martedì
01 Luglio 2025

Morgese e la “nuova” Dc: la parola d’ordine è sicurezza

Prima tessera di partito per il carabiniere in ausiliaria che si sta laureando in Psicologia e dieci anni fa collaborò al programma di una lista di area grillina: «L’intelligenza artificiale potrà aiutare il Comune nell’analisi dei dati». Tra le proposte, coltivazioni di canapa industriale in Darsena

Thumbnail Giovanni Morgese

Nome e cognome: Giovanni Morgese.

Data e luogo di nascita: 2 settembre 1963, Bitonto (Bari).

Stato civile: sposato.

Titolo di studio: laureando in Psicologia.

Professione: carabiniere in ausiliaria, segretario regionale Emilia-Romagna del Nuovo sindacato carabinieri (Nsc).

Reddito annuo 2024: 46.903 euro.

Veicoli di proprietà: un’auto Mitsubishi.

Immobili di proprietà: un appartamento a Ravenna.

Orientamento religioso: cristiano.

Tessera di partito (ultima posseduta e attuale): «Per la prima volta ho preso la tessera della Democrazia Cristiana».

Lista che lo sostiene: Dc.

Quale partito ha votato alle ultime elezioni politiche: «Non voto i partiti, ma le persone. Faccio solo il nome di Alberto Pagani del Pd, per spessore, serietà e capacità».

Esperienze politiche precedenti: «Nel 2016 ho contribuito come tecnico al programma sicurezza della lista civica Cambierà (di area M5s, ndr), che mi propose pubblicamente come assessore».

Giovanni Morgese

Cosa è mancato a Ravenna durante i due mandati di De Pascale?
«È mancata una guida realmente presente e radicata nel territorio. Il sindaco De Pascale ha accumulato un numero di assenze in consiglio comunale e in giunta non compatibile con la responsabilità di amministrare una città come Ravenna. Questo distacco ha inciso negativamente su molte scelte. È mancato ascolto verso i cittadini. L’assenza di confronto si è riflessa nella gestione debole di temi cruciali: sicurezza urbana, decoro, manutenzione e attenzione ai quartieri. Inoltre, la pressione fiscale è aumentata: pensiamo all’addizionale Irpef o all’Imu agricola, che ha colpito anche i piccoli proprietari. Sul fronte sanitario non c’è stato un impegno sufficiente per rafforzare i servizi territoriali, specie nelle aree periferiche. Nel turismo, Ravenna ha perso occasioni, puntando su eventi spot e mancando una visione strutturale. La gestione post-alluvione ha mostrato lentezze e annunci non seguiti da azioni concrete. La città ha bisogno di un’amministrazione sobria, vicina, concreta».

I tre problemi principali di Ravenna e le possibili soluzioni.
«Aumentano micro-criminalità e insicurezza diffusa: bisogna potenziare la presenza delle forze dell’ordine nei quartieri,
rafforzare la videosorveglianza e incentivare la collaborazione tra istituzioni e cittadini per creare una rete di sicurezza comunitaria.
Strade e aree pubbliche sono in stato di degrado: serve investire in manutenzione ordinaria, con interventi tempestivi e mirati per migliorare il decoro cittadino, ridurre il rischio di incidenti e migliorare la qualità della vita.
I servizi sanitari territoriali sono insufficienti, soprattutto nelle periferie: bisogna potenziare i presidi locali con la creazione di poliambulatori nelle zone periferiche e l’estensione dell’accesso ai servizi primari, garantendo una copertura sanitaria equa per tutti».

Quale sarebbe il suo primo provvedimento da sindaco?
«L’istituzione di tavoli permanenti con le associazioni di categoria e le realtà locali, per riportare la voce dei cittadini nelle scelte politiche e garantire che ogni decisione presa sia in linea con le necessità della comunità. Questo garantirà una progettazione più partecipata e trasparente».

Quale potrebbe essere l’iniziativa più importante del suo mandato?
«Aver restituito dignità e sicurezza alla città, con un focus particolare sulla rigenerazione delle periferie, migliorando la qualità della vita, e facendo in modo che ogni cittadino possa sentirsi protetto e ascoltato».

Quale area del comune potrebbe vedere i mutamenti più significativi?
«Area stazione, giardini Speyer, Loggetta Lombardesca, forese. Oggi queste aree sono alla mercé di baby gang, spacciatori e degrado sociale. L’obiettivo è ridare sicurezza tangibile e risolvere le problematiche legate alla criminalità, al degrado e alla povertà. Le trasformazioni passeranno attraverso un forte impegno per la riqualificazione urbana, l’incremento della sicurezza e il miglioramento della vivibilità».

Intelligenza artificiale generativa: quale uso per migliorare la macchina comunale?
«Potrà essere utilizzata per migliorare i servizi comunali, rendendo la macchina amministrativa più efficiente. In particolare, si potrebbero ottenere vantaggi nello snellimento della burocrazia, semplificando i processi amministrativi come pratiche, autorizzazioni e richieste; nell’analisi dei dati per migliorare la pianificazione e la gestione delle risorse (per esempio traffico, manutenzione, distribuzione dei servizi); nella comunicazione con i cittadini, per rendere le risposte più rapide ed efficienti, creando un sistema di feedback e di supporto digitale».

Un atto simbolico, a costo zero, che compirà se eletto sindaco.
«L’organizzazione di tavoli permanenti di confronto con le associazioni di categoria e con i rappresentanti delle realtà locali. Questo garantirà una comunicazione diretta con i cittadini e una politica più inclusiva e partecipativa».

Dove e come trovare le risorse per i suoi progetti? Alzerà le tasse?
«Ottimizzare la spesa pubblica, evitando sprechi e inefficienze, e migliorando la gestione delle risorse comunali; accedere ai fondi governativi e ai fondi europei destinati a progetti come la cittadella universitaria, la movida controllata e la coltivazione di canapa industriale nella zona Darsena; coinvolgere i privati, incentivando investimenti in progetti ad alto impatto sociale e urbano. Non alzerò le tasse comunali, ma l’obiettivo è razionalizzare la spesa e migliorare l’efficienza dei servizi, evitando tagli a quelli essenziali. La risorsa principale sarà l’innovazione e l’efficienza nella gestione dei fondi».

Tra le proposte degli avversari, quali potrebbe appoggiare?
«Sono pronto a sostenere tutte le proposte concrete che mirano al benessere dei cittadini e alla crescita della città. Mi concentrerò su iniziative che siano realizzabili e che abbiano un impatto positivo e duraturo per la comunità».

Tra le proposte degli avversari, quale la preoccupa di più?
«Le proposte irrealizzabili o populiste, che rischiano di alimentare false aspettative e, alla fine, di danneggiare la credibilità della politica e l’efficacia dell’amministrazione. È fondamentale che le proposte siano supportate da un piano chiaro e sostenibile».

