martedì
01 Luglio 2025

Cominciano i playoff del Ravenna: semifinale contro la Pistoiese in gara secca

Il 18 maggio alle 19.30 al Benelli la sfida fra seconda e quinta classificata nel girone D, in palio la finale per inserirsi nella graduatoria di eventuali ripescaggi in serie C

 

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Cominciano i playoff per il Ravenna Football Club. Conclusa la stagione regolare, comincia l’appendice degli spareggi: da ognuno dei nove gironi della serie D uscirà una vincitrice (tra le squadre arrivate tra secondo e quinto posto) che sarà messa in graduatoria per eventuali ripescaggi in serie C (la prima classificata di ogni girone è già certa del salto di categoria tra i professionisti).

Il Ravenna scende in campo domenica 18 maggio, alle 19.30 (e non alle 19 come comunicato inizialmente) allo stadio Bruno Benelli per affrontare la Pistoiese nella semifinale. Una sfida tra due delle piazze più prestigiose della categoria, che si giocheranno l’accesso alla finale in una gara secca. I giallorossi, grazie al miglior piazzamento ottenuto in campionato, godranno del vantaggio del fattore campo e della possibilità di passare il turno anche in caso di parità al termine dei 120 minuti. Discorso che vale anche per l’eventuale finale contro la vincente di Lentigione-Tau.

Il Ravenna arriva a questo appuntamento dopo due sconfitte indolori nelle ultime giornate di regular season. Mister Marchionni dovrà fare a meno degli indisponibili Venturini, Lo Bosco e Nappello. Di fronte ci sarà una Pistoiese che ha faticato nella parte finale del campionato, ma che resta una squadra temibile e di qualità. I toscani dovranno fare a meno di due pedine importanti come Maldonado e Mazzei, entrambi squalificati, ma recuperano l’ex giallorosso Polvani, pronto a guidare il reparto arretrato.

Al Benelli è atteso il pubblico delle grandi occasioni. La prevendita ha già superato quota 1100 biglietti venduti, e i botteghini saranno aperti dalle 17.30 per chi vorrà unirsi all’evento all’ultimo momento.

Aggressione all’arbitro, Daspo di un anno per un calciatore di Terza Categoria

L’episodio è avvenuto il 27 aprile alla fine della partita in cui il giocatore era stato ammonito. La giustizia sportiva aveva già deciso una squalifica di 13 giornate

ARBITROLa questura di Ravenna ha emesso un Daspo di un anno, il provvedimento che vieta a determinate persone di accedere a luoghi in cui si svolgono eventi sportivi a seguito di episodi violenti (Daspo è proprio l’acronimo di “Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive”), nei confronti di un giovane calciatore che il 27 aprile scorso aggredì un arbitro in una partita di Terza Categoria in provincia.

Secondo la ricostruzione della polizia, il giocatore, già ammonito durante l’incontro per proteste, avrebbe seguito l’arbitro al termine della gara fino agli spogliatoi, dove gli avrebbe rivolto ulteriori offese e minacce. Dopo aver ricevuto una seconda ammonizione e la conseguente espulsione, il calciatore avrebbe colpito il direttore di gara con uno schiaffo violento alla schiena, tentando poi di proseguire l’aggressione. Solo l’intervento di alcuni compagni di squadra e dirigenti avrebbe evitato conseguenze peggiori.

Il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, valido per eventi nazionali e internazionali, è stato adottato al termine di un’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine sulla base degli accertamenti della Digos, in collaborazione con la Sezione di Ravenna dell’Associazione Italiana Arbitri.

Il comportamento del giocatore, già sanzionato con una squalifica di tredici giornate dal Giudice Sportivo, è stato definito “estremamente pericoloso” e “intollerabile”, anche alla luce della presenza di minori nell’ambiente sportivo in cui si è verificato l’episodio.

Lorenzo Tosa: «I miei post accendono scintille, ma l’attivismo digitale non basta»

Intervista al giornalista e scrittore, che sarà a Sant’Agata per ScrittuRa Festival

Lorenzo Tosa

Lorenzo Tosa, giornalista e scrittore, ha una delle pagine Facebook più seguite d’Italia, dove pubblica ogni giorno opinioni sui fatti di attualità. Martedì 20 maggio sarà a Santa’Agata sul Santerno per presentare il suo ultimo libro, “Il treno della memoria”, nell’ambito di ScrittuRa Festival. Lo abbiamo intervistato in attesa dell’appuntamento, che si terrà in piazza Umberto alle 21.

Di cosa parla “Il treno della memoria”?

«È un libro rivolto a ragazzi da 11 a 17 anni, perciò è molto diverso rispetto a quelli che ho scritto finora. L’esperienza narrativa è stata molto sfidante, mi ha costretto a confrontarmi con uno stile nuovo per me. Il volume affronta un pezzo di storia ancora attuale, quello dei campi di sterminio e dell’olocausto. Uno dei più grandi orrori nella storia dell’umanità».

