mercoledì
06 Agosto 2025

Al via al progetto di distribuzione pasti a prezzo calmierato per gli universitari

Il pranzo (dal costo massimo di 5 euro) potrà essere ordinato sull’ app e ritirato nel punto vendita di Giardino Rasponi. Ai fornelli e dietro al bancone ci saranno gli studenti dell’istituto di formazione Engim

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Oltre duecento pasti giornalieri a prezzi calmierati, preparati dagli studenti dell’istituto professionale per gli studenti universitari della città: Fondazione Flaminia e Enigm Emilia-Romagna firmano un accordo di collaborazione per la realizzazione in via sperimentale del nuovo punto di ristoro dedicato agli studenti del campus ravennate: «Un progetto unico nato dalla sinergia tra due fondazioni centrali nel tessuto formativo e sociale della città, che risponde alla necessità degli universitari contribuendo al percorso di formazione di altri studenti» sottolinea il sindaco facente funzioni Fabio Sbaraglia. Il servizio di ristorazione, inizialmente pensato per gli iscritti a Medicina, è stato ampliato a tutti gli studenti al campus con l’obiettivo di rendere la città più accogliente per gli universitari, rispondendo alla loro richiesta di una mensa accessibile, soprattutto per i fuori sede e i pendolari.

Ogni giorno, a partire dal prossimo 3 marzo, le officine Ubuntu di via Arnaldo Guerrini distribuiranno, dal lunedì al venerdì, dai 200 ai 250 pasti che potranno essere consumati negli spazi di Giardino Rasponi o ritirati per l’asporto. Gli studenti potranno prenotare il proprio pranzo attraverso l’app “E2K Menù”, sviluppata da Engim e, per garantire l’accessibilità del servizio, il pasto più costoso non supererà i 5 euro. Nei prossimi mesi verrà implementato un ulteriore punto di distribuzione negli spazi del ristorante didattico Ubuntu di via Punta Stilo.

Ad occuparsi della preparazione dei pasti, due classi di studenti provenienti dai corsi per operatore della ristorazione e operatore agroalimentare promossi da Engim. Anche il servizio di distribuzione sarà gestito dai ragazzi dell’istituto, rientrando nell’ambito delle attività formative e didattiche della scuola e permettendo di mantenere i prezzi accessibili e competitivi. «L’iniziativa ha quindi un doppio valore – commenta Mirella Falconi Mazzotti, presidente di Fondazione Flaminia – quella di mettere in contatto due realtà studentesche apparentemente molto lontane tra loro, quella universitaria e quella professionale, creando una rete di scambio in grado di ispirare nuove progettualità e di avvicinare magari i giovani allievi dell’Engim alla realtà accademica».

I pasti verranno realizzati nei laboratori dell’area ex Marani, sede operativa della scuola: «Si tratta di una grande opportunità per i nostri studenti, che potranno simulare e sperimentare in maniera ancora più realistica la produzione quotidiana dei pasti e la successiva fase di vendita – spiega Rina Giorgetti, direttrice Engim Emilia-Romagna – questa sperimentazione, oltre a rispondere a un’esigenza degli universitari, rappresenta perfettamente la nostra visione di impresa formativa, che mette al centro della didattica l’azione sul campo e il metodo “dell’imparare facendo”». Dal 2015 infatti Engim porta avanti il progetto di bottega alimentare e ristorante didattico Ubuntu, dove i ragazzi possono misurarsi con l’esperienza diretta della ristorazione nelle tre sedi di Ravenna e Cesena.

«Diamo il via con grande piacere a questo progetto nato per migliorare l’offerta di servizi dedicata agli studenti della nostra città – conclude Sbaraglia-. Ci auguriamo che il  servizio di ristorazione diventi un polo di accentramento in grado di favorire la socialità e l’inclusione e sia da stimolo per l’attivazione di altre realtà seguendo la prospettiva di una città sempre più aperta, accogliente e a misura di studente».

