venerdì
07 Novembre 2025

Il turismo di Ravenna in una ricerca dell’Università del New Mexico

Il lavoro del professor Lanucara mette a confronto località italiane e americane a proposito di «sviluppo culturalmente sostenibile»

Valigia

Ravenna è tra i casi di studio dell’Università del New Mexico come esempio virtuoso di economia turistica. Merito di una ricerca sullo “sviluppo culturalmente sostenibile” condotta dal pugliese Lucio Lanucara, docente di relazioni internazionali alla facoltà statunitense, che mette a confronto alcune località turistiche italiane e americane per analizzarne i pregi e le criticità.

Lanucara
Lucio Lanucara

Professor Lanucara, cosa significa “turismo culturalmente sostenibile”?
«È un modello di sviluppo economico fondato sulla tutela e la valorizzazione delle risorse culturali di un territorio, intese in senso ampio. Non si tratta solo di eventi, musica e arte, bensì di tutto ciò che costituisce la storia e l’identità di un luogo, compresi gli aspetti paesaggistici. Per sostenere la comunità anziché distruggerla, lo sviluppo turistico deve essere coerente con l’identità locale. Preservando la propria cultura, una località può restare una meta turistica nel medio e lungo periodo; mentre se segue le mode, rischia di entrare in crisi nel giro di pochi anni. Ravenna è un esempio positivo in questo senso».

Uno dei problemi dell’economia turistica è la dipendenza da una domanda esterna, che può venire meno da un giorno all’altro a causa di motivi incontrollabili. La cultura può essere un antidoto a questo rischio?
«Sì, a patto che un territorio non converta la sua intera economia al turismo. Vivere al 100 percento di turismo è un errore, proprio perché può venire a mancare all’improvviso. Invece lo sviluppo culturalmente sostenibile prevede che le istituzioni, le imprese e la società civile creino un modello in cui il turismo è solo una parte dell’economia locale, intrecciata alle altre attività».

Perché l’overtourism è un problema?
«L’eccesso di turismo distrugge le risorse e i territori. Se tutti mettono in affitto la propria casa su Airbnb, non resta più nessuno a vivere in una città e perciò viene a mancare la sua identità. Se un travel influencer di Instagram porta una marea di persone in un luogo, può attirarle altrove l’anno successivo. Passate le mode, resta il deserto».

Quali località, oltre a Ravenna, ha preso in esame come esempi di turismo sostenibile?
«Piombino, Assisi, Tivoli, Ponza, Taormina, Pantelleria e alcune città pugliesi, che sto comparando con alcune città del New Mexico. Tra queste Hatch, nota in tutto il mondo per la produzione del peperoncino Jalapeño, e la capitale Santa Fe, che ha un forte patrimonio culturale e architettonico che attira molti turisti. Mi interessano i territori in cui la popolazione e le istituzioni si oppongono al fenomeno che negli Usa è definito “walmartizzazione”: quando arriva il grande capitale, le piccole attività locali scompaiono e i profitti vanno fuori dal territorio. Se si punta a far crescere il turismo, bisogna fare molta attenzione a queste derive che generano impoverimento. È sempre meglio preservare le attività e i lavoratori locali, generando una ricchezza diffusa ed equa».

Perché a Ravenna non è avvenuta la walmartizzazione?
«C’è un tessuto economico e politico che resiste nel difendere un certo modello turistico, fatto di piccole aziende a conduzione familiare che prestano una grande attenzione individuale e specifica a ogni cliente. Il contrario di ciò che fa il grande capitale. D’altronde in Romagna il mare non è il migliore d’Italia, perciò sono stati costruiti altri vantaggi competitivi, che stanno nel miglioramento dell’esperienza».

Con l’aumento del turismo in corso, c’è il rischio che il grande capitale arrivi anche qui?
«Il pericolo maggiore è con l’applicazione della direttiva Bolkestein. Mettendo a gara le concessioni sul mercato, magari in grandi lotti, sarebbe immancabile l’arrivo del grande capitale. Che farebbe ampio ricorso al lavoro esternalizzato e sottopagato, nonché agli arredi e materie prime acquistati all’estero anziché dagli artigiani locali. In generale, porterebbe la ricchezza altrove anziché lasciarla sul territorio».

