Tamponamento fra camion, uno trasportava acido: un ferito e statale Romea chiusa
Incidente stradale sulla statale 309 Romea all’altezza di Punte Alberete a Ravenna nel primo pomeriggio di oggi, 11 giugno. Un tamponamento, avvenuto nelle vicinanze dell’incrocio con via Fossatone, ha coinvolto tre autoarticolati in viaggio verso Ravenna. Uno dei tre autisti, un trentenne di Rovigo, ha riportato ferite più gravi ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale Bufalini di Cesena. La statale è chiusa al traffico per consentire i soccorsi dei conducenti, i rilievi dell’incidente da parte della polizia locale e la pulizia della strada da parte dei vigili del fuoco. Uno dei mezzi trasportava acido fluoridrico e un altro ha perso parte del carico sull’asfalto.
Concluso l’intervento da 350 mila euro per la posa di massi contro le mareggiate
Dopo 5 mesi di lavoro e un investimento da 350 mila euro si è concluso l’intervento di messa in sicurezza del litorale di Lido Adriano dalle mareggiate, con il ripristino di circa 400 metri di barriera in mare, posizionata davanti alle zone residenziali.
La posa di massi naturali (di tipo calcareo) è stata interamente finanziata dalle risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (qui l’elenco degli altri interventi realizzati dall’agenzia regionale), nell’ambito dei progetti per la mitigazione del rischio costiero e l’adattamento ai cambiamenti climatici. L’intervento è stato realizzato dall’Ufficio territoriale di Ravenna dell’Agenzia regionale di sicurezza territoriale e Protezione civile ed è composto da 4 barriere di circa 100 metri ciascuna.
Contestualmente ai lavori è stata svolta anche una campagna di rilevi topografici con sistemi avanzati e combinati (droni ed ecoscandagli con tecnologia Lidar e Mbes) sulle opere di difesa dentro e fuori dall’acqua che si trovano lungo la costa. La mappatura vuole individuare i punti più vulnerabili o degradati per indirizzare le operazioni di ricarica dei massi. In seconda battuta, i rilevamenti tecnici hanno consentito di acquisire un catasto aggiornato della struttura e dello stato di conservazione delle opere di difesa su questo tratto di litorale, utile per la programmazione di futuri interventi di manutenzione.
Due serate di cinema indipendente americano con lo spin-off del Noam Film Festival
Doppio appuntamento a ingresso libero alla Biblioteca Manfrediana. Prima delle proiezioni, un momento di scambio con Faso di Elio e le Storie Tese e Marco Manetti dei Manetti Bros
Due serate a ingresso libero dedicate al cinema nordamericano indipendente: torna a Faenza lo spin-off del Noam Film Festival, con un doppio appuntamento a ingresso libero alla Biblioteca Manfrediana, in due distinte serate a ingresso libero. Il titolo dell’edizione 2025 è Sub Astra. Cinema sotto le stelle – in omaggio al fascino delle arene estive e al piacere di guardare i film all’aperto.
NOAM OFF inizia giovedì 12 giugno alle 18:30 con l’apertura dell’area Bar & Food, per un aperitivo nella cornice della Biblioteca Comunale. Alle 20 c’è il primo Noam Talk – con ospite Faso, bassista degli Elio e le Storie Tese e commentatore di baseball per l’emittente sportiva Dazn. In “Fuoricampo. Il baseball raccontato da Faso” il musicista approfondirà – con il suo stile ironico – uno sport tanto affascinante quanto poco discusso in Italia, insieme al musicista e giocatore di baseball Luca Pasotti. A seguire, alle 21:15, si terrà la proiezione del film Eephus del regista statunitense Carson Lund: un’anteprima assoluta, realizzata in collaborazione con il Busto Arsizio Film Festival. A introdurre la pellicola ci sarà Giulio Sangiorgio, giornalista e direttore della rivista FilmTv, che offrirà uno sguardo critico sull’opera e sul suo significato.