Caridi: «Trasformare Gaza in una riviera è un tentativo di cancellare un genocidio»

L’autrice a Ravenna per presentare il suo ultimo lavoro: «La terra è l’elemento fondalmentale di questo conflitto»

Paola Caridi

Paola Caridi presenterà il suo ultimo libro Il gelso di Gerusalemme (ne parliamo qui) oggi, mercoledì 26 febbraio, alle 20.30 alla Sala d’Attorre di Ravenna. L’iniziativa è organizzata da Arci Ravenna e Casa delle donne e a dialogare con l’autrice ci saranno Elettra Stamboulis e Carla Cocilova. Ne abbiamo approfittato per fare in anteprima qualche domanda all’autrice sul libro e sulla situazione attuale in Palestina.

Come nasce l’idea di riraccontare la storia della Palestina e del Mediterraneo attraverso gli alberi e in generale l’elemento del “non-umano”? Che prospettiva diversa può fornirci questo punto di vista?
«Quello che mi ha colpito è la terra. Può sembrare una risposta per se stessa banale, ma per dieci anni ho vissuto in una comunità e in una città in cui il racconto della questione israelo-palestinese è stato fatto sempre incentrato sulle persone, mentre riguarda innanzitutto una terra che doveva essere posseduta e dominata, e in quella narrazione la terra perdeva di spessore e di protagonismo. Ecco, gli alberi rappresentano quella terra, non solo perché sono gli elementi più visibili, ma anche perché nella questione israelo-palestinese sono l’elemento che ha dato luogo a diverse narrazioni che hanno dato un preciso tono politico a tutta la storia, una storia che dura da 150 anni. Quello che ritengo sia l’idea più importante della lettura che si può fare partendo dagli alberi è che quando si usa lo slogan “Un popolo senza terra per una terra senza popolo”, non solo si dimentica il popolo palestinese, ma si dimentica la terra che invece è l’elemento fondamentale. Questo non è un conflitto religioso, non uno è scontro tra fedi, riguarda esattamente la terra. Da parte israeliana è una terra da possedere e già posseduta, di cui si ha la proprietà e chi si può dominare. Nel caso palestinese invece c’è un rapporto diverso, c’è un rapporto di appartenenza, si è parte di un sistema e, se si vuole, di un ecosistema».

Gli alberi e la vegetazione stessa possono diventare un elemento politico, di narrazione o di negazione dell’identità?
«Sì, certo, gli alberi sono un elemento politico, almeno noi umani lo interpretiamo come un elemento politico. Non solo, li abbiamo utilizzati, strumentalizzati, piantati come un elemento politico anche di possesso della terra, come ci dice la storia dei 200 milioni di alberi piantati dal Sionismo prima e da Israele dopo perché, come diceva Ben Gurion, era l’esercito degli alberi a proteggere Israele. Quindi, certo, sono un elemento politico, lo sono diventati e lo sono sempre di più. Basti pensare allo sradicamento degli olivi a centinaia di migliaia: oltre un milione di olivi sradicati è un elemento politico e quindi è un’arma».

Anche da questo libro emerge con forza tutto il limite del diritto internazionale, oggi più che mai messo in discussione. Cosa possiamo aspettarci?
«Beh, la domanda implica una risposta che si può scrivere in un libro. La questione del diritto internazionale è una questione cruciale e secondo me anche una questione che fa paura alle parti in causa, soprattutto Israele, direi, ma anche a Trump. La stessa idea di Trump di trasformare Gaza in una riviera dà anche una lettura diversa rispetto a quella dello svuotamento di Gaza che pure è l’elemento centrale. In fondo cancellare la distruzione vorrebbe dire cancellare le prove del genocidio, cancellare tutto ciò che una scena criminis ci può dire, cancellare anche l’uso delle bombe americane gettate sulla popolazione di Gaza da parte dell’aviazione e dei droni israeliani. E quindi, come dire, il diritto internazionale sembra un’arma smontata, ma secondo me, ahimè con dei tempi lunghi che significheranno altri lutti, dovrà affrontare per forza di cose un genocidio; un genocidio non si nasconde in un cassetto».

