giovedì
18 Settembre 2025

Valgimigli, il pensionato comunista si candida a sindaco: «Turismo da valorizzare»

Il 68enne Secondo Valgimigli fa politica da 37 anni e ha già avuto incarichi da assessore in Comune a Lugo e in Provincia a Ravenna, ora è candidato sindaco a Lugo per la lista “I Comunisti”. Guida una Panda a metano e vorrebbe dedicare una via a Giovanni Zaccari

Incotro A Villa, I Comunisti (4) (1)In vista delle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno che chiameranno al voto 122mila cittadini in provincia di Ravenna per rinnovare sindaci e consiglieri in 14 comuni su 18, abbiamo intervistato i nove candidati sindaci dei tre comuni sopra i 15mila abitanti (Lugo, Cervia, Bagnacavallo). Le domande sono uguali per tutti e i vari candidati hanno preferito rispondere per iscritto. Con questo articolo cominciamo la pubblicazione delle interviste.

L’alleanza fra Rifondazione Comunista, Potere al Popolo e Unione Popolare è alla base della candidatura del 68enne Secondo Valgimigli a sindaco di Lugo. Una sola lista di candidati consiglieri chiamata in maniera inequivocabile: “I Comunisti”. Valgimigli vanta una lunga esperienza in politica cominciata 37 anni fa.

Il programma della lista (la 75enne Mirna Testi capolista) prevede di rilanciare la democrazia nel territorio a partire dalle consulte locali che sarebbero state depotenziate e dare una elezione diretta all’Unione dei Comuni. La manutenzione del territorio, sia per le strade che per i fiumi, deve essere una priorità: i bacini di laminazione, collaborazione con gli agricoltori, blocco della cementificazione di nuove aree, rivedere il sistema degli appalti. Sul fronte della sanità la volontà è di difendere i presidi sanitari locali, primo fra tutti l’ospedale di Lugo riducendo i fondi verso la sanità privata.

Nome e cognome: «Secondo Valgimigli»
Data e luogo di nascita: «
Lugo, 29-04-1956»
Titolo di studio: «Biennio liceo scientifico»
Lavoro: «Pensionato»
Reddito dichiarato nel 2023: «35mila euro lordi»
Auto: «Fiat Panda a metano 2011»
Hobby: «Ho avuto in gioventù la passione del volo a motore e facevo rally aerei con buoni risultati, ora che sono in pensione faccio l’ortolano e assieme alla mia signora il nonno, abbiamo un nipote di 13 anni».
Orientamento religioso: «Ateo»

Incotro A Villa, I Comunisti (1)Da quanto si occupa di politica? Quali incarichi ha ricoperto in passato e per quali partiti? Quali tessere di partito ha avuto in passato e quale ha oggi?
«Ho iniziato ad occuparmi di politica nel 1987 ricoprendo la carica di presidente della consulta di Villa San Martino per due legislature come indipendente per il Pci. Ho ricoperto la carica di consigliere comunale a Lugo dal 1995 al 1999 come Prc. Dal 1999 al 2011 ho ricoperto la carica di assessore al Comune di Lugo e sono stato candidato sindaco nel 2014 sostenuto dalla Federazione della sinistra e Psi. Ho ricoperto la carica di consigliere provinciale a Ravenna dal 1997 per due legislature e ho ricoperto la carica di assessore provinciale dal 2011 al 2016. Sono iscritto alla Rifondazione comunista dal 1994 ad oggi nel circolo di Villa San Martino».

Se verrà eletto, tra cinque anni cosa ci sarà nella sua città che non c’è ora?
«Sicuramente il miglioramento dei rapporti con i cittadini, associazioni di categoria, mondo del volontariato, rilancio dello sport lughese, partecipazione in genere».

Alluvione: ci sono state responsabilità degli amministratori locali? Da sindaco come favorirà la ricostruzione e come cercherà di evitare che possa succedere di nuovo?
«Sulle responsabilità degli amministratori locali si esprimeranno gli enti preposti e i cittadini. Servirà sicuramente un grande impegno organizzativo di risorse economiche e umane per affrontare le criticità verificatesi nel maggio scorso, ma soprattutto un richiamo alle responsabilità agli enti preposti alla sicurezza idraulica e territoriale per le competenze assegnate: Regione, Consorzio di bonifica, Hera».

Post-alluvione a parte, qual è la prima emergenza di cui crede ci si debba occupare?
«Sicuramente la messa in sicurezza del territorio e l’emergenza abitativa intervenendo con accordi pubblico-privato per il recupero del patrimonio abitativo dismesso e fatiscente».

Qual è l’eccellenza di Lugo che ancora non è stata abbastanza valorizzata?
«Il turismo, Lugo all’insaputa dei lughesi ha un forte patrimonio storico e culturale da valorizzare».

Il peggior errore di chi l’ha preceduta e il maggior merito che gli riconosce.
«L’aver compromesso un patrimonio di rapporti con i cittadini. Essersi messi in gioco in giovane età».

La data più importante da festeggiare del calendario civile italiano?
«Sicuramente il 25 aprile vista la storia della mia famiglia».

Toponomastica: quale via o piazza manca nella sua città? A chi vorrebbe dedicarne una?
«Vorrei intitolare nella mia frazione una via, un’area a Giovanni Zaccari, perché ha speso una vita per il Pci ma soprattutto per la sua disponibilità per il prossimo».

Cosa voterà alle Europee? E chi ha votato alle ultime Politiche?
«Voterò sicuramente “Pace, terra, dignità”, la lista di Santoro: mio padre e tutti i miei zii mi hanno raccontato molto degli orrori della guerra avendo dovuto farla. Alle Politiche ultime ho votato Unione popolare, contenitore della sinistra sostenuto da Prc».

Tornano i “Concerti all’Oratorio”, nella restaurata Chiesetta di Ponte delle Assi

Per riscoprire il patrimonio musicale italiano da camera del Seicento e Settecento

Foto Chiesetta Madonna Di Pompei Con I Papaveri

 

Per il terzo anno sarà organizzata la rassegna musicale “Concerti all’Oratorio” nel restaurato Oratorio Madonna di Pompei, noto come chiesetta di Ponte delle Assi, in via Ravegnana a Ravenna.

I concerti saranno dedicati a musiche da camera del Seicento e Settecento italiano e si svolgeranno da sabato 8 giugno fino al 20 ottobre.

Il curatore della rassegna, il Maestro d’organo Giovanni Andrea Luisi, ha deciso di dedicarsi a un progetto che ha coinvolto diversi artisti, con lo scopo di rendere omaggio all’edificio religioso al quale molti ravennati sono affezionati, affidato alla parrocchia di San Paolo per renderlo fruibile e per raccogliere fondi per la sua manutenzione. Il progetto si inserisce all’interno del percorso di recupero e valorizzazione dell’Oratorio, piccolo scrigno settecentesco. Dopo il restauro completato nel luglio 2021, si è infatti avviata un’altra raccolta fondi che ha portato all’acquisto di un organo a canne che, come l’anno scorso, sarà protagonista dei concerti.

Il concerto inaugurale di sabato 8 giugno, alle 21, vedrà l’esecuzione di Daniela Pini (mezzo soprano), Anton Berovski (violino), Agide Bandini (contrabbasso) e Cesare Bandini (organo).

Giovanni Andrea Luisi, Agide Bandini e Marina Mammarella saranno protagonisti di altri concerti in collaborazione con altri musicisti e il contributo organizzativo di Massimo Cameliani, che quando era assessore alle Attività produttive del Comune di Ravenna favorì il restauro ed è rimasto legato a questo luogo particolare.

Per prenotazioni al concerto occorre contattare il numero 388 8091315.

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Una mostra fotografica per raccontare i tappeti musivi della chiesa tra le saline

Si tratta di alcuni degli elementi più importanti rinvenuti nel sito cervese e fino ad aprile erano esposti fisicamente negli spazi del Musa. Oggi vengono raccontati in una serie di scatti selezionati dal sovrintendente Ferrari

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Al Musa di Cervia una mostra per celebrare uno dei rinvenimenti archeologici più importanti e significativi per la città, la chiesa di San Martino prope litus maris. Il santuario, risalente al VI si trovava ai limiti dell’area delle saline, distinguendosi per dimensioni e ricchezza. La scoperta del sito è avvenuta casualmente fine degli anni ’80 del secolo scorso.
Tra i rinvenimenti più importanti, i tappeti musivi, protagonisti di una mostra fotografica realizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Ravenna Forlì Cesena e Rimini che sarà esposta a al Museo del Sale dall’1 al 30 giugno. L’inaugurazione è prevista per sabato alle ore 21, alla presenza dell’assessore alla Cultura del comune di Cervia e di Kevin Ferrari, funzionario archeologo della Soprintendenza. Le porte apriranno ogni sera dalle 20.30 alle 24.00.
«Una chiesa a croce latina della quale è stato possibile ricostruire la planimetria ed alcune caratteristiche peculiari. Un luogo particolarmente caro ai cittadini cervesi, che vedono nella presenza della grande chiesa la conferma dell’importanza del centro cervese dovuta alla produzione del sale. – Comunicano gli organizzatori -. Tutti i mosaici pavimentali restaurati fino ad ora sono stati esposti al Musa fino alla fine di aprile e attualmente sono in restauro insieme agli altri “strappi” che, dal momento del rinvenimento, sebbene conservati presso il magazzino comunale, ancora non erano stati riassemblati. Un importante progetto della Soprintendenza, finanziato dal Ministero, ha permesso questo ulteriore passo e attualmente i restauratori stanno ricomponendo tutti i frammenti rinvenuti negli scavi del 1989».

Positivo alla Dengue dopo il soggiorno a Ravenna: previste disinfestazioni speciali

Il soggetto, proveniente dall’estero, ha passato un giorno in città prima di spostarsi in un’altra regione, dove è arrivata la diagnosi della malattia
L’Ausl ricorda semplici gesti per la prevenzione

Zanzara

È stato segnalato al Servizio Igiene Pubblica un caso accertato di Dengue in una persona, proveniente dall’estero, che ha soggiornato per una giornata a Ravenna, prima di spostarsi in un’altra regione dove è stata diagnosticata la malattia.

La Dengue è una malattia virale molto diffusa in alcuni Paesi tropicali, che si trasmette attraverso la puntura di zanzare appartenenti al genere Aedes (come le “zanzare tigre”) e nella forma classica si manifesta con febbre elevata, cefalea, dolori articolari e muscolari ed emorragie più o meno gravi. A scopo precauzionale, il Comune di Ravenna (su indicazione dell’Ausl) ha programmato l’esecuzione di un intervento straordinario di disinfestazione nel raggio di 100 metri dall’edificio in cui ha soggiornato la persona a cui è stata diagnosticata la malattia. Si tratta di un intervento previsto dal piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi.

Le aree pubbliche verranno quindi trattate per tre giorni consecutivi, nelle prime ore del mattino, con prodotti a piretroidi in grado di abbattere le zanzare adulte. Contemporaneamente saranno eseguiti trattamenti antilarvali nei tombini, nelle caditoie stradali e anche nelle proprietà private con interventi “porta a porta”.

Riportiamo anche quanto indicato dall’Ausl per proteggersi dalle punture di zanzara e prevenire la contrazione e trasmissione della malattia. «Non indossare abiti di colore scuro e preferire indumenti di colore chiaro che non lascino scoperte parti del corpo, evitare profumi, creme e dopobarba in grado di attrarre gli insetti, proteggersi con repellenti cutanei sulle parti scoperte del corpo e sul cuoio capelluto, evitando però le mucose e la cute irritata o ferita. Utilizzare zanzariere a maglie strette per difendere gli spazi chiusi, zampironi o apparecchi insetticidi. In presenza di zanzare all’interno delle abitazioni, si può ricorrere a prodotti a base di estratto o derivati del piretro (in commercio in bombolette spray), insetticida a rapida degradazione in particolare dopo ventilazione dell’ambiente».

Si ricorda che la diffusione delle zanzare può essere prevenuta tramite la lotta larvicida, per questo da maggio a fine ottobre occorre usare periodicamente i prodotti larvicidi. Anche in questo caso, l’azienda sanitaria appunta qualche semplice accorgimento per mettere in sicurezza aree sensibili come balconi, cortili, giardini, cimiteri e orti: «Eliminare i sottovasi o evitare il ristagno d’acqua al loro interno, pulire accuratamente i tombini e coprirli con una rete zanzariera evitando che si intasino dopo le piogge. Lo stesso vale per cisterne e contenitori adibiti alla raccolta dell’acqua piovana. Rimuovere sempre gli sfalci d’erba e tenere il giardino pulito, avendo cura di non lasciare secchi e annaffiatoi con le aperture rivolte verso l’alto. Mantenere pulite fontane e vasche ornamentali, valutando l’idea di introdurre pesci rossi (naturali predatori delle larve di zanzara). Svuotare frequentemente e tenere puliti gli abbeveratoi e le ciotole per l’acqua degli animali domestici».

Corpus Domini: la diocesi di Ravenna-Cervia celebra con funzioni e processioni

Giovedì 30 maggio, a Ravenna, Monsignor Lorenzo Ghizzoni presiederà nella chiesa di San Giovanni Battista
Messa nella concattrale e corteo sacro anche nella Città del Sale

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Sono in programma giovedì 30 maggio le celebrazioni diocesane del Corpus Domini, la ricorrenza che vuole ricordare la presenza di Cristo nell’Eucarestia, sacramento cattolico simbolo della fraternità universale.

In quest’occasione l’arcivescovo di Ravenna e Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni presiederà la celebrazione eucaristica a Ravenna nella chiesa di San Giovanni Battista (ore 20.45). Seguirà la processione lungo via Girolamo Rossi, via Ferruzzi, piazza del Popolo, piazza Garibaldi, via Mariani, via di Roma, fino alla basilica di Sant’Apollinare Nuovo.

Anche Cervia celebra questa importante festa, con la messa celebrata nella concattedrale dai sacerdoti del vicariato e, a seguire, la processione per le vie del centro: piazza Garibaldi, Corso Mazzini, Viale dei Mille, Viale Trieste, Viale Roma, Piazza Pisacane, Porta Mare, e ritorno in piazza Garibaldi

Il Parco Naturale si prepara per la riapertura: al via alla stagione dal 1 giugno

Tornano gli incontri con gli animali da fattoria e le avventure aeree tra i pini dopo mesi di interventi di riqualifica

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Incontri con gli animali da fattoria e adrenaliniche avventure tra gli alberi: il Parco Naturale di Cervia si prepara alla riapertura, dopo mesi di lavori di lavori di riqualificazione.

Da sabato 1° giugno, adulti e bambini potranno accedere alla “Vecchia Fattoria”, attrazione principale del Parco, un recinto sicuro dove entrare in contatto diretto con gli animali. Nello stesso weekend inaugureranno per la stagione i percorsi aerei di CerviaAvventura che, dopo un’attenta ristrutturazione sono pronti ad accogliere i “Tarzan” di tutte le età, pronti a misurare proprie capacità attraverso ponti tibetani, pareti di corda, carrucole e passerelle sospese.

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Il Parco resterà aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 20 da giugno a fine agosto e dalle 9 alle 19 in settembre. Il parcoavventura invece aprirà quotidianamente a partire da sabato 8 giugno aperto con orario continuato dalle dalle 10 alle 19.30. I biglietti di CerviAvventura possono essere acquistati anche online (fino al giorno precedente) sul sito di Atlantide. Per l’apertura non sarà disponibile il punto ristoro, ancora interessato dai lavori di ristrutturazione, ma sarà comunque possibile portare da casa acqua e pranzo al sacco per la giornata.

Al via “Bike to Work”: fino a 50 euro al mese per andare in bici al lavoro

Dopo il successo dell’iniziativa nel faentino, un nuovo Comune si impegna a promuovere la mobilità sostenibile e uno stile di vita più salutare

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Dopo il successo dell’iniziativa a Faenza, anche Castel Bolognese è pronto a dare il via al progetto “Bike to Work 2024”, un’attività pensata per promuovere la mobilità sostenibile e uno stile di vita sano, incentivando l’uso della bicicletta tra tutti i lavoratori dipendenti e autonomi residenti nel comune. Dal prossimo 3 giugno i partecipanti potranno guadagnare venti centesimi per ogni chilometro percorso in bicicletta, anche a pedalata assistita, sul tragitto casa-lavoro-casa, fino a un massimo di 50 euro mensili.

Possono partecipare all’iniziativa tutti i lavoratori, dipendenti e assimilati di aziende, enti pubblici e privati, e i lavoratori autonomi, a prescindere dall’ubicazione della sede lavorativa, purché siano residenti a Castel Bolognese, e che almeno un tratto del percorso  sia effettuato pedalando all’interno del Comune (ad esempio, un lavoratore che arriva in stazione a Castel Bolognese in bici, per raggiungere la propria sede di lavoro a Bologna, può registrare il percorso sull’app dedicata, ed aggiungere l’eventuale tragitto fatto dalla stazione di Bologna alla sede di lavoro, sempre se percorso in bici). Per aderire è sufficiente presentare la domanda attraverso la compilazione di modulo online, accessibile tramite autenticazione con Spid, Cie o Cns. Dopo l’iscrizione, il lavoratore dovrà scaricare l’App Wecity sul proprio cellulare. Dopo la registrazione dei propri dati e del proprio iban sarà necessario inserire il codice d’accesso fornito dal Comune e ricordarsi di attivare l’app all’inizio di ogni tragitto che compirà in bicicletta (sia bici muscolare che bici a pedalata assistita) per raggiungere la propria sede di lavoro e per rientrare a casa.  Ogni tre mesi verranno versati tramite bonifico sul conto corrente indicato le somme corrispondenti ai chilometri pedalati e registrati dall’app (con un minimo di 30 km a trimestre).

Ulteriori informazioni sul progetto e il regolamento sono disponibili nella pagina dedicata sul sito web del Comune.

Bagnacavallo torna al cinema con 86 appuntamenti nell’arena estiva

L’amata rassegna cinematografica compie quarant’anni e torna con un ricco calendario di proiezioni e incontri con i protagonisti nel parco delle Cappuccine

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L’amata rassegna “Bagnacavallo al cinema” compie quarant’anni e torna con 86 proiezioni consecutive nel parco delle Cappuccine, da ì 7 giugno fino a sabato 31 agosto.
In programma nell’arena di Via Berti 6 i migliori film della stagione, come Perfect days di Wim Wenders, C’è ancora domani di Paola Cortellesi, Io capitano di Matteo Garrone, La zona d’interesse di Jonathan Glazer e tanti altri. Le proiezioni inizieranno alle 21.30.
«Per migliorare la programmazione e la selezione dei film – hanno anticipato Baiardi e Gozzoli, organizzatori della rassegna; – anche quest’anno si è deciso di dividere il programma in due parti: la prima dal 7 giugno al 21 luglio, la seconda dal 22 luglio al 31 agosto. In questo modo sarà possibile recuperare eventuali proiezioni annullate causa maltempo e programmare possibili ulteriori incontri con registi e attori.
Nella seconda parte della rassegna sarà inoltre organizzata una festa per celebrare l’importante traguardo dei quarant’anni di attività dell’arena.»
Come ogni anno infatti verranno proposti gli incontri di “Accadde domani” in collaborazione con Agis e Fice–Emilia-Romagna.
Gli appuntamenti della prima parte prevedono, il 12 giugno, Ettore Zito (regista) e Luca Giacomoni (scrittore) per il film Anime nel fango con offerta libera (l’incasso della serata sarà devoluto alle vittime dell’alluvione in Romagna) e il 25 giugno Anita Rivaroli (sceneggiatrice) e Carlotta Gamba (attrice) per il film Gloria!. A luglio sarà la volta, l’11, di Filippo Barbagallo (regista) per il film Troppo azzurro e il 17 di Simone Godano (regista) per il film Sei fratelli. Nel corso della stagione saranno annunciati gli incontri successivi.
Da domenica 9 fino a giovedì 13 giugno, l’arena aderirà a “Cinema in festa 2024” con i biglietti al costo di soli 3,50 euro per tutti i film. In seguito, da venerdì 14 giugno fino a fine stagione, la rassegna sarà parte dell’iniziativa “CinemaRevolution” del Ministero della Cultura, promozione del cinema italiano ed europeo con un prezzo unico per lo spettatore di 3,50 euro per i film italiani ed europei. I film extraeuropei saranno visibili al costo di 6euro (intero) o 5 (ridotto).  Per la categoria è disponibile anche uno speciale abbonamento che prevede l’ingresso a 10 spettacoli al costo di 40 euro.
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Illustrazione di Eliana Albertini

Performance tra arte e natura per illuminare i luoghi più particolari del territorio

La rassegna di spettacoli site-specific curata da Magma torna per la quinta edizione, tra Cervia, Lugo e Faenza
14 appuntamenti da giugno ad agosto con artisti italiani e internazionali

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Cervia, Faenza e Lugo si preparano ad ospitare la quinta edizione di Elementi, la rassegna itinerante di di musica, performance e arti visive contemporanee ideata da Magma nel 2020 con l’intento di creare una dimensione immersiva all’interno di paesaggi naturali particolari ed emozionanti, che con la loro unicità caratterizzano il territorio romagnolo.
L’edizione di quest’anno conferma il proprio format interdisciplinare, con un calendario di 14 spettacoli performativi site specific distribuiti in 7 giornate, corredati da percorsi ed attività educative, ludiche e creative.
Il calendario va 2 giugno al 14 agosto, con una serie di appuntamenti gratuiten plein air,  a impatto ambientale zero e basati specificità naturali di ogni location, tra saline, pineta e hangar.

Si parte domenica 2 giugno nell’area di un ex capanno da pesca che si affaccia sul paesaggio della Salina di Cervia con i protagonisti del revival new age Spencer Clark e Lieven Martens (nelle vesti di Monopoly Child Star Searchers & Dolphins Into The Future), che esploreranno i territori più marginali del suono onirico, a cavallo tra pop-ipnagogico, ambient, neo-psichedelia, sound art.

Domenica 23 giugno, al Circolo Kayak di Milano Marittima, il pubblico potrà prenotare un’escursione via acqua verso la Salina, seguita da uno spettacolo live al tramonto della band italiana Hearth of Snake, rituale ideato da Vincenzo Marando con Alberto Danzi e Cosimo Rosa, a cui nel 2023 si sono aggiunti Francesca Colombo aka Mira e Paul Beauchamp. L’evento si concluderà al Circolo Kayak, con una selezione musicale curata da Magma.

