domenica
14 Settembre 2025

Torna la regata da Marina di Ravenna a Trieste, “antipasto” della Barcolana

Si aprono le iscrizioni, per tutte le barche con una lunghezza superiore a 8,46 metri

Foto Di Gruppo Conferenza Stampa Go To Barcolana

Parte anche quest’anno da Marina di Ravenna la regata “Go to Barcolana da Ravenna – Trofeo Hera”. La traversata, collaterale alla 56ª edizione della celebre Barcolana di Trieste, la più grande regata velica del mondo che si terrà dal 4 al 13 ottobre, è organizzata dal Circolo Velico Ravennate in collaborazione con la Società Velica di Barcola e Grignano e vede confermata per il terzo anno consecutivo la partnership con la multiutility Hera, che offre un premio con la formula “challenge perpetuo”.

Gli equipaggi partiranno da Marina di Ravenna nel pomeriggio di giovedì 10 ottobre, con l’obiettivo di raggiungere il Golfo di Trieste. La regata copre una distanza di 95 miglia nautiche (circa 176 km) e vedrà la partecipazione di circa cinquanta imbarcazioni provenienti dalla costa adriatica centrale e meridionale. La competizione è aperta a tutte le barche con una lunghezza superiore a 8,46 metri, che saranno classificate secondo i compensi Orc.

Le iscrizioni si aprono sabato 7 settembre e gli armatori riceveranno un unico numero di mascone valido sia per questa regata preliminare che per l’evento principale di domenica 13 ottobre a Trieste.

Anche quest’anno c’è in palio il Trofeo Gruppo Hera, che passerà di mano in mano ai vincitori di ogni edizione. Il trofeo è stato realizzato dalla studentessa Yuyu Zhao, vincitrice del concorso interno indetto dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna, con cui Hera ha attivato importanti collaborazioni nell’ambito del proprio progetto Scart, che da oltre 26 anni promuove il recupero e il riuso delle risorse in campo artistico. Nella sua forma a piramide, la scultura richiama la sagoma triangolare delle classiche vele delle barche. La scelta di questa figura geometrica è dovuta anche al fatto che, avendo un vertice, richiama quello raggiunto dal vincitore della regata. Ognuna delle tre facce triangolari è impreziosita con la tecnica del micromosaico, tipica della tradizione ravennate.

«La questura di Ravenna non rispetta i tempi di legge per i permessi di soggiorno»

La segnalazione del coordinamento immigrati del sindacato Cgil che chiede al prefetto di convocare il consiglio territoriale: per legge la procedura ha 60 giorni di tempo ma ci sono stati casi di un anno e mezzo di attesa

Fotoincontroassociazionipermessosoggioro (1)La legge italiana prevede un tempo massimo di 60 giorni per il rilascio di un permesso di soggiorno a uno straniero, ma a Ravenna ci sono stati casi in cui l’attesa è durata un anno e mezzo. È la segnalazione che arriva al termine di un incontro tra diverse associazioni che rappresentano stranieri residenti in Italia avvenuto il 4 settembre alla Casa delle Culture di Ravenna su iniziativa del coordinamento immigrati del sindacato Cgil.

Le associazioni chiedono al prefetto di Ravenna la convocazione del consiglio territoriale affinché la questura applichi il requisito previsto dalla legge di 60 giorni per il rilascio del permesso di soggiorno e la normativa europea e nazionale per l’aggiornamento della carta di soggiorno. Non si esclude l’organizzazione di una manifestazione per una sensibilizzazione verso la tematica.

«Il permesso di soggiorno – spiegano dal coordinamento Cgil – è un documento che permette a una persona di origine straniera non solo di lavorare ma anche di poter aprire un’attività, accedere ai servizi bancari, prendere residenza, acquistare o affittare un alloggio, e accedere ai servizi sanitari. I ritardi rendono difficili i normali atti della vita quotidiana, aumentando enormemente i rischi di emarginazione delle persone. La vita e le opportunità di inserimento nella società vengono profondamente compromesse».

 NGL4467Le procedure per ottenere il permesso di soggiorno sono lunghe con gravi ritardi per gli appuntamenti e i fotosegnalamenti, continui blocchi della piattaforma informatica, che complicano ulteriormente la vita (anche lavorativa) delle persone straniere.