Ma quanto la preoccupano le parole di Trump su Gaza? E quale sarà la situazione nell’immediato futuro?
«Le parole di Trump mi preoccupano, certo, ma mi hanno preoccupato anche i gesti, gli atti compiuti dall’amministrazione precedente, cioè dall’amministrazione guidata da Joe Biden con un segretario di stato come Antony Blinken, che ha firmato, per esempio, l’invio di miliardi di dollari di armamenti a Israele. Se da una parte le parole di Trump preoccupano tutti noi, ma non solo su Gaza, su tutto ciò che ha detto e ha fatto in queste prime settimane di presidenza, non dobbiamo mai dimenticare che se c’è stato un genocidio a Gaza, è anche perché ci sono stati per oltre un anno gesti compiuti da un’amministrazione precedente. Non possiamo dimenticarlo. C’è stato un genocidio e temo che ora ci saranno le conseguenze umanitarie del disastro, quindi anche se non ci fossero più le bombe, cosa che ahimé ritengo improbabile, il disastro continua non visto, silenzioso, implacabile».

Parità di genere: gli stereotipi delle immagini, dai disegni rupestri agli spot tv

La storica dell’arte e pubblicista Serena Simoni terrà a Ravenna il 6 marzo una relazione in un evento promosso dall’Ordine degli architetti in occasione della giornata internazionale della donna

Retro 1321078 1280 HeadLa non ancora raggiunta parità di diritti, di opportunità e di trattamento nell’ambiente di lavoro – e non solo – tra uomini e donne sarà il tema di un incontro pubblico aperto alla cittadinanza promosso dall’Ordine provinciale degli architetti di Ravenna. L’appuntamento è per le 14 del 6 marzo alla sala Ragazzini in largo Firenze: Serena Simoni, storica dell’arte e pubblicista che collabora da tempo con Ravenna&Dintorni, terrà una relazione dal titolo “Il tasto a scelta rapida: quando immagini e stereotipi crackano il cervello”, dedicata al potere che hanno le immagini – dai disegni rupestri allo spot televisivo – di veicolare stereotipi e depositare idee nella memoria collettiva. A dialogare con Simoni ci sarà Rita Rava, presidente dell’Ordine degli Architetti di Ravenna e referente del gruppo pari opportunità in seno alla Federazione Ordini Architetti dell’Emilia-Romagna.

L’iniziativa si svolge nell’ambito della Giornata internazionale della donna e fa parte di una staffetta che coinvolge gli Ordini degli Architetti tutte le province della regione in un evento congiunto dal titolo “Libera parità, verso un futuro equo”.

L’evento si svolge in contemporanea nelle nove città capoluogo di provincia dell’Emilia-Romagna per sensibilizzare non solo architetti e architette, ma l’opinione pubblica in generale. Ogni location in ogni città coinvolta sarà contemporaneamente collegata online con le altre e si passerà la parola e la diretta dell’incontro. Ogni evento sarà dunque in presenza, con la partecipazione del pubblico locale, e contemporaneamente collegato agli altri in diretta. Nove interventi, di 20 minuti ciascuno, tenuti da professioniste e professionisti dalle competenze diverse, dalla storia alla psicologia, dalla statistica all’architettura, dall’economia alla comunicazione, in grado di portare argomenti di riflessione altrettanto differenti: si parlerà di patriarcato e dati, dell’interiorizzazione delle discriminazioni e del potere delle immagini nel veicolare stereotipi; della disparità di compenso e di trattamento tra uomo e donna e del riconoscimento del ruolo femminile nei vari settori e infine del futuro della parità e di possibili casi virtuosi a cui guardare per costruire un contesto di lavoro e di vita più equo. Ogni ordine condurrà infine nella sua location un dibattito sui temi emersi con possibilità di domande e considerazioni dal pubblico.

«Con questo grande evento collettivo vogliamo prima di tutto confrontarci partendo dal presupposto che anche tra noi architetti e architette non abbiamo un fronte comune – spiegala presidente Rava –. La nostra è una professione intellettuale che tuttavia sembra all’antica quando si fa cenno ai temi di genere. Sentiamo allora il desiderio di allargare la nostra prospettiva, affrontando il tema della parità da molteplici punti di vista, affinché ognuno di noi e ogni persona che parteciperà, possa vivere un’occasione di approfondimento e formarsi poi una propria opinione».

