sabato
27 Dicembre 2025

Toccororo e Jasss per il ritorno di Club Adriatico all’Almagià

Club Adriatico torna alle Artificerie Almagià di Ravenna sabato 27 dicembre alle ore 23 per la serata conclusiva della prima stagione di Schiusa, nuova rassegna itinerante in Romagna curata da E Production. Il club techno, che ha organizzato oltre cento serate tra Ravenna, Bologna e Milano, offre il suo consueto party di fine anno con due ospiti dalla Spagna.

Dopo il warm up di Bangutot, dj resident di Club Adriatico fin dalle origini, si esibirà in consolle Toccororo, una delle figure chiave della nuova scena queer club spagnola. I suoi set si concentrano sulla musica elettronica latina da club come guaracha, acid guaracha, raptor house e tribal, mixata con stili ballroom, jersey club e hard techno.

A chiudere la serata sarà Jasss, dj e produttrice spagnola nota per il suo approccio sperimentale alle sonorità techno, electro e industrial. Nel giugno 2025 ha pubblicato il suo terzo album, Eager Buyers, che fonde influenze post punk, trip hop e post rock, spingendosi oltre le tipiche strutture techno con texture atmosferiche e un sound design sperimentale e riflessivo.

Le prevendite per l’evento sono acquistabili sulla piattaforma Dice.

Fondazione Flaminia, entro il 2026 il nuovo studentato ai giardini Speyer

La Fondazione Flaminia chiude il bilancio annuale e annuncia alcune importanti novità, tra cui l’imminente conclusione dei lavori per il nuovo studentato dell’Isola San Giovanni. L’occasione è stata la seduta del consiglio d’indirizzo della fondazione Flaminia, che si è conclusa con l’approvazione del bilancio di previsione che anche per il 2026 è previsto in positivo (+8.128,37 euro).

Nel corso dell’assemblea, la presidente Mirella Falconi Mazzotti ha anche sottolineato l’ingresso della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna nella compagine societaria della Fondazione Flaminia. Un ampliamento che – ha sottolineato la presidente – «consentirà di rafforzare ed estendere il campo delle future progettualità di Fondazione Flaminia sull’intero territorio provinciale». Tra i frutti di questa nuova collaborazione c’è il supporto al corso di laurea in Meccatronica dell’Università di Bologna, attivato nella sede di Lugo.

La seduta è stata anche occasione per fare il punto sui principali progetti e sulle attività in corso a sostegno del consolidamento della presenza universitaria sul territorio. Tra questi spiccano i lavori per la realizzazione del nuovo studentato dell’Isola San Giovanni, che proseguono secondo cronoprogramma e si concluderanno entro la fine del 2026, con l’apertura agli studenti prevista per il 2027. Il progetto, del valore complessivo di 9 milioni di euro cofinanziati dal ministero dell’Università e ricerca, avrà un’importante ricaduta sui servizi offerti agli studenti e contribuirà alla rigenerazione urbana dell’area dei giardini Speyer.

La presidente Falconi ha inoltre informato i soci che nei prossimi mesi verrà allestita una struttura prefabbricata nel giardino antistante la sede del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, al fine di accogliere le nuove matricole. Dopo un primo semestre a libero accesso con lezioni erogate in modalità telematica, il numero degli studenti raggiungerà le 180 unità per la sede di Ravenna. La tensostruttura rappresenterà una soluzione temporanea, in attesa dell’ampliamento definitivo degli spazi. I lavori di installazione inizieranno a gennaio 2026 e si concluderanno in tempo per l’avvio delle lezioni del secondo semestre.

Anche il prossimo anno la Fondazione Flaminia proseguirà la sua attività di erogazione di borse di studio e premi per tesi, in collaborazione con enti privati e donatori. Tra queste ci sono le borse di studio in memoria di Dante Silvestrini e Raul Gardini. L’ente si occupa anche della gestione degli alloggi temporanei per studenti: attualmente sono disponibili 101 posti letto a canoni calmierati per studenti universitari e 17 posti letto per specializzandi, giovani ricercatori e docenti. A questi si aggiungono 50 posti alloggio per l’anno accademico in corso, grazie alla collaborazione con altre realtà territoriali, tra cui ASPPI.