Con quali avversari sarebbe disposto a cercare convergenze in caso di ballottaggio?
«Con chi condivide l’interesse per il bene comune e che mette i cittadini e la crescita della città al di sopra degli interessi di parte. L’importante è lavorare per il futuro di Ravenna, indipendentemente dalle appartenenze politiche».

Sotto quale percentuale di voto non sarebbe soddisfatto del suo risultato elettorale?
«Non ho una percentuale minima precisa, perché credo che ogni voto sia un segnale positivo. Anche cento voti sarebbero per Ravenna un successo, poiché rappresenterebbero un seme piantato per una nuova era di politica partecipativa. Entrare in consiglio comunale sarebbe il punto di partenza per costruire qualcosa di duraturo».

TEMPO LIBERO

Sport praticati: «Subacquea, tennis, calcetto. Squadra del cuore: Ravenna»
Hobby: «Viaggiare, leggere, approfondire temi legati alla psicologia».

Consigli ai lettori/elettori
Un libro: «L’arte della guerra di Sun Tzu».
Un film: «Il Padrino».
Un disco: «The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd».

Un mezzo di informazione: «Corriere della Sera, Repubblica, Il Fatto Quotidiano, ma leggo un po’ tutti per avere una visione più ampia e completa delle notizie».

Supermercato di riferimento? «L’Ipercoop, dove apprezzo la comodità di trovare tutto ciò che mi serve subito, grazie alla presenza di negozi di ogni genere e la gentilezza delle addette e degli addetti. Un particolare plauso alla cassiera Gisella. Apprezzo l’offerta delle piccole botteghe dove trovo qualità, prodotti a km 0 e socializzazione di quartiere».

Giovanni Morgese

Per completare il quadro extra intervista, ecco infine le risposte alle nostre sei domande su temi specifici, già pubblicate le scorse settimane e che riportiamo nuovamente qui per dare modo a chi se le fosse perse di analizzare in modo più completo possibile la proposta del candidato.

STRADE E VIABILITÀ: «Senza sovvenzioni europee, nulla di concreto è possibile fare, se non piccoli interventi in un oceano di degrado. È da questa consapevolezza che parte il nostro impegno per Ravenna: un progetto ambizioso, capace di attrarre fondi comunitari e di restituire dignità, sicurezza e sostenibilità al nostro territorio. La prima urgenza è quella delle strade. Le condizioni attuali di molte arterie sono indecorose: buche, marciapiedi dissestati, segnaletica carente. Intervenire con un piano straordinario di manutenzione è il primo passo per costruire una mobilità civile e accessibile. Vogliamo sistemare il manto stradale, riqualificare i marciapiedi, rendere più sicuri gli attraversamenti e abbattere le barriere architettoniche. A questo si affianca il progetto che presto la Dc presenterà, una nuova linea metropolitana leggera elettrica, pensata per collegare San Michele, Sant’Alberto, Marina Romea, Lido di Classe, Marina di Ravenna e tutte le frazioni del Forese al centro cittadino. Il tracciato sarà sopraelevato nei punti critici, per evitare congestioni e ridurre l’impatto ambientale, e attraverserà l’intero territorio comunale. Tutto il Forese sarà finalmente integrato in una rete di trasporto moderna, efficiente e sostenibile. La nuova metropolitana sarà accompagnata da una rete di autobus ecologici, piste ciclabili e percorsi pedonali sicuri».

RAVENNA FESTIVAL E CULTURA: «Il Ravenna Festival rappresenta un esempio straordinario di impegno culturale che ha radici nella visione politica della Democrazia Cristiana, grazie all’influenza di figure come il senatore Benigno Zaccagnini. Fondato nel 1990 da Cristina Mazzavillani Muti su invito proprio di Zaccagnini, il festival è un simbolo del suo impegno per la cultura e l’arte come strumento di crescita sociale e politica. La Democrazia Cristiana, con la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, ha avuto un ruolo chiave nel dare vita a iniziative culturali come il Ravenna Festival, che oggi è un punto di riferimento internazionale. Il contributo di Zaccagnini va letto in un contesto di grande apertura alla cultura, con l’intento di costruire ponti tra diverse realtà e di rendere l’arte accessibile a tutti. Il Ravenna Festival deve continuare a essere il principale evento culturale della città, rinnovandosi. La sinergia con altre realtà culturali, come il Festival Internazionale dei Burattini, il Coconino Fest e il Festival delle Culture, potrebbe rafforzare il sistema culturale locale. Inoltre, è fondamentale promuovere il ricambio generazionale e una rete di volontariato, coinvolgendo giovani e anziani nella vita culturale cittadina, per garantire l’inclusione sociale e rendere la cultura accessibile a tutti».

IL CAROVITA E L’EMERGENZA CASA: «La casa non può essere un privilegio riservato a pochi, ma deve tornare a essere un diritto garantito per tutti. La Democrazia Cristiana è pronta a intervenire con misure concrete e realizzabili. Innanzitutto, ci impegneremo a utilizzare ogni strumento disponibile per la manutenzione e riqualificazione del patrimonio di edilizia pubblica. In secondo luogo, puntiamo con forza sulla rigenerazione dell’area della Darsena, dove vogliamo realizzare una cittadella universitaria e nuovi alloggi popolari. Oltre alla questione strutturale, crediamo sia fondamentale aiutare concretamente le famiglie in difficoltà. Proporremo: sussidi e sostegni economici per chi non riesce a sostenere il costo della vita; pasti gratuiti o a prezzi calmierati per chi è in condizione di bisogno; servizi di assistenza e supporto alle famiglie vulnerabili, grazie anche alla collaborazione con cooperative e terzo settore. Siamo anche convinti che per rilanciare gli affitti servano incentivi; proponiamo: agevolazioni fiscali come sconti sull’Imu per i proprietari che affittano a lungo termine; sconti sulla Tari per chi paga regolarmente l’affitto; un sistema più sicuro e vantaggioso per affittare. l dialogo con l’università, il coinvolgimento degli attori sociali e l’uso intelligente delle risorse del PNRR saranno la chiave per trasformare questa visione in realtà».

I LIDI RAVENNATI: «I lidi ravennati, da Lido di Dante a Lido di Savio, passando per Marina di Ravenna, hanno un enorme potenziale inespresso. Le infrastrutture sono obsolete e le problematiche ambientali e di degrado sono sempre più evidenti. Se eletto, il progetto “Dante Verde Azzurro” sarà realizzato con cittadini e associazioni locali per restituire dignità alla nostra costa. A Marina di Ravenna, cuore della vela e del diporto, esalteremo il Centro Velico e le associazioni di diporto, promuovendo la nautica sostenibile e offrendo spazi per sport acquatici e formazione. A Lido di Dante, riqualificheremo le strade, creeremo un’area ecologica per sport nautici e avvieremo il recupero dei fondali con le associazioni subacquee. A Lido di Classe, proteggeremo la pineta e svilupperemo percorsi ecoturistici. A Lido di Savio, lavoreremo con le associazioni ambientaliste e le scuole per sensibilizzare sulla biodiversità marina. A Lido Adriano, riqualificheremo la spiaggia e promuoveremo il turismo sostenibile. La nostra costa diventerà un modello di bellezza, sostenibilità e partecipazione attiva».