Il programma completo:

Ore 14 Registrazione dei partecipanti nelle diverse location;
L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti in ogni location. Per architetti e architette, le modalità di iscrizione sono indicate sul sito dell’Ordine provinciale di riferimento.

a partire dalle 14.30:

Elda Guerra, studiosa di storia contemporanea e dei movimenti delle donne
Una parola-chiave del dibattito femminista: patriarcato tra significati e interpretazioni
Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, corso Garibaldi 45, Forlì

Serena Simoni, storica dell’arte e pubblicista
Il tasto a scelta rapida: quando immagini e stereotipi crackano il cervello
Sala Ragazzini, largo Firenze, Ravenna

Chiara Volpato, professoressa senior di psicologia sociale all’Università di Milano-Bicocca
Quando il talento non basta: le sfide invisibili che abbiamo di fronte
Sala Augusto 97 – Ex Collegio Geometri, corso D’Augusto 97, Rimini

Vittorina Maestroni, economista e ricercatrice del Centro documentazione donna di Modena
La formazione culturale per la parità di genere
Ordine degli Architetti di Modena, sala corsi, via Giuseppe Ungaretti 20, Modena

Ore 16 pausa

Christiane Burklein, professionista della comunicazione
La ricerca della quadratura del cerchio: siamo “Diamanti”
Cinema Astra, piazza Alessandro Volta 3, Parma

Tindara Addabbo, professoressa ordinaria di Politica economica dell’Università di Modena e Reggio Emilia
Diseguaglianze di genere nel mondo del lavoro: determinanti e policies
Ordine degli Architetti di Reggio Emilia, sala conferenze, piazzale Europa 2/c – Parco Innovazione, Reggio Emilia

Arda Lelo, vicepresidente di Period Think Tank
Dati e indicatori di genere per progettare città più eque
Ordine degli Architetti di Bologna, via Saragozza 175, Bologna

Paola Muratorio, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Imperia
La leadership al femminile nelle professioni STEM
Politecnico di Milano – polo di Piacenza, Campus Caserma Neve, Aula G, via Scalabrini 76, Piacenza

Michel Hardy, direttore scientifico della Libera Università di Studi Empirici Psicologici di Bologna
La parità è possibile senza violare i propri codici di appartenenza?
Sala Semicircolare del Comune di Ferrara – Ex Officine Toselli, via Marconi n. 37-39, Ferrara

18:30 Chiusura dell’evento

Il ravennate Francesco Delfino d’oro agli Europei nella Spada a squadre Under 17

Grande impresa in Turchia. Il presidente del circolo di via Falconieri: «Orgoglio e senso di appartenenza»

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Francesco Delfino (il secondo da sinistra) sul gradino più alto del podio
Ph Eva Pavia Gomez-Luca Pagliaricci/Bizzi Team

È stato un martedì pazzesco per la spada italiana ad Antalya. La terza giornata dei Campionati Europei Cadetti e Giovani “Antalya 2025”, che segnava l’inizio delle competizioni a squadre Under 17, ha regalato un super-tris di trionfi azzurrini. Sciabolatrici, fiorettiste e spadisti hanno fatto suonare per tre volte nello stesso pomeriggio l’Inno di Mameli. A Ravenna il cuore batteva particolarmente visto che della rappresentativa azzurra di spada faceva parte Francesco Delfino, fresco bronzo individuale nella kermesse turca. Con lui in squadra anche Nicolò Sonnessa, Riccardo Magni e Davide Del Prete

Gli azzurrini hanno debuttato negli ottavi di finale superando con il punteggio di 39-23 la Spagna. D’autorità, l’Italia ha superato anche lo scoglio della Turchia padrona di casa, nei quarti, imponendosi 45-32. In semifinale i ragazzi guidati dai maestri Dago Tassinari e Francesca Boscarelli hanno sfidato l’Estonia continuando lungo la linea già tracciata: perfetta gestione del match e successo per 29-24 che ha regalato agli spadisti italiani il meritatissimo biglietto per la finale. Contro l’Ungheria è stata sfida a lungo punto a punto, poi i magiari hanno allungato e parevano esser scappati via, ma gli azzurrini non hanno mollato mai, neppure quando a meno di 8 secondi dalla fine proprio Delfino era sotto di tre stoccate, e le ha recuperate tutte. Al minuto supplementare è arrivato poi il colpo del 43-42, quello che ha incoronato gli spadisti d’Italia campioni d’Europa Cadetti, chiudendo una giornata super.

