venerdì
08 Agosto 2025

Musica e animazione sotto le stelle: tornano le serate “di giovedì al Pavaglione”

Tornano per quattro serate in centro a Lugo gli appuntamenti «Di giovedì al Pavaglione». L’appuntamento è tutti i giovedì, con una rassegna tra musica dal vivo, dj set, mercatini, e animazione nella centralissima piazza Mazzini, all’interno del Pavaglione.
Ogni serata partirà alle 19.30 con i dj-set, mentre alle 21.30 ci saranno i concerti dal vivo. Si parte giovedì 7 agosto con Gli Taliani gruppo che presenta un repertorio di sola musica italiana, seguiti il 14 agosto dai Flints che proporranno un viaggio musicale tra gli anni ’60, ’70 e ’80 con le canzoni intramontabili del rock e del pop. Il 21 agosto toccherà ai Revolution, con il loro repertorio che abbraccia più generi e generazioni, per chiudere il 28 agosto con i Root 883, ossia la tribute band ufficiale di Max Pezzali e del suo gruppo che ha marchiato a fuoco gli anni ’90.
Ogni serata vedrà locali e punti di ristoro del Pavaglione aperti, con mercatini artigianali e tematici, animazioni e spettacoli per bambini e l’appuntamento con la «Magia sotto le stelle». La rassegna è patrocinata dal Comune e organizzata con la collaborazione di ProLoco, Consulta del Volontariato della Bassa Romagna, Jolly e Lug.

Numeri in crescita per le imprese del ravennate: tra aprile e giugno le apeture superano le chiusure con un +0.21%

Nonostante le incertezze del contesto economico internazionale, il motore imprenditoriale di Ferrara e Ravenna continua a girare: a comunicarlo è la Camera di Commercio che conta con soddisfazione un numero di aperture superiore a quello delle chiusure tra aprile e giugno 2025, con un saldo positivo di 201 imprese, e un tasso di crescita dello 0,29%.

Secondo l’analisi trimestrale dell’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara Ravenna, basata su dati Unioncamere e InfoCamere, nel periodo considerato sono nate 796 nuove attività, mentre 595 hanno cessato l’attività. A fine giugno lo stock complessivo conta 67.915 sedi di impresa e 18.167 unità locali, per un totale di 86.082 aziende attive sul territorio.

L’analisi per settori mostra una crescita diffusa, con risultati particolarmente positivi per servizi di alloggio e ristorazione (+54 unità), costruzioni (+50). Buoni i dati anche di commercio e servizi alle imprese, noleggio e agenzie viaggio (+35). In percentuale, spiccano fornitura di energia elettrica, gas e aria condizionata (+1,9%), servizi informatici e comunicazione (+1,3%) e attività artistiche e sportive e di intrattenimento (+1,2%). In calo, invece, manifattura (-7) e agricoltura (-30).
Dal punto di vista della forma giuridica, le società di capitali guidano la crescita (con un saldo positivo di 163 unità, +1,02%). Le imprese individuali sil primato numerico, con uno stock pari a 37.366 e contribuiscono al bilancio positivo del trimestre con un saldo di 65 imprese in più rispetto alla fine di marzo (+0,17%). In controtendenza le società di persone (-21), con 70 cessazione a fronte di 49 iscrizioni. Le e altre forme giuridiche (sostanzialmente costituite da cooperative, meno rilevanti solo in termini quantitativi sul totale delle imprese), chiudono il trimestre con un piccolo saldo negativo di 6 imprese in meno.

Le imprese giovanili rappresentano il 28% delle nuove iscrizioni, con un saldo positivo di 123 unità, mentre quelle straniere crescono di 128 (+1,48%). Le imprese femminili aumentano di 45 unità, raggiungendo quota 15.160, il 22,3% del totale. Buoni segnali anche dall’artigianato, con un saldo trimestrale di +65 attività, pari al 26,5% del sistema produttivo locale.

Il prefetto: «La comunità ravennate chiede un alto livello di sicurezza»

«Il livello di sicurezza richiesto da una popolazione dipende dagli standard cui è abituata. Dove il senso civico è forte e il tenore di vita è alto, c’è grande aspettativa e anche un piccolo episodio dà fastidio. Ma è giusto che sia così, la percezione del cittadino è una questione importante». Sono parole di Raffaele Ricciardi, prefetto di Ravenna da otto mesi. Un periodo in cui il territorio si è trovato a fare i conti con un dibattito sulla sicurezza urbana come non era mai accaduto.