ENERGIA E RIGASSIFICATORE: «La Democrazia Cristiana critica l’amministrazione per non aver fatto di Ravenna la capitale dell’energia rinnovabile, perdendo un’opportunità di leadership. Sebbene la città abbia storicamente giocato un ruolo cruciale nell’energia fossile, con il rigassificatore, lo stoccaggio di CO2 e le estrazioni offshore, oggi è urgente una transizione verso l’energia pulita. L’OMC, che conferma la nostra centralità nel settore energetico, rappresenta un’importante vetrina, ma la città avrebbe dovuto investire maggiormente nelle rinnovabili. Un primo passo sarebbe stato dotare tutti gli uffici pubblici di pannelli solari, contribuendo alla sostenibilità e riducendo i costi energetici. Fino a quando non avremo un sistema energetico alternativo pienamente operativo, ritengo necessario tollerare le estrazioni, ma sempre con l’obiettivo di garantire che le aree estrattive vengano riempite in modo sicuro e sostenibile. Se fossi sindaco, promuoverei un piano per installare impianti fotovoltaici su edifici pubblici e incentiverei politiche che favoriscano solare ed eolico, facendo di Ravenna un modello di sostenibilità per le generazioni future».

ADOLESCENTI: «Non c’è un “problema adolescenti”, non è una questione di età, ma di momenti che viviamo. Il vero problema è la violenza, un tema sociale che riguarda tutti. Le risse in stazione, a scuola o fuori dalle discoteche sono sintomi di un disagio più profondo, spesso causato dalla mancanza di ascolto e di spazi di confronto. Il Comune non ha fatto abbastanza per gestire le esigenze reali dei ragazzi, ignorando i problemi di degrado giovanile segnalati dai residenti nell’isola di San Giovanni e la vicenda dell’antenna nel Parco Montessori. Non ci sono stati veri momenti di dialogo con i cittadini, generando frustrazione. Inoltre, stanziando pochi fondi per le politiche giovanili, si continua a trascurare i giovani, trattando i fenomeni come episodi isolati e non come un progetto di cambiamento. La Democrazia Cristiana ha sempre cercato di creare un legame tra le persone, ascoltando le loro esigenze. Non basta costruire nuovi centri, devono rispondere alle reali necessità dei giovani. Vogliamo creare luoghi di incontro dove il dialogo sostituisca violenza e vandalismo».

Barbero in un gremito Pala Costa tra storia, attualità e tanti applausi – FOTO

Circa mille persone hanno assistito ai racconti dello storico durante l’evento promosso dal Parco del Delta del Po

Circa mille persone, in un Pala Costa tutto esaurito, hanno assistito all’incontro promosso e organizzato dal Parco del Delta del Po con Alessandro Barbero, nella serata di martedì 20 maggio. Lo storico e scrittore piemontese è da anni uno dei più apprezzati in materia, tanto che l’organizzazione è stata costretta a cambiare il luogo dell’incontro dopo l’iniziale designazione del meno capiente Almagià.

Durante l’ora e mezza di incontro, Barbero ha divagato su vari campi tra natura, storia e attualità: ha parlato di uccelli, Dante Alighieri, Giulio Cesare, lotta di classe nell’antichità, usi e costumi medievali, sfornando molti aneddoti che hanno colpito il pubblico ravennate. Si è concentrato anche su temi all’ordine del giorno come la violenza contro le donne, il razzismo, il progresso e la classe politica che è stata paragonata a «galline all’interno di un pollaio».

Tanti sono stati i ricorsi storici e letterari con cui ha messo in relazione il passato al presente, anche con simpatia: «Il cavallo era l’animale più importante dell’epoca di Dante, in tanti potevano permetterselo ma ovviamente non tutti erano uguali. Gli agricoltori avevano un cavallo da traino mentre i cavalieri il destriero, stessa situazione di oggi con la Panda di terza mano e l’ultimo modello di Ferrari».

Barbero durante la serata è stato intervistato dalla presidente dell’ente Parco del Delta Aida Morelli, dal direttore Massimiliano Costa e dalla giornalista Vittoria Venturelli, che ne hanno approfittato per promuovere la grande area contraddistinta dalla biodiversità, diffusa in 55mila ettari in Emilia-Romagna. In loro compagnia, lo storico ha anche visitato in questi giorni il Parco.

Elly Schlein a Ravenna per sostenere il candidato Barattoni

La segretaria nazionale del Pd è attesa per un incontro ai Giardini Pubblici della città

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Elly Schlein, segretaria nazionale del Partito Democratico, è attesa ai Giardini Pubblici di Ravenna per un incontro con la cittadinanza insieme al candidato sindaco Alessandro Barattoni. L’appuntamento nel parco di viale Santi Baldini 4 è fissato per venerdì 23 maggio (18.30), e sarà l’occasione di «condividere visione e priorità, raccontare il progetto politico che sta alla base della candidatura di Barattoni e la proposta del Partito Democratico per il futuro della città».

“Il segno dell’acqua” di Bernabini è il progetto vincitore del Pozzuoli Foto Fest

Le immagini raccontano i giorni dell’alluvione: «Per aver saputo raccontare un evento tragico con uno sguardo lento ma inesorabile, morbido ma diretto»
Tra le menzioni speciali, anche un artista faentino

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“Il segno dell’acqua”, il progetto fotografico di Andrea Bernabini che racconta i giorni dell’alluvione si è aggiudicato il primo posto al Pozzuoli Foto Fest: «Per aver saputo raccontare un evento tragico che ha sconvolto una parte dell’Italia e aver portato con mano, tutti noi spettatori, dentro una storia di devastazione e fratellanza con uno sguardo lento ma inesorabile, morbido ma diretto».
La giuria, composta da Raimondo Musolino, Federica Cerami, Lorenzo Leone, Riccardo Piccirillo e Nella Tarantino, ha assegnato all’unaminità il premio all’artista ravennate, che vedrà il suo progetto esposto alla mostra PFF25 del prossimo giugno. Il progetto era stato presentato per la prima volta la scorsa estate, a Palazzo San Giacomo, con una personale curata da Serena Simoni.
«Mai avrei immaginato che questo progetto potesse giungere fino al Sud portando la sua voce proprio in un momento in cui anche Pozzuoli, e tutta l’area flegrea, si trova a fare i conti con una terra che trema, che chiede ascolto. – commenta Bernabini -. Ricevere questo premio è per me un gesto denso di risonanze. Non è soltanto un riconoscimento artistico: è un incontro tra terre ferite, una ferita che attraversa l’Italia, che si fa eco tra Nord e Sud, tra la memoria di ciò che è stato e il timore di ciò che potrebbe accadere.
[…] A chi oggi vive nell’incertezza e nella paura, dedico questo segno fragile ma autentico come gesto di vicinanza e condivisione. Che l’arte possa continuare a essere ponte, rifugio, e atto d’amore».
Tra le tre menzioni speciali della giuria, una è andata anche al faentino Fabio Domenicali, per il suo progetto “Teren Zielony”, composto da 22 fotografie analogiche in bianco e nero che raccontano l’esperienza interiore di due viaggi in Polonia.

Fuga da film di notte sulla Reale. Due arresti: in auto erano pieni di armi

Sequestrati una riproduzione di un Kalashnikov, un’ascia, una katana, un bastone e un coltello a serramanico

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Le armi sequestrate

Inseguimento da film nella notte tra lunedì e martedì sulla Reale, tra Mezzano e Ravenna. Protagonisti, due nordafricani a bordo di una Fiat Panda, residenti ad Argenta, che (per motivi ancora in corso di accertamento) hanno preso di mira una Peugeot con a bordo altre due persone, arrivando perfino a speronarla. Nel corso della folle corsa, le due auto sono state avvistate alle porte di Ravenna da una pattuglia della polizia locale, che si è messa a sua volta all’inseguimento, riuscendo a fermare la Panda.

La notizia è riportata con ulteriori dettagli sui due quotidiani in edicola oggi (21 maggio).

I due nordafricani, quarantenni, sono stati arrestati con l’accusa di violenza privata, danneggiamenti e porto abusivo di armi. All’interno dell’auto, infatti, gli agenti della polizia locale hanno trovato una katana, un bastone, un coltello a serramenico, un’ascia e perfino un fucile privo di tappo rosso, riproduzione fedele di un Kalashnikov. Per l’uomo al volante è scatta anche la denuncia per guida in stato di ebbrezza e senza patente.

Il giudice ha convalidato l’arresto e ha rimesso in libertà i due uomini – rivela il Carlino – in attesa del processo fissato a luglio, con divieto di dimora in provincia di Ravenna.

La festa provinciale dell’Arci a Villanova e Traversara tra musica e dibattiti

Tra gli ospiti l’autrice afgana Zainab Entezar, i cantautori Nico Arezzo e Prim, gli scrittori Maggiani e Cavina e Max Collini degli Offlaga Disco Pax

Max Collini
Max Collini

Quattro giorni di festa provinciale: con decine di iniziative culturali, politiche, musicali, ludiche, enogastronomiche. Per «stare assieme, divertendosi ma al tempo stesso riflettendo su alcuni dei temi più importanti dell’attualità locale e globale». È l’obiettivo di “URCA! – Oltre i muri”, la festa provinciale organizzata da Arci Ravenna fra il 30 maggio e il 2 giugno, che già dalle sedi scelte testimonia il proprio impegno: nei primi tre giorni si svolgerà a Villanova di Bagnacavallo, mentre il 2 giugno si sposterà a Traversara. Località fra le più colpite dalle recenti tragiche alluvioni, per le quali la festa vuol essere un’occasione di riflessione, di ripresa, di vicinanza.

L’articolato programma è frutto di una lunga elaborazione da parte dei circoli Arci di tutta la provincia. Gli incontri preparatori si sono avviati fin dallo scorso inverno «e hanno registrato una partecipazione corposa e convinta da parte dei circoli – si legge in una nota inviata alla stampa -: la maggioranza dei quali saranno anche presenti a livello organizzativo nel corso dei quattro giorni di festa».

“URCA! – Oltre i muri” prenderà il via nel pomeriggio di venerdì 30 maggio alle 18 a Villanova: fra gli eventi della prima serata, un ricordo di Ivano Marescotti, l’incontro con la regista e scrittrice afgana Zainab Entezar (con la proiezione di un suo film), il concerto della Bandeandrè.

Sabato 31, a partire sempre dalle 18, un incontro con Filippo Miraglia, responsabile Arci nazionale Immigrazione, Asilo e Antirazzismo; la presentazione del progetto “Refugees Welcome” con Silvia Manzani; una “drawing session” a cura dall’associazione marte Aps di Ravenna e il concerto della giovane cantautrice modenese Prim.

Domenica 1, ancora a Villanova, alle 18.30 il dibattito “La salute mentale nell’epoca della performance”: Sabrina Loparco (delegata Udu per la salute mentale) dialoga con K-assandra. Quindi il concerto del cantautore Nico Arezzo, divenuto popolare grazie alle partecipazioni a X Factor e Sanremo Giovani.

Il trasferimento a Traversara nel pomeriggio conclusivo, lunedì 2 giugno, sarà fatto con grande rispetto per la comunità ancora profondamente ferita dall’alluvione. Una giornata più “soft”, senza musica ad alto volume ma con pensieri e riflessioni di vario tipo: l’incontro sulla Costituzione con Maurizio Maggiani (alle 18.30), quello con Cristiano Cavina e il suo nuovo libro “Tropico del Fango”, dedicato proprio all’alluvione (alle 19.30); quello conclusivo (alle 21) sull’antifascismo, con Max Collini degli Offlaga Disco Pax e il giornalista Arturo Bertoldi.

Tutte le iniziative sono a ingresso libero.

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«Il primo impegno? Le strade». Verlicchi pronta a vendere gli immobili comunali

La portabandiera della Pigna è convinta di poter arrivare al ballottaggio: «Stiamo intercettando i delusi»
Per la sicurezza propone di riorganizzare la polizia locale (con agenti anche sui bus) e di portare l’esercito agli Speyer

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Nome e cognome: Veronica Verlicchi.

Luogo e data di nascita: Ravenna, 25 aprile 1976.

Stato civile: coniugata.

Titolo di studio: perito aziendale corrispondente in lingue estere.

Professione: consulente marketing e comunicazione.

Reddito annuo del 2024: 9.300 euro.

Veicoli di proprietà: Mercedes Classe A.

Immobili di proprietà: «Tre residenziali e uno commerciale, frutto di eredità dai miei genitori».

Orientamento religioso: Cattolico.

Tessera di partito (ultima posseduta e attuale): «Mai avuto una tessera di partito».

Lista che la sostiene: La Pigna.

Quale partito ha votato alle ultime elezioni politiche: «Di sicuro non il Pd…».

Esperienze politiche precedenti: «Orgogliosamente sempre e solo civica e solo nella lista La Pigna». Con cui si era candidata a sindaca anche alle ultime Amministrative.

Veronica Verlicchi

Cosa è mancato a Ravenna durante i due mandati di De Pascale?
«Tutto, è evidente: dalla manutenzione delle strade alla lotta al degrado, fino a un sistema di raccolta dei rifiuti efficiente o a opere concrete come le varianti di Mezzano e Fosso Ghiaia o la realizzazione della Ravenna Bis, alternativa alla Ravegnana».

I tre problemi principali e le possibili soluzioni?
«La sicurezza globale dei cittadini: del territorio, delle strade e contro il rischio alluvionale. La raccolta differenziata. Le tasse comunali. La sicurezza verrà garantita, tra le altre cose, con l’utilizzo dell’esercito, quella stradale invece passa dalla realizzazione di un piano straordinario di sistemazione delle strade comunali e dall’emissione di ordinanze per obbligare Provincia e Anas a sistemare quelle di loro proprietà. Per il rischio alluvionale servono interventi mirati già proposti dalla Pigna nel 2019 e nel 2023 e l’emissione di ordinanze a carico della Regione per mettere in sicurezza gli argini e gli alvei dei fiumi. La raccolta dei rifiuti invece avverrà con l’introduzione dei cassonetti intelligenti al posto dei bidoncini, con l’eccezione delle case isolate, l’implementazione dei cestini intelligenti e anche l’introduzione dell’operatore ecologico di quartiere per eliminare situazioni di degrado e di sporcizia. Infine, taglieremo drasticamente le imposte con l’eliminazione della spesa inutile e la riorganizzazione dei servizi».

Quale sarebbe il suo primo provvedimento da sindaca?
«La sistemazione delle strade e dei marciapiedi disastrati attraverso l’adozione di un piano straordinario di interventi coperto da un fondo di ben 15 milioni di euro l’anno, che riproporremo anche per i successivi quattro anni».

Quale potrebbe essere l’iniziativa più importante del suo mandato, quella per cui vorrebbe essere ricordata?
«L’aver sistemato e reso percorribile il sistema delle strade e aver indotto provincia e Anas a sistemare le strade di propria competenza. Il numero degli incidenti deve calare drasticamente perché la tutela e la salvaguardia dei propri cittadini è un dovere assoluto di un sindaco».

Quale sarà l’area o la zona del comune che potrebbe vedere i mutamenti più significativi durante il suo mandato e quali?
«Tutte le zone fortemente degradate a cominciare dai Giardini Speyer e dalla stazione ferroviaria, oggi in preda alla microcriminalità. L’area sarà presidiata dall’esercito con l’operazione “Strade Sicure” e contemporaneamente verranno realizzati eventi e iniziative con il coinvolgimento delle associazioni per restituire i Giardini Speyer ai ravennati».

Intelligenza artificiale generativa: quale potrebbe essere un utilizzo nel prossimo futuro in grado di migliorare la macchina comunale?
«È una fondamentale opportunità per rendere più puntuali ed efficaci i rapporti col cittadino. Per esempio, per una maggiore personalizzazione dei servizi, riducendo i costi per gli enti pubblici. O per risparmiare e rendere più efficiente il Comune. Utilizzando, infatti, modelli generativi, è possibile prevedere in modo statistico la domanda di servizi, consentendo una pianificazione più accurata e anticipata delle esigenze dei cittadini. Attraverso l’analisi di grandi quantità di dati, l’Ia può ottimizzare l’assegnazione delle risorse pubbliche, come il personale o il budget. Gli ambiti di applicazione sono molteplici e spaziano dal dare informazioni su scuola, alloggi e servizi anagrafici fino ad informare sui tributi da pagare o sui parcheggi comunali».

Un atto simbolico, a costo zero, che compirà se eletta sindaca.
«L’aumento della sicurezza, perché i relativi costi sono già presenti nel bilancio comunale. Occorre avviare la riorganizzazione dell’attività della polizia locale: più agenti sulle strade e meno negli uffici; l’apertura di distaccamenti nel forese e nei lidi all’interno di strutture comunali; l’istituzione del vigile di quartiere; presenza di agenti nelle corse dei bus più problematiche; la realizzazione di un sistema integrato di videosorveglianza tra pubblico e privato che su base volontaria dovrà mettere a disposizione le proprie telecamere».

Dove e come trovare le risorse per i suoi progetti? Alzerà le tasse comunali? Quali servizi si potrebbero tagliare?
«Verranno ridotte significativamente le aliquote comunali di Irpef e Imu, portate al massimo da parte della giunta a guida Pd. Verrà ridotta sensibilmente anche la tariffa rifiuti, aumentata del 25 percento negli ultimi anni a fronte di un evidente peggioramento del servizio. Per raggiungere questi obiettivi è necessario, innanzitutto, eliminare la spesa inutile, quella legata ai favori e alle clientele. Risparmieremo poi attraverso una riorganizzazione dei servizi comunali che li renda più efficienti. Prevediamo inoltre una riduzione del numero dei dirigenti comunali. A questo aggiungiamo la vendita del patrimonio immobiliare del Comune non utilizzato e non utilizzabile e, infine, la vendita delle società partecipate che operano nel mercato privato e che non servono ad erogare servizi ai cittadini. In questo modo prevediamo entrate nelle casse comunali di almeno 280-300 milioni di euro».

Tra le proposte degli avversari di queste settimane, quali sarebbe disposto ad appoggiare?
«È davvero difficile: in questa campagna elettorale quasi tutti gli altri candidati hanno ripreso le nostre proposte presentandole come loro idee. Ho notato spesso una certa impreparazione sui temi importanti e ancor più spesso una certa rassegnazione, candidati che si sono presentati pur sapendo di essere perdenti in partenza. In ogni caso, non appoggerò mai il Pd o soggetti politici/civici vicini alle loro idee».

Tra le proposte degli avversari di queste settimane, quale la preoccupa di più?
«Di proposte campate per aria se ne sono sentite molte, ma la cosa che più mi preoccupa è il fatto che il Pd possa tornare alla guida del nostro Comune».

Con quali avversari sarebbe disposto a cercare convergenze se si andasse al ballottaggio?
«La Pigna ha tutte le possibilità per arrivare al ballottaggio: stiamo cogliendo l’interesse di quella larga parte di ravennati che non vanno più a votare perché delusi dalla sinistra e non convinti della destra. Se andremo al ballottaggio, chiederemo il sostegno a tutti quei soggetti che intendono veramente dare a Ravenna una possibilità di rinascita. Ammesso e non concesso che al ballottaggio vada un altro candidato, gli tenderemo una mano, sperando che accetti di essere aiutato».

Sotto quale percentuale di voto non sarebbe soddisfatta del suo risultato elettorale?
«Un risultato che non dovesse portarci al ballottaggio».

TEMPO LIBERO

Pratica sport? Per che squadra tifa? Quali sono i suoi hobby? «Sono una tifosa del Ravenna Fc ma da giovane praticavo la pallavolo che ancora oggi adoro sebbene le mie ossa non mi consentano più di giocare. Nel poco tempo libero che mi resta fra tutti gli impegni mi piace passeggiare. Seguo corsi online di perfezionamento linguistico. Ma il mio hobby principale è quello di seguire i miei figli tra i loro mille impegni calcistici».

Consigli ai lettori/elettori:
Un libro: «Non ho un libro preferito quanto piuttosto delle autrici. Adoro i classici della letteratura inglese, in particolare Jane Austen, e romanzi contemporanei, adoro Charlotte Link».
Un film: «Anche qui più che un titolo un genere. Mi piacciono i film in costume».
Un disco: «Se non si è capito, mi piace spaziare nei generi… rock, pop in particolare».

Un mezzo di informazione: «Mi piace informarmi utilizzando più canali di informazione».

Qual è il suo supermercato di riferimento? «Esselunga. Per mancanza di tempo mi servo spesso del servizio di spesa a domicilio, ma se ho un po’ di tempo, mi piace fare la spesa in bottega».

Veronica Verlicchi La Pigna

Per completare il quadro extra intervista, ecco infine le risposte alle nostre sei domande su temi specifici, già pubblicate le scorse settimane e che riportiamo nuovamente qui per dare modo a chi se le fosse perse di analizzare in modo più completo possibile la proposta del candidato.

STRADE E VIABILITÀ: «Per la sistemazione delle strade, delle piste ciclabili e dei marciapiedi è nostra intenzione stanziare almeno 45 milioni di euro in 5 anni. Le risorse verranno dell’eliminazione della spesa inutile, dalla vendita degli immobili inutilizzati, dai dividendi delle partecipate e dall’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative. Si utilizzeranno asfalti di nuova generazione resistenti e drenanti per una lunga durata. Realizzeremo la bicipolitana – un sistema di piste ciclabili che collegano tra loro le frazioni del Forese e dei Lidi con la città. Verrà riorganizzato il trasporto pubblico, potenziando le corse verso tutto il Forese e i Lidi. In città le corse in orari che non hanno utenza verranno eliminate per estendere invece il servizio anche oltre alle ore 20 o nelle zone dove è carente o addirittura inesistente. La viabilità cittadina verrà rivista totalmente tenendo in debita considerazione anche le necessità delle attività commerciali. Pensiamo ad esempio di riaprire il tratto di via di Roma e via Alberoni; cambiare la percorrenza tra via Mattei e via Chiavica Romea e quella di via San Mama. Realizzeremo 4 parcheggi nei punti adiacenti al centro e implementeremo un servizio navetta per il centro storico. Verrà incentivato l’uso della bicicletta nel percorso casa-lavoro».

RAVENNA FESTIVAL E CULTURA: «Il Ravenna Festival è un pilastro fondamentale dell’identità culturale ravennate nonché un motore di attrazione turistica. Immaginiamo un Festival sempre più integrato nel tessuto ravennate, con l’obiettivo di intercettare nuove sensibilità artistiche e ampliare l’eco della nostra città. Il festival dovrà continuare a essere il fulcro di grandi eventi, capace di attrarre talenti di fama mondiale. Al contempo dovrà farsi sempre più permeabile alle energie creative del territorio e giocare un ruolo attivo nel dialogo con le nuove generazioni. In quest’ottica, pensiamo a residenze artistiche che possano ospitare giovani creativi, collaborazioni con le scuole e le università, format innovativi che mescolino diverse discipline artistiche e che sfruttino al meglio gli straordinari spazi storici e culturali di Ravenna in modi inediti. L’obiettivo è creare un ecosistema culturale dinamico, dove il Festival sia un faro che valorizza le espressioni artistiche della nostra città. È indubbio che oggi la cultura ravennate sia ingessata da scelte sbagliate e spesso autoreferenziali portate avanti dall’amministrazione Pd, che punta a premiare soggetti a lei affini, a discapito delle tante realtà culturali che spesso sono state costrette a migrare altrove.».

IL CAROVITA E L’EMERGENZA CASA: «Tra i primi atti della nostra giunta ci sarà l’adozione di un piano per il contrasto alle povertà. Oggi a Ravenna si contano oltre 200 alloggi popolari non assegnati perché in attesa di manutenzione: pungoleremo la Regione perché stanzi i fondi necessari e solleciteremo Acer ad appaltare i lavori cosi da recuperare in tempi stretti la disponibilità di questi alloggi. Daremo vita al Patto per il contrasto alle nuove povertà, coinvolgendo associazioni, enti e fondazioni economiche e sociali. Verranno erogati contributi aggiuntivi finalizzati a ridurre il caro bollette, per sostenere l’attività sportiva dei giovani, per attivare tirocini lavorativi e/o percorsi di inserimento lavorativo. Prevediamo poi l’istituzione dell’Assegno di inclusione sociale, food policy cittadine, sperimentazione del reddito alimentare e estensione delle agevolazioni per la riduzione delle imposte comunali e per la fruizione del trasporto pubblico e scolastico. L’obiettivo è quello di non fermarsi alla sola logica assistenziale ma di mettere in campo azioni concrete volte a favorire l’uscita dalla condizione di povertà. Parallelamente, occorre prevenire l’aumento dei casi di povertà, attraverso un articolato sistema di servizi, contributi e agevolazioni».

I LIDI RAVENNATI: «L’indifferenza che le due giunte De Pascale hanno mostrato nei confronti del territorio Ravennate ha fatto sì che tutti e nove i nostri lidi si presentino oggi in una condizione di grave mancanza di manutenzione. A questa si aggiunga l’assenza inaccettabile di un piano di promozione. Sulla questione delle attuali carenze ci sarebbe davvero molto da scrivere, tuttavia, volendo concentrarsi sull’aspetto propositivo, da sindaco di Ravenna è mia intenzione puntare su una strategia quinquennale di rilancio pensata sulla base delle peculiarità dei singoli lidi. Contestualmente verrà stanziato un fondo annuale per la manutenzione costante di strade, marciapiedi, piste ciclabili e verde pubblico. Attraverso sgravi ed incentivi, si andrà a favorire lo sviluppo delle attività economiche, senza dimenticare la necessità di rivedere il servizio di trasporto pubblico (compreso il traghetto) e dell’alta velocità.  Per gestire al meglio i progetti, nella mia giunta ci sarà un assessore con delega ai Lidi, il quale avrà il compito di coordinare i vari servizi comunali per garantire la realizzazione degli interventi in ordine di priorità per ogni lido, attingendo da  risorse economiche certe ed adeguate, stanziate dal bilancio comunale».

ENERGIA E RIGASSIFICATORE: «L’offshore è uno degli asset più importanti della nostra economia e come tale va tutelato, mentre l’atteggiamento ondivago adottato dalla giunta Pd in questi anni credo abbia nuociuto. Il passaggio dalle fonti fossili a rinnovabili deve avvenire attraverso un processo graduale e costante, con forti investimenti tesi a favorire la riconversione delle aziende estrattive. Il Comune deve favorire i progetti che utilizzino fonti rinnovabili: eolico, solare, geotermico, idroelettrico ed idraulico. Con una particolare attenzione a scongiurare le mire speculative. La questione rigassificatore ha messo a nudo il rifiuto del Pd di dialogare con i ravennati: da sindaco avrei usato cautela nel valutare il progetto, senza la fretta ingiustificata che ne ha caratterizzato il processo autorizzativo. Avrei preteso risposte chiare ai dubbi che ancora permangono circa la sicurezza del nostro territorio. Avrei preteso adeguate compensazioni e sconti nelle bollette dei ravennati per almeno 3 anni; impegno che porteremo avanti se vinceremo. Sul progetto Agnes, la nostra contrarietà si concentra esclusivamente sui punti oscuri che il progetto presenta e per i quali abbiamo cercato in più occasioni di ottenere risposte. Per riassumere: sì all’eolico, no alle speculazioni».