La seconda giornata di festival, venerdì 13 giugno, riprende ancora alle 18:30 con l’apertura dell’area Bar & Food, per poi continuare – sempre alle 20 – con il secondo talk, questa volta con Marco Manetti, della coppia di registi Manetti Bros. L’incontro, intitolato “Visioni Ribelli. Il cinema fuori dagli schemi”, sarà un’occasione per riflettere sul linguaggio cinematografico attraverso il racconto di un percorso artistico – quello dei Manetti Bros – libero, originale e lontano dalle convenzioni. A moderare il talk, l’autore faentino Francesco Bentini, già membro del progetto comico Patatràc. Alle 21:15 si entra nel vivo della serata con la proiezione in prima nazionale di Dìdi, del regista taiwanese-americano Sean Wang. A introdurre il film ci sarà Juliet Vampire, content creator attiva da tempo nella scena cinematografica italiana, che parlerà del valore di quest’opera delicata e potente.
«Con NOAM OFF vogliamo continuare a esplorare nuove modalità di fruizione del cinema e creare occasioni di incontro che vadano oltre la sala tradizionale. La Manfrediana, grazie al suo fascino, ci è sembrata il luogo ideale per ospitare questa edizione speciale del festival. Il titolo Sub Astra è anche un invito a guardare oltre le convenzioni del racconto cinematografico» commenta Andrea Valmori, direttore artistico di NOAM Faenza Film Festival.
La serata proseguirà infatti con il Noam Party: un dj set tra le suggestive mura della biblioteca che si propone di valorizzare anche le potenzialità ancora inespresse della stessa, mettendo in luce le qualità e le opportunità offerte da uno spazio che, pur non avendo ancora beneficiato di un intervento strutturale di riqualificazione, conserva un grande valore storico e culturale per la città.
Torna il cinema d’estate all’Arena del Carmine: dagli oscar alle anteprime nazionali
In programma anche due appuntamenti con attori e registi. Proiezioni al via da sabato 14 giugno

Torna a Lugo l’Arena estiva del Chiostro del Carmine: un appuntamento diventato ormai tradizione, dove alla luce del grande schermo il cinema ritrova il suo spirito di spettacolo collettivo, tra grandi nomi internazionali e ospiti della scena italiana. La partenza è fissata per sabato 14 giugno (alle 21.30), e si estenderà fino ai primi giorni di settembre. Qui il programma completo serata per serata.
Ad aprire la rassegna, FolleMente di Paolo Genovese, il fenomeno italiano dell’anno. Ci sarà spazio poi per titoli come Le assaggiatrici di Silvio Soldini, Diamanti di Ferzan Ozpetek e la rivelazione Il ragazzo dai pantaloni rosa per la regia della bolognese Margherita Ferri.
Altrettanto attesi saranno poi i protagonisti dell’ultima stagione dei festival, e quindi, i vincitori degli ultimi Oscar: Anora, la decostruzione del sogno americano di Sean Baker, l’ambizioso The Brutalist di Brady Corbet, Emilia Pérez, il brillante A Real Pain, il candidato brasiliano lo sono ancora qui, e ancora il tenerissimo Flow, chicca d’animazione dalla Lettonia.
Spazio poi a A Complete Unknown sulla vita di Bob Dylan, interpretato dal giovane divo Timothée Chalamet, il thriller vaticano Conclave con Ralph Fiennes, e un attualissimo documentario israelo-palestinese No Other Land. Infine, i premiati della recente edizione dei David di Donatello, come Vermiglio di Maura Delpero, Berlinquer La grande ambizione con Elio Germano, Napoli – New York di Gabriele Salvatores, e Familia di Francesco Costabile. Senza dimenticare poi i nuovi arrivi dalle sale del prestigiosissimo festival di Cannes: dall’ironica avventura spionistica di Wes Anderson, La trama fenicia, a Fuori di Mario Martone su un periodo significativo della vita della scrittrice Goliarda Sapienza, unico titolo nostrano in concorso.