Quali sono stati i momenti più significativi del suo incarico finora?
«Il primo giorno di insediamento all’inizio di dicembre ho passato la notte al centro coordinamento soccorsi per un’allerta meteo, l’inizio è stato subito intenso. Poi la visita di Re Carlo e del presidente Mattarella in aprile: un evento di tutt’altro genere, ma molto impegnativo per l’organizzazione della sicurezza delle autorità».

Che idea si è fatto della comunità ravennate?
«Si vive bene e il senso civico è altissimo. La gente non butta a terra le cartacce, so che è un esempio banale, ma rende bene l’idea. Si parte dalle piccole cose, ma si arriva a quelle più importanti. Ecco perché è così elevata la richiesta di sicurezza».

La sicurezza è il tema di attualità delle ultime settimane, trattato anche nelle riunioni del comitato per l’ordine pubblico da lei presieduto. È un fenomeno comune a molte parti d’Italia, Ravenna può adottare contromisure specifiche?
«Per arginare la violenza non basta la risposta delle polizie. Se i giovani diventano autori di reati, significa che bisogna offrire loro un’alternativa perché non scelgano la criminalità. Nella risposta bisogna saper distinguere quando siamo di fronte a fenomeni di criminalità e quando invece è solo un ge- sto stupido compiuto da un vandalo. Non sono la stessa cosa e non vanno confuse».

Si è soliti dire che in questi territori le persone de- nunciano ancora ogni singolo caso, mentre da altre parti non avviene più.
«E io mi auguro che continuino a denunciare tutto, perché solo così si può intervenire. È giusto che la popolazione voglia la sicurezza cui è abituata».

Le discussioni sulla sicurezza spesso, anche senza attinenza reale, finiscono per tirare in ballo immigrazione e sbarchi. Quali sono i numeri che descrivono i flussi in arrivo via mare?
«Ci sono stati 22 sbarchi in due anni e mezzo, sono arrivate 2.036 persone, principalmente da Bangladesh, Etiopia e Eritrea. In media l’8,8 percento dei migranti sono rimasti nei centri accoglienza della provincia, gli altri distribuiti in regione. Sono ripartizioni definite dal ministero».

Com’è strutturata oggi la rete di accoglienza?
«I Cas, centri di accoglienza straordinaria, sono gestiti da 7 soggetti privati che si sono aggiudicati i bandi di gara. Attualmente ci sono 40 posti disponibili e sono già ospitate 1.142 persone richiedenti asilo, di cui 776 sono uomini soli, 72 sono donne sole e il resto compongono nuclei familiari in cui sono presenti anche dei minori. È un tema che considero importante perché davvero sono storie di persone che cercano una vita migliore».

Si può essere allontanati dalle strutture?
«Si può restare nella rete di accoglienza fino a quando è pendente la domanda di richiesta di asilo e non si ha un reddito. In alcuni casi è successo che è stata disposta la revoca dell’ospitalità».

La tendenza ravennate è quella di un’accoglienza diffusa, cioè con strutture piccole e distribuite. È meglio rispetto a concentrazioni in grandi centri?
«Entrambe le scelte hanno pro e contro. I grandi centri favoriscono il controllo di entrate e uscite, ma creano una ghettizzazione e impattano di più sul contesto circostante. Le piccole realtà invece agevolano l’integrazione, ma è più complesso controllare eventuali infrazioni. Quando gli alloggi sono piccoli, di solito, è più facile che abbiano ricadute positive per il territorio».

In questi sette mesi è riuscito a vivere la città anche da cittadino comune?
«Nel weekend, di solito, rientro a Bologna dove vive la mia famiglia, però quando posso cerco di vivere la città. C’è un’offerta di cultura talmente ampia che non mancano le opportunità: mi faccio i miei biglietti e visito monumenti e musei. Il mausoleo di Galla Placidia è il più bello per me. Per il resto mi perdo ancora tra i sensi unici, ma sto migliorando».

