lunedì
23 Giugno 2025

Post alluvione: via libera a Brisighella a quattro interventi per un valore di oltre 3 milioni di euro

Via libera a Brisighella a quattro interventi strutturali per il ripristino e la riqualificazione di aree del territorio colpite dalle alluvioni. La giunta comunale ha infatti approvato i progetti di fattibilità tecnica ed economica dei lavori per la realizzazione del nuovo ponte in via Ceparano sul torrente Marzeno, di quelli per la sostituzione delle vasche di laminazione nell’area verde di via Bacello, di quelli per il ripristino dell’area verde in via della Resistenza e, infine, dei lavori per il miglioramento della rete fognaria in via Puriva. I cantieri prevedono un investimento complessivo di oltre tre milioni di euro finanziati con i fondi della ricostruzione, stanziati dalla struttura commissariale.

Per quanto riguarda il ponte in via Ceparano si tratta di un’opera che avrà un costo complessivo di circa un milione di euro, di cui 140 mila impiegati per la progettazione che è stata portata avanti dagli uffici comunali. La nuova struttura, la cui impalcatura sarà realizzata principalmente con materiale metallico più resistente all’azione dell’acqua e a eventuali esondazioni, andrà a sostituire la vecchia in cemento armato, crollata dopo le alluvioni.

L’intervento in via Bacello, invece, prevede un investimento di oltre 400 mila euro che serviranno anche al ripristino della rete fognaria in via Baldina.

Ammonta a circa 740 mila euro il finanziamento per realizzare il ripristino dell’area verde in via della Resistenza, che si è reso necessario dopo la frana che ha coinvolto Rio Ponte Nono, mentre è di circa un milione di euro il valore dell’intervento per il miglioramento della rete fognaria di via Puriva e via Strada, che comprende anche la realizzazione della nuova illuminazione pubblica e dei cordoli stradali.

«Siamo soddisfatti per aver approvato in giunta gli atti che manderanno avanti cantieri importanti per il ripristino di aree del nostro territorio duramente colpite dalle alluvioni – sottolinea il sindaco di Brisighella Massimiliano Pederzoli -. Ringrazio l’ufficio tecnico comunale che ha lavorato alacremente alla stesura dei progetti di sua competenza, che vanno a integrare quelli che porta avanti il Consap. Adesso si procederà con le gare d’appalto e, a stretto giro, con l’avvio delle opere che restituiranno infrastrutture e servizi essenziali alla nostra città».

Il Ravenna conferma Marchionni: per l’allenatore contratto fino a giugno 2027

Il Ravenna ha rinnovato il contratto con l’allenatore Marco Marchionni. Per il 45enne di Monterotondo prolungamento alla guida tecnica della prima squadra fino al 30 giugno 2027. «La conferma di Marchionni – si legge in una nota della dirigenza giallorossa – rappresenta la volontà del club di dare continuità al progetto tecnico avviato, consolidando le basi costruite in questi mesi e affrontando le prossime sfide con determinazione e una costante spinta al miglioramento».

L’allenatore è subentrato nel corso della stagione, dopo l’esonero di Mauro Antonioli dopo sette partite, e concludendo la stagione con il secondo posto in campionato nel girone D della serie D, la vittoria dei playoff del girone e la vittoria della Coppa Italia di categoria. Il bilancio di Marchionni è di 26 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte.

Attualmente la formazione giallorossa è destinata ad affrontare la serie D, ma restano le ultime possibilità di spareggio se il Brescia farà domanda di iscrizione alla serie C entro il 24 giugno: la domanda verrebbe bocciata dalla Covisoc, per irregolarità amministrative dei lombardi, e si aprirebbe spazio al ripescaggio giallorosso.

A Cervia l’idea dell’eterna possibilità dell’estate, del presente sospeso

Il titolo della mostra da poco inaugurata ai Magazzini del Sale Torre di Cervia – Endless Summer – si ispira al documentario del 1966 di Bruce Brown, tutto girato fra tramonti e onde magni che che illustravano la nicchia ecosistemica e i protagonisti del surf americano di quegli anni. Nelle intenzioni del curatori del progetto – diretto da Magma e in particolare da Viola Emaldi e Alex Montanaro – il titolo corrisponde all’idea dell’eterna possibilità dell’estate, quel presente in temporalità sospesa che accende nostalgie, entusiasmi e dissolvenze nel passato.

