alberi presentano un alto rischio di cedimento e di conseguenza una condizione di pericolosità estrema»

Pini Lido di Savio

Il Comune di Ravenna ha emanato un’ordinanza di divieto di transito per tutti i veicoli e i pedoni e divieto di sosta per tutti i veicoli nel tratto di viale Romagna compreso tra via Massalombarda e via Meldola e tra via Modigliana e via Meldola, a Lido di Savio, dove sono presenti le alberature che avrebbero dovuto essere abbattute questa mattina, considerate a rischio di estremo cedimento. È previsto il senso unico di circolazione in via Massalombarda nel tratto e nella direzione da viale Byron a viale Romagna. Sono autorizzati al transito i pedoni residenti e domiciliati nei tratti interessati.

Il provvedimento è in vigore dalla mezzanotte di oggi (martedì 22 aprile) e fino alle 10 di giovedì 24 aprile ed è da ritenersi vigente – scrivono dal Comune – «anche nelle date di validità di eventuali allerte meteo, emanate dalla Regione Emilia-Romagna, che possono avere effetti sulla stabilità delle alberature». Dalla mezzanotte di oggi, martedì 22 aprile, alla mezzanotte di domani, mercoledì 23, è attiva nel territorio del comune di Ravenna l’allerta meteo numero 50, gialla per temporali.

L’ordinanza – spiegano dal Comune – si è resa necessaria dopo che il Tar per l’Emilia-Romagna, a seguito del ricorso presentato da alcuni cittadini, ha emesso un decreto di sospensione dei provvedimenti comunali per cui non si è potuto procedere all’abbattimento dei pini interessati. Nell’attesa che il Tribunale si esprima, dopo l’iter previsto, il Comune ha ritenuto necessaria la chiusura dei tratti di strada indicati «per preservare la pubblica incolumità di cose e persone stante l’allerta in corso». Il Comune informa di essersi mosso «con disposizioni di abbattimento a seguito di valutazioni di rischio riguardanti alcune alberature eseguite da professionisti agronomi dopo l’esecuzione di prove strumentali». Prove contestate invece dagli ambientalisti, con in mano le consulenze di altri agronomi.

«Le recenti verifiche sulla stabilità degli alberi – termina la nota del Comune, che dice che farà pervenire in questi giorni al Tar le proprie controdeduzioni – avevano evidenziato che questi esemplari presentano un alto rischio di cedimento e di conseguenza una condizione di pericolosità estrema, rendendo indispensabile un intervento tempestivo di abbattimento per garantire la sicurezza».

Sbarcati i migranti della Life Support. Un ragazzo: «Parlate delle prigioni libiche»

Le 82 persone salvate da Emergency resteranno tutte in Emilia-Romagna. Due donne, di cui una incinta, in ospedale per precauzione

Si è concluso alle 16.20 di oggi (22 aprile) alla banchina della Fabbrica Vecchia di Marina di Ravenna lo sbarco delle 82 persone soccorse il 17 aprile dalla Life Support di Emergency nelle acque internazionali della zona Sar libica. La maggior parte dei migranti proviene dall’Eritrea (48 persone) e dall’Etiopia (15 persone); il resto da Nigeria, Ghana, Sudan, Camerun e Togo.

Il gruppo è composto da 68 uomini e 14 donne; tra loro 27 minori (23 maschi e 4 femmine), 24 dei quali non accompagnati. Tutti i migranti resteranno in Emilia-Romagna. Due donne, di cui una incinta, sono state precauzionalmente accompagnate in ospedale a Ravenna.

«Lo sbarco si è svolto senza difficoltà, ringrazio le autorità e i volontari che ci hanno assistito contribuendo con la loro collaborazione a rendere le operazioni veloci e serene – commenta Domenico Pugliese, comandante della Life Support -. Ora che tutti i naufraghi sono finalmente al sicuro a terra non possiamo che augurare loro il meglio per il futuro».

Le 82 persone sbarcate a Ravenna hanno riferito di essere partite da Zawiya, in Libia. «Mi ha colpito molto – commenta Chiara Picciocchi, mediatrice culturale a bordo della Life Support – la storia di una madre sola che è partita con sua figlia, affrontando un viaggio pericoloso e difficile, per riuscire a garantire a sé stessa e a lei una vita migliore. Auguro alle due donne e a tutti i naufraghi di vedere realizzati i loro sogni».