Perché ha voluto rivolgersi ai giovanissimi?

«La proposta è arrivata dall’editore DeAgostini. Mi aveva chiesto di scrivere un libro che parlasse di attualità e politica agli adolescenti, ma non ero convinto, perché avevo già fatto qualcosa di simile per gli adulti. Poi è arrivata l’idea dall’amico Paolo Paticchio, fondatore dell’associazione Treno della memoria: in vent’anni di vita, la sua realtà ha portato circa 60mila giovani a conoscere l’esperienza dei campi di sterminio; perciò abbiamo pensato di lavorare insieme a un volume che tracciasse un bilancio di questa iniziativa straordinaria».

Quanto c’è ancora bisogno oggi di sensibilizzare sul razzismo e l’olocausto?

«Tanto. Nonostante la giornata della memoria, ho la sensazione che in Italia ce ne siamo un po’ dimenticati. È un pezzo di storia che ci ha visto protagonisti in negativo e ricordarlo è fondamentale per non ripetere quel passato oscuro. Oggi non ci sono più le condizioni storiche per il ritorno della marcia su Roma e delle camicie nere, ma i germi del fascismo sono ancora vivi nella discriminazione, nella repressione, nella chiusura verso l’altro. Basta pensare a Gaza e ai migranti. È un vento politico che abbiamo al governo».

È in atto un processo per rimuovere o minimizzare il nostro passato fascista?

«C’è un forte ritorno nostalgico, un tentativo di sdoganare quel retaggio, che arriva da una precisa parte politica e viene raccolto dai tanti fascisti che ancora oggi esistono nel nostro paese. Lo abbiamo visto di recente ad Acca Larentia e Dongo, con manifestanti che facevano il saluto romano protetti dalla polizia. L’antifascismo dovrebbe essere il prerequisito della democrazia; invece è tornato a essere divisivo».

Lei ha una pagina Facebook seguita da oltre 660mila persone. Come è nata?

«Non è stata un’idea a tavolino, bensì qualcosa che è accaduto in modo spontaneo, fino a scoppiarmi in mano. Nel 2019 ho iniziato a scrivere ciò che pensavo: non lo ritengo giornalismo, ma una forma di attivismo digitale. Cerco di presidiare uno spazio fondamentale di democrazia, che per anni è stato imbarbarito da inquinatori seriali provenienti dalla destra politica e culturale. Ho provato a essere virale usando le loro stesse tecniche, ma restando dalla parte che ritengo più giusta; quella che mette al centro i diritti, la tolleranza e l’apertura verso l’altro. Sei anni fa era una posizione drammaticamente assente sui social, mentre oggi per fortuna ci sono tante altre pagine simili. Senza queste, Facebook sarebbe una giungla di populismi e toni violenti, all’insegna dell’odio, della discriminazione e dell’intolleranza».

Ha mai ricevuto minacce per le sue idee?

«Ricevo commenti di insulti ogni minuto; è qualcosa a cui non ci si abitua mai e non ci si deve abituare. Alcuni dicono che fa parte del gioco, ma non sono d’accordo. Essere esposti mediaticamente non significa che sia giusto essere oggetto di odio. Nei miei post esprimo critiche, talvolta dure, ma non sono mai scaduto nell’insulto. Talvolta procedo per vie legali contro chi scrive gravi offese: è un modo per far capire che sui social non vale tutto, che odiare ti costa. Per fortuna, la violenza verbale che ricevo su Facebook non è mai sfociata altrove. Faccio almeno 60 incontri pubblici all’anno e non ho mai visto odiatori presentarsi di persona a dirmi le stesse cose che scrivono online. D’altronde, molti credono di poter dire tutto ciò che vogliono sui social – talvolta nascondendosi dietro l’anonimato – ma non hanno il fegato di farlo dal vivo».

I suoi post utilizzano dei meccanismi retorici molto consolidati, che ricevono apprezzamenti da chi la pensa come lei. Condividere e mettere like può farci sentire meglio con noi stessi, ma è una pratica ininfluente nel mondo offline. Le è mai venuto il dubbio sull’utilità concreta del suo “attivismo digitale”?

«Mi faccio questa domanda ogni giorno: a cosa serve? Ne vale la pena? La risposta è che i post e i like non sono sufficienti. L’attivismo digitale deve essere solo la prima tappa di una forma di resistenza che va proseguita nelle piazze e nelle urne. Ogni cosa che scrivo arriva a milioni di persone, eppure mi chiedo dove siano tutti questi follower, quando bisogna votare o portare il proprio corpo in una manifestazione. I social devono essere la scintilla iniziale di partenza, ma il grosso del lavoro va fatto fuori».

In che modo?