Si tratta quindi di un’indagine che concentra l’attenzione sugli stati emotivi più che sui piani di realtà, in piena corrispondenza alla vocazione turistica, balneare e propositiva di una località che fa il pieno delle presenze fin da ora, ad apertura di stagione. Non ci si può quindi aspettare la messa a tema secondo le direttrici millenariste del cambiamento climatico, dell’endless global warming o dell’asfissia del mare nostrum: con la leggerezza ispirata al passato, le opere vertono più su erotismo, spugne e lagune, api che solleticano l’inguine e tapparelle abbassate. E se proprio entrano in campo consapevolezza e critica lo fanno per ironizzare sulle mode estive, per evidenziare le ammucchiate dei corpi, la solitudine delle persone – giovani eredi della Rimini di Tondelli – o l’abbandono delle strutture costiere, in particolare quei “non luoghi” già teorizzati da Marc Augé.

Senza dubbi la mostra è più del titolo: la quarantina di artisti e artiste selezionati possiedono un ottimo e consolidato curriculum in Italia e all’estero, e numerose delle opere – scelte dai quattro curatori e altrettante curatrici italiane – sono selezionate attingendo da grandi collezioni e gallerie. Da progetto, chi ha curato questa edizione sarà tenuto a fare una nomination per la curatela del prossimo anno, da cui scaturirà poi il terzo e ultimo team curatoriale. La presente mostra va quindi vista, al di là e oltre il tema, come un’interessante approfondimento a sguardi molteplici del panorama artistico nazionale – principalmente recente ma con puntate a lavori di una ventina di anni fa – con qualche affondo indietro nel tempo di diversi decenni per le opere di Schifano, Carlo Zauli e Thea Vallé.

Non potendo comprendere chi ha scelto cosa, occorre un taglio decisamente soggettivo per parlare delle opere, per cui ci si limita a recitare nomi come un mantra rassicurante a partire dal più che noto Alessandro Pessoli che ha il rafforzativo della nascita a Cervia: la sua Assunzione della figura interseca faticosamente il tema della mostra ma è un lavoro potente che si colloca all’interno di una poetica sperimentata in grado di mescolare le stratificazioni iconografiche nel tempo, la frammentarietà del visibile e la crasi di suggestioni che possono provenire indifferentemente dalla realtà, dal fumetto, dal cinema o da internet.

Rimanendo nell’ambito della pittura, le tele di Giovanni Copelli sembrano estratte dai racconti di Tondelli in cui si alternano righe di coca, attrazioni fatali fra corpi maschili e spuntini ai bar, in una consequienzalità narrativa che spinge la descrizione quasi fotografica del reale – siano oggetti o persone – su posizioni di marginalità. Alludono a un’intimità potentemente evocativa le grandi tele di Rudy Cremonini che vanno lette nella sequenza di un trittico nella messa in scena del sesso e desiderio senza aver bisogno di ostentare nulla: basta la tapparella abbassata nella tela al centro per far cogliere i respiri.

Decisamente critica sul tema della mostra è la serie delle telette di Vedovamazzei, che ricorda involontariamente le cicche da masticare attaccate sul corpo della Venus nelle performance e fotografie di Hannah Wilke. Lo spregio sul corpo dell’artista americana diventa qui un gesto irriverente sull’immagine dipinta del mare al limite fra disprezzo dello stereotipo e del soggetto reale. Seguono le figure ibride di Flaminia Veronesi, i cuori pop a stelle e strisce di Schifano, le immagini volutamente regressive di Thomas Berra che anticipano l’inquietudine dei soggetti dipinti da Martina Bruni.

Questa sensazione si amplifica nel grande lavoro a parete di Thomas Braida, una sorta di open source dell’orrore in versione bikini, abitato da Giuditte mitologiche e figure allucinate. Più chiaro il ritmo del quotidiano nei calendari di Pierluigi Scandiuzzi, che dipinge gli appuntamenti dei mesi estivi fra mostre, vacanze e visite in carcere. La sua versione iconica del Calippo – simbolo estivo per antonomasia – fa il paio con la versione pop dei fazzolettini Tempo di Andrea Renzini. In mostra un numerose di sculture in ceramica e in bronzo riprende il tema della mostra: ci sono le conchiglie e formazioni fossili antropomorfe di Christian Holstad, le spugne delicate di Lucia Cristiani e l’avviticchiamento di forme umane negli Scambisti smaltati di Davide Monaldi. Si tratta di lavori che in qualche modo entrano nell’area di una visione critica collaterale a cui si allinea il Mare dei poveri di Ettore Favini, un allestimento in cui il telo da mare appoggiato su un lettino da spiaggia riprende uno scorcio paesaggistico di uno dei canali che attraversano la pineta romagnola.