Quali sono le migliori caratteristiche di Ravenna per il turismo?
«A fare la differenza è la sua unicità storicoculturale. Una bella spiaggia si trova anche in Egitto o in Albania, mentre i mosaici e i monumenti bizantini sono solo qui. Inoltre sono fondamentali il patrimonio gastronomico e i costi contenuti».

E i difetti?
«La carenza di strutture ricettive nelle località balneari, con pochi alberghi e spesso vetusti».

Sulla costa ravennate, l’assenza di alberghi è anche un elemento positivo: qui non è arrivata la cosiddetta “riminizzazione”, perciò in spiaggia domina la pineta anziché il cemento.
«Questo è un valore aggiunto; tuttavia gli alberghi si possono costruire anche a due chilometri dalla costa e mantenendoli sotto certe altezze. Altrimenti, con l’aumento della domanda turistica, c’è il rischio del dominio di Airbnb. Che porterebbe a distruggere il tessuto sociale ed economico del territorio».

Arriva il torneo di padel firmato da Vieri, una tre giorni tra sport e beneficenza

Le finali della Bobo Summer Cup si disputeranno dal 18 al 20 luglio in spiaggia libera. Il campione: «È come tornare a casa»

Sindaco Di Cervia Mattia Missiroli E Bobo Vieri

La “Bobo Summer Cup Padel 2025” farà tappa a Cervia dal 18 al 20 luglio: il format estivo che unisce sport e beneficenza è diventato ormai un evento di culto tra gli appassionati di padel e le finali di quest’anno, insieme ad altri eventi importanti saranno giocati nella spiaggia libera di Cervia.

«Stiamo lavorando a una programmazione di alto livello su sport, eventi e cultura – dichiara il sindaco di Cervia Mattia Missiroli -. Siamo molto orgogliosi di annunciare che Bobo Vieri e la sua Bobo Summer Cup Padel 2025 quest’estate hanno scelto le nostre spiagge: l’evento, di forte richiamo, oltre a portare in città famosi campioni regalerà momenti di grande sport e spettacolo».

L’evento è stato presentato oggi, domenica 9 febbraio, a Milano, alla Borsa internazionale del turismo (Bit), nei padiglioni della Regione Emilia Romagna. La Summer Cup è un circuito amatoriale di padel dove l’icona del calcio italiano Christian Vieri e i suoi amici ex calciatori sfidano i loro fan in partite piene di emozioni, divertimento e condivisione di valori: anche l’edizione 2025, infatti, avrà uno scopo benefico: supporterà l’associazione “Sostegno 70” a favore del progetto benefico “Un Brutto t1po!”, insieme per la ricerca nel campo del diabete di tipo 1 e il supporto alle famiglie dei piccoli colpiti da questa malattia.

«Mi riempie di gioia sapere che Cervia ha accolto l’evento con grande entusiasmo – ha aggiunto Vieri -. Per me è come tornare a casa, perché Cervia e Milano Marittima sono come una seconda casa. Quest’estate porterò con me grandi campioni per vivere la Romagna e la città alla quale sono affezionato da sempre».

Il Ravenna dilaga contro l’Imolese: ora è fuga vera insieme al Forlì

Serie D: altre vittorie per giallorossi e “galletti”, che approfittano del pareggio del Tau Altopascio

ravenna calcio
La festa al Benelli dopo il gol di Biagi del 2-0

A 11 giornate dalla fine, è ufficiale la fuga di Ravenna e Forlì, appaiate, in testa alla classifica del girone D del campionato nazionale di calcio di serie D (in palio solo una promozione). Con il pareggio di Corticella, il Tau Altopascio si stacca infatti a 5 punti di distanza dalla coppia di testa, che continua invece a proseguire spedita.

Il Ravenna nel derby contro l’Imolese, dopo un primo tempo non brillante concluso in vantaggio solo grazie a un autogol, ha dilagato nella ripresa con l’incornata di Biagi, il gran gol dopo serpentina del nuovo acquisto Ilari (che si è però infortunato nella stessa azione) e il rasoterra di capitan Rrapaj, vincendo 4-0 davanti ai propri tifosi.

Il Forlì invece ha vinto con il minimo sforzo (1-0) in casa dell’ultima in classifica Fiorenzuola.

Domenica prossima, 16 febbraio, il Ravenna sarà impegnato a Piacenza mentre il Forlì ospiterà il Cittadella Vis Modena, entrambe squadre che stanno lottando per evitare i play-out.

