martedì
29 Luglio 2025

Contestazione contro il rogo del Niballo: «Bruciare una persona nera è razzismo»

Azione di protesta organizzata dal gruppo “Spazi Mirabal” in piazza poco prima dell’accensione dell’incendio al fantoccio che chiude le manifestazioni del palio: «Vogliamo far riflettere la collettività e cambiare l’immaginario collettivo»

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Un gruppo di circa 15 persone persone ha contestato il cosiddetto “Rogo del Niballo” di Faenza, l’incendio di un fantoccio che raffigura un uomo nero in piazza del Popolo il 5 gennaio di ogni anno, culmine della Nott de Bisò che chiude le manifestazioni del palio della città della ceramica. L’azione di protesta è stata promossa dal collettivo “Spazi Mirabal” sulla scalinata del duomo poco prima della mezzanotte, orario in cui c’è stata comunque l’accensione. «Abbiamo deciso di portare l’attenzione sul razzismo insito a questo evento e sul genocidio in Palestina – affermano gli autori della protesta –, con l’obiettivo di far riflettere sull’immaginario collettivo e per poterlo cambiare in futuro, magari già dal prossimo anno».

IMG 2137I manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto “Cessate il fuoco! Il mondo arabo è in fiamme!” e alcuni aquiloni di carta con i versi della poesia If I must die di Refaat Alareer, giovane poeta e letterato palestinese morto il 6 dicembre 2023 sotto le bombe israeliane. Due persone hanno tentato di esporre lo striscione dalla balconata del municipio ma sono state fermate dalle forze dell’ordine. È intervenuto l’assessore comunale alla Sicurezza che si è confrontato con i sostenitori dell’iniziativa. «Mentre la cittadinanza festeggia attorno alle fiamme – scrive “Spazi Mirabal” in un comunicato –, in Palestina continuano incessantemente i bombardamenti sulla popolazione civile. Dopo 90 giorni, durante i quali il governo italiano ha dato supporto a Israele e astensione sulla risoluzione per il cessate il fuoco, queste fiamme non possono non apparire come segno di profonda insensibilità».

Il fantoccio è detto Niballo, cioè Annibale, richiamandosi al condottiero cartaginese e ha finito nel tempo per rappresentare il pericolo saraceno che simboleggia le avversità. Allo scoccare della mezzanotte il rione vincente del palio dell’estate ha il diritto di bruciarlo.

«L’immaginario crea la cultura – affermano i contestatori – e per una cultura di pace crediamo che questo evento debba trasformarsi in qualcos’altro». Spazi Mirabal chiede alla cittadinanza di interrogarsi sull’attualità e la validità di questa rappresentazione, «in particolare sul razzismo di cui questa giovane tradizione è intrisa. Il rogo di una “simbolica persona nera” esclude dalla comunità tutte le persone nere, le persone di origine araba o di fede musulmana, che in quell’immagine trovano una rappresentazione stilizzata e parodica di sé stesse, relegate al ruolo di “nemico” da bruciare, soprattutto in un contesto di razzismo sistemico come quello italiano». I promotori della protesta, inoltre, sottolineano il dato anagrafico piuttosto recente di questa manifestazione: «La collettività oggi non è quella del 1964».

Non vuole essere una critica alla festa della Nott de Bisò in sé (il bisò è il vin brulè che tradizionalmente viene distribuito dai rioni in attesa del rogo) «che può ancora essere un rituale collettivo per fare comunità. La nostra azione intende così aprire la strada a un processo di confronto e trasformazione collettiva per trovare nuovi modi di inaugurare il futuro e trasmettere memorie del passato, a contatto con il presente».

L’eurodeputata leghista contro i manifesti Lgbt di Ravenna: «Chiederò spiegazioni»

Basso contesta la campagna di comunicazione dell’Arcigay finanziata dal Fse: «L’Europa rispetti le nostre leggi»

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L’eurodeputata leghista Alessandra Basso si scaglia contro la campagna di comunicazione lanciata dall’Arcigay per promuovere le attività del Centro Antidiscriminazioni Lgbti+ di Ravenna.