L’occhio fotografico di Yuri Ancarani è invece più spietato nel ricordare una Pellestrina lagunare, che come in altre opere del filmmaker e artista si posiziona fra due mondi, qui tra il paesaggio naturale e i ricami meccanici di Marghera. La chiusura di questa neverending summer sta fra l’allestimento fulmineo (2017) di Patrick Tuttofuoco – che sovrasta l’intera mostra catturando i sensi dei turisti e visitatori – e il dito medio alzato (quello di un piede, però) di Leonardo Pivi che utilizza il suo usuale registro ironico per posizionare lo sguardo all’esterno, parodiando Cattelan e Jago in un esemplare di grande destrezza esecutiva. Nel mezzo, fra questi due estremi, c’è l’opera in apertura di mostra, quella bicicletta da bambino, rossa, di seconda mano, col sellino personalizzato, realizzata da David Casini, che lega il tema della mostra all’infanzia, quella delle giornate in riviera, di lunghezza infinita.

 

Endless Summer – Cervia, Magazzino del Sale. Fino a domenica 22 giugno.

Orari: giovedì 12 e venerdì 13: 19-23, sabato: 17-23, domenica 15: 10-13 e 17-22, martedì 17 e mercoledì 18: 20- 22, giovedì 19 e venerdì 20: 19- 23, sabato 21: 17- 23, domenica 22: 10-13 e 17-22.
Ingresso gratuito

Un nuovo appuntamento in bici sugli argini per raccontare le “Storie di Fiume”

Un percorso di 26 chilometri disegnato nel triangolo tra i fiumi Montone e Ronco, con un vertice a Punta Galletti, a ridosso del centro di Ravenna: Trail Romagna e Fiab propongono un nuovo appuntamento sugli “argini in bicicletta” per raccontare le Storie di fiume, in un fazzoletto di terra ricco di testimonianze storiche e teatro della sanguinosa battaglia di Ravenna.

L’appuntamento è domenica 22 giugno, con partenza alle 10 dallo Chalet dei Giardini Pubblici di Ravenna. A condurre la pedalata, gli studiosi Osiride Guerrini e Giovanni Fanti. L’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria a Trail Romagna.

Storie di Fiume è una lunga serie di attività disseminate lungo il corso del Ronco-Bidente, dalla sorgente alla foce, che hanno come fine ultimo quello di contribuire alla conoscenza del tessuto idrogeologico, passo obbligatorio nella ricostruzione del rapporto uomo-fiume profondamente deteriorato dalle vicende catastrofiche del recente passato.

La Pubblica Assistenza fornisce il mezzo con i soccorritori nel servizio del 118: «Equipaggi qualificati e formati»

«Il personale della Pubblica Assistenza che opera sulle ambulanze non è meno qualificato del personale dell’Ausl e non è un pericolo per la collettività». Sono le parole di Matteo Manca, presidente dell’associazione Pubblica Assistenza di Ravenna, realtà del volontariato accreditata con il sistema sanitario, la più grande della provincia con circa 150 volontari e 22 dipendenti che sono quasi tutti autisti.

L’intervento di Manca si inserisce nel dibattito sollevato dalle perplessità dei sindacati dopo che l’Ausl Romagna ha deciso di impiegare quattro ambulanze del 118 (di cui una in provincia di Ravenna) senza infermieri a bordo per fronteggiare la carenza di personale estiva.

«Per come è stata veicolata l’informazione dai sindacati – dice Manca – si ingenera la percezione che Ausl Romagna abbia affidato il servizio a volontari che, di giorno svolgono la loro professione, mentre di sera indossano i panni del “soccorritore” avventurandosi in un servizio di cui sono privi di competenza. Invece si tratta di profili qualificati e specializzati. Solo, infatti, dopo un lungo percorso di formazione, i cui caratteri sono stabiliti da legge regionale, si giunge all’abilitazione a svolgere servizi di trasporto primario. A ciò si aggiunga inoltre che, annualmente, i dipendenti di enti accreditati sono tenuti a un rigido e continuo aggiornamento per il mantenimento delle quali che».