Il derby che potrebbe valere una stagione è in programma al Morgagni di Forlì il 23 marzo.

Lavori al via per il ripristino del campo sportivo alluvionato

L’intervento, dal valore di 380mila euro, sarà finanziato da una donazione del gruppo Barilla

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Sono iniziati i lavori di ripristino dell’impianto sportivo “Guido Buscaroli” di Conselice, gravemente danneggiato durante l’alluvione di maggio 2023.

L’intervento avrà un costo d 380 mila euro, e sarà finanziato grazie a una donazione della Fondazione Barilla. Ad occuparsi dei lavori (il cui termine è previsto entro la fine di luglio) è l’impresa Ingegneria Emiliana Srl di Modena.

In particolare, verrà rifatto l’impianto elettrico della centrale termica e dell’impianto di distribuzione termo-idraulica di tutti gli spogliatoi; saranno ripristinate le compartimentazioni di sicurezza nel sottotribuna, le porte interne saranno sostituite e saranno installate nuove torri faro a servizio del campo principale da calcio. La struttura sarà infine ritinteggiata.

«L’impianto Buscaroli è un punto di riferimento per lo sport nella nostra comunità di Conselice, soprattutto per le nuove generazioni – afferma il sindaco di Conselice Andrea Sangiorgi -. Un ringraziamento importante alla Fondazione Barilla per la cospicua donazione che ci permette di restituire un campo da calcio ripristinato e rigenerato. La conclusione dei lavori in estate permetterà la ripresa totale delle attività per la prossima stagione».

L’Opera di Santa Teresa entra nel terzo settore

L’iscrizione al registro e la costituzione del ramo Ets permetteranno alla fondazione di accedere a bandi pubblici e privati, erogare fondi a scopi sociali e ricevere i contributi del 5×1000

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L’Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù entra nel mondo del Terzo Settore, grazie ala costituzione del Ramo Ets (Enti Terzo Settore) e all’iscrizione di gennaio 2025 al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Attraverso il Ramo, l’Opera gestisce le attività caritative dell’ente religioso, portando avanti i principi e i valori del suo fondatore don Angelo Lolli a sostegno di uomini, donne, bambini, anziani poveri e indigenti, che vivono ai margini della società. Tra i progetti attualmente attivi nell’ETS vi sono la Mensa dei Poveri (gestita in partnership con la Caritas Diocesana), il servizio Docce, Guardaroba e Ristoro”, l’Ambulatorio della Solidarietà e lo spazio della solidarietà.
Entro l’estate, inoltre, sarà ultimato l’ampliamento della Casa della Carità “don Angelo Lolli” e inaugurato il nuovo dormitorio.

«Queste prossime aperture rappresentano opere di carità significative ed emblematiche del Giubileo della Diocesi di Ravenna – Cervia -. spiega Matteo Casadio, Amministratore del Ramo ETS -. Il Ramo permette di stringere forti sinergie con altri enti e associazioni di volontariato del territorio. È proprio grazie a tali collaborazioni che sarà possibile contribuire attivamente al sostegno alimentare, di prima accoglienza e di supporto al reinserimento nella società e nel mondo del lavoro delle persone fragili e indigenti».
L’inserimento dell’Opera di Santa Teresa fra gli enti del Terzo Settore rappresenta inoltre un’opportunità di maggior presenza sul territorio, perché consente l’accesso a bandi pubblici e privati, all’erogazione di fondi a scopi sociali e ai contributi del 5×1000. Inoltre, donando all’Opera di Santa Teresa del Bambino Gesù – ramo ETS, come privato o azienda, sarà possibile usufruire dei benefici fiscali previsti dal Codice del Terzo Settore.

Cordoglio a Faenza per Roberto Ravagli e Rita Bisi, scomparsi nell’incidente in A14

L’uomo era il titolare di un noto studio di architetti in città, la moglie lavorava come operatrice shiatsu

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Cordoglio a Faenza per la morte di Roberto Ravagli e Rita Bisi, le vittime dell’incidente di ieri pomeriggio (8 febbraio) sul tratto di A14 tra Ravenna e Faenza. La coppia sarebbe andata fuori strada a bordo della propria Volkswagen a seguito di una sbandata improvvisa.

