mercoledì
05 Novembre 2025

Terminati i lavori alla Cavallerizza, danneggiata dall’alluvione del 2023

La storica palestra faentina è stata ristrutturata grazie a una donazione di Conad

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Sono terminati i lavori di ripristino della palestra Ivo Badiali di Faenza, detta “Cavallerizza“, dopo i gravi danni derivati dall’alluvione che ha colpito la città e il territorio circostante il 16 maggio 2023. Si tratta di uno storico impianto sportivo, punto di riferimento per scuole e associazioni locali.

La palestra, già inserita in un progetto di rigenerazione finanziato dal Pnrr, il cui intervento è in fase di ultimazione, era stata sommersa da acqua e fango che avevano causato danni significativi, rovinando irrimediabilmente il parquet in legno e il sottofondo in cemento. Anche i quadri elettrici, la rete impiantistica interna, i muri perimetrali e le attrezzature sportive sono stati fortemente danneggiati.

Grazie a una donazione del marchio Conad, è stato possibile avviare il ripristino dell’impianto sportivo nella parte relativa ai danni ricevuti dall’alluvione. Conad ha deciso di destinare alla Cavallerizza 300 mila euro, raccolti attraverso una campagna di sensibilizzazione nei suoi 3.300 punti vendita in tutta Italia, a sostegno di cinque progetti in altrettanti comuni delle province di Forlì-Cesena e Ravenna.

Teatro Alighieri, presentata la stagione comica: 4 spettacoli da gennaio ad aprile

Si esibiranno Alessandro Bergonzoni, Filippo Caccamo, Raffaello Tullo e Giovanni Scifoni

Alessandro Bergonzoni

Accademia Perduta/Romagna Teatri ha presentato l’edizione 2025 della rassegna del comico al Teatro Alighieri di Ravenna. La rassegna sarà composta da quattro appuntamenti: Le Filippiche Atto Finale con Filippo Caccamo (27 gennaio), Arrivano i Dunque con Alessandro Bergonzoni (17 febbraio), SConcerto con Raffaello Tullo e Orchestra (11 marzo) e Fra’. San Francesco, la superstar del Medioevo con Giovanni Scifoni (7 aprile).

La vendita dei biglietti per ogni spettacolo verrà effettuata nelle relative sere di rappresentazione, a partire dalle ore 20 nella biglietteria del Teatro Alighieri.

«Torna anche quest’anno una delle rassegne più attese e più amate dal pubblico», commenta l’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia. «Da sempre la stagione del teatro comico segna la programmazione ravennate e riempie l’Alighieri con grande partecipazione. Per una città che, come Ravenna, ama e vive i linguaggi del teatro, è importante proporre un’offerta ampia e sempre varia. Da questo punto di vista la lunghissima attività di Accademia Perduta/Romagna Teatri segna perfettamente, con leggerezza, altissima professionalità e qualità delle proposte, una presenza importantissima nel nostro panorama culturale»

Al Mar arrivano delle nuove opere d’arte, mercoledì la presentazione alla città

Il Museo d’arte di Ravenna ha investito per ampliare la sua permanente

Pomme De Boue, Porta Futurista, 2023
Pomme de Boue, Porta Futurista (2023), una delle nuove opere acquisite dal Mar

Il Mar di Ravenna ha acquisito alcune nuove opere d’arte contemporanea, che saranno presentate alla città mercoledì 4 dicembre 2024 dalle ore 16 alle 18 nella Sala Martini. Le opere andranno ad ampliare la collezione permanente del Museo d’arte della città di Ravenna.

«A poco più di un anno dal riallestimento degli spazi dedicati al mosaico moderno e contemporaneo, si amplia il patrimonio musivo disponibile e fruibile, connotando in maniera ancora più forte l’identità del museo in questa direzione», commenta il vicesindaco di Ravenna con deleghe alla cultura e al mosaico Fabio Sbaraglia. «Ancora una volta il Mar si dimostra attento alle declinazioni più varie e contemporanee del mosaico, aprendosi alla sperimentalità di artisti emergenti ma anche consolidando la presenza di alcuni dei profili più significativi del panorama internazionale».