Manca descrive nei dettagli il percorso formativo del soccorritore. Il primo step è un corso di cento ore, tre sere a settimana per tre mesi, con addestramento in ambulanza per ottenere l’abilitazione minima: «Le cento ore sono una scelta della Pubblica Assistenza di Ravenna, per legge ne basterebbero 40 e altrove le fanno bastare». Per i servizi in emergenza servono altre 36 ore di corso dopo un anno di esperienza operativa.

«Ho trovato scorretto leggere delle dichiarazioni di politici e di sindacati che dipingevano il ruolo del soccorritore come qualcuno improvvisato senza competenze. Non sono persone che hanno le nozioni cliniche di un infermiere, ma hanno le conoscenze per determinati interventi e sono quelli su cui vengono impiegati».

Manca è entrato nel consiglio direttivo della Pubblica Assistenza nel 2011 e dal mese scorso è diventato presidente. Il tema centrale del mandato sarà la difficoltà di reperire volontari: «L’età del pensionamento si è alzata e ora chi va in pensione non ha la voglia di dedicarsi agli altri. Per i più giovani è aumentata la percentuale di chi prosegue gli studi e ha meno tempo libero. In generale credo che sia un atteggiamento diffuso nella società: meno voglia di assumersi impegni extra e più voglia di gestire liberamente il proprio tempo libero. Il prossimo anno porteremo dei progetti nelle scuole per cercare di rilanciare il valore del volontariato».

Scuola, si torna in classe lunedì 15 settembre. L’ultima giornata di lezioni il 6 giugno 2026

Suonerà la mattina di lunedì 15 settembre 2025 la campanella del rientro a scuola per gli studenti dell’Emilia-Romagna, mentre l’ultima giornata di lezioni sarà il 6 giugno 2026.
Il via libera al calendario dell’anno scolastico 2025-2026 riguarda sia le classi del primo ciclo di istruzione, cioè le scuole elementari e medie, sia quelle del secondo ciclo del sistema di istruzione, le superiori, e di quello di formazione.
Le vacanze natalizie andranno dal 24 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026, quelle pasquali dal 2 al 7 aprile 2026. Le lezioni saranno sospese, oltre che per le festività comandate, anche in occasione della commemorazione dei defunti, 2 novembre 2025.
Confermata la facoltà per le scuole dell’infanzia (3-6 anni) di anticipare la data di avvio e di posticipare quella di fine attività didattiche, con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera della Regione.

Ecco il nuovo consiglio comunale. Daniele Perini presidente, Alvaro Ancisi vice

Si è insediato il nuovo consiglio comunale di Ravenna. Rispetto alla conformazione del 2021, la ripartizione fra maggioranza e opposizione passa da 22-10 a 21-11. A differenza di quattro anni fa, però, il Pd ha ora 16 consiglieri e quindi, con l’eventuale voto del sindaco, può vantare la maggioranza senza bisogno di alleati di coalizione.

Perini
Daniele Perini

Rispetto alla composizione uscente, i volti nuovi sono 15 su 32, ma alcuni di loro hanno già occupato quelle poltrone in passato. L’effettiva composizione è diversa dal risultato uscito dalle urne per via degli incarichi in giunta a diversi eletti e a un paio di defezioni. Sono infatti ben sei gli eletti che hanno rinunciato al posto nell’assemblea di Palazzo Merlato per diventare assessori. Nel Pd si tratta di Fabio Sbaraglia e Massimo Cameliani, i due più votati, Federica Moschini (arrivata quarta) e Francesca Impellizzeri, arrivata ottava per preferenze e probabilmente preferita in giunta a chi la precede per ragioni di collocamento politico e di genere (prima di lei infatti ci sono altre due donne ma non della stessa area Pd e il più votato degli ex Coraggiosa è un uomo, Luca Cortesi, diventato nuovo capogruppo dei Dem). Rinuncia inoltre all’incarico l’ex assessora Federica Del Conte, arrivata terza nel Pd e quasi certamente destinata al gabinetto del sindaco. Questo fa sì che entrino in consiglio i primi cinque dei non eletti del Pd: Maria Grazia Natali, Federica Savini, Guido Fabbri, Stefania Beccari e Fabio Bazzocchi. I cinque completano la squadra di 16 componenti del Pd.

Secondo gruppo per numero di consiglieri è quello di Fratelli d’Italia con sei seggi (cinque eletti e il candidato sindaco Nicola Grandi, diventato capogruppo; nel 2021 erano tre in totale), seguito da Lega-Lpr-Pdf con due consiglieri (entrambi di Lista per Ravenna, facendo sì di fatto non ci siano più esponenti in quota Lega).