«Personalmente, non mi sento un agitatore di piazza e non ho intenzione di entrare in politica. Non nego che possa accadere in futuro, ma al momento non vedo le condizioni giuste. Ho avuto proposte che ho declinato, perché penso che il mio spazio oggi sia nei social. Tuttavia lo vedo come un territorio riduttivo e limitante. I post devono essere brevi, semplici e arrivare in fretta a tutti. Ma questo impedisce la complessità dei discorsi, che cerco di recuperare scrivendo libri».

Perché non tentare di elevare il discorso online, anziché adeguarsi agli schemi premiati dagli algoritmi?

«È una scelta consapevole. So di avere sette secondi di attenzione per conquistare un follower, prima che passi al post successivo. Non posso permettermi di perderlo, perciò cerco di acchiapparlo. Se si vuole arrivare a tante persone, è inevitabile sporcarsi le mani in questo modo. Qualcuno mi accusa di semplificare troppo i discorsi, ma i miei post non hanno la pretesa di risolvere un argomento, bensì di accendere scintille. Se qualcuno si interessa a un tema grazie a me, può approfondirlo altrove. Per questo, mi spavento quando alcuni utenti mi dicono di informarsi solo attraverso la mia pagina: non lo trovo un modo sufficiente. D’altra parte il giornalismo tradizionale, per motivi di cui potremmo discutere per ore, ha perso la capacità di essere efficace e di arrivare a tanti. Lo dico con dispiacere, non con vanto».

L’incapacità di arrivare a tanti vale anche per la politica di sinistra?

«Tutta la politica si è piegata sul crinale del populismo avviato da Grillo. Questo non lo ha scelto la sinistra, ma ormai il consenso passa dalla pancia delle persone, perciò si è costretti a confrontarsi su questo terreno o almeno a porsi il problema. Per anni, purtroppo, la sinistra ha commesso e pagato l’errore di parlare solo ai radical chic anziché ai milioni di persone che vanno a votare. Forse andrò controcorrente, ma penso che Elly Schlein abbia ritrovato il giusto equilibrio, con la sua capacità di arrivare a tante persone mantenendo un profilo politico alto, senza ridurre ogni questione a slogan e bagarre. Era necessario farlo, altrimenti rischiamo di avere Giorgia Meloni al governo per altri dieci anni. È un pericolo che non possiamo permetterci».

Imprese: aumentano le aperture e calano le chiusure in provincia di Ravenna

Il rapporto della Camera di commercio sul primo trimestre 2025

Imprese

In provincia di Ravenna aumentano le aperture di nuove aziende e calano le chiusure. Lo affermano i dati di Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel primo trimestre del 2025, elaborati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara Ravenna sulla base del Registro delle imprese. Nel periodo preso in esame ci sono state 697 aperture (pari al 6,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2024) e 786 chiusure (lo 0,9% in meno dell’anno precedente), con un bilancio di poco negativo.

La flessione è stata tra le più contenute fra quelle rilevate nell’ultimo decennio, con un saldo tra aperture e chiusure che si attesta a -89 unità, pari a un tasso del -0,24%, a fronte del -0,15% dell’Emilia-Romagna e del -0,05% dell’Italia. Bene i servizi, mentre soffrono manifattura, commercio e agricoltura. Crescono le imprese più tecnologiche e si irrobustiscono le start-up innovative. A fine marzo 2025, lo stock complessivo delle imprese registrate in provincia di Ravenna si attesta sulle 36.376 unità.

L’indagine della Camera di commercio registra la crescita delle società di capitali (+0,31%), che si segnalano come l’unica forma giuridica d’impresa a chiudere il trimestre con un saldo positivo (+29 unità), mentre continuano a contrarsi le imprese individuali (-35), le società di persone (-67) e le altre forme (-16 unità). La forma giuridica preferita dagli imprenditori ravennati è, ancora oggi, l’impresa individuale, che corrisponde al 52,9%.

A livello settoriale, al netto delle cancellazioni d’ufficio, il dato più positivo arriva dai servizi alle imprese, che segnano complessivamente un saldo di +28 unità. Al suo interno emergono le performance dell’attività di noleggio, agenzie viaggio e servizi di supporto alle imprese (+29 imprese e +2,6% in termini relativi rispetto alla fine di dicembre scorso) e i servizi professionali, scientifici e tecnici (+11 unità e +0,8%), consolidando una tendenza di fondo che premia le attività ad alto contenuto intellettuale e di consulenza. Si sono distinte per un buon aumento della compagine imprenditoriale anche le attività finanziarie (+16 imprese, +2%).

L’edilizia, dopo la chiusura del capitolo dei superbonus, ha rallentano notevolmente il suo effetto trainante, ma continua ancora a fornire un contributo positivo con 4 aziende in più (con variazione percentuale trimestrale dello stock pari a +0,1%). Continua invece la flessione di comparti tradizionali come il commercio (39 imprese in meno, per una variazione dello stock di -0,5%), l’agricoltura (-75 imprese, -1,2%) e la manifattura (-22 imprese, -0,8%), a cui si accompagnano le attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (-13 unità e -0,4%), logistica (-1, -0,1%), servizi ICT (-5,-0,8%), attività immobiliari (-7, -0,3%) e sanità (-7, -2%).

