mercoledì
24 Dicembre 2025

E- Work Faenza perde il big match sulla sirena: trionfa Umbertide in rimonta per 58-56

Questa volta il rush finale non sorride all’E-work Faenza, che perde 58-56 nel big-match contro Umbertide. In Umbria la partita è stata nervosa quanto equilibrata. Prima della palla a due, erano due delle tre squadre del campionato a punteggio pieno. A prevalere è stata Umbertide, con qualche rammarico per Faenza, che poteva gestire meglio gli ultimi possessi. La squadra di coach Seletti avrà la possibilità di rifarsi domenica 9 novembre (ore 18), al Pala Bubani, contro Treviso.

In avvio le padrone di casa di Umbertide partono meglio, spinte da Sorrentino e Gianangeli, e chiudono il primo quarto avanti 15-7. Nel secondo periodo l’E-Work alza l’intensità difensiva e trova buone soluzioni con Bazan, Onnela e Brzonova. Faenza rimonta fino al sorpasso nel finale di quarto grazie a Georgieva (27-28), ma il canestro di Sorrentino fissa il 29-28 all’intervallo. La ripresa è equilibrata, con continui cambi al comando. Brzonova e Onnela mantengono avanti Faenza (31-34), ma Umbertide risponde con Baldi e Sorrentino, chiudendo il terzo periodo sul 44-42. Nell’ultimo quarto Faenza si affida a Zanetti, protagonista con punti pesanti e liberi che valgono il 49-52. Le romagnole arrivano anche a +4 (51-55), ma non riescono a chiudere il match. Nel finale Amatori e Tomasoni riportano Umbertide a contatto (54-55), poi Sorrentino segna il canestro del 56-56 a 14 secondi dal termine. Sul possesso decisivo, la pressione difensiva costringe Faenza alla palla persa e Baldi realizza il tiro della vittoria, fissando il punteggio sul 58-56.

PALL. UMBERTIDE: Del Sole 2, Mascetti ne, Postigo Lopez ne, Bartolini, Sorrentino 19, Tomasoni 3, Giuliobello ne, Gianangeli 12, Paolocci 2, Valeri ne, Baldi 12, Amatori 8. Allenatore: Michele Staccini

E-WORK FAENZA: Brzonova 8, Bazan 9, Ciuffoli C, Nori 7, Georgieva 2, Milanovic ne, Zanetti 6, Ciuffoli E ne, Cappellotto 3, Guzzoni, Onnela 21. Allenatore: Paolo Seletti

Faenza stravince in casa, mentre continua il momento negativo di Ravenna

Gioie e dolori durante la nona giornata di campionato. Tema Sinergie ritrova la vittoria, e lo fa nel proprio fortino: un Pala Cattani che ha visto trionfare i Blacks per quattro volte su quattro in questa stagione. 100-81 contro Nocera con tanto di sei uomini in doppia cifra. Prosegue invece il momento difficile per l’Orasì Ravenna. Domenica è arrivata un’altra sconfitta (per 84-76), questa volta per mano della Luiss Roma, l’unica squadra ancora imbattuta nel campionato nazionale di serie B.

 

Che fosse una giornata positiva al tiro per la Tema Sinergie Faenza lo si vede subito, perché il canestro arriva con grande facilità da tutte le posizioni. Il 30-23 di fine primo quarto diventa 57-46 all’intervallo grazie anche al 9/16 da tre, ma da sottolineare c’è la grande reazione nel finale di secondo quarto. Nocera approfitta di alcuni errori difensivi e si porta sotto 46-49 e in meno di un minuto Santiangeli e Stefanini chiudono un break di 8-0 per il +11 del riposo, con una tripla a testa.

Il secondo tempo parte con un 6-0 (52-57) per gli ospiti, ma Pansa sveglia i suoi che rientrano in campo a tutto gas. L’attacco ritorna a girare a mille e al 30’ la Tema Sinergie conduce 78-63 con un canestro di Santiangeli allo scadere arrivato da una palla recuperata. La ciliegina sulla torta faentina la mette Fragonara con la tripla dell’81-63 al 32’, chiudendo i giochi. Negli ultimi otto minuti i Raggisolaris gestiscono, toccano il +26 e danno spazio ai giovani dell’Academy chiudendo la partita sul 100 a 81.

