giovedì
26 Giugno 2025

Francesco Benevolo nuovo commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Ravenna

Intanto i lavoratori proclamano lo stato di agitazione

Francesco Benevolo

Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato il decreto che nomina Francesco Benevolo nuovo Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centro settentrionale.

Il ministero, si legge in una nota, ringrazia il Commissario uscente, Daniele Rossi, per l’impegno profuso e augura buon lavoro al professor Benevolo, chiamato a guidare una fase decisiva per il rilancio e lo sviluppo delle infrastrutture portuali, con l’obiettivo di potenziare la competitività e l’efficienza del sistema marittimo nazionale.

Non si tratta ancora della nomina a presidente, ma è comunque un passaggio operativo rilevante, che arriva poche ore dopo la nota dei lavoratori dell’Autorità di Sistema Portuale di Ravenna, in cui avevano proclamato lo stato di agitazione con il blocco delle prestazioni straordinarie a partire da lunedì 16 giugno.

«L’incertezza e lo stallo nelle nomine dei presidenti delle Autorità di Sistema Portuale creano forte preoccupazione tra i dipendenti delle aziende portuali e in particolare tra le lavoratrici e i lavoratori della Adsp – si legge in una nota dei sindacati -. I porti sono un valore e un volano per l’economia e lo sviluppo del territorio e hanno necessità di una direzione chiara e definita per il futuro. Logiche di spartizione politica che poco hanno a che fare con esperienza, competenza e gestione efficiente e responsabile rischiano di creare caos e perdita di competitività. Si auspica un rapido sblocco della situazione con la piena operatività delle cariche oggi già scadute come ad esempio quelle del porto di Ravenna. La mancata nomina del Presidente della AdSP del porto di Ravenna è stata inoltre una delle motivazioni utilizzate per non sottoscrivere l’accordo di rinnovo del contratto aziendale dei dipendenti scaduto alla fine del 2024. Dopo la presentazione della piattaforma e diversi incontri si era definito un percorso con il rinnovo della parte economica per l’anno 2025, da sottoscrivere celermente, utilizzando risorse già preventivate nel bilancio, posticipando la discussione sulla parte normativa ad un momento successivo all’insediamento del nuovo presidente. Nonostante le rassicurazioni sulla fattibilità dell’accordo e soltanto dopo l’approvazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di quanto definito, la direzione si è sottratta alla firma rimandandola e delegandola alla futura “governance”. Quanto accaduto, oltre a minare i rapporti sindacali all’interno dell’Autorità è inaccettabile per il mancato rinnovo del contratto e la situazione di incertezza temporale che si è creata».

Consegnate le “magliette gialle” ai 745 giovani volontari: iscrizioni ancora aperte

La maggior parte dei ragazzi ha tra i 15 e i 17 anni, con una buona rappresentanza di tutte le scuole del comune. Presente alla cerimonia anche il sindaco

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Sono 745 i giovani che (ad oggi) si sono scatti ai vari laboratori di volontariato delle cosiddette “magliette gialle“. I partecipanti, quasi equamente divisi tra ragazzi alla prima esperienza e “veterani”, sono in maggioranza sedicenni: in 185 sono infatti nati nel 2009, seguono poi i nati nel 2008 e 2010, rispettivamente con 180 e 171 iscritti. La partecipazione però è aperta a tutti i giovani dai 14 ai 19 anni. 

I laboratori, generalmente della durata di una settimana, partiranno da lunedì 16 giugno, vedranno un impegno da parte dei ragazzi di circa quattro ore al giorno. Non mancano però le eccezioni, segnalate nel programma generale delle attività. Le “magliette gialle”, simbolo dell’attività di volontariato, sono state distribuite nella mattinata di oggi (10 giugno) a Palazzo Rasponi delle Teste, con la tradizionale cerimonia di consegna che ha coinvolto anche il sindaco Barattoni.