Stabile il comparto artigiano (-0,04%), che registra 268 nuove attività a fronte di 272 cessazioni. Al suo interno, sostengono il comparto i settori dell’edilizia (+11 il saldo totale dello stock rispetto a fine 2024 e +0,3% la variazione percentuale trimestrale) e della logistica (+5 unità e +0,7%). Per i servizi alle imprese, emergono i contributi delle attività professionali e tecniche (+6, +3,7%) e dei servizi di supporto (+5, +1,2%); per i servizi alle persone, le attività artistiche e di intrattenimento (+3, +7%). In territorio negativo la manifattura (-15 imprese), le attività legate al turismo (-11 unità) e i servizi ICT (-6).

Crescono le imprese giovanili (+5,1%, corrispondente ad un saldo netto tra iscrizioni e cessazioni volontarie più che positivo e pari a +122 unità per le imprese capitanate da “under 35”) e le imprese straniere (+1,3% per un saldo pari a +61 unità); in calo le imprese femminili, con 33 attività in meno e un tasso trimestrale negativo pari a -0,4%, in miglioramento però rispetto al più pesante -0,86% conseguito nello stesso periodo del 2024.

Ravenna capitale del fumetto d’autore: torna Coconino Fest al Mar

Il festival organizzato dall’omonima casa editrice ospiterà 8 mostre e numerosi incontri con autori

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Torna per la quarta edizione a Ravenna Coconino Fest, il festival del fumetto d’autore organizzato dalla casa editrice bolognese Coconino Press. L’appuntamento è al Mar di Ravenna da venerdì 13 a domenica 29 giugno 2025. Sono numerosi gli ospiti e le mostre in programma, dai classici senza tempo al futuro dei nuovi talenti. Tra i nomi di maggiore spicco ci sono George Herriman, uno dei padri fondatori del fumetto con le strisce di Krazy Kat, e i maestri internazionali David B. e Maruo Suehiro. Saranno tanti gli ospiti italiani, tra i quali Zuzu, Alessandro Tota, Daniele Kong, Roberto Grossi, Cleo Bissong, Chiara Fazi.

Il programma include otto mostre (dal 13 al 29 giugno) e un weekend (13-15 giugno) di incontri con gli autori, eventi e performance, a cura della casa editrice Coconino Press in collaborazione con il Comune di Ravenna, il Mar, la Biblioteca Classense e l’Hana-Bi. Dopo le edizioni precedenti dedicate all’amore per il fumetto e per un territorio appena colpito dall’alluvione, e alla libertà di espressione e di autodeterminazione di fronte a striscianti spinte autoritarie, l’edizione 2025 del Coconino Fest ruota intorno alla parola futuro. Nell’anno in cui Coconino Press festeggia il suo venticinquesimo anniversario, il festival diventa l’occasione per interrogarsi sul futuro, del mondo in cui viviamo e della narrazione per immagini, ripercorrendo la storia della casa editrice.

Ad aprire il percorso espositivo sarà l’autore americano George Herriman (1880-1944), con la sua celebre striscia nata nel 1913 e dedicata al gatto Krazy Kat e al topo Ignatz. Un artista fondamentale per la storia dei comics, al quale Coconino Press ha reso omaggio fin dalla scelta del suo nome: le poetiche e surreali avventure di Krazy Kat e Ignatz sono infatti ambientate nella Contea di Coconino, in Arizona. Quella di Herriman al Mar è una vera e propria mostra-evento, essendo la più ampia e importante mai dedicata in Italia a uno dei padri della “nona arte” del fumetto, esposto in passato in grandi musei internazionali come il Reina Sofia di Madrid e il Whitney Museum di New York, ammirato e citato come fonte di ispirazione dai più grandi cartoonist contemporanei.

Partendo da Herriman, il percorso espositivo proverà a illuminare le tante anime del catalogo Coconino. Dato che, fin dalle origini, una delle missioni della casa editrice è stata quella di far conoscere i grandi maestri del fumetto occidentale e del manga, al Mar di Ravenna sarà ospite con una mostra personale David B., uno dei più importanti autori contemporanei della bande dessinée francese, con le tavole del capolavoro “Il grande male”. Un’altra esposizione sarà dedicata all’arte raffinata di Maruo Suehiro, maestro giapponese dell’erotico-grottesco e di visioni horror, con le tavole originali di un racconto tratto dal volume “Paradiso”. Accanto a loro ci saranno le grandi autrici e i grandi autori italiani: Zuzu con le tavole del suo nuovo graphic novel “Ragazzo”, Alessandro Tota con “La magnifica illusione”, Daniele Kong che quest’anno ha visto il suo “Bestie in fuga” presentato al prestigioso Premio Strega. Grande attenzione come ogni anno sarà dedicata ai nuovi talenti, con le mostre di Cleo Bissong e Chiara Fazi, che nei loro esordi per Coconino affrontano tematiche attuali e sensibili come l’immagine della donna nella società contemporanea e l’immigrazione.