 

Fortitudo, Sigur Ros e portiere con i pompieri
Nato a Benevento nel 1965, laureato in Giurisprudenza a Napoli, Raffaele Ricciardi è alle dipendenze dell’amministrazione dell’Interno dal 1990. Dopo la promozione alla qualifica di viceprefetto, è stato assegnato alla sede di Treviso nel 2008. Nel 2012 è stato designato viceprefetto vicario di Alessandria fino al 2018, poi a Padova fino al 2021. Dal 2021 a dicembre 2024 è stato prefetto di Gorizia. Grande appassionato di sport: tifoso della Fortitudo basket che segue in casa a Bologna dove vive la famiglia, in gioventù ha giocato a pallamano e oggi è portiere nella squadra di calcetto dei vigili del fuoco di Ravenna. La musica è l’altra grande passione: questa intervista, nell’ufficio in piazza del Popolo, si è svolta con i Sigur Ros in sottofondo…

Chiama i carabinieri per dei rumori sospetti in casa: sorprendono il ladro aggirarsi nelle stanze

L’allarme è scattato sabato scorso (2 agosto), quando un uomo ha telefonato alla stazione dei carabinieri di Castel Bolognese per segnalare alcuni rumori sospetti all’interno della sua abitazione. Il pronto intervento dei militari e l’ispezione dell’abitazione hanno permesso di cogliere sul fatto un ladro, sorpreso mentre si aggirava tra le stanze con circa 500 euro in contanti già in tasca. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe entrato forzando la saracinesca del garage, per poi introdursi. La refurtiva è stata immediatamente sequestrata e restituita al proprietario.

L’uomo, un 52enne di origine straniera già noto alle forze dell’ordien, è stato quindi identificato e arrestato. Dopo le formalità di rito è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della compagnia carabinieri di Faenza, in attesa di comparire davanti al Giudice del Tribunale di Ravenna per la convalida dell’arresto e il processo per direttissima.

Si spaccia per un dipendente della banca e sottrae 49 mila euro dal conto di una donna

I carabinieri di Lugo sventano una truffa telematica da 49mila euro, messa in atto da un pregiudicato campano di 26anni ai danni di una donna del posto.

La vittima ha dichiarato ai militari di essere stata contattata telefonicamente da un uomo che, con fare gentile, si è spacciato per dipendente della banca facendole credere che il proprio conto corrente fosse vittima di una frode informatica. Per ragioni di sicurezza, la donna avrebbe dovuto trasferire l’intera cifra depositata su un altro conto.
Dopo aver accosentito all’operazione, la vittima si è trovata a versare 49mila euro sull’iban indicato dall’uomo. Dopo essersi accorta del raggiro si è recata in Caserma, dove sono immediatamente scattate le indagini.

Grazie alla tempestività della donna nel segnalare l’episodio, i militari sono riusciti a risalire in breve tempo al nominativo del titolare del conto, bloccandolo grazie al decreto di sequestro preventivo emesso dall’Autorità Giudiziaria. Il flusso di denaro è stato interrotto e la vittima ha potuto recuperare quasi del tutto la cifra versata.

È ravennate la studentessa “terrona” cacciata tra gli insulti dalla padrona di casa a Venezia

Altezzosa, arrogante, maleducata e terrona (con insulto finale), così è stata apostrofata una studentessa ravennate dalla padrona di casa veneziana che le stava affittando un appartamento per solo qualche giorno, in vista di un contratto più duraturo con l’avvio dell’anno accademico.

Negli ultimi giorni il caso ha fatto il giro del web, dopo la condivisione del video (girato dalla ragazza durante gli ultimi scambi con la locatrice) sulla pagina Instagram di Udu Venezia, associazione studentesca che ha condannato con violenza l’accaduto: «Un episodio inaccettabile, non è solo un fatto personale ma il sintomo di un clima sempre più ostile nei confronti di chi studia, lavora, vive e contribuisce alla città, ma viene trattato come corpo estraneo solo per provenienza geografica – si legge nella caption -.Venezia è una città universitaria e non può tollerare discriminazioni di questo tipo, né tra le calli né nelle stanze in affitto».