Un anno a 10 euro, la card speciale per i Musei Byron e del Risorgimento

Una card per visitare i Musei Byron e del Risorgimento tutte le volte che si vorrà per tutto l’anno 2026, al costo di 10 euro. È l’iniziativa proposta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per festeggiare il primo anno di vita dei due musei ravennati, inaugurati il 29 novembre 2024. La card è nominativa e riservata ai residenti della provincia di Ravenna. Può essere acquistata alla biglietteria dei musei oppure sul loro sito web.

«La card consente ai possessori di entrare ai musei tutte le volte che lo desiderano, anche soltanto per approfondire un particolare, per rivedere con più calma una delle tante storie proposte dalle realtà multimediali, per apprezzare in una luce diversa un dettaglio sfuggito in un’altra visita, o più semplicemente per allungare la propria passeggiata in centro o tornarvi con amici e parenti e fare da ambasciatori nel mondo della storia meravigliosa che è contenuta in questi musei, tra i pochi ad essere stati allestiti nel luogo stesso in cui si svolsero i fatti».

Situati a Palazzo Guiccioli, i Musei Byron e del Risorgimento raccontano l’Ottocento ravennate in una dimora nobiliare. Di recente sono stati segnalati dalla rivista London Review of Books.

Via Carducci chiusa per due giorni, previsto lo smontaggio di una gru

Via Carducci a Ravenna resterà chiusa per due giorni, il 29 e il 30 dicembre. Il divieto di transito sarà necessario per consentire le operazioni di smontaggio di una gru impiegata per i lavori di realizzazione della nuova palestra del liceo Classico. In caso di maltempo, la strada resterà chiusa anche il 31 dicembre.

Nel dettaglio, il tratto tra via di Roma e il civico 9 sarà vietato al transito e alla sosta; mentre il restante tratto, tra viale Pallavicini e il civico 9, sarà accessibile solo a residenti, domiciliati, autorizzati (mezzi di pronto soccorso e pronto intervento, diretti alle proprietà private e a servizio di persone con disabilità), biciclette, ciclomotori e motocicli.

I veicoli autorizzati all’accesso in zona a traffico limitato, quelli diretti al garage Mariani e quelli autorizzati al transito in viale Pallavicini, provenienti da piazzale Farini, potranno seguire il percorso costituito da viale Pallavicini (nella corsia solitamente riservata a bus e taxi), via Alberoni, via di Roma e via Mariani. Il percorso potrà essere utilizzato anche dai medesimi veicoli autorizzati provenienti da viale Santi Baldini.

Luca Carboni il 14 luglio a Cervia, prevendite già aperte

Luca Carboni torna a esibirsi dal vivo, con un tour estivo che toccherà anche Cervia come unica tappa dell’Emilia-Romagna. La data del concerto in Piazza Garibaldi è fissata per il 14 luglio e le prevendite sono già aperte.

Carboni, che oggi ha 61 anni, nel 2022 ha affrontato un tumore ai polmoni. La diagnosi gli aveva lasciato poche speranze, ma l’artista è riuscito a superare la malattia ed è pronto a tornare sul palco. La sua nuova tournée si intitola “Rio Ari O live” e toccherà festival, palazzetti dello sport, anfiteatri, piazze e luoghi storici in tutta la penisola. Dodici tappe che inizieranno il 7 luglio a Genova per concludersi il 13 settembre a Macerata.

I prezzi dei biglietti per il concerto di Cervia vanno da 49 euro (quarto settore) a 89 euro (poltronissima), oltre ai diritti di prevendita, e possono essere acquistati online sul sito di Ticketone.