Nell’incontro con le associazioni sono state evidenziate anche altre criticità: il problema abitativo; la necessità di affrontare lunghi processi burocratici anche per chi ha permessi senza scadenza; enormi difficoltà di comunicare con gli sportelli amministrativi.

«L’attuale iter burocratico rende meno sicure le persone – dichiara Ivan Missiroli della segreteria della Cgil di Ravenna –. Non auguro a nessuno di vivere l’esperienza di trovarsi da un giorno all’altro senza i documenti per vivere nel Paese in cui hai creato la tua vita e la tua famiglia. Tale condizione mette a rischio la stabilità abitativa, lavorativa e familiare. Con questa iniziativa vogliamo porre la questione all’attenzione generale, auspicando che altre realtà della società civile e del mondo delle associazioni si uniscano al percorso intrapreso».

Di seguito l’elenco delle associazioni che hanno preso parte alla riunione: Fas ra, The Ahamdixya, Edo Community, Donne Mozambicane in Italia, Emugu State, Bangladesh (Al Rahma), Nuova Generazione, ASRA, AFESAN, Refugees Welcome, Associazione Ivoriana Ra, Enugu, Catholic Women, Il Terzo Mondo, Cittadini del Mondo, RITI, Coop Cidas, Avvocati di Strada. Aderiscono inoltre all’iniziativa le associazioni Polonia, Agevolando, Noble Women, Amicizia Italia Cuba, associazione Maliani – Faenza e l’avvocata Valeria Perini socia Asgi.

«Dante è sia rivoluzionario che conservatore e serve per capire l’identità italiana»

Aldo Cazzullo, saggista e opinionista del Corriere della Sera, da anni divulga la figura del Sommo Poeta, di cui parlerà a Ravenna con una lectio magistralis al teatro Alighieri domenica 8 settembre in occasione dell’Annuale (ingresso libero): «Tra i motivi che lo rendono ancorta attuale c’è l’amore critico verso la patria»

CazzulloLa comprensione dell’identità italiana di oggi passa (anche) dalla lettura di Dante Alighieri, morto da 703 anni. Ne è convinto Aldo Cazzullo, saggista e opinionista del Corriere della Sera che alle 10 dell’8 settembre terrà una la lectio magistralis sul Sommo Poeta al teatro Alighieri nell’ambito delle celebrazioni per l’annuale della morte (programma nell’articolo a fondo pagina).

Cazzullo, da dove nasce la sua passione per Dante?
«Ai tempi delle scuole superiori, come per tantissimi italiani diventati amanti di Dante. Al liceo del mio paese, Alba, avevamo una professoressa molto brava. Poi quando più tardi riprendi in mano i libri per piacere e non più per obbligo ti appaiono anche in una luce diversa».

Cosa l’ha spinta a scrivere di Dante?
«Tutti i libri che ho scritto prima di dedicarmi a Dante andavano alla ricerca dell’identità italiana: le guerre mondiali, il Risorgimento, Mussolini, la ricostruzione, la Resistenza… Poi mi sono reso conto che per ricostruire l’identità italiana bisognava partire da più indietro. In fin dei conti siamo uno Stato giovane e vediamo lo Stato ancora come un nemico e consideriamo un eroe chi non paga le tasse. Però crediamo nella patria…»

Dopo aver maneggiato tanto i suoi scritti, capita ancora di trovare nuovi dettagli?
«Succede come con i grandi film di cui scopri qualcosa ogni volta che li rivedi».

Ha un passaggio della Commedia che preferisce più di altri?
«Se devo indicarne uno solo allora scelgo il XVI canto dell’Inferno in cui compare Ulisse, l’eroe della conoscenza, il primo uomo moderno che si mette in viaggio oltre i confini perché sa di non sapere».

Il titolo della lectio che terrà è “Da Virgilio a Dante: nascita di una patria”. Il concetto di patria torna spesso nell’attualità, addirittura è un tema dell’educazione civica nella riforma scolastica pensata dal ministro Valditara.
«Non sono molto preso dalle proposte di questo governo di cui non sono un grandissimo estimatore. È chiaro che Dante centra con la patria anche se per Dante l’Italia non era uno Stato ma un nucleo di valori, un patrimonio di bellezza e cultura. Per Dante l’Italia aveva una missione: conciliare la Roma dei Cesari e la Roma dei Papi, un ponte tra classicità e cristianità. Non a caso come guida nella Commedia sceglie Virgilio, il più grande poeta dell’età classica».

Dante è di destra, come ha provato a dire il ministro Sangiuliano?
«Dante non appartiene a nessuno e prima di dire certe cose bisognerebbe pensarci. Per certi aspetti è un conservatore: per esempio era già allora ostile agli eccessi della finanza e mette gli usurai accanto ai bestemmiatori perché fanno violenza a Dio facendo soldi con altri soldi sulla pelle della gente. Ma al tempo stesso è stato anche un rivoluzionario come dimostra la scelta di scrivere la sua opera più importante usando il volgare».

Per tenere viva la conoscenza di Alighieri oggi servirebbe una divulgazione con metodi più moderni rispetto ai classici?
«L’importante è farlo vivere. L’idea sarebbe non solo a scuola: andrebbe portato nella vita, bisognerebbe fare letture in tutte le chiese. Abbiamo un patrimonio culturale meraviglioso, ma  abbiamo timore ad accostarci. Per esempio il recente film di Pupi Avanti con Sergio Castellitto è molto bello, ma forse poco visto. È difficile pensare a un prodotto sulla vita di Dante perché dai pochi dettagli che si hanno è una vita triste, malinconica. La sua vera autobiografia è l’Inferno dove mette personaggi in cui si rispecchia».

Dante è tra i padri della nostra lingua. L’italiano è una lingua in salute?
«L’italiano è una lingua meravigliosa, gli stranieri lo conoscono poco ma molti lo amano. Ed è necessario per approcciarsi a Dante: leggere le traduzioni non trasmettono la stessa musicalità dei versi. L’italiano è una lingua che si è mantenuta relativamente intatta perché è stata poco usata per via dei tanti dialetti. Se ci pensiamo, ci rendiamo conto che l’italiano di Dante ci è comprensibile oggi molto meno di quanto lo sia l’inglese di Shakespeare. L’italiano di Dante mi sembra molto più vivo di quello di Leopardi».

Ai cambiamenti della lingua contribuisce anche il giornalismo. In che modo lo stanno facendo?
«Il discorso ci porterebbe molto lontano. Diciamo che sarebbe importante tornare ad avere più attenzione alla scrittura. Non crediamo che i lettori sfoglino solo i giornali, li leggono e più attenzione a come si scrivono sarebbe importante».

Che ruolo avrebbe Dante in una redazione?
«Al Corriere della Sera abbiamo avuto Montale e non ne eravamo degni, tanto meno lo saremmo con Dante».

In cosa Alighieri è attuale?
«Mi vengono in mente due cose. Innanzitutto il lamento verso l’Italia, l’amore critico verso la patria: anche noi non dobbiamo essere soddisfatti dell’Italia di oggi. La seconda cosa è la sua capacità di interrogarsi sul mistero del male. Quando Dante metta in scena i tre diavoli e inventa i loro nomi sembra Maradona che palleggia scalzo con le arance: i diavoli di Dante non fanno paura, sono grotteschi, perché il male è dentro di noi, non è scindibile dal bene e questo mi sembra molto attuale».

Traffico merci: a luglio il porto fa meglio del 2023, ma il 2024 resta in negativo

Autorità portuale comunica i dati comprensivi delle stime di agosto: nei primi otto mesi previsto un calo del 4,3 percento rispetto allo steso periodo dell’anno scorso

Una nave container ormeggiata al Tcr di Ravenna (foto da pagina Facebook di Ap)Nel mese di luglio 2024 il porto di Ravenna ha registrato una movimentazione complessiva di 2,3 milioni di tonnellate, in aumento del 4,3 percento rispetto allo stesso mese del 2023. Nonostante questo, il periodo gennaio-luglio 2024 (con 14,9 milioni di tonnellate movimentate) è peggiore dell’anno scorso del 4,4 percento.

