lunedì
07 Luglio 2025

Elezioni Ravenna, le proposte Legacoop ai candidati sindaco

Sviluppo del porto, transizione ambientale, turismo e agricoltura tra i punti chiave sottolineati in un documento

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La sede di Legacoop di Ravenna

Sviluppo del porto e delle infrastrutture strategiche, urbanistica e rigenerazione urbana, sicurezza idrogeologica e transizione ambientale, filiera agricola, cultura e partecipazione attiva, turismo, logistica, gestione rifiuti, cooperazione sociale, welfare, edilizia e politiche abitative. Sono i punti chiave per lo sviluppo di Ravenna che Legacoop Romagna ha sottoposto alle candidate e ai candidati a sindaco, in un documento di proposte e progetti condiviso con le proprie cooperative associate e inviato nei giorni scorsi a tutte le forze in campo.

In provincia di Ravenna Legacoop associa circa 140 cooperative, oltre 155 mila soci, 11.300 lavoratori occupati e un valore della produzione pari a circa 3 miliardi di euro.

«La cooperazione – si legge nel documento – è parte integrante della storia, del presente e del futuro di Ravenna. In un momento segnato da trasformazioni economiche, sociali e ambientali di vasta portata, Legacoop Romagna intende offrire un contributo costruttivo e propositivo al dibattito in corso, mettendo a disposizione valori, visione, idee, competenze e progettualità per il futuro della città». La città, prosegue il testo, «è oggi chiamata a misurarsi con sfide decisive: la transizione ecologica ed energetica, la rigenerazione urbana, la tenuta del welfare, la coesione delle comunità, l’equità territoriale e l’accesso a un lavoro di qualità. Su questi fronti, la cooperazione può e vuole essere protagonista, come attore economico responsabile, forza sociale radicata e partner della pubblica amministrazione nella costruzione del bene comune».

Legacoop Romagna propone di affrontare le numerose sfide che il territorio ha di fronte con metodo cooperativo, «in cui il “fare insieme” sia metodo e sostanza, per generare risposte durature e inclusive». Conclude Legacoop: «La Ravenna che vogliamo è una città dove persone, imprese e istituzioni si riconoscono in un progetto condiviso, saldamente inserito nella visione romagnola di sviluppo territoriale integrato». Per fare ciò, Legacoop Romagna mette a disposizione della prossima amministrazione «una rete cooperativa portatrice di competenze e professionalità, un impegno quotidiano per la dignità del lavoro e una visione fondata sulla cura delle persone e sulla sostenibilità».

Giornata della legalità, a Russi si ricordano Falcone e Chinnici

Venerdì la presentazione del libro firmato dal nipote del magistrato ucciso dalla mafia, oggi capitano dei carabinieri di Faenza

Alessandro Averna Chinnici

In occasione della “Giornata per la legalità e il contrasto della criminalità mafiosa“, il Comune di Russi organizza una serie di iniziative per sensibilizzare sulla lotta alla malavita organizzata. L’appuntamento è per venerdì 23 maggio 2025.

Alle ore 17.30 ci sarà il ritrovo al Parco Falcone-Borsellino, dove si terrà una commemorazione alla presenza delle autorità e, alle ore 17.57, un minuto di silenzio nel momento esatto della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992. In quell’attentato mafioso persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

A seguire, al Centro sociale-culturale Porta Nova (via Aldo Moro 2/1), ci sarà la presentazione del libro “L’Italia di Rocco Chinnici. Storie su un giudice rivoluzionario e gentile” (edizioni Minerva), alla presenza dell’autore Alessandro Averna Chinnici (nella foto). Modera l’incontro il giornalista Federico Savini.

Il libro traccia un ritratto di Rocco Chinnici, magistrato rivoluzionario nella lotta alla criminalità organizzata, assassinato da Cosa Nostra con un’autobomba davanti casa a Palermo il 29 luglio 1983. Attraverso le voci di familiari, colleghi, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni ed esponenti della società civile, emerge il profilo di un pioniere della giustizia e della lotta contro la mafia. L’autore Alessandro Averna Chinnici è il nipote di Rocco, nato otto anni dopo l’attentato e oggi ufficiale dei carabinieri di Faenza.