I romagnoli bocciano la raccolta porta a porta dei rifiuti

Solo il 37% degli utenti ha dato la sufficienza al servizio per la raccolta porta a porta dei rifiuti, avviato lo scorso anno da Hera in quasi tutta la provincia di Ravenna. È quanto emerge da un’analisi effettuata nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena dalle associazioni dei consumatori Adiconsum Romagna, Codici e Adoc. Il monitoraggio, condotto dalla società Scenari srl, ha coinvolto i comuni di Ravenna, Lugo, Cervia, Cesena, San Mauro Pascoli, Faenza, Savignano sul Rubicone e Gatteo.

«Il verdetto finale delinea un quadro di luci e ombre in cui il giudizio complessivo su Hera raggiunge appena la sufficienza», riassumono le tre associazioni. I dati rivelano che, a fronte del 37% di utenti soddisfatti, il 30% della popolazione assegna voti insufficienti al servizio e il restante 33% la sufficienza. Le criticità maggiori riguardano la percezione di una pulizia discontinua e poco capillare, con valutazioni medie per lo spazzamento stradale che si attestano tra il 6,1 e il 6,5, inferiori rispetto alla media generale. Tra i problemi segnalati con frequenza compaiono i rifiuti abbandonati e, nelle zone marittime del ravennate, l’impatto degli aghi di pino sul decoro urbano.

Il punto più critico del report riguarda i cestini gettacarte, che ottengono le valutazioni più basse in assoluto con medie di 6,1 e 6,2. Il 35% degli utenti ha assegnato un punteggio gravemente insufficiente (tra 1 e 5) a causa della scarsa numerosità e della frequenza di svuotamento inadeguata. Parallelamente, la raccolta porta a porta divide l’opinione pubblica: i cittadini lamentano difficoltà logistiche nel gestire i bidoni e una diffusa mancanza di puntualità nei ritiri. Anche i centri di raccolta mostrano margini di miglioramento: il 23% degli utenti chiede orari più flessibili e aperture domenicali, oltre a segnalare attese eccessive per il ritiro degli ingombranti.

«Il percorso di monitoraggio, svolto nel corso del 2024, rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione di un servizio di igiene urbana sempre più vicino alle necessità dei cittadini di Ravenna e Forlì-Cesena», commentano Stefania Battistini di Adiconsum Romagna, Lucia Napoleone di Codici e Edera Fusconi di Adoc. «I dati raccolti, sebbene evidenzino alcune aree di miglioramento come la gestione dei cestini e l’organizzazione del porta a porta, costituiscono una base oggettiva su cui avviare un confronto propositivo con Hera e Atersir».

«Il nostro obiettivo è trasformare gli esiti di questa indagine in uno strumento di partecipazione attiva, utile a valutare se l’attuale capitolato tecnico necessiti di integrazioni per rispondere meglio alle evoluzioni del territorio», concludono le tre rappresentanti dei consumatori. «Accogliamo con estremo favore la proposta del gestore di coinvolgerci stabilmente ai tavoli di confronto con i Comuni: crediamo fermamente che il dialogo diretto tra istituzioni, gestore e rappresentanti degli utenti sia la strada corretta per ottimizzare i servizi, dalla flessibilità degli orari nei centri di raccolta alla puntualità dei ritiri. Siamo pronti a offrire il nostro contributo costruttivo affinché il sistema di raccolta e spazzamento possa raggiungere standard qualitativi sempre più elevati, garantendo efficienza, decoro e una collaborazione trasparente a beneficio di tutta la comunità romagnola».

«Che sia un Natale di pace», gli auguri dell’arcivescovo Ghizzoni

L’arcivescovo di Ravenna Lorenzo Ghizzoni ha diramato il suo consueto discorso di Natale. Lo pubblichiamo qui di seguito.

Il messaggio di Natale 2025 dell’arcivescovo Ghizzoni

Su quali basi si sta cercando di costruire la pace in Europa? E in Palestina? Ma anche nei territori lontani da noi, per esempio in Sudan o in Myanmar oppure in Mozambico, o nel centro America e nei diversi luoghi dove le tensioni provocano emigrazioni di massa, povertà e fame, con la persistenza di dittature che violano non solo la libertà religiosa ma tutti i diritti umani fondamentali… su cosa speriamo e cosa stiamo tentando di fare per arrivare alla pace?