Per ampliare la narrazione sul mosaico attraverso molteplici linguaggi, entrano a far parte della collezione di mosaici contemporanei Untitled Heptagon 11 di Monir Shahroudy Farmanfarmaian e Brothers di Adrian Paci. L’occasione dell’acquisizione è il progetto “Contemporaneamente Est-Ovest” a cura di Daniele Torcellini, selezionato nell’ambito dell’avviso pubblico Pac 2022-2023, finanziato per un importo di 144 mila euro e finalizzato all’acquisizione, alla produzione e alla valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee destinate al patrimonio pubblico italiano. Il progetto “Contemporaneamente Est-Ovest” propone l’acquisizione di mosaici che esplorino le relazioni tra oriente e occidente dal punto di vista artistico, culturale, sociale e geopolitico.

Le opere di Farmanfarmaian e di Paci sono conservate in alcune delle più importati istituzioni culturali del mondo, tra cui il Guggenheim Museum di Abu Dhabi, la Louis Vuitton Foundation di Parigi e il Museum of Contemporary Art di Tokyo.

Monir FarmanFarmaian, Untitled Heptagon 11, 2016
Monir Farmanfarmaian, Untitled Heptagon 11 (2016)

Untitled Heptagon 11 di Farmanfarmaian è un lavoro del 2016, proveniente dalla galleria James Cohan di New York, e parte di una serie in cui l’artista iraniana esplora la simbologia mistica e sacra delle forme poligonali primarie, ancorate alla simbologia islamica e sufi, attraverso la tecnica del mosaico a specchi e una regolare e articolata scansione geometrica, derivata dai motivi decorativi tradizionali della sua cultura di origine. Serialità, modularità e organizzazione diagrammatica interconnettono i riferimenti medio-orientali alle pratiche artistiche dell’astrazione del secondo Novecento.

Adrian Paci Brothers, 2010
Adrian Paci, Brothers (2010)

Brothers di Adrian Paci è un’opera del 2010, proveniente dalla galleria Kaufmann Repetto con sede a Milano e a New York. Si tratta della traduzione a mosaico di una scena di telegiornale: due bambini in un campo profughi, distratti da un evento che a noi non è dato conoscere. L’immagine, dissezionata e ricomposta, ci mette nella condizione simbolica di discernere con chiarezza ciò che stiamo guardando solamente allontanandoci.

Aleksandra Miteva, Cuprum, 2023 Dettaglio
Aleksandra Miteva, Cuprum (2023)

Entrano a far parte della collezione di mosaici contemporanei del Mar anche le opere vincitrici della sesta edizione del premio Giovani artisti e mosaico, una delle mostre di punta dell’ottava Biennale di mosaico contemporaneo del 2023. Si tratta di Hybrid VII (memoria) di Michela Tabaton-Osbourne, Cuprum di Aleksandra Miteva e Tappeto per ospiti indesiderati di Irene Cesaro, che saranno posizionate nel corridoio del quadriportico del piano terra.

Marco Baliani dedica un reading alla liberazione di Ravenna

Lo spettacolo andrà in doppia replica il 4 dicembre all’Alighieri, nell’ambito delle celebrazioni per l’80° anniversario

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Nell’ambito delle celebrazioni per l’80° anniversario della liberazione di Ravenna, il Comune ha commissionato all’attore e autore Marco Baliani la creazione di uno spettacolo teatrale. Ne è nato il reading Quell’inverno arrivò la primavera, che andrà in scena mercoledì 4 dicembre 2024 al Teatro Alighieri in doppia replica, alle 11 e alle 21. La sera stessa lo spettacolo andrà in onda alle 22.30 anche su Radio 3.