La condivisione risale al 30 luglio e, poco dopo, la protagonista ha deciso di replicare con un secondo video, direttamente dal suo profilo Instagram, raccontando la sua versione. Virginia è una studentessa lavoratrice 22enne, iscritta al ramo di Economia alla Ca’ Foscari e co-fondatrice di una startup tech. Nel video accenna a uno screzio con la proprietaria di casa: «che credevo risolto, ma a quanto pare per lei non era così» e allo sbotto improvviso che l’avrebbe portata a recidere anzitempo il contratto «Mi ha sequestrato le chiavi all’improvviso, causandomi non pochi problemi». Sugli insulti, invece commenta: «Trovo aberrante insultare qualcuno facendo riferimento alle sue origini, soprattutto nel 2025». In un terzo video, infine, la ragazza conferma di non essere del Sud: “Sono romagnola (ravennate per l’appunto ndr), del Centro-Nord, questa persona mi ha dato questo appellativo solo per insultarmi, il che è ancora più grave”.

I fuochi d’artificio di agosto sul mare della costa ravennate: ecco dove e quando

I fuochi d’artificio in riva al mare sono una tradizione che in estate, di anno in anno, arricchisce le località balneari di Ravenna. Durante il mese di agosto – tra la notte di San Lorenzo e quella di Ferragosto – sono diversi gli eventi, organizzati dalle pro loco e dai comitati cittadini.

Il 10 agosto l’appuntamento è dalle 23 alla foce del fiume Savio, tra Lido di Classe e Lido di Savio, e alle 23.30 a Casal Borsetti. Il giorno dopo si replica a Marina Romea (dalle 23, punti di sparo nei bagni Boca Barranca, Mercurio, Battigia e Graziella).

Giovedì 14 agosto, vigilia di Ferragosto, appuntamento dalle 23 a Punta Marina (spiaggia libera vicino al bagno Tiziano); gran finale il 15 agosto dalle 23.30 con i fuochi d’artificio del Candiano, per gli appassionati di Porto Corsini e Marina di Ravenna.

Torna a Ravenna la nave Ocean Viking: a bordo 37 migranti salvati in acque libiche

Andrà a Ravenna la Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee che ha soccorso 37 migranti nella giornata di ieri in acque sar libiche.

L’allarme era scattato dopo una segnalazione dell’aereo Seabird per una barca in difficoltà: ricevuto il via libera dalle autorità di competenza, la nave della Ong ha soccorso e portato in salvo i migranti.

Alla Ocean Viking è stato assegnato il porto di Ravenna, una destinazione, sottolinea la Ong, «1.600 chilometri lontano dalla zona dove è avvenuto il salvataggio».

«Altri cinque giorni in mare – conclude Sos Mediterranee su X – per i naufraghi che abbiamo a bordo. La prassi di assegnare i porti lontani è disumana». (fonte Ansa.it)

Bando per paratie e dispositivi di difesa, continua l’assegnazione di contributi per l’acquisto e l’installazione

È stata approvata anche la quarta tranche di domande relative al bando paratie, che prevede rimborsi per chi intende installare o ha già installato e acquistato dispositivi di protezione, per mettere in sicurezza i propri immobili dopo gli eventi alluvionali degli ultimi due anni. Si tratta, nello specifico, delle richieste presentate nel periodo compreso dal 3 dicembre al 31 dicembre 2024.

Su 827 esaminate, 507 sono risultate subito ammissibili in quanto provenienti da territori considerati prioritari, mentre 63 sono ammissibili, ma non immediatamente finanziabili. Poco più di 250 risultano ancora oggetto di approfondimenti (gli interessati riceveranno a breve richiesta di chiarimenti o integrazioni). Tutti i soggetti interessati dalle comunicazioni saranno avvisati tramite mail ed sms.

Vengono così destinati, tramite un’apposita determina della Regione, ulteriori 1,4 milioni di euro: risorse, queste, che si vanno a sommare ai 7,4 milioni delle prime tre tranche già approvate. Per le domande oggetto di chiarimenti e integrazioni, sono state tenute in sospeso le risorse fino a chiusura dell’esito delle singole istruttorie.

Gli stanziamenti provengono dagli oltre 47 milioni di euro di donazioni raccolte tramite il conto corrente “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”: inizialmente destinati, con un’apposita legge, a finanziare la sostituzione o riparazione dei veicoli danneggiati, ad aiutare le imprese e a sostenere famiglie e persone in difficoltà, l’anno scorso sono stati programmati, tramite una modifica normativa, anche per finanziare il bando paratie.

