venerdì
26 Dicembre 2025

A Siena la settima vittoria di fila della capolista Consar Ravenna

Come nello scorso campionato, la Consar incamera al PalaEstra di Siena la settima vittoria di fila, imponendosi oggi come allora 0-3. In quel frangente era la terza di ritorno, questa volta è la nona di andata e  i numeri sontuosi della squadra di Valentini risaltano ancora di più: otto successi in nove gare (era 6-3 il computo del torneo scorso) e ben sette punti in più. Per la qualità del gioco che sta esprimendo, la consapevolezza acquisita e la varietà di soluzioni, la formazione ravennate sta legittimando il suo primato e il suo status di big della A2. Se ne è accorta anche l’Emma Villas Siena che ha faticato fin dalle prime battute e non ha mai dato l’impressione di poter rovesciare l’andamento di una gara comandata da Ravenna, che manda in doppia cifra quattro giocatori e ha in Bartolucci e Dimitrov un ottimo contributo a muro (9 punti in due).

Il commento di coach Valentini: «Faccio i complimenti ai ragazzi per la bella partita che hanno giocato. C’è stato un ottimo approccio, subito 4-1 per noi, e poi nel primo set una buona gestione e un buon lavoro sul cambio palla. Bene anche in difesa e al servizio. Il secondo set è stato perfetto. Nel terzo abbiamo avuto un momento in cui abbiamo dato spazio a Siena per la sua rimonta però nel finale siamo stati bravi a tenere il cambio palla e a lavorare con il break muro-difesa. Una vittoria importante, significativa che ci dà ulteriore entusiasmo e stimoli per continuare a migliorare ogni volta di più».

Il tabellino
Siena-Ravenna 0-3 (23-25, 17-25, 21-25)
EMMA VILLAS CODYECO LUPI SIENA: Hoff 1, Nelli 14, Compagnoni 5, Ceban 5, Randazzo 12, Benavidez 8, Piccinelli (lib.), Rocca 1, Mastrangelo. Ne: Matteini, Bragatto, Bini, Maletaj, Baldini (lib.). All.: Morando (Petrella squalif.).
CONSAR RAVENNA: Russo, Dimitrov 13, Bartolucci 13, Canella 6, Zlatanov 13, Valchinov 10, Goi (lib.), Gottardo, Ciccolella, Giacomini 1, Bertoncello. Ne: Iurlaro, Asoli (lib.). All.: Valentini.
ARBITRI: Nava di Monza e Selmi di Modena
NOTE: Durata set: 31’, 26’, 32’, tot. 99’, Siena (4 bv, 11 bs, 8 muri, 8 errori, 37% attacco, 42% ricezione), Ravenna (4 bv, 10 bs, 12 muri, 5 errori, 44% attacco, 41% ricezione).

CLASSIFICA: Ravenna 24; Prata 22; Aversa 19; Brescia 18; Pineto 17; Catania 14; Siena 13; Massa 12; Lagonegro e Fano 11; Macerata 10; Taranto 9; Porto Viro 6; Brianza 3. 

Nuova vita per il Rustichello: la storica trattoria di via Maggiore riaprirà per Natale

Si apre un nuovo capitolo per la storia del Rustichello: la storica trattoria all’angolo tra via Maggiore e la circonvallazione San Gaetanino riparte con la nuova gestione di Emanuele Bello. La riapertura è prevista entro Natale.

L’idea è quella di mantenere vivo il legame con la tradizione del locale aperto nel 1987 dalla famiglia Marozzi: la formula sarà sempre quella della trattoria, con protagonisti i piatti della cucina romagnola e qualche tipicità pugliese legata alle origini del nuovo proprietario.

Bello ha un’esperienza trentennale nel settore della ristorazione e, nel ravennate, ha lavorato nelle cucine di Chalet, Punta Turquesa (Lido Adriano), Dribbling e Ai Fanti.

