sabato
06 Settembre 2025

Due nuovi “Hub” in provincia per il rilancio dei centri di Ravenna e Cervia

Qualificare e innovare la rete commerciale, per dare nuova vita ai centri storici e alle aree più decentrate delle città, combattendo degrado e abbandono. E garantendo migliori servizi ai cittadini.

Sono 63 i primi hub urbani e di prossimità riconosciuti dalla Regione che ora potranno accedere all’assegnazione delle risorse per realizzare interventi di qualificazione, sviluppo e promozione: 14 milioni di euro che verranno assegnati dalla Regione tramite un bando in uscita entro la fine del 2025.

Al termine di una valutazione compiuta da un apposito nucleo tecnico, la Regione ha, infatti, accolto tutte le candidature di riconoscimento che erano state presentate dai Comuni entro il 31 marzo, tra cui due in provincia: “Ravenna centro” e “Cervia centro“.

«Si tratta – afferma l’assessore allo Sviluppo economico e turismo del Comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia – di una importante opportunità per attivare processi, anche innovativi, di valorizzazione e rilancio del nostro centro storico. Il riconoscimento dell’Hub da parte della Regione premia un percorso condiviso costruito insieme ad associazioni di categoria, operatori economici e comunità locale che ringrazio per la partecipazione e la collaborazione. Questo è un passo avanti per la città che potrà ora avvalersi di ulteriori misure di finanziamento per concretizzare le linee strategiche già condivise all’interno del programma di sviluppo e innovazione».

Investito da un’auto nei pressi delle strisce pedonali: è grave al Bufalini

Un uomo è stato investito da un’auto mentre stava attraversando la strada a piedi in viale Po, a Ravenna, nei pressi delle strisce pedonali, vicino all’incrocio con via Dismano Vecchia. L’incidente è avvenuto attorno alle 18 di venerdì 8 agosto.

L’uomo (di età tra i 65 e gli 80 anni, ma non avendo con sé i documenti non è stato ancora identificato) è stato trasportato d’urgenza in elicottero al Bufalini di Cesena, dove è ricoverato nel reparto di Rianimazione in prognosi riservato. A investirlo, alla guida di un’auto, una 70enne di Marina di Ravenna, con la visuale probabilmente infastidita dal sole, stando ai primi rilievi della polizia locale.

La donna è risultata negativa ai test anti alcol e droga e non è stata rilevata attività recente sullo smartphone.

Sporco diffuso in cucina: i Nas fanno chiudere un ristorante etnico

Sporco diffuso in cucina e nel magazzino dove erano conservati gli alimenti. È quanto hanno riscontrato i carabinieri (Nas di Bologna e della compagnia di Lugo) all’interno di un ristorante etnico di Lugo, nell’ambito di una serie di controlli che hanno coinvolto diversi locali della zona.

Nel magazzino del ristorante i prodotti non erano oltretutto stati stoccati in maniera corretta, con il conseguente rischio di contaminazione. Inoltre – scrivono i carabinieri – è stata rilevata la presenza di “agenti infestanti” dovuta alla mancanza di idonee barriere. Per tali negligenze, il titolare è stato segnalato alla competente Autorità Sanitaria che, con un opportuno provvedimento, ha disposto la sospensione dell’attività del ristorante etnico.

Duecentomila euro per rifare alcuni tratti di strade in pietra del centro storico di Ravenna

È stato approvato dalla giunta del Comune un progetto per la manutenzione straordinaria di pavimentazione cosiddetta “speciale” del centro storico di Ravenna. Si tratta di interventi localizzati su alcuni tratti danneggiati per migliorarne la percorribilità e la sicurezza, ripristinando le condizioni ottimali della pavimentazione in pietra naturale.

Le lavorazioni riguarderanno tratti di via Raul Gardini, via Mario Gordini, via Tombesi Dall’Ova e via Marco Dente.

I lavori consisteranno nel rifacimento della vecchia pavimentazione stradale ammalorata per garantirne la planarità, previo smontaggio e successivo rimontaggio degli elementi precedentemente asportati. Per ultimo verrà effettuata la stuccatura dei giunti. Laddove necessario sarà consolidato anche lo strato di sottofondo.

L’importo dei lavori è di 200mila euro ed è finanziato dal Piano investimenti del 2025 a carico dell’Amministrazione comunale, che prevede di iniziare i lavori entro la fine dell’anno, con durata stimata di 90 giorni.

Inaugurato il Centro Dialisi di Cervia dopo un intervento di ristrutturazione e ampliamento

È stato inaugurato a Cervia il nuovo reparto Dialisi della Casa di Comunità “San Giorgio”, rinnovato e ampliato. Un intervento finanziato con 1,8 milioni di euro di fondi europei del Pnrr, a cui sono da aggiungere i costi sostenuti da Ausl Romagna per la realizzazione di opere che sono state funzionali al mantenimento del servizio per tutta la durata dei lavori (circa un anno e mezzo). L’acquisto di arredi e attrezzature sanitarie è stato invece reso possibile grazie alle importanti donazioni di privati, realtà imprenditoriali e associazioni del terzo settore.

Attivo fin dagli anni settanta, storicamente dotato di 6 postazioni dialitiche (per un totale di 72 turni dialisi settimanali disponibili, corrispondenti al trattamento di 24 pazienti), il centro ha sempre risposto all’esigenza di trattare la popolazione residente e, al contempo, di andare incontro alla vocazione turistica di Cervia, provvedendo al trattamento dialitico sia dei lavoratori stagionali che dei turisti o di persone con seconda casa e domiciliazione sanitaria temporanea. Nel corso della pandemia, la struttura, concepita diversi decenni prima, ha mostrato tutti i suoi limiti e, pur garantendo il trattamento dei residenti, ha impedito di dializzare in sicurezza la popolazione turistica che, a partire dal 2021, è stata trattata all’ospedale di Ravenna.

Il nuovo intervento ha permesso al reparto di tornare a offrire continuità curativa anche alle persone dializzate qui in vacanza, grazie a ulteriori tre nuove postazioni di trattamento osmotico.

Rispetto quindi al vecchio centro, che occupava una superficie di 300 mq e 6 postazioni, coi lavori di ristrutturazione è stato realizzato un nuovo reparto di circa 400 mq, caratterizzato da 6 più 3 postazioni di trattamento dialitico, poste in due locali rispettivamente da 70 e 35 mq, con servizi a corredo del reparto costituiti da sala d’attesa, ambulatorio medico, spogliatoi, servizi igienici e aree relax per il personale, locali tecnici e depositi vari.

È stata inoltre realizzata una nuova centrale di trattamento e depurazione delle acque, in grado di servire fino a 22 utilizzatori in contemporanea.

L’intervento di ristrutturazione della Dialisi aveva come obiettivo ambizioso quello di riprogettare un reparto non solo dal punto di vista di un moderno layout funzionale, «ma soprattutto all’insegna dei principi più attuali in materia di umanizzazione degli ambienti sanitari, corredandoli di una impiantistica medicale e ambientale di ultima generazione, atta ad offrire il massimo confort possibile», si legge in una nota dell’Ausl. «Lo studio degli spazi e dei materiali, coordinati per scelte cromatiche e sensoriali – continua la nota stampa -, hanno rappresentato la ricetta che ha posto al centro la persona e la professionalità curativa che l’assiste».

Aumentano i posti disponibili a Medicina: a Ravenna ci saranno 50 matricole in più

Per il nuovo anno accademico, il corso di laurea in Medicina e Chirurgia registra un incremento del 14 percento dei posti disponibili a livello nazionale. In concreto, 3.000 studenti in più, distribuiti negli atenei di tutta Italia, potranno – superato il semestre filtro – iscriversi al percorso formativo.

L’Università di Bologna segna un aumento di 133 posti, di cui 100 destinati alla Romagna. Un dato che si traduce in un balzo significativo per le sedi di Ravenna e Forlì, dove il numero di matricole del primo anno passerà in ciascuna sede da 130 a 180.

«Si tratta di un investimento strategico per il territorio e per il futuro della sanità romagnola – sottolinea la professoressa Mirella Falconi Mazzotti, coordinatrice del corso di Ravenna e presidente di Fondazione Flaminia –. Con più studenti e più strutture dedicate, potremo formare medici pronti ad affrontare le sfide del sistema sanitario locale. Oltre ad ampliare l’offerta formativa, questa crescita consolida il legame tra università e strutture sanitarie del territorio, garantendo un apprendimento pratico e immediatamente spendibile anche nelle realtà ospedaliere locali. Più giovani potranno studiare Medicina senza lasciare la Romagna e, contemporaneamente, si potranno sviluppare importanti progettualità di assistenza e ricerca che vedranno coinvolti medici universitari e professionisti del sistema sanitario impegnati nella formazione dei futuri medici».

Ricostruzione post alluvione, le donazioni utilizzate per opere pubbliche. «Difficile destinarle direttamente ai cittadini»

L’amministrazione comunale di Sant’Agata sul Santerno, tra i comuni più colpiti dall’alluvione del 2023, ha comunicato di aver utilizzato i fondi raccolti dalle donazioni per sistemare opere pubbliche. Quasi 1,4 milioni di euro in tutto. Ne restano 124mila circa, che saranno utilizzati nel corso del biennio 2025-2026 per ulteriori interventi legati al patrimonio pubblico.

I dati sono stati resi pubblici in questi giorni, in risposta all’interrogazione del gruppo consiliare La Torre Civica, che contesta le scelte: «Crediamo che quei fondi appartengano ai cittadini. Le opere pubbliche spettano allo Stato e alla struttura commissariale. Sappiamo però che la normativa e i vincoli sulle donazioni rendono estremamente difficile destinare direttamente le risorse alle persone colpite. È una realtà complessa, ma che non può far dimenticare chi ha più bisogno».

I fondi, in particolare, sono stati investiti per la ricostruzione del patrimonio comunale, dal ripristino delle scuole alle aree verdi, ma anche per beni mobili come il recupero dei registri di stato civile e l’acquisto di attrezzature per la Protezione civile. Si legge in una nota dell’Amministrazione di Sant’Agata.

«Come giustamente ha sottolineato la lista di minoranza La Torre Civica, la normativa e i vincoli sulle donazioni rendono estremamente difficile destinare direttamente le risorse alle persone colpite – ha spiegato il sindaco Riccardo Sabadini -. Inoltre dobbiamo ricordare che l’aiuto ai privati è stato affidato non alle donazioni ricevute dal Comune, bensì a quelle ricevute dall’Unione della Bassa Romagna. I servizi sociali, gestiti appunto dall’Unione, hanno potuto beneficiare di 500mila euro con i quali aiutare direttamente le famiglie che ne hanno fatto richiesta, senza vincoli di reddito, come stabilito dalla giunta che ci ha preceduto e che era in carica durante l’emergenza».

«Ci tengo inoltre a fare due ulteriori precisazioni in merito all’utilizzo delle donazioni – prosegue il primo cittadino -. La prima è che il ripristino del patrimonio pubblico è a tutti gli effetti un aiuto ai cittadini, che hanno il diritto di accedere a servizi efficienti e funzionali, nonché di poter vivere in luoghi decorosi come lo erano prima dell’alluvione. Infine, va ricordato che l’ammontare dei fondi non ancora utilizzati corrisponde a una cifra che non avrebbe alcuna ricaduta sostanziale una volta ripartita tra la cittadinanza. Al contrario, il ripristino di un servizio o di un luogo va a beneficio di tutta la collettività e ha una ricaduta concreta sulla qualità della vita di ogni individuo. Ogni singolo centesimo è stato speso nella massima trasparenza e nel massimo interesse di tutta la cittadinanza».

Al via i lavori per la nuova illuminazione pubblica di Casola Valsenio: 530 punti luce da sostituire con i led

Partiranno nelle prossime settimane i lavori di riqualificazione ed efficientamento della pubblica illuminazione di Casola Valsenio. Il progetto, realizzato in partenariato con Hera Luce e coerente con le priorità nazionali e dell’Unione Europea per la transizione energetica, punta a ridurre i consumi e l’impatto sull’ambiente. L’opera sarà a carico di Hera, senza costi per le casse comunali.

Il primo obiettivo è quello di installare le nuove torri faro nel campo sportivo comunale, in modo da poterle omologare e averle in funzione a ottobre con l’accorciarsi delle ore di luce del giorno. Il piano complessivo prevede la sostituzione di 530 punti luce completando il passaggio dalla tecnologia obsoleta, con lampade a sodio ad alta pressione, ai led di ultima generazione. Prevista inoltre la sostituzione di 64 pali dell’illuminazione, mentre 12 saranno installati ex-novo. Saranno inoltre messi a norma i quadri elettrici, di cui almeno 15 risultano obsoleti.

Il tutto sarà integrato da un nuovo sistema di telecontrollo dell’impianto e un contratto con Hera Luce di manutenzione completa, intesa come ordinaria, programmata e straordinaria. A regime, la nuova illuminazione pubblica porterà a un risparmio del 67% di energia, pari a circa 172 mila Kilowatt e una riduzione di 70 tonnellate di anidride carbonica immesse nell’aria ogni anno.

«Un intervento chiave per Casola Valsenio che garantirà, con carattere prioritario, la continuità di accesso ai campi di gioco grazie all’illuminazione dello stadio che sarà pronta per la fine di ottobre» – dichiara il sindaco di Casola Maurizio Nati.

«Occhio alle truffe via Sms: mai fornire dati personali»

Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le truffe rivolte agli utenti bancari, volte a svuotare i conti correnti o a far trasferire somme di denaro ingenti mediante bonifici istantanei o urgenti. Questi raggiri sono sempre più sofisticati e pericolosi.

Il primo contatto avviene, spesso, tramite un Sms che segnala un bonifico o una transazione sospetta e invita a chiamare un numero per fornire spiegazioni e bloccare la presunta operazione. Questi Sms sembrano provenire da fonti autorevoli, come la propria banca, Nexi, o addirittura la Questura in quanto gli estorsori usano tecniche di “aliasing”, cioè schermano il loro numero o indirizzo email in modo che appaia identico a quello reale, inducendo così confusione e fiducia.

L’obiettivo è spingere le persone a effettuare bonifici urgenti su conti corrente temporanei resi disponibili dai truffatori, o a fornire dati sensibili, approfittando anche della pressione psicologica di non poter parlare con nessun altro per paura di persone “colluse”. Se coloro che ricevono la chiamata sono riluttanti, vengono invitati ad andare in banca tenendo il truffatore al telefono, così da impedire qualsiasi consultazione con altre persone di fiducia. Purtroppo queste truffe hanno successo, causando quotidianamente la perdita di decine di migliaia di euro. Le vittime più frequenti sono gli anziani, spesso meno preparati a difendersi da questi attacchi.

Lo denuncia la Cgil di Ravenna che, in collaborazione con Spi e Federconsumatori, sta valutando di promuovere campagne informative dedicate soprattutto agli anziani.

Come proteggersi? «Non effettuare mai bonifici o altre operazioni – si legge in una nota inviata alla stampa dalla Cgil – su richiesta di persone che chiamano al telefono, o tramite Sms, anche se sembrano appartenere alla banca o ad enti ufficiali. Verificare sempre direttamente con la propria banca, recandosi in filiale o chiamando i numeri ufficiali indicati dal proprio istituto. Non fornire mai dati personali, password o codici OTP (one-time password) a interlocutori telefonici o via email. Diffidare di chi invita ad agire con urgenza o a mantenere il silenzio su quanto accade. Segnalare sempre eventuali tentativi o casi di truffa alle autorità competenti».

Per maggiori informazioni o segnalazioni è possibile contattare la Federconsumatori allo 0544 244241, oppure al 347 3825101 o all’email ra.info@federconsumatori.emr.it.

Flop palazzetto, l’opposizione scatenata: «Serve una commissione d’indagine»

Come naturale che sia, l’ultimo intoppo nella realizzazione del nuovo palazzetto dello sport di Ravenna (dove è fallita una prova di carico), in ritardo di anni e caratterizzato da un aumento spropositato dei costi, ha scatenato l’opposizione al centrosinistra che governa il Comune.

Fratelli d’Italia, gruppo d’opposizione più numeroso, annuncia che chiederà a brevissimo: «Una commissione d’indagine consiliare per accertare le responsabilità tecniche, amministrative e politiche emerse con l’ultimo fallimento della prova di carico»; oltre a un «cronoprogramma pubblico e aggiornato con date certe per i collaudi, la risoluzione delle criticità e la consegna dell’opera», «garanzie sui costi» e in generale «trasparenza totale».

«Reputiamo intollerabile – si legge in una nota firmata dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Grandi e Caponegro – che un’infrastruttura strategica per lo sport, la cultura e l’indotto economico del territorio venga gestita con questa sciatteria».

Filippo Donati di Viva Ravenna usa il sarcasmo – «Solidarietà al sindaco Barattoni per l’eredità De Pascale. E altre ne vedremo…») – mentre La Pigna sui social scrive che la capogruppo Veronica Verlicchi in questi anni sarebbe stata l’unica nell’opposizione «a evidenziare i notevoli ritardi e lo stratosferico aumento dei costi».

Il gruppo Lega-Pdf-LpRa in una nota inviata alla stampa, si chiede invece se «non sarebbe forse più logico fermarsi e fare il punto se conviene o meno fare continuare la ditta. Anche se ci sono delle penali contrattuali valutare l’eventuale estromessioni dell’attuale azienda che gestisce il cantiere con una nuova è una possibilità che non va scartata a priori: vanno analizzati i danni, le perdite, i ritardi e la sicurezza del nuovo impianto. Se serve un cambio di guida nei lavori e fosse economicamente e tecnicamente vantaggioso sarebbe da attuare senza indugiare oltremodo», scrive il coordinatore Mirko De Carli.