Un minore non accompagnato, ha raccontato invece di essere arrivato in Libia nel 2023: «Lì mi hanno subito messo in prigione per nove mesi, la mia famiglia ha dovuto pagare 10.000 dollari per farmi uscire – è la sua dichiarazione pubblicata in una nota inviata alla stampa da Emergency -. Dopo il rilascio i trafficanti mi hanno portato a Tripoli, ma lì sono stato arrestato di nuovo e portato nella prigione di Oussama. Per uscire, chiedevano altri 10.000 dollari. In quella prigione non c’è vita. Le persone muoiono lì dentro, non ci sono vestiti, non c’è cibo, non c’è acqua. Si viene picchiati, si muore. Solo pagando si può uscire».

«Sono scappato dall’Etiopia al Sudan, ma anche lì c’era la guerra – prosegue il ragazzo -. Non avevo mai pensato di venire in Europa, ma ovunque andassi trovavo violenza. Però quello che ho vissuto in Libia è peggio della guerra. Ora che sono finalmente al sicuro mi sento come se fossi nato una seconda volta e vi chiedo solo una cosa: parlate di chi è ancora in prigione in Libia. Persone che vivono in condizioni disumane e che non hanno voce, ma che voi potete far sentire».

Una giovane donna ha invece raccontato ai soccorritori: «Nel mio Paese c’era la guerra, sono stata ferita ad una gamba e dopo essermi rimessa, ho iniziato il viaggio. Ero con altri cinque ragazzi. I trafficanti hanno subito provato ad abusare di me sessualmente, io continuavo a rifiutarmi e allora hanno cominciato a picchiarmi con il calcio della pistola. Nel deserto del Sahara ci davano da bere acqua mischiata con la benzina, non avevamo diritto a cibo né acqua, se chiedevamo qualcosa ci picchiavano. Poi ci hanno nascosto in una prigione, dove continuavo a sanguinare e ad essere picchiata su tutto il corpo. Quando finalmente ci hanno rilasciati, ci hanno venduti ai poliziotti libici e siamo stati imprigionati nuovamente».

«Anche lì ci torturavano, in quella seconda prigione ho visto cose terribili – racconta ancora la donna soccorsa, nelle dichiarazioni riportate da Emergency – alcune donne sono morte, una madre somala non riusciva ad allattare il suo bambino perché non aveva latte così il piccolo è morto. Non avrei mai immaginato che il viaggio potesse diventare così disumano. Noi eritrei ed etiopi cristiani venivamo trattati peggio degli altri, peggio dei musulmani. Solo quando la mia famiglia è riuscita a raccogliere 2.200 dollari, mi hanno lasciata andare. Ancora oggi non riesco a credere di aver attraversato il mare, mi sembra un sogno. Chiedo a chiunque possa farlo, di aiutare chi è ancora nelle carceri libiche. Spero di poter aiutare la mia famiglia, il mio sogno è riuscire a portarli in Europa e averli vicini».

Come evidenziato dal report “Il confine disumano – Salvare vite nel Mediterraneo centrale” di Emergency, la prassi del governo di assegnare porti di sbarco come Ravenna, distanti dalla zona operativa alle navi Sar della flotta civile già nel 2024 ha costretto la sua nave Life Support e i naufraghi a bordo a percorrere in media 630 miglia nautiche in più a missione, impiegando oltre tre giorni di navigazione. Per andare e poi tornare in zona operativa, inoltre, lo scorso anno sono stati necessari 59 giorni di navigazione aggiuntiva. «Un tempo prezioso sottratto all’attività di ricerca e soccorso», accusano da Emergency.

Due nuove visite guidate alla scoperta del Teatro Goldoni

Il 3 e il 24 maggio alle 15.30 nella struttura ottocentesca candidata ad entrare nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco

 

Il Teatro Goldoni di Bagnacavallo apre nuovamente le proprie porte con due visite guidate, in programma sabato 3 e sabato 24 maggio, sempre alle 15.30. La struttura inaugurata nel 1845 è dedicata al commediografo veneziano Carlo Goldoni, il cui padre fu medico a Bagnacavallo.

Accompagnati da una guida esperta, i visitatori avranno l’occasione di esplorare la storia e gli spazi del teatro ottocentesco progettato da Filippo Antolini, dalla platea ai palchi, fino al loggione e al sipario storico recentemente restaurato. Il percorso include anche un passaggio dietro le quinte, tra antiche macchine sceniche e suggestioni tecniche che un tempo animavano gli spettacoli.