«Si tratta di un bellissimo progetto – ha dichiarato Alessandro Barattoni – che unisce giovani con età, storie e sogni anche molto differenti tra loro. Nel corso di questa esperienza, i giovani volontari si metteranno in gioco affiancandosi a chi già si spende per la città, come fanno le numerose associazioni e realtà del territorio che ringrazio per il supporto dato a questa iniziativa, arrivata alla sua quattordicesima edizione».

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La maggior parte dei volontari e volontarie sono residenti in città e nella zona del mare, mentre, fra quelli provenienti dalle frazioni del forese, prevalgono i residenti nell’area nord. Ben rappresentate tutte le scuole del comune: il numero maggiore di iscritti, per le scuole superiori, proviene dal liceo scientifico Oriani e dal liceo classico Alighieri; seguono poi il liceo artistico Nervi-Severini, l’Itis Baldini, l’It Morigia-Perdisia Geometri, l’Itc Ginanni, l’It Morigia-Perdisia Agraria, l’Ips Olivetti, la scuola arti e mestieri Pescarini, l’Ips Callegari, e infine Engim. Tredici invece frequentano scuole fuori comune. Inoltre più di 70 iscritti provengono dalle scuole secondarie di primo grado del territorio.

Rimangono ancora alcuni posti disponibili, perciò le iscrizioni restano ancora aperte. Chi è interessato può inviare una mail, così da ricevere tutte le informazioni sui posti ancora liberi e le modalità di iscrizione.

 

I laboratori toccheranno diverse tematiche: dalla cura dell’ambiente, al ripristino di aree verdi e beni comuni, dalla realizzazione di murales e mosaici, fino alla riparazione di biciclette da destinare a scopi sociali e alla realizzazione di piccoli manufatti, come cuffiette e scarpine per il reparto di neonatologia dell’Ospedale di Ravenna o all’accoglienza turistica. Tra le novità, un laboratorio di composizione poetica, uno di fumetto/ stop motion che rimanda all’ 80° anno dalla Liberazione della città di Ravenna, la preparazione di performance e momenti d’arte per la festa conclusiva di Lavori in Comune 2025 e un’attenzione particolare alle pratiche di pronto soccorso e di protezione civile.

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Infine è stata programmata per venerdì 17 ottobre la festa finale alle Artificerie Almagià (ore 20.30) con la consegna dell’attestato di frequenza a tutti i partecipanti. Saranno invitate tutte le magliette gialle, le famiglie e i diversi rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni che collaborano con questa iniziativa.

È partita una petizione per chiedere a Decathlon di aprire un negozio a Ravenna

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Da anni, più o meno regolarmente, prende a circolare la voce dell’imminente apertura di un negozio Decathlon anche a Ravenna. Voce che viene poi puntualmente smentita.

L’ultima occasione è quella della notizia dell’apertura di un nuovo centro commerciale in zona Pala De André, con il marchio francese che è tornato a riecheggiare sui social. Tanti ravennati ne auspicano l’apertura – i punti vendita più vicini sono a Faenza e Savignano, a oltre mezz’ora di macchina – al punto da far scattare la petizione on line.

Un nostro lettore ce ne segnala la partenza proprio in questi giorni, a questo link: https://chng.it/GcHr69C6LC. Chissà che il colosso francese non inizi davvero a farci un pensiero…

Su Mediaset una docu-serie tv di 4 puntate sulle alluvioni – Guarda il trailer

Dal 16 giugno disponibile in streaming sulla piattaforma Infinity: 4 storie raccolte da Mara Moschini e Marco Cortesi

Salvataggio Gommone Faenza Allagata Alluvione 2024Le alluvioni in Romagna di maggio 2023, che colpirono in particolare la provincia di Ravenna, sono diventate una docu-serie di quattro episodi prodotta da Infinity Lab e disponibile gratis su Infinity (la piattaforma streaming di Mediaset) dal 16 giugno. “Fango” è scritta, diretta e interpretata da Mara Moschini e Marco Cortesi per ripercorre gli attimi e le drammatiche vicende della notte del 16 maggio 2023 che ha cambiato la vita di migliaia di persone. Quattro storie vere di coraggio, in cui narrazione e documentario si alternano per raccontare gli eventi attraverso interviste, testimonianze e filmati inediti.

La serie sarà presentata in anteprima domenica 15 giugno alle 16.30 al Cinema Lumière di Bologna, all’interno della 21esima edizione del Biografilm, il festival cinematografico dedicato alle storie di vita e al cinema di qualità di fiction e documentario.

Il progetto “Fango” è nato grazie ad un massivo lavoro di documentazione sul campo che ha coinvolto più di 350 testimoni tra civili e soccorritori e che ha inizialmente portato alla realizzazione dell’omonimo podcast. Dalle testimonianze raccolte nel podcast, gli autori e filmmaker Marco Cortesi e Mara Moschini hanno selezionato quattro delle storie più potenti dando vita alla serie tv.

La serie è stata realizzata grazie alla campagna di crowdfunding lanciata su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, da Infinity Lab, il laboratorio permanente di Mediaset Infinity che individua e premia il talento di filmmaker e case di produzione indipendenti.

Copura festeggia i 50 anni con un premio per i soci e due eventi aperti alla città

La cooperativa ravennate presenta un bilancio da quasi 44 milioni di euro (che arriva a 100 se sommato a quello dell’azienda bolognese Kineo, acquisizione strategica per ampliare i settori di riferimento). Ai soci una mensilità di ristorno. I festeggiamenti proseguono in autunno con lo spettacolo di Paolini e un incontro al Socjale

Cinquant’anni di storia alle spalle, un fatturato di quasi 44 milioni di euro (un milione in più rispetto all’anno precedente) che arriva a 100 milioni se si considera il bilancio consolidato che aggrega anche i risultati della società controllata Kineo Energy & Facility, con un utile di 6,5 milioni (erano 2,8 lo scorso anno): la cooperativa ravennate Copura festeggia i dati postivi e si prepara a festeggiare il 50esimo anniversario di attività nel prossimo autunno (la data ufficiale della fondazione è il 27 dicembre) con due eventi dedicati ai propri dipendenti e alla città.

La cooperativa, fondata da un gruppo di donne nel 1975, nasce settore delle pulizie, per poi ampliarsi a quello della sanificazione ospedaliera, logistica sanitaria, servizi per la ristorazione e per le scuole, servizi ambientali, fino a energia e manutenzioni, logistica e facchinaggio, gestione magazzini e portierato. «In un settore votato al cambiamento cerchiamo di allargare sempre di più lo sguardo verso nuove aree – commenta Corrado Pirazzini, presidente di Copura -. Da qui nasce l’acquisizione strategica di Kineo, azienda bolognese attiva nei settori di energia e manutenzione, che ci permette di ampliare il nostro bacino di utenza».

Acquisita otto anni fa, Kineo ha visto crescere il proprio fatturato da 10 a 57 milioni di euro. «Per il momento non è prevista una fusione – precisa il presidente –: si tratta di realtà che operano in ambiti distinti, e vogliamo mantenere questa specificità».

Una delle chiavi principali della crescita di Copura infatti è stata proprio la diversificazione: «Dalle pulizie sociosanitarie ci siamo estesi a quelle civili, per poi specializzarci nella logistica ospedaliera interna: barellamento, trasporto di materiale biologico, campioni e farmaci – spiega Silvia Parrucci, responsabile Ricerca e Sviluppo – fino alla logistica su gomma per Ausl Romagna. Kineo ci consente inoltre di partecipare a bandi per portierato e manutenzioni, ampliando la presenza in tutta Italia: tra gli ultimi incarichi ottenuti, lo scorso marzo, la gestione delle pulizie e manutenzioni di due cimiteri monumentali a Milano. Ogni settore rappresenta sfide diverse, se per la pulizia la difficoltà maggiore riguarda la concorrenza (a un bando per un’attività di pulizia arrivano a partecipare fino a 100 imprese, ndr) il settore logistico presenta un rischio maggiore dal punto di vista degli investimenti».

Dei quasi 44 milioni di fatturato del 24, quasi 17 derivano dai servizi di pulizie per la sanità14 dalle pulizie civili, quasi 7 dal trasporto di materiale sanitario e le restanti parti tra logistica e trasporti e servizi di igiene ambientale (le pulizie rappresentano ancora oggi circa il 57 percento degli introiti della cooperativa). Da sottolineare il fatto che l’80 percento del valore fatturato deriva da servizi forniti a enti pubblici e, il restante 20 si divide equamente tra clienti privati e mondo cooperativo.

La “fotografia” del 2024 mostra una forte presenza territoriale: 23 milioni di euro fatturati nella sola provincia di Ravenna, 11 milioni in altre aree dell’Emilia-Romagna e il restante equamente distribuito tra Nord e Sud Italia. Dal punto di vista occupazionale, si parla di circa 1290 lavoratori (di cui 41 impiegati e il resto operai), tra cui quasi 1000 soci. La distribuzione di genere vede la predominanza femminile, con un 77 percento di donne, mentre i contratti a tempo indeterminato sono l’87 percento del totale. I lavoratori extracomunitari rappresentano circa il 30 percento dell’organico su territorio nazionale. Guardando al 2025, le previsioni del 2025 suggeriscono leggera flessione rispetto all’anno precedente, fisiologica dopo un anno dai valori eccezionali. Restano però le criticità del settore, come la carenza di personale e il taglio dei fondi: «Se in periodo Covid siamo stati considerati degli eroi, mentre pulivamo gli ospedali senza mascherine, perché introvabili, pochi anni dopo uno dei primi settori su cui si è deciso di tagliare è stato il nostro» commenta Pirazzini, ricordando però come in questi 50 anni di momenti veramente difficili non ce ne siano mai stati: «Il colpo più duro è arrivato dall’alluvione del 2023, che ha colpito la sede di Fornace Zarattini con danni da diversi milioni. La reazione collettiva dei soci, dei dipendenti e delle realtà vicine però ci ha permesso di rialzarci in tempi rapidi anche in questa occasione».

In cinquant’anni di attività infatti l’azienda ha presentato unicamente bilanci positivi: «Il risultato particolarmente solido dell’ultimo anno ci ha permesso di attribuire una mensilità in più di ristorno ai nostri soci, perché senza di loro non saremmo la realtà che siamo e non avremmo potuto festeggiare questi 50 anni – dichiara il direttore Fabio Farina – Ai lavoratori al fianco di Copura da oltre 40 anni, invece, le mensilità riconosciute saranno due, alle quali si aggiunge una targa celebrativa di Annafietta».

I festeggiamenti si aprono alla città con lo spettacolo di Marco Paolini al Teatro Alighieri, che la cooperativa ha deciso di finanziare nel prossimo autunno: «Si tratta della prima regionale di uno spettacolo che tocca il tema delle acque e del rispetto dei fiumi, argomento più che mai attuale, soprattutto nelle nostre zone» conclude il presidente. Sempre in autunno, anche un secondo incontro ancora in fase di definizione, al Teatro Socjale di Piangipane, luogo simbolo del territorio e dell’impegno delle cooperative, sui nuovi scenari economici e geopolitici.

Riparte “Rocca Cinema”. Il sindaco Barattoni: «Ultima stagione di provvisorietà»

Nel 2024 sono state quasi 12mila le presenze all’interno dell’arena da 300 posti allestita in attesa del completamento dei lavori di quella principale

Torna il cinema estivo alla Rocca Brancaleone di Ravenna. Da giovedì 12 giugno con la proiezione del pluripremiato film Vermiglio, l’arena all’aperto ravennate riprende la programmazione. Saranno 100 le serate, condizioni meteorologiche permettendo, a illuminare “l’angolo” da 300 posti della Rocca in attesa del completamento dei lavori della grande arena da 1.300 sedute.

Il neo sindaco Barattoni, intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione di Rocca Cinema, ha rassicurato: «Questa sarà l’ultima stagione di provvisorietà dovuta a qualche ritardo dei lavori. Nel 2024, nonostante la fase di precarietà, la qualità delle proiezioni è stata alta e apprezzata dai ravennati. Dal prossimo anno si potrà usufruire di un grande spazio per il quale sarà aperto un bando per l’organizzazione del cinema e altri eventi».

I numeri del cinema estivo ravennati vanno in controtendenza con quelli italiani. Nonostante il ridimensionamento dell’arena, nel 2024 sono state quasi 12mila le presenze alla Rocca, registrando in molte occasioni il tutto esaurito. «Lo stato generale del cinema in questo momento non è buono – dichiara Alberto Beltrani di Cinemaincentro, che organizza la rassegna -. perché dopo il Covid non ci sono stati grandi passi in avanti in termini di presenze nelle sale, che attualmente sono pari al -30% rispetto al 2019. Il cinema d’estate resta però molto amato e il pubblico ravennate risponde molto bene. Prima del ridimensionamento nell’arena più piccola, nel 2023 Rocca Cinema ha registrato 17mila spettatori, il secondo miglior risultato in regione e uno dei cinque migliori in Italia».

L’associazione Cinemaincentro gestisce la rassegna cinematografica della Rocca dal 2014 e vanta altre 3 arene estive d’essai all’interno della provincia di Ravenna (Lugo, Brisighella, Massa Lombarda). «Nel nostro programma – afferma il responsabile per Ravenna di Cinemaincentro Tiziano Gamberini – si ricerca qualità con film italiani ed europei che superano il 75% della proposta generale, ma proponiamo anche film più leggeri come Lilo & Stitch e Mission Impossible. Siamo reduci da una stagione invernale al Cinema Mariani di via Ponte Marino ricca di soddisfazioni, che ha accolto 20mila persone totali (da settembre a maggio) in un cinema di appena 100 posti».

Rocca Cinema collabora per la stagione 2025 con altre associazioni del territorio: il Circolo Sogni Antonio Ricci proporrà nel calendario tre cortometraggi (“Drop”, “In our hands”, “Loulou”), i quali si collegheranno tematicamente con i film proiettati nelle serate del 19 giugno, 8 e 16 luglio. Anche il Festival delle Culture, che nell’anno scolastico 2024-2025 ha portato importanti film nelle scuole, sarà parte della rassegna attraverso la proiezione gratuita del film “No Other Land” il giorno 20 giugno.

Le serate saranno accompagnate dalla gastronomia del Fulèr, il bar-ristorante all’interno della Rocca Brancaleone. Le proiezioni cominceranno alle 21.30 a un costo di 3,50 euro per i film italiani ed europei e di 6,50 euro (con ridotto a 5 euro) per i restanti.

A QUESTO LINK TUTTA LA PROGRAMMAZIONE DI ROCCA CINEMA, GIORNO PER GIORNO

«Viti sporgenti, buche e legno ammalorato: il Parco Marittimo va sistemato» – FOTO

Diverse segnalazioni. Un lettore in carrozzina: «Può essere pericoloso»

Sono già diverse le segnalazioni ricevute in redazione per lo stato delle passerelle in legno del “Parco Marittimo”, il percorso ciclopedonale sul retro dei bagni di Punta Marina e Marina di Ravenna.

Anche sui social sono stati segnalati tratti danneggiati (nella pagina Facebook del comitato cittadino di Marina di Ravenna, per esempio), mentre in redazione è arrivata la testimonianza di un lettore, disabile, che è solito percorrere il percorso in carrozzina. «Spero con questa mia segnalazione che qualcuno agisca, preventivamente, per evitare episodi spiacevoli che sembrano inevitabili».

In particolare vengono segnalate piccole buche, vite sporgenti e assi di legno ammalorato, a causa di presunte «mancate manutenzioni», in balia degli agenti atmosferici. Tra le cause identificate dal lettore in carrozzina anche il continuo viavai «di robusti ciclisti con pesanti mountain bike che sfrecciano pericolosamente, come in una gara».

Già ai tempi dell’inaugurazione, in molti, commentando sui social, temevano per la manutenzione dei percorsi in legno…

Torna il “senso unico” in viale delle Nazioni. E dal 21 giugno scattano le multe

Installate le telecamere che sanzioneranno i “furbetti” del lungomare di Marina di Ravenna

Senso Unico Viale Nazioni Corsia Riservata

A partire da domenica 15 giugno e fino all’1 settembre, in viale delle Nazioni a Marina di Ravenna, nel tratto e nella direzione dalla rotonda della Colonia a via Ciro Menotti (sud – nord), sarà nuovamente istituita, dalle 9 alle 24, la corsia riservata al transito di autobus del servizio di trasporto pubblico locale, taxi, ncc (noleggio auto con conducente), mezzi di soccorso, ciclomotori e motocicli.

Quest’anno, come già annunciato nei mesi scorsi, per accertare la corretta circolazione dei mezzi autorizzati, è stato anche installato un sistema sanzionatorio di telecontrollo degli accessi, in corrispondenza della rotonda della Colonia. La telecamera verrà attivata in modalità sanzionatoria a partire dal 21 giugno e sarà attiva ogni giorno prefestivo e festivo fino all’1 settembre, esclusi il 22 e 23 luglio (Sant’Apollinare). In corrispondenza della telecamera è stato posizionato inoltre un pannello a messaggio variabile che riporta la scritta verde “corsia aperta”, quando la corsia è accessibile a tutti e la scritta rossa “corsia chiusa”, quando il transito è riservato solo ai veicoli autorizzati.

I veicoli che non potranno circolare nella corsia riservata, per raggiungere il lungomare di Marina di Ravenna potranno percorrere via Trieste dalla rotonda dei Pinaroli alla rotonda dei Lagunari, via Ciro Menotti dalla rotonda dei Lagunari a viale delle Nazioni e viale delle Nazioni.

Nei giorni in cui sarà attiva la corsia riservata, in corrispondenza dell’intersezione tra gli stradelli del Parco Marittimo (stradelli di ingresso e uscita dagli stabilimenti balneari) e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a sinistra (eccetto autorizzati); in corrispondenza dell’intersezione tra le strade a fondo chiuso poste sul lato opposto e viale delle Nazioni/Pace verrà istituita la direzione obbligatoria a destra (eccetto autorizzati).

Il palasport di Cervia l’unico in A1 della regione: ci giocherà la neopromossa Omag

Definito l’accordo con San Giovanni in Marignano

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La presentazione alla stampa dell’accordo con i sindaci dei due Comuni e il presidente De Pascale

La Omag Mt – Consolini Volley di San Giovanni in Marignano, fresca di promozione nel campionato di Serie A1 femminile, disputerà la stagione 2025/26 al Palazzetto dello Sport di Cervia. Un annuncio arrivato dopo mesi di ipotesi (svanita le possibilità Rimini e San Marino, restavano in campo Pesaro e Cesena) sulla nuova casa di quella che sarà l’unica squadra emiliano-romagnola impegnata nel prossimo campionato di A1.

Fondata nel 1970, la Polisportiva Adolfo Consolini è una delle realtà più solide e longeve del panorama pallavolistico nazionale. In meno di un decennio, ha scalato i vertici della pallavolo italiana, conquistando la promozione dalla Serie B2 fino alla storica salita in Serie A1 pochi mesi fa. Nel corso di questo cammino, il club ha vinto per ben due volte la Coppa Italia di Serie A2.

«Ringrazio il Comune di Cervia per la disponibilità dimostrata nell’accogliere le professioniste della Consolini Volley – ha dichiarato Michele de Pascale, Presidente della Regione Emilia-Romagna – e rivolgo un sentito grazie alla società e all’intera comunità di San Giovanni in Marignano per aver scelto di continuare a giocare in Emilia-Romagna, nonostante le tante proposte e offerte arrivate anche da fuori regione. Una scelta che conferma un legame profondo con il nostro territorio e con i suoi valori. Con la straordinaria promozione in Serie A1, la Consolini Volley ha riportato la pallavolo femminile emiliano-romagnola ai vertici, dove merita di stare. E grazie alla loro decisione, il prossimo anno vedremo la Serie A1 giocarsi nel nostro territorio. Un motivo di orgoglio per tutta l’Emilia-Romagna».

«Per prima cosa mi sento di ringraziare la Regione Emilia Romagna – sono state le parole di Stefano Manconi, presidente Consolini Volley – perché in questi mesi hanno fatto di tutto per farci giocare in casa. Un grazie, naturalmente, al Comune di Cervia che ci ha spalancato le sue porte, ma permettetemi di dire anche un grazie ai Comuni di Cesena e Pesaro che ci avevano dato la disponibilità dei loro impianti. Portare a Cervia il campionato di Serie A1 con le più grandi giocatrici del mondo è per tutti noi un qualcosa di assolutamente straordinario, e speriamo di riempire il palazzetto in ogni giornata. Sappiamo che non siamo vicinissimi a San Giovanni in Marignano e quindi mi sento di ringraziare fin da questo momento i nostri straordinari tifosi, che so continueranno a sostenerci. Noi faremo di tutto per regalare loro le soddisfazioni che meritano».

Al Mic tornano le interviste di Gene Gnocchi: appuntamento tutti i giovedì di luglio

Tra gli ospiti Carlo Conti, Valeria Marini, Benedetta Parodi e Fabio Caressa

Gene Gnocchi E Roberto Vecchioni Nella Scorsa Edizione

Torna al Mic di Faenza “L’AperiGene”, la serie di interviste-spettacolo a orario aperitivo condotte da Gene Gnocchi con protagonisti i personaggi della tv, dello sport e dello spettacolo. La rassegna partirà a luglio, con appuntamento tutti i giovedì. Gli ospiti in cartellone sono Benedetta Parodi, Fabio Caressa (3 luglio), Stefano Bollani (10 luglio), Carlo Conti 17 (luglio), Valeria Marini  (24 luglio) e Adriano Panatta (31 luglio).

Gli incontri saranno ospitati nel suggestivo cortile interno del Museo internazionale delle ceramiche (o nella sala “Interrato”, in caso di maltempo). Prima dello spettacolo (dalle 17.30), con il biglietto di ingresso sarà possibile visitare liberamente la collezione permanente del museo e la mostra in corso del 63° premio Faenza – Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea. Alle 18 segue l’aperitivo curato da Il Punto goloso.  Lo spettacolo inizia alle 19. Il costo del biglietto è di 26 euro, gratuito per i minori di 18 anni.

«Siamo davvero molto felici di questa nuova edizione – spiega il celebre comico -. Anche se, in realtà, l’unico mio più grande desiderio è farmi dire baci stellari da Valeria Marini  – Scherzi a parte, credo che quello di quest’anno sia un programma davvero variegato: si spazierà dalla musica con Bollani, al giornalismo con Caressa, all’intrattenimento con Conti, la Parodi e la Marini, allo sport con Panatta. Penso che ospitare personaggi con carriere così diverse tra loro sia una ricchezza, perché si potrà parlare di tante cose, avere tante sollecitazioni e, soprattutto, divertirsi molto».

A San Giovanni Evangelista la rappresentazione sacra “Rut, raccolti di speranza”

Sette repliche in programma del concerto per  coro, soli e piccolo ensemble strumentale: in scena La Corelli, il Gruppo Vocale Heinrich Schütz e le voci soliste di Laura ZecchiniDaniela Pini e Angelo Testori

GV Schuetz Ravenna Festival 2017 Basilica Di San Vitale

La storia biblica del “libro di Rut” parla di speranza: Rut, vedova straniera e povera, accompagnata dalla suocera Noemi (anche lei sola, senza marito, né figli, né discendeza) finisce con lo sposare Boaz, uomo ricco e generoso da cui avrà diversi figli, dai quali discenderà poi il re Davide. Un testo singolare, che va oltre il semplice racconto per interrogarsi su questioni di grande attualità, l’accoglienza dello straniero e la fecondità, anche culturale, che può passare attraverso essa.

Da queste riflessioni nasce la nuova rappresentazione sacra Rut. Raccolti di speranza, sacra rappresentazione per coro, soli e piccolo ensemble strumentale, in programma nell’ambito del Ravenna Festival alla basilica di San Giovanni Evangelista. La rappresentazione debutterà martedì 10 giugno (ore 19), con repliche ogni giorno alle 19 fino al 16 giugno (sabato 14 escluso). I biglietti possono essere acquistati online al costo di 15 euro (posto unico non numerato) o 5 euro per gli under 18.

Una commissione che si lega al Giubileo della speranza e al tema stesso del festival “Donde hay música no puede haber cosa mala”, un inno al coraggio e alla speranza. La rappresentazione si costruisce sull’incontro del testo di Francesca Masi con la musica di Marianna Acito. A interpretarla, insieme all’Ensemble La Corelli diretto da Mattia Dattolo e al Gruppo Vocale Heinrich Schütz preparato da Roberto Bonato, le voci soliste del soprano Laura Zecchini, del mezzosoprano Daniela Pini e del tenore Angelo Testori.

«Rut spiega Francesca Masi, autrice del libretto – è una donna che occupa, con la tenacia della speranza, lo spazio pubblico e si prende la scena, tenendo per mano altre donne, tra queste ci siamo anche noi, donne sgomente, furiose e ferite da un tempo ruvido e ostinato che non sa accogliere il cambiamento. Rut è madre perché sa distaccarsi e attaccarsi, sa lasciare e sa raccogliere, sa generare discendenza e sa essere integrata in una stirpe. Non è possibile nemmeno pensare di tradurre, di parafrasare, di mediare la potenza di una scrittura antica e archetipica come quella dell’antico rotolo di Rut. Ma possiamo bussare con delicatezza a quelle parole dure e smaglianti, che si scagliano come pietre nell’opacità dei pensieri corti e nello stesso tempo scorrono come olio sulla pena delle nostre ferite».

Prorogati gli accordi con i medici di base per vaccinazioni e assistenza sanitaria

La Regione: «Passaggio essenziale in attesa del nuovo contratto integrativo»

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medici di medicina generale confermano il proprio impegno al fianco della Regione Emilia-Romagna per continuare a garantire l’assistenza primaria, i servizi di emergenza sanitaria territoriale, il piano vaccinale e l’assistenza sanitaria all’interno degli istituti penitenziari.

Regione e Organizzazioni sindacali della medicina generale hanno infatti raggiunto una duplice intesa, che proroga gli accordi stilati negli anni passati: il primo sulle vaccinazioni, prorogato fino al 30 aprile 2026, volto a contrastare la diffusione delle malattie infettive facendo affidamento sulla capillare distribuzione sul territorio degli ambulatori dei medici di medicina generale, che potranno somministrare i vaccini contro Covid 19, influenza, pneumococco, Herpes Zoster, difterite, tetano e pertosse; il secondo, che viene prorogato fino al 30 giugno 2026, riguarda l’assistenza primaria, l’emergenza sanitaria territoriale, e l’assistenza negli istituti penitenziari.

Una proroga necessaria per evitare interruzioni nei servizi pubblici essenziali, in attesa della definizione di un nuovo accordo integrativo regionale che è al centro della negoziazione sulla base dell’accordo collettivo nazionale del 4 aprile 2024. Il rinnovo, peraltro, si colloca in un contesto di grave carenza di medici di medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario regionale, situazione che accomuna l’Emilia-Romagna a tutto il resto del Paese.

«Si tratta – commentano il presidente della Regione, Michele de Pascale e l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi – di un passaggio essenziale in vista del nuovo accordo integrativo regionale, sul quale stiamo da tempo lavorando e su cui proseguono gli incontri, fiduciosi che si possa arrivare presto a un accordo. Un passo indispensabile anche nell’ambito della riforma dell’assistenza territoriale, che presuppone un nuovo modello organizzativo sempre più vicino ai cittadini e in grado di qualificare i percorsi di cura, ma che mantiene la rilevanza e la centralità dei medici di medicina generale».

Tutte le organizzazioni sindacali della medicina generale – Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), Snami (Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani), Smi (Sindacato dei Medici Italiani), Cisl Medici e Fmt (Federazione Medici Territoriali) – hanno espresso parere favorevole alla proroga degli accordi.

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