Seguono altri otto gruppi con un solo consigliere di cui tre sono di opposizione: Forza Italia, La Pigna e Viva Ravenna (e tutti e tre confermano i consiglieri uscenti).

In maggioranza abbiamo invece il M5Stelle dove il più votato, Giancarlo Schiano, entra in giunta lasciando il posto al secondo Igor Gallonetto (che è l’ex assessore), così come accade per Progetto Ravenna (Chiara Francesconi in assise al posto di Barbara Monti).

Anche il più votato del Pri, l’ex vicesindaco Giannantonio Mingozzi, rinuncia e lascia subentrare il secondo per preferenze, Andrea Vasi.

Il più votato di Ama Ravenna, in maggioranza, Daniele Perini è invece stato eletto alla presidenza del consiglio (carica quanto mai ambita anche perché è l’unica dei 32 membri che prevede un’indennità pari a quella di un assessore, 6.624 euro lordi al mese). Vice è stato scelto il decano dell’opposizione Alvaro Ancisi, provocando già la prima spaccatura nell’opposizione, con Veronica Verlicchi della Pigna che ha dichiarato di non essere stata informata preventivamente della scelta e quindi di astenersi dal voto.

Nella compagine di maggioranza, l’unico candidato più votato della propria lista che resterà a fare  il consigliere semplice è Nicola Staloni di Avs.

Per i membri del consiglio c’è solo un gettone per ogni seduta in cui si è presenti. A Ravenna è 69,3 euro lordi. Un consigliere può arrivare a cinquemila euro lordi all’anno se partecipa a tutte le riunioni, circa 40.

Consiglieri di maggioranza

Partito democratico: Greta Cavallaro, Petia Di Lorenzo, Luca Cortesi, Domenico Antonio Esposito, Livia Molducci, Gianmarco Buzzi, Igor Bombardi, Idio Baldrati, Michela Venturi, Nicolò Pranzini, Fama Lo, Maria Gloria Natali (subentrata a Fabio Sbaraglia nominato assessore), Federica Savini (subentrata a Massimo Cameliani nominato assessore), Guido Fabbri (subentrato a Federica Moschini nominata assessora), Stefania Beccari (subentrata a Francesca Impellizzeri nominata assessora), Fabio Bazzocchi (subentrato a Federica Del Conte che ha rinunciato alla nomina a consigliere comunale).
Movimento 5 stelle: Igor Gallonetto (subentrato a Giancarlo Schiano nominato assessore).
Alleanza verdi sinistra: Nicola Staloni.
Partito repubblicano italiano: Andrea Vasi (subentrato a Giannantonio Mingozzi che ha rinunciato alla nomina a consigliere comunale).
Ama Ravenna: Daniele Perini.
Progetto Ravenna: Chiara Francesconi (subentrata a Barbara Monti nominata assessora).

Consiglieri di opposizione

Fratelli d’Italia: Nicola Grandi, Mauro Falco Caponegro, Patrizia Zaffagnini, Renato Esposito, Pietro Maria Moretti, Anna Adele Greco.
Forza Italia: Alberto Ancarani.
Viva Ravenna: Filippo Donati.
Lega – Popolo della famiglia – Lista per Ravenna – Ambiente e animali: Alvaro Ancisi, Gianfranco Spadoni.
La Pigna: Veronica Verlicchi

Il “Ghe Pensi Mar” torna al Polka: oltre venti appuntamenti sulla spiaggia di Marina Romea

Torna per il quarto anno consecutivo la rassegna “Ghe Pensi Mar”, cinque giorni di incontri sulla spiaggia di Marina Romea nati dalla collaborazione tra il locale milanese “GhePensiMi” e il bagno Polka. L’appuntamento è dal 25 al 29 giugno, con una rassegna trasversale tra stand up comedy, libri, sport e musica, curata da Giovanni Bagnari, Luca Restivo, Teo Russo, Marco Villa e lo staff del Polka. 

Tra gli appuntamenti più attesi (sono oltre venti quelli in calendario, tutti a ingresso gratuito) c’è il nuovo spettacolo di Valerio Lundini e i Vazzanikki, gli show di TurboPaolo e Emanuela Cappello, il talk di Venereus con Lorenzo Luporini, e il live dei Selton. 