Ancora, alla Biblioteca Classense ci sarà la mostra “La grande rimozione”, saggio a fumetti di Roberto Grossi sulla crisi climatica. Una presentazione verrà dedicata all’anteprima del volume “Travolti da una pioggia nera” di Nakazawa Keiji, in cui il grande mangaka riportò la sua esperienza di sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario.

Il programma completo del festival è su su www.coconinopress.it

Elezioni Ravenna, le proposte Legacoop ai candidati sindaco

Sviluppo del porto, transizione ambientale, turismo e agricoltura tra i punti chiave sottolineati in un documento

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La sede di Legacoop di Ravenna

Sviluppo del porto e delle infrastrutture strategiche, urbanistica e rigenerazione urbana, sicurezza idrogeologica e transizione ambientale, filiera agricola, cultura e partecipazione attiva, turismo, logistica, gestione rifiuti, cooperazione sociale, welfare, edilizia e politiche abitative. Sono i punti chiave per lo sviluppo di Ravenna che Legacoop Romagna ha sottoposto alle candidate e ai candidati a sindaco, in un documento di proposte e progetti condiviso con le proprie cooperative associate e inviato nei giorni scorsi a tutte le forze in campo.

In provincia di Ravenna Legacoop associa circa 140 cooperative, oltre 155 mila soci, 11.300 lavoratori occupati e un valore della produzione pari a circa 3 miliardi di euro.

«La cooperazione – si legge nel documento – è parte integrante della storia, del presente e del futuro di Ravenna. In un momento segnato da trasformazioni economiche, sociali e ambientali di vasta portata, Legacoop Romagna intende offrire un contributo costruttivo e propositivo al dibattito in corso, mettendo a disposizione valori, visione, idee, competenze e progettualità per il futuro della città». La città, prosegue il testo, «è oggi chiamata a misurarsi con sfide decisive: la transizione ecologica ed energetica, la rigenerazione urbana, la tenuta del welfare, la coesione delle comunità, l’equità territoriale e l’accesso a un lavoro di qualità. Su questi fronti, la cooperazione può e vuole essere protagonista, come attore economico responsabile, forza sociale radicata e partner della pubblica amministrazione nella costruzione del bene comune».

Legacoop Romagna propone di affrontare le numerose sfide che il territorio ha di fronte con metodo cooperativo, «in cui il “fare insieme” sia metodo e sostanza, per generare risposte durature e inclusive». Conclude Legacoop: «La Ravenna che vogliamo è una città dove persone, imprese e istituzioni si riconoscono in un progetto condiviso, saldamente inserito nella visione romagnola di sviluppo territoriale integrato». Per fare ciò, Legacoop Romagna mette a disposizione della prossima amministrazione «una rete cooperativa portatrice di competenze e professionalità, un impegno quotidiano per la dignità del lavoro e una visione fondata sulla cura delle persone e sulla sostenibilità».

Giornata della legalità, a Russi si ricordano Falcone e Chinnici

Venerdì la presentazione del libro firmato dal nipote del magistrato ucciso dalla mafia, oggi capitano dei carabinieri di Faenza

Alessandro Averna Chinnici

In occasione della “Giornata per la legalità e il contrasto della criminalità mafiosa“, il Comune di Russi organizza una serie di iniziative per sensibilizzare sulla lotta alla malavita organizzata. L’appuntamento è per venerdì 23 maggio 2025.

Alle ore 17.30 ci sarà il ritrovo al Parco Falcone-Borsellino, dove si terrà una commemorazione alla presenza delle autorità e, alle ore 17.57, un minuto di silenzio nel momento esatto della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992. In quell’attentato mafioso persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

A seguire, al Centro sociale-culturale Porta Nova (via Aldo Moro 2/1), ci sarà la presentazione del libro “L’Italia di Rocco Chinnici. Storie su un giudice rivoluzionario e gentile” (edizioni Minerva), alla presenza dell’autore Alessandro Averna Chinnici (nella foto). Modera l’incontro il giornalista Federico Savini.

Il libro traccia un ritratto di Rocco Chinnici, magistrato rivoluzionario nella lotta alla criminalità organizzata, assassinato da Cosa Nostra con un’autobomba davanti casa a Palermo il 29 luglio 1983. Attraverso le voci di familiari, colleghi, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni ed esponenti della società civile, emerge il profilo di un pioniere della giustizia e della lotta contro la mafia. L’autore Alessandro Averna Chinnici è il nipote di Rocco, nato otto anni dopo l’attentato e oggi ufficiale dei carabinieri di Faenza.

La Camera di commercio approva il bilancio 2024: stanziati 6 milioni alle imprese

Secondo Unioncamere, l’ente di Ravenna e Ferrara si distingue in Italia per l’efficienza

Camera Di Commercio Ravenna

6 milioni di euro di risorse investite per le imprese e il territorio, di cui 1,5 milioni in tre anni per le giovani aziende. È il bilancio 2024 della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, approvato la scorsa settimana all’unanimità dal consiglio camerale. Gli ambiti di intervento hanno riguardato soprattutto gli incentivi all’innovazione e alla sostenibilità, lo sviluppo delle competenze, l’accesso al credito, il turismo, le infrastrutture, l’internazionalizzazione, l’analisi socio-economica dei territorio, la nascita e sviluppo di nuove imprese, le certificazioni per la parità di genere, il contrasto alla burocrazia e all’illegalità, il sostegno all’occupazione e alle imprese femminili e giovanili.

Scorrendo nel dettaglio le azioni realizzate dalla massima istituzione economica del territorio, particolare evidenza hanno i progetti e i contributi alle imprese per l’elaborazione di piani di rilancio aziendale e di riposizionamento strategico, l’inserimento di manager a tempo, l’internazionalizzazione e il supporto all’export, la creazione di reti, progetti di ricerca e per la diffusione delle tecnologie Impresa 4.0 e 5.0.

Tra le priorità della Camera di commercio c’è stato il “Piano straordinario per l’accesso al lavoro e la promozione del fare impresa dei giovani ferraresi e ravennati“, che ha visto lo stanziamento di un milione e mezzo di euro in tre anni. Sono inoltre state attuate alcune specifiche attività per la promozione della parità di genere, la vigilanza sui mercati e sui prodotti a tutela dei consumatori, la valorizzazione del prodotto turistico ferrarese e ravennate, il maggiore utilizzo degli strumenti di risoluzione delle controversie tra imprese e consumatori, il potenziamento delle procedure per la composizione negoziate delle crisi d’impresa, la valorizzazione dei brevetti internazionali e la trasmissione d’impresa, anche attraverso lo strumento del workers buyout.

«Un elemento cruciale per la Camera di commercio è la collaborazione virtuosa con le altre istituzioni, le associazioni di categoria e le parti sociali, un modello che non ci stancheremo mai di valorizzare a vantaggio delle comunità e dell’intero sistema territoriale», commenta Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna: «Accorciare la distanza tra giovani, lavoro e impresa, condizione indispensabile di sviluppo e di sostenibilità per l’intero territorio, è l’obiettivo del Piano straordinario per i giovani, che abbiamo voluto con forte convinzione. Abbiamo inoltre mantenuto l’impegno di riversare integralmente sul sistema economico locale ogni euro disponibile, distinguendoci a livello nazionale, secondo i report resi noti da Unioncamere, per l’efficienza, l’economicità e l’efficacia degli interventi messi in campo, nonostante una dotazione organica ben al di sotto di quella consentita dalla legge».

Guberti esprime soddisfazione anche per l’approvazione del decreto legge 25/2025, che prevede l’inserimento degli enti camerali nei comitati d’indirizzo delle Zone logistiche semplificate: «Attendiamo con fiducia la piena operatività della ZLS dell’Emilia-Romagna affinché possano essere attivati al più presto gli strumenti per rendere ancor più competitive le aziende già insediate e favorire l’attrattività dell’area verso i potenziali investitori internazionali». I settori economici coinvolti nella Zona logistica semplificata, afferma la Camera di commercio, rappresentano il 10% delle imprese insediate nella regione, il 25% degli occupati e il 93% delle esportazioni. «Siamo di fronte a una grande opportunità che, per la Camera di commercio, bisogna cogliere e supportare con una forte spinta alla semplificazione», conclude il presidente.

Rimborso Imu agli alluvionati, 100 famiglie ancora fuori casa

Il Comune di Faenza restituirà l’imposta ai nuclei che non hanno ancora potuto rientrare nelle proprie abitazioni

Faenza Alluvione

Il Comune di Faenza rimborserà l’Imu dell’anno 2024 ai proprietari di abitazioni concesse agli alluvionati. L’agevolazione interessa un centinaio di nuclei familiari che non hanno potuto ancora rientrare nelle proprie case danneggiate dal cataclisma di maggio 2023. La domanda per ottenere il rimborso può essere inoltrata fino al 30 giugno 2025.

«Gli eventi alluvionali di maggio 2023, che hanno colpito moltissime abitazioni nel comune di Faenza, hanno costretto i residenti a lasciare le case danneggiate per essere sottoposte a interventi strutturali», spiega una nota dell’amministrazione comunale. «Ad oggi risulta che i nuclei familiari che non sono ancora rientrati nelle abitazioni sono cento, molti dei quali sono ancora oggi in un appartamento in affitto, potendo contare per il pagamento della locazione anche sul contributo erogato attraverso i Cas per l’autonoma sistemazione».