L’entusiasmo al Circolo Ravennate della Spada è ai massimi perché due medaglie alla prima convocazione a un europeo under 20 sono un bottino davvero importante. «La medaglia d’oro a squadre per Francesco dopo il bronzo individuale – dichiara Angelo Marri, Presidente del Circolo Ravennate della Spada di via Falconieri – non deve essere vista solo come gioia per un successo ma rappresenta per tutti gli atleti giallorossi orgoglio e senso di appartenenza. Un tassello del nostro progetto dirigenziale che ancora mancava e che finalmente stiamo raggiungendo».

La forza ambientalista contro il rigassificatore ma che sta con il centrosinistra

Accordo tra Ambiente-Territorio e Verdi, aspettando di formalizzare con Sinistra Italiana

Europa Verde Ambiente Territorio

Domenica scorsa erano entrambi alla manifestazione contro il rigassificatore voluto dal centrosinistra locale, ma ora stanno facendo nascere un nuovo progetto «per creare una forza ambientalista» e appoggiare il candidato dello stesso centrosinistra, Alessandro Barattoni.

L’accordo è stato definito nei giorni scorsi dall’associazione Ambiente – Territorio (presente come lista civica nella coalizione di centrosinistra anche alle ultime amministrative, dove si fermò però all’1,1 percento senza entrare in consiglio comunale) e il gruppo Europa Verde – Verdi Ravenna (che alle ultime amministrative invece non era presente sulla scheda elettorale).

I temi prioritari su cui si è trovato totale accordo, oltre alla salvaguardia del verde cittadino e al controllo del consumo di suolo, «spaziano dall’identità che vogliamo per la nostra città e per il suo futuro, al forese come elemento funzionale del nostro territorio – si legge in una nota -; dalle problematiche della salute e della situazione dei servizi sanitari locali, al ruolo che la sostenibilità deve avere nel governo della nostra città (tema fondante per le due realtà); dagli aspetti economici (lavoro, industria e porto) che non possono non tenere conto della transizione ecologica, alla formazione dei nostri giovani che devono essere preparati a tempi nuovi. Ci si è poi focalizzati sulla sicurezza che non può essere mero elemento sicuritario, sul turismo, la cultura e l’università che devono diventare veri motori della nostra economia, ma anche su temi specifici che rivestono una grande importanza come il benessere animale, l’attenzione alle figure fragili, una mobilità sostenibile con un percorso graduale che porti ad un trasporto pubblico gratuito».

Il percorso in vista delle amministrtive «proseguirà nelle prossime settimane – termina la nota firmata dal presidente di Ambiente-Territorio, Marco Maiolini e dal portavoce dei Verdi Antonio Lazzari – attraverso il dialogo con Sinistra Italiana, verso cui è già in atto una prima fase di avvicinamento programmatico».

L’obiettivo è riuscire a creare una lista unica per cercare di non disperdere i voti degli ambientalisti e più in generale «la costruzione di una coalizione larga che veda nell’esperienza di Avs – Alleanza Verdi Sinistra e del civismo un arricchimento culturale, programmatico e democratico della partecipazione politica alla vita della nostra città».

Terminati i lavori per il potenziamento della centrale idrica di via Antica Popilia 

Grazie a un investimento di 1,4 milioni è stato possibile sostituire le vecchie pompe con tecnologie di ultima generazione, tagliando del 30 percento il consumo elettrico e migliorando la qualità dell’impianto

Centrale Acquedotto Via Antica Popilia Foto Di Gruppo

Nuova vita per la centrale idrica di via Antica Popilia a Ravenna: grazie a un investimento di 1,4 milioni a carico di Hera, si sono conclusi le due fasi di intervento di ripristino avviate nell’agosto del 2023. La ristritturazione ha permesso di adeguare l’impiantistica alle moderne tecnologie: le vecchie elettropompe sono state infatti sostituite con altre di ultima generazione che adottano le migliori tecnologie disponibili attualmente sul mercato, migliorando l’affidabilità della centrale e la sostenibilità ambientale, con consumi energetici ridotti di circa il 30 percento. La nuova struttura garantisce ai cittadini una migliore continuità del servizio e una qualità dell’acqua superiore.

Il progetto di ristrutturazione ha curato con particolare attenzione la qualità e l’affidabilità del servizio: per ogni apparecchiatura è garantita la presenza di una di riserva in grado di entrare in funzione in caso di eventuali guasti. Inoltre, per garantire il funzionamento delle elettropompe in condizioni di blackout della rete elettrica è prevista anche l’installazione di un nuovo generatore di corrente di emergenza, che andrà a sostituire quello oramai datato.

Inoltre, è stato migliorato il sistema di controllo del funzionamento da remoto dell’impianto, che consente al Polo Telecontrollo Reti e impianti e Call Center Tecnico di Hera di monitorare 24 ore su 24 il funzionamento di tutte le apparecchiature intervenendo immediatamente in caso di guasto, a garanzia del mantenimento di un livello di servizio d’eccellenza.

La costruzione della centrale di via Antica Popilia risale agli anni ’60 e da allora ricopre un ruolo fondamentale per la distribuzione di acqua potabile al centro urbano e alle località della parte nord-occidentale del comune di Ravenna: la struttura comprende vasche di accumulo capaci di contenere fino a 6 milioni di litri di acqua potabile e fornisce alle utenze una portata che può superare i 450 litri al secondo.

Grazie all’installazione delle nuove elettropompe, diventa superflua la presenza del vecchio acquedotto pensile (dalla capacità di circa 800 mila litri), che sarà demolito nel prossimo futuro: per essere mantenuto in funzione avrebbe richiesto infatti interventi di manutenzione conservativa e di adeguamento alle attuali normative sismiche, che avrebbero richiesto investimenti per importi superiori a quelli messi in campo per gli interventi di revamping.

La redazione di Radio Sonora accoglierà anche una nuova aula studio per ragazzi

Il Centro civico di Conselice (sede dell’emittente) si prepara a ospitare un nuovo spazio dedicato alle esigenze dei più giovani e gestito interamente da volontari

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A partire da mercoledì 26 febbraio la redazione di RadioSonora diventerà anche un’aula-studio: il progetto radiofonico giovanile dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha sede all’interno Centro Civico «Gino Pellegrini» di Conselice e ha deciso di aprire i propri spazi agli studenti universitari e delle scuole superiori con l’intenzione di creare «un luogo accogliente e stimolante, dove studiare e confrontarsi, sviluppando nuove idee».
La nuova funzionalità delle sale è possibile grazie all’approvazione dei gestori dell’associazione Filmeeting Aps, che hanno accolto la proposta dei ragazzi di Art Young (gruppo giovanile che si occuperà della gestione della sala). L’aula-studio non avrà un orario fisso di apertura, ma verrà definito un calendario secondo le disponibilità dei ragazzi volontari. Per usufruire degli spazi al Centro Civico «Gino Pellegrini» occorre quindi prenotarsi, mandando una mail a artyoungcons@gmail.com oppure contattare in direct message su Instagram la pagina @art.young.cons.
«In questo modo otteniamo un doppio risultato – commentano Andrea Sangiorgi, sindaco di Conselice, e Nicola Pondi, sindaco referente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per le Politiche giovanili -. Da una parte rispondiamo all’esigenza di avere una sala in cui potersi incontrare, studiare ed elaborare progetti. Dall’altra, questa nuova funzionalità degli spazi del centro civico nasce in piena coerenza con l’attività di Radio Sonora, che a Conselice non sarà soltanto un centro di produzione culturale, ma anche un punto di riferimento a 360 gradi per i giovani che vogliono sviluppare la propria creatività. E magari avvicinarsi così proprio al progetto radiofonico, che conta oltre 80 volontari attivi, continuando a produrre podcast, a lavorare alla fanzine ‘Ci pensi mai?’ e numerose altre iniziative».