Ha riaperto la “vecchia falegnameria” di Ravenna, all’insegna delle “pizze popolari”

Ha riaperto nei giorni scorsi a Ravenna, in via Faentina 54, la “vecchia falegnameria”. A distanza di alcuni mesi dalla chiusura dell’omonimo ristorante, ha infatti inaugurato la sede ravennate “Margherite. Pizze popolari”, marchio già attivo con successo a Forlì e Cesena che punta sulla tradizione della pizza (in menù anche diversi fritti serviti come antipasto).

Il locale ha una lunga storia, aperto appunto come vera e propria falegnameria oltre un secolo fa, dal 2000 è diventato un ristorante.

Oggi la nuova pizzeria può contare su circa 200 coperti tra sala interna e giardino esterno. Una dozzina i nuovi dipendenti.

L’Olimpia Teodora al via nel girone B della B1. Si parte l’11 ottobre con il derby di Forlì

L’Olimpia Teodora Ravenna si appresta ad affrontare un nuovo campionato di B1, alla vigilia di una stagione che avrà come novità quella dell’introduzione della nuova A3 dal 2026/27, con 12 squadre che arriveranno proprio dall’attuale B1.

Sono quattro i gironi, con 3 promozioni quindi per ognuno (e anche 3 retrocessioni in B2). L’Olimpia Teodora è stata inserita nel gruppo B, con diverse squadre emiliano-romagnole e potrebbe partire con discrete ambizioni.
Nei giorni scorsi è stato effettuato il sorteggio del calendario. Si parte sabato 11 ottobre alle 20.30 a Forlì con il primo di una lunga serie di derby, mentre il debutto a Ravenna (anche quest’anno le partite casalinghe saranno giocate il sabato alle 17) al PalaCosta è in programma per il 18 ottobre, contro le giovani dell’Anderlini Modena.

Gli altri derby romagnoli sono in programma all’ottava giornata (andata in casa sabato 29 novembre, ritorno il 28 marzo 2026) contro Riccione e all’ultima di campionato contro Cesena, andata in casa il 17 gennaio 2026, ritorno al Carisport domenica 10 maggio 2026.
 
Il calendario

  • Giornata 1 (Andata 11 ottobre 2025 – Ritorno 7 febbraio 2026): Life 365.eu Volley Forlì – Olimpia Teodora Ravenna
  • Giornata 2 (Andata 18 ottobre 2025 – Ritorno 14 febbraio 2026): Olimpia Teodora Ravenna – Moma Anderlini MO
  • Giornata 3 (Andata 25 ottobre 2025 – Ritorno 21 febbraio 2026): Pallavolo San Giorgio PC – Olimpia Teodora Ravenna
  • Giornata 4 (Andata 1 novembre 2025 – Ritorno 28 febbraio 2026): Olimpia Teodora Ravenna – Volley C.R. Transport Ripalta CR
  • Giornata 5 (Andata 8 novembre 2025 – Ritorno 7 marzo 2026): Centro Volley Reggiano RE – Olimpia Teodora Ravenna
  • Giornata 6 (Andata 15 novembre 2025 – Ritorno 15 marzo 2026): Olimpia Teodora Ravenna – Passione Valdarno Volley AR
  • Giornata 7 (Andata 22 novembre 2025 – Ritorno 21 marzo 2026): Montesport Firenze – Olimpia Teodora Ravenna
  • Giornata 8 (Andata 29 novembre 2025 – Ritorno 28 marzo 2026): Olimpia Teodora Ravenna – Lasersoft Riccione Volley
  • Giornata 9 (Andata 6 dicembre 2025 – Ritorno 11 aprile 2026): Pallavolo Scandicci Sdb FI – Olimpia Teodora Ravenna
  • Giornata 10 (Andata 13 dicembre 2025 – Ritorno 18 aprile 2026): Osgb Volley Campagnola RE – Olimpia Teodora Ravenna
  • Giornata 11 (Andata 20 dicembre 2025 – Ritorno 25 aprile 2026): Olimpia Teodora Ravenna – Volleyteam Bologna
  • Giornata 12 (Andata 10 gennaio 2026 – Ritorno 2 maggio 2026): Fantini Folcieri Ostiano CR – Olimpia Teodora Ravenna
  • Giornata 13 (Andata 17 gennaio 2025 – Ritorno 10 maggio 2026): Olimpia Teodora Ravenna – Angelini Cesena

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