Il teatro, attivo fino ai primi decenni del Novecento come palcoscenico lirico, ospita oggi stagioni di prosa, teatro ragazzi e contemporaneo curate da Accademia Perduta/Romagna Teatri e la rassegna “Libera la musica” di Accademia Bizantina. Negli ultimi anni il Goldoni è stato oggetto di un importante percorso di riqualificazione, realizzato grazie a finanziamenti europei, regionali e comunali, con il contributo di imprese e associazioni locali. Tra gli interventi più rilevanti: il restauro del sipario storico, il recupero del Ridotto, la sostituzione delle poltrone, il rifacimento degli impianti e la valorizzazione della facciata con i medaglioni in ceramica e gli arredi d’epoca. Il Teatro Goldoni è stato recentemente candidato a far parte del sito “Il Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo” per l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Per informazioni e prenotazioni (massimo 20 persone per visita) contattare Raffaella al 339 5472038

La mostra di Giacinto Cerone si chiude con una serie di visite guidate gratuite

Il Mic ha riscoperto l’opera dello scultore con un’esposizione di oltre 80 pezzi, visitabile fino al 27 aprile

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Ultimi giorni per potere ammirare la mostra Giacinto Cerone. L’angelo necessario curata da Marco Tonelli: in esposizione negli spazi del Mic di Faenza oltre 80 opere (tra sculture e disegni) di Giacinto Cerone (1957-2004) in occasione del ventennale della sua scomparsa.

La mostra chiuderà il 27 aprile 2025 e in occasione del finissage sono previste due visite guidatea/aperitivo gratuite (incluse nel prezzo del biglietto), alle 16 di sabato 26 e domenica 27.

«Purtroppo, dopo la sua morte, Cerone era finito un po’ in secondo piano nelle cronache dell’arte, così abbiamo voluto riportare all’attenzione del pubblico l’arte di questo straordinario artista – commentano dal museo -. Faenza è stata per Cerone una meta preferenziale fin dal 1993, quando elesse la bottega Gatti per realizzare una serie di ceramiche smaltate utilizzando tecniche di lavoro forse poco ortodosse ma di forte espressività e sperimentando un grande varietà di colori e forme. La sua arte è anarchica e istintiva, arcaica e sperimentale, lucida e razionale pur nella sua sintesi plastica emozionale, inconscia e carica di poesia, come quella da lui letta nelle poesie dei suoi autori preferiti: Friedrich Hölderlin, Sandro Penna e Dino Campana».

Riqualificate le Case Acer: investimento da oltre 1,4 milioni in viale Europa

I due fabbricati sono composti rispettivamente da dieci e ventiquattro alloggi

Sono terminati i lavori alle Case Acer di viale Europa (civici 120-122 e 124-126) a Lugo. L’intervento, inserito nel programma «Sicuro, verde e sociale. Riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica», ha portato alla riqualificazione energetica e al miglioramento sismico dei due fabbricati, uno composto da dieci alloggi e l’altro da ventiquattro. L’importo dei lavori è pari a 1.460.989,87 euro, in parte finanziati attraverso il Fondo complementare e in parte con risorse del Comune di Lugo.
L’edificio al civico 120-122 di viale Europa è stato migliorato in termini strutturali. Si è lavorato in particolare sulle murature portanti e sulle relative fondazioni, oltre che all’efficientamento energetico, attraverso la posa di un cappotto termico su tutte le facciate, la posa dei serramenti esterni ad alta efficienza energetica, la sostituzione con caldaie a condensazione e il parziale rinnovo dell’impiantistica, con particolare attenzione alla ventilazione dei locali, attraverso l’installazione di un sistema di ventilazione meccanizzata puntuale.
Per quanto riguarda l’edificio al civico 124-126, il progetto ha portato all’efficientamento energetico, attraverso la posa di un cappotto termico su tutte le facciate, la posa di serramenti esterni ad alta efficienza energetica, la sostituzione con caldaie a condensazione e l’installazione di ventilazione meccanizzata puntuale dei locali, per una corretta salubrità degli stessi.
In entrambi gli edifici sono stati messi in sicurezza i percorsi di accesso al coperto, attraverso scale retrattili e un sistema linea-vita, oltre al rifacimento del manto di copertura.
L’efficienza degli edifici completamente riqualificati è migliorata di due classi energetiche per almeno il 90% degli alloggi, comportando un importante risparmio nei consumi.
L’intervento si è sviluppato grazie al gruppo di progettazione di Acer Ravenna, con la collaborazione di professionisti esterni incaricati per alcune materie specialistiche. La Cear di Ravenna si è occupata di eseguire i lavori con diverse ditte del territorio, in buona parte lughesi.