ADOLESCENTI: «Esiste un problema di mancata gestione delle esigenze degli adolescenti. Il fenomeno delle “baby gang” si sta verificando anche nel nostro territorio: ignorare o addirittura negare il problema, come ha fatto la giunta de Pascale, produce l’unico effetto di favorire il dilagare di questo fenomeno. Bisogna agire su due fronti, principalmente. Quello della prevenzione, mettendo in campo iniziative in collaborazione con scuole, società sportive e associazioni. E quello della sicurezza urbana, attraverso una maggiore e meglio organizzata presenza della Polizia Locale in particolare nelle zone più a rischio: area San Giovanni, uscita delle scuole e delle discoteche. Mancano spazi di aggregazione, nei quali i giovani possano fare attività culturali, artistiche, ricreative e sportive. Nel nostro programma abbiamo inserito un capitolo dedicato ai giovani e investimenti mirati come quelli per la riqualificazione dei centri sportivi, per l’apertura di spazi dedicati ad attività ricreative e culturali e per eventi in spazi pubblici. Attraverso politiche mirate intendiamo sostenere il rilancio dell’ economia, aprendo a nuove opportunità di lavoro e incoraggiando l’imprenditoria giovanile (contributi comunali e snellimento burocrazia)».

Si chiude la 54esima edizione della Contesa Estense: la vittoria al rione De Brozzi

È Cento però ad aggiudicarsi il “Palio della Caveja”. Il prossimo appuntamento con la tradizione è in programma a fine giugno, con i “Giochi giovanili” degli sbandieratori

Palio Lugo 5

La 54esima edizione della Contesa Estense di Lugo si è conclusa con la vittoria del rione De Brozzi: i giochi si sono chiusi domenica 18 maggio, con il tradizionale “Palio della Caveja” al Pavaglione (allestito per l’occasione con tribune per favorire la visione) e il Corteo storico dei Rioni. Il palio è stato vinto dal rione Cento, che ha anche guadagnato i due riconoscimenti speciali previsti per la prima e la sesta tornata (Memorial Valentino Sgubbi e Memorial Francesco Abbondanti). Questa sfida vede i rappresentati dei quattro rioni sfidarsi due squadre alla volta in una sorta di tiro alla fune, dove sei tiratori e uno “zarladòr” cercando di conquistare la “caveja” al centro di ruota di legno posta in mezzo alla piazza. 

Nonostante le numerose squalifiche registrate durante la sfida di quest’anno, il rione Cento ha trionfato con 14 punti, seguito da Madonna delle Stuoie con 11 e dal Ghetto con 6. L’ambito “drappo della Contesa” però non tiene conto solo dei risultati del palio, ma anche dei punteggi ottenuti nelle sfide di sbandieratori, musici e “soave creatura” (una gara destinata alle ragazze che valuta portamento, velocità nell’aggomitolare la lana, dizione e talento nell’allestimento floreale): la classifica complessiva della settimana di festa vede quindi al primo posto il rione Brozzi, mentre Cento si qualifica secondo, seguito da Ghetto e Madonna delle Stuoie.

Come ogni anno, la rievocazione ha radunato in piazza cittadini e appassionati, contando sugli impegno di volontari per la gestione dei giochi, degli stand gastronomici e degli spettacoli: «È stata una vera festa, tra spettacoli, cene nelle osterie dei rioni, mercatini, gare e tantissimo entusiasmo da parte del pubblico e dei volontari – commentano sui profili social dell’amministrazione comunale -. Un ringraziamento a chi ha speso il proprio impegno e il proprio tempo per rendere questi giorni così speciali. Hanno vinto la comunità, lo spirito di appartenenza e l’amore per una tradizione che continua a crescere e a coinvolgere sempre più persone».

Il prossimo appuntamento che vedrà protagonisti i rappresentanti dei Rioni è in programma dal 27 al 29 giugno, con la XXXVI edizione dei Giochi giovanili della Bandiera organizzata dalla Federazione Italiana Sbandieratori.

La finale playoff tra Ravenna e Tau Altopascio si giocherà domenica alle ore 20

Prevendite al via mercoledì. Botteghini aperti dalle 18,30

Ravenna playoff

Ufficializzato l’orario della partita tra Ravenna e Tau Altopascio, valevole per la finale playoff del campionato di (Serie D girone D) di calcio: si giocherà domenica 25 maggio alle ore 20, ancora allo stadio Benelli di Ravenna.

A partire dalle 10 di mercoledì 21 maggio sarà attivata la prevendita dei biglietti (la gara non è compresa negli abbonamenti stagionali).

Le tariffe dei biglietti, al netto degli oneri di prevendita, sono le seguenti: Curva Mero (1o euro), Parterre (16 euro), Tribuna Laterale (22 euro), Tribuna Corvetta (34 euro). Ridotti donne e over 65 sono disponibili sono in prevendita. Ridotto Young in Curva Nord e Parterre (5 euro), Under 14 in abbinamento ad un adulto (1 euro).

La fase di prevendita, sarà attiva nei punti vendita fisici Vivaticket o direttamente online collegandosi a https://ravennafc.vivaticket.it/

Il giorno della gara i botteghini saranno aperti dalle 18.30.

Come noto, grazie al miglior piazzamento ottenuto alla fine della regular season, per vincere i play-off il Ravenna (secondo in classifica) potrà permettersi anche di pareggiare contro il Tau (quarto), anche al termine dei tempi supplementari. In caso di trionfo, i giallorossi diventerebbero la prima squadra nella graduatoria dei ripescaggi tra tutte quelle di serie D, dietro solo all’Inter Under 23 (favorita dall’essere una seconda squadra di un club di A).

In centinaia a Mezzano per Bersani. E Barattoni “ricorda” la variante alla Reale…

Il candidato sindaco del centrosinistra: «Solleciteremo Anas per l’avvio dei lavori in tempi rapidi»

Oltre 350 persone presenti a Mezzano per ascoltare Alessandro Barattoni, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra e Pier Luigi Bersani, ospite della serata di ieri (19 maggio) in piazza.

Nel suo intervento, Barattoni ha posto l’attenzione anche sulle priorità locali, a partire da Mezzano e dalle frazioni: «Servono scelte nette. Tra queste, sollecitare ad Anas con determinazione l’avvio in tempi rapidi della variante alla Statale 16, un’opera attesa da anni e fondamentale per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini e la competitività delle imprese».

Barattoni ha ribadito inoltre l’impegno per il potenziamento del trasporto pubblico locale, con particolare attenzione alle frazioni e alle aree più decentrate, per «una rete di trasporto più equa e accessibile è condizione essenziale i trasferimenti di giovani e anziani per contrastare l’isolamento e valorizzare l’identità policentrica del territorio».

