giovedì
25 Dicembre 2025

Transmissions omaggia il “Deserto rosso”: «Un programma sonico, cinematico e multidisciplinare»

Torna a Ravenna – da giovedì 20 fino a sabato 22 novembre al teatro Rasi – uno dei festival culturali più importanti del territorio, “Transmissions“, tra musica contemporanea, sperimentale e anche fascinazioni artistiche, quest’anno dedicato al Deserto rosso di Michelangelo Antonioni, film-cult del 1964 girato a Ravenna e divenuto nel tempo un riferimento trasversale per musicisti e artisti di tutto il mondo. A partire da questa edizione, il format – negli ultimi anni caratterizzato dalla curatela esterna – si articolerà attorno a un asse tematico che guiderà l’intero triennio, con la direzione artistica affidata al team di Bronson guidato da Chris Angiolini.

«Un programma sonico, cinematico e multidisciplinare – sono le parole proprio dello stesso Angiolini -. Ogni edizione sarà dedicata a un tema specifico legato alla città di Ravenna. Apriamo quest’anno con Deserto rosso, un film che si distingue per l’uso pionieristico del colore. Un altro elemento di grande innovazione è la colonna sonora, che introduce suggestioni elettroniche e musicali inedite per l’epoca. L’estetica del paesaggio industriale, vero protagonista visivo del film, fa da sfondo alle tematiche dell’incomunicabilità, dell’alienazione e della depressione, che hanno anticipato i tempi e restano attuali ancora oggi. La depressione della protagonista Giuliana, interpretata da Monica Vitti, è al centro anche della locandina di questa edizione, realizzata da Gianluca Costantini».

Tra i nomi in arrivo a Ravenna per celebrare la diciassettesima edizione del progetto Stephen O’Malley (giovedì 20 novembre), architetto sonoro e fondatore dei leggendari Sunn O))), maestro del drone/doom; il cantautore texano Micah P. Hinson (venerdì 21 novembre), straordinario autore di ballate folk scabre e narrativamente dense; la musicista, filmaker e scrittrice irlandese Hilary Woods (venerdì 21 novembre), a Transmissions in una delle sue rare esibizioni live (unica data italiana) per presentare il suo ultimo album in uscita a fine ottobre per Sacred Bones; WOW (venerdì 21 novembre), gruppo cult della scena romana capitanato dal duo China Blu e Leo Non, con le sue canzoni notturne e sensuali venate di psichedelia; il sestetto libanese SANAM (sabato 22 novembre), con il suo amalgama unico di psichedelia, jazz, canto tradizionale arabo e poesia contemporanea, in uscita a settembre su Constellation Records con il secondo disco; Index For Working Musik (sabato 22 novembre), quintetto londinese che scava nel post-punk e nell’art-rock con una tensione lirica e desertica.

A impreziosire il cartellone, due progetti speciali curati da Bruno Dorella – musicista e sound designer, fondatore di OvO e figura cardine dell’underground italiano – che insieme a Roberta Sammarelli (storica bassista dei Verdena) sonorizzerà (giovedì 20 novembre) Il Gigante di Ravenna, storico documentario del 1957 diretto da Fernando Cerchio, e dedicato alla nascita e agli esordi dello stabilimento Anic, e dal “nostro” Adriano Zanni – fotografo e compositore, autore di field recording e paesaggi elettroacustici legati alla memoria dei luoghi – che presenterà (sabato 22 novembre) ANIC, indagine sonora e visiva sul paesaggio industriale ravennate.

Il programma del festival è completato quest’anno da un ricco palinsesto di contenuti speciali incentrati sul tema guida dell’edizione, che comprenderanno proiezioni, mostre, incontri, dj-set e avranno il loro fulcro al Fargo Café (via Girolamo Rossi 17), locale gestito da Bronson nel cuore del centro storico.

Tra gli appuntamenti da non perdere a Transmissions OFF la collettiva Tales from the Red Desert nel Ridotto del Teatro Rasi con opere di Luca Barberini, tra i più importanti artisti ravennati contemporanei, lo stesso Adriano Zanni, codeczombie (aka Alessandro Randi, altro protagonista di culto della scena indipendente cittadina) e Channeldraw (Gianluca Costantini) tutti i giorni dalle ore 20; l’incontro con Yuri Ancarani (in collaborazione con Cinema in Centro), che sabato 22 novembre a partire dalle ore 16.30 vedrà protagonista il pluripremiato regista ravennate al Cinema Mariani di via Ponte Marino 19, prima con la proiezione del suo progetto San Siro (2011, 26’), successivamente con la presentazione di Il deserto Rosso di Michelangelo Antonioni (113’); la mostra a cielo aperto allestita dal 14 novembre al 2 dicembre in via Zirardini, che comprenderà 12 tavole tratte da SEQUENZE DI FABBRICA di Adriano Zanni e 2 tavole della serie HAMON firmata da codeczombie.

Tutti i giorni, dalle ore 18.30 alle 20.30, il Fargo ospiterà infine tre speciali Desert Sessions con dj set dedicati, mentre come sempre nel Foyer del Teatro Rasi si alterneranno a partire dalle ore 20 i Warm Up curati da ?Alos, Adriano Zanni e Trinity.

«Per una città come Ravenna è fondamentale avere nel proprio panorama operatori come Bronson Produzioni, capaci di costruire progetti che nascono con uno sguardo radicato nel locale ma proiettato verso il mondo – ha dichiarato Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura del Comune di Ravenna, nel corso della presentazione alla stampa in municipio -. È una restituzione, con occhi diversi, di ciò che siamo. Transmissions è uno dei progetti che negli anni ha compiuto una parabola complessa ma estremamente interessante, cercando sempre di approfondire una traiettoria culturale fondata sulla qualità. È uno degli eventi che contribuiscono a rendere Ravenna una meta culturale d’autunno».

«Come Regione Emilia-Romagna – ha spiegato l’assessora regionale alla Cultura Gessica Allegni, anche lei presente in municipio a Ravenna per la presentazione – scegliamo di continuare a valorizzare la qualità rispetto a un principio meramente quantitativo. Riteniamo che sperimentazione e ricerca siano un punto di partenza fondamentale per fare della cultura un elemento capace di far crescere un territorio, sia dal punto di vista artistico e culturale sia da quello economico. Transmissions fa parte degli eventi sostenuti dalla Regione tramite la legge 13 sullo spettacolo dal vivo, e ci offre l’opportunità di aprirci a nuovi mondi: portando qui artisti da tutto il mondo e, allo stesso tempo, intercettando nuovi pubblici».

Dalla Regione 5 milioni di euro per sostenere la nascita e lo sviluppo delle startup

L’Emilia-Romagna andrà a sostenere le imprese emergenti con 5 milioni di euro attraverso il bando “Sostegno allo sviluppo delle startup innovative”. L’obiettivo è favorire la nascita e lo sviluppo di startup con prodotti, servizi e soluzioni innovative. Ma anche valorizzare progetti che derivano da attività di ricerca e trasferimento tecnologico. Infine, incentivare l’adozione di modelli di business innovativi e sostenibili nonché promuovere l’applicazione dell’intelligenza artificiale nelle industrie e tecnologie capaci di ridurre le disuguaglianze sociali. Ne potranno beneficiare le 55 startup presenti attualmente in provincia di Ravenna.

Il bando prevede che possono presentare la richiesta di contributo le micro, piccole e medie imprese che risultano registrate alla data di presentazione della domanda nella sezione speciale del Registro delle imprese dedicata alle startup innovative. Nello specifico, startup innovative con anzianità di iscrizione nel registro imprese fino a 3 anni (3 milioni di euro) o da più di 3 anni (2 milioni di euro). Le domande possono essere presentate dal 27 novembre fino al 30 gennaio 2026, esclusivamente online, tramite l’applicativo Sfinge 2020. I beneficiari potranno ottenere un contributo fino a un massimo del 60% (più un altro 15% in caso di premialità) dell’investimento ammissibile e usufruire di servizi di informazione e orientamento offerti da Art-ER, in collaborazione con incubatori, acceleratori e associazioni imprenditoriali, per favorire networking e scale-up.

In Emilia-Romagna, le startup registrate a settembre 2025 sono 889, pari al 7,21% del totale nazionale, che conta circa 12mila startup. La regione si colloca al quarto posto nella graduatoria dopo Lombardia, Lazio e Campania. Per quanto riguarda la concentrazione delle startup in Emilia-Romagna, 282 sono in provincia di Bologna, 142 a Modena, 98 a Reggio Emilia, 93 a Parma, 76 a Rimini, 55 a Ravenna, 53 a Forlì-Cesena, 47 a Ferrara e 43 a Piacenza. Le startup regionali si concentrano principalmente in alcuni settori dei servizi avanzati, come la produzione di software e consulenza informatica, i servizi informatici e altri servizi informativi, e la ricerca scientifica e sviluppo, che insieme rappresentano il 78% delle startup regionali. Tra le attività manifatturiere, invece, spicca la presenza di startup nella meccanica e, in particolare, nel comparto delle macchine.

«Con questa nuova misura prosegue il nostro impegno a valorizzare le migliori idee imprenditoriali e sostenere concretamente le startup innovative, rafforzando la competitività del territorio e favorendo nuove opportunità di sviluppo – spiega il vicepresidente della Regione con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla -».

Lavori per la nuova circonvallazione: prorogata la chiusura di via Canale fino al 9 dicembre

Proseguono i lavori della nuova circonvallazione di Castel Bolognese e in particolare del ponte su via Canale. Dopo la chiusura della strada il 20 ottobre, è stata scavata e sono state montate le armature della fondazione della spalla lato Faenza che sarà gettata nei prossimi giorni.

A seguito del sopralluogo con i tecnici Anas e della valutazione con il Coordinatore della Sicurezza, per ragioni di sicurezza si è disposto di prorogare di circa tre settimane, e comunque fino al 9 dicembre prossimo, la chiusura di via Canale, al fine di consentire l’esecuzione delle opere in elevazione sulla spalla lato Faenza.

Le attività di realizzazione del nuovo ponte sono state progettate per avere il minore impatto possibile, ma ragioni di sicurezza sconsigliano il transito a ridosso della spalla in costruzione. Terminata questa fase via Canale sarà riaperta fino alla prossima primavera del 2026 quando una più breve interruzione sarà necessaria per posare le travi del ponte e chiudere l’impalcato dello stesso.

Nel frattempo è iniziata la sistemazione del canale dei Mulini nel tratto dello scavalco del ponte.

«L’amministrazione comunale – dichiarano il sindaco Luca della Godenza e l’assessore Ignazio Belfiore – come sempre terrà monitorata la situazione con aggiornamenti periodici, ricordando che il disagio è il passaggio necessario al completamento della Circonvallazione, opera che consentirà di alleggerire definitivamente il traffico dalla via Emilia».

Una maratona di lettura, una targa e un presidio culturale in memoria di Enrico Liverani

A dieci anni dalla scomparsa dell’assessore Enrico Liverani (morto in un incidente stradale a Camerlona nel periodo in cui era candidato sindaco), la città si riunisce per ricordarlo con una maratona aperta a tutti. Si terrà giovedì 20 novembre, dalle 9 alle 21, alla biblioteca Liverani (a lui stesso intitolata) dell’ospedale, in via Missiroli 10 (scala verde, primo piano). L’evento s’intitola “Con Enrico, sempre dalla parte di chi ha un diritto in meno”, un’occasione per tenere viva la memoria di un uomo che ha dedicato la propria vita alla comunità e alle persone.

Nel corso della giornata, cittadini, associazioni e lettori di ogni età potranno leggere e dare voce a brani e testi, per rinnovare il ricordo di Enrico attraverso le parole, la riflessione e la condivisione. La maratona sarà aperta dal sindaco, Alessandro Barattoni, che leggerà alle 9. La partecipazione è libera, chi desidera leggere può prenotarsi al numero 338.3667035.

In occasione del decennale della scomparsa, sempre giovedì 20 novembre, alle ore 10, nella sede della Cgil di Mezzano saranno inaugurati una targa e un piccolo angolo di lettura permanente, aperto alla cittadinanza. Dal 20 novembre sarà quindi presente un presidio culturale – nato nei locali dell’organizzazione che ha visto Enrico impegnato per anni nella categoria della Fp Cgil (Funzione Pubblica) – a testimonianza di un legame profondo con il territorio e con i valori di solidarietà e giustizia che hanno guidato la sua azione quotidiana. A Mezzano, Enrico Liverani aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita in cui aveva dedicato impegno ed energia prima nel ruolo di sindacalista, poi come amministratore pubblico e infine come candidato a sindaco per il centrosinistra. 

Pappe per i bimbi prematuri: un macchinario di ultima generazione le prepara a Ravenna

Il Laboratorio di Galenica Clinica dell’Ausl Romagna a Ravenna realizza pappe in modo personalizzato per poter nutrire i neonati prematuri. Si tratta di un passo in avanti che unisce innovazione tecnologica e attenzione ai bimbi che non sono ancora in grado di processare il latte a causa della criticità delle loro condizioni.

Le pappe vengono realizzate tramite un ‘compounder’, ovvero quelle figure professionali che preparano farmaci su misura per le esigenze specifiche di un singolo paziente, quando la loro versione commerciale non è disponibile o non è adatta. Ma in questo caso il ‘compounder’ non è una persona, ma un macchinario totalmente automatizzato che è in grado di miscelare e mescolare gli ingredienti secondo le indicazioni dei tecnici di laboratorio, ma azzerando le operazioni manuali e conseguentemente il rischio di errori. Il processo garantisce così una terapia sicura per i pazienti, sia dal punto di vista microbiologico, sia per la precisione ed accuratezza delle quantità di componenti da miscelare.

Dal momento che le condizioni dei piccoli pazienti non permettono di tollerare quantitativi di nutrizione enterale tali da soddisfare i fabbisogni nutrizionali, le pappe vengono somministrate per via endovenosa: si tratta, dunque, di una terapia fondamentale che garantisce a questi bimbi la giusta quantità di nutrienti. Inoltre, il nuovo servizio permette una totale flessibilità e la possibilità di modificare la prescrizione quotidianamente, in base alle variazioni cliniche o metaboliche del piccolo paziente e ai più recenti esami di laboratorio. La somministrazione di tutti i nutrienti avviene sempre in modo sicuro e biodisponibile.

Il Laboratorio di Galenica Clinica dell’Ausl Romagna a Ravenna ha casa nei locali completamente riqualificati all’interno dell’ospedale di Ravenna. La nuova produzione di preparati per la nutrizione parenterale pediatrica personalizzata, va ad aggiungersi alle attività di produzione di farmaci galenici non sterili e sterili non-oncologici che il laboratorio già effettua per i presidi di tutta l’Ausl, per l’Irst di Meldola e per l’Ausl di Imola, e rappresenta per il territorio romagnolo l’opportunità per garantire una terapia adeguata a tutti quei pazienti i cui quesiti clinici non trovano risposta con i medicinali in commercio prodotti dall’industria.

«Dobbiamo produrre pensiero politico e formare una nuova classe dirigente»

Classe 1994, vicesindaco di Solarolo dal 2019 e responsabile dell’organizzazione del Partito Democratico, Nicola Dalmonte è il candidato unitario al congresso del partito che eleggerà il nuovo segretario provinciale ai primi di dicembre. Il solarolese subentrerà a Eleonora Proni che ha ricoperto l’incarico negli ultimi mesi, dopo l’elezione di Alessandro Barattoni, segretario dal partito dal 2017, a sindaco di Ravenna nello scorso maggio.