TEMA SINERGIE FAENZA: Camparevic, Bianchi, Rinaldin 2, Stefanini 5, Mbacke 12, Vettori 18, Van Ounsem 19, Longo 4, Fragonara 13, Aromando, Santiangeli 17, Fumagalli 10. All.: Pansa

POWER NOCERA: Donadio 16, Misolic 17, Czerapowicz 2, Soliani, Matrone ne, Nonkovic 10, Truglio 6, Guastamacchia 14, Ferraro ne, Cappelletti 16. All.: Sanfilippo

A Roma, avvio intenso per la Luiss, trascinata da Graziano autore di cinque punti consecutivi, che permette ai padroni di casa di chiudere il primo quarto avanti 26-20. L’Orasì Ravenna resta comunque agganciata grazie alle iniziative di Dron e Feliciangeli. Nel secondo periodo l’OraSì reagisce: Jakstas trova canestri importanti sotto misura e Brigato colpisce dall’arco. Pasqualin risponde con la tripla del +9, ma la squadra di coach Auletta riduce lo svantaggio e va al riposo lungo sul 41-37.

Nella ripresa Ravenna parte con decisione: Dron realizza da tre e i giallorossi trovano la parità a quota 46. Il terzo quarto procede su ritmi più controllati, con la Luiss che mantiene il vantaggio grazie alla precisione dall’arco e alla tripla di Fernandez, chiudendo il periodo sul 66-56. Nell’ultimo quarto l’OraSì tenta la rimonta con le triple di Brigato e Paolin che riportano il punteggio sul 75-73. La Luiss però risponde con un mini-break decisivo, sfruttando l’esperienza nei possessi finali e fissando il risultato sull’84-76.

Luiss Roma: Casella 2, Orsano 0, Salvioni 15, Graziano 19, Pasqualin 3, Fernandez 22, Falluca 0, Ferrara 0, Cucci 10, Jovovic 2, Sylla 2, Atamah 9.

OraSì Basket Ravenna: Naoni (n.e), Feliciangeli 6, Morena 1, Ghigo 2, Cena 0, Paiano 3, Paolin 19, Dron 15, Brigato 13, Jakstas 17.

La prossima giornata di domenica 9 novembre vedrà Faenza (ora in sesta posizione) impegnata in trasferta a Carrara, contro l’abbordabile Quarrata. Ravenna (dodicesima) ha necessariamente bisogno di punti e li cercherà al Pala Costa contro Chiusi. Il club di viale della Lirica ha aperto una promozione legata alla maratona, consultabile al seguente link https://www.basketravenna.it/2025/11/04/lorasi-basket-ravenna-omaggia-la-maratona-di-ravenna-ingresso-ridotto-per-tutti-i-partecipanti/

Postina aggredita da un cane in via Marabina: sanzionato il padrone

Intorno alle ore 12 di martedì 4 novembre, in via Marabina, una postina di 60 anni è stata aggredita da un cane mentre stava consegnando la corrispondenza. La donna, invitata ad entrare nel cortile di un’abitazione per effettuare la consegna, è stata improvvisamente raggiunta da un American Staffordshire maschio di cinque anni che l’ha travolta facendola cadere a terra. Nel tentativo di difendersi, la postina ha riportato alcuni graffi e una lieve ferita a una mano a seguito di un morso del cane. Visibilmente scossa, è stata soccorsa dal 118, allertato immediatamente dal proprietario del cane.

Sul posto è intervenuta anche una pattuglia della Polizia Locale – Ufficio Ambiente e Benessere Animale, che ha eseguito gli accertamenti di rito. Dalle verifiche è emerso che l’animale era regolarmente iscritto all’anagrafe canina e non aveva mai mostrato in precedenza comportamenti aggressivi. Saranno comunque disposti i controlli veterinari previsti in questi casi. Il proprietario del cane, che non è riuscito a mantenerne il controllo al momento dell’aggressione, sarà sanzionato per omessa custodia ai sensi del regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali.