Come scrivevamo a questo link, si tratta di una campagna portata avanti da novembre attraverso manifesti e locandine affissi in città che hanno come focus i bisogni specifici delle persone Lgbtqia*+ e delle loro famiglie che si rivolgono al centro (di cui parlavamo a questo link) con dubbi, ansie o semplicemente domande che non hanno trovato ancora risposta.

Una campagna resa possibile anche grazie al Fondo Sociale Europeo (Fse), ed è da qui che parte l’attacco della leghista Basso. «Diciamo basta a un’Europa che, dopo essersi spesso dimostrata poco rispettosa delle nostre tradizioni, ora lo è di fatto anche delle nostre leggi – scrive in una nota -, sostenendo finanziariamente una campagna di comunicazione, come quella veicolata dai manifesti apparsi a Ravenna, che propongono apertamente un modello che la nostra normativa non consente. In Italia non è consentita la registrazione nell’atto di nascita dei bambini nati da coppie dello stesso sesso. In Italia il ricorso alla maternità surrogata è vietato dall’articolo 12, comma 6, della legge 40/2004 e la Camera ha già votato la proposta di legge che introduce il reato universale per questa pratica. Queste sono le leggi del nostro Paese e l’Ue deve portare loro il dovuto rispetto. Le donne non si noleggiano, i figli non si comprano: questi sono per noi principi inderogabili. Non è accettabile che i soldi dei cittadini europei vengano utilizzati così: io stessa chiederò spiegazioni Bruxelles e inviterò tutte le istituzioni coinvolte a fare chiarezza».

Il 28 percento delle imprese investe in tecnologie per ridurre l’impatto ambientale

I dati della Camera di Commercio per le aziende di Ravenna e Ferrara

Green economyCresce il numero delle imprese ferraresi e ravennati che puntano sulla sostenibilità e che scelgono di inserirla tra gli obiettivi delle proprie strategie di business, segno di una presa di posizione netta nei confronti dell’impatto ambientale e sociale della propria attività che implica l’allargamento di questa attenzione a tutti i suoi processi aziendali: nel 2023, fa sapere la Camera di commercio, sulla base del quattordicesimo Rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere sulla green economy italiana, il 28% del totale delle imprese ferraresi e ravennati dell’industria e dei servizi ha investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie sostenibili per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.

La domanda di competenze green, che coinvolgerà trasversalmente la maggioranza dei lavoratori che saranno ricercati dai settori dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi (inclusa la Pubblica amministrazione.), si conferma, dunque, un fattore strategico per le due province: alla green economy si deve poco meno del 10% del valore aggiunto del PIL provinciale, ed oltre il 18% delle assunzioni previste dalle imprese per i prossimi mesi riguarderà figure professionali legate alla sostenibilità, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Tra le professioni più richieste dalle aziende, l’installatore di impianti termici a basso impatto, l’ingegnere energetico, l’auditor esperto in emissioni di gas serra in atmosfera, lo statistico ambientale, l’operatore marketing delle produzioni agroalimentari biologiche, il risk manager ambientale, l’ingegnere dell’emergenza, il progettista di architetture sostenibili, l’esperto in demolizione per il recupero dei materiali, l’esperto del restauro urbano storico, il serramentista sostenibile e l’esperto nella commercializzazione dei prodotti di riciclo.

Le aziende green – sottolinea la Camera di commercio – hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo: esportano nel 38% dei casi, a fronte del 26% di quelle che non investono nel verde. Nella manifattura, il 46% contro il 23%. E sono più presenti nei mercati extra-europei. Ancora, le imprese green innovano di più delle altre: il 26% ha sviluppato nuovi prodotti o servizi, contro il 9% delle non investitrici. Spinto da export e innovazione, il fatturato è aumentato, fra il 2021 e il 2022, nel 51% delle imprese che investono green, contro il 37% delle altre.

Digital hub: accesso rapido alla pubblica amministrazione per un’impresa su due

Grazie alla piattaforma digitale nazionale dati il cassetto digitale dell’imprenditore diventa app e si arricchisce di nuove funzionalità

Imprese Femminili Covid19Facilitare il dialogo tra imprese e pubblica amministrazione grazie alla piattaforma digitale nazionale dati e alla flessibilità delle tecnologie mobile. È questa la ricetta alla base del progetto attuato da Unioncamere e InfoCamere, al quale sin da subito ha aderito la Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, con l’obiettivo, soprattutto a beneficio delle realtà più piccole e ancora poco digitalizzate, di tagliare costi e tempi della burocrazia.

Con questa iniziativa, il cassetto digitale dell’imprenditore – attualmente utilizzato da 2,3 milioni di imprenditori (oltre 400 le imprese ferraresi e ravennati che hanno aderito) per accedere ai propri dati e documenti ufficiali contenuti nel Registro delle imprese – da dicembre è anche una app e si arricchisce di nuove funzionalità. Grazie alla sua integrazione con il Servizio di collegamento, il legale rappresentante potrà accedere anche ai propri dati e certificati resi disponibili sulla Piattaforma dalle Pubbliche Amministrazioni che gestiscono dati d’impresa.

Atto costitutivo, statuto, bilanci, planimetrie degli immobili aziendali, visure, asseverazioni e tanto altro ancora: l’88% degli imprenditori ferraresi e ravennati che hanno attivato il servizio è a capo di un’azienda con meno di 10 addetti, il 21% guida un’impresa femminile, il 22% è artigiano, oltre la metà ha meno di 50 anni e solo il 6% è rappresentante di un’impresa ‘under 35’, mentre il 7% sono imprese guidate da stranieri.

Fin dal suo lancio, il cassetto digitale è stato particolarmente apprezzato da alcune tipologie di imprese che, per l’attività svolta, hanno necessità di accedere frequentemente ai propri documenti per attestare determinate caratteristiche, qualifiche, abilitazioni richieste dalla legge. È il caso delle imprese con certificazioni necessarie a svolgere determinate attività, come gli impiantisti, o che hanno i requisiti per partecipare a bandi o gare pubbliche, come nel caso delle imprese con certificazione SOA o ancora delle imprese con certificazioni di qualità.

Elena Zannoni di Federcoop è la candidata a sindaca di Lugo per il centrosinistra

Votata a larga maggioranza dalla direzione del Pd. Dal 2000 al 2009 era già stata assessora

Elena Zannoni

Si va pian piano a completare la scacchiera dei candidati a sindaci per il centrosinistra in vista delle elezioni amministrative del prossimo giugno. Per quanto riguarda i comuni più grandi, dopo Cervia e Bagnacavallo, in particolare, c’era attesa per il nome del post Ranalli a Lugo, il più popoloso dei Comuni della provincia che andranno al voto.

Qui, la direzione del Partito democratico ha appena dato il via libera a larga maggioranza (36 i voti favorevoli – tra cui quello dello stesso Ranalli, sindaco uscente dopo 10 anni di legislatura – a fronte di 2 contrari e 5 astenuti) alla candidatura di Elena Zannoni. Ora il Pd è al lavoro per ampliare l’attuale coalizione, con un dialogo che si aprirà in particolare con il Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, il cosiddetto “Terzo polo” e anche con la lista civica “Per la buona politica”.

Volto noto del mondo della cooperazione, nata a Faenza (ma residente appunto a Lugo), Elena Zannoni ha 49 anni e ha già un passato di politica attiva. Nel 1995 infatti venne eletta in consiglio comunale a Lugo, di cui è stata assessora dal 2000 al 2009 (e poi fino al 2014 presidentessa del consiglio comunale).

Dal punto di vista lavorativo, da diversi anni segue le cooperative industriali e di costruzione, oltre all’organizzazione e al bilancio, in Legacoop Romagna. Lo scorso febbraio è stata nominata amministratrice delegata di Federcoop Romagna, la società di servizi alle imprese della stessa Legacoop.

Al via i corsi per la patente professionale per autisti di camion e bus

La carta di qualificazione del conducente è richiesta per i lavoratori con patenti C e D: percorso da 35 ore o 140 ore gestito da Aura

Pexels Photo 543605Gli autisti di mezzi pesanti che trasportano merci (camion, autocarri, veicoli industriali) e persone (autobus e pullman di linea) devono essere in possesso della Carta di qualificazione del conducente (Cqc), una patente europea introdotta una dozzina di anni fa a integrazione delle patenti di categoria C e D e obbligatoria i lavoratori. Autoscuole Ravenna (Aura) propone due corsi per il primo conseguimento o il rinnovo della Cqc. Le iscrizioni sono possibili fino al 12 gennaio.

La sede di entrambi i corsi sarà l’autoscuola Aura di piazza Paul Harris a Ravenna (zona Darsena). Il corso per il rinnovo si sviluppa in 35 ore suddivise in 5 giornate. Il corso per il conseguimento invece prevede 140 ore totali di corso (110 di parte comune, 20 di parte specialistica merci o persone e 10 di guida per ogni allievo).

Fusione tra le coop sociali La Pieve e Il Mulino: realtà da 13 milioni di fatturato

Nell’ambito dei servizi per la disabilità e dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate

Fusione Pieve Mulino

È stata firmata ufficialmente negli scorsi giorni la fusione tra le cooperative sociali La Pieve e Il Mulino, entrambe associate al Consorzio Solco Ravenna.

Un’importante novità per il panorama della cooperazione sociale ravennate che si occupa soprattutto di servizi per la disabilità e di inserimento lavorativo di persone disabili e svantaggiate. La nuova realtà, che mantiene il nome La Pieve, ha un fatturato aggregato di 13 milioni di euro, 400 lavoratori e lavoratrici e 200 soci. L’unione era in programma da diversi anni, ma era stata rallentata dall’emergenza pandemica. L’obiettivo di questa operazione di fusione è di aumentare la solidità di due imprese molto radicate sui rispettivi territori (La Pieve opera principalmente a Ravenna, Il Mulino tra Bagnacavallo e Russi) che condividono valori, visione e che hanno molti servizi in comune.

«La fusione è già operativa dal mese di dicembre e sarà retroattiva, cioè già dall’anno prossimo presenteremo un bilancio unico anche se il 2023 ha visto le due cooperative agire separatamente – ha commentato Idio Baldrati, che mantiene la presidenza de La Pieve -. In questo primo anno di lavoro insieme saremo concentrati sul consolidamento e il miglioramento dei nostri servizi. Adesso abbiamo a disposizione professionalità con esperienze diverse che ci permetteranno di creare una proposta ancora più specializzata e di qualità per le persone che usufruiscono delle nostre prestazioni».

I servizi di punta della cooperativa La Pieve resteranno: la gestione del verde pubblico e privato, l’accompagnamento e il trasporto di persone anziane e disabili, l’agricoltura sociale, l’accoglienza dei migranti, la piccola manutenzione di arredi e strutture, e le pulizie.

I vantaggi della fusione si ripercuoteranno anche sui costi di amministrazione e organizzazione: «Una barca piccola sente più forte il vento – ha commentato il vicepresidente de Il Mulino Fabio Bassi -. Il Mulino era una realtà più snella e la sua sostenibilità economica stava via via riducendosi. Questa unione ci darà maggior stabilità e ci permetterà di continuare a fornire i nostri servizi al territorio, innovando e sperimentando nuove strade, come abbiamo sempre fatto, e valorizzando il patrimonio di iniziative che abbiamo sviluppato e realizzato in collaborazione con le realtà pubbliche e private del territorio. Con La Pieve ci conosciamo da tempo, abbiamo collaborato più volte, condividendo valori e modalità operative. Ora proseguiremo insieme in un percorso congiunto, per dare risposte di qualità ai bisogni e alle esigenze del nostro territorio».

Alberi e luci di Natale, carta regalo e imballaggi: ecco come smaltire correttamente

Natale Albero

Imballaggi in polistirolo, carta e nastri colorati, biglietti augurali, involucri in cartone e plastica: le feste, ogni anno, portano con sé anche tanti rifiuti da smaltire. Hera ne approfitta per ricordare ai cittadini della provincia di Ravenna il corretto conferimento di tutti i materiali.

Luci di Natale e carta regalo
Ogni anno si scopre che qualche fila di luci colorate, che ha abbellito alberi di natali, presepi o l’esterno di abitazioni, non funziona più. Se non sono più utilizzabili, le luminarie casalinghe diventano RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e devono essere portate alle stazioni ecologiche, che rimarranno chiuse nella sola giornata di sabato 6 gennaio, per riprendere la piena operatività da domenica 7 gennaio.
La carta regalo variopinta va, invece, nel contenitore grigio dell’indifferenziato, così come i nastri e i fiocchi che decorano i pacchi dono.

Alberi di Natale
Gli abeti senza radici, non più trapiantabili, possono essere trasformati in ottimo fertilizzante da riutilizzare in agricoltura. Hera invita, quindi, i cittadini a conferirli alla stazione ecologica. Nel caso sia attivo nel proprio comune il servizio di ritiro dei rifiuti verdi, è possibile anche chiederne il ritiro gratuito a domicilio chiamando il numero gratuito 800.999.500, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18. Se presenti, possono essere conferiti anche nei cassonetti dei rifiuti vegetali (sfalci e potature), ovviamente ridotti in tronchetti per limitarne il volume. È comunque indispensabile evitare che finiscano nei cassonetti dell’indifferenziato o, addirittura, che siano abbandonati vicino ai contenitori per la raccolta dei rifiuti.
Anche gli alberi di Natale sintetici, se non più utilizzabili, devono essere portati alla stazione ecologica.

Cartone, vetro e plastica-lattine
Gli scatoloni e gli imballaggi in cartone devono essere ridotti di volume e gettati insieme alla carta. Gli imballaggi in plastica o polistirolo vanno invece inseriti nei contenitori gialli adibiti alla loro raccolta. Se si tratta di imballaggi di grandi dimensioni, la loro destinazione è la stazione ecologica. Nel caso in cui siano sporchi, invece, devono essere conferiti insieme all’indifferenziato.

Le bottiglie di vetro vuote vanno conferite negli appositi contenitori: le campane stradali di colore verde. Si ricorda che il vetro è un materiale che può essere riciclato all’infinito. Le lattine e i barattoli che hanno contenuto bevande o cibi in scatola vanno, invece, sciacquati e gettati nel contenitore per la raccolta della plastica.

Vecchie apparecchiature elettroniche
A Natale capita spesso di ricevere (o donare) cellulari, pc, palmari, televisori che vanno a sostituire quelli precedenti. Prima di considerarle RAEE è opportuno verificare che le apparecchiature già usate siano riutilizzabili e regalarle a chi possa averne necessità. In alternativa devono essere consegnate alle stazioni ecologiche Hera presenti sul territorio, dove vengono avviate a recupero.
Questi apparecchi, infatti, contengono metalli come piombo, cadmio, oro, cobalto, risorse esauribili in natura che, attraverso la raccolta differenziata, possono essere recuperate e riutilizzate. I metalli sono interamente riciclabili: possono essere usati varie volte, riducendo le nuove estrazioni e l’impatto ambientale delle trasformazioni delle materie vergini.

In caso di dubbi sul corretto conferimento dei rifiuti è possibile consultare il Rifiutologo, all’indirizzo www.ilrifiutologo.it.

 

Petardo scoppia in mano a finanziere, la procura apre un’inchiesta

L’uomo, ancora ricoverato in ospedale, ha perso alcune dita di una mano durante la notte di Capodanno

Petardi

La procura di Ravenna ha avviato un’inchiesta sull’incidente avvenuto poco prima la mezzanotte del 31 dicembre, che è costato alcune dita di una mano a un 46enne, finanziere.

Le indagini dovranno cercare di fare luce sul tipo di petardo che è scoppiato in mano all’uomo, per capire se l’incidente possa essere stato causato da un difetto di fabbricazione, e sulla sua provenienza. Unico testimone, un collega del finanziere. Non ci sono resti del petardo, fatto scoppiare all’esterno di una sala di San Marco, frazione alle porte di Ravenna, nel corso di una serata tra amici.

L’uomo attualmente si trova ancora ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale di Ravenna, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico la notte di Capodanno.

Ulteriori dettagli sono pubblicati sui due quotidiani in edicola oggi, 5 gennaio.

Il Tuffo della Befana slitta al 14 gennaio, sempre in spiaggia a Tagliata di Cervia

A causa delle previsioni meteorologiche avverse

Tuffo Befana Pinarella Cervia

L’ormai tradizionale Tuffo della Befana che si svolge ogni anno il 6 gennaio sulla spiaggia di Tagliata di Cervia è stato rinviato al 14 gennaio a causa delle previsioni meteorologiche avverse. Lo hanno deciso gli organizzatori della Pro loco “Riviera dei Pini”.

Invariato il programma, con tanto di stand gastronomico, il concerto dei Musicanti di San Crispino, la distribuzione delle calze ai bambini e animazioni varie. Il tuffo è in programma alle 15, nella spiaggia in fondo a viale Sicilia. I temerari tuffatori ogni anno si danno appuntamento a Tagliata, provenienti anche da diverse città d’Italia. L’invito è di partecipare mascherati, anche per poter vincere un premio per il travestimento più divertente.

L’obiettivo è quello di superare il record di iscritti dell’anno scorso, quando i tuffatori furono più di 180.

Informazioni alla mail info@rivieradeipini.it o al numero di telefono 0544-1888363.

Torna un big match al Pala De André: ingresso gratuito per i ragazzi tesserati

Contro Cuneo una sfida tra due città che vantano una bacheca ricca di trofei

Vittoria Casalinga Consar Ravenna
La festa della Consar dopo l’ultima vittoria casalinga del 2023 al Pala De André

In occasione del big match di domenica 7 gennaio al Pala de Andrè, che vedrà la Consar Ravenna sfidare la Puliservice Acqua San Bernardo Cuneo per la seconda giornata del girone di ritorno del campionato di A2 (inizio alle 18), la società ravennate ha predisposto una serie di iniziative per avvicinare ancora di più le squadre del proprio settore giovanile e le realtà del mondo pallavolistico cittadino.

I ravennati sono quarti in classifica, una sola lunghezza dietro a Cuneo.

Le iniziative promozionali organizzate per il match di domenica saranno anche un modo per festeggiare tutti insieme il nuovo anno 2024 nel segno della grande pallavolo, degnamente rappresentata da due città che vantano una bacheca ricca di trofei e una florida tradizione di settore giovanile.

Per le società pallavolistiche della città e del consorzio Romagna in Volley il Porto Robur Costa 2030 ha previsto l’ingresso gratuito per tutti gli atleti e un biglietto a prezzo scontato per i loro familiari.
Una speciale promozione è riservata ai tesserati delle squadre del settore giovanile del Porto Robur Costa 2030 e ai loro familiari.

La biglietteria del Pala de Andrè sarà aperta domenica alle 16.30. La prevendita è invece attiva a questo link.

Lascia portafoglio sulla bici e va in Posta, un poliziotto lo trova e glielo porta

L’episodio accaduto a una donna a Ravenna negli ultimi giorni del 2023: «L’agente è entrato a cercare la persona… con la testa fra le nuvole»

IMG 20240104 WA0000Ha lasciato il portafogli – con documenti, carte di credito e una cospicua somma di denaro in contanti – nel cestino della bicicletta parcheggiata davanti alle Poste e poco dopo dentro all’ufficio se l’è visto consegnare a mano da un poliziotto che per primo in strada si è accorto della dimenticanza. È capitato a una donna a Ravenna negli ultimi giorni del 2023.

Un sovrintendente della polizia stradale di Ravenna ha notato il portamonete e, vista la posizione della bici, ha ipotizzato che potesse appartenere a un utente dell’ufficio postale di piazza Garibaldi. La lettura del documento di identità e una valutazione dei presenti nell’atrio ha permesso di recapitarlo alla legittima proprietaria.

La signora ha poi inteso esprimere il proprio formale ringraziamento indirizzando al dirigente della Stradale, il commissario capo Davide Pani, le seguenti parole: «Un vostro agente è entrato nell’ufficio postale per cercare tra tutti quelli che erano presenti la persona con la testa tra le nuvole che lo aveva abbandonato. Io non me ne ero accorta e non oso pensare a tutti i problemi che avrei dovuto affrontare solo per rifare i documenti. Naturalmente l’ho ringraziato ma desideravo informare anche un suo dirigente perché è stato molto attento e professionale».

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