L’uomo, di 69 anni, era titolare dal 1995 dello studio di architettura Ravagli, conosciuto in città e impegnato nella realizzazione di progetti la progettazione del seminario diocesano di Faenza, e la progettazione e direzione di numerosi lavori eseguiti all’interno della Cattedrale. La moglie invece, di 67 anni, lavorava come operatrice Shiatsu. Secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino in edicola oggi, la coppia lascia tre figli.

Anche il sindaco di Faenza, la giunta e l’intera amministrazione comunale esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa dei due cittadini e la vicinanza alla famiglia: «La notizia, giunta in modo improvviso e doloroso, ha scosso profondamente l’intera comunità, lasciando attoniti tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerli e apprezzarli – commentano dall’Amministrazione -. L’architetto Roberto Ravagli era un professionista stimato e apprezzato non solo a Faenza, ma anche al di fuori della nostra città, che lascia un segno indelebile con il suo impegno e la sua passione per il territorio anche nel mondo del sociale. La sua scomparsa, insieme a quella di Rita Bisi, rappresenta una perdita immensa e dolorosa per tutta la nostra comunità. «In questo momento di grande dolore, esprimiamo la nostra vicinanza e il nostro affetto ai figli della coppia, uno dei quali nostro dipendente, con il cuore rivolto a loro in segno di solidarietà e sostegno».

Derby al Benelli, il Ravenna ospita l’Imolese per restare in testa alla classifica

Serie D: continua la sfida a distanza tra giallorossi e Forlì, attesi dal Fiorenzuola ultimo in classifica

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Il Ravenna – capolista del gruppo D del campionato nazionale di calcio di serie D – torna davanti ai propri tifosi per il derby romagnolo contro un’Imolese sesta in classifica ma in crisi di risultati, reduce da 4 pareggi e tre sconfitte (l’ultima in casa contro il fanalino di coda Fiorenzuola) nelle ultime sette partite.

Fischio d’inizio alle 14.30 di domenica 9 febbraio.

Si tratta di un’altra partita fondamentale per i giallorossi, che guidano invece la classifica in coabitazione con il Forlì, impegnato invece sul campo dello stesso Fiorenzuola, per il più classico dei testacoda.

Tra i tifosi arrivano nuovi appelli a riempire il Benelli, che quest’anno è tornato a essere un fattore, con alcune migliaia di spettatori tutte le domeniche a spingere il Ravenna in casa.

L’auto sbanda e finisce fuori strada: muoiono un uomo e una donna

L’incidente lungo l’A14. Le vittime erano del Faentino

Tragedia nel pomeriggio di sabato 8 febbraio in autostrada, nel tratto dell’A14 tra la diramazione per Ravenna e il casello di Faenza.

Un uomo di 70 anni e una donna di due anni più giovane sono morti, dopo essere finiti fuori strada con la loro Volkswagen.

L’incidente è avvenuto attorno alle 16. I due stavano viaggiando in direzione Sud, quando una sbandata improvvisa li ha fatti letteralmente volare fuori strada. La donna è sbalzata fuori dall’abitacolo, l’uomo invece è stato estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco, ma i sanitari del 118, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Stando alle prime informazioni, erano residenti nel Faentino.

Atersir sosterrà il 70% delle spese per l’allacciamento idrico delle case sparse

La Pigna reclama il ruolo centrale nel raggiungimento del nuovo accordo. La replica di Del Conte: «La decisione è principalmente frutto dell’impegno dell’Amministrazione comunale». Verlicchi accusa invece l’assessora di aver imposto un ultimatum ai proprietari

L’agenzia regionale Atersir ha deciso di sostenere il 70 percento dei costi di allaccio alla rete idrica pubblica per le abitazioni non ancora servite: le cosiddette “case sparse”. Il 27 gennaio scorso, Atersir ha modificato il proprio regolamento (punto 3 comma 2bis), portando il contributo dal 50% al 70%: trattasi di un passaggio fondamentale che permette a tutte quelle case presenti su tutto il territorio regionale che ad oggi non sono ancora collegate alla rete idrica, di usufruire di un bene primario: l’acqua potabile. Un problema che si protrae da oltre 40 anni e che vede decine e decine di abitazioni del territorio, escluse dall’utilizzo dell’acqua pubblica. La modifica sarà operativa dal prossimo bando, la cui uscita è prevista nel periodo tra luglio e dicembre 2025.«Dopo decine di atti e proposte da noi presentati al Consiglio comunale e all’Assemblea regionale tramite Marco Mastacchi-Rete Civica, l’agenzia ha finalmente deciso di accollarsi il 70% dei costi di allaccio – commenta Veronica Verlicchi, capogruppo di Lista Civica La Pigna -.  Una modifica che sancisce anche la sconfitta della linea tenuta sino ad oggi dal Pd di Ravenna, Infatti, sia l’ex sindaco Michele de Pascale sia l’assessore ai lavori pubblici Federica Del Conte, avevano dato un ultimatum ai residenti delle “case sparse” di San Pietro: o accettate di pagare la vostra quota di costi, pari a 40.000 euro a testa, o rimarrete senza allacciamento idrico. Una diktat al quale i cittadini interessati hanno categoricamente e con indignazione rifiutato. E a ben vedere». La lista civica sembra rimarcare dunque il suo ruolo decisivo nella modifica del regolamento, promettendo di insistere nelle prossime mozioni su questa via chiedendo al comune di rispettere l’impegno del comune di coprire (da solo e/o tramite Ravenna Holding Spa) del 30% di costi rimanenti.

Dall’amministrazione comunale risponde Federica Del Conte: «La decisione di Atersir di aumentare la quota dei costi dalla stessa sostenuti per gli allacciamenti alla rete idrica delle case sparse è principalmente frutto dell’impegno dell’Amministrazione comunale, del gruppo consigliare del Pd e del consiglio territoriale di San Pietro in Vincoli – afferma l’assessora ai Lavori pubblici -. Nei primi mesi del 2024 il gruppo consigliare del Partito democratico ha presentato al consiglio comunale un ordine del giorno a firma dei consiglieri Lorenzo Margotti e Igor Bombardi, sottoscritto dalla maggioranza e solo successivamente da forze di minoranza, che chiedeva al sindaco e alla giunta di trovare una soluzione a diverse problematiche legate alla realizzazione degli estendimenti della rete idrica alle case sparse. In particolare si chiedeva di definire soluzioni per ridurre i costi a carico dei privati nei casi in cui risultassero molto elevati e difficilmente sostenibili».

L’Amministrazione comunale afferma di non aver mai dato nessun “ultimatum” ai cittadini coinvolti da questa problematica , come invece sostiene il gruppo La Pigna. «Insieme al sindaco de Pascale ci siamo sempre resi disponibili ad incontri con la cittadinanza e a ricercare soluzioni con gli enti preposti. Ci siamo rivolti ad Atersir per avviare un confronto costruttivo e creare le basi per definire una possibile soluzione. Con grande soddisfazione il regolamento per gli estendimenti di rete acquedottistica a favore delle case sparse esistenti è stato aggiornato con deliberazione del consiglio d’Ambito n. 3/2025 del 27 gennaio 2025 e propone nuove possibilità e alternative – continua Del Conte -. Va però doverosamente precisato che la Pigna non sembra aver compreso appieno i contenuti della modifica del regolamento, diffondendo informazioni  errate a discapito di quei cittadini che il problema ce l’hanno e che vengono così fuorviati nelle aspettative di risoluzione del problema. Il regolamento modificato infatti amplia le possibilità di intervenire prevedendo casistiche differenti, confermando sempre un contributo da parte del privato, comunque significativamente ridotto».

Alla risposta del Comune, segue un nuovo intervento di Verlicchi, che ribadisce le posizioni originarie: «La Del Conte pochi giorni fa aveva chiesto 29 mila euro per gli allacciamenti. L’Assessora ha inviato ad alcuni proprietari di case sparse, una lettera tramite raccomandata con relativa documentazione di Hera S.p.A., nella quale proponeva loro di accollarsi 29 mila euro per coprire il costo relativo all’estensione della rete idrica. Una sorta di sconto, rispetto ai 40 mila euro proposti in precedenza sempre dall’Assessore Del Conte agli stessi proprietari a fine 2023, sia tramite raccomandata che attraverso uno specifico incontro nel quale aveva dato l’ultimatum».

Secondo quanto riportato da Verlicchi, Ravenna Holding riceve ogni anno da Hera S.p.A., che ne ha la concessione, oltre 3 milioni di euro per la manutenzione e l’estensione della rete idrica comunale e per questo dovrebbe intervenire per la risoluzione del problema. «Il Regolamento per l’estensione di Atersir fu modificato per la prima volta pochi anni fa dal consigliere regionale di Rete Civica Marco Mastacchi, su sollecitazione de La Pigna. Tale modifica aveva consentito ad Atersir di coprire per il 50% il costo dell’intervento preventivato da Hera S.p.A: a questo proposito, l’Assessore Del Conte aveva fatto bocciare le mozioni de La Pigna che chiedevano di far coprire il restante 50% del contributo dal Comune di Ravenna e/o da Ravenna Holding – continua la capogruppo -. Risulta agli atti che il Comune abbia partecipato al bando di Atersir scadente dapprima a gennaio 2023, integrando poi l’istanza qualche mese dopo la scadenza, indicando solamente alcune case sparse, per lo più di San Pietro in Vincoli e delle Ville Unite. Il bando Atersir, giustamente, prevedeva che ogni Comune dovesse pubblicare un avviso pubblico per la manifestazione di interesse da parte dei privati, al fine di cogliere l’opportunità di poter eventualmente contare sul contributo del 50% per l’abbattimento dei costi. Facendo così, l’amministrazione PD e l’Assessore Del Conte hanno lasciato fuori la maggioranza delle centinaia di famiglie proprietarie delle case sparse, che sono prive dell’acqua pubblica da oltre 40 anni e che sono rimaste ignare di questa eventuale possibilità».

Cervia mette in campo influencer, manifesti a Milano e pubblicità su Google

Alcune delle strategie di promozione della nuova fondazione nata nel 2023 per unire il Comune e sei soci privati. Per le campagne 2025 investiti oltre 700mila euro. Ne parla il presidente

Cervia E Mima

La promozione turistica di Cervia è affidata dall’aprile del 2023 a Cervia In, la Fondazione a partecipazione pubblica e privata che ha sostituito l’ente Cervia Turismo, di natura principalmente pubblica. A fianco del Comune, si contano altri sei soci fondatori di parte privata: le Terme di Cervia, l’aeroporto di Forlì, la cooperativa Bagnini, la cooperativa sociale Atlantide, il Consorzio Welcome Cervia (associazione che raccoglie gli operatori turistici della città) e l’Adriatic Golf Club. Nel 2024, primo anno di piena operatività della Fondazione, l’affluenza a Cervia è cresciuta del 4 percento, con un aumento del 3 per i pernottamenti. «La vecchia formula vedeva una componente pubblica dominante – spiega Luca Sirilli, presidente della nuova Fondazione –, mentre ora la governance è a maggioranza privata. Questo ci ha permesso di cambiare anche la mission del progetto, perché per un imprenditore promozione e commercializzazione del territorio sono strettamente legati tra loro».

Gli obiettivi principali della fondazione sono tre: informazione, promozione e commercializzazione del territorio. Per quanto riguarda l’informazione, nel corso del 2024 sono state implementate le tecnologie di quattro punti informativi della città (tre sono stati completamente automatizzati) ed è stato migliorato il servizio della sede principale alla Torre San Michele. È stata installata poi una “welcome room” nel centro di Milano Marittima, due nuovi Iat (Ufficio Informazione Turistica) tra Pinarella e Tagliata e un punto informativo negli spazi della stazione ferroviaria, cui si aggiungerà presto quello della sala di attesa dell’aeroporto di Forlì. «Abbiamo dotato di schermi touch e totem consultabili in autonomia anche alcuni hotel – commenta Sirilli –. l’obiettivo è quello di dare un quadro completo in grado di ispirare il turista, tra escursioni e esperienze per vivere il territorio anche al di fuori della spiaggia e con uno sguardo che va oltre i confini di Cervia per esplorare colline e città vicine. Da menzionare in questo ambito la collaborazione con la Biblioteca Malatestiana di Cesena e quella con Ravenna Incoming e il museo Classis. I totem comprendono poi info di natura più pratica, come gli orari dei bus e dei tanti mercati che animano la nostra città». L’aspetto promozionale invece è partito dal web, con l’istituzione di un portale dedicato (discovercervia.it) e di account social istituzionali. «Oltre alle campagne di sponsorizzazione su Google e Meta, per cui è stato stanziato un investimento annuo di 90mila euro, ci siamo appoggiati al servizio di alcuni influencer in ambito travel che hanno accompagnato i loro follower alla scoperta di Cervia», continua Sirilli. Le campagne offline passano invece da radio, affissioni in alcune città del nord Italia e all’interno della metro di Milano (con payoff “Prossima fermata Milano Marittima”) e in alcuni centri commerciali della zona, con aree brandizzate a tema e la possibilità per i più piccoli di inviare la propria letterina a un Babbo Natale in vacanza in Riviera.