In scena insieme a Baliani, che ha anche curato la regia dello spettacolo, ci saranno Tamara Balducci, Lorenzo Carpinelli, Luigi Dadina, Roberto Magnani e Livia Tura. Drammaturgia di Maria Maglietta, ricerche storiche di Ilenia Carrone, musiche e luci Mirto Baliani. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

«Sono trascorsi ottant’anni da quel giorno di dicembre in cui la città di Ravenna si risvegliò libera», scrive Baliani nelle sue note di regia. «In quel giorno le strade di Ravenna furono percorse da decine e decine di combattenti partigiani, uomini e donne che con la loro tenacia, le loro lotte e i loro sacrifici erano riusciti a cacciare gli occupanti nazisti e i loro complici fascisti. Fare memoria di quel giorno, di quel clima, di quelle atmosfere è impresa ardua, il tempo trascorso rischia di trasformare la memoria in una serie di discorsi commemorativi, ammantati di retorica. Ci vorrebbe una macchina del tempo per poter davvero catturare le tensioni e i sentimenti di quel giorno di libertà, ma non è stata ancora inventata. Possediamo, però, una macchina del tempo interiore che può aiutarci nell’impresa: la nostra memoria, che, quando non si adagia in rievocazioni scontate, può accendere in noi un’improvvisa emozione partecipativa».

«La nostra memoria è sempre una forma di immaginazione narrativa, e l’immaginazione è una forma di conoscenza, con la stessa forza di un’indagine scientifica o storica, anzi con qualcosa in più, perché permette di sentire e percepire la Storia senza distanze, immergendovisi», prosegue Baliani. «Così, attraverso le voci di attrici e attori convocati per l’occasione, cercheremo di aderire a quei corpi in cammino tra le strade di Ravenna, di far sentire le loro emozioni, i loro pensieri, di ricostruire immaginariamente l’atmosfera di quelle ore, il palpitare di quelle vite. Ma non è solo questo. Quando una memoria così attiva rivivifica il passato, questo atto costringe a fare i conti col nostro presente, a spostare il focus dalle strade di Ravenna di allora alle nostre strade attuali, per farci domande su cosa rimane in noi di quelle lotte straordinarie che ci consegnarono allora una nuova città e un nuovo paese, passandoci il testimone necessario alla loro difesa e al loro sviluppo».

Europa Verde contro l’esercitazione Eni: «Ci sono problemi di sicurezza più urgenti»

I portavoce del partito ambientalista interpellano il prefetto: «Perché ritiene più importante occuparsi di sicurezza come ordine pubblico invece che di sicurezza come tutela della popolazione?»

Apertura Esercitazione Eni Fumogeni Marina Ravenna

Europa Verde ha criticato l’esercitazione tenutasi la settimana scorsa nello stabilimento Eni di Ravenna, coordinata dalla prefettura, durante la quale è stata simulata una manifestazione di protesta ambientalista. «Non ci è dato sapere in base a quale normativa è stata fatta questa prova; ci chiediamo invece perché piuttosto non sia stata fatta una simulazione di emergenza da incidente rilevante?», affermano i portavoce di Europa Verde Ravenna, Fausto Bordini e Graziella Bacchilega. «Nel territorio della provincia di Ravenna ci sono venti stabilimenti a rischio di incidente rilevante che hanno un Piano di emergenza esterna, redatto per prevenire gli incidenti connessi a determinate sostanze pericolose e per ridurre e mitigare le conseguenze di tali incidenti sulla salute umana e sull’ambiente. Perché il prefetto ritiene più urgente occuparsi di sicurezza come ordine pubblico invece che di sicurezza come tutela della popolazione?».

Proseguono Bordini e Bacchilega: «È quasi offensivo per i cittadini di Ravenna e dell’Emilia-Romagna dare enfasi a questa simulata operazione di polizia, con l’intervento di forze speciali sul campo. Sono queste le emergenze nel nostro territorio? Sul fronte della sicurezza dagli incidenti, l’ultima esercitazione che ha coinvolto Eni risale al 2018 ed è stata un’esercitazione sulla carta, cioè solo per simulare la tempestività delle comunicazioni fra azienda e istituzioni. Mentre sul fronte dell’aggiornamento dei Piani di emergenza esterna siamo in ritardo, non viene fatta alcuna esercitazione e non vengono date adeguate informazioni per preparare i cittadini a eventuali eventi climatici estremi ormai all’ordine del giorno».

«Europa Verde impegnerà i propri rappresentanti nelle istituzioni nazionali a chiedere chiarimenti su questo episodio», concludono i due portavoce. «Noi abbiamo il massimo rispetto per le istituzioni; non ci sembra che lo stesso rispetto sia stato mostrato nei confronti dei cittadini».

Controlli su 11 imprese: 5 lavoratori in nero e 90mila euro di sanzioni

Edilizia, agricoltura e assistenza anziani sono i settori di riferimento delle aziende coinvolte nell’ispezione che ha portato alla sospensione dei tre attività

Immagine2Il nucleo Ispettorato del lavoro (Nil) dei carabinieri di Venezia ha svolto controlli su 11 imprese della provincia di Ravenna nei settori di edilizia, agricoltura e strutture residenziali per anziani, individuate a seguito di attività informativa, e ha riscontrato irregolarità in 6 delle aziende controllate (2 a Ravenna, una a Cervia, Castel Bolognese, Bagnacavallo e Alfonsine di cui l’Arma non ha rilasciato riferimenti per i nomi). Sono stati individuati 5 lavoratori in nero e sono state sospese tre attività. Complessivamente sono state disposte sanzioni per 90mila euro. L’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica svolta con l’ausilio dei reparti locali, è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

A Ravenna:

  • per una residenza sanitaria assistenziale, i carabinieri ritengono che ci fosse una lavoratrice in nero priva del permesso di soggiorno, l’omessa formazione dei lavoratori, l’omessa nomina del medico competente e l’omessa verifica periodica dell’impianto elettrico; contestata una sanzione da 20mila euro;
  • in un cantiere edile un lavoratore in nero e l’omessa elaborazione del piano operativo di sicurezza, con la conseguente adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale; sanzioni per 16mila euro.

A Cervia:

  • controlli in un cantiere edile: omessa elaborazione del piano operativo di sicurezza e mancato rispetto degli obblighi dell’impresa affidataria, con la conseguente adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale; sanzioni per circa 15mila euro.

A Castel Bolognese:

  • in un cantiere edile accertata la presenza di 2 lavoratori in nero, di cui uno privo del permesso di soggiorno; sospensione dell’attività e sanzioni per 17mila euro.

A Bagnacavallo:

  • in un’azienda agricola accertata la somministrazione illecita di manodopera di 4 lavoratori, sanzioni per cinquemila euro.

A Alfonsine:

  • in un cantiere edile accertata la presenza di un lavoratore in nero privo del permesso di soggiorno e la mancanza di ponteggio idoneo ad eliminare i pericoli di caduta, con la conseguente adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale e sanzioni per 17mila euro.

Oltre 2mila persone nel weekend al Museo Byron. E venerdì apre anche il ristorante

A Palazzo Guiccioli dal 3 dicembre aprirà ufficialmente la biglietteria

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Oltre duemila persone hanno visitato il Museo Byron e del Risorgimento dall’inaugurazione ufficiale di venerdì mattina alla chiusura della doppia giornata di sabato e domenica, in cui le porte di Palazzo Guiccioli, in centro a Ravenna, sono state aperte gratuitamente ai visitatori anche dall’estero, ad iniziare da Svizzera e Germania, oltre che da varie di città italiane, da Salerno a Pisa, da Roma a Milano, e naturalmente da tutta la Romagna.

A questo link i dettagli e una panoramica sul nuovo complesso museale aperto dalla fondazione della Cassa di Risparmio di Ravenna.

«Come Presidente della Fondazione Cassa – dichiara Ernesto Giuseppe Alfieri – vorrei ringraziare innanzi tutto l’intera città di Ravenna, dalle autorità ai cittadini, ma anche i turisti e visitatori arrivati da tante città anche lontane che hanno reso davvero indimenticabili queste prime giornate di apertura del museo. È stato un momento bellissimo e storico del quale sono orgoglioso e riconoscente».

Domattina, martedì 3 dicembre, aprirà invece ufficialmente la biglietteria (i musei sono aperti dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18), con ingresso a dieci euro e un’ampia scontistica che riguarda numerose categorie: residenti nel Comune di Ravenna, over 65, insegnanti e soci della Byron Society 8 euro; dagli 11 ai 26 anni 5 euro; scolaresche 3 euro; l’ingresso è inoltre gratis per persone con ridotte capacità psicomotorie o accompagnatore, bambini da 0 a 11 anni accompagnati, insegnanti con scolaresca, giornalisti e guide turistiche munite di tesserino, over 80 e studenti universitari muniti di tesserino. L’ingresso è possibile anche con amici a quattro zampe con il trasportino o per assistenza. I gruppi di almeno 10 persone pagano il prezzo scontato di 7,50 euro.

Venerdì 6 dicembre apre la Taverna Byron, il ristorante realizzato nei sotterranei del palazzo, dove il poeta inglese nascondeva armi e munizioni da lui stesso comprate per i Carbonari romagnoli.

Dopo 70 anni chiude l’edicola di fronte alla basilica di San Francesco

I titolari hanno raggiunto l’età per la pensione e non hanno trovato nuovi acquirenti nonostante gli affari funzionassero ancora bene per la posizione

EdicolaDopo 70 anni chiude l’edicola all’angolo tra piazza Caduti e via Corrado Ricci a Ravenna. Il 30 novembre è stato l’ultimo giorno di apertura e ora il chiosco verrà smantellato. La notizia è riportata dal quotidiano Corriere Romagna.

Avviata dalla famiglia Casadio, dal 2003 è passata ai coniugi Cristina e Giuseppe Suprani. I due hanno raggiunto l’età della pensione e hanno provato a vendere l’attività – che continuava a dare risultati soddisfacenti vista la posizione molto favorevole – ma nessuno si è fatto avanti.

Una bambina di 9 anni di Voltana ha vinto lo Zecchino d’Oro

Anna Sole Dalmonte trionfa con la canzone “Diventare un albero”

Anna Sole

“Diventare un albero”, un brano pop stile Coldplay – citiamo un’agenzia dell’Ansa – cantato da Anna Sole Dalmonte, 9 anni, di Voltana, ha vinto la 67esima edizione dello Zecchino d’oro, trasmessa in diretta su Rai 1 dall’Antoniano di Bologna e condotta dal direttore artistico Carlo Conti.

Il brano – che vede tra gli autori del testo Luca Argentero, con Rebecca Pecoriello e Nicola Marotta, musica di Pecoriello, Marotta e Stefano Francioni – racconta l’importanza del vivere le diverse fasi della crescita ed è stato scelto, tra i 14 finalisti, da una giuria di bambini e da quella dei “grandi”, rappresentata in finale da Caterina Balivo, Elisabetta Ferracini, Bianca Guaccero e dai conduttori delle due semifinali, Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni.

Il Ravenna torna alla vittoria e resta nel terzetto di testa del campionato

Serie D: giallorossi corsari a Fiorenzuola. Domenica prossima si torna al Benelli contro il Cittadella Vis Modena

Fiorenzuola Ravenna
Foto dal gruppo Facebook Lineagiallorossa

Dopo il pareggio con la capolista Tau, il Ravenna Fc torna alla vittoria espugnando (2-1 con gol di Lo Bosco e Mandorlini) il campo del Fiorenzuola e tiene il ritmo delle squadre di testa. Vincono infatti sia lo stesso Tau Altopascio (2-1 al Sasso Marconi) che il Forlì secondo in classifica (addirittura 6-1 contro il Piacenza). Il Ravenna resta in terza posizione a -3 dalla vetta (e a -1 dal Forlì), a pari merito con il Lentigione, vittorioso a sua volta in casa del Progresso.

Per il Ravenna si tratta della sesta vittoria nelle ultime sette partite di campionato.

Domenica prossima (8 dicembre) turno sulla carta favorevole ai giallorossi che ospiteranno al Benelli il Cittadella Vis Modena, fermo a metà classifica, mentre il Forlì farà visita all’ambiziosa Pistoiese, quinta. Derby toscano per la capolista Tau, sul campo del Tuttocuoio, settimo.

8 milioni di fondi a sostengo dell’alta formazione per Conservatorio e Accademia

Il vicesindaco Sbaraglia: «Un nuovo passo in avanti nell’offerta formativa della nostra città»

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Via libera dal Ministero dell’Università e della Ricerca per il sostegno agli Istituti dell’Alta formazione, artistica, musicale e coreutica, che prevede anche finanziamenti per il Conservatorio e l’Accademia di Belle arti della città.

Alla scuola di musica Giuseppe Verdi saranno destinati circa 5 milioni di euro, grazie ai quali sarà realizzato un auditorium nel parco dell’ex caserma Dante Alighieri, che ospiterà una sala concerti con postazioni a capienza variabile, due sale prove e una caffetteria. Quasi 3 milioni invece andranno all’accademia d’arte, per un intervento di riqualificazione energetica e miglioramento sismico nello stabile di via delle Industrie.

«Continua l’investimento sull’alta formazione artistico musicale – commenta il vicesindaco Fabio Sbaraglia -. Dopo l’inaugurazione, solo pochi anni fa, della nuova sede di piazza Kennedy, grazie a questo bando, si amplia ulteriormente la disponibilità e la qualità degli spazi a disposizione delle due istituzioni. Un ulteriore passo avanti nella qualificazione di un’offerta formativa che sarà sempre più strategica per una città che da sempre riconosce nei linguaggi artistici uno dei propri tratti identitari».

Soddisfazione è stata espressa anche da parte della direttrice dell’Accademia di Belle Arti Paola Babini e dalla direttrice del Conservatorio Verdi Anna Maria Storace che commentano:

«Un traguardo straordinario e importante per tutto il sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica, e soprattutto per l’Accademia di Belle arti e il Conservatorio di Ravenna».

Un monumento dedicato ai donatori di sangue al centro della rotonda Ucraina

Un messaggio di solidarietà voluto da Avis e Advs per i cittadini ravennati e per i turisti diretti al mare

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Un “Monumento al donatore di sangue” per omaggiare la città di Ravenna e tutti i cittadini che compiono questo importante gesto di altruismo. L’opera, voluta da Advs Fidas Ravenna, dai donatori di sangue dell’ospedale, e da Avis Comunale Ravenna, è stata installata al centro della rotonda Ucraina, all’incrocio tra Viale Europa e Via Don Carlo Sala, per dare un messaggio di grande solidarietà ai ravennati e ai tanti turisti che percorrono la strasa verso il mare.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta nella mattinata di oggi (domenica 1 dicembre) alla presenza del Presidente di Advs Fidas Monica Dragoni, del Presidente di Avis Ravenna Leonardo Orlando, dell’Assessore al Verde del Comune di Ravenna Igor Gallonetto, del Vice Presidente Regionale Fidas Advs Raffaello Rossi e del Vice Presidente Regionale e Delegato Nazionale Avis Renzo Angeli.

«Questo monumento vuole rappresentare la donazione di sangue e plasma come gesto di vita – commenta Dragoni – ricordando a tutti i cittadini l’importanza di recarsi presso i centri di raccolta dell’Ospedale di Ravenna e di Avis in Via Tommaso Gulli, per iniziare, continuare o riprendere a donare».

Il monumento è stato ideato dal professore Ferrino Fanti ed elaborato dal dottore Paolo Vernocchi, il mosaico è stato realizzato dalla dottoressa Shani Militello, mentre la messa in opera a cura delle Officine Venturi.

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