Nicola Dalmonte
Nicola Dalmonte

Dalmonte, ci racconta che lavoro fa e soprattutto come si è avvicinato al Pd?
«Io sono un dipendente della federazione del Pd a Ravenna, ho cominciato a lavorarci dopo la laurea in Storia, nel 2020. Ma si può dire che io nel partito ci sia cresciuto fin da piccolo perché i miei genitori e i miei nonni e anche i miei bisnonni sono sempre stati volontari delle feste dell’Unità a Solarolo e Faenza. Da quando ho avuto l’età per farlo ho iniziato a votare per le primarie e la prima tessera l’ho presa nel 2014».

Lei di fatto eredita il partito che è stato guidato da Barattoni per tanti anni, qual è l’aspetto che intende preservare maggiormente di quell’esperienza?
«Penso che la qualità più importante di Alessandro e anche di Eleonora (Proni, ndr) sia stata quella di aver sempre fatto trovare la porta aperta per un confronto e la capacità di ricucire eventuali frizioni. Entrambi sono stati punti di riferimento nei momenti drammatici, come il Covid e l’alluvione; hanno gestito qualsiasi situazione con calma, intelligenza e pazienza. Penso per esempio alla tornata amministrativa del 2024 nei territori alluvionati, dove c’era un rischio di spaccatura e dove invece Barattoni è stato in grado di cucire e tenere la barra dritta».

Cosa c’è invece da cambiare?
«Il cambiamento è sempre necessario, anche quando le cose funzionano. Io, come dicevo, sono entrato nel Pd durante il Covid e ci ho vissuto in anni di emergenze continue che hanno portato, per forza di cose, a rallentare alcuni passaggi di condivisione, di studio e analisi che credo si debbano ritrovare. In particolare vorrei riprendere l’esperienza della scuola di formazione politica perché abbiamo bisogno di produrre pensiero politico e formare le nuovi classi dirigenti».

E per quanto riguarda il continuo calo di iscritti? Esistono soluzioni possibili secondo lei?
«Gli iscritti (oggi circa 3mila in provincia, ndr) sono in calo dagli anni Ottanta, difficile pensare di avere una soluzione immediata o che esistano ricette magiche. Credo che l’unico modo per essere credibili sia avere delle idee chiare e provare a metterle a terra, dal livello nazionale a quello locale. Poi penso che sia utile potenziare le feste dell’unità in tutte le loro forme, per fortuna tanti volontari non sono iscritti al Pd, ma si riconoscono comunque nei valori del partito. Immagino circoli che siano punti di riferimento sul loro territorio, che sia un paese o un quartiere di Ravenna, in grado di dialogare con le associazioni e le realtà circostanti».

Se invece pensiamo al governo dei territori, il Pd amministra tutta la provincia eccetto Brisighella. Tra i tanti temi che stanno attraversando il Ravennate, tra le le priorità c’è il consumo del suolo dove continuiamo a svettare in ogni classifica, e questo nonostante le recenti alluvioni. Che posizioni prenderà il suo Pd su questo tema?
«Si tratta sicuramente di un ragionamento che dovremo affrontare nei tavoli a livello provinciale e comunale, le linee regionali già danno indicazioni in questo senso e i Pug in corso di approvazione ne terranno conto. In linea generale, però, vorrei dire che su temi come questi non si può ragionare in termini puramente ideologici e quindi abbiamo bisogno di azioni che tengano insieme l’ambiente, ma anche lo sviluppo economico, che significa servizi, welfare per i cittadini. Ci sono esigenze diverse da Cervia a Casola, da Ravenna a Conselice, quindi è difficile fare un ragionamento urbanistico univoco su territori che hanno problematiche diverse».

Ce n’è una che sicuramente conosce già bene, in quanto vicesindaco di Solarolo, ed è quella che riguarda la nuova linea ferroviaria sopraelevata progettata da Rfi su richiesta della Regione che dovrà attraversare il suo Comune e quello di Castel Bolognese. Un’opera molto impattante per cui si sono già costituiti più comitati…
«Che la linea Bologna-Rimini abbia bisogno di interventi è cosa nota da tempo, al momento siamo in attesa che Rfi presenti un progetto preliminare a seguito del dibattito pubblico dove anche il Comune di Solarolo ha presentato le sue osservazioni ed è quindi prematuro fare valutazioni. Abbiamo chiesto che la struttura sia meno impattante, ma non nego la preoccupazione perché sappiamo che saranno coinvolte aziende agricole e anche abitazioni che si trovano lungo la direttrice della nuova opera. In linea generale credo che da un lato si debba tenere conto delle esigenze di una piccola comunità, ma anche dell’interesse nazionale, perché viviamo tutti nello stesso paese».

Per quanto riguarda le amministrative, la prossima sfida è Faenza, cosa dobbiamo aspettarci?
«Mi auguro che Massimo Isola voglia ricandidarsi perché è stato un punto di riferimento importante in questi anni difficili. Sono convinto che abbia le carte in regola per vincere dopo le sue battaglie per la messa in sicurezza del territorio e spero che nei prossimi anni possa portare a termine i lavori già iniziati e di cui beneficeranno Faenza e tutta la provincia. Spero scioglierà a breve la riserva».

Poi ci saranno le politiche: rivedremo mai le primarie in provincia?
«Questo è un dibattito in corso, ma molto dipende da come si voterà. Se dovessimo andare alle urne con la legge di quattro anni fa sarebbe difficile immaginare di poterle organizzare sia per gli uninominali, che vengono decisi secondo una logica di coalizione a livello nazionale, sia per i collegi del proporzionale che coprono territori troppo vasti. Se invece cambiasse la legge elettorale, è un ragionamento di cui dovremo tenere tutti conto, anche a livello nazionale».

E veniamo proprio al partito nazionale: chi ha votato all’ultimo congresso? Bonaccini o Schlein?
«Ero presidente della commissione congressuale provinciale e non l’ho detto a nessuno, in quanto l’organo che presiedevo prevede l’imparzialità a tutela del regolare svolgimento del congresso. Posso dire che ho votato per Bersani nel 2012 e poi, successivamente, Cuperlo, Orlando e Zingaretti».

Mai votato Renzi, quindi?
«No, però l’ho sempre sostenuto in quanto segretario del Pd. Le opinioni divergenti rispetto alle linea del partito le ho sempre dette all’interno degli organismi del partito, mai all’esterno».

Quindi che opinione ha del presidente Bonaccini, ora Europarlamentare, che sembra spesso pungolare Schlein e che ha anche votato a Bruxelles in modo autonomo rispetto alle indicazioni del partito, penso per esempio al ReArm Europe?
«Mi sembra che Bonaccini stia facendo l’europarlamentare in modo serio come dimostra anche la sua costante presenza sul territorio a contatto con gli elettori del Pd, mi sembra che come presidente del Partito cerchi di tenere l’unità del gruppo dirigente nella diversità di alcune posizioni del tutto legittime in un partito plurale».

Ma secondo lei Elly Schlein è troppo di sinistra? O non lo è abbastanza?
«Si sentono critiche in entrambi i sensi, quindi immagino dipenda da che parte si guarda al suo operato. Io penso che se Schlein tocca i temi reali delle persone, dalla casa alla sanità, dalla scuola alla progressività fiscale, fa la cosa giusta, anche se ci sarà sempre qualcuno che l’accuserà di essere poco di sinistra o qualcuno che la accuserà di estremismo. ll Pd deve mettere al centro della sua politica la vita delle persone: oggi il lavoro non fa più sì che una persona possa migliorare le proprie condizioni di vita, con gli stipendi bloccati da vent’anni oggi un lavoratore se non ha sfortune personali può sperare di non peggiorare troppo le sue condizioni. Ed è questa secondo me una delle ragioni per cui è calata l’affezione alla politica ed è cresciuto l’astensionismo. I temi centrali oggi sono quelli della pace, della rappresentanza e del progresso economico e sociale e devono essere al centro del programma del centrosinistra, che non deve ripetere l’errore del 2022 di andare al voto diviso. Dopo quattro anni di opposizione insieme sarebbe incomprensibile dividersi prima del voto e credo che Schlein debba continuare a tenere unita la coalizione che deve essere la più ampia possibile, come quella che ha vinto in Regione o anche nelle amministrative di Ravenna».

A Sabbioni due premi di “Insegna dell’anno”, tra colossi mondiali e multinazionali

Sabbioni si conferma tra le eccellenze italiane del settore beauty aggiudicandosi, anche per il 2025, il prestigioso premio nazionale “Insegna dell’Anno”, nelle categorie Punti Vendita ed ECommerce per il settore profumerie. L’azienda ravennate è una delle pochissime realtà locali premiate, tra multinazionali e marchi internazionali (da Amazon a Lidl).

Con oltre 70 anni di storia alle spalle, Sabbioni è oggi una realtà di riferimento in Emilia-Romagna, dove opera attraverso una rete di 21 punti vendita affiancati da un sito ecommerce che negli ultimi anni ha registrato una crescita costante diventando uno dei player più apprezzati a livello nazionale. Il premio “Insegna dell’Anno” viene assegnato sulla base delle valutazioni di migliaia di consumatori italiani, che giudicano qualità del servizio, competitività dell’offerta, esperienza d’acquisto e affidabilità complessiva.

«Questo riconoscimento – commenta il titolare Maurizio Sabbioni, ringraziando i 97 dipendenti e tutti i collaboratori – è il risultato del lavoro quotidiano di tutti i nostri collaboratori, che ogni giorno mettono impegno, passione e professionalità in ciò che fanno. A loro va il nostro più sincero grazie. Ma il ringraziamento più grande va a tutti i nostri clienti, che da oltre settant’anni ci accordano la loro fiducia e che, ancora una volta, ci hanno premiato. Questo risultato è soprattutto il loro».

Il weekend delle giovanili del Ravenna: vincono solo i 2011 (al terzo successo consecutivo)

Il weekend del settore giovanile del Ravenna Fc si conclude con una sola vittoria (quella dei 2011) su cinque gare con protagoniste le cinque formazioni impegnate nei campionati nazionali. Ma andiamo con ordine. Ecco risultati, tabellini e classifiche, categoria per categoria, dai più grandi ai più piccoli.

PRIMAVERA 4

Inopinata sconfitta del Ravenna che si fa superare dal Novara in testa alla classifica. L’impresa del Bra (che aveva la metà dei punti dei giallorossi) è agevolata anche dalla superiorità numerica nei minuti finali della partita.

RAVENNA-BRA 0-1
RAVENNA:
Stagni, Zakaria, Argelli, Raccagni (10’ st Villa), Girelli, Sermenghi, Andreoni, Leoni, Ruffino (10’ st Raimondo), Berardi (33’ st De Vincenzo), Teleku (10’ st Alberizia). A disp.: Gardini, Correnti, Berti, Godio, Zanelli, Sabbadini, Ortelli. All.: Vernacchio.
BRA: Fogliatto, Botti, Cerviello, Reinero, Isoardi (40’ st La Mastra), Bellu, Bulai (31’ st Fogliato), Fioccardi, Giallombardo (15’ st Russo), Macri (31’ st Lampitelli), Armani (40’ st Ratazzo). A disp.: Esposito, Fontana, Fumi.
RETE: 7’ st Reinero.
Espulso: Alberizia.

CLASSIFICA: Novara 17, Ravenna e Dolomiti Bellunesi 15, Trento e Giana Erminio 14, Livorno e Bra 10, Ospitaletto e Sambenedettese 6, Forlì 5, San Marino 0.

UNDER 17

Cade a sorpresa, sempre tra le mura amiche, anche il Ravenna Under 17, costretto a cedere di fronte all’Arzignano. I ragazzi di Casadio scivolano al quarto posto, con il Forlì però pronto al sorpasso (ha due partite in meno).

RAVENNA-ARZIGNANO 1-2
RAVENNA:
Cappiello, Barasi (1’ st Calamosca), Brusa, Parmiani (25’ st Rivalta), Baldini, Lubieniecki (25’ st Fantelli), Bertazzo (1’ st Rusticelli), Pedriali (15’ st De Modena), Benazzi (15’ st Ricci), Alouani, Zaccherini. A disp.: Bergonzini, Richard Paradise, Bellotti. All.: Casadio.
ARZIGNANO VALCHIAMPO: Boschetto, De Battisti, Gostimirovic, Galante (25’ st Lotto), Regazzoni, Bizzotto (36’ st Braghin), Vosca (36’ st Amin), Vukicevic (25’ st Giannone), Costa, Dalli Cani (36’ st Fin), Boffo (20’ st Vasta). A disp.: Malividi, Pasquale, Tirapelle. All.: Verinelli.
RETI: 12’ pt Costa, 41’ pt Vukicevic,  33’ st Baldini (R).

CLASSIFICA: Vicenza 21, Trento 20, Cittadella** 18, Ravenna 16, Forlì** 14, Union Brescia 13, San Marino* 11, Virtus Verona* 10, Vis Pesaro e Arzignano* 9, Lumezzane 8, Dolomiti Bellunesi** 7, Carpi 4, Rimini* 3 (** due partite in meno; * una partita in meno).

UNDER 16

Ancora una sconfitta per i 2010, che contro la capolista Cittadella però non demeritano, andando in vantaggio e prendendo poi i gol nella ripresa dopo averne falliti diversi.

RAVENNA-CITTADELLA 1-3
RAVENNA: Mazzini, Cepa (35’ st Giannelli), Lamia (18’ st Sidero), De Rosa, Dalmonte, Ratti (35’ st Dello Russo), Magnosi (18’ st Strazzari), Caltabellotta (35’ st Masotti), Fomete, Mandorlini (18’ st Yeo Kharnan), Didonè. A disp.: Galasso, Marcucci, Sintini. All.: D. Buriani.
CITTADELLA: Prima, Squizzato, Sangne (12’ st Munaretto), Boaron, Lorenzon, Bertoncello, Ceccato (24’ st Bouthouri), Rodeghiero, Gjurkaj (12’ st Ezenwaka), Fanton (24’ st Bortolan), Fassina (12’ st Malvica). A disp.: Zanetti, El Hamzaoui.
RETI: 25’ pt Didonè (R), 42’ pt Ceccato, 27’ st Bortolan, 32’ st Malvica

CLASSIFICA: Cittadella 15, Trento 14, Union Brescia* 10, Vicenza*, Virtus Verona*, Lumezzane* e Carpi 9, Arzignano* 8, Ospitaletto* 6, Ravenna* 3, Dolomiti Bellunesi 2 (* una partita in meno).

UNDER 15

Terza vittoria consecutiva per i 2011, che continuano a risalire la classifica.

RAVENNA-ARZIGNANO VALCHIAMPO 3-0
RAVENNA: Sanvido (25’ st Rosolen), Faccioli (19’ st Braghittoni), Ballerini, Dushku, Aldini (25’ st Zaharia), Tassinari (19’ st Barbi), V. Rolfini (19’ st Ingoli), Buscaroli (14’ st L. Rolfini), Bergonzoni (14’ st Brahimaj), Montuschi (25’ st Malaguti), Musca (14’ st Costantino). All.: R. Buriani.
ARZIGNANO: Yong Kay, Contarato, Fallinea, Xotta (1’ st Marchetto), Lucatello (22’ st Berguidi), Dal Clero (26’ st Canale), Zamperetti, Rocchesso (22’ st Carraro), Molon, Dalla Valle (14’ st Milcradovic), Adouche (1’ st Grazia). A disp.: Casagrande, Platini, Gemetto.
RETI: 9’ pt Contarato (aut.); 12’ pt V. Rolfini, 19’ st Montuschi.

CLASSIFICA: Vicenza 27, Trento, Union Brescia, Virtus Verona* e Dolomiti Bellunesi* 18, Lumezzane 15, Ravenna e Arzignano* 13, Cittadella* 12, Vis Pesaro 11, Carpi e San Marino 5, Rimini* 3, Forlì* 0 (* una partita in meno).

UNDER 14

Niente da fare nel derby per i baby giallorossi, che resistono solo un tempo.

RAVENNA-FORLì 0-2
RAVENNA: Nanni, Serrazanetti (27’ st Balzani), Siroli, Celli (1’ st Guancini), Sartini, Guardigli (13’ st Carlini), Martinangeli (27’ st Lenzo), Tahraj, Genova (13’ st Adelfio), Eviani (22’ pt Montana), De Martino (20’ st Procopio). A disp.: Domenicale, Ruiba. All.: Colonna.
FORLi: Pozzati, Turci (1’ st Cepeli), Mugnai (10’ st Gazzilli), Carboni (1’ st Vallicelli), Moretti, Berto (1’ st Amadori), Camporose (1’ st Golfarolli), Zelmeta, Farabegoli (30’ st Fabbri), Tamburello, Biondi. A disposizione.: Nunzianini, Zanqaogo, Trofino. All.: Candoli.
RETI: 19’ st Amadori, 25’ st Zelmeta.

CLASSIFICA: Parma 21, Bologna 18, Sassuolo e Cesena 15, Modena e Forlì 9, Reggiana 7, San Marino 5, Ravenna 3, Carpi 1.

Tir in fiamme sulla statale Romea: ferite lievi per l’autista e strada chiusa a nord di Ravenna

Un Tir ha preso fuoco nel tardo pomeriggio di oggi, 17 novembre a Ravenna mentre percorreva la statale 309 Romea verso nord e si trovava circa all’altezza del parco 2 giugno. Le fiamme si sono sviluppate dal motore e l’autista ha accostato a bordo strada. Nel tentativo di spegnere l’incendio, il conducente è rimasto lievemente ferito ed è stato soccorso dal 118. I pompieri sono intervenuti per spegnere l’incendio che ha divorato il mezzo stradale. Il veicolo trasportava una cisterna vuota. La statale è interrotta al traffico in entrambe le direzioni con ripercussioni sulla viabilità a nord della città.

La Fiamma olimpica di Milano-Cortina 2026 passerà in provincia di Ravenna il 6 e 7 gennaio

Tra il 5 e il 19 gennaio 2026 la Fiamma Olimpica dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026 attraverserà l’Emilia-Romagna coinvolgendo 22 comuni e 5 siti Unesco. Il 6 e 7 gennaio il percorso toccherà la provincia di Ravenna.

Ad annunciarlo è la Fondazione Milano Cortina 2026, che ha presentato l’itinerario. Dopo l’accensione del fuoco il 26 novembre che, come da tradizione, avviene a Olimpia, in Grecia, e dopo l’arrivo a Roma il 4 dicembre, il Viaggio della Fiamma Olimpica inizierà il 6 dicembre fino a concludersi a Milano, allo Stadio di San Siro, la sera di venerdì 6 febbraio 2026. Dopo aver attraversato le Marche, farà il proprio ingresso in Emilia-Romagna lunedì 5 gennaio 2026 coinvolgendo Riccione e concludendo la tappa in Piazza Malatesta a Rimini. Il giorno successivo, da Rimini la Fiamma Olimpica si dirigerà verso Cesena, Forlì e Faenza, culla della ceramica, per poi risalire lungo la Via Emilia e raggiungere Imola, cuore pulsante dei motori. Da lì proseguirà la sua corsa fino a Bologna, raggiungendo Piazza Minghetti dopo aver scalato il Colle di San Luca.

Mercoledì 7 gennaio 2026 il viaggio ripartirà dai portici di Bologna per poi dirigersi verso la costa adriatica, attraversando Cesenatico e Cervia, fino a raggiungere Ravenna e i suoi illustri siti paleocristiani patrimonio dell’Unesco. In seguito, percorrerà la costa approdando al Delta del Po per toccare Comacchio e terminare la giornata nel centro storico di Ferrara in Piazza del Castello.

Ogni giornata di staffetta si concluderà con l’accensione del braciere, un momento di festa e di partecipazione che segnerà il culmine delle attività nel luogo della city celebration. In occasione dell’arrivo della fiamma, le città emiliano-romagnole coinvolte ospiteranno spettacoli musicali, esperienze e performance artistiche con la partecipazione delle comunità locali.

Ad accompagnare la Fiamma Olimpica in Emilia-Romagna ci sarà il food creator romagnolo Lorenzo Biagetti, che racconterà le bellezze del territorio attraverso i propri profili social e sarà presente alla city celebration di Rimini sul palco di Piazza Malatesta il 5 gennaio 2026.