«Prosegue a ritmo serrato il lavoro dei tecnici incaricati dell’analisi delle domande, a cui segue la verifica delle rendicontazioni e, successivamente, la liquidazione dei contributi – spiega la sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini -. In pochi mesi, da giugno 2024 quando fu accolta la richiesta in particolare dei comitati e adeguata la legge regionale, siamo stati in grado di preparare il bando, attuare i dispositivi e lasciare un tempo congruo per la presentazione delle richieste, per renderlo operativo e gestire quasi 7mila domande. Non solo – prosegue Rontini -: circa un terzo presentavano lacune o imprecisioni e anziché cestinarle abbiamo intrapreso un metodo di vicinanza: i tecnici che seguono tutta la partita richiamano le persone, chiedendo le integrazioni necessarie o aiutandole nelle modifiche richieste. E resteremo vicino a tutti finché l’ultimo rimborso possibile non sarà erogato».

Dal momento dell’assegnazione dei contributi, i cittadini potranno procedere ad acquisire i dispositivi e installare le paratie; nel caso in cui lo abbiano già fatto, potranno presentare immediatamente domanda di rimborso alla Regione, osservando le indicazioni contenute nel manuale per la rendicontazione. Per consultare l’atto e gli allegati che contengono i nominativi dei beneficiari del contributo, occorre collegarsi alla pagina del bando, all’indirizzo https://politicheterritoriali.regione.emilia-romagna.it/leggi-atti-bandi/bandi/bando-dispositivi-per-alluvioni.

Ulteriori informazioni possono essere richieste via e-mail scrivendo a dispositiviperalluvioni@regione.emilia-romagna.it, oppure telefonando all’Urp dell’amministrazione regionale, numero verde 800.66.22.00.

Nelle prossime settimane la Regione procederà a pubblicare gli esiti delle domande che hanno ricevuto comunicazioni di preavviso di rigetto o soccorso istruttorio della prima tranche; proseguiranno, inoltre, ulteriori assegnazioni di contributi, sempre seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Minori stranieri non accompagnati: com’è strutturata la rete di 83 posti in provincia

I minori stranieri non accompagnati (Msna), protagonisti della recente indagine di polizia, sono cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea o apolidi, che si trovano in Italia privi di assistenza e rappresentanza legale da parte dei genitori o di altri adulti responsabili.

Il progetto Sai
La normativa italiana prevede che l’assistenza venga fornita in comunità di accoglienza nell’ambito del progetto Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) che gode di finanziamenti dal ministero dell’Interno per percorsi specifici per i minori. Ad oggi in provincia di Ravenna sono attivi 83 posti dedicati a Msna: 69 nel comune capoluogo (di cui 61 occupati), 7 nella Romagna faentina e 7 nella Bassa Romagna.

Chi gestisce i posti
La gestione dei 69 posti nel comune di Ravenna è affidata a soggetti del terzo settore selezionati attraverso bandi pubblici del Comune che è ente titolare del progetto Sai. L’ente attuatore è un raggruppamento temporaneo di impresa costituito da: la cooperativa Cidas, la cooperativa Solco, l’organizzazione di volontariato Arcobaleno, la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo. La prossima scadenza contrattuale per l’affidamento in essere è prevista per il 31 dicembre 2025.

Le strutture
Nel comune di Ravenna si segue il principio dell’accoglienza diffusa che predilige strutture medio-piccole: 20 posti in comunità educativa residenziale (minori fra 6 e 17 anni), suddivisi in 2 strutture; 44 posti in gruppi appartamento ad alta autonomia (16-18 anni), suddivisi in 6 strutture; 5 posti per neomaggiorenni, in una 1 struttura. È bene chiarire che non si tratta di strutture di detenzione: la libertà di movimento dei minorenni non è ristretta e gli operatori possono solo segnalare gli allontanamenti alle autorità.

Il patto di accoglienza
Le regole delle comunità sono stabilite dalla normativa nazionale e dai protocolli interni delle comunità. I minori firmano un patto di accoglienza e un regolamento della struttura, resi disponibili in una lingua comprensibile grazie al supporto di un mediatore. Le regole coprono aspetti come erogazioni di vitto, vestiario, abbonamenti ai trasporti, contributi per la fuoriuscita, coperti dai fondi progettuali; orario di rientro serale (20.30 in inverno, 22 in estate); divieto di introdurre persone estranee alla struttura, nonché sostanze alcoliche o stupefacenti.