In cartellone troveranno spazio anche le anteprime e contemporanee nazionali (fra agosto e settembre) e piccole gemme del cinema d’essai europeo come Sotto le foglie di François Ozon, Il maestro che promise il mare di Patricia Font, Itaca – /Il ritorno di Uberto Pasolini, La stanza accanto,Leone d’oro di Pedro Almodóvar, Queer di Luca Guadagnino, e Maria con Angelina Jolie. Tra i titoli più attesi d’oltreoceano troviamo Giurato Numero 2, di Clint Eastwood, la reimmaginazione di Nosferatu di Robert Eggers, Here di Robert Zemeckis, la “Disneymania” di Lilo & Stitch, l’epilogo della saga action con Tom Cruise Mission: Impossible, per finire coi nuovissimi F1 con Brad Pitt.
D’altra parte, non mancheranno nemmeno gli incontri coi protagonisti del nostro cinema. La prima data da segnare in calendario è giovedì 26 giugno, quando la regista Sara Petraglia e la neovincitrice del David (per L’arte della gioia) Tecla Insolia presenteranno L’albero, ritratto sincero dei ventenni di oggi, alla ricerca di utopie e speranze che non gli sono state concesse, della loro voglia di vivere e amare e della loro grande infelicità.
Martedì 1 luglio sarà invece la volta di Yuri Tuci, rivelazione attoriale dell’esordio alla regia di Greta Scarano, La vita da grandi, liberamente ispirato alla storia dei fratelli Tercon.
Anche quest’anno, inoltre, l’Arena del Carmine aderirà all’iniziativa ministeriale Cinema Revolution con ingresso unico a 3,50 euro, nel tentativo e nella speranza di creare un forte incentivo a trascorrere più serate al cinema e apprezzare la produzione cinematografica nostrana ed europea, in un momento nel quale sta tornando a ottenere i più alti riconoscimenti di pubblico e critica.
Infortunio alle Bassette: operaio colpito da un muletto
L’uomo non è in pericolo di vita, dimesso dall’ospedale dopo poche ore
Infortunio sul lavoro nella mattinata di oggi (11 giugno) alle Bassette di Ravenna, nella sede dell’azienda Officine Meccaniche Navali (Omn). Un operaio di 57 anni è rimasto ferito a una gamba dopo essere stato colpito accidentalmente da una forca di un muletto.
L’uomo è stato trasportato d’urgenza con l’elimedica all’ospedale Bufalini di Cesena, con il codice di massima gravità. Valutando la dinamica dell’incidente, il lavoratore non è sembrato essere in pericolo di vita. La ferita si è rivelata meno grave di quanto apparso inizialmente e dopo alcune ore il lavoratore è stato dimesso dall’ospedale.
Sul posto anche ambulanza e auto medicalizzata, oltre ai carabinieri della stazione di via Alberoni e gli uomini della medicina del lavoro.
All’Alighieri una mostra fotografica dedicata al coreografo belga Micha van Hoecke
L’esposizione, curata dalla compagna dell’artista scomparso nel 2021, è stata allestita in occasione dello spettacolo La dernière danse?
«Vado in chiesa per cercare Dio, vado a teatro per cercare l’uomo» questa massima di Micha van Hoecke, coreografo russo-belga scomparso nel 2021, racchiude lo spirito della mostra fotografica La vie d’artiste, curata dalla compagna Miki Matsuse e ospitata dalla Sala Corelli del Teatro Alighieri dall’11 al 14 giugno (dalle 10 alle 19) in occasione del riallestimento dello spettacolo di Van Hoecke La dernière danse?, in scena per Ravenna Festival all’Alighieri sabato 14 giugno.
La mostra sarà a ingresso libero, ma per il vernissage di mercoledì 11 giugno i posti sono limitati ed è quindi obbligatoria la prenotazione per una delle tre fasce orarie di accesso (alle 16, alle 17 e alle 18). Il vernissage include infatti le performance di Michela Caccavale, Viola Cecchini, Rimi Cerloj, Miki Matsuse, Raffaele Sicignano dell’Ensemble di Micha van Hoecke.