Colletta Alimentare, la provincia di Ravenna è la seconda più “generosa” in regione: donate 119 tonnellate di alimenti in un giorno

La provincia di Ravenna è la seconda in regione (dopo Bologna) per numero di tonnellate di prodotti raccolti per i più bisognosi nell’ambito della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Sono stati donati 8.300 tonnellate di alimenti in un solo giorno, di cui 929 in Emilia-Romagna (oltre 119 in provincia di Ravenna – 7 in più dell’anno scorso -, seconda solo alle 213 di Bologna).

Un gesto semplice — una confezione di riso, una scatoletta di tonno, una bottiglia di passata di pomodoro — che alimenta speranza, come auspicato da Papa Leone XIV domenica scorsa: «Mentre le cause strutturali della povertà vanno affrontate e rimosse, tutti siamo chiamati a creare segni di speranza».

Secondo il rapporto Istat sul Bes diffuso due giorni fa, nel 2024 in Italia la percezione del rischio di cadere in povertà è al 18,9% rispetto a una media Europea del 16,2%.

Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, grazie a 929 tonnellate di prodotti donati (+4,5% rispetto al 2024) in circa 1.150 punti vendita aderenti, Banco Alimentare potrà sostenere oltre 132.000 persone bisognose attraverso 722 enti caritativi convenzionati.

La Colletta Alimentare continua online fino al 1° dicembre su alcune piattaforme dedicate: per conoscere le modalità di acquisto dei prodotti è possibile consultare il sito bancoalimentare.it.

Copura festeggia i suoi 50 anni offrendo alla cittadinanza il nuovo spettacolo di Paolini all’Alighieri

Copura festeggia i 50 anni di attività, offrendo uno spettacolo alla cittadinanza al Teatro Alighieri. La cooperativa ravennate, impegnata in servizi di pulizia in ambito sanitario e civile, trasporto di materiale sanitario, logistica e igiene ambientale ha scelto di sottolineare il rapporto tra ambiente e urbanizzazione portando in scena a Ravenna il nuovo spettacolo di Marco Paolini Bestiario idrico, una mappa narrata della storia e dell’attualità dei fiumi, con un focus sul territorio tra Emilia-Romagna e Veneto. «Lo spettacolo si configura come un momento di incontro tra l’anniversario di Copura e la programmazione di Ravenna Teatro – spiega Marcella Nonni, direttrice di Ravenna Teatro -. troviamo interessante, e importante, la scelta di puntare su uno spettacolo come quello di Paolini, maestro del teatro di narrazione, che offre uno spunto di riflessione attuale e necessario».

L’appuntamento è martedì 25 novembre alle 21 al Teatro Alighieri, alcuni biglietti sono già stati distribuiti agli abbonati de La Stagione dei Teatri sotto forma di coupon, e devono essere scambiati con regolare biglietto alla biglietteria del teatro dal 17 al 21 novembre. Un’altra parte dei biglietti è invece ad uso della cooperativa, per ospiti selezionati. La restante parte dei titoli, fino alla piena capienza del teatro (circa 800 posti, contando anche quelli a visione limitata) è a libera disposizione della cittadinanza: sarà possibile ritirarli personalmente (non più di due a testa) in teatro, a partire dal 22 novembre. La biglietteria è aperta nei giorni feriali dalle 10 alle 13 e il giovedì anche dalle 16 alle 18. Se ancora disponibili, sarà possibile ritirare i propri biglietti anche la sera dello spettacolo.

«Ci stavamo interrogando su quale fosse il dono più appropriato alla cittadinanza in occasione del nostro compleanno – commenta Corrado Pirazzini, presidente di Copura -. quando, quasi per caso, ci siamo imbattuti nel progetto di Paolini sul tema delle vie dell’acqua, “di fiumi e bestie di ogni genere”: ci è subito sembrata la chiusura del cerchio. Come cooperativa con sede a Fornace Zarattini, abbiamo avuto gravi danni dall’alluvione del 2023. L’evento, in diversa misura, ha colpito l’intero territorio e crediamo sia il momento di interrogarci su ciò che ci sta attorno e su come sta evolvendo. Come dice lo stesso Paolini nello spettacolo, è il momento di “prendere in considerazioni radicali cambiamenti del paesaggio che ci è familiare, perché potremmo subirli o deciderli».

Paolini sarà accompagnato sul palco da Patrizia Laquidara, cantante e musicista dal vivo, e narrerà storie di vita biologica e sociale legate ai corsi fluviali. Dai conflitti e contratti che attorno all’acqua dei fiumi hanno dato forma al paesaggio al legame (spesso invisibile) tra governo dell’acqua e qualità della vita sulle rive, non solo di una specie ma dell’intero ecosistema. Lo spettacolo è prodotto da Michela Signori in collaborazione con Jolefilm e Teatro Stabile del Veneto. Dopo il debutto, è andato in scena al Piccolo di Milano, e sarà in tournée per l’Italia fino al 2027.

«Rinnovo l’ammirazione per una scelta tutt’altro che banale – concluda l’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia -. capace di valorizzare un tema attuale con un linguaggio culturale molto caro alla città di Ravenna, come quello del teatro. Lo spettacolo riconnette i valori cooperativi alle responsabilità sociali del territorio, attraverso lo sguardo di artisti e intellettuali che ci permettano di riposizionarci sotto questo punto di vista, lontani da atteggiamenti radicali. La storia del nostro territorio ci ha insegnato che non basta astenerci dal toccare il paesaggio che ci circonda per far si che tutto vada bene».

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