Possiamo vivere questo Natale (“di guerra” per tanti), facendo solo festa e riempendoci di luci e regali, che pure sono utili per reagire almeno esteriormente all’oscurità e all’incertezza dei tempi? Oppure possiamo fare festa al Signore che prende la nostra carne mortale, tutta la nostra condizione umana, eccetto il male volontario, ma tenendo gli occhi e il cuore bene aperti al dolore e alla paura di tanti fratelli e sorelle. Come ha fatto Lui quando è venuto nel mondo in situazioni gravi come le nostre e non le ha evitate: il presepio in una stalla e la croce sul calvario ce lo dimostrano. Ha subìto anche lui l’emarginazione, l’odio degli avversari, l’ingiusta condanna a morte, le torture fisiche e una pena di morte umiliante.

Era nato perché si desse gloria a Dio e venisse la pace sugli uomini di buona volontà, che lui ha sempre amato, come cantarono gli angeli. Aveva insegnato che il vertice della vita umana è amare: volere concretamente e coi fatti il bene del prossimo, dell’estraneo, anche dell’offensore e persino del nemico. Aveva indicato la via del perdono e della riconciliazione, della conversione: dalla ricerca del potere per mettersi a servizio; dalla tentazione della vendetta per fare il primo passo per la riconciliazione; dal rubare le cose degli altri alla restituzione e alla condivisione; dal conflitto comunitario alla correzione fraterna. Aveva lanciato le sue beatitudini nel discorso del monte: beati i miti, beati i perseguitati per la giustizia, beati i misericordiosi… perché c’è un Regno nuovo che sta venendo dove le cose saranno diverse e le persone si tratteranno da fratelli, uniti tra loro e al Padre.

Quel Regno è iniziato, noi cristiani ne siamo testimoni. Tutti abbiamo qualche piccola o grande esperienza di guarigione, di liberazione dal male e di salvezza. Siamo figli di una storia nella quale i nostri fratelli nei secoli hanno fatto opere grandi di giustizia, di carità, di pacificazione, di promozione umana, di sviluppo della bellezza e delle arti, mossi dalla fede. Nonostante tutto quello che succedeva nei loro tempi, mai tempi facili, mai tempi più buoni dei nostri, diceva Sant’Agostino.

Cristiani che hanno creduto alla parola del Risorto: vi lascio la pace, vi do la mia pace. Con quella pace nel cuore e nella coscienza, hanno camminato fidandosi della beatitudine promessa agli operatori di pace. E sono stati costruttori di unità, di pacificazione, di alleanze, di collaborazioni, anche a livello civile, anche tra le comunità e gli Stati, mettendo in campo organismi (europei o mondiali) che hanno fatto molto per mantenere un volto umano alla nostra terra.

Con la stessa fiducia sulla parola di Cristo Signore, anche noi cristiani siamo chiamati oggi a fermare coloro che vogliono la guerra, che pensano solo all’interesse privato o di gruppo, che sono posseduti dal demone del dominio e del potere, della grandezza e della gloria, e non esitano a sacrificare la vita e il sangue umano di tanti giovani mandati al massacro. Dobbiamo fare e sostenere, contro le ideologie guerresche e nazionaliste, tutti i tentativi per spegnere i conflitti e per evitare la morte e la sofferenza dei nostri fratelli, tutti figli dello stesso Dio, tutti della stessa razza umana. Poi ci sarà da sostenere l’impegno perché si arrivi ad una pace, la meno ingiusta possibile, perché non ritornino altre guerre.

Abbiamo la Pace di Cristo da mettere sul tavolo, di fronte ai potenti e ai profittatori, non è una forza da poco: può convertire i cuori e trasformare le situazioni. Chiediamo il dono dello Spirito per noi e per tutti, perché ci doni coraggio e pazienza, forza e perseveranza a favore della Pace. E sia un Natale di grazia e di salvezza per tutti.

Cervia, aperto il bando per diventare assistente civico volontario

Il Comune di Cervia ha lanciato il nuovo bando per diventare assistente civico volontario. L’iniziativa, spiega una nota dell’amministrazione, è «pensata per chi desidera trasformare il proprio senso civico in un gesto concreto al servizio della collettività».

«L’assistente civico non è una sentinella né un pubblico ufficiale con poteri sanzionatori, bensì un “ponte” tra le istituzioni e i cittadini», prosegue la nota. «L’assistente civico è un volontario maggiorenne che sceglie di dedicare parte del proprio tempo per migliorare la qualità della vita a Cervia», agendo sotto il coordinamento della polizia locale.

Gli assistenti civici saranno riconoscibili con un’apposita pettorina e opereranno principalmente nei contesti pubblici sensibili e strategici. Tra questi c’è la sicurezza scolastica, attraverso la vigilanza e il supporto per l’attraversamento pedonale davanti ai plessi durante l’entrata e l’uscita degli alunni. Ma potranno anche presidiare i luoghi di aggregazione come i parchi, per favorire il rispetto delle regole e del decoro, nonché fornire assistenza e informazioni durante le manifestazioni cittadine e i grandi eventi. Infine potranno occuparsi di promozione della sicurezza stradale, del decoro e del rispetto del senso civico.

Gli aspiranti volontari parteciperanno a un corso di formazione specifico curato dalla polizia locale. La scadenza delle domande è il 31 gennaio 2026. Il modulo di adesione è disponibile sul sito ufficiale del Comune di Cervia e una volta compilato, può essere consegnato a mano o inviato alla polizia locale. Per informazioni: tel 0544.979251 – E-mail polizialocale@comunecervia.it

Rifiuti di Natale, i consigli di Hera per il corretto smaltimento

Il Natale ogni anno porta con sé anche tanti rifiuti da smaltire, tra imballaggi in polistirolo, carta e nastri colorati, biglietti d’auguri, involucri in cartone e plastica. Per tutelare l’ambiente e rendere le feste di fine anno più sostenibili, Hera ha diramato alcuni consigli per il corretto conferimento dei materiali. «È bene non limitarsi a riempire i contenitori dell’indifferenziato, o peggio abbandonare i rifiuti su suolo pubblico, con l’obiettivo di avviare il più possibile di scarti a un corretto recupero migliorando la qualità della raccolta differenziata», afferma la multiutilty.

Luci di Natale e carta regalo

Se qualche ghirlanda di luci colorate non funziona più, va trattata come un Raee (rifiuto da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e va conferita alla stazione ecologica. La carta che avvolge i regali, invece, se è plastificata (per esempio la carta argentata non di alluminio) va nella plastica; se è fatta di semplice carta da pacco colorata, va nella carta. I nastri e i fiocchi che decorano i pacchi vanno nell’indifferenziata.

Alberi di Natale veri e sintetici

Gli abeti senza radici, non più trapiantabili, possono essere avviati a compostaggio e trasformati in ottimo fertilizzante da riutilizzare in agricoltura. Per questo Hera invita i cittadini a conferirli alla stazione ecologica. In alternativa possono essere conferiti anche nei cassonetti dei rifiuti vegetali (sfalci e potature), ovviamente ridotti in tronchetti per limitarne il volume. È comunque indispensabile evitare che finiscano nei cassonetti dell’indifferenziato o, addirittura, che siano abbandonati vicino ai contenitori per la raccolta dei rifiuti.

Gli alberi di Natale sintetici, se non più utilizzabili, devono essere portati alla stazione ecologica. Se sono di grandi dimensioni, si può utilizzare il servizio Hera di ritiro gratuito degli ingombranti a domicilio chiamando il numero verde gratuito 800.999.500, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18.

Rifiuti organici

I rifiuti organici, che corrispondono a circa il 30% degli scarti prodotti, vanno conferiti nell’apposito contenitore. In alternativa possono essere conferiti nella compostiera (se in dotazione), un contenitore che trasforma gli scarti organici in concime attraverso un processo di degradazione naturale chiamato compostaggio domestico.

Oli alimentari esausti

Gli oli alimentari esausti (ovvero gli oli di frittura e quelli contenuti nei sottoli) devono essere raccolti a parte in bottiglie di plastica e conferiti negli appositi contenitori stradali oppure alla stazione ecologica. Gli oli alimentari esausti di uso domestico recuperati da Hera vengono destinati alla produzione di biocarburante idrogenato tramite una partnership con Eni. Questo carburante poi torna, in modo circolare, a essere risorsa e diventa la fonte di alimentazione di diversi mezzi che Hera utilizza per la raccolta dei rifiuti urbani.

Cartone, vetro, plastica e lattine

Gli scatoloni e gli imballaggi in cartone devono essere gettati insieme alla carta ed è sempre meglio ridurli di volume. Gli imballaggi in plastica o polistirolo vanno invece inseriti nei contenitori o sacchi gialli adibiti alla loro raccolta. Se si tratta di imballaggi di grandi dimensioni, la loro destinazione è la stazione ecologica.

Le bottiglie di vetro, un materiale che può essere riciclato all’infinito, vanno conferite vuote negli appositi contenitori. Ma attenzione a non confondere il vetro con il materiale ceramico: inquinerebbe la qualità della raccolta.

Le lattine e i barattoli che hanno contenuto bevande, olio alimentare o cibi in scatola vanno differenziati nella raccolta delle lattine che, a seconda del Comune, vengono conferite insieme al vetro o alla plastica.

Vecchie apparecchiature elettroniche

A Natale capita spesso di rinnovare cellulari, pc, televisori, radio, asciugacapelli, frullatori, joystick, e molti altri oggetti elettronici. Prima di considerarli Raee è opportuno verificare se siano riutilizzabili. Se sono guasti e non più funzionanti devono essere consegnati alle stazioni ecologiche di Hera, dove vengono avviati a recupero. E se hanno almeno un lato di dimensione superiore a 50 centimetri, è possibile richiedere il ritiro gratuito a domicilio.

Gli apparecchi elettronici contengono plastica, silicio e metalli come piombo, cadmio, oro e cobalto. Si tratta di risorse esauribili in natura che, attraverso la raccolta differenziata, possono essere recuperate e riutilizzate. I metalli sono interamente riciclabili e possono essere usati varie volte, riducendo le nuove estrazioni e l’impatto ambientale delle trasformazioni delle materie vergini.

Beni in buono stato: le aree del riuso in Romagna

Le feste sono il periodo ideale per sbarazzarsi di vecchi oggetti che non si usano più, ma che possono servire a qualcun altro. Per dare loro una nuova vita si possono portare nell’area del riuso più vicina: a Ravenna si trova in via Albe Steiner (zona Bassette, accanto alla sede Hera). Altrimenti si possono donare a chi ne ha bisogno grazie a “Cambia il finale“, il progetto portato avanti da 10 anni da Hera in collaborazione con Last Minute Market per dare nuova vita ad alcune tipologie di beni ancora in buono stato, ridistribuendoli sul territorio.

Per ogni dubbio c’è l’app Il Rifiutologo

In caso di dubbi sul corretto conferimento dei rifiuti è possibile consultare l’app Il Rifiutologo, scaricabile gratuitamente da tutti gli store e, volendo, integrata con Alexa, l’intelligenza artificiale di Amazon che ora può dirci anche in quale contenitore gettare ogni singolo rifiuto o indicarci quando passa la raccolta porta a porta di ogni singolo materiale. Nel Rifiutologo sono riportate informazioni dettagliate sul conferimento di ogni materiale, è possibile cercare il rifiuto scrivendo il nome del prodotto da buttare o anche inquadrando il suo codice a barre. Attraverso l’app Il Rifiutologo si possono inviare direttamente ai tecnici Hera le fotosegnalazioni di rifiuti abbandonati, cassonetti guasti o troppo pieni. L’app si può impostare per indirizzo di residenza, pertanto tutte le informazioni sono sempre puntuali e geolocalizzate.

Addio a Primo Trioschi, riferimento per il mondo motoristico lughese

Se n’è andato Primo Trioschi, scomparso il 23 dicembre all’età di 92 anni. Il lughese è stato un punto di riferimento per tutti gli appassionati di moto del territorio e non solo. Titolare della concessionaria Trioschi Moto su via Mentana, la sua attività era un’eccellenza nazionale conosciuta conosciuta in tutta Italia.

Nell’esprimere il suo cordoglio per la scomparsa del suo concittadino, il Comune di Lugo ha ricordato «il contributo dato da Trioschi alla passione per i motori, che nella città che ha trai suoi simboli il Cavallino Rampante è particolarmente identitaria».

Primo Trioschi lascia la figlia Elisabetta. I funerali si terranno sabato 27 dicembre con partenza dalla camera mortuaria dell’ospedale Umberto I alle 14, alla volta del cimitero di Lugo.

Allerta rossa a Natale, fiumi romagnoli sotto osservazione

A partire dalla mezzanotte di oggi e per tutta la giornata di domani, giovedì 25 dicembre, la Protezione civile ha diramato un’allerta rossa per criticità idraulica in pianura nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna. L’attenzione è rivolta soprattutto ai superamenti della soglia 3 sugli affluenti a destra del fiume Reno con alimentazione collinare. Anche il fiume Idice si trova oltre la soglia rossa ed è sotto osservazione speciale. L’allerta sarà invece arancione per criticità idraulica e idrogeologica nella collina emiliana centrale, in quella bolognese, nella montagna bolognese e in tutto il resto della Romagna e della costa ferrarese.

In base alle previsioni Arpae e all’ultimo bollettino emesso dall‘Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, si attendono precipitazioni diffuse e persistenti soprattutto sul settore centrale della regione, che potranno generare diffusi fenomeni franosi, ruscellamento lungo i versanti e innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua con superamenti della soglia 2. Sui settori appenninici e collinari emiliani i fenomeni saranno nevosi a partire da quote attorno ai 300/400 metri, con accumuli di 5-15 cm sulle zone collinari e di ulteriori 20-30 cm sulle zone montuose.

Inoltre, lungo la fascia costiera sono previsti venti di burrasca moderata (62-74 km/h) da nord-est, con rinforzi o raffiche di intensità superiore, mare agitato e localizzati fenomeni di erosione dei litorali, delle dune e degli argini invernali, nonché ingressioni marine che possono interessare gli stabilimenti balneari. Saranno possibili anche esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare.

Le piogge in corso da questa notte, segnala Arpae, stanno generando rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici degli affluenti del Reno e dei fiumi romagnoli. Dopo un temporaneo attenuamento nel primo pomeriggio di oggi, a partire da questa sera sono previste nuove precipitazioni su tutta la regine, di debole intensità sul settore più occidentale e le pianure settentrionali, di moderata intensità sulle rimanenti aree con picchi localmente elevati sulle aree collinari e pedecollinari del bolognese e della Romagna.

Dichiara il sindaco di Ravenna Alessandro Barattoni: «Ricordo che è vietato accedere e stare nei capanni da pesca e raccomando fortemente di mettere in atto le opportune misure di autoprotezione, fra le quali, in questo caso: prestare particolare attenzione allo stato dei corsi d’acqua, alle strade eventualmente allagate, non accedere ai sottopassi nel caso li si trovi allagati, non accedere a moli e dighe foranee e prestare particolare attenzione nel caso in cui si acceda alle spiagge. Raccomando inoltre di fissare gli oggetti sensibili agli effetti del vento o suscettibili di essere danneggiati».