Rapporti con famiglie di origine
Le comunità e i servizi sociali mantengono, ove possibile e nel superiore interesse del minore, un contatto con le famiglie di origine mediante l’ausilio e il supporto di mediatori linguistico-culturali. Possono anche essere richieste le indagini da parte del ministero delle Politiche Sociali per il rintraccio dei familiari, in Italia e nel Paese d’origine, e per l’eventuale esecuzione del rimpatrio assistito del minore, se questo non comporta un rischio per il minore o per i suoi familiari. Tutte le ricerche devono essere svolte nel superiore interesse del minore. In caso di presenza di familiari sul territorio, se sono entro il quarto grado vengono intervistati dal Servizio Sociale e informati del fatto che può essere disposto nei loro confronti l’affidamento del minore. Ciascuna situazione viene valutata singolarmente, sulla base delle reali possibilità dei familiari di potersi occupare di cura, istruzione, educazione e assistenza morale e materiale nei confronti dei minori.

I servizi forniti dalle comunità
Gli enti gestori sono tenuti all’erogazione dei servizi minimi previsti dal Dm del 18 novembre 2019: accoglienza materiale; mediazione linguistico-culturale; orientamento e accesso ai servizi del territorio; insegnamento della lingua italiana e inserimento scolastico per i minori; formazione e riqualificazione professionale; orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo; orientamento e accompagnamento all’inserimento abitativo; orientamento e di accompagnamento all’inserimento sociale; orientamento e accompagnamento legale; tutela psico-socio-sanitaria.

Istruzione e formazione
Vige l’obbligo scolastico ed è parte del piano educativo individualizzato (Pei). I minori frequentano: corsi di alfabetizzazione, organizzati sia internamente dagli enti gestori, che usufruendo di altri corsi di lingua italiana per stranieri organizzati da realtà del territorio, come Cittattiva o Parrocchia di San Rocco; scuola secondaria di primo grado; istituti professionali (Iefp); percorsi personalizzati finanziati dalla Regione Emilia Romagna; Cpia (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti). L’accompagnamento scolastico è curato dagli educatori e dai servizi sociali.

I fondi
Ogni posto Msna è finanziato (base di gara di 73,5 euro più Iva) dal ministero dell’Interno tramite il Fondo nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo. Sono coperte le spese per il personale e le spese vive quali vitto, quote di affitti e utenze delle strutture, istruzione, spese sanitarie, trasporti, contributi per la fuoriuscita, vestiario. È prevista una rendicontazione di tipo analitico, il controllo di tutte le spese da parte di un revisore contabile indipendente e successivamente da parte del ministero.

Trasferimento in strutture sanitarie
La valutazione se le condizioni psico-fisiche di un minore non consentono la permanenza in una comunità di accoglienza, ma richiederebbero altri tipi di strutture, spetta congiuntamente a Servizi sociali del Comune, tutore del minore, Ausl, Ufficio servizio sociale per i minorenni del ministero della Giustizia.

Rimpatrio
Il rimpatrio volontario assistito (Rva) è possibile, secondo quanto disposto dall’art. 8 della Legge Zampa, solo se sia nel superiore interesse del minore e se ci sia disponibilità della famiglia e del Paese di origine, avendo escluso ogni possibile rischio per la vita del minore e della famiglia stessa derivante da tale rimpatrio. È subordinato in ogni caso all’autorizzazione da parte del tribunale per i Minorenni. Al momento non risultano casi di rimpatrio di minori afferenti al progetto Sai del Comune di Ravenna.

Reati
In caso di reati commessi da Msna vige quanto definito dal codice penale. Nel caso in cui non vengano richieste e disposte misure di limitazione della libertà personale, allora il minore viene accompagnato al domicilio e affidato agli esercenti la responsabilità genitoriale, sino a nuova disposizione da parte del Pubblico Ministero durante il corso dell’indagine e del procedimento. Nel caso dei Msna, il domicilio coincide con la comunità di accoglienza.

Al 18esimo anno di età
Al compimento dei 18 anni, il minore può uscire dal sistema di accoglienza; oppure usufruire di 6 mesi aggiuntivi con la valutazione fatta da ente locale e ente gestore sulla base del comportamento, del progetto formativo/lavorativo in atto e della disponibilità di posti; oppure restare in accoglienza, ma trasferito al progetto Sai  fino a 21 anni, se viene autorizzata dal tribunale per i Minorenni. I richiedenti e titolari di protezione internazionale possono usufruire delle misure di accoglienza nel progetto Sai per adulti, su autorizzazione del ministero.