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Per quanto riguarda il mercato estero invece, l’attenzione è puntata su Germania, «da sempre il nostro core business», Svezia, Svizzera tedesca e Polonia, «un mercato emergente molto promettente». In questo caso, la promozione si sviluppa grazie alla partnership con Expedia, l’intermediario di viaggi leader in Nord Europa, America e Asia per le prenotazioni alberghiere. Il progetto, nato nel 2024 sarà raddoppiato nel corso del 2025 e vedrà sul portale dell’agenzia online delle pagine in lingua tedesca e svedese per la narrazione del territorio. «Tra le novità del 2025 l’apertura verso gli Stati Uniti, soprattutto in relazione al mondo crocieristico. L’idea è quella di trasformare Cervia in un hub importante per i turisti americani in scalo a Ravenna o Venezia». Un’altra importante collaborazione con i tour operator si muove in ambito “B to B” (business to business), grazie alla partnership con Arcadia Viaggi, portale che crea una rete di imprese e agenzie viaggi a stretto contatto, orientata soprattutto al mercato nord europeo che ha portato alla registrazione di 26mila presenze a Cervia nel 2023 e 97mila nel 2024. Ci sono poi le fiere di settore (l’ultima quella di Madrid, in programma per il 2025 quelle di Stoccarda, Monaco e Parigi), e la promozione in ambito sportivo, che parte dal golf (la fondazione gestisce anche il circuito Emilia Romagna Golf) con partecipazione a fiere e inserzioni su riviste di settore, e spazia fino al calcio, con tornei giovanili e l’istituzione di un summer camp.
«Nel 2022 la percentuale di turisti stranieri a Cervia era del 15 percento – afferma Sirilli –, salita poi al 17,25 nel 2023 e al 18 nel 2024. Dati bassi ma in continua crescita». Le ultime attività messe in campo sono quelle legate al welfare aziendale (con una card acquistabile tramite fringe benefit da 100 euro e valida come sconto di 110 euro per il pernottamento nelle strutture del territorio, con alcune escursioni ed esperienze in omaggio), l’organizzazione di eventi di richiamo nazionale (l’ultimo quello del settimanale Chi) e l’apertura in bassa stagione a segmenti di turismo meno convenzionali, come quello scolastico, incentivato dalla fiera degli aquiloni Artevento, Mirabilandia e le attività di Atlantide, o quello matrimoniale. «I nostri progetti hanno una pianificazione triennale – conclude il presidente -. Pensiamo che sia il tempo minimo per poter ragionare sui risultati, con i dovuti aggiustamenti in corso d’opera. I programmi per il 2025 comprendono il rafforzamento di quelli già in atto, con maggiori investimenti sulla parte digital e radio, con l’apertura verso la televisione con spot su reti regionali lombarde. Verranno cassati invece i test sui centri commerciali, che non hanno dato risultati soddisfacenti. Dal punto di vista grafico e comunicativo invece, sarà lanciata una campagna con le immagini di Alessandra Bruni, illustratrice per Mondadori, e Marcantonio Raimondi Malerba, designer per Seletti, due eccellenze provenienti dal nostro territorio». Per le campagne del 2025, il Comune ha investito 600mila euro, mentre gli stakeholder hanno contribuito con un totale di 110mila.

Milano MarittimaIl flop del Natale: «Servono maggiori risorse»
Ai risultati positivi della stagione estiva, a Cervia, si affiancano quelli delle ferie invernali, dove il mese di dicembre ha registrato un’inversione di tendenza, con un calo del 6 percento di turisti e la riduzione dei pernottamenti del 23 percento: «In questo caso credo sia mancato il dovuto lavoro di programmazione – spiega Sirilli -. Il cambio di amministrazione in corsa e la programmazione ritardata non ci hanno permesso di lavorare sulla sponsorizzazione con le dovute tempistiche. Da un lato il turismo in Riviera nel periodo di Natale e Capodanno era strettamente legato al mondo delle discoteche, settore notoriamente in calo, dall’altro sarebbe opportuno stanziare maggiori risorse per proporre un’alternativa valida e incentivare anche il settore ricettivo a contribuire, con aperture straordinarie nel periodo invernale e conseguente pubblicità individuale utile a richiamare l’attenzione dei turisti fidelizzati».

I sette nomi ai vertici, uno solo dal Comune
Luca Sirilli, presidente di Cervia In, è una delle quattro figure indicate da Welcome Cervia (le altre sono Francesca Giunchi, Roberta Lega e Giorgia Anastasi) nella gestione della fondazione. Altre due persone sono scelte dagli stakeholder (Danilo Piraccini per Cooperativa Bagnini e Mauro Conficoni per Atlantide) e una scelta dall’amministrazione comunale, l’unica con diritto di veto (Renzo Zoffoli, già amministratore di Cervia Turismo).

Giochi più inclusivi al Parco Teodorico: concluso l’intervento da 140 mila euro

L’area verde è stata dotata di attrezzature accessibili da visitatori di tutte le età e abilità, pensate anche per favorire l’approccio relazionale e sociale

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Sono stati completati i lavori di riqualificazione di una parte dell’area giochi presente nel parco Teodorico. L’intervento, dal valore complessivo di 147 mila 430 euro, è stato realizzato con i fondi stanziati dal Programma di ambito territoriale sociale per l’inclusione delle persone con disabilità.

«Si tratta di un intervento fortemente voluto dall’amministrazione comunale, da sempre attenta al tema dell’inclusione e dell’accessibilità – ha dichiarato l’assessore al Verde pubblico Igor Gallonetto –. Il parco Teodorico diventa uno spazio in cui ogni bambino, indipendentemente dalle proprie abilità, può giocare, socializzare e crescere secondo i propri ritmi, in un ambiente stimolante e sicuro».

Il progetto si sviluppa tramite un percorso centrale in calcestre che connette varie aree circolari in gomma antitrauma colorata, la cui figura richiama la forma vista dall’alto del Mausoleo di Teodorico. Le otto attrezzature ludiche, innovative e inclusive, sono state progettate per stimolare e divertire i visitatori di tutte le età e abilità. Tra queste, è possibile trovare un’altalena multipla girevole, una struttura per l’arrampicata, con vari gradi di difficoltà, un trampolino elastico, un gioco multifunzione con seduta oscillante, scivolo largo e scala con accesso facilitato che permette di far giocare contemporaneamente molti bambini, una giostrina tipo girospeed, con maniglie e sedute larghe, il villaggio delle casette multufunzionali e infine due altalene: una a cestone e una con seggiolino accessibile e chiusura di sicurezza.

«Ogni elemento è stato pensato per favorire l’inclusione e la socializzazione, promuovendo un gioco sicuro che non si limita solo all’accessibilità fisica, ma che stimola l’equilibrio, il coordinamento, il tatto e l’udito – comunicano dal Comune -. Gli spazi sono concepiti per offrire sia zone libere, dove i bambini possono correre liberamente, che aree più riservate, pensate per un gioco più tranquillo».

Ravenna ricorda le vittime delle foibe con una giornata di eventi

Appuntamento a Marina, per l’omaggio alla lapide e alla biblioteca Oriani per scoprire “Le linee guida per la didattica della frontiera adriatica”

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In occasione del Giorno del Ricordo di lunedì 10 febbraio, dedicato alla memoria  di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, il Comune di Ravenna, in collaborazione con Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e provincia e Fondazione Casa di Oriani, organizza due momenti di raccoglimento.

Si parte alle 10 nella sede dell’ufficio decentrato di Marina di Ravenna (largo Magnavacchi 5), con l’omaggio alla lapide in ricordo dei profughi giuliani e dalmati, accolti a Marina di Ravenna nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta; a seguire nel Giardino Norma Cossetto (viale Ciro Menotti, angolo viale Zara) ci saranno i saluti di Licia Suprani, presidente del Consiglio territoriale del Mare e l’intervento di Igor Gallonetto,  assessore comunale, alla presenza di alunni della scuola media “Enrico Mattei” di Marina di Ravenna.

Il secondo appuntamento si terrà alle 17 nella sala Spadolini della Biblioteca Oriani (via Corrado Ricci 26). Durante l’incontro “Le linee guida per la didattica della frontiera adriatica” si presenterà l’unità didattica “Il confine più lungo” prodotta dall’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia di Trieste, con il patrocinio del ministero dell’Istruzione e del merito. L’intervento sarà introdotto online dal curatore Fabio Todero, e in presenza da Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto storico di Ravenna.

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