Prosegue il Comune: «Purtroppo il numero di immobili in locazione nel territorio da destinarsi a uso abitativo, immediatamente disponibili e per un periodo limitato di tempo, non è particolarmente alto. Anche per questo motivo l’amministrazione, seguendo esempi simili già adottati in altre municipalità, per incentivare la disponibilità di abitazioni da destinare all’alloggio delle famiglie alluvionate ha deciso di approvare una misura economica che in qualche modo possa incentivare i proprietari delle abitazioni ad affittarle per un periodo di tempo di 6, 9 o 12 mesi attraverso i contratti di locazione a canone concordato. In buona sostanza, non potendo per legge assolvere i proprietari dal pagamento dell’Imu, l’amministrazione comunale ha deciso – come lo scorso anno – che questa verrà interamente rimborsata per i mesi di locazione ai nuclei famigliari alluvionati».

Per accedere a questa agevolazione è sufficiente presentare la domanda online fino al 30 giugno 2025. Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito dell’Unione Romagna Faentina. Chi necessita di assistenza può rivolgersi allo sportello del Servizio emergenza in via XX Settembre 3 a Faenza.

Al Rasi l’incontro di fine stagione con Ravenna Teatro

I co-direttori Argnani e Nonni si confrontano con gli spettatori delle stagioni

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Argnani e Nonni di Ravenna Teatro

Ravenna Teatro organizza il consueto incontro di fine stagione, per fare il punto sulle attività svolte insieme agli spettatori. L’appuntamento è martedì 20 maggio alle 18 al Teatro Rasi. All’incontro saranno presenti i co-direttori Alessandro Argnani e Marcella Nonni (nella foto), che sottolineano: «Per noi si tratta di un momento atteso e importante: da anni ci dedichiamo a una semina quotidiana, fatta di scambi e confronti che alimentano il nostro fare e di cui teniamo conto anche per costruire le stagioni».

L’ingresso è aperto a tutti. «L’appuntamento non vuole essere solo un consuntivo delle attività svolte, ma anche una riflessione sugli spettacoli a cui abbiamo assistito e sulle attività che li hanno completati», spiega Ravenna Teatro. «Una pratica che alimenta la riflessione e fornisce elementi per comprendere le dinamiche che regolano la macchina organizzativa e le linee culturali della creazione di un cartellone, incluso l’aspetto promozionale. Un momento di ascolto e confronto prezioso».

Beaches Brew 2025, il programma completo del festival musicale in spiaggia a Ravenna

28 artisti da 17 paesi si esibiranno sui palchi dell’Hana-Bi

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Dal 10 al 12 giugno sulla spiaggia di Marina di Ravenna torna il festival Beaches Brew, che sarà come sempre gratuito e allestito sulla spiaggia dell’Hana-Bi. La dodicesima edizione del festival ospiterà 28 artisti da 17 paesi del mondo, per una line-up che come sempre rappresenta un giro del globo attraverso le diverse direttrici sonore del contemporaneo. Ecco il programma completo con gli orari dettagliati e la provenienza degli artisti.

Martedì 10 giugno

18.30 Everything Nice DJs, US (opening dj set)
19.30 Erika Rein, SK
20.45 Khana Bierbood, TH
21.30 Nídia & Valentina, PT/UK/IT
22.20 Masma Dream World, US
23.10 DJ Tobzy feat. Aunty Rayzor, NG
00.00 Aquiles Navarro, PA/US (closing dj set)

Mercoledì 11 giugno

17.00 Beaches Brew Parade (evento speciale)
18.30 Bruno Dorella, IT (opening dj set)
19.30 Sleap-e, IT
20.45 Eleanor Friedberger, US
21.30 Dummy, US
22.20 Tramhaus, NL
23.10 Moin, UK
00.00 Pö, FR/GH (closing dj set)

Giovedì 12 giugno

18.30 Cemento Atlantico, IT (opening dj set)
19.30 Susobrino, BO
20.45 Martha Da’ro, BE/AO
21.30 Baby Volcano, CH/GT
22.20 Lord Spikeheart, KE
23.10 Marie Davidson, CA
00.00 Dj Fitz, UK (closing dj set)

Chi sono gli artisti di Beaches Brew 2025

Al dance-pop fuori formato della producer québécoise Marie Davidson, dj e polistrumentista che sfida le convenzioni della musica elettronica tra clubbing, techno e canzone francese, si affiancheranno i Moin, trio londinese composto da Tom Halstead e Joe Andrews (Raime) e dalla percussionista Valentina Magaletti, che rilegge e ricompone generi storicamente fondati sulle chitarre quali grunge, shoegaze, e post-rock. A DJ Tobzy e Aunty Rayzor, due tra i talenti più esplosivi della fervida scena nigeriana, uniti in un’inedita collaborazione live a base di beat rave duri, veloci e altamente ballabili, farà da contraltare la raffinata dance music di Nídia & Valentina, altra collaborazione che vede coinvolta Valentina Magaletti insieme alla dj e producer portoghese di origini africane Nídia, protagoniste delle classifiche di fine anno dei migliori magazine di settore con il loro album d’esordio Estradas.

Ancora, il folle incontro tra R&B e electro soul nel blues contemporaneo di Martha Da’ro, visionaria artista multidisciplinare belgo-angolana attiva tra musica, cinema e teatro; il cantante, autore e produttore keniota Martin Kanja, alias Lord Spikeheart, figura di spicco della scena metal africana grazie alla sua miscela esplosiva di growls gutturali e rap, che ritorna a Ravenna dopo l’incendiaria performance di chiusura di Transmissions 2024; l’indie rock “meraviglioso ed estremamente chic, sfuggente e intelligente” (parola di Iggy Pop) della cantautrice newyorkese Eleanor Friedberger, già metà dei The Fiery Furnaces insieme al fratello Matthew; l’irriverente witchcraft pop della svizzero-guatemalteca Baby Volcano, performing artist e musicista che ha affascinato il pubblico dei principali festival europei con i suoi live show potenti e all’avanguardia; il rock viscerale dei losangelini Dummy, quartetto composto da Alex Ewell, Emma Maatman, Nathan O’Dell e Joe Trainor, con la sua miscela originale di psichedelia e shoegaze; l’inquietante mix di ambient drone, butoh e black music firmato Masma Dream World, artista newyorkese originaria del Gabon, autentica «esploratrice musicale del regno delle ombre»; il postpunk degli olandesi Tramhaus, che grazie a un caratteristico set di canzoni snelle e infuocate è riuscito a coinvolgere il pubblico di tutto il mondo con un’atmosfera apertamente gioiosa ed energica; l’elettronica grondante latino-america del producer e polistrumentista boliviano (di base a Bruxelles) Susobrino; il sound unico dei thailandesi Khana Bierbood, ugualmente influenzato dalla musica surf degli anni ’60, dal garage rock degli anni ’70 e dalla musica tradizionale del loro paese; l’elettropop crossover della cantautrice slovacca Erika Rein, a lungo sodale del produttore e compositore Jonatan Pastirčák; il prezioso indie-rock tra lo-fi e bossa nova della musicista bolognese Asia Martina Morabito, in arte Sleap-e.

A impreziosire il programma, i dj set di Aquiles Navarro, trombettista canadese di origini panamensi, collaboratore fisso di Moor Mother, della poliedrica producer franco ghanese (Nyege Nyege), a Beaches Brew per il secondo anno consecutivo, e dell’inglese Dj Fitz, protagonista immancabile dei closing set del festival.

La parata speciale

Evento speciale di questa dodicesima edizione di Beaches Brew, mercoledì 11 giugno alle ore 17, è la Beaches Brew Parade, una parata musicale festosa ideata dal team del festival e curata da Bruno Dorella (musicista e compositore ravennate, fondatore tra di OvO, Ronin e Bachi da Pietra) che coinvolgerà il pubblico del festival ma anche quello delle spiagge del litorale: partendo dal cartello di Marina Di Ravenna, alle porte della località, la parata si snoderà lungo il percorso del Parco marittimo tra la pineta e le dune di sabbia naturali. Gli ottoni dell’ensemble bresciano Rusty Brass Band guideranno la carovana, alla quale si aggiungeranno lungo il tragitto altri artisti ospiti invitati ad hoc (Aquiles Navarro, Vittoria Burattini, Rabii Brahim, Paolo Raineri, Jacopo Finelli, Andrea Gerardi) che si esibiranno in performance site specific per poi unirsi alla carovana.

Boschi e Bersani a Ravenna per sostenere Barattoni sindaco

Doppio appuntamento lunedì per il candidato del centrosinistra

Boschi Bersani

Doppio appuntamento lunedì 19 maggio con politici di spicco a Ravenna. Per la campagna elettorale di Alessandro Barattoni, candidato sindaco per il centrosinistra, arriveranno in città Maria Elena Boschi e Pier Luigi Bersani.

La deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, ex ministra nel governo Renzi, sarà in città per un incontro pubblico in programma alle 18.30 al Mercato coperto. L’iniziativa è nell’ambito della campagna elettorale della lista Progetto Ravenna, a sostegno di Barattoni. Boschi dialogherà con il giornalista Alberto Mazzotti e con il presidente provinciale di Italia Viva Roberto Fagnani. Barattoni interverrà per un saluto. A seguire, dopo l’incontro politico, sarà possibile partecipare a una cena di autofinanziamento dalle ore 20 al ristorante del Mercato Coperto (per prenotazioni, chiamare il 335 8345670).

Sempre lunedì 19 maggio, alle ore 20 in Piazza della cooperazione a Mezzano, si terrà un incontro pubblico con Barattoni e Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico dal 2009 al 2013 e ministro dello sviluppo economico nel governo Prodi bis. Questa iniziativa è promossa dal Partito democratico in vista del voto del 25 e 26 maggio per eleggere il nuovo sindaco di Ravenna.

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