Carnicella: «Non mi dimetto. Le associazioni femministe gonfiano il problema per propaganda»

Nicola Carnicella non ha intenzione di dimettersi dal consiglio territoriale di Piangipane dopo le sue parole scritte su Facebook che hanno scatenato una serie di reazioni indignate dalla politica e dall’attivismo locali. Il 43enne, vicepresidente di una delle dieci circoscrizioni del comune di Ravenna dove entrò nel 2022 in quota Lista per Ravenna con cui è stato anche candidato alle Comunali di maggio 2025 (conquistando 14 preferenze), ha commentato così un calendario di iniziative della Romagna faentina contro la violenza alle donne sotto a un post della pagina Facebook di Ravenna&Dintorni (vedi in fondo alla pagina): «Nelle rispettive giornate sarà necessario un corteo per umiliarle, in modo che le lamentele prendano un senso. La violenza sulle donne è sopravvalutata, è un business». In un commento immediatamente successivo ha poi riportato un riferimento al tema noto come “false denunce per violenza”.

Lungo l’elenco, a cominciare dai sindaci di Faenza e Ravenna, di chi ha condannato quelle parole. In molti hanno chiesto che Carnicella faccia un passo indietro e lasci la poltrona, di certo marginale nel peso istituzionale locale, ma pur sempre un incarico pubblico. Nessuna rinuncia: «Alla fine di maggio scorso ho comunicato a Alvaro Ancisi (il leader di Lpr, ndr) che sarei rimasto fino alla fine del mandato. Il mandato scadrà a maggio 2026 e intendo mantenere la mia parola perché non sono un quaquaraquà». Ancisi si era limitato a dire che Carnicella aveva annunciato la sua volontà di uscire da Lpr, ma al momento resta formalmente in carica per la lista civica.

Ora che si trova al centro delle polemiche, Carnicella lamenta che nessuno degli esponenti politici intervenuti abbia posto attenzione sul tema delle “false denunce” che il consigliere considera il fulcro dei suoi commenti. Difficile ottenere riflessioni nel merito se si propone “un corteo di umiliazione”. Ma il consigliere di Lpr non ritratta: «Innanzitutto il mio riferimento non era a tutte le donne – ci tiene a precisare –, ma solo verso quelle associazioni femministe che straparlano dell’argomento gonfiando i numeri e frignano per pura propaganda e continuare ad avere finanziamenti. Resto convinto che ci siano delle lamentele sovradimensionate rispetto al fenomeno della violenza e da qui si capisce il senso del mio commento. Se viene estrapolato dal contesto sembra diverso».

Il consigliere territoriale prova anche a ridurre la portata pubblica dei social network, trascurandone il ruolo di piazza pubblica ormai consolidato: «Quando si parla su Facebook mi pare comprensibile tenere un linguaggio meno formale rispetto a dichiarazioni in contesti ufficiali o in luoghi pubblici. Chiunque su Facebook si esprime con un tono più colloquiale».

Il 43enne preannuncia che sta raccogliendo un aggiornamento dei dati statistici sul fenomeno delle false denunce, tema cui è particolarmente legato da sempre: «L’ho portato in consiglio territoriale ma è stato ignorato». L’aggiornamento presto sarà reso pubblico, per un’operazione trasparenza: «I dati ci sono, le percentuali di false denunce sono alte. Sono convinto che la violenza non abbia genere e vadano riviste convenzioni e finanziamenti della gestione dei centri di accoglienza. Le associazioni femministe rappresentano solo una parte del movimento femminista».

Bonifica di ordigni bellici vicino ai binari, niente treni tra Castel Bolognese e Russi

Sabato 8 e domenica 9 novembre, su ordinanza della Prefettura, il traffico ferroviario sulla linea Bologna-Ravenna sarà sospeso nella tratta Castel Bolognese-Russi, per consentire operazioni di bonifica di ordigni bellici in prossimità dei binari. La durata del provvedimento potrà variare in relazione all’effettiva ultimazione dell’intervento.

