domenica
06 Luglio 2025

Confindustria: «La Romagna va sempre più considerata una città metropolitana»

L’assemblea dei soci ha eletto i nuovi organi associativi e presenta un documento con priorità e eccellenze del territorio

«La Romagna va sempre più considerata come una grande città metropolitana policentrica, sempre meglio integrata, con strutture ed infrastrutture gestite unitariamente». Sulla base di questa convinzione, la nuova Confindustria Romagna (che unisce Ravenna e Rimini) ha voluto riassumere in un documento quelle che sono le eccellenze e le priorità che il territorio deve affrontare nel prossimo futuro. Per quanto riguarda le questioni specificatamente ravennati si va dal ruolo fondamentale del porto che necessita dei lavori di approfondimento, alla necessità di unificare le Camere di commercio, agli apprezzamenti per i piani di investimento pubblico nel settore delle costruzioni.

Il documento (la versione sintetica diffusa da Confindustria scaricabile in pdf dal link in fondo alla pagina) illustra gli obiettivi, le priorità e l’impegno di Confindustria Romagna per contribuire nei prossimi anni alla crescita del territorio. È stato presentato oggi, giovedì 27 ottobre, in occasione dell’assemblea dei soci che si è tenuta al Palace Hotel di Milano Marittima dove sono stati eletti i primi organi associativi della nuova formazione romagnola: cinque vicepresidenti, il presidente della piccola industria e il presidente dei giovani industriali, 30 consiglieri, i revisori contabili ed i probiviri.

Come ormai noto infatti dall’1 ottobre 2016 Confindustria Ravenna e Unindustria Rimini si sono fuse dando vita a Confindustria Romana: «L’industria romagnola parla con una voce sola, più alta. È la voce di quasi mille imprese, che danno lavoro a quasi 40mila persone e generano un fatturato complessivo di oltre dieci miliardi di euro. E che hanno deciso di costruire insieme il proprio futuro».

La squadra di presidenza che affiancherà Paolo Maggioli è così composta: Paolo Baldrati (Versalis) per la delegazione Ravenna, ambiente e sicurezza; Simone Badioli (Velmar) per la delegazione Rimini; Tomaso Tarozzi (Bucci Automations) per Innovazione e internazionalizzazione; Alessandro Pesaresi (Pesaresi Giuseppe Spa) per Credito e sviluppo associativo; Alessandro Curti (Curti Spa) per Lavoro e relazioni sindacali. Ne fanno poi parte, come vicepresidenti di diritto, il presidente del Comitato piccola industria, Maurizio Minghelli, e il presidente del Gruppo giovani imprenditori, Gianluca Guerra.

All’assemblea è intervenuto il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, nella veste di presidente della Provincia: «Ravenna intende prendere parte attiva alla dimensione romagnola attraverso le sue vocazioni industriali: la chimica, l’offshore, il porto, settori all’avanguardia con grandi potenzialità di crescita; i suoi monumenti e i suoi mosaici, patrimonio dell’umanità; la sfida della celebrazione del settimo centenario della morte di Dante; l’offerta turistica che coniuga in una sola destinazione la città d’arte, le spiagge e il patrimonio naturalistico; l’agricoltura, uno dei più importanti comparti economici, che ha saputo tenere insieme la grande tradizione cooperativistica con un innovativo sistema produttivo. Mi piace citare lo scrittore George Bernard Shaw che ha sintetizzato efficacemente la grande opportunità che abbiamo davanti: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee”».

Ruba portafoglio in pediatria ma un informatore farmaceutico e i passanti lo inseguono

Arrestato 43enne già noto alle forze dell’ordine: inseguito da un gruppo di persone è finito in braccio ai poliziotti

Ha rubato un portafoglio dall’ufficio di un medico nel reparto di pediatria all’ospedale di Ravenna ma quando si è dato alla fuga è stato inseguito in strada da un informatore farmaceutico e da altri passanti attirati dal grido “al ladro” fino all’arrivo di una pattuglia della polizia: ieri, 26 ottobre, la squadra volante ha arrestato un 43enne ravennate in via Carso. L’uomo è noto agli agenti per i precedenti di polizia e giudiziari: in tasca aveva ancora i soldi del portafoglio gettato in un gestito durante la fuga. Accusato di rapina impropria, perché dopo aver rubato il portafoglio era stato bloccato dall’informatore farmaceutico nell’atrio del nosocomio ma si era divincolato con violenza, questa mattina è stato giudicato in tribunale: il giudice ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari fino all’11 novembre quando sarà processato.

Busta con polvere sospetta a Equitalia Non è esplosivo, ora analisi dell’Arpae

Controlli degli artificieri della polizia sulla polvere fuoriuscita da una lettera: pare scongiurato anche il rischio antrace. Riaperti gli uffici

Saranno i laboratori dell’Arpae di Bologna a stabilire cosa sia la sostanza in polvere contenuta nella busta recapitata per posta agli uffici di Equitalia di Ravenna in via Magazzini posteriori: gli artificieri della polizia hanno escluso che si tratti di materiale esplosivo e, secondo quanto si è appreso finora, pare scongiurato anche il rischio che si tratti di materiale tossico. Diversi gli uffici della società di riscossione che stamani, 27 ottobre, hanno ricevuto un plico simile.

A Ravenna come in tutte le altre città è scattato il protocollo di sicurezza: evacuati gli uffici e sul posto è intervenuto il nucleo Nbcr (nucleare, batteriologico, chimico, radiologico) dei vigili del fuoco per sigillare la busta e organizzare il trasporto a Bologna. La lettere non era stata aperta ma l’addetta alla ricezione della corrispondenza si è accorta che stava fuoriuscendo in parte e ha dato l’allarme.

Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica e la Digos che ora procede sul caso indaganato contro ignoti per procurato allarme. L’attività degli uffici riprenderà regolarmente il 28 ottobre.

Nelle foto alcune immagini dell’intervento degli inquirenti

Controlli nelle scuole dopo il terremoto: tutto ok nei primi 25 edifici. Ne restano 58

Ispezioni precauzionali dai nidi alle medie. I tecnici comunali sono partiti dalle strutture multipiano e più datati

Nella mattinata del 27 ottobre sono cominciati i controlli nelle 83 scuole di proprietà del Comune di Ravenna, in città e nel forese, dai nidi d’infanzia alle medie, per accertare che le scosse di terremoto registratesi ieri nel centro Italia non abbiano provocato danni di alcun tipo. I controlli sono stati effettuati a scopo precauzionale, in quanto le scosse, seppur distintamente percepite, sono state di modesta intensità nel nostro territorio. Nel corso della prima giornata i tecnici dell’edilizia scolastica hanno controllato 25 edifici, dando la precedenza a quelli multipiano e più datati, e non hanno riscontrato alcun problema. Nei prossimi giorni si procederà con le verifiche nelle altre scuole.

Piazza Kennedy, ecco i bagni pubblici In arrivo il padiglione per l’edicola

Prosegue il cantiere per la riqualificazione dell’ex parcheggio

In piazza Kennedy, durante la notte tra il 26 e il 27 ottobre, è stata installata la struttura che ospiterà il locale tecnico e i bagni pubblici. Nella prima settimana di novembre, fa sapere il Comune, è prevista la consegna del padiglione per l’edicola che verrà collocato in prosecuzione del locale tecnico, in prossimità della sua posizione originaria (per tutta la durata di lavori il chiosco è stato posizionato all’angolo tra via Rasponi e via Guerrini). Infine, non appena designati i gestori attraverso il bando pubblico ancora aperto, verranno installate nello stesso fronte di via D’Azeglio le altre strutture per le attività commerciali: una piadineria e un fiorista. Le nuove strutture saranno rese funzionali non appena terminati i lavori di riqualificazione della piazza.

Con una nota scritta inviata alla stampa il Comune fa il punto sui lavori di riqualificazione che, come noto, secondo le previsioni iniziali sarebbero dovuti terminare lo scorso giugno. Ecco i punti salienti: circa due settimane fa sono terminate le valutazioni e i sondaggi estesi inerenti il progetto di tutela archeologica di Sant’Agnese, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza, potendo procedere con la protezione delle strutture rinvenute, «previa ripulitura dalle infestanti e la posa di un ricoprimento in tessuto non tessuto», e col successivo riempimento dell’area per la preparazione della fondazione e della relativa sovrastruttura stradale prevista in progetto.

La realizzazione della fondazione e della relativa sovrastruttura per la nuova pavimentazione ad uso carrabile in quadrettoni di pietra di Luserna sta procedendo nelle aree disponibili: «Vista la complessità dei ritrovamenti archeologici, nell’area della chiesa viene messo in evidenza non un unico profilo della chiesa e quindi una unica fase (quella di XVII), ma anche quello della fase medioevale dell’impianto basilicale. I due tracciati sono leggibili grazie all’utilizzo di differenti materiali lapidei, luserna per la fase più recente, a croce, e pietra d’Istria per il profilo della chiesa più antica a pianta rettangolare compreso l’abside».

Nel corso della prossima settimana si procederà col completamento della posa delle reti di pubblica illuminazione lungo il Palazzo del Mutilato oltre a quello a servizio degli spettacoli e per l’area dei mercatini.

Il progetto della nuova piazza Kennedy, prevede alcuni “vuoti della pavimentazione” destinati a verde: «Questi intarsi nell’ampio spazio pavimentato, seppur di modeste dimensioni, hanno un significato importante nella ricostruzione storica di quanto era presente precedentemente allo sventramento dell’area, destinata a fare spazio alla costruzione del Palazzo del Mutilato e dell’antistante Piazza. Infatti le cinque aiuole individuate davanti al Palazzo ripropongono la sistemazione di quanto una volta era racchiuso dalle mura del Giardino-Orto del Palazzo Rasponi, a cui si accedeva da un varco frontistante l’accesso del Palazzo, nel progetto evidenziato dal percorso che distingue le quattro aiuole di dimensione piuttosto omogenea nell’angolo sud ovest della piazza, già realizzate, dall’aiuola più grande che si appoggia al perimetro della Chiesa di Sant’Agnese in corso di realizzazione».

È in corso la realizzazione del rivestimento in pietra d’Istria del muretto in cemento armato che funge da seduta ubicato lungo la ex via Santa Agnese e sugli angoli con la via D’Azeglio da un lato e sull’angolo lato ovest dall’altro, che delimita il giardino che era di proprietà Rasponi dalle Teste.

«Per i profughi è meglio evitare hotel ma è incivile dire “Non li vogliamo”»

Il sindaco De Pascale sul caso Marina Romea dove la Lega ha organizzato un presidio contro l’accoglienza di alcuni immigrati

Non incentivare l’uso di alberghi come strutture per l’ospitalità dei richiedenti asilo né il coinvolgimento delle località balneari come luoghi di accoglienza ma respingere del tutto l’arrivo di profughi è incivile e intollerabile. È la sintesi della posizione espressa da Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, sul caso Marina Romea dove per sabato 29 ottobre è in programma un presidio autorizzato della Lega Nord davanti a un albergo che da un paio di settimane ospita una ventina di immigrati nell’ambito della rete di accoglienza coordinata dalla prefettura reperendo posti letto sul territorio con bandi pubblici di gara.

«Riteniamo che le strutture alberghiere debbano essere destinate esclusivamente all’ospitalità turistica e le località balneari non debbano essere danneggiate da sterili strumentalizzazioni mediatiche – afferma il primo cittadino a mezzo di una nota scritta inviata alla stampa –. Ciò premesso è evidente che in situazioni di emergenza in cui, in tempi brevissimi, si devono reperire posti per un tempo transitorio, oltretutto in periodo invernale, può capitare che si debba ricorrere a strutture di questo tipo, come nel caso di Marina Romea».

De Pascale sottolinea che l’orientamento della prefettura, rappresentaza dello Stato sul territorio che coordina l’accoglienza, «è sempre stato quello di ospitare queste persone per un tempo limitato e a fronte appunto di una situazione di emergenza».

Il sindaco però si schiera nettamente contro chi si oppone all’accoglienza in toto: «Se il tema della protesta è “non li vogliamo qui”, “qui non devono venire”, questa è una posizione per me assolutamente inaccettabile, intollerabile, incivile e irrispettosa degli altri territori del nostro comune che si stanno facendo carico dell’ospitalità di queste persone».

Con il 2017 cambierà la gestione dell’accoglienza. Come accennato, è la prefettura l’organo deputato al ruolo di coordinamento ma in questi anni si è cercato di siglare convenzioni tra prefettura e amministrazioni locali per lasciare a quest’ultime l’incarico di emanare i bandi per il reperimento di posti letto. Finora Ravenna si era tenuta fuori da queste convenzioni: «Entro i primi mesi del prossimo anno uscirà e verrà assegnato il nuovo bando per l’affidamento del servizio di accoglienza ai richiedenti asilo, gestito direttamente dal Comune di Ravenna come già avviene in Bassa Romagna, nella Romagna faentina e nel Comune di Cervia. Alberghi e località balneari non saranno previsti. Abbiamo deciso di acquisire direttamente questa competenza, non perché la Prefettura non l’abbia svolta al meglio, anzi, ma perché pensiamo di poter raggiungere risultati ancora migliori, soprattutto per la parte che riguarda l’integrazione, la collaborazione con le realtà del volontariato, e tutta una serie di attività che per natura e funzioni possono essere meglio svolte dall’amministrazione comunale più che da qualsiasi altro soggetto».

Taroccavano le magliette a Rimini, poi rifornivano la Riviera

I finanzieri hanno denunciato i due responsabili dopo il sequestro
di questa estate a Milano Marittima. Trovati altri 14mila articoli

Questa estate a Milano Marittima i finanzieri avevano sequestrato oltre 600 articoli contraffatti in due esercizi commerciali gestiti da cittadini del Bangladesh (vedi articoli correlati) e nel corso delle indagini che ne sono seguite, sono ora risaliti (anche tramite appunti in agenda) a produttore e fornitore.

Si tratta di due italiani che lavoravano nel Riminese, nelle cui sedi operative sono stati trovati (e poi sequestrati) dalla Finanza circa 14mila articoli contraffatti, con tanto di “transfer” per la produzione in particolare di magliette da calcio tarocche, nonché sciarpe, loghi e accessori dei più prestigiosi club nazionali e internazionali, come Juventus, Roma, Milan, Inter, Barcellona o Real Madrid.

I due riminesi sono stati denunciati per i reati di “introduzione nello stato e commercio di prodotti contraffatti” e “ricettazione”.

Taroccavano le magliette a Rimini, poi rifornivano la Riviera

I finanzieri hanno denunciato i due responsabili dopo il sequestro
di questa estate a Milano Marittima. Trovati altri 14mila articoli

Questa estate a Milano Marittima i finanzieri avevano sequestrato oltre 600 articoli contraffatti in due esercizi commerciali gestiti da cittadini del Bangladesh (vedi articoli correlati) e nel corso delle indagini che ne sono seguite, sono ora risaliti (anche tramite appunti in agenda) a produttore e fornitore.

Si tratta di due italiani che lavoravano nel Riminese, nelle cui sedi operative sono stati trovati (e poi sequestrati) dalla Finanza circa 14mila articoli contraffatti, con tanto di “transfer” per la produzione in particolare di magliette da calcio tarocche, nonché sciarpe, loghi e accessori dei più prestigiosi club nazionali e internazionali, come Juventus, Roma, Milan, Inter, Barcellona o Real Madrid.

I due riminesi sono stati denunciati per i reati di “introduzione nello stato e commercio di prodotti contraffatti” e “ricettazione”.

Taroccavano le magliette a Rimini, poi rifornivano la Riviera

I finanzieri hanno denunciato i due responsabili dopo il sequestro di questa estate a Milano Marittima. Trovati altri 14mila articoli

Questa estate a Milano Marittima i finanzieri avevano sequestrato oltre 600 articoli contraffatti in due esercizi commerciali gestiti da cittadini del Bangladesh (vedi articoli correlati) e nel corso delle indagini che ne sono seguite, sono ora risaliti (anche tramite appunti in agenda) a produttore e fornitore.

Si tratta di due italiani che lavoravano nel Riminese, nelle cui sedi operative sono stati trovati (e poi sequestrati) dalla Finanza circa 14mila articoli contraffatti, con tanto di “transfer” per la produzione in particolare di magliette da calcio tarocche, nonché sciarpe, loghi e accessori dei più prestigiosi club nazionali e internazionali, come Juventus, Roma, Milan, Inter, Barcellona o Real Madrid.

I due riminesi sono stati denunciati per i reati di “introduzione nello stato e commercio di prodotti contraffatti” e “ricettazione”.

Vigili del fuoco nella sede di Equitalia per una busta con polvere sospetta

Le forze dell’ordine hanno delimitato l’area. Casi simili in altre città

EquitaliaVigili del fuoco e forze dell’ordine nella sede di Equitalia di Ravenna, in via Magazzini Anteriori. Sono in corso verifiche su una busta recapitata all’ufficio contenente sostanze considerate sospette dagli inquirenti.

Già nella serata di ieri l’allarme era scattato in altre città italiane, con buste contenenti polveri sospette nelle sedi di Equitalia a Milano, Torino, Bologna, Biella, Verbania e Aosta.

A Ravenna è stata delimitata e chiusa al pubblico l’area, dove ora non è possibile né entrare né, per i dipendenti, uscire.

Seguiranno aggiornamenti.

La mostra sul volto di Dante all’Oriani resta aperta fino a domenica 30 ottobre

Forte dei circa 3mila visitatori delle prime quattro settimane, è stata prorogata fino al 30 ottobre alla biblioteca Oriani di via Corrado Ricci, in centro a Ravenna, la mostra “idDante” organizzata da Bonobolabo di Marco Miccoli grazie alla compartecipazione del Comune di Ravenna, con la curatrice Maria Vittoria Baravelli.

In mostra (vedi articoli correlati) un insieme di 33 artisti +1 diversissimi gli uni dagli altri: dalla grafica al fumetto, dal mosaico all’uso del Technogel, dal pane fino ad arrivare alla Tape art, tutti impegnati a cercare di valorizzare una nuova identità fisionomica ma soprattutto intellettuale del Sommo Poeta lontano dall’accademismo tradizionale più radicato.

Venerdì 28 apertura extra nell’ambito degli eventi di Halloween organizzati in centro dal Comune: la mostra rimarrà aperta dalle 15 alle 21:30.

L’ingresso è gratuito, gli orari di apertura degli altri giorni sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (domenica solo dalle 15 alle 19).

La mostra sul volto di Dante all’Oriani resta aperta fino a domenica 30 ottobre

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In mostra (vedi articoli correlati) un insieme di 33 artisti +1 diversissimi gli uni dagli altri: dalla grafica al fumetto, dal mosaico all’uso del Technogel, dal pane fino ad arrivare alla Tape art, tutti impegnati a cercare di valorizzare una nuova identità fisionomica ma soprattutto intellettuale del Sommo Poeta lontano dall’accademismo tradizionale più radicato.

Venerdì 28 apertura extra nell’ambito degli eventi di Halloween organizzati in centro dal Comune: la mostra rimarrà aperta dalle 15 alle 21:30.

L’ingresso è gratuito, gli orari di apertura degli altri giorni sono dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 (domenica solo dalle 15 alle 19).

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