lunedì
18 Agosto 2025

La libreria Longo festeggia l’inaugurazione della nuova sede con letture e giochi

L’attività di Angela e Alberta Longo è in piazzetta degli Ariani da un mese e ora organizza tre giorni di appuntamenti, dal 6 all’8 aprile, in compagnia di lettori e librai

482422648 18493420234045680 71695084087939591 NUn mese dopo aver concluso il trasloco, la libreria Longo di Ravenna festeggia l’inaugurazione della nuova sede in piazzetta degli Ariani. Le iniziative aperte al pubblico si svolgeranno tra il 6 e l’8 aprile.

Si comincia domenica 6, giornata in cui il vicino battistero degli Ariani sarà aperto fino alle 18.30 con ingresso gratuito per la prima domenica del mese. Alle 17 ritrovo in libreria, fra lettori e librai: «Dopo i saluti istituzionali avremo come ospiti alcuni dei nostri amici librai sia emiliani che romagnoli e questo ci rende felicissime», dicono le titolari Angela e Alberta Longo.

I festeggiamenti continueranno lunedì 7 alle 18.45 con il gruppo di lettura per la discussione di Shy di Max Porter edito da Sellerio.

Conclusione martedì 8 con un appuntamento dedicato ai più piccoli (dai sei anni su): dalle 17 alle 19 in piazzetta si potrà giocare con i giochi da tavola in ceramica grazie all’associazione Lucertola Ludens e grazie a Cemea, cooperativa di Cagliari, con il progetto Clas (ceramiche ludiche artigianato sociale).

«Hanno messo ghiaia troppo grossa sull’argine del fiume, impossibile andare in bici»

Il disappunto di una lettrice per la situazione trovata sul rivale sinistro dei Fiumi Uniti nel tratto tra Ponte Nuovo e Porto Fuori: «Non c’è molto rispetto per i ciclisti a Ravenna»

PHOTO 2025 03 25 09 23 04 3«Era un percorso splendido per una pedalata lungo il fiume, ora è impossibile farla in sella perché hanno messo della ghiaia troppo grossa». È la segnalazione di una lettrice a proposito della situazione trovata sull’argine sinistro dei Fiumi Uniti, nel tratto da Ponte Nuovo a Porto Fuori, dopo un intervento di rifacimento del fondo.

Il racconto fa riferimento alla spiacevole sorpresa trovata una decina di giorni fa: «Con mio marito siamo stati costretti a scendere dalle bici, così come hanno fatto altri due ragazzi che abbiamo incontrato sul tragitto. I sassi sul fondo sono molto grossi, sembra quasi quella delle massicciate delle ferrovie».

Il disappunto è diventato rabbia per quella pedalata cancellata dai lavori fatti sul tracciato: «L’anno scorso c’era un fondo battuto su cui si poteva pedalare bene senza problemi. Dispiace che ora non sia più percorribile, ma non in realtà non dovrei nemmeno considerarla una sorpresa visto che in generale non c’è particolare attenzione per gli spostamenti dei ciclisti in città».

Poste: sindacati in piazza e interrogazione in Parlamento contro le chiusure

Bakkali (Pd) interroga i ministri competenti sulla riorganizzazione che sta portando a ridurre orari e sportelli dell’azienda partecipata dallo Stato

IMG 1198 (002)La deputata Ouidad Bakkali (Pd) ha presentato un’interrogazione in commissione al ministro dell’Economia e delle Finanze e al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per denunciare la situazione sempre più insostenibile del servizio postale italiano. Dall’interrogazione emerge un quadro allarmante: circa 700 uffici postali chiusi in pochi anni, altri che operano solo a giorni alterni o in fasce orarie ridotte, e un drastico calo del personale, che nella provincia di Ravenna si è quasi dimezzato tra il 2012 e il 2025.