Domenica 7 luglio, la Pineta di Cervia ospiterà un laboratorio condotto dall’architetto, musicista, sound artist e studioso Nicola di Croce che si focalizzerà sulla relazione tra studi urbani e sonori, e due live performance: la sound designer e musicista Agnese Banti eseguirà un intervento sonoro acustico site specific, mentre la performer e compositrice giapponese Michiko Ogawa si esibirà con clarinetto e shō. Sabato 20 e domenica 21 luglio, nel suggestivo parco di Villa Emaldi a Faenza si potrà partecipare a laboratori di ceramica in collaborazione con Aicc – Associazione italiana Città della Ceramica e il Museo Carlo Zauli con il maestro ceramista Fabiano Sportelli, specializzato nel creare fischietti e ceramiche sonore. La giornata del 20 luglio prevederà anche djset e interventi performativi del collettivo Armonika, una live performance di Uomo Uccello (Claudio Montuori), due interventi site-specific sulle azioni sonore di Jacopo Buono e del sassofonista Bertrand Gauguet. Nella notte dal 20 al 21 luglio ci sarà uno sleeping concert di sette ore aperto al pubblico con Equohm, Erob, Manticora in cui esplorare lo spazio tra sonno e veglia.

Domenica 4 agosto, l’incantevole scenario “lunare” dell’Aia della Salina di Cervia al calare del sole farà da sfondo a un’esibizione live. A esibirsi sarà Cucina Povera, il progetto solista della musicista lussemburghese-finlandese Maria Rossi, acclamata come una delle nuove voci più sorprendenti della scena musicale underground di Glasgow. L’ultimo evento della rassegna sarà mercoledì 14 agosto, all’Aeroporto Francesco Baracca di Bagnara-Lugo di Romagna, dove si esibirà il progetto musicale Parus, creato da Anton Anishchanka, produttore di musica elettroacustica, in collaborazione con la cantante ed etnografa Hanna Silivonchyk. Al tramonto, all’interno di un hangar dell’aeroporto, sarà presentata l’installazione audiovisiva No Such Array del musicista John Chantler. Come cornice all’evento, dal tardo pomeriggio fino a notte il collettivo bolognese Undicesimacasa proporrà una serie di dj set e sessioni d’ascolto.

Tutti gli eventi sono accessibili su prenotazione, scrivendo una mail a riservaree@gmail.com.

Jake la Furia in consolle al Matilda di Marina di Ravenna

Il rapper milanese è pronto a fare scatenare il pubblico ravennate con il dj set di venerdì 31 maggio

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Jake la Furia è pronto a fare scatenare il pubblico del Matilda di Marina di Ravenna per una serata speciale dedicata alla “storia”: Il rapper milanese, noto per l’esordio nei Club Dogo (che hanno visto il suo recente ritorno) e per i numerosi progetti solisti di successo, con 10 sold out consecutivi al Forum di Milano e una data a San Siro alle porte, è uno degli artisti che ha scritto la storia del genere nella scena nazionale.

Venerdì 31 maggio l’artista sarà in consolle nella main room del Matilda, mentre la sala Glam si accenderà con Euforia (Tech, Deep, Groove) e il Garden ospiterà il dinner party.

L’ingresso costerà 10 euro per le donne e 20 per gli uomini (in entrambi i casi con consumazione inclusa entro le 00.45) i “portachiavi” del locale varranno come ingresso omaggio entro le 00.45 per tutta la stagione.

Torna il Grande Teatro di Lido Adriano: «I ragazzi odiano le menzogne»

Parlano i direttori artistici del progetto: Luigi Dadina delle Albe e i fratelli Vicari del Cisim

Un Teatro Che Abbraccia 1Bambini e signori attempati vestiti da uccelli, che ballavano, cantavano, raccontavano storie sufi provenienti dal XII secolo persiano; metafisici direttori d’orchestra che dirigevano le onde dell’Adriatico, quasi a calmare le acque, a qualche settimana dalla disastrosa alluvione del ‘23. Il Grande Teatro di Lido Adriano, ancor prima che creazione artistica, è stato un appuntamento sociale e comunitario, di festa e condivisione, di unione di culture e anime diverse della città più meticcia della provincia.

Anche quest’anno il Grande Teatro torna in scena al Cisim, dal 30 maggio al 2 giugno (ore 20), conqualche importante novità. Ne abbiamo parlato con i direttori artistici: Luigi Dadina, storico componente del Teatro delle Albe, e i fratelli Federica e Lanfranco Vicari, animatori, assieme a Massimiliano Benini, del Cisim di Lido Adriano.

 

L’anno scorso il punto di partenza del Grande Teatro di Lido Adriano era un poema sufi del XII secolo. Anche quest’anno si rimane in Oriente, con una favola indiana, il Panchatantra. Come siete arrivati lì?
Dadina: «Volevamo rimanere in Oriente. È grande l’Oriente, gigantesco, pieno di storia. Non stiamo a spiegare perché a Ravenna guardiamo verso Est: è il nostro orizzonte. Dopo una serie di riunioni, Tahar Lamri mi ha parlato della storia di Dimna e Kalila, la versione araba di una di queste favole indiane contenute nel Panchatantra, che dal VI secolo invade prima tutto il mondo arabo, poi quello europeo. La favola ha avuto una diffusione incredibile, era famosa quanto i Veda o le Upanishad, almeno fino alla fine dell’Ottocento. Poi, in un qualche modo, scompare. Ci ha convinto perché volevamo continuare a lavorare sugli animali, come figure dell’inconscio umano che si animano nelle favole».

È una favola che parla di potere, di due fratelli sciacalli: uno vuole scalare la gerarchia, l’altro no. È un tema importante, oggi, per voi?
Dadina: «Assolutamente sì, lo è sempre. Il potere è la proiezione del nostro ego. Un dato esterno, politico, ma anche intimo, personale. Sappiamo quanto l’uomo possa essere fallocentrico. Queste favole erano scritte per insegnare ai giovani nobili come diventare re. Lavorando coi ragazzi di Lido Adriano è diventato subito chiaro come il meccanismo del potere è presentissimo anche nelle loro vite, in classe e fuori da scuola».
Lanfranco Vicari: «Una cosa interessante è che, in questa favola, nessuno dei due protagonisti sciacalli mette in discussione il potere. Sono entrambi assolutamente dentro il suo meccanismo. La favola era nata per educare principi: il potere non poteva essere messo in discussione nelle sue fondamenta, sarebbe stato sovversivo».

Come hanno risposto i ragazzi?
Lanfranco Vicari: «Spesso, nella favola, i protagonisti mentono. Lo sciacallo più ambizioso getta fango e veleno sul toro, che lui stesso aveva presentato al principe per fare bella figura. È un vero infame. Ecco: la menzogna è la cosa che in assoluto fa più arrabbiare gli adolescenti. Lo abbiamo capito da alcuni loro scritti (quest’anno alcuni adolescenti hanno scritto parti dello spettacolo). Davanti a questa rabbia mi sono accorto che, alla mia età, do quasi per scontata l’esistenza della menzogna e della malignità. Ci sono assuefatto. Abbiamo accettato, all’interno dei nostri piccoli poteri, la loro esistenza. I ragazzi no. Li puoi chiamare ingenui, immaturi. Ma secondo me questa loro purezza, questa loro rabbia è importante».

Rispetto all’anno passato, cos’è cambiato nel Grande Teatro?
Federica Vicari: «L’anno scorso, quando abbiamo messo in piedi il Grande Teatro, non avevamo ancora chiarissimi i metodi per arrivare al nostro obiettivo. L’abbiamo capito facendolo, ed è sempre l’apprendimento migliore. Quest’anno il coordinamento artistico conta addirittura 13 persone: Francesco Giampaoli, Alessandra Carini e Nicola Montalbini, Tahar Lamri, Federica Savorelli, Jessica Doccioli, Spazio A. C’è anche chi si occupa della nostra immagine: Nicola Baldazzi e i fratelli Tedde sono molto più coinvolti. Questa orizzontalità del progetto mi piace molto. E, forti dell’esperienza passata, quest’anno è stato più naturale raccontare il percorso, stringere legami con aziende e privati di Lido Adriano, con la Pro Loco; organizzare in tempi utili le squadre di lavoro e le comunicazioni col Ravenna Festival, che ringraziamo. Andiamo a migliorare, anche se, come si dice, non si arriva mai!»
Lanfranco Vicari: «Un’altra cosa che è cambiata molto, quest’anno, dipende dal testo. L’orizzonte linguistico è totalmente diverso. Se l’anno scorso la lingua era poetica, verticale, questa invece è una lingua di terra, c’è più realismo. C’è più società».

 

Un Teatro Che Abbraccia 2

Per quanto riguarda le musiche?
Lanfranco Vicari: «Giampaoli si è ispirato alle musiche di quell’area del mondo. Quest’anno le composizioni sono più sfaccettate. Soprattutto è presente un coro. Se l’anno scorso la parte melodica era affidata alla chitarra e alla voce solista di Jessica, quest’anno la novità è il coro, che viene usato come uno strumento. Naturalmente ci sarà anche il rap: stiamo pensando a un inedito con parole mie e voce di Jessica. E, non avendo più narratori, la musica diventerà quest’anno, allo stesso tempo, poesia e narrazione».