Totale condivisione è stata espressa per l’annuncio del presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, relativo agli interventi strutturali previsti sui fiumi Lamone e Marzeno. «Si tratta di lavori fondamentali – ha sottolineato Barattoni – come casse di espansione e laminazione, necessari per mettere in sicurezza la città e tutto il sistema dei bacini fluviali dalla sorgente alla foce. La prevenzione non è solo un dovere istituzionale, è un gesto di responsabilità verso le generazioni future».

Un convegno internazionale tra Ravenna e Firenze per celebrare Boccaccio

L’organizzazione coinvolge le realtà accademiche più importanti del settore. In programma al Teatro Alighieri anche lo spettacolo di David Riondino sul Decameron

Boccaccio

In occasione del 650esimo anniversario della morte di Giovanni Boccaccio, Ravenna e Firenze festeggiano con un congresso internazionale dal 21 al 23 maggio: “Boccaccio dantista e umanista” è una tre giorni di lavori che coinvolge alcune delle maggiori società scientifiche del settore nel panorama internazionale, come Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, Società Dantesca Italiana e American Boccaccio Association.

Il convegno ha come polo il fondamentale contributo di Giovanni Boccaccio come cultore di Dante e il pensiero della maturità di Boccaccio, che con Petrarca ha dato vita all’Umanesimo: per la prima volta il nome di Dante è accomunato alla nascita della cultura umanistica in un incontro scientifico pubblico, che vuole esplorare il passaggio dal Medioevo all’età moderna attraverso i suoi protagonisti.

I lavori si articoleranno in due parti: a Firenze, nella sede della Società Dantesca al Palagio dell’Arte della Lana, avrà luogo la prima parte dedicata al rapporto di Boccaccio con Dante (mercoledì 21). A Ravenna invece l’appuntamento è il 23 maggio, a partire dalle 9.30, con la seconda parte del convegno dedicata all’ultimo Boccaccio e alle sue opere, negli spazi della Sala Dantesca della Classense. Si parlerà di Boccaccio umanista, ma anche di come lo scrittore abbia inventato il mito delle tre corone fiorentine, e dato un impulso decisivo alla letteratura in lingua italiana. L’ingresso è libero con possibilità di partecipare da remoto.

Boccaccio Convegno

Sempre a Ravenna, nell’ambito delle celebrazioni, giovedì 22 andrà in scena lo spettacolo Decameron canzoni e storie, di e con David Riondino, (ore 21). La visione dello spettacolo sarà proposta a congressisti, docenti, studenti e alla cittadinanza. Nato dalla sinergia con Ravenna Teatro, “Decameron canzoni e storie” è un esempio felice di come la critica letteraria possa approdare a teatro, contribuendo ad assottigliare il distacco tra le realtà accademiche e il grande pubblico.

I biglietti sono in vendita presso il Teatro Alighieri tutti i giorni feriali dalle 10 alle 13, il giovedì dalle 16 alle 18, la sera di spettacolo dalle ore 20 e online.

Le Frecce Tricolori tornano il 6 e 7 giugno, attese 100mila persone

Altri eventi correlati si terranno nella due giorni anche sul lungomare. Saranno predisposti 1.500 posti auto aggiuntivi

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Nel cielo di Punta Marina tornano le Frecce Tricolori il 6 e 7 giugno, l’ultima volta era stato nel 2022. L’evento dal titolo Tricolore Air Show vedrà alternarsi anche altre dimostrazioni aeree durante i due giorni e avrà come fulcro il Bagno Bolognino, nel quale è stata costruita una pedana per ospiti e autorità. Ma le acrobazie dei piloti saranno visibili dalla spiaggia anche delle località adiacenti.

Protagonisti anche quest’anno le forze armate, i vigili del fuoco e la Ducati, con dimostrazioni dinamiche, sia in mare che a terra, e mostre statiche di mezzi e attrezzature (allestite sul lungomare). Dopo il record del 2019 (che fece registrare 200mila spettatori sul lido), per l’edizione del 2025 sono attese oltre 100mila persone.

Si parte venerdì 6 giugno alle 15 con le prove generali delle esibizioni aeree e l’apertura dell’area espositiva istituzionale, allestita sul lungomare Cristoforo Colombo. L’esibizione ufficiale si terrà sabato 7 giugno sempre alle 15 e sarà accompagnata da mercatini e street food in viale dei Navigatori che si prolungheranno fino a domenica.

Tra le esibizioni sono previste quelle di salvataggio dell’Aeronautica Militare con il 15esimo Stormo di Cervia oltre ai velivoli del Reparto Sperimentale di Volo (F2000, T345, C27J). Il finale sarà affidato, come da tradizione, alla Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”. Non mancheranno elicotteri dell’esercito e dei vigili del fuoco oltre ad un momento che vedrà l’esibizione del “We Fly Team”, l’unica pattuglia acrobatica al mondo composta parzialmente da piloti disabili.

Sarà possibile raggiungere la manifestazione con il treno fino a Ravenna per poi proseguire in bus grazie al servizio “Marina di Ravenna Link” in collaborazione con Start Romagna, acquistabile in un unica soluzione di viaggio sui canali di Trenitalia. Sempre per quanto riguarda la viabilità saranno predisposti 1.500 posti auto aggiuntivi nei pressi di Punta Marina.

Conferenza stampa Tricolore Air Show

‭«Siamo orgogliosi di riportare a Punta Marina un evento così sentito e partecipato – dichiara Oriano Callegati, presidente dell’Aero Club “Francesco Baracca” attivo da oltre 75 anni e organizzatore dell’evento -. Tricolore Air Show non è solo uno spettacolo, ma anche occasione per avvicinare il grande pubblico al mondo del volo, valorizzando al tempo stesso il nostro territorio e le sue potenzialità turistiche. È una festa per tutti, dai più piccoli agli appassionati, e siamo certi che anche quest’anno sarà un grande successo‭».

L’evento è stato presentato nella sede direzionale di Ravenna dell’Astim, azienda che costruisce e produce tecnologia per le forze armate, sia civili che militari. Oltre a Callegati sono intervenuti il vicepresidente dell’Aero Club lughese Marco Buscaroli, il colonnello dell’Aeronautica Antonio Viola, l’amministratore delegato di Astim Maurizio Minghelli e l’ex deputato Alberto Pagani, che cura le relazioni internazionali di Astim: ‭«Siamo contenti che ci sia la ripresa di questa manifestazione che ha sempre avuto successo di pubblico e partecipazione quindi auspichiamo ci sia interesse anche nel 2025 – afferma l’esperto di sicurezza -. Ci saranno dei costi da coprire e e Astim è una delle aziende che danno supporto. Astim è da 20 anni una realtà seria che sta inserendo con gradualità nel territorio un piano di crescita che vede assunzioni e supporto a manifestazioni di questo tipo».

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