Quasi 2 milioni di euro per rifare gli impianti dell’illuminazione pubblica

Il Comune di Massa Lombarda, insieme a Edison Next – società del Gruppo Edison – avvia il progetto di riqualificazione energetica e tecnologica degli impianti di pubblica illuminazione comunale.

Il contratto ha una durata di nove anni e le opere di efficientamento garantiranno importanti benefici in termini energetici ed ambientali: è atteso, infatti, un risparmio energetico annuo di quasi il 70 percento annuo rispetto ai consumi attuali, con una riduzione di emissioni in atmosfera di oltre 265 tonnellate di Co2 all’anno.

Il progetto prevede un investimento, da parte dell’Amministrazione comunale, di quasi 1,8 milioni di euro in nove anni, di cui circa 925.000 euro saranno reinvestiti da Edison Next per le opere di riqualificazione e ammodernamento degli impianti. Secondo le stime del Comune, l’investimento iniziale si ripagherà grazie ai significativi risparmi energetici e un notevole abbassamento delle bollette. Grazie alla riduzione dei consumi e all’utilizzo di tecnologie avanzate, il bilancio del Comune sarà inoltre meno suscettibile agli eventuali futuri lavori di manutenzione e agli aumenti del costo dell’energia.

Gli interventi di riqualificazione illuminotecnica e di adeguamento normativo degli impianti prevedono l’efficientamento a Led di oltre 2.750 corpi illuminanti; la sostituzione di più di 100 sostegni vetusti e di 11 sbracci; la realizzazione di circa 3 chilometri di nuove linee elettriche. Su un totale di 35 quadri elettrici, ne verranno riqualificati 24. Infine, si installeranno sistemi di telecontrollo punto-punto su oltre 800 punti luce, due impianti di illuminazione adattiva Fai e sistemi di telecontrollo da quadro su tutti i quadri presenti in città.

Il servizio includerà la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e un servizio di pronto intervento. Nell’ottica di vicinanza alla comunità, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, è stato predisposto un servizio di call center associato al numero verde dedicato 800556300 attivo per 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno. Infine, è stato previsto un innovativo sistema di informatizzazione per la gestione delle segnalazioni di malfunzionamenti e guasti della pubblica illuminazione, il rilevamento e l’analisi dei dati relativi alle performance degli impianti e la gestione della reportistica, la pianificazione degli interventi di manutenzione predittiva, il servizio di Energy Management.

Il punto sulla rosa del nuovo Ravenna in vista del debutto in C. Superata quota mille abbonati

Un tassello alla volta sta prendendo forma la rosa del Ravenna per il ritorno in serie C. Il calciomercato chiude alle 20 dell’1 settembre, ma il direttore sportivo Davide Mandorlini e il direttore tecnico Gianluca Olivieri sono al lavoro per consegnare al mister Marco Marchionni un gruppo completo entro il 17 agosto, primo impegno ufficiale in Coppa Italia.

Intanto è stata superata quota mille abbonamenti (la vendita libera partirà dal 6 agosto, con l’obiettivo di avvicinare il più possibile quota 2.500, che sono anche le tessere disponibili), mentre l’ultima amichevole ad Acquapartita ha visto il Ravenna bloccato sullo 0-0 contro il Progresso, formazione di serie D, al termine di una gara a senso unico ma che i giallorossi non sono riusciti a sbloccare, per la più classica partita di inizio stagione influenzata dai pesanti carichi della preparazione.

Ma vediamo la rosa nel dettaglio, aggiornata al 2 di agosto.

PORTIERI. Il nuovo estremo difensore giallorosso è Francesco Anacoura, reduce da una stagione in chiaroscuro in serie C, prima con il Sestri Levante (con cui aveva conquistato la promozione un anno fa) e poi con il Giugliano, dove però non è stato protagonista. La società è alla ricerca di un altro portiere di affidamento.

DIFENSORI. Il reparto difensivo sembra già poter essere un punto di forza del nuovo Ravenna di mister Marchionni, che almeno inizialmente continuerà con la difesa a 3 come la passata stagione. I due confermati sono il totem Esposito e un rincalzo importante come Agnelli. I nuovi arrivi hanno curriculum importanti. A partire dall’esperto (32 anni) Solini, già ufficializzato dalla società, che può vantare in carriera una sessantina di presenze in B (nell’ultima stagione era a Mantova) e quasi duecento in C. In procinto di essere ufficializzato anche Bianconi, svincolato dalla Triestina, anche lui con esperienze pure in B. Altro profilo molto importante, quello del 2003 Scaringi, in arrivo dalla Cremonese, l’anno scorso in C con la Giana Erminio. Potrebbe essere tesserato infine un vero pezzo da novanta come Giulio Donati, svincolato dopo l’ultima esperienza al Monza, con quasi 130 presenze in Bundesliga, oltre a tanta Serie A e pure 15 partite in Champions League: classe 1990, valuterà insieme alla società il da farsi, ma un suo tesseramento a questo punto appare più che probabile. A completare un pacchetto difensivo sulla carta davvero importante, il giovane Drapelli, 2006 che già aveva trovato (poco) spazio l’anno scorso in giallorosso.

ESTERNI. Con il 3-5-2, il pacchetto degli esterni riveste un’importanza fondamentale. E così ecco che probabilmente il colpo più importante di questo calcio mercato del Ravenna è un esterno destro molto duttile e anche con il vizio del gol. Si tratta di Francesco Corsinelli, reduce da una stagione (compresi i play-off) da 37 presenze e 5 gol nel girone B con il Gubbio. A fare coppia con lui sull’out di destra dovrebbe essere il giovane (2004) – ma con già quasi 60 presenze (e 6 gol) in C – Da Pozzo, via Venezia. Sull’out di sinistra invece conferme per il capitano Rrapaj e per il suo “vice” D’Orsi.

CENTROCAMPO. Le conferme al momento ufficializzate dal club sono quelle del play Rossetti e delle mezzali Calandrini (2005 di belle speranze) e Lordkipanidze (ancora in forse Ilari, che è comunque con il gruppo), mentre l’unico acquisto comunicato dal Ravenna è quello di Alessio Rizzo, centrocampista-bomber della serie D (12 gol con il Novaromentin nella passata stagione). Altri due sono però “in canna”, si allenano con la squadra e sono di alto livello: si tratta del centrocampista centrale Lonardi del Sudtirol, l’anno scorso protagonista nel Pescara fino all’infortunio (rottura del crociato) e la mezzala Joshua Tenkorang, classe 2000 di proprietà della Cremonese, reduce da 36 presenze e 6 gol in C con il Lumezzane. Il quarto nuovo acquisto del pacchetto mediano che verrà ufficializzato sarà il promettente Menegazzo, classe 2005 che l’anno scorso si è messo in mostra nel campionato di Primavera 1 (e in Youth League) con la maglia del Bologna (24 presenze e 9 gol complessivi). Si sta allenando in gruppo anche Matteo Mandorlini, 36 anni, già nella rosa della passata stagione.

ATTACCO. Il primo acquisto della stagione è stato quello del bomber Motti, applaudito al Benelli l’anno scorso quando era un avversario del Tau Altopascio, con cui ha conquistato il titolo di capocannoniere del girone D del campionato di serie D. Una piccola scommessa, visto che farà le prime presenze in serie C a 27 anni, ma su cui i giallorossi sembrano puntare molto.
Motti agirà con tutta probabilità a fianco di Pierluca Luciani, classe 2002, esploso nella scorsa stagione a Messina (girone C della serie C) mettendo a segno 12 gol. A completare il reparto è arrivato Spini – che in realtà è un’ala, l’anno scorso 28 presenze condite da 3 gol e 2 assist con le maglie del Trapani e della Spal, rispettivamente nei gironi C e B della serie C – ed è stato confermato Zagré (l’anno scorso solo 2 gol in 813 minuti di serie D…).
Ma a stravolgere i valori del reparto (e della squadra in generale) potrebbe essere Stefano Okaka, al momento in prova: giocatore di altra categoria (con 34 gol in serie A e 7 pure in Premier League, per dire) ma che sta per compiere 36 anni ed è reduce da un’inattività di un anno e mezzo; sicuramente i tempi per rivederlo in forma non potranno essere brevi, ma potrebbe valerne la pena…

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi