mercoledì
19 Novembre 2025

Fermato un Ncc abusivo al Terminal Crociere di Porto Corsini

Per il ventenne, sprovvisto di licenza, multa e ritiro della carta di circolazione. Con l’intensificarsi dei flussi croceristici è aumentata la frequenza dei controlli

NCC Abusivo

Nel corso di alcuni accertamenti legati al contrasto dell’abusivismo tra i taxi, la polizia locale ha individuato e fermato nella mattinata di oggi (sabato 27 luglio) un guidatore abusivo intento a svolgere illegalmente l’attività di Ncc (noleggio con conducente).

L’uomo, un italiano di vent’anni, è stato individuato al Terminal Crociere di Porto Corsini, mentre accompagnava all’imbarco alcuni turisti inglesi provenienti da un hotel ravennate. Nello specifico, l’uomo stava guidando un’auto adibita a servizio di Ncc, senza essere in possesso della licenza necessaria. Al termine degli accertamenti, oltre alla multa, per il conducente è scattato il ritiro della carta di circolazione, ai fini della sospensione, per un periodo che andrà dai 2 agli 8 mesi.

Con l’intensificarsi dei flussi di croceristi per la stagione estiva, la polizia locale ha dichiarato di aver aumentato i controlli a tutela del mercato e della concorrenza.

Alla foce del Bevano il tradizionale concerto conclusivo del Festival Naturae

“Fiabe e canzoni in romagnolo” con Fabrizio Caveja, Fulesta e Cantautore Selvatico

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Si chiude nel pomeriggio di domani (domenica 28 luglio), la settimana clou dell’edizione 2024 del Festival Naturae. Come da tradizione, l’evento conclusivo è il concerto alla foce del Bevano: una location suggestiva da raggiungere in maniera “green” in attesa del concerto, previsto per le ore 18. I protagonisti della performance “Fiabe e canzoni in romagnolo” saranno Fabrizio Caveja, Fulesta e Cantautore Selvatico. 

Il luogo del concerto sarà raggiungibile a piedi con una passeggiata lungo la spiaggia (partenza alle ore 17) o attraverso la pineta di Via Bering, a Lido di Classe, con un percorso adatto alla camminata o alla bicicletta.

Marco Tosi Brandi: «Gli sport minori devono unire le forze e puntare all’eccellenza»

Il delegato provinciale del Coni e sarà a Parigi per il torneo di Pallamano: «Dobbiamo ringraziare i tanti volontari che si impegnano sul nostro territorio»

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«Sono alla mia quarta Olimpiade, ma non riesco a spiegare cosa si prova a prendere parte a questo evento, può capirlo solo chi ha vissuto la stessa emozione. Mi viene da dire che si tocca il cielo con un dito». Il 65enne Marco Tosi Brandi, delegato Coni della provincia di Ravenna, è stato convocato dalla federazione internazionale di pallamano per i Giochi di Parigi: sarà uno dei tre delegati tecnici (insieme a un collega dalla Serbia e uno dal Montenegro) che seguiranno gli aspetti organizzativi di tutto il torneo diviso tra Parigi (fino al 4 agosto per la fase a gironi) e Lille (per le sfide a eliminazione diretta dagli ottavi alla finale).

Quale saranno i suoi compiti in questa competizione?
«Dobbiamo controllare l’evento, raccordarci con gli arbitri, tenere i rapporti con i media. Ci sono 12 squadre maschili e 12 femminili, si giocano tre partite ogni giorno, la prima alle 9 e l’ultima alle 21. In poche parole, il mio è un ruolo di verifica per fare in modo che tutto vada secondo l’iter previsto».

L’Italia non è mai arrivata ai Giochi in questa disciplina. Come sta il movimento nel nostro Paese?
«Purtroppo in Italia si pensa solo a quello sport giocato con i piedi. Io ho la pallamano nel sangue, da giocatore ho fatto diversi campionati in serie A a Rimini e un Mondiale nel 1982 proprio in Francia. Da dirigente sono stato anche delegato in Champions League e ho trovato partite con 12-15mila spettatori, la finale delle Olimpiadi sarà in un impianto da 30mila posti. Quando ho l’occasione di prendere parte a questi eventi internazionali vivo una doppia sensazione: sono emozionato per il livello che ha la pallamano all’estero e mi dispiace che il mio Paese non riesca a fare qualcosa di simile».

Cosa le piace della pallamano?
«Io la chiamo l’atletica giocata: si corre, si salta e si lancia come nell’atletica, che è la disciplina per eccellenza delle Olimpiadi, e in più c’è la palla che è l’attrezzo educativo più efcace. Il calcio piace perché c’è il gol che è divertimento, nella pallamano ci sono partite anche con 20-30 gol».

La pallamano può essere anche uno sport con un valore inclusivo?
«È uno sport che non lascia indietro nessuno, tutti possono essere coinvolti. Per questo sta piacendo a molti insegnanti delle scuole. All’estero si fa nelle scuole primarie, da noi invece ancora poco. A Ravenna abbiamo iniziato qualche progetto e il prossimo anno avremo altre scuole. Dove è stato provato è piaciuto».

Oggi che figura è quella del delegato provinciale Coni?
«È totalmente diversa da come era in passato. Prima di tutto sono cambiate le disponibilità di risorse e oggi è un incarico senza alcuna retribuzione. Cinque anni fa c’è stata la divisione tra Coni e il nuovo organismo chiamato Sport e Salute. Il Coni oggi è una sorta di ministero senza portafoglio e i delegati provinciali cercano di aiutare le società tra regolamenti, progetti, iniziative. Cerchiamo di affiancarle nell’organizzazione degli eventi, nella presentazione delle domande per i contributi. In provincia di Ravenna ci sono quasi mille società sportive sparse su un territorio vastissimo, possiamo cercare di sviluppare le potenzialità».

Alle Olimpiadi ci saranno tre atleti ravennati, due dei quali probabilmente all’ultima presenza. È il numero più basso da Montreal ’76. Deve essere un segnale di allarme per il movimento sportivo locale?
«È sicuramente una riflessione che merita di essere approfondita. In Italia tendiamo a rifugiarci in fretta nella “lamentologia”: scarse risorse, impianti obsoleti… ma non può essere quella la risposta a tutto. Nel nostro territorio c’è tanta attività che sta su un livello del 6, ma poca che punta verso l’8 o il 9 per raggiungere l’eccellenza. Bisogna trovare iniziative efficaci che facilitino la collaborazione, anche fra sport diversi, per coinvolgere i giovani. Per esempio: ogni partita in casa sarebbe bello se ci fosse un certo numero di biglietti per i tesserati delle altre federazioni. Non fermiamoci al proprio orticello».

Le singole federazioni sanno cogliere le occasioni di promozione?
«Non sempre. Per esempio a fine giugno a Milano Marittima ci sono stati gli open di golf e l’organizzazione aveva riservato uno spazio enorme per gli sport del territorio. Ho segnalato la cosa a tutte le federazioni e mi aspettavo che tanti andassero sul posto con un gazebo per fare informazione. Invece in pochi l’hanno fatto. Capisco che fosse fine giugno e attorno alle società c’è poco personale, ma le occasioni da cogliere sono quelle. In ogni caso i tanti volontari di queste discipline meritano il nostro ringraziamento per il lavoro che fanno».

Se parliamo di impianti, invece, come vede i progetti in corso?
«Abbiamo un nascituro palazzetto di cui ormai è impossibile fare previsioni realistiche sull’apertura. C’è una nuova piscina in cantiere di cui si è detto molto e di cui non sono convinto che le società sportive siano tutte d’accordo. Mi fermo qui con i commenti».

La qualità degli atleti deriva anche dalla qualità degli allenatori. Com’è il loro livello di formazione?
«Abbiamo indetto tre seminari e purtroppo ho visto poca partecipazione, anche se il costo di iscrizione era basso. In Italia fatichiamo a capire che anche gli allenatori devono essere formati per allenare, pensiamo invece di saper fare tutto. A settembre riattiveremo il processo di formazione ma sono scettico».

Eseguito al Maria Cecilia il primo intervento di anuloplastica percutanea d’Italia

L’operazione, realizzata a cuore battente e senza incisioni, è stata perfezionata nell’ambito dello studio europeo multicentrico Amend, che coinvolgerà 20 pazienti a rischio nei prossimi tre anni

Un Momento Dell'intervento Di Anuloplastica Mitralica Percutanea Con Il Dott. Castriota

Alla clinica Maria Cecilia Hospital di Cotignola è stato eseguito il primo intervento in Italia (secondo in Europa) di anuloplastica percutanea della valvola mitrale. Si tratta di un intervento cardiochirurgico perfezionato nell’ambito dello studio europeo multicentrico Amend, che coinvolge diverse cliniche internazionali con l’obiettivo di valutare la sicurezza e la funzionalità di un innovativo device a forma di “D” che consente di eseguire operazioni a cuore battente e senza bisogno di incisioni ottenendo risultati simili agli interventi tradizionali per l’inserimento di dispositivi per la correzione del rigurgito mitralico, per cui si procede con una chirurgia a cuore aperto. 

Il paziente, un uomo di 81 anni con un alto rischio per la cardiochirurgia tradizionale, era affetto da una severa insufficienza funzionale della valvola mitrale. Per correggerla senza esporlo ai rischi della chirurgia, dopo un’attenta valutazione delle strutture anatomiche e dei diametri cardiaci mediante esami diagnostici di terzo livello (angio-TC sincronizzata, ecocardiogramma transesofageo), il paziente è stato arruolato per l’intervento di riparazione percutanea della valvola mitrale.

Interventi come questo sono una vera e propria innovazione nel campo della chirurgia mitralica ultra mininvasiva, eseguita tramite cateterismo trans-settale (ovvero attraverso puntura del setto interatriale e successivo avanzamento dalla vena femorale dei dispositivi necessari alla riparazione della valvola). Oltre alla diminuzione del rischio chirurgico, questa pratica porta anche a una significativa riduzione dei tempi di intervento.

«L’insufficienza mitralica può essere causata da una dilatazione dell’anello della valvola mitralica, che diventa incontinente, soprattutto in presenza di condizioni predisponenti come la fibrillazione atriale. La chirurgia tradizionale interviene introducendo un anello chirurgico che, posizionato sull’anello nativo, ne riduce le dimensioni correggendo così il rigurgito mitralico – spiega Fausto Castriota, dottore e coordinatore dell’U.O. di Emodinamica e Cardiologia Interventistica del MariaCecilia -. Tale intervento richiede, tuttavia, che il paziente sia sottoposto a circolazione extracorporea. L’équipe di Maria Cecilia Hospital con questo innovativo intervento ha mimato lo stesso gesto chirurgico ma per via percutanea, senza necessità di aprire il torace e senza ricorso alla circolazione extracorporea: il device è stato inserito con procedura transcatetere per via trans-settale e veicolato sino a raggiungere la cavità atriale sinistra dove, sotto guida fluoroscopica, ha raggiunto la sua configurazione definitiva ed è stato quindi posizionato, sotto guida ecocardiografica transesofagea, sull’anello anatomico danneggiato. Si è infine proceduto ad ancorare il dispositivo al tessuto miocardico in modo da ridurre significativamente le dimensioni antero-posteriori della valvola e migliorarne così il grado di insufficienza».

Il Team Di Maria Cecilia Hospital Che Ha Eseguito Il Primo Intervento Di Anuloplastica Mitralica Percutanea (2)

La buona riuscita della procedura richiede un’attenta valutazione delle caratteristiche anatomiche della valvola mitralica e del cuore, per accertarsi che siano compatibili con ognuno dei molteplici step procedurali da eseguire. In fase intraoperatoria sono indispensabili grande precisione e interazione sinergica tra tutti gli specialisti coinvolti.

Il team di cardiologi interventisti e cardiochirurghi dell’Unità di Cardiochirurgia Transcatetere dell’ospedale, guidato dottore  Fausto Castriota e dal professore Carlo Savini, ha affrontato un iter di training e di valutazione del paziente lungo e complesso, che ha coinvolto anche ecografisti e cardioanestesisti, per arrivare a essere il primo Centro a eseguire in Italia questo genere di procedura. Lo studio, avrà una durata complessiva di 3 anni e arruolerà a livello europeo 20 pazienti che saranno seguiti per un periodo di 12 mesi.

«Il potenziale di questa procedura è enorme – spiega Castriota – a partire dal ridotto impatto sul paziente, che dopo l’intervento è tornato nella sua camera, senza bisogno di terapia intensiva, e dopo soli 4 giorni è stato dimesso ed è tornato a casa. Questi risultati aprono a un orizzonte in cui il paziente con insufficienza mitralica potrà usufruire di numerosi approcci terapeutici ultra mininvasivi e a una personalizzazione estrema del trattamento». 

Proseguono le riprese della nuova serie tv: nuove location coinvolte oltre al centro

Dalla Libreria Scattisparsi alla tenuta “Tre pizzichi di Sale”, fino alla collaborazione con la squadra di baseball ravennate

Baseball
Luigi Tricarico, Andrea Butera e Gianfranco Boattini durante le riprese al Baseball Ravenna

Proseguono a ritmo serrato le riprese di “La leggenda del sandalo”: una serie tv in sette puntate, ambientate nel cuore di Ravenna, che raccontano di uno strano “viaggio nel tempo” di quattro adolescenti fino all’epoca di Galla Placidia.

Dopo le giornate iniziali, girate soprattutto negli interni del centro, nei giorni scorsi le riprese si sono spostate in città e fuori,  grazie alla collaborazione con diverse realtà che hanno ospitato la troupe.

Tra le location coinvolte, la suggestiva libreria Scattisparsi di Ravenna e i Chiostri francescani, il bar Vanity di Punta Marina, e la tenuta “Tre pizzichi di sale”. Fino ad arrivare al Ravenna Baseball, che ha accettato con entusiasmo di ospitare le riprese di uno degli episodi, originariamente scritto pensando ad una partita di calcio, trasformata poi in un match di baseball grazie alla disponibilità della società ravennate. L’episodio ha visto protagonisti due giovanissimi attori della serie, il ravennate Andrea Butera (già fra i protagonisti di due stagioni di “Summertime”), e Luigi Tricarico, oltre all’esperto forlivese Gianfranco Boattini

Le riprese termineranno ad agosto e la distribuzione in televisione è prevista in autunno.

«Ringraziamo molto tutti coloro che stanno collaborando, e che ci danno il senso di una città che ha aderito molto volentieri al nostro progetto – sottolinea Elisa Guzzo, ideatrice dell’intero film -. Del resto, uno degli obiettivi è proprio quello di far conoscere ancora di più le bellezze della nostra città, grazie alla storia che raccontiamo e alle immagini girate nei luoghi cittadini. Ringrazio in particolare Iryna Piven in collaborazione con Js Beauty Lab, Andrea Pezzi di Parrucchieri Stile Andrea e Giugliano Stefania di LG non solo parrucchieri, che ci seguono per trucco e parrucco».

Torna “Leggermente Salato”: tre appuntamenti nel cuore della salina

Incontri dedicati ad astronomia, letteratura e poesia in una cornice suggestiva

Salina Sotto Le Stelle

Tre appuntamenti al tramonto, tra cultura, enogastronomia e poesia nel cuore della Salina: torna a Cervia la rassegna “Leggermente Salato”.

Si parte mercoledì 31 luglio (ore 19.30) con una passeggiata al tramonto accompagnata dall’aperitivo della Locanda Acervum (luogo di ritrovo per l’escursione). Alle 20.30 seguirà la presentazione del libro “L’ananas no” di Cristiano Cavina, alla presenza dell’autore.

Mercoledì 7 agosto alle ore 19 è in programma un’escursione in Salina fino allo Stabilimento Salifero (a scelta tra barca e bicicletta) con a seguire aperitivo preparato dal Chiosco del Lago e lettura di poesie romagnole insieme a Annalisa Teodorani. Il ritrovo, questa volta è al Centro Visite Salina di Cervia.

Per l’ultimo appuntamento, lunedì 12 agosto, ci si ritrovarà alle ore 21 al Centro Visite per scoprire la “Salina sotto le stelle” insieme all’astrofisico Oriano Spazzoli. Immersi nella cornice suggestiva della salina, si osserverà il cielo da un punto di osservazione raggiungibile con barca elettrica. Per l’occasione sarò possibile acquistare a un prezzo speciale anche la visita “Aperitivo al tramonto” in partenza alle ore 19.15 alla Locanda Acervum.

Grillini lascia Italia Viva, passa al misto. Fdi: «Non c’è più riformismo cattolico»

Il capogruppo di Fratelli d’Italia commenta con preoccupazione i cambiamenti interni alla maggioranza

Il capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale a Faenza, Alessio Grillini, si è dimesso dal partito che fa parte della maggioranza e passerà al gruppo misto. Dopo ferragosto incontrerà il sindaco Massimo Isola per una verifica di maggioranza. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Stefano Bertozzi, si dice preoccupato perché «non c’è più spazio per il riformismo cattolico e liberale a Faenza».

La decisione di Grillini, come da lui stesso affermato, è motivata dalla deriva massimalista ed oltranzista di un partito di centro che a livello nazionale sta virando in maniera sempre più decisa verso un’alleanza organica con il Partito democratico. «Se lo schema dovesse ripetersi anche all’interno del governo manfredo, con l’ex consigliere di Italia Viva definitivamente fuori dalla maggioranza, la giunta Isola segnerebbero un ulteriore passo verso il radicalismo. Prima l’ingresso nel Pd dei consiglieri di Faenza Coraggiosa, domani l’uscita (?) del moderato Grillini, poi il sempiterno protagonismo antagonista-oltranzista-populista-pseudo ecologista del M5S».

Bertozzi ricorda che i prossimi mesi vedranno la maggioranza impegnata nell’attuazione del Pums, piano urbano della mobilità sostenibile, nella definizione del Pug, piano urbanistico generale, nel completamento dei tanti cantieri aperti, nella gestione di un bilancio che ha portato il prelievo fiscale al massimo consentito per l’ente e che ha invertito la rotta del debito in una totale assenza di contenuti. Spero solo che questo non dia ulteriore spazio alle frange più estreme, che non dia la stura a derive ideologiche che possano minare il nostro tessuto produttivo e indebolire ulteriormente la sicurezza della città, perché non ce n’è davvero bisogno».

Agrintesa: nuovo impianto per confezionare pesche e pere, servirà meno personale

Il macchinario progettato da Unitec di Lugo è in grado di riconoscere qualità, colore e dimensione dei frutti

Agrintesa, Il Nuovo Stabilimento Di Bagnacavallo 1Lo stabilimento di Bagnacavallo di Agrintesa, cooperativa del comparto ortofrutticolo e vitivinicolo, grazie alla collaborazione con Unitec di Lugo è stato dotato di un nuovo impianto ad altissima innovazione per la lavorazione di pesche nettarine piatte e pere. Il macchinario potrà garantire un confezionamento ottimale dei frutti riducendo il fabbisogno di personale rispetto agli impianti tradizionali.

Grazie al sistema di alimentazione, i bins e le casse destinati alla lavorazione vengono “presi in carico” da un sistema robotico che effettua un delicato svuotamento in acqua, prevenendo urti tra i frutti e preservandone l’integrità. Il prodotto viene quindi preso in gestione dalla calibratrice, dotata oltre al sistema di calibrazione per calibro e peso, degli innovativi sistemi di classificazione della qualità che permettono di analizzare con estrema affidabilità il colore e la qualità esterna e interna di ogni singola pesca, nettarina piatta o pera, individuando con precisione eventuali difetti che il frutto potrebbe presentare, selezionando gli stessi per grado di maturazione e garantendo quindi un livello qualitativo certo.

Agrintesa, Il Nuovo Stabilimento Di Bagnacavallo 3L’impianto si avvale anche di un sistema di riempitori di casse automatici che consentono di precalibrare parte o tutto il prodotto in casse, garantendo maggiore versatilità per diverse lavorazioni, facilitando la gestione e il confezionamento dei frutti, permettendo così un forte efficientamento dell’intero processo.

Completa l’innovativo sistema l’integrazione con tre diverse tipologie di sistemi di confezionamento, appositamente studiate per poter trattare vari tipi di imballaggio come alveoli, casse e vassoi, con particolare attenzione alla lavorazione di questi ultimi per le nettarine piatte. L’obiettivo, infatti, è quello di permettere agli operatori di concentrarsi su compiti specifici, incrementando la produttività e la specializzazione.

Strade: entro il 2025 nella Romagna faentina 70 varchi per la lettura delle targhe

Le telecamere sono uno strumento fondamentale nei casi di pirateria stradale ma anche per individuare veicoli senza revisione e assicurazione

Pexels Photo 163945Continua il piano di installazione di varchi per la lettura delle targhe dei veicoli in transito sulle strade della Romagna faentina per garantire sicurezza stradale e contrasto alla criminalità. Il progetto, partito nel 2018, prevede entro la fine del 2025 l’installazione di 70 varchi. Costo complessivo: 850mila euro coperti da finanziamenti ministeriali, dalla Regione e dall’Unione della Romagna Faentina.

I dispositivi permettono di monitorare i flussi di veicoli in entrata e in uscita dai comuni, contrastando fenomeni legati alla criminalità e con la possibilità di fornire elementi utili e decisivi in caso di pirateria stradale, così come già avvenuto in passato. Grazie ai varchi è infatti possibile individuare veicoli oggetto di furto, oppure non coperti da polizza assicurativa o senza revisione.

All’inizio del 2023 era prevista l’installazione nei comuni di Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio di otto telecamere. A causa delle alluvioni e delle conseguenti frane nei diversi territori, i lavori sono slittati al 2024; attività conclusasi a giugno di quest’anno. Sempre nel corso del 2024, grazie all’accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna, proseguiranno le installazioni nel territorio di Faenza, dove verranno posizionati 10 nuovi impianti. Il completamento della perimetrazione del territorio dell’Unione faentina è previsto per il 2025, con l’installazione dei Varchi Targa nei comuni di Solarolo, Castel Bolognese e ancora a Faenza, sempre grazie all’accordo, già sottoscritto, con la Regione.

Nel primo semestre 2024 sono aumentate le donazioni di sangue raccolte da Avis

Aumento del 9 percento per una delle due associazioni attive in provincia di Ravenna

SangueDa gennaio a giugno del 2024 sono state 10.965 le donazioni di sangue e plasma raccolte in provincia di Ravenna dall’Avis, una delle due associazioni attive sul territorio per la raccolta sangue. Il dato è in aumento di 904 unità (+9 percento) rispetto allo stesso periodo del 2023. In particolare, la crescita più importante riguarda la plasmaferesi, con un +10 percento che al momento va a soddisfare l’obiettivo dell’associazione di contribuire all’autosufficienza nazionale di questo “farmaco” salvavita. In aumento anche le donazioni di sangue, che fanno registrare un +8,5 percento, grazie soprattutto a un mese di maggio estremamente positivo, con quasi 400 unità raccolte in più rispetto al 2023; di contro, aprile è l’unico mese che ha fatto registrare un saldo negativo, non tale comunque da frenare il trend complessivo di crescita.

Si allarga anche la comunità dei donatori: nei primi sei mesi dell’anno il saldo è anche qui positivo, grazie soprattutto a un calo di coloro che per vari motivi hanno smesso di donare, mentre il numero dei nuovi donatori (606), ovvero coloro che hanno effettuato in questi mesi la loro prima donazione, è sostanzialmente in linea con quello del 2023.

«Anche quest’anno – spiega Marco Bellenghi, presidente Avis provinciale – stiamo mettendo a frutto la nostra rete di relazioni per costruire tante occasioni in cui incontrare potenziali donatori e allargare la nostra base associativa. Al tempo stesso, guardiamo al futuro, per poter accogliere sempre più e meglio i donatori nei nostri punti di raccolta sul territorio: qui sono allo studio diversi progetti, in particolare a Lugo e Cervia dove vorremmo aumentare le possibilità di effettuare la plasmaferesi, e a Castel Bolognese, dove la realizzazione del nuovo Cau (centro sssistenza urgenza, ndr) ci consentirà di avere a disposizione nuovi locali più ampi. Anche così potremo dar modo a un numero sempre crescente di donatori di effettuare le donazioni in maniera agevole».

Una serra all’ultimo piano di una palazzina in centro: arrestato per spaccio 39enne

Sequestrati quasi otto chili di marijuana già stoccata

CC Faenza Serra Droga

Un faentino di 39 anni è stato arrestato dai carabinieri per il reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di droga. L’uomo – con precedenti in materia – è stato sorpreso con una vera e propria serra ai piani superiori della sua abitazione in una palazzina in pieno centro storico.

Durante il blitz nella casa, i militari hanno subito individuato della marijuana già confezionata per la vendita; ai piani superiori, come detto, i carabinieri hanno poi trovato buste di terriccio, vasi di plastica e bottiglie di fertilizzante, tutto materiale riconducibile all’attività di coltivazione della marijuana; all’ultimo piano, in una grande stanza allestita per la sua interezza, una serra indoor illuminata da lampade a led ad alto voltaggio, equipaggiata con un sistema di irrigazione e refrigerata da ventilatori, contenente 60 piante di marijuana, di altezza compresa tra i 40 cm e 1 metro.

Oltre alle piante già a dimora, i carabinieri hanno recuperato quasi 8 chili di marijuana già stoccata. La droga e tutta l’attrezzatura sono state sequestrate e l’uomo è stato arrestato e poi posto ai domiciliari.

Manutenzione e sostituzione di un ponte: in agosto niente treni tra Faenza e Firenze

La circolazione riprenderà il 2 settembre, nel frattempo servizio bus sostitutivo

240523 Lavori Fra Faenza E Forlì (1)Per consentire lavori di potenziamento infrastrutturale e manutenzione sulla linea ferroviaria Faenza-Borgo San Lorenzo (via Vaglia)-Firenze saranno cancellati i regionali per l’intera tratta da giovedì agosto 8 a domenica 1 settembre mentre nella sola tratta Faenza-Borgo San Lorenzo già a partire da sabato 3 agosto. La circolazione tra Firenze e Borgo San Lorenzo (via Pontassieve) sarà regolare. La riapertura dell’intera linea è prevista per lunedì 2 settembre.

Gli interventi di Rete ferroviaria italiana (Rfi), società del gruppo Fs italiane, prevedono una prima fase dei lavori del valore di 140 milioni di euro (risorse Pnrr) per installare un nuovo sistema per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni che una volta attivato permetterà di avere sulla linea prestazioni più elevate. In una seconda fase verrà sostituito il ponte ferroviario metallico di 30 metri sul fiume Lamone in località Fantino nel comune di Marradi (FI). Saranno impiegati numerosi mezzi d’opera, tra cui una gru della portata di 700 tonnellate.

Per sostituire la circolazione dei treni è previsto un programma integrativo con corse bus tra Faenza e Borgo San Lorenzo in corrispondenza con i treni Borgo San Lorenzo-Firenze via Pontassieve ed alcuni collegamenti bus tra Vaglia, San Piero a Sieve e Firenze con fermata a Borgo San Lorenzo e Fiesole Caldine.

È possibile un aumento dei tempi di percorrenza, in relazione anche al traffico stradale. Sui bus i posti disponibili possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto; non è ammesso il trasporto bici e il trasporto di animali, ad eccezione dei cani guida.

Gli autobus effettueranno le fermate nei piazzali esterni davanti alle stazioni ad eccezione di:

Brisighella: S.R. 302 bivio stazione fermata Tpl
Fognano: S.R.302 bivio stazione fermata Tpl
Strada Casale: S.R. 302 bivio stazione fermata Tpl
S. Cassiano: S.R. 302 bivio stazione fermata Tpl
S. Martino in Gattara: S.R. 302 bv. stazione fermata Tpl
Popolano: S.R. 302 bivio stazione fermata Tpl
Marradi: S.R 302 fronte stazione fermata Tpl
Biforco: S.R.302 bivio Via Cardeto fermata Tpl
Crespino del Lamone: S.R. 302 bivio Via della stazione
Ronta: S.R. 302 bivio per stazione

Durante i lavori sulla linea ferroviaria dall’8 agosto all’1 settembre 2024 sarà consentito ai titolari di abbonamento Trenitalia di accedere ai mezzi delle linee Tpl.

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