Una passeggiata al mare per promuovere la socializzazione e la raccolta di rifiuti

Il secondo appuntamento del progetto “Walk&Talk” è stato organizzato in collaborazione con Legambiente e SeaChange per contribuire alla lotta all’inquinamento sulle spiagge ravennati

rifiuti mare spiaggia
Nuovo appuntamento per “Walk&Talk”, il progetto di Turbe Giovanili dedicato alla socializzazione tra i più giovani e, in questo caso, alla tutela dell’ambiente. La prossima camminata infatti è in programma domenica 27 aprile, con partenza dalla Duna degli Orsi (ore 10) dove a ogni partecipante verranno forniti guanti e sacchi per pulire la spiaggia, la pineta e la passerella pedonale mentre si cammina e si socializza in piccoli gruppi da scambiare di tanto in tanto.
Il partner principale dell’evento infatti sarà proprio SeaChange Ravenna, il progetto di tre ragazze ravennati che ha portato decine di persone a incontrarsi spontaneamente per pulire le spiagge del litorale dai rifiuti portati dal mare e, soprattutto, da quelli abbandonati dai concittadini.
Al termine della camminata del 27 aprile (che avrà per titolo “Spiagge pulite? Pinzaci tu”) sarà offerto un ristoro a tutti i partecipanti e la possibilità di ottenere sconti e premi grazie alla collaborazione con La Duna degli Orsi, il Comune di Ravenna, Legambiente e ProLoco di Marina di Ravenna. All’insegna del rispetto per l’ambiente e per contenere l’inquinamento, sul gruppo WhatsApp di Turbe Giovanili (con oltre 180 membri) verranno organizzati passaggi in macchina.

Cinque giorni di lutto nazionale per il Papa. Mercoledì la messa in Duomo a Ravenna

Confermate le celebrazioni del 25 aprile, «ma con sobrietà»

Cinque giorni di lutto nazionale a partire da oggi (martedì 22 aprile) per la morte di Papa Francesco, scomparso il giorno di Pasquetta, lunedì 21 aprile. Lo ha deliberato il Consiglio dei ministri in vista delle esequie del Santo Padre che si svolgeranno sabato 26 aprile alle 10 sul sagrato della basilica di San Pietro in Vaticano.

Oltre alle bandiere a mezz’asta, il lutto nazionale prevede che nelle scuole si osservi un minuto di silenzio e che gli esponenti del governo siano obbligati a cancellare tutti gli impegni in agenda. Le giornata di lutto nazionale non sono riconosciute «non lavorative» per legge e quindi non comportano la chiusura di uffici pubblici, aziende, scuole o delle attività commerciali, quest’ultime, però, possono decidere liberamente di restare chiuse.

I giorni di lutto coincidono con il 25 aprile, l’anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo: «Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno», ha spiegato  il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci.

Intanto a Ravenna, dopo il rosario dedicato a Papa Francesco che si è tenuto lunedì 21 aprile in Duomo, seguirà una seconda celebrazione mercoledì 23 aprile alle ore 19 in cui l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni terrà una Messa in suffragio del pontefice.

In queste ore è stata allestita nell’abside del duomo un’immagine di Papa Francesco, davanti a cui sfilano in queste ore anche numerosi turisti. «Per noi è stato un grande Papa – ci dice uno di questi -, ha sempre trasmesso l’idea che la Chiesa debba essere povera e vicina ai poveri, una Chiesa umile. Poi è stato anche vicino al mondo moderno, ha saputo adattare certi aspetti della Chiesa che altri vedevano come intoccabili».

I pini di Lido di Savio sono (per ora) salvi. Fino alla sentenza del Tar

Gli operai bloccati dagli ambientalisti. Poi la notizia della sospensiva

Pini Lido di Savio

Il presidente del Tar ha accolto la richiesta di sospensiva d’urgenza dell’ordinanza di abbattimento dei pini di viale Romagna, a Lido di Savio, al centro di una battaglia ambientalista che va avanti da mesi. La notizia arriva nel giorno (22 aprile) in cui era previsto l’abbattimento di sei alberi.

All’arrivo degli operai, poco dopo le 7, a Lido di Savio erano però già presenti cittadini e ambientalisti che li hanno di fatto bloccati, ricordando loro in modo pacifico che c’è un ricorso al Tar contro l’abbattimento, con udienza già fissata al 15 maggio. Per questo motivo, il gruppo di cittadini e ambientalisti ha chiesto nei giorni scorsi una sospensiva, approvata dal tribunale amministrativo.

L’abbattimento dei pini – secondo il Comune necessario per una presunta insicurezza degli alberi – è previsto nell’ambito della realizzazione dei lavori di riqualificazione del Parco Marittimo.

Cittadini e ambientalisti che in questi giorni hanno continuato a manifestare citano in particolare una relazione dell’agronomo di fama Daniele Zanzi, che metterebbe in dubbio le prove di trazione effettuate dal Comune.

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Sul posto nel corso della mattinata del 22 aprile anche le forze dell’ordine, per mediare tra le parti.

A schierarsi contro l’abbattimento degli alberi nei giorni scorsi anche i cinque candidati a sindaco che si presentano contro quello di centrosinistra Alessandro Barattoni, ossia Alvaro Ancisi, Nicola Grandi, Marisa Iannucci, Giovanni Morgese e Veronica Verlicchi.

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