«Nonostante Poste Italiane sia formalmente quotata in borsa – spiega Bakkali – lo Stato detiene una quota maggioritaria, direttamente e tramite Cassa Depositi e Prestiti. È quindi inaccettabile che, pur trattandosi di un servizio pubblico essenziale, continui la chiusura sistematica di uffici postali, la riduzione degli orari e il progressivo abbandono dei territori. Insieme a una perdita netta di servizi per i cittadini si assiste a un peggioramento delle condizioni di lavoro: contratti precari, straordinari non pagati, carichi di lavoro insostenibili e un aumento degli infortuni, anche gravi e mortali».

Nella mattinata odierna, 3 aprile, davanti all’ufficio Poste in piazza Garibaldi a Ravenna si è tenuto un presidio promosso dai sindacati. A conclusione della manifestazione, la Uil ha divulgato una nota per condividere le preoccupazioni di Bakkali: «Poste Italiane macina utili record, più di due miliardi di euro, ma i servizi ai cittadini, anche nella nostra provincia, soffrono di chiusure di sportelli e di riduzione degli orari di apertura al pubblico, penalizzando, soprattutto nel forese ma anche in città, il servizio all’utenza, soprattutto quella più fragile come anziani e pensionati».

Uil assicura che non lascerà nulla di intentato per contrastare la riduzione di servizi postali essenziali per la comunità e per contrastare le riorganizzazioni aziendali e riportare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori al centro del progetto di Poste Italiane.

Alla vigilia del sit-in, era stata la Cgil a parlare di «brutale riorganizzazione che sta portando alla chiusura di centinaia di strutture fondamentali sul territorio».

Export ravennate: Usa terzo mercato, i dazi fanno paura. Le imprese: «L’Ue agisca»

Confindustria, Coldiretti e Confcooperative commentano le manovre protettive del presidente Trump per limitare le importazioni dall’estero

Trump4Gli Stati Uniti sono il terzo mercato di sbocco per le esportazioni della provincia di Ravenna con una quota dell’8,9 percento che corrisponde a un valore di 378 milioni di euro nei primi nove mesi del 2024 (ultimo dato disponibile dalla Camera di Commercio). I dazi del 20 percento, annunciati dal presidente Donald Trump per le merci importante dall’Ue, preoccupano le associazioni di categoria.

«Ci attendiamo ripercussioni imponenti – afferma il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi –. Cercheremo di quantificarle nei prossimi mesi con il nostro centro studi perché vogliamo parlare con i numeri alla mano. I settori più esposti sono quelli che hanno esportato di più: il farmaceutico, l’alimentare e quello delle macchine per la produzione. Sul fronte dell’export dobbiamo la ripresa post pandemia in gran parte all’aumento della quota proprio negli Usa».

Bozzi si allinea alle parole del presidente nazionale, Emanuele Orsini: «Dialogare con tutti ed evitare reazioni di pancia. Alzando i toni dello scontro con gli Usa, ne beneficerà solo la Cina: bisogna accelerare il taglio dei tassi da parte della Bce perché deprezzerebbe l’euro attutendo l’effetto dei dazi americani. Poi occorre definire nuovi accordi commerciali come scudo alla guerra delle tariffe. L’Europa deve rimanere unita e chiunque abbia buoni rapporti con l’amministrazione americana deve attivarli per il bene comune».

Gli Usa sono il primo mercato per l’export dell’Emilia-Romagna con un valore di 10,5 miliardi di euro di beni esportati nel 2024, la regione si colloca al secondo posto dopo la Lombardia su scala nazionale.

Per Confcooperative Emilia-Romagna è fondamentale che il governo Meloni e la Regione facciano sistema, insieme ai rappresentanti italiani in Unione Europea, «affinché la Commissione Ue promuova un negoziato che scongiuri una guerra commerciale dagli esiti imprevedibili».

Francesco Milza, presidente regionale di Confcooperative auspica che l’Ue investa con maggiore determinazione nella competitività delle imprese, intervenendo sui costi energetici particolarmente onerosi in Italia, promuovendo rapporti bilaterali reciprocamente vantaggiosi che agevolino gli scambi commerciali, investendo nella promozione, semplificando la burocrazia ed evitando provvedimenti pseudo-ambientalisti che invece di migliorare l’impatto sul pianeta finiscono per ridimensionare interi settori produttivi.

Coldiretti stima in 1,6 miliardi di euro l’aumento di costo per i consumatori americani per acquistare i prodotti agroalimentari Made in Italy: «Vorrebbe dire un calo delle vendite che danneggerà le imprese italiane, oltre ad incrementare il fenomeno dell’italian sounding, i prodotti dai nomi fintamente italiani. L’altro fattore che preoccupa è il pericolo di perdere quota di mercato e posizionamento sugli scaffali conquistati, favorendo la concorrenza da parte di altri Paesi colpiti in maniera meno pesante dai dazi».

Per capire meglio il meccanismo dei dazi e le ragioni che li sostengono, abbiamo intervistato l’economista Massimo D’Angelillo.

Ponte mobile: in arrivo un’altra chiusura per lavori, bagnini preoccupati

Ancora da definire date esatte di inizio e fine della manutenzione, le prime informazioni parlano di almeno due settimane in giugno. Già a gennaio una chiusura della stessa durata e nella primavera 2023 la chiusura di un mese

Il ponte mobile in via Attilio Monti a RavennaIl ponte mobile sul canale Candiano a Ravenna ha bisogno di un altro intervento di manutenzione che richiederà una prolungata chiusura al traffico stradale a cavallo tra fine primavera e inizio estate. Dall’Autorità portuale, proprietaria della struttura in funzione da 15 anni, si apprende che i lavori devono essere svolti in un periodo con temperature ambientali stabili, né troppo alte né troppo basse. Da Ap non vengono ancora fornite date esatte di inizio e fine del cantiere: fonti interne al Comune parlano di almeno un paio di settimane di interruzione al transito nel prossimo mese di giugno. Va ricordato tra fine gennaio e inizio febbraio il ponte fu già chiuso due settimane per lavori.

La notizia ufficiosa della prossima chiusura sta già circolando tra gli operatori delle attività turistiche e ricettive del mare e sale l’apprensione per i disagi che dovranno affrontare gli automobilisti. Ma anche il mondo portuale dovrà fare i conti con modifiche agli itinerari per i veicoli pesanti. Il ponte è utilizzato quotidianamente in media da circa ventimila mezzi. Le deviazioni avranno ripercussioni sul traffico cittadino, come dimostrato già in passato.

Si ripeterà, infatti, uno scenario simile a quello del 2023 quando il ponte fu chiuso al traffico stradale dall’8 maggio al 9 giugno per lavori di manutenzione straordinaria che, anche in quel caso, richiedevano temperature stabili. Due anni fa i fatti presero una piega tragicomica: il giorno dopo la riapertura al traffico, dopo un mese di lavori, si verificò un incidente stradale che portò Ap a un’immediata nuova chiusura per altri tre giorni per ridurre la scivolosità del fondo appena rifatto. Dall’estate 2023 allo scorso gennaio non sono poi mancate altre chiusure più brevi.

La viabilità subirà probabili modifiche anche in centro. Come ormai è diventata prassi, in concomitanza con i periodi di chiusura si sospende la zona a traffico limitato di via di Roma, nel tratto compreso fra via Carducci e via Guaccimanni consentendo la svolta a sinistra da via Carducci a via di Roma e sospesa l’attività sanzionatoria del varco Sirio, installato all’incrocio tra le due vie.

Non è stata fissata la data dei nuovi lavori, ma è stato deciso che in ogni caso non cominceranno fino a quando saranno in corso quelli sulla statale Classicana che hanno imposto la chiusura del ponte di via Stradone a Porto Fuori. Come noto, il cantiere per la demolizione e successiva ricostruzione del cavalcavia di via Stradone sono cominciati alla fine di ottobre 2024 con la previsione di riaprire il 31 marzo 2025. Il 24 marzo scorso la Pigna, lista civica di opposizione, ha reso noto una comunicazione ricevuta dal responsabile della struttura territoriale in Emilia-Romagna di Anas, ente che svolge i lavori: riapertura al traffico alla fine del mese di aprile. In questo caso le ragioni del ritardo sarebbero le condizioni metereologiche avverse che hanno comportato una dilatazione dei tempi per le attività legate ai movimenti di materia e alla realizzazione delle opere di cemento armato propedeutiche al varo.

Iniziano i lavori per il giardino della salute, adatto anche ai più fragili

Il nuovo parco, sicuro e di facile fruizione, sorgerà a pochi passi dall’ospedale. L’intervento ha richiesto un investimento di 65mila euro, cofinanziato da Comune e Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna

Giardino Della Salute 1

A Cervia sono iniziati i lavori per realizzare il primo “giardino della salute” della città: si tratterà di un ambiente di facile fruizione, in grado di accogliere anche persone con fragilità e le loro famiglie, situato a pochi passi dall’ospedale San Giorgio. Il giardino occuperà infatti una parte del Parco Volontari Donatori di Sangue, in via Ippolito Nievo e prevede una sentieristica interna di facile percorribilità, arredi per facilitare la fruizione in autonomia delle persone più fragili, zone ombreggiate con pergolati e una piazzetta centrale che potrà ospitare anche progetti e iniziative legati alla promozione della salute e del benessere.

Il progetto ha richiesto un investimento di 65 mila euro, finanziato dal Comune con la collaborazione della ondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, che ha contribuito alle spese con 10 mila euro. I lavori dovrebbero terminare prima dell’avvio della stagione estiva.

La realizzazione del giardino si inserisce nell’articolato progetto di “Cervia città amica delle persone con demenza”, che ha già lasciato alcuni segni nel percorso di trasformazione culturale in atto, tra cui le panchine della speranza, distribuite in undici parchi della città. Questo progetto è stato realizzato dai tecnici del Servizio Verde, è stato concordato con gli assistenti sociali dei Servizi alla persona e con l’Ausl Romagna.Si prevede anche l’arricchimento ambientale con alberi, siepi e fioriere provviste di irrigazione, selezionando piante aromatiche o odorose che stimolano i sensi, richiamando alla memoria esperienze passate.

Una squadra di Ravenna al mondiale di pesca sportiva in Costa Rica

Il Rocksea Club a caccia di tonni, Marlin e pesci vela nell’Oceano Pacifico dal 6 al 10 aprile per sfidare i team più forti del mondo. La qualificazione grazie alla vittoria in Croazia dove pescarono un esemplare di 144 kg

Image0 (20)

Un gruppo di ravennati contenderà il titolo mondiale di pesca sportiva. Il Rocksea Club di Marina di Ravenna parte oggi, 3 aprile, per raggiungere l’Oceano Pacifico: a Quepos, in Costa Rica, si svolgerà il Costa Offshore World Championship, uno dei tornei di pesca sportiva più prestigiosi al mondo. 

Dal 6 al 10 aprile il team ravennate sarà alla ricerca di tonni pinna gialla, grandi pesci vela e Marlin. La gara sarà “catch and release”, una pratica per la quale non si uccide il pesce pescato, ma lo si rilascia in acqua. Ogni cattura dovrà essere filmata, compreso il momento del rilascio della preda sotto gli occhi dei giudici.

L’equipaggio di Marina di Ravenna è formato da Carlo Pezzini, Vittorio Impellizzeri, Daniele Tarroni, Bernard Kulundzic, Diego Bondi, Florin Vieru Bucur. Si tratta dell’unico team italiano che si è qualificato grazie alla vittoria ottenuta nelle acque croate di Parenzo nel settembre 2024. In quell’occasione è stato pescato dai ravennati il tonno più grande, dal peso di 144 kg.

La partecipazione ai mondiali è un motivo di orgoglio e soddisfazione per un gruppo di amici uniti innanzitutto dall’amore per il mare e per la pesca che praticano settimanalmente in modo non professionistico, spinti dalla loro passione: «La nostra è una passione importante, la definirei un voto – afferma Stefano De Ruvo, uno dei protagonisti della vittoria in Croazia che però non è partito per il Costa Rica per motivi di salute –. Le tecniche le abbiamo imparate e migliorate nel tempo: abbiamo iniziato da ragazzini pescando ognuno alla propria maniera, fino a riunirci e decidere di partire per queste avventure».

Rocksea
Il team in una sessione di allenamento

Nel paese del Centro America si sfideranno le squadre vincitrici dei tornei di qualificazione provenienti da tutto il mondo. «Ci sarà un livello molto alto e la pesca sarà totalmente differente rispetto a quella che ci ha visto trionfare in Croazia – prosegue De Ruvo –. In Costa Rica la tecnica sarà a traina, mentre noi ci siamo qualificati con la tecnica a drifting. Altra cosa che influirà sarà il sorteggio delle barche e il mare, a cui noi non siamo abituati dato che ci alleniamo a pescare nell’Adriatico. A mio avviso i favoriti saranno gli equipaggi angolani, statunitensi e gli stessi costaricani».

Ambientalisti contro Omc e rigassificatore: «Ecco “come uscire dalla camera a gas”»

Al via una serie di incontri che culmineranno con la manifestazione nazionale del 12 aprile

Manifestazione Nazionale Ambientalisti Ravenna 6 Maggio

“Uscire dalla camera a gas” è il titolo che una rete di associazioni ambientaliste ha scelto per una serie di iniziative che si svolgeranno a Ravenna proprio nei giorni in cui si svolge la fiera dell’oil&gas Omc (vedi articolo a questo link), che sfoceranno il 12 aprile in una manifestazione nazionale e che è accompagnata negli stessi giorni da altre iniziative portate avanti dal mondo studentesco raccolto attorno al Collettivo Mangrovie e alla campagna universitaria End Fossil. Nel presentare l’iniziativa, un forte accento è stato posto sullo stretto legame fra le economie fossili e gli scenari di guerra sempre più drammatici, per cui, dicono gli organizzatori, «la mobilitazione per uscire dalla dittatura del fossile lavora anche in favore della pace».

Il primo incontro pubblico della kermesse ambientalista è in programma oggi, giovedi 3 aprile alle 20,30 a Ravenna in Sala Ragazzini con la presenza di Vincenzo Balzani ed Elena Gerebizza, moderati da Barbara Domenichini della Casa delle Donne. Sabato 5 aprile invece l’appuntamento è a Palazzo Corradini, in via Mariani 5, con Federico Maria Butero (Politecnico di Milano) e Margherita Venturi (Università di Bologna) con un incontro dal titolo “Quando la tecnologia ci inganna. Ccs e altre storie”, alle 15.30. Martedì 8 aprile alle 20.30 ci si sposta invece a Cervia, nella sala 25 aprile (piazza 25 aprile) con Ugo Biggeri (Univ. di Roma, Stanford University) e Simone d’Alessandro (Università di Pisa).

La rassegna prosegue poi con altri due incontri l’11 aprile e il 14 aprile e, come anticipato, con la manifestazione nazionale del 12 aprile, in concomitanza con l’avvio della operatività del rigassificatore al largo di Punta Marina. Ma il dito degli ambientalisti è ovviamente puntato anche contro l’Omc. «Un incontro di alto livello – si legge nella nota degli ambientalisti -, nel quale, come nelle precedenti edizioni, ricorreranno fino allo sfinimento espressioni come transizione ecologica, decarbonizzazione, sostenibilità, mentre si tratteranno affari copiosi, che produrranno grandi finanziamenti ancora una volta alle fonti fossili, utili soltanto ai profitti di petrolieri e colossi del mondo dell’estrattivismo metanifero. E oltre al rigassificatore, assistiamo all’avanzata senza soste dei cantieri per il gasdotto della Linea Adriatica, che sta devastando l’Appennino e le nostre campagne, sul quale le nostre istituzioni si sono ben guardate dal sollevare la benché minima obiezione. E poi c’è il progetto del Ccs, uno dei grandi imbrogli con i quali si cerca di vendere alla pubblica opinione la falsa transizione. E poi ci sono le invocazioni a riprendere e potenziare le trivellazioni ovunque, ancora una volta mentendo sulla reale utilità di queste scelte distruttive, costosissime, pericolose e drammaticamente impattanti per il futuro delle nuove generazioni. Tutto ciò quando si è appena conclusa l’annata più calda della storia e mentre i disastri climatici non danno tregua».