La Camera di commercio approva il bilancio 2024: stanziati 6 milioni alle imprese

Secondo Unioncamere, l’ente di Ravenna e Ferrara si distingue in Italia per l’efficienza

Camera Di Commercio Ravenna

6 milioni di euro di risorse investite per le imprese e il territorio, di cui 1,5 milioni in tre anni per le giovani aziende. È il bilancio 2024 della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, approvato la scorsa settimana all’unanimità dal consiglio camerale. Gli ambiti di intervento hanno riguardato soprattutto gli incentivi all’innovazione e alla sostenibilità, lo sviluppo delle competenze, l’accesso al credito, il turismo, le infrastrutture, l’internazionalizzazione, l’analisi socio-economica dei territorio, la nascita e sviluppo di nuove imprese, le certificazioni per la parità di genere, il contrasto alla burocrazia e all’illegalità, il sostegno all’occupazione e alle imprese femminili e giovanili.

Scorrendo nel dettaglio le azioni realizzate dalla massima istituzione economica del territorio, particolare evidenza hanno i progetti e i contributi alle imprese per l’elaborazione di piani di rilancio aziendale e di riposizionamento strategico, l’inserimento di manager a tempo, l’internazionalizzazione e il supporto all’export, la creazione di reti, progetti di ricerca e per la diffusione delle tecnologie Impresa 4.0 e 5.0.

Tra le priorità della Camera di commercio c’è stato il “Piano straordinario per l’accesso al lavoro e la promozione del fare impresa dei giovani ferraresi e ravennati“, che ha visto lo stanziamento di un milione e mezzo di euro in tre anni. Sono inoltre state attuate alcune specifiche attività per la promozione della parità di genere, la vigilanza sui mercati e sui prodotti a tutela dei consumatori, la valorizzazione del prodotto turistico ferrarese e ravennate, il maggiore utilizzo degli strumenti di risoluzione delle controversie tra imprese e consumatori, il potenziamento delle procedure per la composizione negoziate delle crisi d’impresa, la valorizzazione dei brevetti internazionali e la trasmissione d’impresa, anche attraverso lo strumento del workers buyout.

«Un elemento cruciale per la Camera di commercio è la collaborazione virtuosa con le altre istituzioni, le associazioni di categoria e le parti sociali, un modello che non ci stancheremo mai di valorizzare a vantaggio delle comunità e dell’intero sistema territoriale», commenta Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna: «Accorciare la distanza tra giovani, lavoro e impresa, condizione indispensabile di sviluppo e di sostenibilità per l’intero territorio, è l’obiettivo del Piano straordinario per i giovani, che abbiamo voluto con forte convinzione. Abbiamo inoltre mantenuto l’impegno di riversare integralmente sul sistema economico locale ogni euro disponibile, distinguendoci a livello nazionale, secondo i report resi noti da Unioncamere, per l’efficienza, l’economicità e l’efficacia degli interventi messi in campo, nonostante una dotazione organica ben al di sotto di quella consentita dalla legge».

Guberti esprime soddisfazione anche per l’approvazione del decreto legge 25/2025, che prevede l’inserimento degli enti camerali nei comitati d’indirizzo delle Zone logistiche semplificate: «Attendiamo con fiducia la piena operatività della ZLS dell’Emilia-Romagna affinché possano essere attivati al più presto gli strumenti per rendere ancor più competitive le aziende già insediate e favorire l’attrattività dell’area verso i potenziali investitori internazionali». I settori economici coinvolti nella Zona logistica semplificata, afferma la Camera di commercio, rappresentano il 10% delle imprese insediate nella regione, il 25% degli occupati e il 93% delle esportazioni. «Siamo di fronte a una grande opportunità che, per la Camera di commercio, bisogna cogliere e supportare con una forte spinta alla semplificazione», conclude il presidente.

Rimborso Imu agli alluvionati, 100 famiglie ancora fuori casa

Il Comune di Faenza restituirà l’imposta ai nuclei che non hanno ancora potuto rientrare nelle proprie abitazioni

Faenza Alluvione

Il Comune di Faenza rimborserà l’Imu dell’anno 2024 ai proprietari di abitazioni concesse agli alluvionati. L’agevolazione interessa un centinaio di nuclei familiari che non hanno potuto ancora rientrare nelle proprie case danneggiate dal cataclisma di maggio 2023. La domanda per ottenere il rimborso può essere inoltrata fino al 30 giugno 2025.

«Gli eventi alluvionali di maggio 2023, che hanno colpito moltissime abitazioni nel comune di Faenza, hanno costretto i residenti a lasciare le case danneggiate per essere sottoposte a interventi strutturali», spiega una nota dell’amministrazione comunale. «Ad oggi risulta che i nuclei familiari che non sono ancora rientrati nelle abitazioni sono cento, molti dei quali sono ancora oggi in un appartamento in affitto, potendo contare per il pagamento della locazione anche sul contributo erogato attraverso i Cas per l’autonoma sistemazione».

Prosegue il Comune: «Purtroppo il numero di immobili in locazione nel territorio da destinarsi a uso abitativo, immediatamente disponibili e per un periodo limitato di tempo, non è particolarmente alto. Anche per questo motivo l’amministrazione, seguendo esempi simili già adottati in altre municipalità, per incentivare la disponibilità di abitazioni da destinare all’alloggio delle famiglie alluvionate ha deciso di approvare una misura economica che in qualche modo possa incentivare i proprietari delle abitazioni ad affittarle per un periodo di tempo di 6, 9 o 12 mesi attraverso i contratti di locazione a canone concordato. In buona sostanza, non potendo per legge assolvere i proprietari dal pagamento dell’Imu, l’amministrazione comunale ha deciso – come lo scorso anno – che questa verrà interamente rimborsata per i mesi di locazione ai nuclei famigliari alluvionati».

Per accedere a questa agevolazione è sufficiente presentare la domanda online fino al 30 giugno 2025. Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito dell’Unione Romagna Faentina. Chi necessita di assistenza può rivolgersi allo sportello del Servizio emergenza in via XX Settembre 3 a Faenza.

Al Rasi l’incontro di fine stagione con Ravenna Teatro

I co-direttori Argnani e Nonni si confrontano con gli spettatori delle stagioni

Argnani Nonni Ravenna Teatro
Argnani e Nonni di Ravenna Teatro

Ravenna Teatro organizza il consueto incontro di fine stagione, per fare il punto sulle attività svolte insieme agli spettatori. L’appuntamento è martedì 20 maggio alle 18 al Teatro Rasi. All’incontro saranno presenti i co-direttori Alessandro Argnani e Marcella Nonni (nella foto), che sottolineano: «Per noi si tratta di un momento atteso e importante: da anni ci dedichiamo a una semina quotidiana, fatta di scambi e confronti che alimentano il nostro fare e di cui teniamo conto anche per costruire le stagioni».

L’ingresso è aperto a tutti. «L’appuntamento non vuole essere solo un consuntivo delle attività svolte, ma anche una riflessione sugli spettacoli a cui abbiamo assistito e sulle attività che li hanno completati», spiega Ravenna Teatro. «Una pratica che alimenta la riflessione e fornisce elementi per comprendere le dinamiche che regolano la macchina organizzativa e le linee culturali della creazione di un cartellone, incluso l’aspetto promozionale. Un momento di ascolto e confronto prezioso».

Beaches Brew 2025, il programma completo del festival musicale in spiaggia a Ravenna

28 artisti da 17 paesi si esibiranno sui palchi dell’Hana-Bi

Beaches Brew 2023 Mercoledi 7 Giugno Francesca Sara Cauli 22

Dal 10 al 12 giugno sulla spiaggia di Marina di Ravenna torna il festival Beaches Brew, che sarà come sempre gratuito e allestito sulla spiaggia dell’Hana-Bi. La dodicesima edizione del festival ospiterà 28 artisti da 17 paesi del mondo, per una line-up che come sempre rappresenta un giro del globo attraverso le diverse direttrici sonore del contemporaneo. Ecco il programma completo con gli orari dettagliati e la provenienza degli artisti.

Martedì 10 giugno

18.30 Everything Nice DJs, US (opening dj set)
19.30 Erika Rein, SK
20.45 Khana Bierbood, TH
21.30 Nídia & Valentina, PT/UK/IT
22.20 Masma Dream World, US
23.10 DJ Tobzy feat. Aunty Rayzor, NG
00.00 Aquiles Navarro, PA/US (closing dj set)

Mercoledì 11 giugno

17.00 Beaches Brew Parade (evento speciale)
18.30 Bruno Dorella, IT (opening dj set)
19.30 Sleap-e, IT
20.45 Eleanor Friedberger, US
21.30 Dummy, US
22.20 Tramhaus, NL
23.10 Moin, UK
00.00 Pö, FR/GH (closing dj set)

Giovedì 12 giugno

18.30 Cemento Atlantico, IT (opening dj set)
19.30 Susobrino, BO
20.45 Martha Da’ro, BE/AO
21.30 Baby Volcano, CH/GT
22.20 Lord Spikeheart, KE
23.10 Marie Davidson, CA
00.00 Dj Fitz, UK (closing dj set)

Chi sono gli artisti di Beaches Brew 2025

Al dance-pop fuori formato della producer québécoise Marie Davidson, dj e polistrumentista che sfida le convenzioni della musica elettronica tra clubbing, techno e canzone francese, si affiancheranno i Moin, trio londinese composto da Tom Halstead e Joe Andrews (Raime) e dalla percussionista Valentina Magaletti, che rilegge e ricompone generi storicamente fondati sulle chitarre quali grunge, shoegaze, e post-rock. A DJ Tobzy e Aunty Rayzor, due tra i talenti più esplosivi della fervida scena nigeriana, uniti in un’inedita collaborazione live a base di beat rave duri, veloci e altamente ballabili, farà da contraltare la raffinata dance music di Nídia & Valentina, altra collaborazione che vede coinvolta Valentina Magaletti insieme alla dj e producer portoghese di origini africane Nídia, protagoniste delle classifiche di fine anno dei migliori magazine di settore con il loro album d’esordio Estradas.

Ancora, il folle incontro tra R&B e electro soul nel blues contemporaneo di Martha Da’ro, visionaria artista multidisciplinare belgo-angolana attiva tra musica, cinema e teatro; il cantante, autore e produttore keniota Martin Kanja, alias Lord Spikeheart, figura di spicco della scena metal africana grazie alla sua miscela esplosiva di growls gutturali e rap, che ritorna a Ravenna dopo l’incendiaria performance di chiusura di Transmissions 2024; l’indie rock “meraviglioso ed estremamente chic, sfuggente e intelligente” (parola di Iggy Pop) della cantautrice newyorkese Eleanor Friedberger, già metà dei The Fiery Furnaces insieme al fratello Matthew; l’irriverente witchcraft pop della svizzero-guatemalteca Baby Volcano, performing artist e musicista che ha affascinato il pubblico dei principali festival europei con i suoi live show potenti e all’avanguardia; il rock viscerale dei losangelini Dummy, quartetto composto da Alex Ewell, Emma Maatman, Nathan O’Dell e Joe Trainor, con la sua miscela originale di psichedelia e shoegaze; l’inquietante mix di ambient drone, butoh e black music firmato Masma Dream World, artista newyorkese originaria del Gabon, autentica «esploratrice musicale del regno delle ombre»; il postpunk degli olandesi Tramhaus, che grazie a un caratteristico set di canzoni snelle e infuocate è riuscito a coinvolgere il pubblico di tutto il mondo con un’atmosfera apertamente gioiosa ed energica; l’elettronica grondante latino-america del producer e polistrumentista boliviano (di base a Bruxelles) Susobrino; il sound unico dei thailandesi Khana Bierbood, ugualmente influenzato dalla musica surf degli anni ’60, dal garage rock degli anni ’70 e dalla musica tradizionale del loro paese; l’elettropop crossover della cantautrice slovacca Erika Rein, a lungo sodale del produttore e compositore Jonatan Pastirčák; il prezioso indie-rock tra lo-fi e bossa nova della musicista bolognese Asia Martina Morabito, in arte Sleap-e.

A impreziosire il programma, i dj set di Aquiles Navarro, trombettista canadese di origini panamensi, collaboratore fisso di Moor Mother, della poliedrica producer franco ghanese (Nyege Nyege), a Beaches Brew per il secondo anno consecutivo, e dell’inglese Dj Fitz, protagonista immancabile dei closing set del festival.

La parata speciale

Evento speciale di questa dodicesima edizione di Beaches Brew, mercoledì 11 giugno alle ore 17, è la Beaches Brew Parade, una parata musicale festosa ideata dal team del festival e curata da Bruno Dorella (musicista e compositore ravennate, fondatore tra di OvO, Ronin e Bachi da Pietra) che coinvolgerà il pubblico del festival ma anche quello delle spiagge del litorale: partendo dal cartello di Marina Di Ravenna, alle porte della località, la parata si snoderà lungo il percorso del Parco marittimo tra la pineta e le dune di sabbia naturali. Gli ottoni dell’ensemble bresciano Rusty Brass Band guideranno la carovana, alla quale si aggiungeranno lungo il tragitto altri artisti ospiti invitati ad hoc (Aquiles Navarro, Vittoria Burattini, Rabii Brahim, Paolo Raineri, Jacopo Finelli, Andrea Gerardi) che si esibiranno in performance site specific per poi unirsi alla carovana.

Boschi e Bersani a Ravenna per sostenere Barattoni sindaco

Doppio appuntamento lunedì per il candidato del centrosinistra

Boschi Bersani

Doppio appuntamento lunedì 19 maggio con politici di spicco a Ravenna. Per la campagna elettorale di Alessandro Barattoni, candidato sindaco per il centrosinistra, arriveranno in città Maria Elena Boschi e Pier Luigi Bersani.

La deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, ex ministra nel governo Renzi, sarà in città per un incontro pubblico in programma alle 18.30 al Mercato coperto. L’iniziativa è nell’ambito della campagna elettorale della lista Progetto Ravenna, a sostegno di Barattoni. Boschi dialogherà con il giornalista Alberto Mazzotti e con il presidente provinciale di Italia Viva Roberto Fagnani. Barattoni interverrà per un saluto. A seguire, dopo l’incontro politico, sarà possibile partecipare a una cena di autofinanziamento dalle ore 20 al ristorante del Mercato Coperto (per prenotazioni, chiamare il 335 8345670).

Sempre lunedì 19 maggio, alle ore 20 in Piazza della cooperazione a Mezzano, si terrà un incontro pubblico con Barattoni e Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico dal 2009 al 2013 e ministro dello sviluppo economico nel governo Prodi bis. Questa iniziativa è promossa dal Partito democratico in vista del voto del 25 e 26 maggio per eleggere il nuovo sindaco di Ravenna.

Una mostra della Forestale racconta le trasformazioni del territorio romagnolo

“Gli uomini che piantavano alberi” apre il 19 maggio alla Biblioteca Oriani

Mostra Forestale

Dal 19 maggio al 4 giugno, nella Biblioteca Oriani di Ravenna, verrà allestita la mostra fotografica “Gli uomini che piantavano alberi”. L’inaugurazione sarà alle 16.30 del 21 maggio. La mostra fotografica, realizzata dal Comando regionale dei carabinieri forestali dell’Emilia-Romagna e promossa dall’Accademia nazionale di agricoltura, prende spunto dal racconto dello scrittore francese Jean Giono, che, nel libro “L’uomo che piantava gli alberi”, narra la storia d’invenzione del pastore Elzéard Bouffier. Con la sola forza del suo impegno, il pastore riesce a far nascere una foresta in un’arida vallata ai piedi delle Alpi francesi, cambiandone e migliorandone il destino.

Il territorio italiano, in particolare quello appenninico e le aree litoranee, è stato trasformato dall’azione dell’uomo nel corso della storia. L’obiettivo del progetto espositivo è quello di far conoscere, attraverso le fotografie tratte dagli archivi storici della Forestale e da archivi cittadini, l’imponente lavoro di sistemazione e forestazione del territorio realizzato dagli uomini e dalle donne delle popolazioni locali insieme ai forestali.

La mostra è stata allestita per la prima volta a ottobre 2022 a San Giorgio in Poggiale (Bologna) per essere poi riproposta in altre città della regione. L’esposizione è articolata in cinque sezioni: “Storia delle amministrazioni forestali”, “Il paesaggio trasformato”, “Il lavoro e le comunità a metà del ‘900”, “I lavori di sistemazione idraulico-forestali”, “Festa degli alberi e divulgazione ambientale”.

L’ingresso alla mostra è libero dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e nelle giornate di lunedì, mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30. Sono previste visite, guidate dal comandante del reparto biodiversità di Punta Marina Giovani Nobili, il 22, 28 e 29 maggio alle ore 17.00. Ulteriori visite guidate per le scuole o per le associazioni culturali e ambientali potranno essere prenotate su richiesta chiamando lo 0544/437379.

 

«Via Mariani diventa un lago a ogni temporale», la denuncia di Ancisi

Il candidato evidenzia le criticità della pavimentazione, ammalorata per il transito dei bus

Via Mariani Allagata

«Via Mariani è infestata da sconnessioni e buche che mettono a rischio la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti, innaffiati, appena piove, dall’acqua torbida delle pozzanghere schizzata dalle auto e dagli autobus». Lo denuncia il consigliere comunale Alvaro Ancisi, candidato sindaco per Lista per Ravenna e Lega. «Se arriva un temporale, la carreggiata si trasforma in un lago, causando gravi disagi ai residenti per l’ingresso alle abitazioni, la mobilità e i trasporti».

Via Angelo Mariani, sottolinea Ancisi, «è molto frequentata dai visitatori di Ravenna. Vi sono infatti collocati lo storico teatro Alighieri e Palazzo Corradini, sede dell’Università; dista pochi passi dal Palazzo dei congressi e dalla tomba di Dante, congiunge il centro città con la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e col Palazzo di Teodorico. Tuttavia, essendo pavimentata con cubetti di porfido, continua a sopportare il transito giornaliero ininterrotto dei grandi autobus di trasporto pubblico, che attraversano da lì il centro storico per collegare la zona stazione con la periferia». Nonostante la strada sia inclusa nella ZTL, i mezzi pubblici hanno comunque la possibilità di transitare.

Via Mariani 3

«Risale al Piano generale del traffico urbano del 2007 l’obbligo, mai assolto dalle amministrazioni comunali, di farli passare altrove», afferma Ancisi. «È per questa causa, congiunta al sottofondo inadeguato, composto da 30 centimetri di cemento armato con rete metallica, che questa strada è sempre malridotta. Nel 2005 furono spesi dal Comune 886 mila euro per demolire e rifare la pavimentazione. Dopo pochi mesi si registrarono però i primi cedimenti strutturali che, ingrandendosi, formarono notevoli avvallamenti, tanto che nel 2011 si rese necessario un nuovo costoso ripristino. Nel 2015 il terzo rifacimento per consentire, disse l’assessore ai lavori pubblici, “il regolare passaggio degli autobus in occasione dell’avvio dell’anno scolastico”. I nove anni di De Pascale non hanno cambiato niente».

Questa la richiesta del candidato: «Occorre che la prossima nuova giunta rimuova alla radice il perenne dissesto di via Mariani prodotto dal passaggio dei grandi autobus su un sottofondo troppo debole. Si tratta di limitare il trasporto pubblico a piccole navette di collegamento intraurbano o di rafforzare la tenuta delle fondazione stradale, per esempio con calcestruzzo di cemento, come per le strade di montagna. Mentre mi assumo l’impegno di procedere in questa direzione, chiedo ai colleghi candidati sindaco, in primis al suddetto Barattoni, di esprimere quali siano, al riguardo, le loro volontà».

“Endless Summer”, 43 artisti contemporanei espongono ai Magazzini del sale

La mostra collettiva, organizzata da Magma a Cervia, inaugura il 17 maggio

Endless Summer 6

Una serie di mostre artistiche contemporanee che esplora la curatela come azione collettiva. Si chiama “Endless Summer” ed è la nuova iniziativa organizzata dal collettivo Magma a Cervia, dal 17 maggio al 22 giugno prossimi con ingresso gratuito. Si tratta della prima edizione di un ciclo espositivo triennale al Magazzino del sale. La direzione artistica è di Viola Emaldi e Alex Montanaro.

Otto curatrici e curatori di generazioni differenti (Vittoria Caprotti, Viola Cenacchi, Rossella Farinotti, Davide Giannella, Gioele Melandri, Ornella Paglialonga, Giovanni Rendina, Valentina Rossi), seguendo ognuno le proprie inclinazioni personali e i propri interessi di ricerca, hanno invitato 43 artiste e artisti visivi a riflettere sull’estate come eterna possibilità: «Una stagione in cui il tempo sembra dilatarsi, la luce governa i giorni e gli spazi, lasciando emergere nuove forme di percezione verso cui proiettare prospettive e desideri dirompenti. Il progetto espositivo si radica in questa temporalità sospesa, evocandola come condizione mentale prima ancora che climatica, come esperienza in cui l’intensità sentimentale si mescola alla fugacità, l’entusiasmo si fonde con la nostalgia», spiega Magma.

Il progetto trae ispirazione dall’omonimo documentario sul surf diretto da Bruce Brown a metà degli anni ’60, dove il regista segue alcuni surfisti intorno al mondo, in un viaggio tra in due emisferi del globo terrestre alla ricerca di un’estate che si prolunghi tutto l’anno. “Endless Summer” evoca proprio questo paradosso, l’idea di un’estate che non finisce mai, che si prolunga oltre la sua stessa durata, rivelandosi un sogno impossibile, un mito.

Le opere selezionate dalle curatrici e dai curatori – appartenenti a uno spettro di pratiche artistiche che va dalla grande alla piccola pittura, dal video alla scultura, dalla fotografia al collage – si intrecciano e dialogano in una sorta di jam session curatoriale, seguendo liberi princìpi di giustapposizione e risonanza e sviluppando uno spazio di confronto organico dove la fiducia reciproca gioca un ruolo essenziale.

Questi i nomi dei 43 artisti coinvolti: Yuri Ancarani, Thomas Berra, Thomas Braida, Ermanno Brosio, Martina Bruni, Michele Bubacco, Jacopo Casadei, David Casini, Francesco Cavaliere e Lorenzo Mason, Goldschmied & Chiari, Adelaide Cioni, Giovanni Copelli, Lucia Cristiani, Rudy Cremonini, Giovanni De Francesco, Roberto DePinto, Jeremy Deller, Ettore Favini, Roberto Fassone, Oliviero Fiorenzi, Christian Holstad, Mino Luchena, Jonathan Monk, Davide Monaldi, Luca Nostri, Ornaghi & Prestinari, Bruno Peinado, Alessandro Pessoli, Marta Pierobon, Leonardo Pivi, Aronne Pleuteri, Luigi Presicce, Andrea Renzini, Salvo, Pierluigi Scandiuzzi, Mario Schifano, Lorenzo Scotto di Luzio, Patrick Tuttofuoco, Thea Vallé, Vedovamazzei, Flaminia Veronesi, Carlo Zauli.

«Siamo lieti che Cervia abbia l’opportunità di ospitare, in uno degli spazi più iconici e significativi del nostro territorio, la prima edizione di questo progetto espositivo che per tre anni sarà in grado di coniugare sperimentazione e apertura, radicamento territoriale e respiro internazionale», hanno dichiarato il sindaco di Cervia Mattia Missiroli e l’assessora alla cultura Federica Bosi. «La presenza di oltre quaranta tra artisti e artiste, tra i più significativi della scena italiana contemporanea, testimonia la rilevanza e l’attrattività che questo progetto sicuramente rappresenterà nel panorama culturale nazionale. Rinnoviamo il nostro impegno a sostenere manifestazioni culturali che, valorizzando il dialogo tra generazioni, linguaggi e visioni, potranno offrire al pubblico un’esperienza immersiva e di grande qualità artistica, promuovendo una visione della cultura come bene comune, strumento di crescita individuale e collettiva».

Aggiunge Alex Montanaro, tra i fondatori di Magma: «Abbiamo avuto il privilegio di essere ascoltati dal Comune di Cervia e di trovare nell’amministrazione una sensibilità attenta e ricettiva nei confronti dei linguaggi dell’arte contemporanea. Crediamo profondamente nel valore del lavoro collettivo: coinvolgere curatori, artisti e professionisti del settore significa attivare un circolo virtuoso capace di generare valore per il tessuto socio-culturale del territorio, aprendo al contempo la possibilità di attrarre nuovi flussi turistici consapevoli e interessati. Cervia rappresenta le radici di Magma: è qui che 11 anni fa abbiamo trovato lo spazio e la libertà per iniziare a costruire. Se allora non ci fosse stata la possibilità di fare, di sperimentare, di immaginare, oggi non saremmo qui. A questa città dobbiamo molto ed è con gratitudine che continuiamo a restituire, attraverso l’arte, nuove forme di relazione con il territorio e con chi lo abita».

Faenza, De Pascale illustra gli interventi post-alluvione ai comitati

Previste 4 opere tra casse di espansione, aree di laminazione e aree a tracimazione

Incontro Comitati Faenza 16 05 25

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ha ricevuto ieri pomeriggio i comitati dei cittadini alluvionati di Faenza, che hanno raccolto circa 20mila firme per chiedere nuove opere di protezione dall’acqua. Nel corso dell’incontro (nella foto), De Pascale ha illustrato gli interventi strutturali che saranno effettuati a protezione di Faenza, a monte, nel cuore e a valle della città. Si tratta di una serie di casse di espansione, aree di laminazione e aree a tracimazione controllata lungo i bacini di Lamone e Marzeno, tra i più colpiti dagli eventi alluvionali degli ultimi due anni.

Nel dettaglio, gli interventi previsti sono al momento quattro: due casse di espansione a monte della città, rispettivamente lungo il Lamone e il Marzeno, un’area di laminazione a protezione del centro di Faenza e un ultimo intervento a Reda, dopo il passaggio del fiume in città.

All’incontro hanno partecipato anche la sottosegretaria alla presidenza con delega alla protezione civile Manuela Rontini, il commissario straordinario alla ricostruzione Fabrizio Curcio e il sindaco di Faenza Massimo Isola. I comitati hanno consegnato circa 20mila firme raccolte in questi mesi, su iniziativa in particolare del comitato “Borgo Alluvionato”, per chiedere la realizzazione di opere di messa in sicurezza in particolare proprio del bacino del Lamone, pesantemente colpito dall’alluvione del 2023 e oggetto di esondazioni e danneggiamenti anche nelle successive ondate di maltempo.

«Per un’istituzione come la Regione è una responsabilità doverosa ascoltare la voce dei cittadini che, con tono assolutamente civile, si rivolgono a noi per chiedere rassicurazioni dopo tanta paura e tanti danni», ha sottolineato de Pascale. «A loro abbiamo voluto rappresentare il nostro lavoro di questi mesi e dei mesi che verranno: sul Lamone abbiamo in cantiere interventi importanti, a cui vogliamo dare gambe già nei prossimi mesi, facendo tutto quello che si può fare per anticipare le risorse che sono previste nel nuovo decreto e sperando di aprire i cantieri già il prossimo anno. Il nostro obiettivo è mettere in sicurezza tutto il bacino del Lamone e assumerci la responsabilità di realizzare queste opere, pur sapendo che ci saranno polemiche. Ma fare casse di espansione e aree a tracimazione controllata è essenziale per la sicurezza dei territori, soprattutto su quest’area, che è quella che ci ha dato più problemi in questi anni. Siamo pronti a passare alla fase operativa».

Presidio Cgil contro il piano Eni per la chimica, presente anche l’ex premier Conte

Il sindacato e i lavoratori hanno ribadito la preoccupazione per la tenuta occupazionale del polo ravennate

Un presidio di lavoratori e lavoratrici organizzato dalla Cgil si è tenuto ieri, giovedì 15 maggio, davanti ai tornelli del petrolchimico di Ravenna. L’obiettivo del sindacato era ribadire ancora una volta «la preoccupazione per la tenuta occupazionale del polo e la contrarietà al piano di dismissione della chimica di base che Eni sta portando avanti con l’avvallo del governo». Al presidio sono giunti esponenti del mondo politico e istituzionale tra cui l’ex premier Giuseppe Conte che, in visita a Ravenna, ha voluto portare il suo saluto e il suo sostegno a lavoratori con cui si è trattenuto a dialogare.

Durante il presidio, fa sapere la Cgil attraverso un comunicato stampa, si sono susseguiti interventi che «hanno sottolineato gli errori strategici di un piano che condanna l’intero paese all’abbandono di quella che in Europa viene definita l’industria delle industrie: la chimica di base. Sono state evidenziate le contraddizioni di un Governo che, a distanza di due giorni, firma in Italia un protocollo che avvalla questa dismissione condannando il paese a una nuova dipendenza dal mercato, e, in Europa, un documento che invece sottolinea l’importanza e la strategicità della stessa chimica di base per tutto il sistema industriale europeo».

Si è poi ribadito che Cgil «non è affatto contraria alla transizione energetica, che è anzi necessaria e urgente, ma ritiene che per poterla mettere in atto in maniera equa e senza lasciare indietro nessuno siano necessari una regia governativa e un piano industriale serio e credibile».

Durante il presidio la Cgil è stata affiancata e supportata da tutte le categorie che hanno lavoratori e lavoratrici coinvolti: i chimici della Filctem, i metalmeccanici della Fiom, gli edili della Fillea, gli addetti ai trasporti e logistica Filt, i servizi Filcams e gli interinali rappresentati dal Nidi, i quali hanno espresso forte preoccupazione per la tenuta occupazionale dei settori che rappresentano, rimarcando che «in caso di crisi sono sempre i lavoratori indiretti i primi a subire le conseguenze delle scelte dei committenti».

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