Baldini è il nuovo segretario comunale Pd al posto di Rossato entrato in giunta

Il 44enne dipendente pubblico è consigliere comunale, eletto all’unanimità dall’assemblea alla presenza del segretario regionale Tosiani

Il Partito democratico ha un nuovo segretario comunale a Lugo. Giacomo Baldini prende il posto di Gianmarco Rossato e guiderà il Pd fino alla prossima fase congressuale che da statuto si terrà entro l’anno. Baldini, dipendente pubblico di 44 anni, è attualmente capogruppo in consiglio comunale: resterà in consiglio ma non più come capogruppo per dedicarsi appieno alla nuova funzione.

L’elezione è avvenuta all’unanimità dall’assemblea riunitasi venerdì 21 febbraio alla presenza del segretario regionale Luigi Tosiani. Rossato ha lasciato l’incarico che rivestiva dal 2018 a seguito del suo ingresso nella giunta della sindaca Elena Zannoni.

Il Comune cerca un gestore per il baretto delle bocce al parco pubblico Berlinguer

Domande entro il 25 aprile, concessione di sei anni e altri sei

Il Comune di Russi cerca un gestore per il baretto delle bocce al parco pubblico Berlinguer in via Barbetti per animare la vita sociale della zona, con particolare riferimento agli anziani e alle famiglie con bambini. La concessione, non gratuita (ma senza una base d’asta), andrà all’offerta migliore per proposta economica e qualitativa, avrà una durata di 6 anni, più ulteriori 6 anni.

Le offerte devono pervenire al Comune di Russi entro le 12 di giovedì 24 aprile 2025 via Pec (pg.comune.russi.ra.it@legalmail.it) o a mano all’Ufficio Protocollo del Comune, sede centrale Piazza Farini 1: dal lunedì al venerdì 8.30-12.30, martedì e giovedì 15-17.

Il bando, gli allegati e il capitolato tecnico sono pubblicati sul sito del Comune a questo indirizzo. Per ulteriori informazioni: Ufficio Gestione Beni Immobili Comunali, 0544-587607.

L’Intelligenza artificiale arriva al museo con l’incontro di “Salotto Digitale”

Appuntamento lunedì 3 marzo per confrontarsi con professionisti e appassionati ascoltando gli spunti degli esperti del settore

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In foto, da sinistra: Nevio Salimbeni, Alfredo Canelli, Enrico Rosso

La seconda edizione del Salotto Digitale farà tappa al Museo Classis di Classe lunedì 3 marzo, con un incontro dedicato a professionisti, imprenditori e cittadini sul tema dell’intelligenza artificiale. L’appuntamento con il format ideato da Alfredo Canelli  e organizzato dall’agenzia ravennate W&D è dalle 14 alle 19. Collaborano alla realizzazione del progetto Enrico Rosso, Nicolò Bertaccini, Tommaso Nuti, Matteo Saragoni e Emanuele Rambaldi.
«Ci interessa aprire un dialogo su un tema comunque fondamentale, e spesso ancora poco noto – spiega Canelli – cercando di parlare un linguaggio chiaro, e di ascoltare testimonianze di persone che operano in settori diversi della vita economica, culturale e imprenditoriale. L’obiettivo principale è quello di fare rete».

A seguito dell’apertura (curata da Nevio Salimbeni, Cna Ravenna) interverrà Alfredo Canelli con “Stiamo entrando nell’era dell’IA?”. Seguirà il “Content Management” di Enrico Rosso e Monica Nocerino,  “Hypercritic, un approccio libero alla diffusione della cultura online” di Alessandro Avataneo e “Il ruolo del copywriter e la IA: alleata o nemica? ” di Alessandra Catania.

Il pomeriggio vedrà poi una riflessione sull’utilità dell’intelligenza artificiale “Il mondo della didattica e la IA” di Gianluca Dradi, “IA, una vera alleata per le persone con disabilità visiva?” di Leonardo Magnani e “IA nell’automotive” di  Alessandro Benelli, una parentesi dedicata alla creatività “Tool innovativi per la creazione di video originali” di Matteo Saragoni, “Il fotografo nell’era dell’IA”  di Giorgia Corniola e Emanuele Rambaldi e “I contenuti prodotti dall’IA nel rispetto delle normative sulla proprietà intellettuale” di Marco Carone. L’ultimo segmento della conferenza sarà dedicato agli ambiti applicativi: Nicolò Bertaccini parlerà di “Ricerca di personale nell’era digitale” e Tommaso Nuti di “Integrazione automatizzata nei processi digitali”. L’ingresso all’evento è libero ma è necessaria la prenotazione.

Tentata truffa: finto carabiniere chiede ottomila euro, ma l’87enne lo fa arrestare

L’anziana non ha abboccato alla telefonata di un sedicente maresciallo che voleva contanti o gioielli per liberare la figlia e ha usato il cellulare per chiedere aiuto

1 (1)Una donna di 87 anni di Faenza si è accorta di un tentativo di truffa con il trucco del cosiddetto “finto carabiniere” e invece di consegnare gli ottomila euro richiesti ha fatto arrestare l’autore, un ventenne incensurato residente in provincia di Napoli.

È accaduto ieri, 24 febbraio. L’anziana ha ricevuto una telefonata sulla linea di casa: all’altro capo del filo un sedicente maresciallo dei carabinieri che le chiede di preparare ottomila euro in contanti o in gioielli da consegnare a un incaricato che sarebbe passato a breve per liberare la figlia della donna che era trattenuta in caserma dopo aver investito due persone in auto e ora in pericolo di vita. Tutto falso.

4Incalzando la donna con domande a raffica, il truffatore ha impedito che la donna chiudesse la linea telefonica ma l’anziana non si è fatta prendere dall’agitazione e usando il cellulare ha chiamato la figlia. Quest’ultima ha avvisato i carabinieri che sono intervenuti sul posto.

I militari del nucleo radiomobile della compagnia di Faenza e della stazione di Borgo Urbecco hanno individuato il truffatore nei pressi della casa, pronto a entrare in azione per andare a raccogliere il denaro. Il giovane ha tentato la fuga a piedi ma è stato bloccato e arrestato.

La donna ha raccontato di aver riconosciuto il raggiro anche grazie alla campagna mediatica diffusa in ambito nazionale dall’Arma e agli incontri organizzati in diversi luoghi di aggregazione della provincia con le potenziali vittime.

In arrivo un piano di illuminazione green che ridurrà del 70percento i consumi

L’intervento sarà ultimato in un anno e richiede un investimento da oltre un milione a carico di Hera

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In arrivo a Castel Bolognese una nuova pubblica illuminazione “green”. Sono quasi 1.650 le sorgenti luminose di vecchia generazione che verranno riqualificate con tecnologia a led, il tutto con un risparmio energetico annuo di quasi 490mila kWh, «pari a 194 tonnellate di CO2 non immesse in atmosfera ogni anno – scrivono dal Comune -, corrispondenti al consumo medio annuo di circa 180 famiglie, consentendo un risparmio di 91 TEP».

Il progetto di riqualificazione energetica è stato progettato da Hera Luce e presentato in municipio in attesa della sottoscrizione del contratto in marzo. Il restyling comporta un investimento di oltre 1 milione e 3oo mila euro a carico di Hera, che recupererà l’importo con il risparmio energetico generato dagli impianti (circa il 70% rispetto allo stato attuale), senza pesare sulle tasche dei cittadini.

L’intervento sarà ultimato in circa un anno e prevede la sostituzione di quasi tutti i quadri elettrici e l’installazione di 31 nuovi dispositivi, posizionati accanto a quelli esistenti. Saranno inoltre sostituiti 150 sostegni e relativi bracci, altrettanti plinti e pozzetti, saranno collocati 41 punti di telecontrollo e sarà realizzata una linea interrata lunga 4 km. Sono previsti dal progetto anche 19 attraversamenti pedonali con installazione di punti luce che consentiranno di illuminare, oltre all’attuale piano orizzontale, anche quello verticale, rendendo visibile il corpo del pedone già dall’area di attesa.

Tutti gli interventi a regime consentiranno la trasformazione dell’impianto d’illuminazione in uno completamente green: il 100% dell’energia che lo alimenterà sarà ottenuta da fonti rinnovabili e anche le strutture, una volta giunte a fine vita, sono pensate per essere riutilizzate.

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