RAVENNA-GUBBIO 1-1
RAVENNA (3-5-2): Anacoura; Donati, Esposito, Solini; Corsinelli (21′ st Da Pozzo), Tenkorang, Di Marco (21′ st Falbo), Rrapaj; Spini (21′ st Zagre), Okaka. A disp.: Stagni, Borra, Lonardi, Luciani, Calandrini, Ilari, Bianconi, Castellacci, Scaringi, Sermenghi, Zakaria, Menegazzo.
GUBBIO (3-5-2): Bagnolini; Signorini, Bruscagin, Di Bitonto; Fazzi (23′ st Zallu), Djankpata (40′ st Murru), Carraro, Rosaia (23′ st Niang), Podda; Minta (31′ st Ghirardello), La Mantia (31′ st Tommasini). A disp. Krapikas, Baroncelli, Di Massimo, Costa, Conti. All. Di Carlo.
RETI: 1′ pt Di Marco, 32′ pt La Mantia (rig.).
AMMONITI: Di Marco, Donati.
ANGOLI: 11-2.
Dopo non averne pareggiata una in 13 partite, il Ravenna colleziona il secondo pari consecutivo. Dopo quello ottenuto in rimonta a Livorno, i giallorossi si devono accontentare di un 1-1 anche al Benelli, nonostante il vantaggio dopo pochi secondi di Di Marco (alla prima da titolare dopo l’infortunio). È mancata forse un po’ di ferocia, al gruppo di Marchionni, in un Benelli un po’ raffreddato dal clima già invernale. Il campo pesante e un buon Gubbio ci hanno messo il resto. E così non sono neanche tante le occasioni da raccontare. La più pesante resta forse quella capitata nei piedi di Okaka nel primo tempo, ben servito da Esposito, ma davanti al portiere l’ex centravanti della Roma controlla in maniera non perfetta e manca il 2-0 che avrebbe forse chiuso la partita. Da segnalare poi l’incredibile sequela di cross sbagliati dei giallorossi (sia su calcio piazzato che su azione). L’annunciato arrivo di Viola, in questo senso, pare davvero un’ottima notizia…
Agganciato in classifica l’Arezzo capolista, il Ravenna ora dovrà tifare Ascoli: una vittoria dei bianconeri contro i toscani nel big match di domenica pomeriggio porterebbe tre squadre racchiuse in un solo punto in testa alla classifica del girone B.
Da ultimo, da segnalare anche la protesta dei tifosi della curva contro le istituzioni e i vari divieti che penalizzano il tifo più caldo: «Degrado e decandenza in tutte le città – recitava uno striscione – ma il vero problema restano gli ultras»…