Concepita per gli ottant’anni della nascita di un pioniere di un teatro totale dove la danza si fonde con la musica, col canto e con la recitazione, l’esposizione parte dalla storia della famiglia di Micha van Hoecke, con scatti tornati alla luce dai lasciti della madre cantante russa, dipinti del padre pittore belga e disegni del nonno architetto allontanatosi da Charkiv dopo la rivoluzione, per giungere agli anni con Maurice Béjart a Bruxelles e alla produzione autoriale prima in Belgio e poi in Italia. Gran parte del materiale esposto proviene dall’archivio privato della stessa Matsuse, lascito di Micha e della sorella, per raccontare una vita donata alla cultura nel senso più poliedrico del termine.
«Era un creatore, un poeta, un regista, un danzatore, un coreografo, un narratore, un filosofo – ricorda Miki Matsuse – ai miei occhi un uomo immenso che ha anche avuto la fortuna di vivere a contatto con personalità straordinarie. Parigi, Bruxelles, Madrid, l’après-guerre, Roland Petit, Maurice Béjart, Jean Babilée e poi più tardi Luciano Damiani, Roberto De Simone, Luis Bacalov, Carla Fracci e Beppe Menegatti, Lorca Massine, Luca Ronconi, Nicola Piovani, Cristina e Riccardo Muti… Uno scambio di culture, di esperienze, di passioni, di slanci e di ardore creativo. Impossibile non esserne contagiati e contaminati».
Francesco Benevolo nuovo commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Ravenna
Intanto i lavoratori proclamano lo stato di agitazione
Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato il decreto che nomina Francesco Benevolo nuovo Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale.
Il ministero, si legge in una nota, ringrazia il Commissario uscente, Daniele Rossi, per l’impegno profuso e augura buon lavoro al professor Benevolo, chiamato a guidare una fase decisiva per il rilancio e lo sviluppo delle infrastrutture portuali, con l’obiettivo di potenziare la competitività e l’efficienza del sistema marittimo nazionale.
Non si tratta ancora della nomina a presidente, ma è comunque un passaggio operativo rilevante, che arriva poche ore dopo la nota dei lavoratori dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, in cui avevano proclamato lo stato di agitazione con il blocco delle prestazioni straordinarie a partire da lunedì 16 giugno.
«L’incertezza e lo stallo nelle nomine dei presidenti delle Autorità di Sistema Portuale creano forte preoccupazione tra i dipendenti delle aziende portuali e in particolare tra le lavoratrici e i lavoratori della Adsp – si legge in una nota dei sindacati -. I porti sono un valore e un volano per l’economia e lo sviluppo del territorio e hanno necessità di una direzione chiara e definita per il futuro. Logiche di spartizione politica che poco hanno a che fare con esperienza, competenza e gestione efficiente e responsabile rischiano di creare caos e perdita di competitività. Si auspica un rapido sblocco della situazione con la piena operatività delle cariche oggi già scadute come ad esempio quelle del porto di Ravenna. La mancata nomina del Presidente della AdSP del porto di Ravenna è stata inoltre una delle motivazioni utilizzate per non sottoscrivere l’accordo di rinnovo del contratto aziendale dei dipendenti scaduto alla fine del 2024. Dopo la presentazione della piattaforma e diversi incontri si era definito un percorso con il rinnovo della parte economica per l’anno 2025, da sottoscrivere celermente, utilizzando risorse già preventivate nel bilancio, posticipando la discussione sulla parte normativa ad un momento successivo all’insediamento del nuovo presidente. Nonostante le rassicurazioni sulla fattibilità dell’accordo e soltanto dopo l’approvazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di quanto definito, la direzione si è sottratta alla firma rimandandola e delegandola alla futura “governance”. Quanto accaduto, oltre a minare i rapporti sindacali all’interno dell’Autorità è inaccettabile per il mancato rinnovo del contratto e la situazione di incertezza temporale che si è creata».
Consegnate le “magliette gialle” ai 745 giovani volontari: iscrizioni ancora aperte
La maggior parte dei ragazzi ha tra i 15 e i 17 anni, con una buona rappresentanza di tutte le scuole del comune. Presente alla cerimonia anche il sindaco
Sono 745 i giovani che (ad oggi) si sono scatti ai vari laboratori di volontariato delle cosiddette “magliette gialle“. I partecipanti, quasi equamente divisi tra ragazzi alla prima esperienza e “veterani”, sono in maggioranza sedicenni: in 185 sono infatti nati nel 2009, seguono poi i nati nel 2008 e 2010, rispettivamente con 180 e 171 iscritti. La partecipazione però è aperta a tutti i giovani dai 14 ai 19 anni.
I laboratori, generalmente della durata di una settimana, partiranno da lunedì 16 giugno, vedranno un impegno da parte dei ragazzi di circa quattro ore al giorno. Non mancano però le eccezioni, segnalate nel programma generale delle attività. Le “magliette gialle”, simbolo dell’attività di volontariato, sono state distribuite nella mattinata di oggi (10 giugno) a Palazzo Rasponi delle Teste, con la tradizionale cerimonia di consegna che ha coinvolto anche il sindaco Barattoni.
«Si tratta di un bellissimo progetto – ha dichiarato Alessandro Barattoni – che unisce giovani con età, storie e sogni anche molto differenti tra loro. Nel corso di questa esperienza, i giovani volontari si metteranno in gioco affiancandosi a chi già si spende per la città, come fanno le numerose associazioni e realtà del territorio che ringrazio per il supporto dato a questa iniziativa, arrivata alla sua quattordicesima edizione».
La maggior parte dei volontari e volontarie sono residenti in città e nella zona del mare, mentre, fra quelli provenienti dalle frazioni del forese, prevalgono i residenti nell’area nord. Ben rappresentate tutte le scuole del comune: il numero maggiore di iscritti, per le scuole superiori, proviene dal liceo scientifico Oriani e dal liceo classico Alighieri; seguono poi il liceo artistico Nervi-Severini, l’Itis Baldini, l’It Morigia-Perdisia Geometri, l’Itc Ginanni, l’It Morigia-Perdisia Agraria, l’Ips Olivetti, la scuola arti e mestieri Pescarini, l’Ips Callegari, e infine Engim. Tredici invece frequentano scuole fuori comune. Inoltre più di 70 iscritti provengono dalle scuole secondarie di primo grado del territorio.
Rimangono ancora alcuni posti disponibili, perciò le iscrizioni restano ancora aperte. Chi è interessato può inviare una mail, così da ricevere tutte le informazioni sui posti ancora liberi e le modalità di iscrizione.
I laboratori toccheranno diverse tematiche: dalla cura dell’ambiente, al ripristino di aree verdi e beni comuni, dalla realizzazione di murales e mosaici, fino alla riparazione di biciclette da destinare a scopi sociali e alla realizzazione di piccoli manufatti, come cuffiette e scarpine per il reparto di neonatologia dell’Ospedale di Ravenna o all’accoglienza turistica. Tra le novità, un laboratorio di composizione poetica, uno di fumetto/ stop motion che rimanda all’ 80° anno dalla Liberazione della città di Ravenna, la preparazione di performance e momenti d’arte per la festa conclusiva di Lavori in Comune 2025 e un’attenzione particolare alle pratiche di pronto soccorso e di protezione civile.
Infine è stata programmata per venerdì 17 ottobre la festa finale alle Artificerie Almagià (ore 20.30) con la consegna dell’attestato di frequenza a tutti i partecipanti. Saranno invitate tutte le magliette gialle, le famiglie e i diversi rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni che collaborano con questa iniziativa.
È partita una petizione per chiedere a Decathlon di aprire un negozio a Ravenna
Da anni, più o meno regolarmente, prende a circolare la voce dell’imminente apertura di un negozio Decathlon anche a Ravenna. Voce che viene poi puntualmente smentita.
L’ultima occasione è quella della notizia dell’apertura di un nuovo centro commerciale in zona Pala De André, con il marchio francese che è tornato a riecheggiare sui social. Tanti ravennati ne auspicano l’apertura – i punti vendita più vicini sono a Faenza e Savignano, a oltre mezz’ora di macchina – al punto da far scattare la petizione on line.
Un nostro lettore ce ne segnala la partenza proprio in questi giorni, a questo link: https://chng.it/GcHr69C6LC. Chissà che il colosso francese non inizi davvero a farci un pensiero…
Su Mediaset una docu-serie tv di 4 puntate sulle alluvioni – Guarda il trailer
Dal 16 giugno disponibile in streaming sulla piattaforma Infinity: 4 storie raccolte da Mara Moschini e Marco Cortesi
Le alluvioni in Romagna di maggio 2023, che colpirono in particolare la provincia di Ravenna, sono diventate una docu-serie di quattro episodi prodotta da Infinity Lab e disponibile gratis su Infinity (la piattaforma streaming di Mediaset) dal 16 giugno. “Fango” è scritta, diretta e interpretata da Mara Moschini e Marco Cortesi per ripercorre gli attimi e le drammatiche vicende della notte del 16 maggio 2023 che ha cambiato la vita di migliaia di persone. Quattro storie vere di coraggio, in cui narrazione e documentario si alternano per raccontare gli eventi attraverso interviste, testimonianze e filmati inediti.
La serie sarà presentata in anteprima domenica 15 giugno alle 16.30 al Cinema Lumière di Bologna, all’interno della 21esima edizione del Biografilm, il festival cinematografico dedicato alle storie di vita e al cinema di qualità di fiction e documentario.
Il progetto “Fango” è nato grazie ad un massivo lavoro di documentazione sul campo che ha coinvolto più di 350 testimoni tra civili e soccorritori e che ha inizialmente portato alla realizzazione dell’omonimo podcast. Dalle testimonianze raccolte nel podcast, gli autori e filmmaker Marco Cortesi e Mara Moschini hanno selezionato quattro delle storie più potenti dando vita alla serie tv.
La serie è stata realizzata grazie alla campagna di crowdfunding lanciata su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, da Infinity Lab, il laboratorio permanente di Mediaset Infinity che individua e premia il talento di filmmaker e case di produzione indipendenti.
Copura festeggia i 50 anni con un premio per i soci e due eventi aperti alla città
La cooperativa ravennate presenta un bilancio da quasi 44 milioni di euro (che arriva a 100 se sommato a quello dell’azienda bolognese Kineo, acquisizione strategica per ampliare i settori di riferimento). Ai soci una mensilità di ristorno. I festeggiamenti proseguono in autunno con lo spettacolo di Paolini e un incontro al Socjale
Cinquant’anni di storia alle spalle, un fatturato di quasi 44 milioni di euro (un milione in più rispetto all’anno precedente) che arriva a 100 milioni se si considera il bilancio consolidato che aggrega anche i risultati della società controllata Kineo Energy & Facility, con un utile di 6,5 milioni (erano 2,8 lo scorso anno): la cooperativa ravennate Copura festeggia i dati postivi e si prepara a festeggiare il 50esimo anniversario di attività nel prossimo autunno (la data ufficiale della fondazione è il 27 dicembre) con due eventi dedicati ai propri dipendenti e alla città.
La cooperativa, fondata da un gruppo di donne nel 1975, nasce settore delle pulizie, per poi ampliarsi a quello della sanificazione ospedaliera, logistica sanitaria, servizi per la ristorazione e per le scuole, servizi ambientali, fino a energia e manutenzioni, logistica e facchinaggio, gestione magazzini e portierato. «In un settore votato al cambiamento cerchiamo di allargare sempre di più lo sguardo verso nuove aree – commenta Corrado Pirazzini, presidente di Copura -. Da qui nasce l’acquisizione strategica di Kineo, azienda bolognese attiva nei settori di energia e manutenzione, che ci permette di ampliare il nostro bacino di utenza».
Acquisita otto anni fa, Kineo ha visto crescere il proprio fatturato da 10 a 57 milioni di euro. «Per il momento non è prevista una fusione – precisa il presidente –: si tratta di realtà che operano in ambiti distinti, e vogliamo mantenere questa specificità».
Una delle chiavi principali della crescita di Copura infatti è stata proprio la diversificazione: «Dalle pulizie sociosanitarie ci siamo estesi a quelle civili, per poi specializzarci nella logistica ospedaliera interna: barellamento, trasporto di materiale biologico, campioni e farmaci – spiega Silvia Parrucci, responsabile Ricerca e Sviluppo – fino alla logistica su gomma per Ausl Romagna. Kineo ci consente inoltre di partecipare a bandi per portierato e manutenzioni, ampliando la presenza in tutta Italia: tra gli ultimi incarichi ottenuti, lo scorso marzo, la gestione delle pulizie e manutenzioni di due cimiteri monumentali a Milano. Ogni settore rappresenta sfide diverse, se per la pulizia la difficoltà maggiore riguarda la concorrenza (a un bando per un’attività di pulizia arrivano a partecipare fino a 100 imprese, ndr) il settore logistico presenta un rischio maggiore dal punto di vista degli investimenti».
Dei quasi 44 milioni di fatturato del 24, quasi 17 derivano dai servizi di pulizie per la sanità, 14 dalle pulizie civili, quasi 7 dal trasporto di materiale sanitario e le restanti parti tra logistica e trasporti e servizi di igiene ambientale (le pulizie rappresentano ancora oggi circa il 57 percento degli introiti della cooperativa). Da sottolineare il fatto che l’80 percento del valore fatturato deriva da servizi forniti a enti pubblici e, il restante 20 si divide equamente tra clienti privati e mondo cooperativo.
La “fotografia” del 2024 mostra una forte presenza territoriale: 23 milioni di euro fatturati nella sola provincia di Ravenna, 11 milioni in altre aree dell’Emilia-Romagna e il restante equamente distribuito tra Nord e Sud Italia. Dal punto di vista occupazionale, si parla di circa 1290 lavoratori (di cui 41 impiegati e il resto operai), tra cui quasi 1000 soci. La distribuzione di genere vede la predominanza femminile, con un 77 percento di donne, mentre i contratti a tempo indeterminato sono l’87 percento del totale. I lavoratori extracomunitari rappresentano circa il 30 percento dell’organico su territorio nazionale. Guardando al 2025, le previsioni del 2025 suggeriscono leggera flessione rispetto all’anno precedente, fisiologica dopo un anno dai valori eccezionali. Restano però le criticità del settore, come la carenza di personale e il taglio dei fondi: «Se in periodo Covid siamo stati considerati degli eroi, mentre pulivamo gli ospedali senza mascherine, perché introvabili, pochi anni dopo uno dei primi settori su cui si è deciso di tagliare è stato il nostro» commenta Pirazzini, ricordando però come in questi 50 anni di momenti veramente difficili non ce ne siano mai stati: «Il colpo più duro è arrivato dall’alluvione del 2023, che ha colpito la sede di Fornace Zarattini con danni da diversi milioni. La reazione collettiva dei soci, dei dipendenti e delle realtà vicine però ci ha permesso di rialzarci in tempi rapidi anche in questa occasione».
In cinquant’anni di attività infatti l’azienda ha presentato unicamente bilanci positivi: «Il risultato particolarmente solido dell’ultimo anno ci ha permesso di attribuire una mensilità in più di ristorno ai nostri soci, perché senza di loro non saremmo la realtà che siamo e non avremmo potuto festeggiare questi 50 anni – dichiara il direttore Fabio Farina – Ai lavoratori al fianco di Copura da oltre 40 anni, invece, le mensilità riconosciute saranno due, alle quali si aggiunge una targa celebrativa di Annafietta».
I festeggiamenti si aprono alla città con lo spettacolo di Marco Paolini al Teatro Alighieri, che la cooperativa ha deciso di finanziare nel prossimo autunno: «Si tratta della prima regionale di uno spettacolo che tocca il tema delle acque e del rispetto dei fiumi, argomento più che mai attuale, soprattutto nelle nostre zone» conclude il presidente. Sempre in autunno, anche un secondo incontro ancora in fase di definizione, al Teatro Socjale di Piangipane, luogo simbolo del territorio e dell’impegno delle cooperative, sui nuovi scenari economici e geopolitici.