venerdì
26 Dicembre 2025

Ravenna, ultime due partite del 2025 al Benelli. Contro il Forlì si giocherà sabato pomeriggio

Domenica pomeriggio (7 dicembre, calcio d’inizio ore 17.30) il Ravenna capolista (a pari merito con l’Arezzo, ma con una partita in più) tornerà al Benelli, davanti ai propri tifosi, contro il Pontedera, terzultimo, per la sua penultima partita del girone d’andata (e del 2025) nel girone B del campionato nazionale di Serie C. Tre giorni dopo, mercoledì 10 dicembre, i giallorossi saranno di nuovo nel proprio stadio (calcio d’inizio ore 18) per sfidare il Renate nella gara (secca) valida per i quarti di finale della Coppa Italia di Serie C. Per entrambe le gare, le prevendite sono aperte.

L’ultima gara dell’anno sarà invece a Pesaro, contro la Vis, lunedì 15 dicembre (calcio d’inizio ore 20.30): una trasferta riservata solo ai tifosi giallorossi in possesso della Fidelity Card.

Nell’ultima giornata pre natalizia del campionato, invece, il Ravenna riposerà, in quanto avrebbe dovuto ospitare il Rimini, escluso dal campionato per i ben noti problemi finanziari.

La stagione dei giallorossi riprenderà quindi in gennaio, con il girone di ritorno. Sono stati resi noti i giorni e gli orari delle prime quattro giornate: si partirà il 4 gennaio a Campobasso (ore 14.30), poi il derby contro il Forlì in casa (sabato 10 gennaio alle 17.30), quindi la trasferta a Bra (domenica 18 gennaio ore 17.30) e il ritorno davanti ai propri tifosi contro il Guidonia Montecelio (sabato 24 gennaio ore 17.30).

Raccolta rifiuti, la protesta dei lavoratori Colas: «Contratto irregolare, danno da 170 euro al mese»

Le lavoratrici e i lavoratori di Colas Pulizie Locali di Ravenna, cooperativa associata al consorzio Ciclat, hanno scaricato dei sacchi di immondizia davanti alla sede dell’azienda nella zona artigianale Bassette come gesto simbolico di protesta per chiedere un inquadramento contrattuale che corrisponda alle effettive mansioni svolte nei servizi di igiene ambientale appaltati da Hera. Il presidio in via Romagnoli, organizzato dal sindacato Sgb, si è svolto nonostante la revoca imposta dalla commissione di garanzia dello sciopero. Al presidio si sono poi unite anche lavoratrici di Copura, impegnate nelle stesse mansioni.

I sindacalisti sostengono che la cooperativa ravennate, anche nell’incontro in prefettura, ha affermato che l’attività prevalente sia la raccolta di piccoli rifiuti come mozziconi, cartacce e fogliame utilizzando solo scopa e paletta. «Niente di più falso – si legge nella nota di Sgb –: gli operatori caricano il mezzo con i rifiuti dello spazzamento, caricano i sacchi dei cestini pubblici ricolmi di rifiuti, rimuovono e caricano i rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti. E a fine servizio scaricano mezzi stracolmi».

Se questa è la giornata lavorativa, allora Sgb non ha dubbi nell’affermare che gli addetti allo spazzamento e raccolta rifiuti che utilizzano il mezzo per la raccolta e il conferimento sono da inquadrare al secondo livello: «Il sistematico sottoinquadramento causa un danno economico di oltre 170 euro al mese per ciascun lavoratore, che fatica così a raggiungere i 1200 euro mensili nonostante l’impegno gravoso».

Colas respinge le rivendicazioni in virtù di un accordo sottoscritto con Cgil, Cisl e Uil ma sempre contestato da Sgb «come una svendita dei diritti dei lavoratori e che oggi si rivela essere il lasciapassare per una palese violazione contrattuale finalizzata a contenere i costi dell’appalto Hera».

L’assemblea dei lavoratori ha dato mandato al sindacato per un nuovo sciopero a gennaio con un presidio sotto il municipio di Ravenna, «per chiamare in causa direttamente le istituzioni che hanno il dovere di vigilare sul rispetto del contratto in un appalto pubblico».

Progetto da 500mila euro dell’Unione dei Comuni per 33 nuove telecamere e 12 varchi stradali

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha ottenuto un finanziamento statale di 250mila euro per un progetto di ampliamento della rete pubblica di videosorveglianza dall’importo complessivo di quasi 500mila euro. Il progetto finanziato prevede l’ampliamento delle telecamere a Alfonsine, Bagnacavallo e Cotignola, attraverso l’installazione di 33 nuove telecamere e 12 varchi stradali per il riconoscimento delle targhe dei mezzi in transito. La collocazione delle telecamere è stata progettata in collaborazione con tutte le forze dell’ordine. Il finanziamento è arrivato grazie al piazzamento al 69esimo posto in graduatoria al bando 2025 del ministero dell’Interno dedicato al cofinanziamento di nuovi impianti.

  • Ad Alfonsine saranno installate 8 nuove telecamere (in piazza della Resistenza, via Spello, via Murri, via Duccio Galimberti, via Alcide De Gasperi, via Mameli, piazza Gramsci) e un nuovo varco all’incrocio tra via Rossetta e via Roma.
  • A Bagnacavallo gli interventi riguarderanno l’integrazione di 7 nuove telecamere in piazzale Baden-Powell, via Chiusa, via Ungaretti a Villanova, via Berti e via Battisti, più un varco per riconoscimento targhe in via Pieve Masiera.
  • A Cotignola saranno implementate infine 18 telecamere (in piazzale della Pace, al villaggio Kennedy, nell’area dell’asilo di Cotignola, in via Marconi, al teatro Binario, in piazza Vittorio Emanuele II, nel parcheggio del supermercato di corso Sforza, al parco della Resistenza, nel piazzale della farmacia, presso la casa della salute, nel parcheggio del mercato, presso le poste) e dieci varchi (in via Ponte Vallo, in via San Severo, sulla Sp 62, in via Pilastro, presso il centro abitato di Barbiano, in via Ponte Pietra, sulla Sp 19, in via X Aprile).

Sfruttando l’infrastruttura in fibra ottica (rete Lepida) che collega le sedi comunali, le reti metropolitane presenti in tutti i capoluoghi e altri collegamenti in banda ultra larga realizzati con specifici progetti comunali, l’Unione della Bassa Romagna ha realizzato nel 2013 un progetto di integrazione dei diversi sistemi di videosorveglianza già presenti nei nove territori. Il risultato è un unico sistema centralizzato, tecnicamente gestito dal Servizio innovazione tecnologica (Sit) e monitorato quotidianamente dal comando di Polizia locale, entrambi facenti capo all’Unione della Bassa Romagna. Attualmente il sistema conta oltre 360 telecamere connesse in tempo reale su tutto il territorio, per più di 500 ottiche, a servizio di un territorio di 480 km quadrati e una popolazione complessiva di 102mila abitanti.

Nell’ambito del progetto sono stati collegati in fibra ottica e dotati di opportune attrezzature anche il commissariato della polizia di Stato e il comando di compagnia dei Carabinieri di Lugo, in modo da rendere tutte le forze dell’ordine autonome nella consultazione e nella estrapolazione di immagini utili a eventuali indagini.

Tenta di rubare una bici elettrica e tira calci alla proprietaria, arrestato dai carabinieri

Un giovane ha tentato di rubare una bicicletta elettrica in centro a Ravenna e quando è stato visto dalla proprietaria l’ha presa a calci. L’intervento dei carabinieri ha portato all’arresto del ladro. È accaduto il 3 dicembre. Il giovane è accusato di rapina e resistenza a pubblico ufficiale.

Il tutto ha avuto inizio nella mattinata quando una pattuglia nel nucleo operativo radiomobile, nel transitare per il centro storico durante il normale controllo del territorio, ha notato una giovane donna aggrappata a una bicicletta a pedalata assistita con in sella un giovane che la colpiva con dei calci. I militari hanno rincorso a piedi il ragazzo il quale, vistosi bloccato, ha apposto resistenza tentando di colpire con pugni e calci anche i componenti delle pattuglie. Il giovane si era impossessato della bicicletta tranciando il lucchetto di sicurezza e tendando la fuga prima di venire sorpreso dalla proprietaria.

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per i propri trascorsi giudiziari, è stato arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di viale Pertini fino a ieri pomeriggio, 4 dicembre, quando è comparso davanti al giudice che, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei sui confronti l’accompagnamento in carcere.

Trovato un ordigno inesploso, sospesi i lavori per ricostruire il ponte sullo scolo Canaletta

Il cantiere dei lavori di ricostruzione del ponte sullo scolo Canaletta a Lugo, nella frazione di Zagonara, all’incrocio tra via Canaletta, via Zagonara e carrara Ricci Bitti, è momentaneamente sospeso a causa del ritrovamento di un ordigno bellico inesploso. Gli artificieri sono già intervenuti per rimuovere l’ordigno lo scorso 2 dicembre; l’operazione si è conclusa con successo e il cantiere è in sicurezza, ma si rendono necessari ulteriori accertamenti, che saranno effettuati dagli specialisti nei prossimi giorni. Una volta completate queste ulteriori operazioni, i lavori di ricostruzione del ponte gravemente danneggiato dall’alluvione del 2023 potranno riprendere.

L’esposto di Europa Verde: violazioni delle regole che proteggono l’oasi Ortazzino

La sede di Ravenna del partito ambientalista Europa Verde presenterà un esposto alle forze dell’ordine per denunciare presunte violazioni delle norme che tutelano l’oasi naturalistica nota con il nome di Ortazzino, sulla costa adriatica tra la foce del torrente Bevano e l’abitato di Lido di Classe (in questo articolo la ricostruzione di tutte le vicende immobiliari e speculative attorno a quei 700 ettari).

Il portavoce provinciale Antonio Lazzari ha inviato una nota alla stampa: «Abbiamo ricevuto segnalazioni e documentazione di come regole e divieti vengano elusi». Lazzari parla di intrusioni ed interventi che non sembrerebbero autorizzati o conformi per quanto previsto nelle aree tutelate di tipo A, B, C: «Ci sarebbe stato perfino il dissodamento di un’area con mezzi meccanici». Non solo: «Le escursioni a cavallo autorizzate in un ristretto anello dal Parco del Delta, risulterebbero svolgersi anche ben al di fuori del tratto previsto, con la realizzazione, parrebbe, perfino di un breve percorso ad ostacoli, con inevitabile disturbo alla fauna selvatica presente in questa enclave così ristretta. Nelle foto ricevute si vedono predisposti ostacoli che si presuppone siano utilizzati per movimentare delle gite a cavallo, segni inequivocabili del passaggio di questi animali, perfino un’area dissodata con mezzi meccanici. Quanto ci è stato recapitato, è stato primariamente confrontato sulle mappe dell’area, per verificarne l’attendibilità, che in un primo esame darebbe purtroppo riscontro positivo».

Europa Verde ha dato mandato ai suoi avvocati per consegnare  anche il materiale in suo possesso alle forze dell’ordine, «per le denunce del caso al fine di ripristinare il rispetto delle regole e della protezione».

L’iniziativa del partito ecologista, una delle tre anime di Avs che ha un consigliere in consiglio comunale (Nicola Staloni) e un’assessora in giunta (Hiba Alif), non resterà un caso isolato: «Siamo impegnati quotidianamente per la protezione delle nostre aree naturali e stiamo lavorando affinché esse siano allargate e ne sia migliorato e innalzato il livello di tutela. Questo è solo il primo atto di una lunga serie che seguirà nei prossimi mesi su questo fronte e a cui stiamo lavorando di concerto con istituzioni ed enti di riferimento».

Spazio alla boxe al Pala Costa: domenica 7 dicembre sette incontri tra professionisti e dilettanti

Domenica 7 dicembre, a partire dalle 16, torna al PalaCosta di Ravenna la boxe. La manifestazione prevede due incontri professionistici e cinque dilettantistici: per i “pro” Alex Mohamad (peso super leggero) e Francesco Bacchereti (peso super medio) saranno opposti ai pugili croati Ivan Barsic e Zdenko Bule. Nei match dilettantistici una squadra di Ravenna Boxe sarà opposta ad una formazione mista regionale con atleti provenienti da Rimini e Faenza. L’intero evento, organizzato da Ravenna Boxe e Alberto Servidei con il patrocinio del Comune, prevede anche esibizioni di bambini, musica e spettacolo.

«Quello di domenica è un appuntamento importante, di grande richiamo per tutti gli appassionati di questo sport che in città è molto seguito – osserva il sindaco di Ravenna con delega allo Sport, Alessandro Barattoni –: sono infatti tanti i ragazzi che lo praticano, in diverse sedi, imparando così il rispetto dell’avversario, delle regole e dei valori dello sport. Grazie quindi a Ravenna Boxe asd per questa opportunità».

«Siamo particolarmente contenti di poter proporre un pomeriggio di boxe atteso dal pubblico che ci segue sempre con interesse – afferma Alberto Servidei, ex campione italiano ed europeo e sfidante al campionato mondiale – perché la boxe è ormai un appuntamento fisso nel calendario sportivo ravennate. Ringrazio l’Amministrazione comunale per il sostegno e gli sponsor locali con i quali il rapporto si è ulteriormente consolidato. Il pugilato a Ravenna ha una sua tradizione e sono davvero molti, circa 400, gli iscritti. Questo consente di poter avere numerosi atleti che accompagniamo con grande passione nel loro processo di crescita».

Al museo arrivano 60 nuovi reperti archeologici ritrovati negli scavi di cantieri pubblici e privati

Il museo civico di Castel Bolognese inaugura una nuova vetrina espositiva dedicata a una sessantina di reperti archeologici rinvenuti in alcuni scavi, in occasione di lavori sia pubblici sia privati, effettuati negli ultimi anni nel territorio tra Castel Bolognese e Faenza.

La nuova esposizione permette di valorizzare testimonianze che raccontano la presenza umana nel territorio attraverso epoche e contesti differenti: vasellame ceramico, utensili e piccoli oggetti di ornamento che restituiscono uno spaccato prezioso della vita dal Neolitico all’Età del Ferro. Materiali di grande interesse, riportati al loro antico splendore grazie a un accurato e paziente intervento di restauro.

L’inaugurazione della nuova esposizione è in programma alle 17 del 13 dicembre, un passo importante nel percorso di ampliamento e aggiornamento delle collezioni del museo: un’occasione per offrire alla comunità nuovi spunti di conoscenza, rafforzare il legame con la storia locale e rendere visibili i risultati del lavoro congiunto tra enti pubblici, archeologi e restauratori.

Il museo civico di Castel Bolognese è stato inaugurato il 21 maggio 1999. La sede (mq 350 circa) è stata ricavata dalla ristrutturazione dell’ex asilo infantile. Il museo nasce dall’aggregazione di due istituzioni pubbliche locali: l’Antiquarium, fondato nel 1983 per contenere le raccolte storico-artistiche ed archeologiche, e la sala “Giovanni Piancastelli”, una pinacoteca con opere di artisti locali, principalmente del Piancastelli, realizzata presso il Municipio nel 1988.

Per ulteriori informazioni sull’inaugurazione e sulla programmazione del museo civico è possibile contattare i numeri 0546-655835 e 0546-655828 oppure scrivere all’indirizzo museocivico@comune.castelbolognese.ra.it.

Intervento da 200mila euro per il restauro del Voltone del Savini

Grazie a un investimento del valore di 200mila euro sarà restaurato il Voltone del Savini, passaggio coperto di collegamento tra piazza XX Settembre (piazza dell’Aquila) e piazza del Popolo. La giunta comunale ha recentemente approvato il progetto esecutivo relativo all’intervento.

L’intervento è quindi finalizzato al restauro conservativo e alla rimozione dei depositi superficiali con l’obiettivo di restituire all’opera la sua chiara lettura cromatica. Al restauro delle volte si aggiungerà il risanamento dall’umidità delle pareti previa campagna di saggi stratigrafici per la determinazione degli strati sovrapposti di intonaci e tinteggi fino al vivo della muratura o a decorazioni pittoriche. Esclusa la presenza di decorazioni pittoriche, si procederà con la demolizione dell’intonaco e la realizzazione di nuovo intonaco deumidificante. La tinteggiatura sarà realizzata in maniera compatibile con i supporti e le tecniche esistenti.

«Sono molto soddisfatto di questo progetto – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Cameliani – che riguarderà lavori di restauro del voltone affrescato nell’Ottocento dal nostro illustre concittadino Gaetano Savini. È un altro importante passo di valorizzazione del centro storico, in particolare della zona che funge da ingresso in piazza del Popolo da piazza XX Settembre. Completeremo infatti l’intervento con la sistemazione della fontanella posta sulla colonna attigua al voltone».

Il voltone è dedicato a Gaetano Savini (Ravenna 10 gennaio 1850 – Pesaro 13 marzo 1917), artista, cartografo, storico e archeologo. Da giovane intraprese un percorso di studi artistici, prima all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e poi in quella di Bologna; terminò gli studi a Firenze dove si laureò nel 1876. Ebbe cattedra all’Accademia di Belle Arti di Pisa per poi passare a quella di Ravenna dove insegnò fino al 1910. Nel 1882 dipinse la volta della sala del Consiglio nel palazzo comunale di Ravenna, mentre l’anno successivo affrescò il ‘voltone’. Si dedicò agli studi su Ravenna antica e pubblicò in proposito diverse monografie e molti articoli sui quotidiani locali. Famose sono le sue piante, mappe e prospettive della città. Ebbe frequentazioni e discussioni con uomini di cultura suoi concittadini tra cui Corrado Ricci e Santi Muratori. Dopo la sua morte, il fratello Giovanni Savini raccolse le sue opere e le propose in una mostra donandole alla città.

Auto in fiamme dopo l’incidente, è morta una 58enne che tornava a casa dal turno di notte

La vittima dell’incidente stradale avvenuto stamani, 5 dicembre, a Piangipane è Nina Cristian, una donna di 58 anni nata in Romania e residente a Santerno.

L’incidente è avvenuto poco dopo le 8 in via Canala, nei pressi dell’incrocio con via Bartolotte: uno scontro frontale nella corsia opposta a quella di marcia della donna che era alla guida della sua vettura verso Piangipane. Nell’impatto è stata coinvolta anche una terza auto che viaggiava verso Ravenna e non ha potuto evitare i due veicoli incidentati. Dallo scontro è divampato un incendio. Gli occupanti delle altre due auto sono usciti dagli abitacoli da soli, sono in ospedale a Cesena ma non hanno ferite gravi.

Cristian stava rientrando a casa dopo il turno di lavoro di notte all’ospedale di Ravenna: dal 2018 lavorava come operatrice socio-sanitaria (Oss) nel reparto di pronto soccorso.

L’orchestra ravennate “Luigi Cherubini” da Papa Leone XIV per il concerto di Natale

In Vaticano, quest’anno il Natale ha il suono dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini: venerdì 12 dicembre, alle 18 nell’Aula Paolo VI, Riccardo Muti guiderà la formazione da lui fondata nel concerto in onore e alla presenza di Papa Leone XIV, alla sua prima Solennità natalizia da Pontefice. Il concerto, in diretta televisiva su Rai 2, sarà un omaggio musicale al Santo Padre per l’inizio del suo ministero petrino, a cui si uniranno gli auguri della curia romana, degli officiali dei Dicasteri e di tutti coloro che operano presso la Santa Sede e sono stati invitati all’appuntamento. L’evento sarà anche l’occasione per il Santo Padre di consegnare al maestro Muti il Premio Ratzinger, riconoscimento attribuito ogni anno a personalità eminenti nel campo della cultura e dell’arte.

«È un onore poter coronare il calendario di attività 2025 dell’Orchestra Cherubini con un concerto tanto prezioso: suonare in presenza del Santo Padre nella splendida aula progettata da Pier Luigi Nervi è un privilegio che i musicisti affronteranno con gioia sincera e, allo stesso tempo, grande senso di responsabilità – sottolinea Stefano Rossetti, Presidente della Fondazione Cherubini – Il contesto di quest’appuntamento è reso ancora più emozionante dal conferimento del Premio Ratzinger al Maestro Muti, che è stato per altro legato a Papa Benedetto XVI da un rapporto di amicizia e vicendevole stima. Al Maestro vanno le nostre più vive congratulazioni per il riconoscimento, sempre grati per le inesauribili energie che dedica alla nuova generazione di musicisti. Desideriamo inoltre ringraziare il ministero della Cultura, con il ministro Alessandro Giuli e il sottosegretario On. Gianmarco Mazzi, e la Cassa di Ravenna spa e la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, con i rispettivi presidenti Antonio Patuelli e Mirella Falconi Mazzotti, per aver reso possibile con il loro sostegno la partecipazione di orchestra e coro».

Dopo 14 mesi riapre il ponte di Ragone: lavori conclusi con più di sei mesi di ritardo

Per domenica 7 dicembre 2025 è in programma la riapertura al transito del ponte sul fiume Montone tra San Pancrazio e Ragone, al confine tra i comuni di Russi e Ravenna, che era chiuso da 14 mesi per lavori. Il cantiere della Provincia ha demolito il vecchio ponte, non più sicuro, e ne ha costruito uno nuovo nella stessa posizione. La riapertura arriva con un ritardo di oltre sei mesi: le opere dovevano concludersi a primavera 2025.

Il nuovo ponte ha superato ieri, giovedì 4 dicembre, le cosiddette prove di carico. Ora è in corso il montaggio del guardrail. La ricostruzione del ponte è stata fatta con struttura metallica; è stata inoltre adeguata la sezione stradale ed è stato realizzato un percorso protetto per pedoni e utenze deboli.

Il cantiere resterà attivo anche dopo la riapertura: i lavori proseguiranno infatti a strada aperta per il completamento delle opere di finitura, senza ulteriori impatti significativi sulla viabilità.

«Dopo aver sopportato i tanti, ma purtroppo inevitabili, disagi apportati dal cantiere – dichiara la presidente della Provincia Valentina Palli –, i cittadini di San Pancrazio e Ragone potranno nuovamente vivere insieme le festività natalizie. Voglio in tal senso porgere un sentito ringraziamento, anche personale, alla struttura tecnica della Provincia di Ravenna per l’impegno e l’abnegazione sempre dimostrati, ma ancora più preziosi nel contesto di un cantiere come questo, che nel corso della sua evoluzione ha presentato nuove e importanti criticità».

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