A organizzare la rassegna sono la rete “Per il Clima Fuori dal Fossile”, l’associazione “Energia per l’ Italia”, la rete “NoRigassNoGnl”, Legambiente Emilia Romagna, la rete “Emergenza Climatica e Ambientale Emilia Romagna” e la Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale.

Dopo 64 anni il festival internazionale di musica d’organo di San Vitale non si farà

Lo scorso settembre, la Curia arcivescovile aveva revocato alla Polifonica la concessione della basilica

Festival Organo

Non si terrà la 64esima edizione del Festival Internazionale di Musica d’Organo di San Vitale. Si arresta tra le polemiche quella che viene definita dagli organizzatori come la più longeva rassegna musicale ravennate.

L’ex direttrice artistica Elena Sartori, commenta in una nota stampa: «Nessun cenno di disponibilità al confronto è arrivato da Opera di Religione e Curia Arcivescovile; nessun intervento di mediazione, di commento, di rammarico  è arrivato dagli assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia Romagna, che pure il Festival hanno promosso e finanziato».

Non è servita la raccolta firme lanciata dall’Associazione Polifonica per riottenere l’accesso alla Basilica di San Vitale e proseguire così il tradizionale Festival Internazionale di Musica d’Organo che nel 2025 sarebbe arrivato alla 64° edizione.

I motivi della rottura tra le parti sono culminati nel settembre 2024 nella revoca da parte della Curia arcivescovile della concessione della Basilica per l’organizzazione, e la conseguente realizzazione, dello storico festival ravennate. Alla richiesta di potere spostare in Duomo la rassegna, sarebbe arrivato un ulteriore no.

Non sono nemmeno servite le dimissioni della direttrice artistica Elena Sartori (mai rimpiazzata), avvenute nel gennaio 2025 con l’obiettivo di favorire  la ripresa di un dialogo tra la Curia e la Polifonica. «Si chiude un pezzo importantissimo della storia culturale della città di Ravenna – commenta la Polifonica -. Un Festival che ha saputo incantare, servire da modello ispiratore e richiamare a Ravenna innumerevoli turisti per 63 anni,  promuovendo la carriera di  decine di giovani musicisti poi divenuti famosi nel mondo. Particolare rammarico esprimiamo per le modalità con cui si è consumato questo finale, ovvero nella totale mancanza di dialogo e di confronto democratico, bensì con un inspiegato gesto d’imperio e di forza».

Arriva anche in provincia di Ravenna il “programma punti” di Satispay

Con l’introduzione delle commissioni per i commercianti, il servizio di pagamenti elettronici annuncia nuovi sconti

Satispay Instore Cassa

Arriva anche in provincia di Ravenna il programma punti di Satispay, il popolare servizio di pagamenti elettronici via smartphone, dopo quelli che vengono definiti come «ottimi risultati» nelle aree test in provincia di Cremona e Vicenza. Il programma – che verrà rilasciato gratuitamente agli utenti nelle prossime settimane – è stato progettato per incentivare gli acquisti nei negozi aderenti e sostenere le economie dei territori. In sostanza, verrà premiato ogni acquisto pagato con Satispay con dei Punti che potranno essere trasformati in sconti, finanziati da Satispay e utilizzabili in tutti gli esercizi commerciali convenzionati.

«Si tratta del più vantaggioso programma di loyalty in Italia per rete e tipologia di accettazione – sottolineano dal gruppo -, che coinvolge centinaia di migliaia di attività indipendenti oltre ai pagamenti di bollettini, ricariche telefoniche e gift card. L’iniziativa è infatti pensata per portare un grande vantaggio anche al commercio locale: un modello di promozione finanziato da Satispay, che genera un impatto positivo sul territorio, senza alcun costo per i commercianti».

L’annuncio arriva a pochi giorni dall’introduzione (dal 7 aprile) di una commissione dell’1 per cento ai pagamenti nei negozi fisici anche sulle somme inferiori ai 10 euro, a carico degli esercenti. «In occasione della recente revisione del pricing avevamo anticipato che la scelta era stata pensata anche per riversare ulteriore valore sulla nostra community e rete di commercianti – commenta Alberto Dalmasso, co-founder e Ceo di Satispay -. Con il programma Punti Satispay manteniamo fede alla promessa e stimiamo di re-investire oltre 10 milioni di euro all’anno, già nei prossimi tre anni, a supporto del potere di acquisto dei consumatori e generando più vendite per i piccoli commercianti».

Inaugurata la nuova sala d’attesa del Cmp di Ravenna

La riqualifica è stata finanziata con i fondi del Pnrr, mentre la Banca di Credito Cooperativo ravennate ha donato arredi e fioriere

Foto Inaugurazione Sala Attesa CMP

Il Cmp di Ravenna inaugura la sua nuova sala d’attesa, completamente riqualificata e ristrutturata grazie ai fondi del Pnrr. La progettazione è stata affidata all’architetto Luca Amadesi, dell’Ufficio Tecnico di Ausl Romagna, e il risultato finale è stato reso possibile anche grazie al generoso contributo della Bcc ravennate forlivese e imolese che ha permesso l’ammodernamento attraverso nuovi arredi dell’intero spazio, migliorando significativamente l’esperienza di attesa per i pazienti.

«La nuova sala d’attesa rappresenta un passo importante nel processo di modernizzazione e miglioramento dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza» commentano dal distretto sanitario di Ravenna. L’intervento, infatti, ha avuto l’obiettivo di creare un ambiente accogliente e funzionale, in grado di rispondere alle esigenze di comfort e sicurezza degli utenti. All’inaugurazione, svoltasi oggi (mercoledì 2 marzo) erano presenti i rappresentanti di Ausl Romagna e della Banca di Credito Cooperativo.

«La collaborazione tra il settore pubblico e privato si conferma nuovamente un modello efficace per la realizzazione di interventi a beneficio di tutti i cittadini – concludono dall’Ausl – Il progetto dimostra l’impegno del distretto nel promuovere l’innovazione e migliorare la qualità dei servizi socio-sanitari per la comunità del territorio. L’inaugurazione è stata quindi un’opportunità per presentare il risultato di un lavoro di squadra che ha visto, ancora una volta, la collaborazione tra enti pubblici e privati». 

Perde il controllo dell’auto a causa di un malore e finisce contro un albero

Tragedia sfiorata in via Bellucci, dove un trentenne avrebbe attraversato due strade e una pista ciclabile privo di conoscenza prima di finire la sua corsa nel giardino di un’abitazione privata

1 2

L’incidente è avvenuto intorno alle 15 di oggi, quando un trentenne al volante di una Volkswagen Polo avrebbe perso il controllo dell’auto a causa da un malore improvviso. L’uomo stava transitando su via De Sanctis quando ha iniziato a sbandare, attraversando privo di coscienza due strade (via destra Canale Molinetto e via Bellucci), superando anche l’isola spartitraffico e la vicina pista ciclabile per poi finire a schiantarsi contro un albero nel cortile di un’abitazione. Fortunatamente, non c’erano pedoni, ciclisti o altri veicoli lungo la traiettoria e non ci sono terze parti coinvolte nel sinistro. L’auto si sarebbe infine scontrata con l’albero a velocità moderata, richiedendo comunque l’intervento dei sanitari del 118 con auto medica. Una volta stabilizzato, il giovane è stato trasportato al Bufalini di Cesena con codice di media gravità. Sul posto anche vigili del fuoco e agenti della polizia locale.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi