sabato
28 Giugno 2025

Deco, fatturato in crescita: obiettivo 260 milioni di euro nel 2025

Chiuso un 2024 condizionato da inflazione e ridotta fiducia dei consumatori. «Cooperativa sempre più solida: record patrimonio netto a 71 milioni»

Assemblea Deco

Il gruppo Deco Industrie ha fatturato 229 milioni di euro nel 2024 (erano 223 nell’anno precedente) con un utile d’esercizio al 31 dicembre 2024 di 10.860.000 euro (erano 16.592.000 nel 2023), un calo attribuibile in buona parte alla riduzione dei listini concessa ai clienti.

Sono questi i dati principali presentati sabato 31 maggio al Grand Hotel Mattei di Ravenna durante una gremita assemblea dei soci.

Il 2024 ha visto una sostanziale tenuta del settore alimentare «grazie all’elevata frequenza degli acquisti di beni di prima necessità e risulta, comunque, condizionato dall’inflazione e dalla ridotta fiducia dei consumatori», si legge in una nota inviata alla stampa dall’azienda. Nella grande distribuzione organizzata, ambiente in cui opera Deco Industrie, vi è una sempre maggiore attenzione ai prezzi. Il settore della detergenza e della cura della casa ha visto andamenti differenziati: «è aumentata la richiesta di prodotti di fascia media bassa tra i consumatori più sensibili al prezzo e, al contempo, si è confermato l’interesse per le soluzioni eco-sostenibili e di qualità certificata».

L’andamento di bilancio di Deco Industrie degli ultimi anni, fotografa un fatturato che nel 2018 era di 154 milioni e credibilmente arriverà nel 2025, grazie all’operazione di Noale, a 260 milioni.
È aumentato considerevolmente nel corso degli anni anche il margine di contribuzione e nel 2024 è leggermente diminuito a causa della diminuzione del prezzo dei prodotti.
Il costo della manodopera diretta e indiretta (operai e impiegati) è stabile rispetto al 2023 mentre è in leggera flessione il costo del personale dirigente. La bolletta energetica, dopo il picco del 2022, è tornato vicino ai livelli degli anni precedenti.

Stanislao Giuseppe Fabbrino, amministratore delegato Deco Industrie, ha dichiarato: «nel corso di questi ultimi anni abbiamo consistentemente ridotto i debiti verso le banche utilizzando le nostre disponibilità liquide. È un processo virtuoso che ha ridotto gli oneri finanziari rendendoci più equilibrati dal punto di vista finanziario. La cooperativa è sempre più solida conseguendo il proprio record di 71 milioni di patrimonio netto. Deco Industrie cresce nel fatturato e ha fatto operazioni straordinarie, come l’acquisizione di quote di Fruttagel e l’operazione di Noale (prodotti cosmetici), finanziandole con risorse proprie».

«Siamo coerenti e manteniamo quanto annunciamo – ha dichiarato Antonio Campri, presidente Deco Industrie – e alle assemblee partecipa mediamente più dell’80% dei soci, ed è un oggettivo bel segnale di partecipazione alla vita cooperativa. Nel corso dell’anno abbiamo proseguito con i momenti di ascolto per intercettare le esigenze dei lavoratori, abbiamo sostenuto mutua futura (il piano sanitario offerto ai soci) e proseguiamo nel sostegno delle attività culturali, sociali e sportive delle realtà del territorio».

Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna, ha dichiarato, in chiusura dei lavori: «il bilancio presentato oggi è solido e Deco, nonostante abbia superato diversi stress test in questi anni, continua a crescere. La realtà di Deco è forte perché è formata da persone che provano orgoglio e partecipazione verso l’azienda e lo conferma anche l’alta affluenza a questa assemblea. Questi ingredienti aiuteranno Deco ad affrontare al meglio il cambiamento che il mondo sta attraversando che è sicuramente il più rapido e travolgente degli ultimi 100 anni».

Il gruppo Deco Industrie opera nel settore alimentare, detergenza casa e cosmesi a Ravenna, Bagnacavallo, Forlì, Imola, Bondeno e ora anche a Noale, e occupa un totale di 643 persone, quasi equamente suddivisi tra uomini e donne.

L’assemblea, aperta dal presidente Antonio Campri, è iniziata con il saluto ai nuovi soci lavoratori.

Oltre 3mila coristi diretti da Riccardo Muti per due giorni al Pala De André – FOTO

Grande successo per il nuovo progetto di Anna Leonardi e Michele Marco Rossi

«L’Italia che canta è la parte migliore del paese: migliore di quella parte che vorrebbe non farla cantare!». Riccardo Muti ha salutato con queste parole gli oltre 3mila coristi provenienti da ogni parte d’Italia che hanno partecipato l’1 e il 2 giugno a “Cantare Amantis Est”, sorta di masterclass aperta al pubblico.

Si tratta del nuovo progetto, curato da Anna Leonardi e Michele Marco Rossi, che emerge nel lungo cartellone di Ravenna Festival 2025 si inserisce nel solco di quelle Vie dell’Amicizia.

Le foto sono di Marco Borrelli e Silvia Lelli per Ravenna Festival

 

Prorogata la mostra della Classense sui “viaggiatori”. Quirico parla di Romolo Gessi

Lo scrittore ospite della biblioteca il 3 giugno

Il Genio Vagante Mostra Classense

Martedì 3 giugno alle 17, nella sala Dantesca della Biblioteca Classense di Ravenna, Domenico Quirico presenterà Il pascià. L’avventurosa vita di Romolo Gessi, esploratore, biografia del grande viaggiatore di origine ravennate (1831-1881) e protagonista, insieme a Francesco Negri e Pellegrino Matteucci, della mostra Il Genio Vagante. Negri, Gessi e Matteucci: storie di viaggiatori tra ‘600 e ‘800. A dialogare con lui sarà Benedetto Gugliotta, curatore della mostra.

Si annunciano inoltre due novità: visto il successo di pubblico, la mostra è stata prorogata fino al 12 luglio. Inoltre è appena uscito il catalogo, ricco di contributi e immagini, in vendita a 5 euro al bookshop della biblioteca.

Personaggio leggendario, Gessi fu governatore e pascià della provincia equatoriale del Fiume delle Gazzelle, nel Sudan, dove combatté ferocemente la tratta araba degli schiavi liberandone molte decine di migliaia. Morto tragicamente dopo una vita che fu una vera epopea, Gessi rivive per il grande pubblico nel volume di Domenico Quirico, editorialista de La Stampa e scrittore, che ripercorre le orme del grande viaggiatore e dei suoi personaggi salgariani. Quirico ha recentemente pubblicato Le quattro jihad. Lo scontro tra islam e Occidente da Napoleone a Hamas, che affronta tra le altre cose la vicenda del generale Gordon, amico e sodale di Gessi, ucciso nel 1885 a Khartoum.

Ancora oggi, dopo più di due secoli, la regione del Sudan e del Sudan del Sud è tutt’altro che pacificata. Accanto al riconoscimento delle evidenti colpe imperialiste, “Il pascià” propone un resoconto più sfumato, che, senza accondiscendere a un terzomondismo consolatorio, rivaluta meriti e colpe di un grande avventuriero in nome di una verità storica e giornalistica priva di pregiudizi ideologici.

Continuano inoltre le visite guidate alla mostra, condotte da bibliotecarie e bibliotecari esperti: mercoledì 4 giugno e sabato 14 giugno, in entrambi i casi alle 17 (informazioni e prenotazioni: segreteriaclas@classense.ra.it – tel. 0544.482112). Ultima visita guidata per famiglie con bambine e bambini dagli 8 ai 12 anni, invece, sabato 7 giugno alle 10.30 (informazioni e prenotazioni: segreteriaclas@classense.ra.it – tel. 0544.482151, telefonare dalle 9 alle 14).

I media inglesi rilanciano Ravenna. «Più turisti con i nuovi collegamenti aerei»

Reali Ravenna Royal Family

Ravenna e la sua offerta culturale unica sempre più apprezzate dalla stampa britannica: all’effetto Reali, in seguito alla recente visita di Re Carlo e della regina Camilla, si aggiunge l’effetto voli, grazie ai collegamenti giornalieri attivi quest’anno tra il vicino Aeroporto di Rimini e i tre scali londinesi di Heathrow, Gatwick e Stansted operati da British Airways, easyJet e Ryanair.

«Per la nostra città – sottolinea il neo sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni – è stato un onore accogliere re Carlo III e la regina Camilla, insieme con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Siamo pronti e impegnati per valorizzare la popolarità e l’apprezzamento nei confronti della nostra città anche in termini di destinazione turistica e culturale. L’eccezionale ricchezza di patrimonio storico-artistico e naturalistico del territorio trova ora condizioni per portare un concreto incremento di flussi turistici grazie ai nuovi collegamenti aerei tra Rimini e Londra».

Tra i media inglesi che in questi giorni hanno esaltato Ravenna, l’edizione web del prestigioso Independent (circa 21 milioni di utenti unici mensili), che mercoledì 28 maggio ha pubblicato online un articolo, a firma di Jordan Reynolds (ospite di un recente educational tour tra Rimini e Ravenna promosso da Apt Servizi Emilia-Romagna). Dopo una descrizione di Rimini, Reynolds evidenzia la vicinanza con la città sede di otto monumenti Unesco, dove Lord Byron “ha avuto una casa e una famiglia – una famiglia molto particolare”. Il giornalista si riferisce al periodo dal 1819 fino al 1821, quando Byron soggiornò con la sua amante Teresa Gamba e suo marito conte Alessandro Guiccioli a Palazzo Guiccioli. Palazzo oggi sede del Museo Byron, recentemente visitato dalla Regina Camilla, rimasta affascinata “da una valigia di Teresa, regalo di nozze per il matrimonio con suo marito, usata per raccogliere oggetti relativi a Byron, tra cui lettere e ciocche di capelli”.

“A pochi passi dal museo” – prosegue Reynolds – “si trova la Basilica ottagonale di San Vitale, che risale al VI secolo. È sede di mosaici di vetro sorprendenti e ben conservati ed è stata visitata dal Re in aprile”.

Ravenna è tappa obbligata per ammirare la ricca cultura del territorio anche per Eleanor Noyce, che nel suo articolo su Metro (quasi 60 milioni di visite mensili) sottolinea come “a poco meno di un’ora da Rimini ci sono otto monumenti del patrimonio mondiale dell’Unesco sparsi per la città, molti dei quali risalenti al V secolo d.C., e una ricchezza di bellissimi mosaici in mostra al Mausoleo di Galla Placidia e alla Basilica di San Vitale”. Una ricchezza musiva che si può apprezzare anche fuori dai siti Unesco, come sottolinea la giornalista britannica: “Non tutti sono nascosti all’interno di edifici: i mosaici sono così radicati nella cultura ravennate che fiancheggiano le strade e le piazze, con versioni moderne visibili al Parco della Pace, in Via di Roma e ai Giardini Speyer”. Noyce conclude la nota su Ravenna con un consiglio velato di humor britannico: “E non dimenticate di visitare la tomba del poeta e filosofo italiano Dante Alighieri mentre siete lì. Accreditato per aver scritto la Divina Commedia interamente in dialetto toscano, è spesso indicato come il “padre” della lingua italiana stessa. Un titolo piuttosto grande, sì?”.

Finiscono fuori strada con l’auto: due persone al Bufalini – FOTO

A Castiglione di Ravenna strada chiusa per un’ora per i rilievi

Tanta paura nel primo pomeriggio di oggi (1 giugno) in zona Castiglione di Ravenna, in via Torres, dove un’auto con due persone a bordo è finita fuori strada. Alla guida dell’utilitaria c’era un 80enne forlivese; al suo fianco una 65enne rumena.

Sul posto due ambulanze e l’elimedica, oltre ai vigili del fuoco che hanno estratto dalle lamiere le due persone, rimaste fortunatamente sempre coscienti. Entrambi sono stati trasportati al Bufalini (l’anziano in elicottero, la donna in ambulanza) con ferite giudicate di media gravità.

La strada è rimasta chiusa per circa un’ora. Sul posto per i rilievi (e per cercare di ricostruire la dinamica dell’incidente, che non ha visto nessun altro mezzo coinvolto) la polizia locale, con i carabinieri a supporto.

Riapre il giardino estivo della Casa delle Donne di Ravenna

Il programma di giugno tra presentazioni di libri e picnic

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Come da tradizione, il Fem Garden di via Rocca ai Fossi, giardino estivo della Casa delle Donne di Ravenna in zona Rocca Brancaleone, riapre le sue porte con l’arrivo della bella stagione. Il giardino è stato manutentato e curato per tutto l’anno dal gruppo di volontarie Le Giardiniere della Casa delle Donne, che hanno piantato, trapiantato, potato, annaffiato, «trasformandolo in una vera e propria oasi verde in centro città», assicurano le promotrici.

Lunedì 2 giugno dalle 11, il primo appuntamento è come sempre dedicato alla “Festa della Repubblica che ripudia la guerra”. L’iniziativa quest’anno è organizzata in collaborazione con Emergency Ravenna, che presenterà la campagna “R1PUD1A”. Seguirà un reading di poesie a cura del gruppo Donne in Nero di Ravenna dal titolo “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza” e il consueto picnic di pace, aperto a tutta la cittadinanza, in cui basta portare la propria coperta e qualcosa da condividere per il pranzo, al resto dell’organizzazione pensa la Casa delle Donne.

Il programma di giugno al Fem Garden è piuttosto ricco, anche grazie alle nuove collaborazioni e amicizie che sono state avviate con Emergency, Cose da femminucce, FMP, Dock 61 e Libreria Modernissima. Di seguito il calendario, a cui seguirà la programmazione per il resto dell’estate.

Giovedì 5 giugno alle 18
Thomas Casadei e Vittorina Maestroni presentano “Dalla parte delle bambine e delle donne. Elena Gianini Belotti e noi” (Mucchi Editore).

Lunedì 9 giugno alle 18.30
Cose da femminucce: porta i tuoi materiali da intreccio, aghi, filati, uncinetti e stoffe…

Venerdì 13 giugno alle 18
Fulvia Bandoli presenta “Il gruppo del mercoledì. Una storia femminista” (Futura Editrice)

Martedì 24 giugno alle 21
Il gruppo di lettura “Stregate dai libri” riflette insieme su “Autobiografia di mia madre” di Jamaica Kincaid

Mercoledì 25 alle 21
Donata Columbro presenta “Quando i dati discriminano” (Ed. Il Margine)

Lunedì 30 alle 21
Alessandra Carnaroli presenta “Non si tocca la frutta nei supermercati però i culi nelle metropolitane” (Giulio Einaudi Editore)

Il presidente del Ravenna Cipriani “festeggia” sul campo la Champions del Psg

Ignazio Cipriani è legato al presidente dei parigini che hanno battuto l’Inter nella finale di Monaco di Baviera

Cipriani Psg Inter

C’era anche il presidente del Ravenna Fc, Ignazio Cipriani, a “festeggiare” la Champions League appena vinta dal Psg, direttamente sul campo dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera.

Cipriani, infatti, è in ottimi rapporti con il presidente del Psg, Al-Khelaïfi, con cui pochi mesi fa era stato “paparazzato” durante una partita a padel (con anche la leggenda del tennis Novak Djokovic).

Il Psg ha vinto la prima Champions della sua storia, battendo in finale l’inter con un perentorio 5-0.

Noa e la musica come messaggio di pace

Tra gli ospiti internazionali del Ravenna Festival 2025, particolarmente significativa è la presenza di Noa, attesa il 2 giugno a Riolo Terme nell’ambito della rassegna “Romagna in fiore”, dove si esibirà insieme a Rachele Andrioli & Coro a Coro.

Nata a Tel Aviv nel 1969 da una famiglia di origini yemenite, Noa è cresciuta a New York, dove ha sviluppato la sua passione per la musica. Tornata in Israele a 17 anni, ha iniziato la sua carriera collaborando con Gil Dor, con cui ha creato un sound che fonde musica mediorientale, jazz e influenze pop.

Inutile negare che la presenza di una musicista israeliana in questo momento storico si carica di una valenza doppia, soprattutto se la sua musica ha sempre avuto il tema della pace e della convivenza come colonne portanti. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lei, partendo naturalmente dal suo lavoro di musicista.

Che tipo di concerto dobbiamo aspettarci al Ravenna Festival? Che brani pensa di eseguire?
«Sono molto onorata di tornare al Ravenna Festival, dove mi sono già esibita in passato. Avremo un vero “super gruppo” di musicisti sul palco. Insieme a Gil Dor, chitarrista e direttore musicale, ci sarà Daniel Dor, un batterista fantastico e nipote di Gil, Ruslan Sirota, pianista che ha vinto il Grammy, e Omri Abramov. Eseguiremo alcuni brani dal nostro nuovo album in uscita, The Giver, prodotto da Ruslan. E poi suoneremo una selezione di canzoni da vari dischi precedenti, con nuovi arrangiamenti e molto freestyle, oltre ad alcuni brani da Letters to Bach».

Tra le tantissime collaborazioni su progetti tanto eterogenei, a questo punto della sua carriera, come ama definirsi? Quale genere sente più suo e quali brani esegue con più entusiasmo?
«Ci ho messo trentacinque anni a definire me stessa come me stessa. Non mi interessano definizioni generiche o limitanti e non canto mai nulla che non sento profondamente mio».

Cosa la rende più orgogliosa della sua carriera? E quali collaborazioni?
«Sono orgogliosa di tutto quello che ho fatto; orgogliosa di essere da 35 anni con Gil ma anche orgogliosa di aver la forza e la passione per esplorare nuovi territori e nuove persone, sono orgogliosa del mio impegno per i diritti umani e le battaglie sociali e ambientali, orgogliosa di aver sempre difeso i valori umani e sopra ogni cosa la pace, sono orgogliosa di essermi fatta guidare dal cuore».

Come ricorda la sua collaborazione con il maestro Piovani e Benigni ne La vita è bella?
«Vi racconto la storia: quando Nicola Piovani mi contattò per chiedermi di collaborare alla colonna sonora scrivendo un testo, ascoltai il brano che mi aveva proposto e subito capii che non era la melodia giusta. Gli chiesi quindi di permettermi di scrivere le parole per il secondo brano, che mi sembrava più ritmato e più adatto a me. Lui fu molto sorpreso dalla mia richiesta perché non era ciò che aveva in mente. Stavo correndo un grosso rischio nel fare quella proposta: Piovani era già allora un compositore pluripremiato che apprezzavo tantissimo, un artista famoso e rispettato e molto più esperto di me, mentre io ero solo una cantante agli esordi. Avrebbe potuto dirmi di lasciar perdere e avrei perso la più grande occasione della mia carriera. Ma in cuor mio sapevo che il secondo brano era quello giusto per me. Gli proposi di scriverlo insieme a Gil, produrlo e, se non gli fosse piaciuto, sarei stata pronta a scrivere le parole per il primo, quello a cui pensava lui. Per fortuna, sia a Piovani che a Benigni piacque tantissimo quello che Gil e io avevamo fatto e il resto è storia (la colonna sonora, con quella canzone, “Beautiful That Way”, vinse il premio Oscar, ndr). Sono orgogliosa di quella collaborazione, del coraggio e della sensibilità che richiese quel successo. Quella canzone ha toccato ormai milioni di cuori nel mondo».

E in futuro? Con chi vorrebbe lavorare?
«Mi piacerebbe collaborare con molti artisti e nessuno. Sono curiosa di tutto quello che riguarda la musica e i musicisti, ma conto solo su me stessa. Collaborerò con chiunque troverò affascinante e talentuoso, indipendentemente dal successo commerciale».

Ci può dire qualcosa dei suoi prossimi progetti?
«Sono completamente assorbita dal progetto The Giver, un nuovo album di cui sono particolarmente felice».

Qui si esibirà in una delle tante aree che sono state alluvionate: qual è il suo rapporto con la Romagna e come ha seguito gli eventi calamitosi che si sono susseguiti? Come artista, crede sia importante o possibile contribuire a far crescere la consapevolezza tra i cittadini e i suoi fan a proposito del cambiamento climatico?
«Ho suonato spesso in Romagna e amo questa regione. La notizia delle inondazioni mi ha rattristata e preoccupata, ho pregato che i miei amici qui fossero sani e salvi. Credo che il cambiamento climatico sia l’enorme sfida della nostra epoca: richiede una cooperazione internazionale e sempre maggior consapevolezza. Stiamo sprecando tempo in guerre inutili mentre la vera guerra, la più disastrosa di tutte, viene ignorata o addirittura negata! Personalmente sono coinvolta nel progetto chiamato “Reefs of Hope” che riguarda la necessità impellente di proteggere la barriera corallina del Mar Rosso settentrionale».

E la guerra? La musica può ancora mandare un messaggio di pace?
«Certo che può… e dovrebbe farlo. Sempre».

Come sta vivendo la situazione in Israele e Palestina? Che rapporto ha ancora con il suo Paese di origine? Come potrebbe spiegare a un europeo, un italiano, cosa sta succedendo? Concorda con l’uso del termine “genocidio” per descrivere quanto sta accadendo a Gaza?
«Questo è un momento molto difficile sia per gli israeliani che per i palestinesi. Siamo entrambi ostaggi di leadership distruttive, estremiste, corrotte e pericolose. In questo momento ci stanno entrambe trascinando in un orrendo bagno di sangue, una spirale di violenza che non fa che peggiorare, una trappola mortale, senza soluzioni all’orizzonte. Entrambi i nostri popoli dovrebbero fare tutto il possibile per liberarsi di Hamas e Netanyahu. Sono contenta quando vedo le dimostrazioni contro Hamas a Gaza e le enormi manifestazioni contro Netanyahu e la sua coalizione estremista e contro la guerra, nel mio paese. Io per prima sono molto attiva in questo senso. Inoltre, nella società civile c’è una forte collaborazione tra palestinesi e israeliani, che è motivo di speranza. Diverse organizzazioni con cui collaboro, come Standing Together, Women Wage Peace, Women of the Sun, Parent’s Circle Family Forum, Combatants for Peace, e molte altre, stanno mostrando incredibili capacità di resilienza e umanità radicale in questi tempi orribili, aiutandosi le une con le altre, chiedendo la pace. Credo che l’orribile catastrofe in cui viviamo possa essere anche un’opportunità per mettere fine a questo incubo! L’unica soluzione è un dialogo che parta da un rispetto reciproco e la definizione di due stati confinanti. Potremo vedere la guarigione quando ci saranno un lutto e un dolore reciproci per le cose terribili che ci siamo fatti gli uni agli altri in decenni di conflitto. Da questo potranno nascere una creatività reciproca, la ricostruzione e la pace. Serve un accordo locale, con il sostegno e le rete di sicurezza della comunità internazionale. Questa sarebbe la strada da seguire, ma sarà possibile farlo solo dopo che sia Netanyahu che Hamas saranno stati sostituiti da una leadership decente, in grado di portare speranza a entrambi i popoli».

(l’intervista – traduzione a cura di Federica Angelini – è stata realizzata a metà aprile e pubblicata sul Ravenna Festival Magazine, a cura della nostra redazione)

I pulcini di Fratino prendono il volo: «Unico nido giunto a schiusa in regione»

Nati a Marina Romea, sotto l’occhio vigile dei volontari dell’associazione che vuole tutelare la specie

Fratino Davide Aresti
Uno dei due juvenes nati il 27 aprile e involati a Marina Romea, qui ritratto a 32 giorni (foto di Davide Aresti dell’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani)

Si è conclusa con successo la nidificazione del fratino, specie a possibile rischio estinzione, sulle spiagge di Marina Romea. A darne notizia è la rete di associazioni “Salviamo il fratino” della costa ravennate e cervese: nel dettaglio, viene spiegato, «la “Fratina” inanellata Bcj è ritornata nello stesso luogo dove aveva nidificato nel 2022, dopo la parentesi del 2023 e 2024 presso gli stabilimenti Ondina e Paradiso a Marina di Ravenna, riuscendo a portare all’involo due dei tre pulcini nati il 27 aprile nella spiaggia libera tra gli stabilimenti Malaika e Graziella».

A quanto risulta alle associazioni il nido sull’arenile ravennate «è l’unico giunto a schiusa quest’anno” sulla sabbia dell’intera costa emiliano-romagnola e – viene sottolineato – a questo punto la tutela anche di un solo pulcino diventa fondamentale per la sopravvivenza della specie nella nostra Regione».

Sul posto 25 volontari, alcuni provenienti da Bologna, Faenza, Massa Lombarda, Imola, Lugo e Alfonsine hanno controllato che le zone dove sostavano i piccoli fossero in sicurezza e hanno risposto alle curiosità dei bagnanti che chiedevano informazioni (fonte Ansa.it).

«Interrompere ogni relazione istituzionale con l’attuale governo israeliano»

La lettera del presidente della Regione De Pascale «a fronte delle gravissime violenze in atto a Gaza»

Regione Israele Palestina

«A fronte delle gravissime violenze in atto nella Striscia di Gaza, che continuano a colpire duramente la popolazione civile – come dimostrano anche i drammatici eventi degli ultimi giorni a Rafah – e in considerazione del procedimento avviato dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità, vi invito a interrompere ogni forma di relazione istituzionale con i rappresentanti del suddetto Governo e con tutti i soggetti a esso direttamente riconducibili che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di porre fine al massacro in corso, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato».

A scriverlo il presidente della Regione, Michele de Pascale, in una lettera inviata alla Giunta e a tutti i direttori generali e dirigenti della Regione Emilia-Romagna e delle Agenzie regionali a essa collegate.

«Ciascuno di noi è chiamato a fare quanto è nelle proprie possibilità, nel pieno rispetto delle leggi e delle competenze costituzionali, per contribuire a fermare le violenze in corso», sottolinea ancora de Pascale, ricordando che «questa posizione è assunta nei confronti dell’attuale Governo israeliano, non del popolo israeliano, né tanto meno delle persone di religione ebraica e delle comunità ebraiche presenti in Emilia-Romagna, da sempre protagoniste del dialogo interreligioso e dell’impegno contro ogni forma di violenza».

«La nostra Regione – conclude de Pascale – ha promosso con tutte le proprie forze la pace tra israeliani e palestinesi, ha condannato senza ambiguità le organizzazioni terroristiche come Hamas, il massacro del 7 ottobre e chiesto la liberazione degli ostaggi». E, «coerente con i valori della Costituzione Repubblicana, contrasta ogni forma di antisemitismo, razzismo e discriminazione, ovunque si manifestino».

Fruttagel: fatturato a quota 156 milioni di euro, occupati stabili

Nonostante guerra e inflazione. «Azienda in salute». Allo stabilimento di Alfonsine lavorano 640 personeFruttagel

La Fruttagel di Alfonsine ha presentato i dati di bilancio 2024 durante l’assemblea svoltasi a Faenza venerdì 30 maggio. Il fatturato, in leggero aumento nel 2024, si attesta sui 156 milioni di euro (era meno di un milione in meno l’anno precedente), di cui il 36% di succhi di frutta, bevande frutta, bevande vegetali e tè, il 46% di ortaggi surgelati, il 16% di derivati del pomodoro.

Fruttagel ha occupato, nel 2024, 640 persone nello stabilimento di Alfonsine (di cui 444 donne) e 176 persone nello stabilimento di Larino (di cui 138 donne), numeri che si mantengono stabili.

Nel corso dell’assemblea gli esponenti di Fruttagel hanno parlato della  “tempesta perfetta” che si è abbattuta sull’economia e sui consumi – formata dalla guerra in Ucraina che ha aumentato i prezzi dell’energia e delle materie prime, e l’aumento dell’inflazione, che si sono aggiunti al cambiamento climatico ormai in corso negli ultimi anni. Queste problematiche hanno portato i consumatori italiani a contrarre i propri consumi riducendo l’acquisto di prodotti considerati meno indispensabili. Tuttavia, segmenti come le bevande vegetali e le verdure surgelate hanno mostrato una crescita sostenuta, indicando una tendenza verso scelte alimentari percepite come più salutari e sostenibili. Il mercato mostra infatti evidenti andamenti che premiano il segmento “senza zuccheri aggiunti”, “zero zuccheri aggiunti”, “free from”, “rich from”, così come le bevande vegetali e il “bio” in generale.

«I numeri che portiamo all’assemblea – ha dichiarato Stanislao Giuseppe Fabbrino, presidente Fruttagel – sono positivi e di questo ringraziamo tutti i lavoratori perché ciascuno è responsabile di quei risultati. Gli indici sono in crescita, l’azienda è in salute e nel 2024 è accaduto un importante cambio nel capitale dell’azienda: Deco Industrie ha acquisito le quote di Coind e questo ci lega e ci avvicina ancora di più. Con questa energia, questi numeri e questo spirito, credo che possiamo affrontare con grande serenità i prossimi 30 anni».

«Nonostante le difficoltà esterne – dichiara Paolo Cristofori, direttore generale – Fruttagel rimane solida pur asciugando la marginalità. Il futuro ci impensierisce: i clienti ci chiedono di abbassare i prezzi mentre le materie prime e l’energia continuano ad aumentare. Dobbiamo essere più efficienti, prestare massima attenzione ai costi e investire integrando gli elementi di sostenibilità ambientale nel nostro business».

Due colpi in gioielleria da 45mila euro: il “palo” era sulla sedia a rotelle

I furti a Punta Marina e Cervia in aprile, facendo un buco nella vetrina. Indagate due persone

Controlli Carabinieri

È stato sufficiente praticare un foro nella vetrina – con una fresa circolare di tipo professionale – per arraffare gioielli e monili vari per un bottino complessivo da 45mila euro.

Sono stati però individuati e poi denunciati i due ladri che hanno preso di mira, nel mese di aprile scorso, dapprima una gioielleria in pieno centro a Cervia e poi in un’altra di Punta Marina Terme. In entrambi i casi, l’allarme non era scattato e i due furti sono stati scoperti dai rispettivi titolari alla riapertura del negozio dai rispettivi titolari.

In particolare, a Punta Marina, nella notte tra giovedì e venerdì 18 aprile, sono stati rubati anelli, bracciali, catenine e orecchini dalla mensola centrale in esposizione alla gioielleria “Merendi”. Gli investigatori hanno potuto constatare che, una volta praticato il grosso foro, i ladri erano riusciti ad afferrare i preziosi presenti in vetrina, non prima di aver spostato, con l’aiuto di un bastone telescopico, le telecamere presenti fuori dal negozio. Sempre grazie all’analisi dei filmati, i militari sono riusciti a verificare che il furto era stato consumato in poco tempo, verso le quattro del mattino da due ladri, entrambi travisati da sciarpe e cappellini, uno dei quali, “il palo”, nei paraggi della gioielleria, su una carrozzina tipo handbike elettrica. Dopo il colpo, i responsabili si sono allontanati a bordo di un’utilitaria.

Grazie allo scambio operativo di informazioni tra i vari reparti dei carabinieri, i militari di Marina di Ravenna hanno poi accertato che la stessa coppia di malviventi, sempre praticando un grosso foro sulla vetrina, aveva già messo a segno un colpo analogo durante la notte tra il 7 e l’8 aprile ai danni del negozio situato in pieno centro a Cervia, arraffando orecchini ed anelli con diamanti presenti in vetrina (per un valore di circa ventimila euro).

Informata la procura, è stata emessa un’adeguata misura cautelare personale a carico di entrambi gli indagati. Nel primo pomeriggio del 30 maggio, dopo averli rintracciati, i carabinieri di Marina di Ravenna hanno notificato e dato esecuzione alla misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, con permanenza notturna in casa, a carico di un 64enne, con precedenti specifici per rati contro il patrimonio, e di un 52enne, incensurato, entrambi abitanti a Lido Adriano.

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