Anche i costumi e le scene sono una parte importante del progetto. Come vi siete mossi, quest’anno?
Federica Vicari: «Stiamo cercando di semplificare. L’anno scorso avevamo messo a dura prova le nostre bravissime sarte, che avevano confezionato ben 100 tuniche! La novità sarà una collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Cinque artisti selezionati da Nicola Montalbini, Alessandra Carini e Paola Babini avranno il compito di realizzare sia degli elementi scenografici, sia delle tappe dello spettacolo. Ci sarà un bel colpo d’occhio».
Lanfranco Vicari: «Per noi è molto importante che il Grande Teatro lasci delle tracce in città. L’anno scorso, ad esempio, abbiamo portato Eron, uno dei più importanti street artist italiani».

Dal punto di vista artistico c’erano cose che non volevate ripetere? O innovazioni che volevate inserire?
Lanfranco Vicari: «L’anno scorso ci sono state tante cose. C’è stata l’alluvione, che è stata un disastro, ma è stata anche il collante del gruppo, quando alla fine abbiamo deciso di andare avanti lo stesso. Quest’anno stiamo cercando di trovare l’equilibrio fra le varie generazioni, adulti e adolescenti. E la cosa bella è che il lavoro cambia ogni anno».
Luigi Dadina: «Ci siamo chiesti spesso che tipo di linguaggio stavamo adottando. Quando dico, anche provocatoriamente, che questo è un “teatro rap”, non voglio usare una facile etichetta. Lo dico tenendo in mente la lunga storia del Cisim, un pensiero che va avanti da 30 anni. Già le prime non-scuole di Lido Adriano erano piene di musica e di balli».
Federica Vicari: «Questo è un punto di forza. Potrebbe sembrare che il Grande Teatro sia qualcosa di parallelo alle attività del Cisim, ma non è così. È il cuore hip-hop del Cisim, costruito in tanti anni di lavoro. L’hip-hop è canto, musica, parola, danza, tutte cose che fanno parte del nostro Dna».
Luigi Dadina: «È in fondo un’idea antichissima, no? Il teatro è il luogo di tutte le arti. Che cos’è la lirica? Musica, danza, parola. Questo avviene dalla notte dei tempi e serve a vincere la paura del buio».

 

Un Teatro Che Abbraccia 3

Nella “Guida alle birre d’Italia” di Slow Food anche una produzione ravennate

Un ottimo risultato per il birrificio Bajon di Porto Corsini, l’unica realtà della provincia a ottenere il riconoscimento

Bajon8

È stata presentata nelle scorse settimane l’edizione 2025 della “Guida alle Birre d’Italia” di Slow Food Editore: un viaggio tra oltre 500 realtà del Paese (tra produzioni di birra e sidro) e la recensione  di 2767 etichette. Tra le aziende che si sono distinte nel corso dell’ultimo anno anche una realtà ravennate, il birrificio Bajon di Porto Corsini, premiato con il riconoscimento di “Eccellenza”, uno tra i più prestigiosi della guida.

Si parte infatti dalla “Chiocciola”, che come comunicano dall’associazione rappresenta «il premio riservato a quelle aziende che ci piacciono in modo speciale e che, secondo noi, sono le migliori di Italia, interessanti a livello mondiale», passando per l’Eccellenza «riconoscimento indirizzato a quelle aziende che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione», il fregio di Locale Eccellente «si parla di quegli indirizzi che si distinguono per la selezione e il servizio delle birre e per l’accoglienza» e, da quest’anno, il premio Filiera: «Tema di questa edizione è la filiera, cui abbiamo dedicato un nuovo premio per segnalare l’impegno di quei birrifici che si dedicano con particolare attenzione alla produzione delle materie prime».

Il pub e birrificio di via Volano è stato l’unico in provincia a ottenere la menzione. A livello nazionale sono state riconosciute quest’anno 49 Chiocciole, 101 Eccellenze, e 43 premi Filiera nel mondo del luppolo, mentre i produttori di sidro del Paese contano nell’edizione 2025 3 Chiocciole, 4 Eccellenze e 5 premi Filiera.

«La Guida alle Birre – evidenzia Luca Giaccone, curatore della pubblicazione insieme a Eugenio Signoroni – è nata nel 2008, quando in Italia i birrifici erano 232. Oggi sono più di mille e in tutti questi anni, con cadenza biennale, la guida di Slow Food ha raccontato l’evoluzione di questo affascinante movimento, con un certosino lavoro di visite,  assaggi e confronto con i birrai. Un lavoro collettivo, possibile grazie a una squadra di collaboratori, presenti in tutta la penisola».

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