Per il mese di agosto 2024 si stima una movimentazione complessiva pari a quasi due milioni di tonnellate, in leggero calo rispetto allo stesso mese dello scorso anno. E quindi i primi otto mesi del 2024 dovrebbero chiudersi in calo di circa il 4,3 percento rispetto allo stesso periodo del 2023.

Analizzando le merci per condizionamento, nel periodo gennaio-luglio 2024 si evince che le merci secche (rinfuse solide, merci varie e unitizzate) – con una movimentazione pari a 12.085.938 tonnellate – sono diminuite del 6,6% (858 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023. Nell’ambito delle stesse, le merci unitizzate in container, con 1.340.878 tonnellate, sono calate del 7,7% e le merci su rotabili, con 1.061.085 tonnellate, del 4,7%. I prodotti liquidi, con una movimentazione di 2.807.982 tonnellate, invece, sono aumentati del 6,5%.

Il comparto agroalimentare (derrate alimentari e prodotti agricoli), con 2.835.131 tonnellate di merce, ha registrato nei primi 7 mesi del 2024 un calo pari al 9,0% (oltre 280 mila tonnellate in meno) rispetto allo stesso periodo del 2023.

Analizzando l’andamento delle singole merceologie, i cereali risultano ancora in calo e pari a 750.593 tonnellate (-29,2% e quasi 310 mila tonnellate in meno rispetto al 2023), le farine, pari a 731.373 tonnellate, sono cresciute del 24,2%, gli sbarchi dei semi oleosi, con 658.253 tonnellate, risultano in diminuzione del 13,8% rispetto al 2023 e per quanto riguarda gli oli animali e vegetali, con una movimentazione di 378.452 tonnellate, sono in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2023
(-0,8%).

I contenitori, con 121.388 TEUs, sono diminuiti dell’8,6% rispetto al 2023 (11.415 TEUs in meno); in termini di tonnellate, la merce trasportata in container, pari a 1.340.878 tonnellate, è calata del 7,7% rispetto al 2023. Il numero di toccate delle navi portacontainer, pari a 264, è di 5 toccate in meno rispetto al 2023.

Positivo il risultato complessivo nei primi 7 mesi del 2023 per trailer e rotabili e automotive, in aumento dell’8,8% per numero di pezzi movimentati (58.536 pezzi, 4.720 in più rispetto al 2023) ma in diminuzione del 4,7% in termini di merce movimentata (1.061.085 tonnellate). Prosegue l’ottimo risultato registrato per il traffico di automotive che, nel periodo gennaio-luglio 2024 con 13.131 pezzi, 8.748 pezzi in più rispetto allo stesso periodo del 2023, sempre grazie al traffico di vetture Bmw dirette verso i mercati dell’Asia Orientale.  Per i trailer e altri veicoli, quasi tutti movimentati sulla linea Ravenna-Brindisi-Catania, i pezzi movimentati, pari a 45.405, sono calati dell’8,1% rispetto al 2023 (4.028 pezzi in meno).

Nei primi 7 mesi del 2024 si sono registrati 45 scali di navi da crociera (contro i 46 scali dello stesso periodo del 2023), per un totale di 141.969 passeggeri (-14,3%), di cui 118.737 in “home port”.

Anche le fotografie dei minori non accompagnati del Cas in mostra a Lugo

Al polo tecnico-professionale, al termine di un laboratorio condotto da Luca Nostri

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Venerdì 20 settembre alle 17 al polo tecnico-professionale di Lugo (via Lumagni 26) inuagura “Connections”, una mostra con le fotografie degli studenti dello stesso polo e del Cas, il Centro di Accoglienza di Santa Maria in Fabriago per minori stranieri non accompagnati.

Si tratta dell’esito di un laboratorio condotto dal fotografo lughese Luca Nostri (con la collaborazione di Gian Marco Magnani) nell’ambito del progetto “Obiettivo Futuro” finanziato dal Pnrr contro la dispersione scolastica. Si tratta di 40 scatti che testimoniano lo sguardo di un gruppo di adolescenti “sugli spazi della scuola e sul loro stare in questo luogo in cui si cresce”, si legge in una nota inviata alla stampa.

Il laboratorio si è svolto tra marzo e giugno e al termine del percorso i partecipanti – sia studenti del polo che allievi del Cpia che provengono dal Cas – si sono recati a Roma (nella foto) a visitare una mostra fotografica al museo Maxxi.

Le fotografie saranno esposte in modo permanente all’interno di otto aule del polo lughese.

Le ravennati Nika Deizi e Laura Toppetti campionesse italiane Under 20

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Dopo una stagione interamente dominata, le ravennati Nika Deizi e Laura Toppetti si sono laureate campionesse d’Italia di beach volley Under 20 femminile.

Mercoledì 4 e giovedì 5 settembre oltre 24 coppie femminili si sono date battaglia sui campi del Polo Est di Bellaria per un posto nell’albo d’oro del torneo giovanile. Ad uscirne vincitrici sono state le due ravennati della società Orbite Asd, tesserate anche con l’Olimpia Teodora nella stagione invernale di pallavolo (così come le altre due neo campionesse italiane Nicole Balzani e Margot Piraccini).

Rane nel piatto e musica live: la 51esima edizione della sagra del ranocchio

Dal 12 al 16 settembre negli spazi di piazza Foresti. In via Garibaldi previsto anche il mercatino di collezionismo e riuso

307679360 5217110091719501 5316824707222898096 NOrganizzata dalla pro loco di Conselice con il patrocinio del Comune, la sagra del ranocchio di Conselice arriva alla 51esima edizione. Dal 12 al 16 settembre tutte le sere dalle 19 in piazza Foresti si potrà cenare nello stand gastronomico, dove sono protagonisti i piatti della tradizione e in particolare quelli a base di ranocchio: risotto alle rane, rane fritte e al sugo, garganelli al ragù, polenta, salsiccia ai ferri, arrosti, patate fritte, tagliere romagnolo, dolci vari e tanto altro. Domenica anche a pranzo dalle 12; per asporto l’apertura sarà alle 18.30 e la domenica a pranzo alle 11.30.

Ogni sera almeno uno spettacolo ad animare la festa: giovedì alle 21 La Mucca Dance Show; venerdì Nicolas show, varietà con la partecipazione di Gianni e Paolo Parmiani; in piazzetta Guareschi, Frog Fest con i Disco Club Paradiso, evento a cura di Radio Sonora in attesa del Sonora Fest. Sabato alle 21 concerto dei Moka Club, organizzato in collaborazione con Vivi Conselice; domenica alle 9 raduno d’auto d’epoca, alle 14 color run organizzata dall’Atletica San Patrizio e alle 21 sfilata di moda, finale regionale «La + bella dell’Emilia Romagna».
Lunedì la sagra si concluderà con Magiche Note, esibizione degli alunni della scuola primaria e ragazzi della scuola di musica.

È previsto tutti i giorni della festa in via Garibaldi anche il mercatino di hobbystica collezionismo e riuso; a partire dalle 18.30, ci saranno inoltre laboratori e performance di pittura.

I balneari contro il Governo per le concessioni: «Indennizzi ridicoli»

I responsabili nazionali dei bagnini contestano le nuove norme: «Non volevamo un’altra proroga. Così mettono un settore in ginocchio»

festa unità concessioni balneari

«Un disegno di legge pessimo, da riscrivere, che mette a rischio un intero settore». I rappresentanti dei balneari non hanno dubbi, di fronte alla platea della festa dell’Unità di Ravenna, nel giudicare deludente le norme varate dal Governo (in accordo con la commissione europea) sulle concessioni balneari, quelle che dovrebbero permettere all’Italia di rientrare nell’ambito della direttiva Bolkestein, quasi vent’anni dopo, mettendo di fatto “all’asta” gli stabilimenti presenti sul suolo demaniale.

In estrema sintesi, dopo le promesse del Governo Meloni di escludere i balneari dai vincoli della stessa Bolkestein (si è anche tentata la carta della mappatura delle coste, per cercare di dimostrare la “non scarsità” della “risorsa” spiaggia, ma fuori tempo massimo e con modalità che non sono piaciute all’Europa), l’esecutivo ha invece partorito in queste ore una norma che introduce una sorta di «finta proroga» delle attuali concessioni fino al 2027 (come è stata definita alla festa dell’Unità, in quanto i Comuni potrebbero anche non usufruirne) oltre a indennizzi per i balneari considerati «ridicoli» dalla categoria.