La Regione Emilia-Romagna raccomanda di consultare l’allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it

Scuole medie aperte al pomeriggio, dalla Regione 214mila euro per il ravennate

Anche la provincia di Ravenna sarà coinvolta dal progetto “Scuole aperte” della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un’iniziativa sperimentale rivolta alle scuole medie, dove le aule scolastiche resteranno aperte al pomeriggio come luogo di aggregazione per gli studenti. Il progetto finanzia con quasi 3 milioni di euro 22 istituti in tutte le nove province della regione, grazie ai fondi europei Fse+ 2021-2027 per l’inclusione sociale. Tra le attività sono previsti laboratori, orientamenti e atelier.

In totale, ai Comuni della provincia di Ravenna andranno oltre 214mila euro tra Russi, Unione della Romagna Faentina e Bassa Romagna. Questa la ripartizione completa dei fondi:

  • 875.550 euro alla Città metropolitana di Bologna;
  • 297.220 euro al Comune di Parma;
  • 210.000 euro al Comune di Forlì;
  • 204.900 euro all’Unione dei Comuni del Distretto ceramico (Modena);
  • 200.000 euro al Comune di Reggio Emilia;
  • 149.800 euro al Comune di Modena;
  • 148mila euro al Comune di Ferrara;
  • 134.866,67 euro al Comune di Piacenza;
  • 125.650 euro all’Unione dei Comuni modenesi Area Nord;
  • 74.258 euro all’Unione della Romagna Faentina (Ravenna);
  • 72.720 euro al Comune di Riccione (Rimini)
  • 70.000 euro all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (Ravenna);
  • 69.550 euro al Comune di Rimini;
  • 69.998,04 euro al Comune di Russi (Ravenna);
  • 646.080 euro al Comune di Argenta (Ferrara);
  • 36.957,80 euro al Comune di Santarcangelo di Romagna (Forlì-Cesena);
  • 34.600 euro al Comune di Castelvetro di Modena;
  • 30.100 euro al Comune di Cavriago (Reggio Emilia);
  • 28.640,10 euro al Comune di Quattro Castella (Reggio Emilia);
  • 21.765 euro al Comune di Baiso (Reggio Emilia);
  • 15.200 euro al Comune di San Giorgio Piacentino (Piacenza);
  • 13.600 euro al Comune di Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia).

Inoltre, per il 2026 è prevista la realizzazione del portale “Scuole aperte” per creare uno spazio digitale unico dedicato a tutte le iniziative legate al progetto, tra notizie, mappatura dei luoghi e monitoraggio della prima fase di sperimentazione.

«Grazie a questo progetto, l’Emilia-Romagna promuove un modello educativo che nelle ore pomeridiane e al di fuori dalla didattica trasforma gli edifici scolastici delle secondarie di primo grado in luoghi di aggregazione, socialità, musica, cinema, teatro, sport e molto altro», commenta il presidente regionale Michele De Pascale. «Così la scuola è al centro della comunità e diventa un modo per sperimentare e coltivare passioni. Avevamo preso questo impegno nel programma di mandato e a un anno dal nostro insediamento siamo pronti a partire in tutto il territorio regionale».

Aggiunge l’assessora alla scuola Isabella Conti: «Con questo progetto proviamo a mettere a disposizione dei ragazzi e delle ragazze strumenti nuovi, in grado di generare divertimento sano, attività culturali e integrative che valorizzino la relazione umana in presenza e che diano la possibilità ai ragazzi e alle ragazze di conoscere arte, cultura, musica e altre attività ludico-ricreative che possono far nascere nuove passioni e dare nuovi stimoli. Poter frequentare gli spazi scolastici, vivendoli sotto una nuova luce, oltre l’orario canonico è un’opportunità di crescita. Grazie a “Scuole aperte” le aule si aprono alla comunità. Questa sperimentazione è un primo passo, il nostro impegno è lavorare per rendere strutturale questa misura che riteniamo fondamentale e utile».

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