Anche il nome del locale resterà quasi lo stesso, con l’aggiunta di un rimando al nuovo gestore: “Bello al Rustichello”. Il ristorante sarà aperto a pranzo e cena e disporrà di una settantina di coperti, oltre che di una veranda dove sarà possibile fermarsi per l’aperitivo.

L’opera d’arte “aliena” (in cerca di casa) che respira l’aria di Ravenna

Qual è la giusta distanza da mantenere davanti a un alieno? Come approcciarlo e cosa
imparare da lui? Con queste domande l’artista e scrittrice Oriana Persico accoglie negli
spazi del Centro di Ricerca Ambiente, Energia e Mare (Craem) di Marina di Ravenna
una quarantina di ravennati (tra artisti, dipendenti della pubblica amministrazione e insegnanti) per presentare il loro nuovo concittadino dalle sembianze aliene.

PneumOs. La Conoscenza dell’Aria è Open Source è l’opera “data-poietica” di Persico, capace di trasformare i dati sulla qualità dell’aria nel Ravennate in un respiro musicale e al tempo stesso quasi umano. L’opera è stata commissionata dal Comune di Ravenna nel 2022, nell’ambito del programma europeo Dare – Digital environment for collaborative Alliances to Regenerate urban Ecosystems in middle-sized cities. L’obiettivo era quello di tradurre i dati raccolti da tre centraline meteo presenti in darsena in un’opera d’arte, accessibile ai cittadini e integrata nello spazio pubblico. Il progetto sposa perfettamente l’identità artistica di Persico che, con il suo centro di ricerca culturale Her: She Loves Data, utilizza da anni dati, algoritmi e intelligenze artificiali per fare arte e analizzare le trasformazioni del presente. «L’intuizione è quella di vedere i dati come un nuovo tipo di materiale, concreto e in grado di generare qualcosa di fruibile, come il marmo per i grandi scultori del passato – spiega Persico -. In questo caso danno respiro a un organo cibernetico, ma possiamo immaginarli anche come impulsi sulla tuta di un performer, o come un ritmo su cui muoversi».

L’idea è quella di sensibilizzare i cittadini ai fenomeni complessi del contemporaneo, estrapolando i dati dagli schemi e dai fogli di calcolo per dare loro un corpo materico. PneumOs funziona esattamente come un diaframma umano che, come quello di un cittadino qualunque di Ravenna, permette di respirare l’aria della città: attraverso un sistema di ricezione ubiqua è in grado di ottenere i dati dai ricettori (attualmente, come detto, dalle tre centraline meteo che monitorano gli agenti inquinanti Pm2.5, Pm10, biossido di azoto, di zolfo e monossido di carbonio, ma si punta a implementare il progetto con i rilievi ufficiali di Arpae). I dati vengono trasmessi dai ricettori ai neuromediatori attraverso una connessione internet stabile e costante.

PneumOS DSC00360

L’interfaccia della creatura aliena si presenta invece come un “effettore terminale” protetto da un involucro esterno, una cupola in plexiglass che funge da
cassa toracica a vista, ed è composto da un apparato respiratorio (la sacca in pelle siliconica, che si rilassa e contrae al ritmo del diaframma, emettendo un leggero soffio) e uno fonatorio, con cinque membrane sonore (sorta di tamburi) sviluppate su strutture tubolari, alcune formazioni papillari e ventose e piumaggio alla base. Quasi tutti gli elementi sono stampati in 3D. I dati sulla qualità dell’aria vengono trasmessi ai tamburi sotto forma di vibrazioni, grazie a un eccitatore elettrodinamico che percuote le membrane, trasformando il rilievo in suono.
Lo standard europeo dell’air quality definisce sei diversi scaglioni di qualità, da buona
a pessima e, a seconda dello scaglione attuale in cui si trova la città, l’opera cambia il suo
canto, passando da tonalità armoniche e melodiose (con toni alti e rilassanti) a una sono-
rita rotta e cupa, capace di evocare uno stato di ansia e simulare l’affanno di un respiro
di aria malata: «Un’opera da ascoltare e auscultare – secondo l’autrice – e con cui creare
una relazione di scambio».
A completare l’estetica dell’installazione, una struttura metallica che protegge i supporti hardware, di un rosa cartonesco e quasi innaturale: «Il colore del mio lutto – precisa Persico -. il rosa della carne viva sotto l’amputazione, della metamorfosi della morte che mi ha portata ad allontanarmi da quello che prima era il mio colore, il nero». Oltre al prodigio tecnologico e alla valenza di divulgazione e fruibilità scientifica, infatti, PneumOs cela nei suoi meccanismi una metafora chiave nella vita dell’artista, quella dell’ultimo respiro del suo “simbionte” Salvatore Iaconesi, compagno nell’arte e nella vita (e co fondatore di Her: She Loves Data), scomparso tra le sue braccia, a causa di un tumore, nell’estate del 2022. «PneumOs è il suo respiro che viene restituito al mondo, e il mio che torna a cercare aria dopo tre anni di apnea, come un messaggio di speranza nel mondo».
Il soft-robot è stato recentemente esposto all’Expo di Osaka, in Giappone, respirando ininterrottamente per mesi l’aria di Ravenna all’interno del padiglione dedicato all’Italia. È proprio in vista dell’esposizione universale che PneumOs si è arricchito di un nuovo indicatore luminoso, che rischiara la sacca in pelle con un bagliore freddo e chiaro (aria buona) o che si spegne in un riflesso opaco e flebile (aria pessima).

Oggi l’opera è appunto tornata a Ravenna, ospitata temporaneamente negli spazi del Craem, dove può essere visitata solo in occasioni speciali o su richiesta. L’obiettivo ora è quindi quello di trovare una nuova casa per PneumOs, che sia in grado di mettere l’opera dialogo con la comunità, riscoprendo al tempo stesso la sua natura didattica e divulgativa. «Credo che offra diversi spunti di relazione con la città, anche dal punto di vista didattico: anatomia, sensibilizzazione alle tematiche ambientali e riflessione sull’arte contemporanea e sul digitale come spazio di espressività. La scuola di oggi è stata portata ad assorbire in maniera bulimica
nuove tecnologie, senza però che si riflettesse sul reale valore didattico del digitale», spiega Stefano Colarelli, fondatore di Educational.city, iniziativa pedagogica porta nelle scuole pubbliche d’Italia progetti didattici innovativi e partner scientifico del progetto PneumOs,
insieme al dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università Federico II di Napoli e al centro di ricerca dell’Università Sapienza di Roma.
La riflessione su quale possa essere il giusto spazio per l’installazione all’interno del tessuto cittadino è stato uno dei temi cardine del workshop “Incontri ravvicinati con un organo alieno” organizzato dalla curatrice d’arte Alessandra Carini al Craem, lo scorso 2 dicembre.
partecipanti, divisi in gruppi, hanno dato vita a tavoli di lavoro coordinati da Persico, per cercare di intuire il posizionamento migliore per PneumOs, riflettere su quali altri dati aperti esistono in città e su come trasformarli in esperienza e consapevolezza. Infine, un momento progettuale condiviso ha dato vita alla prima opera derivata di PneumOs: l’Albero dei futuri sciamani dell’aria, esperti di respiro della città. «Un oggetto totemico – spiega l’artista -. che è stato disassemblato per essere ricostruito e per dare un seguito alla storia di PneumOs, ampliandone il significato e legame con la città». Sui rami plastici dell’albero hanno trovato posto le idee e le visioni dei partecipanti e piccoli origami a forma di uccello, ricordo dell’esposizione in Giappone e metafora della cultura che si diffonde con naturalezza: «La nutrita partecipazione al workshop ci conferma che Ravenna ha sete e fame di arte contemporanea – conclude Carini -. il mondo della cultura deve sapere di avere un ruolo importante e non decorativo anche nell’ambito delle nuove tecnologie».

Stop al taglio dei pini di Galla Placidia, ma in caso di allerta meteo il sito resterà chiuso

Stop all’abbattimento, almeno per il momento, dei pini di Galla Placidia. Il tavolo tecnico sul tema si è riunito lo scorso 5 dicembre, alla presenza dell’Arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, il prefetto Raffaele Ricciardi, la soprintendente Federica Gonzato e alcuni rappresentanti dei Carabinieri Forestali e del Comune di Ravenna. Secondo quanto riportato dalla Diocesi, l’incontro è stato occasione per «esaminare le varie istanze e documenti e, in un clima di collaborazione e serenità, è stato messo a fuoco il tema della stabilità degli alberi».

Nella valutazione si è tenuto conto dell’unicità del sito, del riconoscimento Unesco e della presenza quotidiana di numerosi visitatori. «Considerando il valore inestimabile
del bene storico si è concordato di procedere con ulteriori confronti e valutazioni», scrive la Diocesi in una nota -. Ma, in attesa di arrivare a una soluzione che contemperi le varie esigenze, in caso di allerta meteo il sito resterà chiuso al pubblico, per proteggere i visitatori e il personale. Pur nella consapevolezza che questa azione non risolve il problema della tutela e della salvaguardia del monumento Unesco. L’Arcidiocesi ringrazia tutti i partecipanti al tavolo per il confronto franco e costruttivo».

Olimpia Teodora più forte delle difficoltà economiche: a Scandicci arriva la nona vittoria in nove partite

Nel più classico dei testacoda, l’Olimpia Teodora vince in casa dell’ultima in classifica e allunga in testa al girone B del campionato nazionale di B1 di volley femminile. All’indomani dell’appello sui social che ha ufficializzato una crisi economica già conclamata della società, le ragazze di coach Rizzi hanno vinto 3-1 a Scandicci (22-25; 25-20; 16-25; 13-25) portando a nove la striscia di vittorie consecutive, in altrettante partite disputate in campionato.

Sabato prossimo, 13 dicembre, le ravennati saranno impegnate ancora in trasferta (sull’insidioso parquet dell’Osgb Campagnola) mentre il 2025 dell’Olimpia Teodora terminerà il 20 dicembre al Pala Costa contro un’altra squadra di alta classifica, la Vtb Sistemi Group Bologna. Dopodiché si dovrà capire se ci saranno le forze economiche per proseguire anche nella seconda parte di una stagione che vede le ravennati al momento grandi protagoniste alla promozione nella nuova serie A3 del volley femminile.

L’Arezzo perde il derby di Livorno, al Benelli il Ravenna può andare a +3 in testa alla classifica

L’Arezzo ha perso il derby di Livorno (2-1) nell’anticipo della 17esima giornata del girone B del campionato di calcio di serie C, rendendo ancora più interessante la partita del Ravenna di domenica pomeriggio (calcio d’inizio alle 17.30) al Benelli. Con una vittoria contro il Pontedera (al momento penultimo), infatti, i giallorossi andrebbero in testa alla classifica da soli a +3 sui toscani (seppur con una partita in più). Stupisce quindi che siano ancora diverse centinaia i biglietti a disposizione per i tifosi del Ravenna, sia in curva che in parterre, al sabato sera.

Per quanto riguarda il campo, l’unico indisponibile sarà l’esterno Corsinelli, con una botta ancora da smaltire dopo la vittoria (con tanto di gol) di Pineto. Rientra invece dopo l’espulsione, e sarà regolarmente a disposizione, Donati. Curiosità per l’utilizzo del neoacquisto Viola, che nello scorso weekend ha debuttato con la maglia del Ravenna, ma solo negli ultimi minuti di gara. «Un giocatore che con questa categoria non c’entra nulla» – ha ribadito mister Marchionni in conferenza stampa, non escludendo l’ipotesi di vederlo già in campo dal primo minuto. L’appello dell’allenatore è però a tutta la squadra: «Contro il Pontedera dovrà essere come una finale, dobbiamo dare continuità alla bella partita di Pineto»·

Mingozzi (Tcr) dati del porto: «Container in crescita, possibilità di chiudere l’anno superando i 200mila teus»

«I numeri dei traffici nel porto di Ravenna sono molto positivi, e motivano ulteriormente i programmi di investimento in corso, dal completamento delle banchine al dragaggio dei fondali, fino all’impegno logistico e infrastrutturale per aprirsi a nuovi mercati» così Giannantonio Mingozzi, presidente di Tcr (Gruppo Sapir) commenta gli ultimi dati del porto cittadino, diffusi in questi giorni dall’Autorità di Sistema Portuale.

«Il settore dei container offre un contributo sempre crescente: la chiusura dei volumi di novembre registra un +24 percento sul 2024 e si avvia a toccare il +13 percento sulla chiusura di anno con un trend che può superare i 200 mila teus; merito dell’impegno dei dipendenti tutti di TCR, della collaborazione con Compagnia Portuale, agenti marittimi ed operatori in generale per la qualità dei servizi offerti a tutte le Linee che toccano Ravenna – continua Mingozzi – oggi registriamo miglioramenti sia in importazione che in esportazione dal bacino del Mediterraneo  e la ripresa di scambi con India e Sud Asia, crescono i traffici ferroviari del 15 percento che movimentano con 500 treni 25 mila teus».

Si attende intanto la possibile ripresa del passaggio attraverso il Canale di Suez, che porterebbe anche a Ravenna (dotata di 7 dei primi 10 carrier al mondo) una crescita degli scambi con i porti hub di Pireo, Gioia Tauro, Malta e Damietta quali snodi di rilancio verso l’Adriatico. «Il traffico containerizzato cresce anche a Ravenna, anche se in maniera più contenuta rispetto ai grandi scali globali. Dal prossimo gennaio, vedremo l’avvio di un nuovo servizio che alzerà a 11 i collegamenti intramed offerti dal Tcr – conclude Mingozzi -. L’attenzione e il sostegno di Autorità Portuale, Comune, Regione e Governo sono di buon auspicio, così come vanno apprezzate le previsioni di intervento di Ferrovie dello Stato e Anas, rivolte in particolare al nuovo Terminal in Trattaroli, già attivo con l’avvio degli spazi Automotive e l’arrivo delle prime auto cinesi».

Torna al Goldoni il “Light of Day”: musica per la ricerca sulle malattie neurodegenerative

Torna al Teatro Goldoni di Bagnacavallo la sedicesima edizione di “Light of Day Rock Benefit” la due giorni di spettacoli musicali nata per raccogliere fondi in favore della ricerca sulle malattie neurodegenerative.
Si parte venerdì 12 dicembre con il live di Motta:  il cantautore, compositore e polistrumentista è stato vincitore di due Targhe Tenco e partecipante al Festival di Sanremo nel 2019. L’evento vedrà l’artista esibirsi in una “solo performance” acustica e sarà intervistato dai ragazzi e dagli amici del podcast “De Core”.
Aggiornamento 10/12
Gli organizzatori del “Light of Day Rock Benefit”, le associazioni Tba e Nebraska, hanno comunicato che la serata di venerdì 12 dicembre con ospite Motta, è annullata per motivi organizzativi. I biglietti acquistati verranno rimborsati nel più breve tempo possibile.
La seconda serata, sabato 13 dicembre, tornerà invece al format tradizionale, pur senza la consueta presenza degli artisti americani, assenti per motivi logistici. Saranno sostituiti da Chiara Buratti, attrice teatrale e conduttrice televisiva sulle reti Rai, che presenterà la serata e duetterà con Roberta Montanari, corista di fama nazionale. Sarà poi la volta di Andrea Rock, dj di Virgin Radio, accompagnato dalla sua band “The Rebel Poets” in un set elettrico dal forte impatto emotivo. Il clou della serata sarà il set della Bandabardò, storico gruppo folk-rock italiano attivo da oltre trent’anni e noto per l’energia travolgente dei suoi concerti.
Entrambe le serate sono organizzate dalle associazioni “Tba” e “Nebraska” e il ricavato sarà destinato al sostegno delle famiglie delle persone affette da Sla e alla ricerca.

Al Mar la temporanea dello statunitense Jonathan VanDyke, ispirata ai mosaici ravennati

Torna al Mar Spazio Neutro, il progetto dalla curatrice del museo Giorgia Salerno, che offre al pubblico «una prospettiva inedita sulla comprensione dell’arte contemporanea con particolare attenzione alle dinamiche relazionali».

Si tratta del terzo appuntamento ospitato negli spazi della Arts&New Media room, che vedrà protagonista questa volta l’artista statunitense Jonathan VanDyke con Nell’Eternità del Provvisorio / In the Eternity of the Temporary.

L’opening è fissato per oggi pomeriggio (6 dicembre) con una performance di VanDyke alle 18.30, in collaborazione Saba Shabbir and Fred Brown. La performance Attorno a questo mio corpo / Around This Body of Mine sarà riproposta il 31 gennaio, sempre dalle 18.30 alle 21.30. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio.

L’artista si ispira ai mosaici ravennati, in particolare a quelli di San Vitale, per dar vita a un ambiente modulare in cui le tessere si trasformano in trame di tessuto dipinto e l’elemento decorativo diventa strumento di contemplazione per il visitatore. La trama emerge dall’assemblaggio di stoffe tagliate, cucite, ricamate e dipinte – provenienti da abiti indossati da amici e familiari – evocando, attraverso un medium differente, la paziente e precisa costruzione musiva.

Completano l’installazione i costumi, realizzati per l’occasione e messi a disposizione del pubblico, che può così fare un’esperienza diretta dell’opera; ogni visitatore, infatti, invitato ad indossare ‘nuove vesti, diviene parte integrante della composizione, contribuendo a rivelare il dialogo continuo tra intelletto, gesto e fruizione artistica.

Il Pd ufficializza la nomina di Nicola Dalmonte come nuovo segretario provinciale

Si è svolta ieri  (5 dicembre) a Piangipane l’assemblea provinciale del Partito Democratico di Ravenna, che ha eletto Nicola Dalmonte nuovo segretario provinciale.
La sua candidatura è stata sostenuta unitariamente da tutti i circoli del territorio, si attendeva quindi l’ufficializzazione dell’incarico.

Dalmonte, 31 anni, è vicesindaco di Solarolo e già responsabile dell’organizzazione del PD provinciale. Nei prossimi anni guiderà la federazione con l’obiettivo di rafforzare la presenza del partito nelle comunità, nelle istituzioni e nei luoghi della partecipazione civica. In questa intervista ci ha raccontato le intenzioni che guideranno il suo mandato.
«Se davvero vogliamo che la democrazia torni a essere un valore universale dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che non bastano le procedure, non basta il voto, non bastano le istituzioni. Per essere universale, la democrazia deve garantire diritti e opportunità universali. E questa, oggi, è la sfida decisiva della sinistra – ha dichiarato il segretario –
La democrazia è credibile solo se offre a tutti un lavoro dignitoso, se ogni persona può avere una casa in cui vivere e se garantisce servizi pubblici forti e realmente accessibili: scuola, sanità, trasporti».

Il segretario ha confermato la volontà di proseguire lungo una linea di apertura, dialogo e collaborazione con il mondo dell’associazionismo, del lavoro, dell’impresa e del volontariato.Con questa elezione si conclude una fase di transizione guidata da Eleonora Proni che aveva temporaneamente ricoperto il ruolo dopo la nomina di Alessandro Barattoni a sindaco di Ravenna.

Si chiude la storia dello Sporting: al posto dello storico bar è in arrivo una farmacia

Si chiude definitivamente la storia di uno dei luoghi simbolo di Milano Marittima: la storica gelateria Sporting verrà riconvertita in farmacia. L’ultima gestione del bar è terminata nel settembre di quest’anno, dopo le ricerche iniziali di nuovi gestori per portare avanti l’attività il Corriere di Romagna in edicola oggi (6 dicembre) riporta che il locale della rotonda Primo maggio si prepara a diventare il nuovo punto vendita della catena “Lafarmacia”, attualmente collocato sull’altro lato della rotonda.
I lavori per il riallestimento degli ambienti inizieranno dalla prossima settimana.
La gelateria fu inaugurata nel 1962, da Giuseppe Montanari e Ennio Bezzi. Negli ultimi anni si sono succedute diverse gestioni, che hanno riprovato a ripotare la gelateria ai vecchi fasti dopo un tentativo di ricollocazione come ristorante.  

Prime in classifica, ma a rischio sparizione per mancanza fondi: il paradosso dell’Olimpia Teodora

Paradosso Olimpia Teodora. La squadra di pallavolo ravennate sta affrontando un campionato eccellente, con 8 vittorie su 8 e un solido primo posto in classifica nel girone B del campionato nazionale di B1, ma le gravi difficoltà economiche mettono a rischio il futuro della società, che rischia di non arrivare nemmeno a chiusura della stagione.

Della crisi societaria ne avevamo parlato per primi questa estate, raccontando il caso di una decina di allenatori del settore giovanile che lamentavano di non essere stati retribuiti per almeno metà della scorsa stagione (e la situazione, fino a pochi giorni fa, non è stata nel frattempo sanata).

Oggi invece è la squadra di B1 a metterci la faccia e a lanciare un appello di solidarietà: con un video diffuso sui social il tecnico Federico Rizzi e alcune giocatrici esprimono la loro preoccupazione per il futuro: «Stiamo sognando di portare il Ravenna in serie A – spiegano nel breve filmato -. Ci troviamo in seria difficoltà economica, con il rischio di non poter terminare la stagione. Aiutateci a continuare questa storia, noi siamo pronte a dare tutto».

La squadra (facendosi portavoce della società e in particolare del presidente Giuseppe Poggi) ha chiesto quindi aiuto alla città per far fronte alla crisi: esaurita l’esposizione personale del presidente, i fondi raccolti non sono stati sufficienti per coprire il budget annuo, fissato intorno ai 200mila euro. I termini di trasferimento sono in scadenza nelle prossime settimane e le atlete (senza compenso da mesi) potrebbero quindi scegliere di spostarsi altrove, disgregando così la squadra in corsa. A rischio anche la prosecuzione dell’attività giovanile, secondo quanto scrive il Carlino Ravenna.

Poggi non nasconde la preoccupazione per le prossime settimane. «Se a gennaio saremo ancora in queste condizioni, saremo obbligati a lasciare libere le giocatrici di accasarsi da altre parti. E dire che il nostro budget è molto basso: basterebbe davvero poco per proseguire nel modo migliore – spiega il presidente sulle pagine del Corriere Romagna -. Si parla di circa 200mila euro, mentre per chiudere il campionato ce ne servono 50mila. L’anno scorso abbiamo speso 40mila euro solo per l’affitto delle palestre, cifre impegnative considerando che alcune strutture sono anche datate».

Poggi ammette anche di aver scelto consapevolmente di partire nonostante le difficoltà, nella speranza di trovare sostegno in corso d’opera. «Forse ho sbagliato a rischiare, ma volevo dare un futuro a questa società. Ognuno potrebbe dare una piccola mano, dai tifosi alle aziende. Per la Serie A3 ce la possiamo fare sul campo: è sul piano economico che servono aiuti».

Ora, il caso passerà anche nelle mani del sindaco, nel tentativo di trovare una soluzione prima della scadenza prevista.

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