Oltra al danno, la beffa, come ha spiegato per esempio il presidente di Legacoop Romagna Paolo Lucchi, imbeccato dal giornalista Alex Giuzio – caporedattore di Mondo Balneare e collaboratore anche di Ravenna&Dintorni: la nuova proroga, infatti, è passata sui mezzi di comunicazione come una sorta di favore ai balneari. «Ma noi la proroga non la volevamo – ha dichiarato Mauro Vanni, presidente nazionale imprese demaniali di Confartigianato -, saremmo pronti a fare le gare anche domattina, ma con regole chiare e condivise». Questi anni di attesa, invece, secondo i rappresentanti dei balneari lasceranno fermi gli investimenti e un intero settore in ginocchio, con lo spauracchio di poter perdere la propria azienda a fronte di indennizzi irrisori. La norma varata dal Governo, infatti, prevede di corrispondere al vecchio concessionario il “valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e un’equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni”.

«Le nostre aziende vengono valutate praticamente nulla – ha aggiunto Maurizio Rustignoli, bagnino di Punta Marina e presidente nazionale di Fiba Confesercenti – ma c’è ancora una “finestra” a cui attaccarci, aspettando il decreto che dovrà formalizzare questi indennizzi. Abbiamo il tempo per migliorare queste norme e declinarle a livello locale, tutti insieme, associazioni di categorie, Comuni, Regioni e Governo. Ormai non si può più tornare indietro, ma dobbiamo riuscire a riscrivere insieme la riforma». Obiettivo primario anche dell’assessore regionale Andrea Corsini – padrone di casa sul palco della festa del Pd di giovedì sera – che ricorda come la Regione (nonostante non sia stata mai coinvolta da questo Governo) abbia appena predisposto linee guida condivise con gli operatori da sottoporre all’esecutivo, in cui si sottolinea l’importanza di valutare il valore aziendale complessivo (e non solo gli investimenti degli ultimi 5 anni e i beni ammortizzabili) al momento di indennizzare il concessionario uscente.

Il tutto mentre tra gli operatori in sala serpeggia anche il timore per l’articolo 49 del Codice della Navigazione, che prevede che alla scadenza (o al rinnovo) della concessione balneare «le opere non amovibili, costruite sulla zona demaniale, restano acquisite allo Stato, senza alcun compenso o rimborso». Si tratta di un articolo degli anni Quaranta del secolo scorso «che va assolutamente rivisto», dicono dal palco. Senza però avere in mano grandi certezze…

Il ravennate Raimondo in gol con l’Italia Under 21

Nel 7-0 al San Marino in un incontro valido per le qualificazioni agli Europei

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L’esultanza di Raimondo in una foto tratta dal sito della Figc (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il 20enne ravennate Antonio Raimondo ha messo a segno il suo primo gol nelle qualificazioni al campionato europeo con la maglia dell’Italia Under 21 (con cui aveva già messo a referto tre reti lo scorso giugno nel torneo amichevole Maurice Revello).

Raimondo (subentrato al romanista Baldanzi) ha siglato il sesto dei 7 gol rifilati ai pari età del San Marino. Gli azzurrini sono al comando del girone con 3 punti di vantaggio sulla Norvegia, che affronteranno fuori casa martedì, 10 settembre.

L’attaccante ravennate è alla ricerca anche del suo primo gol in serie A, dove sta giocando (in prestito dal Bologna) con la maglia del Venezia.

Oltre 6.500 spettatori questa estate al cinema all’aperto di Bagnacavallo

Arena 2024

Si è conclusa martedì 3 settembre la lunga stagione estiva “Bagnacavallo al cinema”, ospitata all’arena delle Cappuccine dal 7 giugno scorso con un film ogni sera per oltre 80 proiezioni. Gli spettatori sono stati complessivamente oltre 6.500, «un dato – osservano Gianni Gozzoli e Ivan Baiardi di Fuoriquadro, responsabili dell’organizzazione e della direzione artistica per conto del Comune – che conferma sostanzialmente i numeri dello scorso anno. Il nostro pubblico apprezza sempre molto il luogo, il parco e l’aria di semplicità e complicità che si respira e ci tiene a dircelo ogni sera. Aspettiamo l’autunno per la nuova stagione».

«Bagnacavallo si conferma così – commenta l’assessora alla Cultura Lucilla Danesi – una città con una particolare vocazione per il cinema. Le due stagioni, estiva e invernale, che proponiamo all’arena delle Cappuccine e a Palazzo Vecchio, coprono buona parte dell’anno e il pubblico, così vario per età e provenienza, evidenzia bene l’interessa che suscita la programmazione di Fuoriquadro. Si è deciso infatti di puntare sui film di qualità e al tempo stesso di coprire i generi più diversi. E la risposta è senz’altro positiva. Proseguiremo in questo modo perché siamo convinti dell’importanza del cinema per il territorio sia dal punto di vista culturale che aggregativo».

Sara Errani ha vinto il doppio misto agli Us Open

La massese nella storia insieme ad Andrea Vavassori: è la prima vittoria di una coppia italiana

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Il collage di foto celebrativo pubblicato sul profilo Instagram di Sara Errani

A distanza di poche settimane dalla medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, Sara Errani trionfa anche agli Us Open. Lo fa insieme ad Andrea Vavassori nel tabellone di doppio misto, diventando la prima coppia formata unicamente da italiani a vincere un torneo del Grande Slam nella disciplina.

In finale sconfitta la coppia di casa formata da Townsend e Young (7-6, 7-5).

Per la tennista di Massa Lombarda si tratta della seconda vittoria agli Us Open (nel 2012 trionfò nel doppio femminile con Roberta Vinci) e della sesta in uno Slam.

Bassa Romagna, assegnata la gestione delle mense: appalto da 62 milioni di euro

Conclusa la gara dell’Unione dei Comuni: il servizio riguarda 5.400 utenti per undici anni e impegna un quarto della spesa nel welfare

L’Unione dei nove Comuni della Bassa Romagna ha concluso la gara per l’affidamento in appalto del servizio mensa scolastica e sociale domiciliare per i prossimi undici anni. Alla procedura aperta, condotta con il metodo della valutazione del miglior rapporto qualità/prezzo, ha partecipato la ditta Camst che si è aggiudicata la gestione. Il valore stimato dei servizi di produzione, fornitura e distribuzione dei pasti per l’intera durata dell’appalto è di circa 62 milioni di euro e garantisce il servizio mensa ai bambini e alunni dei servizi educativi e scolastici, nonché ad anziani, disabili o adulti in situazioni di bisogno socio-sanitario, per un totale di circa 5.400 utenti. Il servizio mensa assorbe circa il 23 percento della capacità di spesa destinata all’Area Welfare dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

La gara svolta è stata a doppio oggetto, con l’obiettivo di individuare il socio di maggioranza di Bassa Romagna Catering Spa e di attribuire allo stesso specifici compiti operativi connessi alla gestione del servizio mensa scolastica e del servizio sociale domiciliare.

Il servizio mensa scolastica, in particolare, si caratterizza per un ampio utilizzo di prodotti alimentari biologici, percentualmente più elevato rispetto a quanto preveda la normativa vigente. L’offerta presentata da Camst ha ulteriormente incrementato la tipologia di alimenti biologici utilizzati e ha inserito, come richiesto, prodotti biologici a chilometro zero e filiera corta.

Tra gli elementi caratterizzanti, il progetto-offerta presentato, in linea con le linee guida approvate dall’Unione, vanno indicati il piano di educazione alimentare finalizzato al consumo consapevole di cibi salutari, il monitoraggio del livello di soddisfazione dell’utenza per promuovere salute e benessere dei bambini senza dimenticare l’importanza del gusto, le iniziative di inclusione sociale tra cui le giornate di sensibilizzazione al tema della celiachia. Tra gli interventi migliorativi previsti figurano le azioni annuali volte a sostituire o integrare gli arredi delle mense scolastiche.

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