I collegamenti Bologna-Ravenna saranno deviati via Faenza-Russi, mentre la tratta Castel Bolognese-Solarolo-Lugo-Russi sarà servita da autobus, con orari compatibili con l’arrivo o il proseguimento del viaggio in treno. Sarà potenziata l’assistenza clienti nelle stazioni di Castel Bolognese e Russi.

Quattordici nuovi Cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana – FOTO

Il prefetto Raffaele Ricciardi – nell’ambito della tradizionale cerimonia di commemorazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – ha consegnato in piazza del Popolo le onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite del Presidente della Repubblica a cittadini della provincia di Ravenna che si sono distinti per particolari meriti verso la comunità e le istituzioni.

Si tratta di quattordici Cavalieri (Rodolfo Anastasi, Gianluca Benzoni, Alessandro Bondi, Pietro Castellana, Enrico Fedele, Fabrizio Galavotti, Domenico Grillo, Lorenzo Luperto, Attilio Mazzini, Claudio Motta, Cesare Montanari, Matteo Raggi, Marcello Savini e Gianni Tornese); quattro Ufficiali (Antonino Di Naso, Paola Liaci, Lorenzo Merola e Simone Ricci); un Commendatore (Nicola Sbrizzi).

La gallery fotografica è di Massimo Argnani.

La cugina di Laura Pausini: «Parentela solo sulla carta, non li voglio al funerale di mio padre»

Laura e la sua famiglia, parenti «solo sulla carta». La tragedia di Ettore Pausini, zio di Laura Pausini, travolto e ucciso domenica scorsa, mentre andava in bicicletta, per opera di un pirata della strada, ha fatto emergere vecchi rancori familiari. La figlia della vittima, Sabrina Pausini, nonché cugina di primo grado della famosa cantante, ha infatti affidato ieri sera, lunedì 3 novembre, ai social un amaro post (poi cancellato), quando la notizia della morte del padre si era ormai diffusa, diventata virale e rimbalzata sulle cronache nazionali proprio per quel legame di parentela famoso. «Ai giornalisti che hanno sottolineato la parentela – ha infatti scritto su Facebook – sottolineo che è solo sulla carta, perché a quella parte di parentado non è mai fregato nulla di me e di mio padre. E io non li voglio al funerale, io non sono come loro e tali valori me li ha insegnati proprio mio padre. Chissà che per una volta i giornali facciano informazione corretta».

Tanto rancore, motivato anche dal dolore del momento, lo ha rivolto poi al pirata della strada, che si è consegnato alla polizia locale 24 ore dopo l’incidente: «Era mio padre, e me l’hanno ammazzato così, voglio vederlo in faccia quell’assassino».

La donna, di professione ingegnere ambientale, vive ora a Trento ed è arrivata a Bologna appena saputo della morte del padre. (fonte Dire.it)

Nello zaino nascondeva trapano, flessibile e avvitatore: aggredisce i carabinieri e finisce in manette

Violazione di domicilio, violenza, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di chiave alterate e grimaldelli: questi i capi d’accusa con cui è stato arrestato un 43enne di Massa Lombarda, dopo una segnalazione avvenuta nella notte tra ieri e oggi (4 novembre).

Durante la notte, il comando di Ravenna riceve una segnalazione di alcuni movimenti sospetti in un’abitazione di via Faentina, che avevano provocato anche l’attivazione di un allarme. I militari hanno quindi inviato sul posto due “gazzelle” già in zona, incaricate di ispezionare le vie limitrofe alla segnalazione. In una di queste, è stato individuato un individuo che, alla vista dei carabinieri, avrebbe abbandonato in strada uno zaino pieno di “attrezzi del mestiere” come trapano, avvitatore e flex a batteria.

Inutile il tentativo di fuga: l’uomo è stato prontamente raggiunto dai militari e, nonostante i tentativi di violenza e resistenza, è stato bloccato, messo in sicurezza e accompagnato negli uffici di via Pertini per dichiararne lo stato di arresto. L’identificazione ha permesso di risalire alle generalità del soggetto, un 43enne straniero già noto alle forze dell’ordine.

Dopo una notte trascorsa in caserma, questa mattina si è presentato davanti al giudice del tribunale di Ravenna, che ne ha convalidato l’arresto disponendo nei suoi confronti l’obbligo di dimora nel Comune di Massa Lombarda con divieto di uscire dal domicilio dalle ore venti alle otto.

Serie A1: Notte fonda Zavaglia, perde in casa ed ora è ad un passo dai playout

La provincia di Ravenna viaggia a due velocità opposte nella serie A1 di Tennis. Mentre Massa Lombarda domina il proprio girone e raggiunge un’incredibile playoff con una giornta di anticipo (vedi articolo), il Circolo Tennis Zavaglia incassa una netta sconfitta per 5-1 in casa contro il Tennis Club Italia di Forte dei Marmi. La realtà della “Darsena” ora è ad un passo dai playout, utili per mantenere la categoria.

Già sulla carta si prospettava un match complicato per il team romagnolo, battuto anche all’andata dai toscani, ma oltre alle difficoltà tecniche si è aggiunta l’assenza in casa ravennate di Carlo Alberto Caniato, impegnato in Portogallo. L’unico punto per il Ct Zavaglia porta la firma del cervese Daniel Bagnolini, autore di un grandissimo campionato, che ha battuto 6-2, 6-2 Marco Furlanetto, poi solo sconfitte: Daniele Rapagnetta-Luigi Valletta 6-1, 6-3, Stefano Travaglia-Nerman Fatic 6-3, 6-2, Giulio Perego-Niccolò Satta 6-4, 7-5. Doppi: Furlanetto-Perego b. Valletta-Satta 6-3, 6-4, Travagli-Lukas Rosol b. Fatic-Bagnolini 6-1, 6-2.

Domenica 9 novembre il Ct Zavaglia (dalle 10) affronterà la trasferta sui campi dello Sporting Club Selva Alta di Vigevano, già qualificato per i play-off, squadra dominatrice del girone. In caso di vittoria il Ct Zavaglia avrebbe ancora qualche residua chance di conquistare il secondo posto nel girone che vorrebbe dire salvezza senza passare dai play-out.

Classifica girone 4: Sc Selva Alta 11, Tc Italia Forte dei Marmi 7, Tc Comunali Vicenza e Ct Zavaglia 4

I cori razzisti dei tifosi ascolani finiscono nella relazione della procura federale

I componenti della procura federale presenti al Benelli in occasione di Ravenna-Ascoli (il big match del girone B del campionato nazionale di calcio di serie C, vinto dai giallorossi allo scadere) nella loro relazione hanno riscontrato violazioni alla norma dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva. Lo certifica l’ultimo comunicato del giudice sportivo della Serie C. Si tratta dell’articolo che tratta gli insulti “per motivi di razza, colore, religione,  lingua,  sesso,  nazionalità,  origine  anche  etnica,  condizione  personale  o  sociale”.

Il riferimento è ovviamente ai cori razzisti partiti da un gruppo di tifosi dell’Ascoli a fine partita, quando in campo erano rimasti – impegnati in un breve allenamento – solo i calciatori del Ravenna che avevano giocato meno, tra cui il match-winner Okaka, nel mirino dei razzisti insieme a Zagre e, pochi minuti prima, anche Tenkorang.

Alla luce della relazione citata, il Giudice Sportivo – si legge nel comunicato ufficiale – invita la stessa procura federale «a effettuare, nel più breve tempo possibile, accertamenti in ordine alla individuazione del Settore o dei Settori occupati nelle gare casalinghe dai tifosi della società Ascoli presenti alla gara in oggetto e posizionati nel Settore denominato Curva Sud Ospiti». In parole povere, il giudice sportivo chiede l’individuazione dei tifosi presenti al Benelli, resa più semplice dal fatto che era una trasferta riservata solo ai possessori di “fidelity card”. Nel comunicato non è fatto cenno alla sanzione ma, considerando altri casi simili, l’Ascoli rischia la chiusura di un settore del proprio stadio (presumibilmente la curva) in occasione di una o più gare casalinghe.

Nello stesso referto, è comunicata anche una sanzione di mille euro a carico del Ravenna perché i tifosi giallorossi avrebbero lanciato, durante la gara, «una bottiglietta di plastica e trentadue bicchieri di plastica contenenti liquido, nel recinto di gioco, senza conseguenze».

Maratona di Ravenna: info utili su strade chiuse, divieti di sosta, modifiche al trasporto pubblico

Per consentire lo svolgimento dell’edizione 2025 della Maratona di Ravenna città d’arte e delle podistiche collegate (la “Consar Ravenna Half Marathon 21K” e la “Martini Good Morning Ravenna 10K”) in programma domenica 9 novembre, saranno istituite diverse modifiche alla viabilità e alla sosta, già a partire da sabato 8 (alcune modifiche sono in vigore dai giorni scorsi).

Le strade chiuse saranno:

  • dalle 14:30 dell’8 novembre alle 21 del 9 novembre via di Roma (nel tratto compreso fra via G. Guaccimanni e viale S. Baldini)
  • dalle 8 del 5 alle 21 dell’11 novembre piazzale F. Segurini
  • dalle 6 alle 21 del 9 novembre viale S. Baldini, via Cesarea (nel tratto compreso fra viale S. Baldini e via R. Serra) e via G. Alberoni (nel tratto compreso fra viale S. Baldini e via di Roma)
  • dalle 6 fino a cessate esigenze (ore 16 circa) del 9 novembre tratto stradale di collegamento fra via destra Canale Molinetto e via Sinistra Canale Molinetto (antistante al Vivaio Siboni)
  • dalle 7 fino a cessate esigenze (ore 16 circa) del 9 novembre via della Darsena (nel tratto compreso fra via dell’Antico Squero e via Candiano)
  • dalle 8 fino a cessate esigenze (ore 16 circa) del 9 novembre tutto il percorso di gara con alcune eccezioni: il centro storico (eccetto via di Roma e zona giardini pubblici), la zona di via delle Industrie/Parco Teodorico, via Chiavica Romea e la zona del quartiere San Giuseppe saranno riaperte orientativamente alle 13 circa; le strade di Ponte Nuovo e Classe saranno riaperte orientativamente alle 14 circa; le restanti strade saranno riaperte mano a mano che si libereranno
  • Dalle 19 dell’8 novembre alle 21 del 9 novembre Darsena di città costituita da via L. Cavalcoli, via A. Boldrini, via D’Alaggio, largo della Polizia municipale e provinciale, largo R. Baldini, rotonda W. Sabadini e via E. Manfredi

Per quanto riguarda i divieti di sosta, saranno istituiti:

  • Dalle 12 dell’8 novembre alle 21 del 9 novembre via di Roma (nel tratto compreso fra via G. Guaccimanni e viale S. Baldini); sul lato est, nel tratto compreso fra via Cerchio e l’accesso a piazzale F. Segurini, il divieto sarà in vigore dalle 8 del 6 novembre alle 21 del 10 novembre. Via delle Industrie (nell’area antistante all’uscita del percorso pedonale e ciclabile proveniente da via della Montecatini)
  • Dalle 20 dell’8 alle 21 del 9 novembre viale S. Baldini (eccetto il lato destro nel tratto compreso fra via di Roma e il civico 9, dove sarà in vigore dalle 8 del 5 alle 21 dell’11 novembre), via Cesarea (nel tratto compreso fra viale S. Baldini e via R. Serra), via G. Alberoni (nel tratto compreso fra viale S. Baldini e via di Roma), via di Roma (n. 3 stalli antistanti al civico 161), largo A. S. Tavelli, via Castel San Pietro (nel tratto compreso fra largo A. S. Tavelli e via R. Serra), via G. Argentario, via R. Serra (nel parcheggio sito al civico 68), via Pirano (nel tratto compreso fra via Cherso e via L. Cavalcoli), via S. Casadei, via delle Industrie (nel tratto compreso tra il civico 52 e via Carnaro e antistante al civico 35), piazza Caduti per la Libertà (negli stalli moto, nello stallo riservato alle donne in stato di gravidanza e in n. 1 stallo riservato ai disabili a lato del Methius Café), via Lago Maggiore (nel tratto compreso fra via Lago di Misurina e la cabina Enel), via Lago di Carezza (nel tratto compreso fra il civico 114 e via V. Patuelli)
  • Dalle 20 dell’8 alle 17 del 9 novembre piazza G. D’Annunzio (nel tratto compreso fra via N. Rondinelli e via A. De Gasperi), via della Darsena (nel tratto compreso fra il civico 22 e via Candiano), via Guidone (nel tratto compreso fra il civico 24 e piazza Caduti per la Libertà), via Pomposa (nel tratto compreso fra il civico 11 e via Aleppo), via Aleppo, via Chiavica Romea (nel tratto compreso fra via Delle Industrie e il civico 9), via Cesarea (nel tratto compreso fra via R. Serra e via V. Monti), via P. Costa (nel tratto compreso fra il civico 53 e via degli Ariani), via Carnaro (nel tratto compreso fra via Salona e via Lagosta), via Lagosta (per un tratto della lunghezza di circa 20 m. in prossimità di via Carnaro) e via Magazzini Posteriori (nel tratto in prossimità dell’intersezione con via A. Boldrini)
  • Dalle 8 del 5 alle 21 dell’11 novembre piazzale F. Segurini e viale S. Baldini (nel tratto compreso fra via Di Roma e il civico 9)

Divieti di transito e sosta nel parcheggio del Pala De Andrè:

  • Divieto di transito per tutti i veicoli nella corsia lato est adiacente al muro di cinta, limitatamente al tratto compreso fra via Destra Canale Molinetto e le biglietterie, dalle 20 del 7 novembre alle 21 del 9 novembre
  • Divieto di transito per tutti i veicoli nelle corsie lato ovest e centrali, dalle 7 del 6 novembre alle 24 del 9 novembre
  • Divieto di transito per tutti i veicoli nelle corsie lato est e centrali dalle 20 dell’8 novembre alle 21 del 9 novembre

Modifiche al servizio di trasporto pubblico
Nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 novembre le linee del trasporto pubblico che transitano nelle zone della città e del litorale interessante dal percorso di gara subiranno temporanee interruzioni o modifiche al loro percorso.

Tutte le modifiche al servizio e i percorsi utilizzati sono riportati nell’apposita pagina sul sito di Start Romagna: https://www.startromagna.it/infobus/ravenna-deviazioni-per-25-maratona-di-ravenna-citta-darte-l8-9-novembre/

Navetta gratuita per i partecipanti
Il Comune di Ravenna ha messo a disposizione dei partecipanti un servizio di navetta gratuito, svolto da Start Romagna, che effettua servizio andata e ritorno tra i parcheggi viale Pallavicini (fermata Pallavicini), viale Europa (fermata Europa) e i parcheggi di via Travaglini (fermate Sva-Dakar e Coop).

Linea Rosa: «Non tutti nelle forze dell’ordine sono formati sulla violenza»

«Forzare una donna a denunciare violenze subite non porta, nella maggior parte dei casi, buoni risultati. Peggio ancora fare denuncia al suo posto. Il percorso di uscita dal maltrattamento è fondamentalmente un percorso dentro se stesse e chiede tempo e dedizione». È la riflessione di Alessandra Bagnara, presidente dell’associazione Linea Rosa di Ravenna che si occupa di violenza di genere da più di trent’anni.
«Il consiglio che posso dare a chi vuole aiutare una donna vittima di abusi – dice Bagnara – è quello di metterla in contatto con un centro antiviolenza del territorio perché possa trovare una professionista che l’accompagni nel percorso, compresa la denuncia di quanto ha subìto».

Il tema della mancata denuncia è un aspetto cruciale. Quali ragioni frenano le donne?
«Principalmente per paura o per il timore di non essere credute. Molte ci raccontano anche di sentimenti di vergogna e sfiducia nelle forze dell’ordine o genericamente nella giustizia. Non è da trascurare anche il legame affettivo con il maltrattante e la paura che il padre dei propri figli venga arrestato».

Tra le forze dell’ordine c’è una tendenza a sottovalutare le denunce?
«Non sempre e non tutti i componenti delle forze dell’ordine sono formati in tema di violenza domestica. Informare e formare le forze dell’ordine è importante ed è uno degli impegni che il nostro centro antiviolenza sta portando avanti da sempre».

In base al vostro osservatorio, le vittime di violenza hanno la percezione di essere tali?
«La consapevolezza non è scontata. Molte donne si rendono conto di subire violenza solo dopo averne parlato con qualcuno all’esterno della relazione. Ma la violenza psicologica getta le basi in primis nell’isolamento sociale della propria vittima in modo che quando avviene l’escalation violenta la stessa si trovi completamente sola ad affrontarne le conseguenze. Spesso le donne entrano in contatto con il centro antiviolenza in seguito a episodi particolarmente cruenti che le spaventano. E solo dopo un percorso di elaborazione emergono decine e decine di episodi che erano stati classificati solo come litigi».

Quale dovrebbe essere la soglia oltre la quale la vittima non può più trascurare la gravità dei fatti?
«Esistono decine di “red flag”, segnali d’allarme, che ci possono far pensare di essere di fronte a un uomo maltrattante. Molti di questi atteggiamenti sono talmente comuni che spesso è la società stessa a ritenerli accettabili. Nel nostro podcast “Non son degna di te”, disponibile gratuitamente su Spotify, seguendo la storia di “Aria”, si ha modo di apprendere tutti i numerosi segnali d’allarme».

La cronaca locale riporta anche vicende in cui la donna trovò il coraggio di chiedere aiuto a associazioni antiviolenza, forze dell’ordine e amici eppure è stata ammazzata. Significa che c’è una percentuale di impossibilità di evitare i femminicidi o che il sistema di protezione ha delle falle?
«Sarebbe bello se esistesse una soluzione per eliminare definitivamente i femminicidi. A mio avviso possiamo cercare di ridurli con una serie di azioni integrate che gettano le basi nel cambiamento culturale. L’educazione dei nostri giovani al rispetto di sé e dell’altro/a è un punto di partenza importante unitamente alle campagne informative e di sensibilizzazione della cittadinanza ma la presenza dei centri antiviolenza sul territorio è ciò che fa sempre la differenza».

Come si riesce a misurare se l’attività di un centro è efficace?
«Vedere che ogni anno oltre 400 donne si rivolgono al nostro centro antiviolenza ci fa pensare che è in atto una importante emersione del fenomeno della violenza domestica. Anche i numerosi casi di successo delle donne che sono riuscite ad appropriarsi della propria autonomia affettiva ed economica ci spinge a proseguire nella direzione intrapresa».

 

I casi del 2024 in crescita del 15 percento

Nel 2024 sono 448 le donne che hanno chiesto aiuto a Linea Rosa a Ravenna, un aumento di circa il 15 percento rispetto al 2023. La fascia di età più rappresentata si conferma quella 40-49 anni: un caso su quattro, percentuale superiore rispetto all’anno 2023. Si registra un leggero incremento del numero delle donne sotto ai 29 anni che potrebbe evidenziare una efficace ricaduta delle attività di prevenzione e sensibilizzazione rivolte ai giovani.

I dati inerenti alla nazionalità delle donne confermano la tendenza degli anni precedenti, con un circa 30 percento di donne straniere che si rivolgono al centro antiviolenza. I dati rispecchiano anche le rilevazioni effettuate a livello regionale.

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