Il festival si apre il 25 giugno (ore 20.30) con la registrazione dal vivo di una puntata di adessocapiamo, il podcast di Lorenzo Luporini (in dialogo con Venereus). A seguire, torna l’appuntamento fisso del festival con la stand-up comedy: la MarComedy vedrà sul palco: Patrizia Emma Scialpi, Xhuliano Dule, Antonio Ricatti e Angelo Amaro, per la conduzione di Edoardo Confuorto.  A chiudere il primo giorno di festival sono i Selton, con le canzoni del loro nuovo album Gringo.  

Il giovedì del Ghe Pensi Mar parte con una coppia artistica nuova di zecca: dopo anni di carriere soliste, due tra le voci più originali e intense del pop italiano di qualità hanno deciso di realizzare un album insieme: Colombre e Maria Antonietta ne parlano con Lorenzo Luporini, prima di un set acustico in cui senz’altro non mancherà il loro nuovo singolo Signorina, Buonasera. Sarà poi la volta dei libri: si comincia con Un amore di contrabbando (Mondadori), il romanzo con cui Nicola Muscas ha composto una dedica d’amore a Gigi Riva, il grande bomber dell’Italia e del Cagliari, eroe di una intera regione. Dalla Sardegna si passa all’Oriente, con La Cina è un’aragosta (Mondadori) dove Giada Tessetti racconta cosa succede in una nazione cruciale per gli equilibri geopolitici ed economici del nostro tempo. Dopo le parole, spazio alla musica: Frigo è il progetto musicale di Nicolò Briccolani, che al Bagno Polka è di casa da sempre. FRIGO porta sul palco le sue canzoni pop perfette per l’estate, in concerto con la sua band. Poi l’incontro con Auroro Borealo e il suo Il libro brutto dei libri brutti (Blackie), catalogo delle peggiori – e per questo indimenticabili produzioni letterarie degli ultimi decenni. La seconda giornata si chiude con Valerio Lundini e i Vazzanikki, in tour con un nuovo spettacolo in poche e selezionatissime date. 

Venerdì largo alla competizione alla cultura pop, con il “Ghe pensi quiz” a cura di Jacopo Cirillo. Poi la parola passerà a Alberto Bebo Guidetti (Lo Stato Sociale), alle prese con la presentazione del suo primo romanzo Con rabbia e con amore (SEM), una storia d’amore impossibile tra un magazziniere e una ragazza di ottima famiglia, che parla di disuguaglianze sociali ed economiche. Non c’è estate senza noir, ecco allora il momento di Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli con il loro libro C’ero una volta (Fandango), un’esplorazione nel mondo della ‘ndrangheta grazie ai racconti di Antonino Belnome, il calciatore-padrino diventato collaboratore di giustizia. Le luci del tramonto sono invece l’atmosfera perfetta per il mondo di Selmi: l’ex concorrente di X Factor 2023 dialoga con Lorenzo Luporini e regala al pubblico un mini-live emozionale. La serata si chiude con un ritorno alla comicità. grazie alla performance della stand up comedian Emanuela Cappello e a quella di TurboPaolo.

Come da tradizione, il sabato del Ghe Pensi Mar inizia camminando: l’Angelo dei Navigli Simone Lunghi, insieme e una guida della Cooperativa Atlantide darà vita a un’esplorazione tra mare e pineta. Partenza prevista alle 08:30 dal bar del Polka. Dopo la camminata e per tutta la giornata, le stampanti 3D del laboratorio milanese thefablab.it sforneranno formine da spiaggiaa. Per gli appassionati di letteratura, invece, lo scrittore Gianluca Morozzi terrà un Brevissimo corso di scrittura a numero chiuso.
Dal pomeriggio, Valentina Malapuella Divitini sarà a disposizione per la lettura dei tarocchi, a due anni di distanza dalla sua prima volta al festival, in occasione dell’uscita del suo libro Leggere i tarocchi (Salani). I libri sono protagonisti anche di questa giornata: Marco Maccarini presenta il suo nuovissimo Un decimo di te (Limina), in cui racconta la sua esperienza di camminatore lungo le principali vie italiane ed europee, alla ricerca della parte più profonda di sé. Dopo le storie di chi cammina, ecco quelle di chi si è chiuso in laboratorio. Da grande divulgatore di tecnologia, Massimo Temporali ha messo le proprie conoscenze al servizio del podcast Che Idea! (OnePodcast), in cui in ogni puntata racconta la storia di un’invenzione che ci ha cambiato la vita. In questo caso, Temporelli svelerà i retroscena di invenzioni a tema marittimo: chi ha inventato la crema solare, chi il salvagente o chi la Romagna? L’aperitivo sarà accompagnato dalle note de Il Mago del Gelato, una delle band più interessanti del momento, con i suoi mondi sonori ricchi di jazz, funk, afro e disco.

Per l’ultima serata del Ghe Pensi Mar, sale sul palco del festival Ester Viola: avvocata, scrittrice e collaboratrice de «Il Foglio » e «iO Donna». Viola affronterà in modo ironico e dissacrante alcuni grandi eventi di quest’anno in un viaggio attorno ai sentimenti. A seguire, una delle colonne della stand-up italiana, Saverio Raimondo, con il suo nuovo spettacolo. Tornano anche gli Shazami (Francesco Mandelli e Federico Russo), con un omaggio ai 30 anni degli Oasis. A chiudere la giornata ci pensa il produttore e polistrumentista Dumar con il suo dj set Ritmo! Ritmo!.

La giornata di chiusura del festival (domenica 29 giugno) sarà all’insegna dello sport con il secondo Torneo di Basket 3-3, targato Ghe Pensi Mar. Il torneo è aperto alle ragazze e ai ragazzi nati dal 2007 in su, con squadre composte da 3 giocatori. La musica dell’evento è affidata a Dj Filo. A seguire,aperitivo con le selezioni di Jacques Gelees. 

Nuovi controlli agli Speyer: due denunce, un divieto di accesso all’area e espulsione per un irregolare

Continuano i controlli della polizia nei giardini Speyer, area particolarmente nota per le criticità di degrado urbano e microcriminalità. Nelle giornate del 16 e 17 giugno i sopralluoghi del reparto Reparto Prevenzione Crimine Emilia-Romagna Orientale e della Polizia di Stato hanno portato all’emissione di due denunce nei confronti di un 42enne nigeriano e un 18enne tunisino, entrambe per violazione del Daspo urbano emesso dal questore Lucio Pennella.

La polizia ha inoltre disposto l’espulsione di un cittadino tunisino di 53 anni, risultato irregolare: la conseguente istruttoria dell’Ufficio Immigrazione ha convalidato il provvedimento, con l’obbligo per l’uomo di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.

Inoltre, la Divisione Anticrimine, in stretto raccordo con la Polizia Locale di Ravenna, ha avviato un’indagine che ha portato all’emanazione di un divieto di accesso all’area nei confronti di un 34enne somalo, sorpreso più volte in zona in atteggiamenti contrari alle norme del decoro urbano.

La Mille Miglia torna a Cervia per la terza tappa della corsa

La corsa è partita ieri (17 giugno) e proseguirà fino a sabato 21: sono 400 le auto d’epoca in gara per l’edizione 2025 della 1000 Miglia, storica manifestazione che ricorda la gara di velocità disputata dal 1927 al 1957.

Tra giovedì 19 e venerdì 20 la manifestazione farà tappa a Cervia e Milano Marittima, in occasione della terza tappa (l’itinerario parte infatti da Brescia per arrivare a San Lazzaro di Savena (Bologna), poi Roma, Cervia, Parma e infine Brescia).

L’arrivo della prima vettura sotto la Torre San Michele è previsto intorno alle 20.20 di giovedì. Le auto ripartiranno poi verso Parma dalle 6 di venerdì.

«La manifestazione, di straordinario valore storico, tecnico e sportivo vede ogni anno migliaia di persone che seguono il percorso con grande interesse e partecipazione – commentano dall’amministrazione comunale -. Nelle passate edizioni la 1000 Miglia ha infatti portato a Cervia un notevole flusso di pubblico sia nella giornata di arrivo delle auto, sia per la partenza, confermandosi un’ottima attrattiva a livello sportivo e turistico, grazie all’unicità delle auto in gara e all’evento senza tempo, che custodisce e tramanda la storia della Freccia Rossa».

Luca Cortesi è il nuovo capogruppo in consiglio comunale per il Pd

Il gruppo consiliare del PD ha scelto Luca Cortesi come nuovo capogruppo in Consiglio comunale: a lui il compito di coordinare l’attività dei consiglieri e di rappresentare il gruppo nella nuova legislatura guidata dal sindaco Barattoni.

«Una scelta condivisa e unanime, che conferma la volontà del gruppo di lavorare in modo coeso, valorizzando la pluralità delle esperienze e il contributo di ciascun consigliere» comunica il partito in una nota alla stampa. La nuova squadra del Pd si presenta rinnovata, con 9 consiglieri al primo mandato su 16 eletti: «Un gruppo eterogeneo per età, formazione e percorso professionale, in cui trovano spazio 3 under 30, amministratori con esperienza, professionisti, operatori del sociale, del mondo della scuola, del lavoro, della cultura e della sanità. Un patrimonio prezioso di competenze e sensibilità diverse, radicato nelle frazioni della città e pronto a mettersi al servizio della comunità» continuano dal partito.

Il capogruppo Cortesi, di 44 anni, è docente lettere nelle scuole superiori e attivista per i diritti umani, tra politiche culturali, diritto alla casa, inclusione, mobilità e sostenibilità ambientale. A seguito della nomina, il segretario comunale del Partito Democratico Lorenzo Margotti ha condiviso le proprie congratulazioni al nuovo capogruppo: «Esprimo grande soddisfazione per la scelta di Luca Cortesi, indicato dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Ritengo che potrà svolgere al meglio questo ruolo, grazie alla stima di cui gode e alla sua capacità di coinvolgere e dialogare con tutta la squadra. Sono certo che saprà collaborare in modo costruttivo sia con gli alleati che con le opposizioni. Auguro a lui e a tutto il gruppo un buon lavoro.»
Nei prossimi giorni, il gruppo lavorerà alla definizione dell’attività consiliare e alla costruzione di un’agenda «che metta al centro le priorità della città, con uno sguardo attento alla partecipazione, alla coesione sociale e alla sostenibilità».

A Palazzo Rasponi la pittura ravennate dell’800 e ‘900 “Tra sogno e natura”

Oltre 60 opere per ripercorrere e omaggiare la storia di alcune delle figure principali della scena artistica ravennate, e in parte romagnola, tra la fine dell’800 e la prima parte del 900. Domenico Miserocchi, Arturo Moradei, Vittorio e Alessandro Guaccimanni, Enrico Piazza e Angelo Torchi, sono solo alcuni dei protagonisti selezionati da Paolo Triosci e Giorgio Costa per la mostra “Tra sogno e natura”, allestita a Palazzo Rasponi dalle Teste dal 19 giugno al 20 luglio.

L’inaugurazione è in programma per giovedì 19 alle 18.30. Giovedì 26 invece, alle 18, sarà possibile assistere a un incontro con il professore Claudio Widamann per parlare di ” Il Don Chisciotte di Cervantes e il pittore Miserocchi

Tra le opere in mostra infatti, (molte delle quali mai esposte in precedenza e relative ad un periodo particolarmente felice per valore degli artisti e qualità pittorica), spicca il grande dipinto Don Chisciotte di Domenico Miserocchi, potente immagine che apre idealmente il percorso in relazione con l’atto finale della Trilogia “Don Chisciotte ad ardere” di Albe-Ravenna Teatro per Ravenna Festival.

Il Don Chisciotte, esposto in mostra e custodito in una collezione privata dopo essere stato intercettato sul mercato antiquario, rappresenta un unicum nel percorso pittorico dell’autore, solitamente confinato al ritratto e alla pittura del paesaggio ravennate. In questo lavoro, infatti, non datato ma collocabile all’inizio del Novecento nel pieno della sua maturità e prima del decadimento psichico, mette in campo una inattesa conoscenza dell’opera letteraria di Cervantes e “filtra” l’interesse sia per il ritratto sia per il paesaggio che, proprio grazie alla lezione di Fattori, diventerà poi prioritario.

Tra i tratti distintivi della mostra anche le pinete, piallasse, i sentieri di Alessandro Guaccimanni, contraddistinti non dalla forza del sogno (o da quella del segno, soprattutto grafico, come nel caso del fratello Vittorio) ma dalla modernità e dalla fatica dell’uomo al lavoro. Infine, integra l’esposizione un percorso dedicato a grafica, acqueforti e litografie, che offrono alcuni spunti del lavoro di Vittorio Guaccimanni, Giovanni Minguzzi e Gaspare Gambi

A promuovere il progetto, a ingresso gratuito, una collaborazione tra comune, Mar, La Cassa e la Fondazione della Cassa di Risparmio, Ravenna Teatro e Ravenna Festival.

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi